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ontrolli durante festività pasquali: i CC di Pescara sanzionano più di 30 persone per violazione alle norme “anti Covid-19” e arrestano un giovane per maltrattamenti in famiglia
Prima e durante i giorni di festa appena trascorsi, i Carabinieri della Compagnia di Pescara, nell’ambito dei servizi “straordinari” di controllo del territorio disimpegnati nell’ambito dell’intera giurisdizione, hanno sottoposto a controllo oltre 500 persone, contravvenzionato più di 30 persone per violazioni in materia di contenimento del fenomeno pandemico, contestato violazioni al codice della strada per guida sotto l’influenza dell’alcool, nonché arrestato in flagranza un giovane per maltrattamenti in famiglia.
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L’ampia e sistematica manovra di controllo, eseguita nella settimana santa, ha interessato tutti i comuni ricadenti nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Pescara (quindi, oltre alla città di Pescara, anche i limitrofi comuni di Spoltore, Cappelle sul Tavo, Cepagatti e Pianella) ed ha visto l’impiego massiccio di pattuglie dislocate nei punti nevralgici delle principali vie di comunicazione e nei centri abitati.
Nel dettaglio:
– i Carabinieri della Stazione di Spoltore hanno contestato 4 violazioni alle regole anti-Covid-19 a persone di età compresa tra i 27 e i 59 anni, per non aver rispettato il divieto di spostamento infra-comunale;
– i Carabinieri della Stazione di Pianella, invece, hanno contestato 5 violazioni alle regole anti-Covid-19 a persone di età compresa tra i 27 e i 31 anni, per non aver rispettato l’obbligo di indossare la mascherina e il divieto di spostamento tra un comune e l’altro e, a quelli che si erano incontrati con la scusa di uno scambio di auguri, il mancato rispetto dell’obbligo di permanenza in casa dalle ore 22:00 alle ore 05:00;
– nel corso dei servizi svolti in questo Capoluogo, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile cittadino e quelli della Stazione di Pescara Scalo hanno identificato complessivamente 300 persone ed elevato un totale di 23 sanzioni per violazione alle disposizioni in materia di contenimento del fenomeno pandemico a persone di età compresa tra i 20 e i 35 anni, per non aver rispettato il divieto di spostamento infra-comunale, non aver rispettato l’obbligo di permanenza in casa dalle ore 22:00 alle ore 05:00 e l’obbligo di indossare la mascherina.
L’arresto in flagranza eseguito per il reato di maltrattamenti in famiglia è stato, invece, eseguito sempre dalle “gazzelle“ del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pescara, a seguito di segnalazione sull’utenza Pronto Intervento “112”: la donna, a seguito dell’ennesima lite maturata per gelosia e futili motivi, ha deciso di chiamare i Carabinieri per
sfuggire all’ira del proprio compagno, a cui era legata sentimentalmente da circa due anni, e, rifugiatasi in camera da letto ed ormai esausta di vivere in tale situazione, con il proprio telefono cellulare ha contattato il “112” per chiedere aiuto; l’uomo, che frattanto aveva sfondato la porta d’ingresso dell’appartamento, è stato fermato solo grazie al tempestivo
intervento degli uomini dell’Arma che lo hanno bloccato nell’androne delle scale mentre si stava allontanando dal palazzo.
Dalla speditiva attività investigativa, i Carabinieri hanno poi appurato che la vittima, da diverso tempo ed in più occasioni, aveva subito svariate offese e reiterati atti vessatori, sia di natura verbale che fisica, messe in atto dal compagno, senza mai ricorrere alle cure mediche e senza mai sporgere denuncia all’Autorità.
Al termine degli accertamenti di cui sopra, i Carabinieri hanno quindi attivato la procedura relativa all’inserimento della donna presso un centro antiviolenza e, al termine delle formalità di rito, tradotto il reo in carcere.
Infine, si segnala il deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di un giovane per guida in stato di abbrezza: nel dettaglio, sempre i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile, intervenuti sul luogo di un sinistro stradale con feriti, all’esito degli accertamenti di rito, hanno appurato che uno dei conducenti, sottoposto ad alcool-test, è risultato avere un tasso alcolemico di gran lunga superiore al limite previsto e, pertanto, gli è stata contestata la violazione dell’art. 186 c.2 C.d.S. per guida sotto l’influenza dell’alcool e conseguente sospesa la patente di guida.
Redazione / Cristina Adriana Botis