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Conferenza stampa Fazio: “Mi piace lavorare duro, la condizione fisica non mi preoccupa. Mi ispiro a Samuel”. E Baldissoni: ”Paredes rimane a Roma”

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E’ il giorno di Federico Fazio. Dopo aver segnato un gol di testa al suo esordio in maglia giallorossa contro il Latina, il difensore viene presentato alla stampa nella sala conferenze di Trigoria.
Queste le sue parole:

Inizia il dg Baldiaìssoni
“Abbiamo fatto un programma con un weekend di Ferragosto pieno di lavoro così ci venite a trovare. Abbiamo preso un giocatore che porterà qualità, esperienza e personalità nel nostro spogliatoio. Lui vanta più di 230 partite tra Siviglia e Tottenham, ha vinto 2 Europa League ed una coppa di Spagna. E’ campione olimpico.”

In pochi giorni a Trigoria hai giocato con la primavera, poi subito gol all’esordio contro il Latina.Ti aspettavi un impatto così positivo? Feeling con Vermaelen?
“Sì, è vero i primi giorni mi sono allenato con la primavera perché dovevo mantenere il ritmo partita e la prima squadra era impegnata negli States. Contro il Latina sono stati i primi minuti dopo mesi e mi sono trovato bene sia a livello fisico che con i nuovi compagni”.

Cosa serve alla Roma per vincere contro il Porto?
“Si tratta di una doppia sfida molto difficile e delicata, che si gioca sui 180 minuti. Perciò, sarà importante iniziare l’anno con il piede giusto. Sarà importante l’agonismo, la competitività. Giocare in Europa è bellissimo ed il gruppo sa quanto è importante. Bisognerà non prendere gol in Portogallo ed essere compatti e forti”.

Sulle tue condizioni fisiche…
“No è stato soltanto gli ultimi 6 mesi al Tottenham che non ho avuto la continuità dei mesi precedenti. A Siviglia mi sentivo benissimo. Sono uno a cui piace lavorare duro, mi alleno molto, l’aspetto della condizione fisica non mi preoccupa”.

Per Baldissoni, cosa accadrà su Paredes e cosa succederà ancora di scoppiettante sul mercato?
“Non saprei definire scoppiettante. Paredes è un giocatore che ha preso la Roma 2 anni e mezzo fa quindi ciò vuol dire che le valutazioni sono corrette, visto che è diventato un giocatore in chiave mercato. Se lo abbiamo preso vuol dire che l’allenatore e la società lo ritengono un ottimo calciatore. Lo abbiamo valorizzato ed è vero che raccoglie interesse da parte di altre squadre. È vero che piace anche ad altre squadre, ma è un giocatore della Roma e noi vogliamo che resti tale. Si possono prendere iniziative in qualsiasi momento finché il mercato è aperto. Questo vale per Paredes e per tutti i giocatori. Paredes ha raccolto l’interesse di altre squadre, ma non è l’unico calciatore della Roma che piace in Europa”.

Preferisci la difesa a 3 o a 4? Splletti ti ha già dato indicazioni?
“In questi primi giorni di allenamento il mister ha trasmesso a tutti la sua personalità ma non siamo entrati nei dettagli tattici. Per me è uguale, posso giocare a 3 o a 4, a destra o a sinistra.  Mi ha dato il benvenuto e basta, ne parleremo nei prossimi giorni”.

Il gap con la Juventus è irrecuperabile?
“La cosa più importante è la partita di Champions della prossima settimana, a partire da lì dobbiamo pensare partita dopo partita e quindi al campionato, alla Champions e alla Coppa Nazionale. La parola d’ordine deve essere competere competere competere. la squadra deve competere su tutti i fronti”.

Differenze tra la preparazione fisica italiana ed estera? Un tuo pregio ed un tuo difetto?
“Tutti i campionati hanno proprie caratteristiche. Ho avuto esperienze in Spagna e Inghilterra, non sono preoccupato per l’ambientamento in Italia. Sono appena arrivato, ma credo che questo campionato sia adatto alle mie caratteristiche. Il mio punto di forza credo sia quello di combattere sempre, voglio vincere sempre e speriamo di vincere un titolo già da quest’anno”.

Avresti mai immaginato di venire in Italia e a quale difensore ti ispiri?
“Ho avuto l’occasione di giocare nel campionato spagnolo e nella Premier ma ho avuto sempre il sogno di giocare in Italia ed in particolare nella Roma che reputo la squadra più importante d’Italia. Per me è un grandissimo orgoglio, non vedo l’ora di giocare davanti al nostro pubblico. Un giocatore che mi è sempre piaciuto, che ha giocato nella Roma e nel Boca, è Samuel, un altro giocatore è Milito”.

Che ruolo ha avuto Baldini nella trattativa che ti ha portato a Roma?
“No non ho avuto modo di parlare con lui, ci ho parlato quando mi sono trasferito al Tottenham. L a trattativa si è svolta solo tra Roma e Tottenham”.

Hai ritrovato Perotti. Cosa ti ha detto per convincerti a venire?
“E’ un mio caro amico, mi è già venuto a trovare nel marzo scorso, quando sono venuto qui. Mi aveva subito detto che era rimasto incantato dalla squadra, dai tifosi e che questo è un club grandissimo. Poter condividere momenti di calcio su un campo di gioco dopo aver condiviso già 7 anni è un motivo di orgoglio. Tra noi dicevamo che non è facile nel calcio moderno poter condividere così tanto tempo in un club, figuriamoci in due”.

C

laudia Demenica


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