Macerata, raid razzista per le vie del centro. I feriti sono tutti africani: fermato italiano incensurato
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acerata, paura per le vie del centro, dove un uomo ha commesso un raid razzista. La vicenda si è consumata questa mattina, alle 11. Un ragazzo di 28 anni, ha sparato dalla propria auto in alcune zone della città, ferendo sei persone e colpendo negozi ed edifici.Si tratta di L. Traini, incensurato, originario delle Marche, il quale ha terrorizzato le vie del centro esplodendo colpi da un’auto in corsa, nella stessa zona dove abitava il presunto colpevole del delitto di Pamela, la ragazza fatta a pezzi. Colpita anche la sede del Pd.
Luomo è stato bloccato dai Carabinieri in piazza della Vittoria, davanti al Monumento ai Caduti, mentre faceva il saluto romano (secondo fonti locali). Il giovane, al momento dell’arresto, ha ammesso di essere l’autore del gesto.
La vicenda: il ragazzo, fisico atletico, alto 1,80 m, capelli rasati, quasi per ricordare un naziskin, a bordo di un’Alfa 147 nera, ha esploso i colpi davanti alla stazione, in via dei Velini e via Spalato, la stessa strada in cui abitava il presunto colpevole del delitto della ragazza fatta a pezzi, Pamela. E’ sceso dall’auto, si è tolto il giubbotto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Si è poi girato verso la piazza, ha fatto il saluto fascista. Poi sono arrivati i carabinieri e non ha opposto resistenza. A bordo dell’auto la pistola, una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d’acqua.
Il 28enne nel 2017 si era candidato alle elezioni comunali di Corridonia, in lista con la Lega Nord: prese “zero” preferenze. Per quanto riguarda le ipotesi sul perchè di questo gesto, la segreteria provinciale della Lega, ha dichiarato che l’uomo era innamorato di una ragazza romana di 18 anni e tossicodipendente, descrizione che coincide con quella di Pamela.
Sono almeno sei i feriti, cinque uomini e una donna, tutti originari dell’Africa subsahariana e di età compresa tra i 21 e i 33 anni. Quattro dei feriti, tra cui la donna, sono già stati dimessi. Le altre due vittime sono in condizioni più gravi: uno si trova in ortopedia con una ferita a una gamba, il secondo ha una ferita da arma da fuoco a un braccio ed è stato trasferito all’ospedale di Ancona.
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