Un corteo anarchico a Torino ha visto scontri in centro, con negozi distrutti, 5 arresti e 2 poliziotti feriti.
Corteo anarchico a Torino: devastazione, 5 arresti e 2 poliziotti feriti
I
eri mattina, 4 marzo 2023, un gruppo di anarchici si è radunato a Torino per una manifestazione contro il 41 bis ad Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da oltre 100 giorni.
Il raduno è purtroppo degenerato in scontri violenti nel centro della città e, secondo quanto riportato dalle agenzie,ci sono stati negozi distrutti, 5 arresti e 2 poliziotti feriti.
Cosa è successo durante la manifestazione
Da quello che si è visto, tutto è iniziato come una pacifica protesta, fino a quando un gruppo di manifestanti ha iniziato a danneggiare negozi e ad attaccare i poliziotti presenti per il mantenimento dell’ordine pubblico.
Da quello che si è visto, tutto è iniziato come una pacifica protesta, fino a quando alcuni manifestanti hanno iniziato a scagliare bottiglie e altri oggetti contro le forze dell’ordine.
Purtroppo, i disordini hanno causato notevoli danni alle attività commerciali presenti nella zona (alcuni manifestanti hanno anche distrutto diversi negozi e vetrine) e hanno portato all’arresto di alcune persone coinvolte negli scontri.
Inoltre, due agenti di polizia sono rimasti feriti durante gli scontri.
Le forze dell’ordine hanno reagito con la forza e hanno arrestato 5 persone. Inoltre, due poliziotti sono rimasti feriti durante gli scontri.
Le autorità locali hanno condannato gli atti di violenza e hanno espresso solidarietà ai negozi e alle attività colpite dagli scontri.
Gli anarchici hanno detto di aver organizzato la manifestazione per denunciare le politiche del governo Italiano e le politiche economiche repressive.
Inoltre, hanno affermato di non essere stati loro a causare la violenza, sostenendo che la polizia ha reagito con la forza a un pacifico raduno.
Al momento, la polizia sta indagando sui motivi della manifestazione, mentre i manifestanti sono stati tutti rilasciati.
La polizia sta anche cercando di identificare i responsabili dei disordini.
Si prevede che le manifestazioni di protesta continueranno fino a quando non sarà raggiunta una soluzione al problema economico che affligge l’Italia.
In conclusione
In ogni caso, la violenza non può essere giustificata in alcun modo e le manifestazioni devono rimanere pacifiche per poter esprimere le idee e le posizioni in modo democratico e rispettoso delle regole e delle persone coinvolte.
Siamo vicini ai negozianti e alle attività commerciali colpite dalla violenza e ai poliziotti feriti durante gli scontri, e ci auguriamo che eventi del genere non accadano più in futuro.
Lascia un commento