A Ladispoli “Hommàge à Ludwig van Beethoven”, Triplo Concerto diretto dal Maestro Bacci

Continua la stagione concertistica di Ladispoli, l’Arte che punta alle emozioni con il maestro Bacci....

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Continua la stagione concertistica di Ladispoli, l’Arte che punta alle emozioni con il maestro Bacci. L’intervista

A Ladispoli “Hommàge à Ludwig van Beethoven”, Triplo Concerto diretto dal Maestro Bacci

Continua a Ladispoli la Stagione Concertistica VIVIMusica 2019. Dopo il grande successo dello scorso 29 ottobre, presso il Teatro Marco Vannini, domenica 24 novembre alle ore 18.30, il Maestro Massimo Bacci dirige “Hommàge à Ludwig van Beethoven, triplo concerto in cui farà da apripista in un assolo come violinista. Proseguirà Lorenzo Muscolino al violoncello, Rosalba Lapresentazione al  pianoforte. La SINFONIA n. 7 op. 92, sarà eseguita dall’Orchestra giovanile Massimo Freccia, diretta da Massimo Bacci.

In esclusiva per ViVicentro, il Maestro Bacci racconta la sue emozioni al termine del suo ultimo concerto, “Echi d’ombra, in cui ha messo al centro l’Arte in tutte le sue espressioni: un acuto e raffinato assemblaggio di musica, letteratura, pittura e live electronics. Un concerto gratuito che regala emozioni ad alta intensità emotiva.

La voce narrante è quella dell’attore Enzo Dall’Ara. Mentre l’Orchestra suona, sullo sfondo si alternano immagini pittoriche con ritmi  straordinariamente sincronizzati.

Si ripercorre così, sulle note di “Antiche Arie e Danze dal liuto” (di Ottorino Respighi), la Roma del primo ‘600 attraverso la proiezione delle opere del Caravaggio. Poi le immagini si dissolvono e si passa alla cultura russa con i testi di Puskin ed Esenin. Il Terzo movimento della Quinta Sinfonia di Dmitrij Shostakovich regala emozioni vibranti e irripetibili, mentre continuano ad alternarsi sullo schermo le sacre icone, da quelle antiche a quelle moderne di Vrubel, Kandinsky, Chagall, Goncharova e Usova. Capacità organizzativa e creatività emergono in tutto il loro splendore, un’abile sinergia d’espressione musicale grazie anche alle nuove tecniche del live electronics.

C’è un’elasticità di realizzazione, grazie a Dio, e diventa un bel divertimento perché lo spettacolo è vivo- afferma il Maestro Bacci– Non puoi distrarti un attimo”. Ed è vero. Lo spettacolo visto nella sua interezza incanta, cattura, ipnotizza. Le immagini toccanti commuovono mentre la musica scandisce il tempo di quelle emozioni. “Un’emozione declinata con tre arti in diversi periodi storici dove il tema dominante sono gli occhi di donna, specialmente nello Shostakovich dell’arte russa pittorica, capolavoro delle icone antiche e contemporanee, fino ad arrivare alla Madonna col Bambino di Chagall”, spiega il Maestro. Nella rappresentazione musicale Bacci fonde l’Intermezzo di Cavalleria Rusticana di Mascagni con la magnifica poesia di D’Annunzio Stringiti a me. “La più grande soddisfazione è averlo condiviso con dei giovani, giovanissimi, che oltre ad aver raggiunto la tecnica strumentale, nella prova generale si sono innamorati del D’Annunzio con Mascagni”, puntualizza il Maestro gratificato.

La sua opera riesce a trasmettere i due eccessi: la dolcezza infinita degli occhi di donna e il Demone di Vrubel, violento, con la decapitazione di Caravaggio (Decollazone di San Giovanni Battista). “Rispecchia la vita, fatta di  fasce emozionali estreme”.

Non poteva mancare, infine, l’omaggio a Massimo Freccia. Ed è così che si conclude la terza parte di “Echi d’ombra”, con i primi successi internazionali del grande Direttore Freccia alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Budapest. I quadri di Marffy e le poesie di Ady Endre completano la rappresentazione artistica nel finale ungherese. Tutto sotto l’attenta regia del Maestro Bacci che si definisce un “assemblatore di emozioni”. Oltre al live eletronics, alle elaborazioni digitali, ci vuole il fattore umano che poi coordina tutto – sottolinea-  Avendo declinato la mia emozione in musica, ho messo insieme tutta l’arte dirigendo i ragazzi, scegliendo i quadri e le poesie, realizzando fotogramma x fotogramma e scardinando in tempo reale tutti i cambi”. La capacità poi di trasmettere quelle emozioni assemblate. “Ti devi calare e trasmettere quasi una situazione animalesca in positivo. Si lavora tanto,  si prepara tantissimo fino all’ultimo momento, e poi si deve godere lo spettacolo. Quando si è qui, si è tutti uguali, questa è la bellezza. Ci ripaga di tutti i sacrifici, anche economici in quanto non abbiamo mai ricevuto, in 15 anni, neppure un euro di sovvenzionamento istituzionale ma è grazie all’aiuto di ogni genitore che andiamo avanti, ognuno facendo quello che può”.

 Con passione e tenacia, dunque, si continua a percorrere la strada della musica. La prossima data è domenica 24 novembre per il Triplo Concerto dedicato a Beethoven. Ma il Maestro Bacci è un passo avanti, già proiettato alla preparazione del prossimo lavoro concertistico. “La nostra scommessa è di fare un concerto sull’Arte Sacra di Pergolesi, da realizzare su tre schermi”.  Altre emozioni sono già in cantiere e noi siamo pronti a scommettere che il Maestro Bacci anche stavolta centrerà l’obiettivo.

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