La Lezzi incontrerà anche i vertici della Procura napoletana
Ha chiesto di rendersi conto di persona dell’affare Bagnoli. La bonifica da fare, i ritardi e un’ipotesi di sviluppo ancora ferma al palo. D’altronde il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha in mano, dal 7 luglio la delega di coordinamento della cabina di regia su Bagnoli come il suo predecessore, il ministro De Vincenti.
E, stamani, quindi sarà a Napoli per la sua prima visita nell’area dell’ex Italsider con l’ad di Invitalia Domenico Arcuri e il commissario di governo Salvo Nastasi. Un’occasione per fare il punto, da vicino, sullo stato di avanzamento del progetto di bonifica e riqualificazione dell’area e, soprattutto, parlare con tutti gli attori della vicenda. A cominciare dal sindaco de Magistris e dal governatore De Luca che vedrà separatamente. Il primo in mattinata; il secondo nel pomeriggio. Ma, a quanto trapela, la Lezzi potrebbe incontrare anche i vertici della Procura napoletana per capire la situazione dal punto di vista giudiziario. Quella bonifica non andata avanti, nonostante i 76 milioni di euro spesi in 25 anni, secondo i magistrati. Inchiesta aperta nel 2007 e chiusa in primo grado solo 4 mesi fa con una serie di condanne di tecnici e dirigenti.
“Bagnoli è la nostra priorità: i cittadini attendono la bonifica da 25 anni. Ma prima occorre verificare lo stato dell’arte”, spiegò il ministro al Mattino una decina di giorni fa.
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