Alvini bagnato e festeggiante quest’oggi a Ferrara così in Conferenza post gara Spal – Perugia 1 – 2, prima di conferire tutto il suo piacere per essere lì
Alvini: “Partita bella perché molto aperta. Quando ci sono contro allenatori come Pep (Clotet) puoi vincerla come avrebbero potuto fare loro. Oggi vincere qua è stato bello e la dedico ad un caro amico che ha perso il papà. bello per i tifosi, per chi ci ha seguito, per i calciatori. L’ingresso di De Luca, Kouan e Ferrarini ci ha ridato l’idea di far male che avevamo avuto all’inizio. Sul gol loro l’errore sta a monte nel non aver contrastato a dovere il cross. In partite così ravvicinate bisogna stare attenti nella gestione delle condizioni fisiche. Eravamo in bilico su Angella, che infatti poi si è fatto male. Così come lo siamo stati con Kouan. Giovedì abbiamo perso per episodi. Oggi il secondo tempo il Perugia ha avuto più voglia di vincere. La squadra sta mettendo dentro appartenenza. Ho chiesto anche di rischiare l’uno contro uno (Angella e Rosi su Colombo, e Curado fuori su Mancosu) pur di cercare di vincerla. Ho chiesto di alzarsi e non rimanere dietro. Il merito va ai calciatori che hanno saputo interpretare. Il successo è per loro. Il Perugia sta costruendo qualche cosa, con i primi mattoncini che sono quelli per la salvezza. Intanto godiamoci il risultato positivo di oggi”.
Rosi: “L’abbiamo preparata maniacalmente con il nostro mister Alvini. Due anni e mezzo che sono qui e ci tengo. Nel momento di difficoltà sono stato in questa famiglia del Perugia ed ora ce l’ho tatuata dentro. Cerco di migliorare anche a 34 anni. Alvini mi dà la possibilità anche di esser aggressivo in avanti, facendo risaltare le mie doti nell’uno-due. Giocando da terzo però posso e non posso andare. Quando oggi ci hanno un pò schiacciati, io e i più esperti abbiamo cercato di tarparli”.
Carmine D’Argenio, Autore a VIVICENTRO
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