Legambiente segnala di aver presentato nove esposti alle Capitanerie di Porto
Campania – Dalle analisi effettuate dalla Goletta Verde di Legambiente, risultato che, 20 su 31 prelievi, il 64% dei mari della Campania è risultato inquinato o fortemente inquinato.
I più inquinati sono risultati quelli in corrispondenza di canali torrenti che continuano a sversare in mare scarichi non adeguatamente depurati: la foce del fiume Irno a Salerno, del fiume Sarno tra Castellammare e Torre Annunziata, della foce dei Regi Lagni a Castelvolturno, della foce del canale di Licola a Pozzuoli e della foce del torrente Asa a Pontecagnano giudicati “fortemente inquinati” per il nono anno consecutivo.
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egambiente segnala di aver presentato nove esposti alle Capitanerie di Porto: a Pozzuoli (Lido di Licola); alla foce del fiume Sarno e alla foce dell’Irno a Salerno, foce regi Lagni a Castelvolturno; per la foce dell’Alveo Volla a San Giovanni a Teduccio; la foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano Faiano; la foce del Tusciano a Battipaglia; del Rio Arena tra Castellabate e Montecorice e del fiume Bussento a Policastro Bussentino.
La causa di questi risultati è sicuramente da attribuire alla mancata efficienza di depurazione di molte aree campane.
Quanto denunciato da Legambiente
“La Campania risulta la peggiore a livello nazionale per numero d’infrazioni contestate dalle forze dell’ordine riguardanti depuratori inesistenti o mal funzionanti, scarichi fognari abusivi, sversamenti illegali di liquami e rifiuti: sono 1.347 reati, il 22,1% del totale nazionale con un incremento del 43% rispetto lo scorso anno e con un exploit per quanto riguarda le persone denunciate o arrestate ben 1419(+23,2%) e per numero sequestri 526(+16,8)”.
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