L’Aquila, auto piomba nel cortile di un asilo. L’auto era parcheggiata all’inizio della discesa di accesso al cortile quando si sarebbe messa in marcia.
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l mezzo ha percorso alcune decine di metri per poi piombare nel cortile dell’asilo investendo i bambini che stavano giocando: morto un bambino di 4 anni.
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Sul posto vigili del fuoco, ambulanze ed elisoccorso del 118, polizia locale e forze dell’ordine.
Il sospetto sulla dinamica
Auto piomba nel cortile di un asilo all’Aquila
Una tragedia terrificante, quella avvenuta nel cortile dell’asilo di Pile, in provincia dell’Aquila: poco prima delle 14.30 di oggi, mercoledì 18 maggio, un’auto ha sfondato la rete di recinzione dell’istituto, piombando su un gruppo di bambini che in quel momento stavano giocando.
Uno di loro è morto, altri quattro sono rimasti feriti. Il disastro è avvenuto nella scuola d’infanzia “1 maggio”.
Ancora poco chiare le dinamiche.
Stando alle prime evidenza, l’auto era parcheggiata in una strada in discesa quando si sarebbe messa in marcia.
Il mezzo ha percorso alcune decine di metri per poi piombare nel cortile dell’asilo: i testimoni sostengono che, probabilmente, il conducente aveva scordato di inserire il freno a mano. Ma gli inquirenti ancora non confermano.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno ricostruendo l’accaduto c’è la possibilità che dentro l’auto che si è sfrenata, una Volkswagen Passat, un genitore avesse lasciato un bambino di otto anni per avere il tempo di riprendere dall’asilo il figlio più piccolo.
Ovvie le scene di panico e disperazione tra i genitori che attendevano l’uscita dei figli dall’asilo e altri che sono arrivati sul posto appena si è sparsa la notizia.
Un momento delicatissimo per le maestre delle due scuole – oltre all’Infanzia c’è anche l’ asilo nido «Primo maggio» – che, seppure visibilmente segnate dall’episodio, hanno cercato di gestire al meglio la situazione, accogliendo i genitori dei piccoli, a partire da quelli rimasti coinvolti nell’investimento.
Per ragioni di protocollo e di tempestività non tutti i genitori hanno potuto accompagnare i loro figli all’interno dei mezzi di soccorso e la cosa ha reso ancora più delicata la situazione.
«La priorità – spiega all’ANSA una insegnante della primaria – è evitare che i bambini che hanno assistito alla scena restino traumatizzati, sia dall’incidente, con l’auto che ha sfondato il cancello del giardino, sia dal viavai di ambulanze e mezzi di soccorso».
Mentre parla, una barella con una bimba sfila tra la gente. Poco dopo, invece, alcuni volontari della protezione civile, in supporto agli operatori del 118, sono riusciti a proteggere da occhi indiscreti l’ingresso dei piccoli all’interno dell’ambulanza.
«Con alcuni bambini – riprende l’insegnante che preferisce mantenere l’anonimato – abbiamo cercato di far finta che si sia trattato di un gioco, o quantomeno di minimizzare, spiegando che oggi i genitori sono venuti a riprenderli in anticipo. Ma quanto è difficile».
Sul caso, è intervenuto il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che ha proclamato il lutto cittadino.
Queste le sue parole:
“Sgomento e profondo dolore”. Sono le prime dichiarazioni del sindaco Pierluigi Biondi al suo arrivo nella scuola materna e nido ‘Primo Maggio’ de L’Aquila.
“Ora mi sto recando all’ospedale San Salvatore per accertarmi delle condizioni dei bambini feriti. Sono vicino alle famiglie dei piccoli, alle insegnanti e alla dirigenza scolastica. È una notizia che nessun genitore vorrebbe ricevere, una tragedia che la città non merita. Cercheremo, con l’aiuto delle istituzioni competenti, di comprendere la dinamica dell’accaduto”,
ha concluso il primo cittadino.
Anche il governatore della regione Abruzzo, Marco Marsili è intervenuto affermando:
“Abbiamo appreso questa tragica notizia paradossalmente mentre stavamo festeggiando il primo bambino nato a Fontecchio, nelle aree interne, dopo l’approvazione della legge sullo spopolamento; il primo nato che ha ricevuto il contributo alla natalità. Siamo tutti sconvolti e vicini al dolore delle famiglie. Speriamo che questa tragedia non si aggravi, siamo in contatto con i sanitari per seguire costantemente l’evolversi della situazione”
Una mamma: Tommaso era un bimbo dolcissimo
«Tommaso era un bambino molto simpatico, un bimbo molto tranquillo e sereno, sensibile e dolcissimo. Spesso si abbracciavano con mia figlia sia quando arrivavano a scuola sia quando uscivano, in un una immagine davvero emozionante».
Così la mamma di una bimba che conosceva bene Tommaso il bambino deceduto nel tragico incidente che si è verificato oggi all’Aquila nella scuola dell’infanzia Primo Maggio.
«È una tragedia immane che ci lascia sconvolti come sono sconvolti i nostri bambini, anche se non lo danno a vedere. Ora dobbiamo stare vicini a loro per tutelarli dal trauma ma dobbiamo stringerci intorno alla famiglia di Tommaso e dei feriti»,
conclude.
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Cristina Adriana Botis / Redazione Campania
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