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Cocaina nelle mutande, ma non inganna il fiuto del labrador Ivan. Ai domiciliari

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ocaina nelle mutande, ma non inganna il fiuto del labrador Ivan. Ai domiciliari

I Carabinieri della Compagnia di Fontanarossa CT), coadiuvati dai colleghi della Compagnia d’Intervento Operativo del XII° Reggimento Sicilia e dal Nucleo Cinofili di Nicolosi, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri, finalizzato al contrasto dell’illegalità diffusa nei quartieri a rischio del capoluogo etneo, oltre ad eseguire numerosi controlli alle persone sottoposte a misure detentive alternative, hanno sottoposto a fermo amministrativo e sequestro diversi veicoli a due e quattro ruote per il mancato uso del casco protettivo e la mancata copertura assicurativa, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un catanese di 45 anni, poiché ritenuto responsabile di detezione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Cocaina nelle mutande, ma non inganna il fiuto del labrador Ivan. Ai domiciliari

Il 45enne avvertendo la presenza dei Carabinieri aveva nascosto immediatamente la droga all’interno delle mutande, non facendo però i conti col fiuto del Labrador Ivan che ha indirizzato i militari verso l’uomo che, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 35 dosi di cocaina.

Estendendo la perquisizione al vano ascensore di quella palazzina di viale Biagio Pecorino, luogo in cui il pusher esercitava, gli operanti hanno altresì rinvenuto e sequestrato gli attrezzi da lavoro dello spacciatore, consistenti in due bilancini elettronici di precisione e di materiale comunemente utilizzato per confezionare le dosi di stupefacente da porre in vendita.

L’arrestato, in attesa della direttissima, è stato relegato agli arresti domiciliari.

Il fatto sopra riportato acclara quanto scritto in un articolo del 28 Aprile 2021 a proposito di uno dei potenziali motivi di così tanta diffusione del contagio da nuovo Coronavirus Sars-Cov-2 “… Si scrive da almeno un anno in queste pagine regionali di certi fatti, peraltro anche corroborati da operazioni delle Forze dell’ordine. In alcuni articoli si è segnalato che: lo spaccio appare di tutta evidenza in aumento e le dosi vengono occultate persino in bocca, tra le chiappe, i seni, nei genitali, calzini, cassonetti, arbusti, ecc. Luoghi di certo non igienici e sterili; le case di appuntamento non hanno smesso di funzionare bensì sono divenute meno ostentate (come la mafia o le delinquenze che da dietro le quinte le gestiscono: sommerse) godendo anche durante questa pandemia di una notoria richiesta di viagrati nonni, padri e figli sicché è supponibile che Sars-Cov-2 partecipi come terzo; i festini di fine settimana, specialmente tra giovani e anche tra adolescenti, a base di alcol e altro sono ormai come un rito”.

Adduso Sebastiano

(tutte le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)


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