Nessun passo indietro da parte di Conte sulla questione migranti
Notizia Ansa – Incontro il premier Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel per preparare i lavori del Consiglio europeo.
Nessun passo indietro per Conte che ribadisce come la linea dell’Italia sia chiara e sempre la stessa. Il dossier migranti si affronterà durante la cena tra i leader.
Sarà un vertice europeo “difficile”, Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk usa Twitter per avvertire quanto la strada sia difficile e tutta in salita.
“Negli incontri che ho avuto ho avuto molte manifestazioni di solidarietà, oggi è un giorno molto importante aspettiamo che queste parole si traducano in fatti” riporta l’Ansa su quanto dichiarato dal premier Giuseppe Conte entrando al vertice europeo.
“L’Incontro sarà uno spartiacque”, ha aggiunto. “Arriviamo a questo Consiglio Ue con proposte ragionevoli e in linea con spirito e principi europei. In questi anni l’Italia ha ricevuto manifestazioni di solidarietà a parole. Ora basta. Questa è l’occasione in cui tutti possono finalmente dimostrare la solidarietà con i fatti”
“Oggi capiremo se davvero l’Europa vuole gestire in maniera solidale il fenomeno migratorio. Compromessi al ribasso non li accetteremo. L’Italia la sua buona volontà l’ha sempre dimostrata”, ha detto poi Conte prima dell’avvio del vertice. “Se questa volta non dovessimo trovare disponibilità da parte degli altri paesi europei, potremmo chiudere questo Consiglio senza approvare conclusioni condivise” sui migranti, ha detto ancora Conte.
Al vertice Ue sulla questione migranti “l’alternativa è semplice: vogliamo soluzioni nazionali o soluzioni europee di cooperazione? Io difendo soluzioni europee” all’interno delle regole Ue e di Schengen “alle frontiere europee, fuori delle frontiere europee e in seno all’Ue sulla base dei principi di responsabilità e solidarietà”: così il presidente francese Emmanuel Macron al suo arrivo, sottolineando che il problema migranti “non è nuovo” e l’Ue “lo vive dal 2015”.
La cancelliera tedesca stamani ha sostenuto: “Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino III. Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28, andremo avanti con una coalizione dei volonterosi”. Intanto il premier spagnolo Pedro Sanchez invita l’Italia ad abbassare i toni. “I discorsi incendiari possono essere efficaci in termini elettorali, ma non lo sono come risposta a questi drammi”.
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