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Castellammare di Stabia

È Berardi il dopo-Salah? Il nostro focus sull’esterno calabrese che piace a Di Francesco

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NOTIZIE AS ROMA – “Come ho sempre detto, Domenico è un grandissimo giocatore che potrebbe giocare titolare in ogni squadra ma se sia un obiettivo della Roma dovete chiederlo al direttore sportivo” Di Francesco dixit il 14 giugno 2017, in occasione della sua conferenza stampa di presentazione come nuovo tecnico giallorosso. A distanza di 8 giorni da quella data, Momo Salah è stato ceduto al Liverpool per la “modica” cifra di 42 milioni di euro più 7 di bonus e ora Monchi deve trovare un’ala destra adeguata a rimpiazzare l’egiziano. Compito non facile, direte voi. Esatto, ma Eusebio Di Francesco ha già fatto capire quale sarebbe il suo esterno di piede mancino ideale. Proprio lui, il suo pupillo Domenico…Berardi. Il ragazzo, dal canto suo, sarebbe ben felice di ritrovare il suo maestro ed il compagno di squadra Lorenzo Pellegrini (sul quale la Roma è decisa ad esercitare il diritto di riacquisto), facendo per di più il fatidico salto in una big che attendeva da tempo. Piccolo (o grande?) problema: Transfermarkt lo valuta 25 milioni, ma Squinzi ne vuole il doppio! Quella neroverde, si sa, è una bottega assai cara: il patron non ha problemi economici ed i calciatori che non puntano i piedi tende a tenerseli. L’impressione, insomma, è che per portarsi l’Under 21 all’ombra del Colosseo bisognerà fare un sacrificio ma il ragazzo vale uno sforzo. Berardi abbina alla velocità e alla tecnica di base sopra la media un senso del gol e dell’assist che è raro trovare in un ragazzo della sua età al netto di una stagione (l’ultima) in cui non ha brillato con sole 25 presenze totali costellate da 10 gol ed 11 assist. Peraltro, bisogna considerare che parte da molto lontano rispetto alla porta. La conclusione dalla distanza è ottima ma segna prevalentemente da dentro l’area. Per diventare un top del ruolo deve sicuramente migliorare dal punto di vista della continuità  visto che ha spesso accusato dei periodi di crisi realizzativa piuttosto lunghi, amplificati dalle frequenti squalifiche. La facilità di calcio è sicuramente una delle sue doti principali,  ma è da elogiare anche la rara coordinazione con la quale il calabrese colpisce i palloni da angoli decisamente complicati.

C

laudia Demenica

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