Durante verifiche in vari settori al Comune di Catania per potere risparmiare si è scoperto che ogni bagno pubblico era costato oltre 300 euro al giorno.
Qualche settimana fa il sindaco di Catania aveva incaricato i capi area di effettuare una ricognizione delle spese del Comune per capire se ci sono alcuni settori dove è possibile incidere sulla spesa per recuperare somme da prevedere nel bilancio riequilibrato che dovrà poi essere approvato dal Consiglio comunale entro il prossimo 8 maggio e ciò anche al fine di adempiere alle prescrizioni previste dal Ministero dell’Interno per la manovra di risanamento dell’Ente che come si ricorderà è in dissesto finanziario “Catania, il Consiglio comunale delibera il dissesto di 1,6 miliardi”.
Durante la ricognizione in una delle partecipate dal Comune, la Multiservizi, che oggi naviga in pessime acque e con i suoi 400 lavoratori senza stipendio da due mesi, l’attenzione della Ragioneria è caduta sulle spese per il ripristino del solo servizio di pulizia degli 8 gabinetti pubblici del Comune, escludendone la custodia che aveva più che raddoppiato i costi con il contratto del 2016, portando ad oggi la spesa a 939 mila euro. Insomma, facendo un calcolo e dividendo per otto la cifra che il Comune spende, ogni bagno pubblico comunale è costato ai contribuenti catanesi 117.375 euro l’anno (oltre 300 euro al giorno). Vista la spesa ogni bagno pubblico dovrebbe non solo luccicare ma somigliare a una reggia e non si capisce come possa essere stata giustificata una cifra simile soltanto per le pulizie.
A
dduso Sebastiano
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