Un progetto per trasformare oggetti di scarto in strumenti musicali. Ideato e curato da Elisabetta Ferraro e Maurizio Capone
Alla Di Capua il progetto “Musica ed ecologia: Suoniamo la città”
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astellammare di Stabia – Ricevi un invito per una conferenza stampa, ci vai per non far mancare la notizia al giornale pensando di dover scrivere poi di un progetto come tanti altri.
Ti trovi invece di fronte a un evento speciale che ti prende, ti coinvolge, che ti fa pensare, in quei minuti, come differenti possono essere le iniziative da mettere in campo, e che alla fine perfino ti emozionano.
“Musica ed ecologia: Suoniamo la città” è il titolo del progetto che è stato presentato all’interno dell’Istituto Comprensivo Di Capua, realizzato con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali e della SIAE all’interno del programma “Per Chi Crea”.
“Un progetto – è stato spiegato – ideato e curato dai musicisti Elisabetta Ferraro e Maurizio Capone. Venti progetti che potevano essere finanziati a livello nazionale e questo della Di Capua, ha ricevuto l’importante riconoscimento nazionale”.
Saranno coinvolti ottanta ragazzi che faranno un percorso artistico musicale e ambientale, trasformando i rifiuti solidi urbani in strumenti musicali, con l’obiettivo di costituire una vera e propria orchestra.
Un programma che prevede anche, in un periodo di otto mesi, la messa in scena di spettacoli, visite guidate legate all’ambiente, visite al Conservatorio musicale di Napoli e un incontro con un maestro Liutaio dell’antica scuola napoletana.
Tutti gli strumenti costruiti dai ragazzi realizzati da materiale di scarto, costituiranno una mostra che sarà allestita all’interno dell’Istituto.
Rifiuti, che avevano la loro destinazione in discariche o nella catena del riciclo, che diventano strumenti musicali.
Musica ed ecologia, un connubio educativo eccezionale, strumenti realizzati con materiale di riciclo e strumenti tradizionali che si fondono per fare musica, ponendo grande attenzione alla tutela dell’ambiente.
“Rincorriamo sempre tutte le opportunità alternative – ha affermato la Preside Rosa Vitale – e questa offertaci dalla SIAE è una grande opportunità che permette ai ragazzi di fare lezione in maniera gradevole e fantasiosa e di esprimere tutte le loro potenzialità, utilizzando materiale che normalmente viene buttato via, per creare strumenti musicali e per avvicinarsi sempre più al concetto di tutela dell’ambiente”.
Una scommessa per la responsabile del progetto Elisabetta Ferraro, che lo ha sinteticamente illustrato come sarà sviluppato e tutte le fasi che lo caratterizzano.
”Si sviluppa in due macro aree: la costruzione di strumenti musicali con materiale di riciclo da un lato, e la loro sonorizzazione nell’esperienza concreta di un percorso di studio musicale con strumenti ‘tradizionali’, dall’altro”.
Colmo di concetti rilevanti oltre che affascinanti, il breve intervento di Maurizio Capone.
Un artista con una storia artistica e musicale di spessore che conta collaborazioni con musicisti nazionali e internazionali.
Perseguire l’arte prima di ogni cosa, è il concetto fondamentale di Capone, soprattutto in questo momento storico, dove si è proiettati verso la visibilità e l’essere famosi a tutti costi.
E da qui la sua esperienza con il voler dimostrare le possibilità creative dei rifiuti che inizia nel 1999.
“Noi riusiamo le cose che utilizziamo – afferma il musicista – non sono rifiuti, ma un’opportunità. Un progetto questo, ha ancora detto, che non è in contrasto con gli strumenti tradizionali se pensiamo che tutti hanno origine da materiali di riciclo che hanno poi trovato nel tempo, perfezione e miglioramento con le attuali tecnologie”.
La capacità che le appartiene e che ha voluto esternare Capone, è quella di sapersi relazionale con la materia e trasformarla in suono, cercando dunque di portare nella nostra cultura aspetti ambientali che appartengono al passato.
“Tutto e tutti hanno potenzialità da poter esprimere, dagli oggetti che normalmente sono destinati nel bidone della spazzatura a chi vive in zone degradate. L’importante è saper vedere e permetterli di esprimersi”.
A portare il saluto dell’Amministrazione comunale, il Presidente del Consiglio comunale Vincenzo Ungaro e l’assessore alla Pubblica Istruzione Diana Carosella.
Positività hanno espresso i due amministratori rispetto all’eccellente idea, assicurando sostegno per un progetto che appunto mette insieme ambiente e cultura.
E’ ritornato in scena il musicista Capone che ha illustrato come ha realizzato da una scopa e con materiale di riciclo, una chitarra a un costo pari a zero.
Una chitarra che lo accompagna anche nei suoi concerti, che emana un particolarissimo suono e che insieme ai ragazzi, con i quali ha tenuto solo due incontri, si è esibito con una canzone legata al riciclo accompagnato appunto dalla “scopa elettrica”, ma anche da alcuni tradizionali strumenti musicali.
Oltre alla sintesi del programma su indicato, sono previsti concerti all’esterno della scuola, nel periodo di Natale ma anche in villa comunale per far godere di questa meravigliosa e costruttiva esperienza l’intera comunità.
Giovanni Mura
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