Bergamo, tra ieri pomeriggio e stamattina, i Carabinieri hanno recuperato 250 bombole vuote dalle case di deceduti a favore di nuovi ammalati
Bombole di ossigeno per 250 ammalati recuperate da altrettanti morti
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ell’ambito dell’emergenza da nuovo coronavirus, registrata in provincia di Bergamo, allo scopo di fronteggiare la rilevante mancanza di ossigeno per i pazienti a domicilio, affetti da Covid-19, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo, d’intesa con la locale Prefettura e l’Agenzia di Tutela della Salute, tra il pomeriggio di ieri e la mattinata di oggi, hanno proceduto al recupero, presso le abitazioni delle persone decedute nei giorni scorsi o presso le farmacie, oltre 250 bombole di ossigeno vuote, che sono state subito consegnate alle aziende produttrici di gas tecnici per la tempestiva rigenerazione ed immissione nel territorio provinciale a favore di nuovi 250 ammalati.
L’operazione, che ha visto coinvolte tutte le Tenenze e le Stazioni dell’Arma di Bergamo, ha permesso di fronteggiare tempestivamente la carenza di ossigeno più volte lamentata da alcuni farmacisti e numerosi pazienti presenti nelle loro abitazioni, i quali avevano segnalato la difficoltà a reperire i presidi medici ad ATS di Bergamo ed agli stessi Carabinieri.
L’Arma di Bergamo, come già accaduto nei giorni scorsi, anche oggi continuerà a garantire il trasporto dei medicinali e delle apparecchiature sanitarie in favore dei nosocomi della provincia, in particolare l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’Ospedale Bolognini di Seriate e l’Ospedale di Treviglio, tutti in prima linea contro l’epidemia in atto.
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