Castellammare, continuano gli eventi della rassegna “Domus Stabiae”: i dettagli
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astellammare di Stabia, dopo il concerto di Fabio Concato e il Paolo Di Sabatino Trio fissato per mercoledì 9 alle 21.00 alla Reggia di Quisisana, continuano gli eventi della rassegna targata “Domus Stabiae”. Dal 10 al 13 maggio ci saranno molti spettacoli sia teatrali che rassegna letteraria.
Ad arricchire la rassegna teatrale non potevano mancare i due più illustri drammaturghi stabiesi, Annibale Ruccello e Raffaele Viviani, portati in scena dalla Cooperativa di Teatro Cat. Venerdì 11 infatti sarà rappresentato Ferdinando di Annibale Ruccello, premio Idi 1985 e capolavoro dell’autore stabiese prematuramente scomparso. Il testo, nella ricchezza delle sue stratificazioni letterarie, cinematografiche, teatrali, ruota intorno alla vicenda della baronessa filoborbonica Clotilde Lucanigro, rinchiusasi in volontario esilio nella sua villa vesuviana per non assistere alla dissoluzione culturale e morale del suo mondo dopo l’Unità d’Italia, e raggirata dall’impostore Ferdinando, emblema del cinismo della nuova borghesia in ascesa. In scena ci saranno Marcella Celoro, Benedetta Todisco, Agostino Di Somma e Dario De Simone.
Domenica 13 maggio gli stessi interpreti, insieme a Sergio Celoro, Luca Izzo, Maria Cristina Gargiulo e Francesco Vollono daranno vita a La musica dei ciechi di Viviani. L’ atto unico del 1928 racconta una storia di emarginazione di cui sono protagonisti i componenti di un’orchestrina girovaga di ciechi, guidata da don Alfonso che è invece guercio. Ancora uno spaccato sulla vita degli ‘ultimi’, reso magistralmente da Viviani mescolando comico e tragico in una vicenda in cui povertà e isolamento sono adombrati da quella condizione di cecità che è anche altamente simbolica. La regia di entrambi gli spettacoli è firmata da Sergio Celoro.
Sabato 12 maggio sarà la volta di Pollicinella, concerto-spettacolo che ripercorre à rebours il mito di Pulcinella. La pièce di Mario Brancaccio, vedrà in scena quest’ultimo affiancato da Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Simona Esposito, Michele Boné, Vittorio Cataldo. «Il nostro concerto-spettacolo» – si legge nelle note di regia – «vuole ricollocare nel suo ambito magico – rituale la maschera più conosciuta al mondo e oggi completamente deculturalizzata». Partendo dal Pulcinella del ‘900, già in fase calante, e accompagnato dalle canzoni classiche di fine ‘800 e inizio ‘900, si arriverà alla maschera del ‘600, che riproduce corpo e linguaggio della Commedia dell’Arte, fino alla figura del Pulcinella-gallina che si intravede nelle effigi greche e mediorientali.
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