Pompei, un’iscrizione cambia la data dell’eruzione del 79 d.C: ecco quando avvenne
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li Scavi di Pompei continuano a stupire: durante gli interventi di manutenzione dei fronti di scavo previsti dal Grande Progetto Pompei, insieme ad altri reperti è riaffiorata un’iscrizione a carboncino che potrebbe cambiare la data dell’eruzione del 79 d. C. che distrusse la città. Nell’iscrizione, infatti, si legge una traccia tangibile di un momento di vita quotidiana successiva alla data del 24 agosto. La scritta è datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre, corrispondente al 17 ottobre. Impossibile, dati gli eventi, che tale incisione fosse stata lasciata dopo l’eruzione. Inoltre trattandosi di carboncino, fragile ed evanescente, che non avrebbe potuto resistere a lungo nel tempo, è più che probabile che si tratti dell ottobre del 79 d.C., una settimana prima della grande catastrofe che sarebbe, secondo questa ipotesi, avvenuta il 24 ottobre.
La casa in cui è stata ritrovata l’iscrizione, era in corso di ristrutturazione al momento dell’eruzione; ciò può spiegare come mai, accanto a stanze con pareti e soffitti affrescati, e con pavimenti cementizi in alcuni casi con tessere o con lastre marmoree, vi fossero alcuni ambienti con pareti semplicemente intonacate e addirittura privi di pavimento, come l’atrio e il corridoio di ingresso.
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