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OTO (SR) INDIVIDUATI I RESPONSABILI DELL’INCENDIO IN UN’ABITAZIONE CHE HA CAUSATO LA MORTE DI UN UOMO
Nelle prime ore di questa mattina, agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Noto (SR) hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso il 2 marzo u.s., dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, nei confronti di due uomini, rispettivamente di 25 e di 37 anni, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di incendio e morte come conseguenza di altro delitto, poiché nella sera del 15 febbraio hanno incendiato un’abitazione sita a Noto, causando la morte di un uomo di 36 anni che si trovava all’interno dello stabile.
Le indagini sono iniziate il 15 febbraio u.s. quando una volante del Commissariato di P.S. di Noto è intervenuta in Ronco Bracciano per la segnalazione di un incendio in un’abitazione all’interno della quale poteva trovarsi una persona.
Gli operatori di polizia constatavano che dal portone del piano terra di detta abitazione, suddivisa su due livelli, fuoriuscivano delle fiamme ma, a causa della diffusività delle stesse che avevano ormai invaso completamente lo stabile, risultava impossibile per il personale intervenuto entrare per constatare se vi fossero presenti persone.
I Vigili del Fuoco intervenuti riuscivano nel frattempo, alle ore 23.00 circa, a domare le fiamme e ad entrare all’interno, rinvenendo un cadavere carbonizzato, quello di un uomo di 36 anni.
Dalle prime informazioni, gli agenti appuravano che la vittima era rientrato nella propria abitazione dopo aver partecipato ad un a festa di compleanno.
I poliziotti hanno ricostruito i fatti apprendendo dai Vigili del Fuoco che questi ultimi avevano trovato il cadavere accanto un secchio d’acqua, con il quale, probabilmente, la vittima aveva cercato di spegnere l’incendio.
Non potendosi escludere che si trattasse di incendio doloso, secondo quanto riferito nell’immediatezza dal personale dei Vigili del Fuoco, gli operatori hanno proceduto a raccogliere tutti gli elementi utili al fine di ricostruire compiutamente i fatti ed individuare gli autori dell’incendio.
Dagli accertamenti esperiti, sia mediante le sommarie informazioni assunte, sia grazie all’analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di video sorveglianza presenti in tutte le strade utili all’accesso di via Ronco Bracciano, è emersa la natura dolosa dell’episodio delittuoso.
In particolare, a poche ore dal fatto, due individui sono stati ripresi nei pressi dell’abitazione della vittima mentre si accingevano ad entrare per poi darsi alla fuga seguiti da una scia di fumo e dalle fiamme che si sono propagate così velocemente da non lasciare scampo alla povera vittima.
I poliziotti si sono avvalsi anche di video pubblicati sui social dagli stessi odierni indagati.
I filmati li immortalano nitidamente nel loro abbigliamento sportivo, lo stesso indossato poche ore più tardi quando, lasciata l’abitazione a bordo della loro utilitaria, raggiungono il vicolo ove è ubicata l’abitazione della vittima.
La sovrapposizione ed analisi dei frames video non lascia dubbi di sorta sulla piena corrispondenza dei capi di vestiario e dunque sull’identità dei due soggetti.
L’azione delittuosa si consuma in pochi minuti: il primo a fare ingresso è il giovane di 25 anni seguito dal complice di 37 anni, dopo due minuti i due soggetti si allontanano e, a distanza di 8 minuti circa, è possibile notare del fumo e subito dopo le fiamme.
La vittima, accortasi dell’incendio, nel tentativo estremo di spegnere le fiamme che avevano ormai circondato l’intero stabile distruggendo gli arredi, veniva travolta dal monossido di carbonio che ne provocava il decesso per asfissia sulla rampa di scale che dal piano terra conduce al primo piano ove aveva la camera da letto.
Nessun altro individuo viene visto arrivare sui luoghi prima dei due indagati e ciò costituisce elemento decisivo che depone per la loro responsabilità.
Sono allo stato oggetto di approfondimento le ragioni sottostanti alla condotta criminosa, assai verosimilmente riconducibili a pregressi contrasti maturati in ambienti vicini a quello della vittima.
I due indagati, infatti, uno dei quali con numerosi precedenti di polizia, sono noti alle forze dell’ordine per muoversi in ambienti criminali.
Le attività investigative hanno consentito di individuare e di identificare i due soggetti destinatari del decreto di fermo di indiziato di delitto che, nella scorsa nottata, sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni e, al termine delle incombenze di rito, associati alla Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.
SIRACUSA – ARRESTATO FIDANZATO VIOLENTO PER SEQUESTRO DI PERSONA E MALTRATTAMENTI
Come già comunicato il 3 dicembre u.s., gli agenti delle Volanti intervenivano in un appartamento, sito in viale Santa Panagia, per la segnalazione di un’aggressione ai danni di una giovane donna.
Giunti sul posto, gli agenti trovavano la giovane che presentava l’occhio sinistro tumefatto, un taglio al cuoio capelluto e varie ecchimosi sugli arti e che stava recandosi in ospedale accompagnata da due amiche.
Dalle prime dichiarazioni della donna, si appurava che la stessa era stata aggredita dal proprio fidanzato con un tubo di metallo.
I poliziotti raggiungevano l’appartamento dove trovavano l’autore dell’aggressione, un uomo di 35 anni, che veniva arrestato per lesioni personali aggravate.
Nell’occorso, a seguito della perquisizione dell’abitazione, gli agenti rinvenivano vari tipi di sostanza stupefacente (marijuana, hashish, cocaina e ketamina), un bilancino di precisione, materiale di confezionamento e la somma di oltre 1.200 euro in contanti, probabile provento di spaccio.
Per tali motivi il trentacinquenne era stato arrestato anche per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
A seguito di ulteriori accertamenti da parte degli agenti della Squadra Mobile, il 28 febbraio u.s. la sez. di P.G., su richiesta del P.M. dr. Parodi e a seguito dell’Ordinanza emessa da dal GIP del Tribunale di Siracusa, dottoressa Piccione, ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’uomo, perché resosi responsabile dei reati di sequestro di persona e maltrattamenti.
Infatti, dalle indagini svolte, è emerso un contesto di continue violenze subite per diversi mesi dalla vittima, tanto da rendersi opportuno il suo successivo collocamento presso una Casa Famiglia, sia per esigenze di protezione che di supporto psicologico, attivando immediatamente la procedura prevista del c. d. Codice Rosso, delegando la Sezione di P.G. per gli ulteriori accertamenti e riscontri in merito ai fatti.
Le indagini accertavano che quella che poteva apparire come un’episodica manifestazione violenta ai danni della convivente si palesava come una situazione di sistematica vessazione e violenza fisica e psicologica subita per lungo tempo dalla vittima, che sarebbe persino sfociata in un grave episodio di sequestro di persona.
È stato accertato che la vittima è stata persino segregata all’interno dell’abitazione in uso all’uomo con l’impossibilità di potersi allontanare e con contestuali atti di minaccia e violenza fisica e lesioni gravi nei suoi confronti e privazione della libertà, anche solo di comunicare con l’esterno.
L’incubo della donna è finito solamente grazie all’intervento di due sue amiche che, preoccupate di non avere più sue notizie, si sono recate presso il domicilio dell’arrestato e, trovandola in disperate condizioni fisiche e psichiche, l’hanno di forza trascinata fuori, di fatto, liberandola, per poi affidarla alla custodia del personale delle Volanti della Polizia che era intervenuta.
SIRACUSA – DENUNCIATE DUE PERSONE E SEQUESTRATA DELLA DROGA
Nella giornata di ieri, gli Agenti delle Volanti hanno sottoposto a controllo un uomo di 30 anni in piazzale Marconi.
L’uomo insofferente al controllo di polizia inveiva contro gli agenti i quali lo denunciavano per minacce ed oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Inoltre, nella mattinata di ieri gli agenti delle Volanti insieme al Reparto Prevenzione Crimine di Catania hanno effettuato dei controlli straordinari del territorio identificando 32 persone e controllando 20 veicoli.
Nell’ambito dei servizi espletati sono stati denunciati due uomini per inosservanza agli obblighi derivanti dalle misure limitative della libertà personale e in via Algeri, nota piazza di spaccio, sono state rinvenute e sequestrate 2 dosi di cocaina.
PACHINO – DENUNCIATA UNA DONNA PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI CUSTODIA DI UN VEICOLO SOTTOPOSTO A SEQUESTRO ED UN UOMO PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA FAMILIARE
Agenti del Commissariato di P.S. di Pachino (SR) hanno denunciato una donna di 44 anni, originaria della Libia, per aver violato gli obblighi di custodia di un motociclo sottoposto a sequestro amministrativo.
Inoltre, gli agenti hanno denunciato un uomo di 42 anni per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, poiché da mesi non corrisponde alla ex moglie l’assegno di mantenimento.
SIRACUSA – CONTROLLO DEL TERRITORIO – DENUNCIATE QUATTRO PERSONE E SEQUESTRATA DELLA SOSTANZA STUPEFACENTE
Nella serata del 28 febbraio, agenti delle Volanti, unitamente al Reparto Prevenzione Crimine di Catania, hanno eseguito un controllo straordinario del territorio ed hanno identificato 40 persone e controllato 35 veicoli.
Nell’ambito dei controlli effettuati, gli agenti hanno denunciato 4 persone sottoposte a misure limitative della libertà personale ed assenti al controllo.
Inoltre, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato in via Santi Amato ed in viale Dei Comuni, note piazze di spaccio, 0,50 grammi di crack e 0,75 di hashish.
PACHINO – DENUNCIATA UNA DONNA PER TRUFFA ON LINE
A seguito di indagini, gli agenti del Commissariato di P.S. di Pachino (SR) hanno denunciato una donna di 30 anni, di Crotone, per il reato di truffa on line.
La stessa, utilizzando una nota piattaforma social, aveva venduto un trattore ricevendo la somma di 2.900 euro dall’acquirente che, però, non ha mai ricevuto l’oggetto acquistato.
AUGUSTA – ESEGUITO UN ORDINE DI CARCERAZIONE E DENUNCIATO UN UOMO PER DETENZIONE ABUSIVA DI ARMI
Nella giornata del 28 febbraio, agenti del Commissariato di P.S. di Augusta (SR) hanno eseguito un Ordine per la Carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, nei confronti di un uomo di 55 anni.
Lo stesso, con sentenza divenuta definitiva, è stato condannato alla pena di 10 anni e 8 mesi e alla multa di 28.000 euro poiché ritenuto colpevole di diversi reati (detenzione illegale e porto abusivo di armi, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia, evasione, nonché reati inerenti gli stupefacenti) commessi ad Augusta nel periodo compreso tra novembre 2017 e gennaio 2019.
Dopo le incombenze di rito, l’uomo è stato portato nella Casa Circondariale di Gela.
Infine, gli agenti del Commissariato di P.S. di Augusta (SR) hanno denunciato un uomo di 34 anni per il reato di detenzione abusiva di armi, poiché trovato in possesso di una carabina detenuta illegalmente poiché non in regola con la vigente normativa in materia di armi.
(le altre informazioni regionali le trovi anche su Vivicentro – Redazione Sicilia)
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