La Sicilia torna “arancione”. Rientro in presenza per gli alunni del I grado

La Sicilia torna zona “arancione”. Dall’1 febbraio rientro in presenza anche per le classi seconde...

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La Sicilia torna zona “arancione”. Dall’1 febbraio rientro in presenza anche per le classi seconde e terze delle scuole medie.

Dall’1 febbraio sarà riattivata la didattica in presenza al 100 per cento anche per gli alunni di seconda e terza media che fino allo scadere della zona rossa hanno operato in Dad. Per  le scuole superiori, invece, da lunedì 8 febbraio, saranno ammessi alla didattica in presenza il 50 per cento degli studenti.

Lo conferma l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana, Roberto Lagalla, dopo l’ordinanza del ministro della Salute che riporta la Sicilia in zona arancione.
“Il differimento di una settimana del ritorno alla didattica in presenza per le superiori – afferma Lagalla – trova giustificazione nel principio di cautela adottato dal governo Musumeci. Inoltre, il differimento intende consentire agli istituti scolastici e ai servizi territoriali (inclusa l’applicazione dei Piani provinciali per il rafforzamento dei trasporti) di ottimizzare l’organizzazione. Infine, consente di monitorare ulteriormente, su scala regionale, l’andamento della curva epidemiologica a seguito della riammissione in presenza del 100% dell’utenza della scuola primaria e secondaria di primo grado, oltre che della scuola dell’infanzia”.
Contestualmente alla ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado verranno adottate ulteriori e regolari azioni di monitoraggio sanitario all’interno degli istituti scolastici”.

La Sicilia, dunque, dalla mezzanotte di domani torna in zona arancione e continua a registrare una lenta e inesorabile discesa dei contagi. Sono 846 i nuovi positivi al Covid 19 in Sicilia, su 25.251 tamponi processati, con una incidenza pari al 3,3%.

La regione resta al sesto posto per contagio in Italia, dopo Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Puglia. Le vittime sono 35 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.443, ma l’isola fa registrare un boom di guariti che sono 2.210 e un forte calo, 1.399 casi, degli attuali positivi che adesso sono complessivamente meno di 43 mila. Negli ospedali i ricoveri sono 1.553, 31 in meno rispetto a ieri, dei quali 208 in terapia intensiva, 3 in meno. Dati in calo che arrivano alla vigilia dal cambio di colore della Sicilia che da lunedì passerà da zona rossa a zona arancione.

Un cambio, osserva il presidente della Regione, Nello Musumeci, che significa “avere vinto la nostra battaglia” dimostrando che “abbiamo avuto ragione nell’anticipare la zona rossa per evitare degenerazioni” visto che, spiega, questo “ci ha permesso di dimezzare il numero dei contagi e di ridurre il numero delle perdite umane”. E arancione sarà il colore di tutta l’isola: a Messina non ci sarà la prevista ordinanza restrittiva del sindaco De Luca dopo che l’incidenza dei contagi si è più che dimezzata: scendendo al 14% rispetto al 34% di inizio mese. “Noi – precisa Musumeci – puntiamo alla zona gialla e, perché no, alla fine a quella bianca, ma questo dipende dalla responsabilità di ciascuno e di tutti. Speriamo – è il suo auspicio – che nel mese di aprile si possa arrivare ad una riapertura che metta gli operatori economici di tornare a lavorare e quindi di tornare a guadagnare e di uscire da questo tunnel dove il buio sembra avere spento ogni speranza.

Mariella Musso

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