Gaetano Fontana parla ai microfoni di Vivicentro per la quinta puntata di “4 chiacchiere”
Ospite della nuova puntata di 4 chiacchiere è Gaetano Fontana, ex centrocampista del Napoli. Con Gaetano cerchiamo di capire cosa non ha funzionato domenica al San Paolo, nella sfida che ha visto gli azzurri uscire sconfitti contro il Sassuolo: “Dal mio punto di vista mi sono divertito a vedere la partita, molto ben preparata da ambedue gli allenatori anche se in maniera, e soprattutto con problemi, diversi. La squadra di De Zerbi ha trovato una giornata dal punto di vista della cattiveria agonistica e della concentrazione nel Napoli che è mancata e ha portato a casa il massimo risultato”.
Prima sconfitta in campionato per gli azzurri, ma niente allarmismi: la rosa c’è e sognare non è impossibile:“Il Napoli ha un organico da poter ambire per lottare fino in fondo. Sono considerazioni che si fanno vedendo le qualità dei giocatori anche se nel calcio non basta solo questo. Servono anche altri ingredienti: le gare vanno affrontante con il piglio giusto altrimenti si rischia di non conquistare i tre punti”.
Parola al mister
Con Gaetano, che oggi è anche allenatore, parliamo un po’ di tattica. Ci soffermiamo sul modulo più usato per ora da Gattuso, il 4231:”Credo che la squadra debba avere una sua identità.. Oggi le partite di calcio sono diventate partite a scacchi, non puoi non essere organizzato altrimenti esci da ogni stadio con le ossa rotte. Detto questo credo che il Napoli sia perfetto per il 433. Dall’inizio della stagione Gattuso sta però lavorando su un’alternativa perché evidentemente può dare delle ulteriori garanzie. Basti pensare che fino alla sfida col Sassuolo gli azzurri erano a punteggio pieno“.
4231 che nelle situazioni d’emergenza è diventato 442, sfruttando i due bomber Petagna-Osimhen, coppia che a Fontana non dispiace:“Nella costruzione della squadra Gattuso ha pensato alla possibilità di giocare con entrambi gli attaccanti. Considerando infatti gli avversari, l’aggiunta di Petagna a Osimhen può senza dubbio essere importante. Sono due attaccanti che hanno caratteristiche diverse: Osimhen riesce a dare il meglio di sé quando ha campo davanti, quando gli viene concessa la profondità. Petagna invece è più un uomo d’area: è più uno che gioca nei palla nei sedici-venti metri ma credo che i due possano senza dubbio giocare insieme”.
La rosa azzurra
Ogni squadra ha un suo punto fermo, anche nel Napoli ce ne sono molti: “Gli azzurri hanno giocatori straordinari e di primissimo livello. Tra gli indispensabili mi verrebbe da dire Mertens perché rappresenta la storia attuale del Napoli – ha detto Fontana in esclusiva. credo che però il giocatore che ha una sua vera importanza è Koulibaly: non ci sono alternative al senegalese”.
Fontana prima di fare l’allenatore ha giocato nel Napoli, era centrocampista e dunque una sua considerazione su quel reparto non può mancare:”Il centrocampo azzurro è completo. Ci sono giocatori diversi e in base alle caratteristiche degli avversari hai l’opportunità di scegliere gli interpreti idonei. Se giochi col 4231 hai praticamente 4 attaccanti davanti, questo vuol dire che devi saper supportare una fase di possesso abbastanza sostanziosa, ma credo che Gattuso abbia i giusti centrocampisti per poter fare tutto ciò”
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