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Castellammare di Stabia

Catania: Università sperimenta casa di cartone eco-sostenibile

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De-cementificare: questa l’idea forte del progetto per una casa di cartone messo a punto dall’ateneo catanese. Costruire senza necessariamente impastare malte e cementi vari.

U

na giovane azienda etnea – Archicart, nata nel 2004 – e la facoltà di Ingegneria Edile-Architettura, coinvolgendo una trentina di studenti, hanno collaborato e realizzato un prototipo di casa tutta in cartone, anche nelle struttura portante. Il cartone ondulato usato per la bisogna ovviamente è di tipo speciale ed è stato brevettato dalla Archircart.

In via sperimentale è stato realizzato un prototipo abitativo di una trentina di metri quadrati, che nei prossimi mesi invernali verrà lasciata all’aria aperta. Quindi verrà collaudata la sua resistenza alle intemperie invernali. Il locale, che è stato montato negli spazi del campus universitario, verrà utilizzato a scopo didattico, per incontri, riunioni e lezioni. Monitorando intanto tutti i suoi parametri tecnici di portanza, resistenza termica, coibentazione fonica, ecc.
Il prototipo è stato battezzato con il nome di T-Box ed il suo target è l’edilizia di emergenza della Protezione Civile, durante le varie calamità naturali o necessità sociali estemporanee.
Oltre che di una edilizia eco-sostenibile si tratta anche di una edilizia più che conveniente dal punto di vista economico. Infatti la Protezione Civile, ad oggi, per le sue strutture di emergenza prevede una spesa di circa 1600 euro a metro quadro (fondazioni escluse). T-Box , invece, si prevede possa essere realizzata al costo di 800 euro metro quadro, fondazioni comprese. Anche perchè, nella “casa di cartone”, non necessitano grandi fondazioni, ma solo di una base di calcestruzzo che funga da ancoraggio a terra. Le prospettive sono più che promettenti e l’entusiasmo non manca, sia nel corpo docente che tra gli studenti coinvolti. In vista della sperimentazione e degli eventuali miglioramenti e perfezionamenti che il prototipo nei prossimi mesi suggerirà.
I prossimi obiettivi della azienda Archicart sono quelli di realizzare prototipi più spaziosi, magari con suddivisioni interne più articolate, con servizi igienici e cucina. Ricordando che l’acqua è nemica del cartone!!!
E poi nel 2020 riuscire a presentare questo nuovo prototipo di casa eco-sostenibile e decisamente competitiva sul piano economico, alla competizione Solar Decathlon. Si tratta della manifestazione clou mondiale sulle costruzioni ecologiche organizzata dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. L’imput di questo concorso è realizzare case a grandezza naturale che riescano a coniugare meglio architettura, funzionalità, economicità restando in ambito prettamente ecologico. Non è poco.
La facoltà di di Ingegneria Edile-Architettura, la intraprendente azienda Archicart ed i giovani studenti hanno raccolto la sfida e con il loro T-Box si propongono di partecipare al Solar Decathlon statunitense per vincere e far ben figurare il genio e l’operosità italiani. E se a rappresentare i valori del nostro tricolore sarà la facoltà catanese, noi ne saremmo più che lieti. Se sono rose…

Carmelo Toscano

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