La Polizia di Ragusa ha arrestato due truffatori seriali napoletani, padre e figlio, ‘professionisti’ nel simulare finti incidenti con anziani.
La Polizia di Ragusa ha arrestato due truffatori seriali napoletani, padre e figlio, “professionisti” nel simulare finti incidenti, facendo credere ad anziani e donne familiari delle presunte vittime di poter risarcire con diecimila euro la controparte perché il congiunto era sprovvisto di assicurazione.
Sono sette i colpi ricostruiti dalla squadra mobile dallo scorso agosto a oggi soltanto nel territorio ragusano. I due sono stati catturati a Napoli, dopo ricerche durate quasi un mese. La polizia ritiene che i due abbiano agito in diverse regioni italiane.
In carcere sono finiti Antonio De Martino, 69 anni, e il figlio Vincenzo, 44 anni, accusati di truffa e tentata truffa, aggravati dall’aver commesso i fatti ai danni di donne anziane. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Ragusa su richiesta della procura della Repubblica.
La macchina utilizzata dai truffatori arrestati era stata noleggiata, ma la Polizia di Stato è riuscita a risalire agli effettivi utilizzatori dei veicoli ”catturati” dalle telecamere poi anche riconosciute dalle vittime.
L’opinione.
Q
uella della truffa specialmente ad anziani, come pure la rapina a volte con conseguenze tragiche, sono divenute, purtroppo e sempre più, delle notizie che angosciano poiché maneggioni, spregiudicati e criminali, nativi e stranieri ma anche minori, approfittano spesso di persone che vivono in luoghi separati dal resto dell’abitato o soli in casa, oppure non hanno quei rapporti sociali o professionali oppure strumenti tecnologici anche per motivi economici, che possono in qualche modo tutelarli. Per questo il suggerimento agli anziani in generale è quello di non isolarsi e frequentare oltre alla famiglia quando questa c’è ed è amorevole, anche circoli o associazioni seri e conosciuti, soprattutto quelli gestiti anche da anziani e in cui si possa confrontarsi su problemi che di solito sono molto più reciproci di quanto si pensi, così da aiutarsi soggettivamente e collettivamente ad affrontarli insieme e possibilmente anticiparli.
Adduso Sebastiano
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