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Castellammare di Stabia

Antonio Clausi: “Cosenza squadra attendista che sfrutta il contropiede”

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L’intervento del collega Antonio Clausi di cosenzachannel.it in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

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el corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Antonio Clausi, collega di Cosenza Channel; con lui si è parlato del match di domenica pomeriggio tra Juve Stabia e Cosenza.

La Juve Stabia affronterà il Cosenza che ben sta figurando in campionato, unica nota stonata la sconfitta di Andria di sette giorni or sono, squadra decimata da diverse assenze: Si, un buon avvio di campionato, diverse partite vinte dal Cosenza che hanno esaltato l’ambiente ponendo le basi per un campionato importante, seppur sulla carta la squadra non ha un organico alla pari di Lecce Foggia e Matera. In queste prime giornate ha però dimostrato di poter stare nel gruppo di testa che se la giocheranno per la volata finale fino al termine della stagione. Purtroppo ad Andria il Cosenza ha giocato male, e ha impiegato forse 80 minuti per provare un tiro in porta, incappando in una di quelle giornate storte visto che fino a domenica scorsa aveva dimostrato di essere di ben altra caratura.

Qual’ è la forza di questo Cosenza rispetto all’anno scorso, ricordando che in estate l’ex direttore sportivo ha portato con se gran parte di calciatori a Lecce e tra l’altro anche qualche obiettivo di mercato soffiato proprio al Cosenza: Qui a Cosenza si è avuto un “terremoto” parlando di rosa, la squadra è stata smantellata in toto, un vero peccato perchè con qualche innesto avrebbe sicuramente lottato per il primo posto, visto che quattro di questi calciatori sono andati a Lecce. Parlo di Ciancio, Arrigoni e altri due approdati in serie B, ovvero Lamantia che ha realizzato 5 gol in 9 partite e di Arrighini, l’attuale titolare dell’attacco del Cittadella capolista fino a qualche settimana fa con già due centri all’attivo. Questo dimostra che Roselli davvero ha dovuto assemblare una squadra con l’incognita di un nuovo direttore sportivo. Il D.S Cerri aveva intrapreso la carriera di allenatore in Emilia, precisamente a Piacenza, dove aveva stravinto il campionato facendo anche il record di punti nel girone di riferimento. Poi ha assunto il ruolo di D.S. sempre con gli emiliani, prima di venire a Cosenza questa estate. Conosceva già  il tecnico Roselli, ed insieme a lui ha assemblato la squadra con calciatori di categoria. Calciatori validi che il tecnico ha poi saputo plasmare nel suo credo tattico fatto di ripartenze immediate, pur non giocando un calcio propositivo, aspetta l’avversario cercando di far male quando poi riparte in contropiede. Ha calciatori che hanno nelle corde proprio queste qualità, vedi Statella che, nonostante si sia fatto male venerdì, dovrebbe essere in campo a Castellammare e probabilmente l’uomo che può scompigliare i piani di qualsiasi allenatore. Il Cosenza punta molto sulla sue qualità nel saltare l’uomo e creare superiorità in contropiede, trovando anche in Gambino un ottimo finalizzatore, un attaccante che i gol li ha sempre fatti, pur avendo 32 anni, il club punta su di lui visto che si appresta a disputare un campionato ambizioso puntando dal decimo posto in su.

È un Cosenza da due volti visto fino ad ora. In casa quasi perfetto tranne l’esordio col Taranto, poi quattro vittorie consecutive, mentre fuori casa qualche passo falso, in ultimo ad Andria e in precedenza in quel di Matera. Adesso probabilmente proprio la Juve Stabia nel cercare di proporre il gioco, potrebbe favorire il Cosenza ad agire con le ripartenze: Assolutamente sì, infatti prima del doppio turno esterno parlando in maniera confidenziale con il presidente e con qualche calciatore, un po’ tutti esprimevano maggiore preoccupazione proprio per la trasferta di Andria rispetto a quella di Castellammare. Preoccupazioni non al valore delle due compagini per il quale non c’è ovviamente paragone, ma proprio per il modo di intendere il calcio da parte delle due formazioni. Infatti la squadra silana è molto più simile all’Andria dal punto di vista dell’interpretazione della partita, visione di gioco totalmente opposta rispetto ai gialloblu, e proprio in base al modo di giocare conoscendo le caratteristiche dell’avversario, si sapeva che avrebbe incontrato maggiori difficoltà proprio ad Andria. La partita più brutta del Cosenza di quest’anno, e molto probabilmente anche da quando Roselli risiede sulla panchina. Per quanto concerne il rendimento in esterna i rossoblu, tralasciando la disfatta di Andria, a Matera hanno subito la sconfitta quasi per caso andando sotto nel primo tempo, per poi ribaltata nella ripresa subendo i gol della sconfitta nel finale al 96’ minuto. Quindi si, un rendimento un un po’ in chiaroscuro lontano dalle mura amiche. Entrando nei dettagli, guardando la partita non c’è stata poi questa grande differenza con i match casalinghi. Un’altra peculiarità che ha avuto il Cosenza, sta sicuramente nell’ aver risolto diverse partite in pieno recupero, merito soprattutto dell’allenatore per la voglia di crederci e di non arrendersi mai. Le partite del Cosenza non terminano mai al novantesimo, ne da conferma la partita vinta contro la Paganese o contro la Virtus Francavilla, entrambe risolte allo scadere.

Il modulo che adotterà mister Roselli e quale potrebbe essere l’undici potenziale in campo: Da sempre il marchio di fabbrica di Giorgio Roselli è il 4-4-2 . Dopo la rivoluzione avutasi in estate, il tecnico ha provato a riconfermare il 4-4-2 nelle prime due uscite stagionali, poi è passato al 4-3-3, la prima volta da quando da due anni e mezzo allena a Cosenza che ha proposto questo tipo di modulo. Modulo messo in discussione proprio in queste ore dall’infortunio dell’ultimo regista che la squadra ha in questo momento in organico, Ranieri un ragazzo proveniente dall’ Atalanta, che si è procurato probabilmente uno stiramento e dovrebbe quindi essere sostituito da Capece che però non è un regista basso, ma un classico centrocampista di mediana più portato a giocare non in linea 4 e sicuramente non ha attitudini ad impostare il gioco. Proprio in virtù di ciò, non escludo che il Cosenza possa ritornare al 4-4-2 un’ipotesi concreta per le assenze del caso.

Sicuramente non prenderà parte del match D’Anna, oltre a Pinna che per un brutto infortunio salterà tutto il campionato. Alla luce di questi infortuni, ci saranno altre assenze, e Statella potrebbe recuperare:? Statella venerdì  ha subito una forte distorsione alla caviglia. Il fisioterapista del Cosenza è specializzato in recupero di infortuni, avendo già rimesso in sesto Mungo in quattro giorni per la gara di Reggio Calabria. Ovviamente un recupero “lampo” che ha influito sugli allenamenti successivi e quindi non so fino a che punto lo si voglia rischiare, anche se nel Cosenza è il calciatore che più può spostare gli equilibri di una partita. Per quanto riguarda il problema del terzino sinistro, il Cosenza sta valutando se sul mercato degli svincolati c’è qualche nome che potrebbe far fare al casa del Cosenza. Si proverà a fare un timido tentativo per Pasquale, calciatore che fino all’anno scorso giocava in serie A con la casacca dell’ Udinese, operazione difficile vista la sua richiesta di giocare in categoria superiore e pertanto vorrebbe capire se c’è l’opportunità di essere tesserato in serie B. Resta qualche nome ancora sul mercato, circola il nome di Thomas Som che ha giocato a Caserta l’anno scorso e prima ancora a Benevento, o magari potrebbe anche esserci la soluzione di un terzino destro che porterebbe ad adattare Colombo ex Salernitana o Bencivenga ex Foggia sulla corsia opposta.

Il presidente della Juve Stabia Franco Maniello lamentava la scarsa presenza dei tifosi allo stadio; circa il 3% dei i tifosi presenti in base ai cittadini residenti in città. Anche a Cosenza avete problemi di mancanza di tifosi allo stadio, dovuto probabilmente dalla presenza delle pay-tv: Assolutamente sì, un problema che il Cosenza si porta dietro ormai da quasi 10 anni da quando militava in serie B, all’epoca c’era Telepiù. Poi con il fallimento nel 2003 ritrovarsi a giocare contro realtà dilettantistiche ha dato una prima mazzata. L’ennesimo calo poi si è avuto con il secondo fallimento nel 2011, mentre adesso pian piano la tifoseria si sta riavvicinando allo stadio e attualmente a Cosenza la media spettatori è di 3500 tra paganti e abbonati, ad eccezione dei derby contro Catanzaro e Reggina, laddove si è arrivati a sfiorare le 10000 unità.

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