Il terremoto in Turchia e Siria ha causato molte vittime. Secondo le fonti, il bilancio delle vittime è già più di 8.300 ed è stata devastata un’area di 450 chilometri. Tra le vittime c’è anche una studentessa turca della Sapienza.
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Aumenta il bilancio delle vittime del forte terremoto, di magnitudo 7.8, che ha colpito la Turchia meridionale nelle prime ore di lunedì, causando ingenti danni e migliaia di vittime sia lì che nella vicina Siria.
Le vittime accertate al momento sarebbero oltre 8.300 in Turchia e oltre 2.400 in Siria: lo riporta l’agenzia di stampa Afp
Oms: «Fino a 23 milioni di persone potrebbero essere colpite dalle conseguenze del sisma».
Unicef: “Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini”.
Finora sono state messe in salvo 8mila persone: recuperati dopo 28 ore sotto le macerie anche una donna e i suoi tre figli.
Le autorità turche affermano che circa 23 milioni di persone sono state colpite dal terremoto e che l’impatto è stato avvertito in un’area che si estende per circa 450 km. da Adana a ovest a Diyarbakir a est, e 300 km da Malatya a nord a Hatay a sud.
Il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu, ha reso noto che sono 941 gli edifici completamente crollati a causa del terremoto nella citta’ di Kahramanmaras dove, secondo quanto riferito dalla CNN, risulta disperso il cittadino italiano Angelo Zen.
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