Castellammare, manifestazione contro la soppressione della tratta che collega la città con Torre Annunziata
«La linea ferroviaria tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata va potenziata piuttosto che soppressa». A sostenerlo sono i Verdi, che ieri hanno dato vita ad un sit-in nella stazione Fs di Castellammare di Stabia per contestare l’atto di indirizzo della giunta di Torre Annunziata con la richiesta alla Regione di sopprimere la tratta Castellammare-Torre, a fronte dei disagi alla circolazione dei veicoli sulla bretella porto-autostrada. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e la portavoce dell’area stabiese, Marilena Schiano Lo Monello, in compagnia di altri attivisti hanno rivolto un invito al presidente della commissione regionale trasporti, Luca Cascone, affinchè convochi un incontro con tutte le parti in causa, in quanto «il servizio va migliorato con la riapertura delle biglietterie per venire incontro ai turisti che si trovano spaesati quando arrivano nelle stazioni prive di personale». Secondo i Verdi, che già nel 2010 erano scesi in campo con iniziative di protesta quando la tratta ferroviaria fu inizialmente soppressa durante l’amministrazione Bobbio e poi riattivata, «la linea Castellammare-Torre va tenuta in servizio almeno fin quando non ci sarà una valida alternativa. Anche negli anni scorsi questa linea ferroviaria è stata al centro di progetti di smantellamento che non tengono conto della necessità di aumentare i collegamenti con i mezzi pubblici e non certo di ridurli o eliminarli del tutto». Ma il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione è intenzionato a sopprimere la tratta, idea non condivisa dal primo cittadino stabiese Gaetano Cimmino, il quale ha spiegato che «Castellammare non può permettersi di perdere un altro servizio di trasporto utile per i cittadini, ragion per cui in attesa della realizzazione della linea tranviaria leggera non sarà eliminata la tratta ferroviaria».
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