Colucci, è ufficiale il suo arrivo sulla panchina della Juve Stabia. Il tecnico è stato anche presentato alla stampa in mattinata al “Romeo Menti” ed ha rilasciato le sue prime dichiarazioni da tecnico delle Vespe.
Di seguito il comunicato ufficiale dell’arrivo di Leonardo Colucci alla guida tecnica della Juve Stabia.
“La S.S. Juve Stabia comunica che Leonardo Colucci è il nuovo tecnico della prima squadra.
Il Mister, nato a Cerignola, il 29 dicembre 1972, è reduce dall’esperienza al Picerno ed ha allenato anche Ravenna, Vis Pesaro, Pordenone, Reggiana, tra le altre, oltre ad aver guidato l’Under 17 e Under 19 del Bologna. Da calciatore ha vestito le maglie del Cerignola, del Siracusa, della Reggiana, del Bologna, della Lazio, dell’Hellas Verona, del Cagliari, della Cremonese e del Modena.
S.S. Juve Stabia”.
L
eonardo Colucci ha rilasciato alla stampa le sue prime dichiarazioni da allenatore della Juve Stabia. Ve le riportiamo di seguito.
“Ci tengo a ringraziare il club per la fiducia accordatami. Quando una proprietà si affida ad un allenatore la responsabilità è tanta e ci tenevo a ringraziare. Sento la responsabilità di essere alla Juve Stabia ma ho molta voglia di fare bene. Tutto ciò che faremo sarà condiviso, l’importante è scegliere bene gli uomini prima ancora che i calciatori. Andremo a fare delle valutazioni – prosegue Colucci – sui giocatori che sono sotto contratto e che devono rimanere.
Ci vuole la giusta pazienza per raggiungere risultati: ricordo che io sono stato allenato dal primo Ancelotti, che all’inizio fece pochissimi punti (sette partite e quattro punti in Serie B) ma non fu esonerato e sappiamo poi quanto bene ha fatto Carlo.
Lo scorso anno la Juve Stabia aveva un buon organico ma non so cosa non sia andato bene. Non ho un modulo predefinito, mi piace più parlare di concetti di gioco, che non devono essere eccessivamente rigidi. Poi sta anche al tecnico far rendere al meglio i calciatori. Sono versatile, l’importante è mettere i giocatori in condizione di dare il meglio di loro stessi per esprimersi al massimo.
Il nostro è un anno zero. Da qui si parte fermo restando che la storia della Juve Stabia è importante.
Dei calciatori attuali non ne ho allenato nessuno ma li conosco tutti avendoli “studiati”. In passato a volte ho rinunciato ad alcune chiamate per non spostarmi dalla famiglia ma Castellammare accorcia le distanze: alla chiamata stabiese non potevo rinunciare. Ci ho giocato contro con il Cerignola e so quanto vale potenzialmente questa piazza. Al Menti c’erano 8.000 persone, io ero sul palo quando prendemmo gol e sentii il terreno muoversi sotto i miei piedi. Non faccio proclami, prometto solo di pensare h24 a come far rendere al meglio la Juve Stabia. Non ho chiesto miei ex calciatori alla società, valuteremo le opportunità del mercato: punteremo – conclude Colucci – su un mix di giovani e “diversamente” giovani”.