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ono circa 2.000 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche, nel corso di 15 distinte operazioni di soccorso da poco ultimate (14 gommoni e 1 barcone) coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
In particolare sono intervenute Nave Dattilo della Guardia costiera; nave Durand de la Penne e Nave Bettica della Marina Militare italiana; nave Bourbon Argos e nave Dignity 1 dell’ong Medici senza Frontiere e la Nave militare irlandese Le Roisin.
Inoltre, Nave Peluso della Guardia costiera, ha collaborato con le autorità maltesi soccorrendo 229 migranti su un peschereccio e assistendo il mercantile Tana Sea nel salvataggio di altre 407 persone a bordo di una nave da diporto.
NOTE:
Il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera è uno dei corpi specialistici della Marina Militare e svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.
Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.
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