Wimbledon: come procedono gli italiani dopo cinque giorni?

il racconto dei primi cinque giorni di Wimbledon, caratterizzati da pioggia; interruzioni; emozioni e colpi di scena.

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Il racconto dei primi cinque giorni di Wimbledon, caratterizzati da pioggia; interruzioni; emozioni e colpi di scena.

Wimbledon: come procedono gli italiani dopo cinque giorni?

Gli italiani in gara a Wimbledon erano ben cinque, e ad oggi, quelli ancora in gara sono solamente Sinner; che ha già staccato il pass per gli ottavi; e Berrettini al quale aspetta un terzo turno contro Zverev.

Marco Cecchinato

Per Marco pareva che la partita si fosse messa a favore, tanto da vincere il primo set con break all’ultimo game disponibile, ma il resto della partita è un’esecuzione del cileno Jarry che infila un 6-2, 6-4, 6-1.

Matteo Arnaldi

Il cammino di Arnaldi a Wimbledon è iniziato una settimana prima, da testa di serie delle qualificazioni. Dopo aver passato i tre turni di qualificazioni, ai sorteggi per il tabellone dei grandi, la sorte lo mette contro un avversario ostico: Carballés Baena R.

La partita inizia bene con Matteo che al tiebreak vinto 7-0, conquista il primo set. Inizia il secondo ed Arnaldi continua a premere sull’acceleratore, 2-0 e break. La pioggia poi rimescola le carte, partita interrotta e rimandata al giorno dopo.

Dopo ventiquattro ore cambia tutto, Matteo perde il secondo set, nel terzo ricomincia con break ma nulla da fare, contro-break e break e il quarto set è di gestione per lo spagnolo che passa 3-1.

Lorenzo Musetti

Musetti inizia Wimbledon 2023 davvero fortissimo, vincendo in maniera netta la prima partita della sua carriera in questo Slam e il primo turno contro Varillas per ben 6-3, 6-1, 7-5.

Il secondo turno contro Munar è altrettanto convincente, secondo 3-0 in 6-4, 6-3, 6-1.

Doccia gelata al terzo turno, dove Lorenzo si incrocia con l’ex semifinalista di Wimbledon Hurkacz e sin da subito si capisce che è ben altra storia.

Il primo set finisce al tiebreak dove Musetti, dopo aver annullato due set-point al servizio di Hurkacz, si perde al servizio regalando il set al polacco.

Il secondo e terzo set, seguono lo stesso copione; subito break per Hurkacz che poi gestisce e tiene il servizio. Al terzo set, quando il polacco va a servire per il match, Musetti ha una reazione d’orgoglio e si trova 15-40, ma Hubert vanifica tutto con due aces ed ai vantaggi ha la meglio grazie al servizio.

Resta comunque un ottima prova per Musetti che porta a casa il suo miglior Wimbledon e una stagione su erba più che positiva, dimostrando di essere versatile e pronto ad un salto ancora più grande nei prossimi anni.

Lorenzo Sonego

Per Sonego il cammino a Wimbledon si interrompe dopo tre giorni; ma la partite giocate restano ad 1.

Il derby italiano tra Berrettini e Sonego, per via della pioggia, si prolunga per ben tre giorni.

Al primo giorno si gioca solo il primo set, che lo vede difendere palle break nell’ultimo game al servizio del set; ma poi sarà tiebreak. Al tiebreak, dopo essersi trovato sotto 1-3 Berrettini regala due dritti ed il set al torinese.

Dopo due punti del primo game del secondo set, la partita viene sospesa per pioggia, quindi tutto rimandato al giorno dopo.

Il secondo giorno vede Berrettini in crescendo, con la vittoria del secondo set e del terzo al tiebreak per 9-7 che lo portano sul 2-1. Partita ancora interrotta per pioggia e la partita si allunga ancora.

Con l’allungarsi della partita, continua a crescere Berrettini, che vince il quarto set e si aggiudica il derby per 1-3 in 6-7, 6-3, 7-6, 6-3.

Sonego dopo una buona stagione su erba, paga lo scotto di una partita allungata nei giorni. Ora il torinese dovrà concentrarsi per la seconda parte della stagione su terra e sul cemento americano.

Fonte: Social Matteo Berrettini

Matteo Berrettini 

Dopo la vittoria in tre giorni e quattro set sul connazionale Sonego al primo turno, Berrettini passa al secondo turno dove affronta De Minaur.

Matteo è in grande spolvero e in tre set liquida l’australiano, dando dimostrazione a sprazzi del miglior Berrettini con giocate sublimi. Nulla di troppo eclatante ma Matteo passa 3-0 i 6-3, 6-4, 6-3 e contro ogni pronostico passa al terzo turno dove affronterà Zverev (19).

Jannik Sinner

Sinner è l’unico italiano senza ritardi di tabellone, grazie anche alle due partite giocate sul centrale col tetto chiuso.

Al primo turno è semplicemente devastante, Jannik si impone su Juan Manuel Cerundolo per 3-0 in 6-2, 6-2, 6-2. Un esecuzione dell’italiano che da dimostrazione di tutti i colpi presenti nel suo bagaglio.

Al secondo turno ancora un argentino, l’amico Diego Schwartzman; che così come il connazionale; non può nulla contro Sinner che si impone 3-0 in 7-5, 6-1, 6-2.

Partita caratterizzata dalla chiusura del tetto dopo il secondo set che ha cambiato la superficie, infatti Jannik dopo aver effettuato il break ha subito il contro-break che però è stato l’ultimo game vinto da Schwartzman che ha subito altri due break dall’italiano che ha vinto gli ultimi quattro game del match.

Il terzo turno vede Sinner  giocare contro Halys e allontanarsi dal centrale, dal quale si distacca e lo mette per la prima volta in discussione durante il torneo.

Jannik gioca al “campo 3”, non che un campo più scoperto che rende diversa la superficie di gioco.

Sinner ci mette un pò ad ingranare, ed infatti perde 3-6 il primo set e subisce il primo break del torneo.

Dopo Jannik, tocca anche ad Halys subire il primo break del torneo; addirittura doppio che lo porta a perdere il secondo game 6-2. Sinner vince anche il terzo set co un solo break per 6-3 ed infine, dopo essere partito sotto 2-0 nel quarto game; recupera un 40-15 e strappa il contro-break e nel penultimo game, conquista il secondo break che consolida vincendo la partita.

Dopo essersi allontanato del centrale per 2.24h, ci tornerà domenica dove sfiderà Galan agli ottavi di finale.

La strada di Sinner, apparentemente, sembra abbastanza spianata fino alla semifinale grazie all’eliminazione di Fritz; che era avrebbe dovuto incontrare agli ottavi; e all’eliminazione di Ruud che avrebbe dovuto incontrare ai quarti.

 

 

 

 

 

 

 

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