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Castellammare di Stabia

Con La Russa c’era anche un amico: nuove accuse sul presunto stupro

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Nuove accuse sul presunto stupro coinvolgente Leonardo Apache La Russa e un amico, con l’identificazione di un secondo indagato. Scopri i dettagli dell’ultima sviluppo nel caso.

Emergono nuovi sviluppi nel caso del presunto stupro che coinvolge Leonardo Apache La Russa, il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Verità” e confermato da fonti qualificate, è emerso un nuovo sospetto coinvolto nella vicenda.
Si tratta di Tommy Gilardoni, un DJ di 24 anni che è stato identificato dalla Squadra Mobile come il secondo giovane che avrebbe avuto un rapporto non consensuale con la presunta vittima.

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a versione dell’accusa afferma che la ragazza sarebbe stata drogata con un cocktail e poi portata a casa di Leonardo Apache La Russa in stato di incoscienza, dove sarebbe stata abusata sessualmente sia da La Russa che da Gilardoni.
La vittima sostiene che Leonardo La Russa avrebbe confessato, la mattina successiva, di aver avuto rapporti sessuali con i due amici mentre lei era in stato di incoscienza.

Gli investigatori, coordinati dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro, hanno incontrato difficoltà nell’identificazione del secondo sospettato poiché la presunta vittima aveva fornito un nome fittizio, ‘Dj Nico’.
Tuttavia, il nome del giovane DJ è stato finalmente scoperto ed è Tommy Gilardoni.
Attualmente, Gilardoni si trova all’estero, ma le autorità prevedono di iscriverlo come indagato per garantire i suoi diritti legali.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la ragazza che ha presentato denuncia di stupro ha dichiarato di avere ricordi vaghi della notte in cui è avvenuto l’incidente a causa del presunto stato di drogata.
Ha anche affermato di essere stata portata a casa di La Russa Jr. senza essere in grado di dare il consenso.
La ragazza ha affermato che Leonardo La Russa e l’amico Gilardoni hanno avuto rapporti sessuali con lei senza il suo consenso, rivelando ciò solo successivamente.

È importante sottolineare che le indagini in corso hanno escluso l’accusa di violenza sessuale di gruppo, optando per la fattispecie di violenza sessuale senza l’aggravante dell’azione commessa in gruppo.
Le autorità continuano a raccogliere testimonianze e prove, inclusa l’analisi del cellulare di Leonardo Apache La Russa per individuare eventuali interazioni significative avvenute nella serata del 18 maggio.

L’indagine è condotta dalla Squadra Mobile ed è coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Rosaria Stagnaro.

Questi nuovi sviluppi gettano ulteriormente luce su un caso delicato e complesso.
È fondamentale che l’indagine prosegua in modo approfondito e che tutte le parti coinvolte abbiano l’opportunità di esporre la propria versione dei fatti, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza.

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