Castellammare, falò inneggiante alla Camorra: identificati i primi cinque responsabili
Dopo le parole, i primi fatti: “Così devono morire i pentiti, abbruciati” recitava lo striscione esposto su un falò dell’Immacolata e firmato dal gruppo del Bronx del Savorito di Castellammare; uno slogan che rivela, di fatto, la matrice malavitosa che si cela dietro la minaccia rivolta alle istituzioni e alle forze dell’ordine. Intorno al falò, decine di persone assistevano impassibili alla scena. Ora per i colpevoli sono in arrivo le prime denunce, mentre la Procura Antimafia intanto ha aperto un fascicolo sul caso che ha scosso l’Italia intera, una macchia indelebile su una festa che da troppi anni vede tradizione e illegalità separate da un filo sottile.
La vergognosa sfida allo Stato e alla società civile che ha avuto luogo nella città stabiese in occasione della festa dell’Immacolata è infatti finita nel mirino degli inquirenti, che hanno raccolto video e foto del falò incitante alla Camorra. Secondo quanto emerso, i Carabinieri avrebbero già identificato i responsabili dello scempio che ha avuto luogo nella notte tra venerdì e sabato nella periferia stabiese. Le indagini proseguono.
“La mia amministrazione non accetta nessuna sfida alle istituzioni. Sono in contatto con le forze dell’ordine, chiederò quanto prima un confronto con tutti i soggetti interessati all’ordine e alla sicurezza del territorio e compulserò la Prefettura affinché vengano prese tutte le misure necessarie al completo ripristino della legalità in ogni zona della città”. Così il sindaco stabiese Gaetano Cimmino all’indomani della triste vicenda.
Dure le parole anche del consigliere Tonino Scala e dei Verdi.
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