Asl: “Su Sorrento il tribunale del Malato mente”
Il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Antonietta Costantini scrive una lettera aperta in risposta alle accuse del Tribunale del Malato della Penisola Sorrentina su una presunta volontà aziendale di sospendere le attività dell’ambulatorio oncologico dell’ospedale di Sorrento.
La lettera è stata indirizzata al ministro della Salute Giulia Grillo, alle assemblee territoriali Penisola Sorrentina e al presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca:
“Sospensione ambulatorio oncologico Ospedale di Sorrento. Inutile e dannoso procurato allarme.
E’ dovere della scrivente chiarire l’episodio, indicato in oggetto, segnalato dal Tdm e coinvolgendo anche gli organi di stampa. Il servizio di oncologia del presidio ospedaliero di Sorrento non chiude e non chiuderà mai. L’incomprensibile annuncio fatto dal Tdm ha creato allarme nei nostri cittadini più fragili.
Nel contempo ha danneggiato ancora una volta l’immagine dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 Sud che con tanto sacrificio, anche dei lavoratori, sta tentando di rafforzare quel rapporto di fiducia con le cittadine ed i cittadini ed anche con i tanti turisti che visitano la nostra stupenda terra. Il Tdm, d’altronde, aveva avuto dallo stesso direttore medico di presidio Luigi Esposito forti rassicurazioni verbali di non sospensione del servizio, anche in presenza di carenza di personale nel periodo estivo. Inoltre, non sono pervenuti reclami o segnalazioni alla rete degli uffici relazioni con il pubblico relativamente alla chiusura dell’ambulatorio oncologico. Cittadinanza Attiva/Tdm è presente nel comitato partecipativo e consultivo dell’Asl Napoli 3 Sud ed ha uno sportello aperto tutti i mercoledì presso l’unita operativa relazioni con il pubblico della direzione generale. Mercoledì 18 luglio 2018 la signora Dina Staiano (una componente firmataria della segnalazione) era presente ad un tavolo di partecipazione con la sottoscritta (tavolo sull’autismo). Ed allora perché dare false notizie e procurare allarme, quando esisteva la possibilità di segnalare il problema direttamente alla direzione per il tramite dell’ufficio relazioni con il pubblico? È evidente che esiste una strategia che non comprendiamo e che non ci appartiene. Considerato che non è il primo episodio caratterizzato da inutili e dannosi attacchi all’immagine aziendale, questa direzione generale invierà tutta la documentazione pervenuta sull’argomento in oggetto ai propri uffici legali per approfondire l’ipotesi di denuncia per procurato allarme e danno all’immagine”
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