Alessandra Perilli e il suo bronzo storico per San Marino

La giovane atleta Alessandra Perilli, dopo l'incredibile risultato a Tokyo, parla in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo  Ametrano

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La giovane atleta Alessandra Perilli, dopo l’incredibile risultato nella fossa olimpica a Tokyo, parla in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo  Ametrano

Alessandra Perilli e il suo bronzo storico per San Marino

Un risultato incredibile, così come la sua gioia. Alessandra Perilli, dopo il bronzo conquistato nella fossa olimpica femminile a Tokyo, ha parlato così in esclusiva a Vivicentro ai microfoni di Marco Palomba e dello scrittore stabiese Carlo Ametrano.

 

Riportiamo l’estratto dell’intervista telefonica

Che emozione si prova a rappresentare una nazione come San Marino alle Olimpiadi?

“E’ stata un’emozione incredibile. Riesco a realizzare tutto questo però solo ora che sono a casa, perché lì sei molto concentrata alla gara e forse all’inizio non dai quel peso che poi realmente ha l’Olimpiade.”

 

Una passione ereditata dalla famiglia giusto?

“Esatto. Papà è stato quello che ci ha avvicinato ai campi. Tutto è partito anche da mia sorella che è stata la prima, avendo dieci anni di differenza e poi alla fine sono arrivata anche io.”

 

Tra le tante medaglie vinte, qual è stata la più emozionante?

“Escludendo ovviamente quella delle Olimpiadi, direi quella del 2015, perché ero reduce da tre mesi davvero duri. C’erano momenti in cui mi allenavo poi arrivavo in gara e crollavo. Quindi sì, quella del 2015 ha un sapore davvero speciale.”

 

Che esperienza è stata quella di Tokyo? Come l’hai vissuta?

“L’ho vissuta davvero con molta leggerezza. Non è stato ovviamente facile, con tutto il discorso legato al Covid che comportava dunque attenzione, ci si poteva muovere solo con la mascherina o solo con la tua squadra. Però siamo talmente uniti che non è stato un peso. La vita è stata: campo da tiro e villaggio; villaggio e campo da tiro.”

 

Quanto ha usufruito il fatto che le Olimpiadi siano state posticipate di un anno?

“Il posticipo non ha inciso in senso negativo, anzi. Ho sfruttato quest’anno in più per aggiustare quelle cose in cui non sono proprio sicura e convinta. Ci sono però atlete che hanno giovato di questo rinvio e chi invece no, dopotutto, siamo esseri umani e ognuno è diverso. Però questo è lo sport, la vita.”

 

I tuoi prossimi impegni?

 “Per ora ho in programma un mesetto di riposo. A fine ottobre andremo a Baku per la finale di coppa del Mondo.”

Se vuoi ascoltare l’intervista realizzata ad Alessandra clicca il link che segue: https://soundcloud.com/user-668763151/intervista-ad-alessandra-perilli

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