Audizioni magistrati nella Commissione Banche: esultanza di Renzi

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Le rivelazioni del procuratore aretino Roberto Rossi alla Commissione parlamentare d’inchiesta in merito al coinvolgimento del padre di Maria Elena Boschi nella bancarotta dell’Etruria, scatenano le reazioni del mondo renziano convinto da tempo di un accerchiamento studiato a tavolino. 

Renzi esulta: “Non so come Visco dormirà stanotte”

Il segretario Pd: “Adesso il governatore deve spiegare perché ha fallito non solo su Ferrara ma anche su Arezzo”

ROMA – «Non credo dormirà sonni tranquilli Visco questa notte». Questo è il racconto di una giornata passata al telefono da Matteo Renzi. Un racconto che si concentra sulle sue reazioni, mentre viene di volta in volta aggiornato da diversi interlocutori su quello che quasi in presa diretta sta accadendo dentro la commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche, nel giorno in cui si discute di Banca Etruria, epicentro del terremoto che ha rischiato di travolgere e seppellire il renzismo. Squillo dopo squillo l’iPhone si surriscalda, il volto dell’ex premier si arriccia stupito, poi si rilassa e infine si distende in un sorriso di soddisfazione e di esultanza. Chi lo ha visto e sentito, sul treno e lungo le stazioni del Piemonte, lo descrive così.

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Renzi, appunto, è in giro per il Piemonte, mentre a Roma il procuratore di Arezzo Roberto Rossi sembra smontare l’intero impianto politico di accuse sulla gestione Pd del caso banche. Per i membri renziani della commissione, Matteo Orfini e Andrea Marcucci, non è un’impressione ma una certezza. I tre si alternano al telefono con Renzi da Roma, appena fuori dall’uscio della commissione: «Matteo sta succedendo qualcosa di inenarrabile, sta venendo giù tutto». L’ex premier vuole conoscere ogni dettaglio. Le telefonate sono tante, il resoconto arriva a puntate. «Il procuratore ha detto di aver provato in ogni modo a mettere alle strette il papà della Boschi, indagando a fondo tra le sue responsabilità, ma ha ammesso di non esserci riuscito».

E ancora: «I grillini, Carlo Sibilia in particolare, lo hanno incalzato, gli hanno chiesto se abbia valutato attentamente ogni decisione di Boschi, in particolare sulla concessione dei crediti in sofferenza… E lui sai che ha detto? Ha detto che le ha provate tutte, per vedere se avesse commesso qualcuno di quei reati ma niente. Ha ribadito che l’unica cosa che ha potuto fare è stata una multa». Renzi gongola, immaginandosi i volti sgomenti dei 5 Stelle che si vedono scippare la più importante arma contro il leader del Pd e la sua cerchia toscana.

Ma le chiamate sul cellulare non si arrestano e continuano fino a quando in una smorfia compiaciuta Renzi riceve l’aggiornamento sulle accuse scagliate contro Bankitalia dal magistrato, di fronte a tutti i parlamentari: «Mi hanno appena detto che viene fuori l’assoluta inidoneità di Bankitalia – commenta – sia nella vigilanza sia nelle audizioni davanti alla commissione d’inchiesta». Per il segretario dem se quanto gli stanno riportando al telefono venisse confermato, le difese di Palazzo Koch verrebbero sgretolate e l’istituto ne uscirebbe con le ossa rotte. «Adesso dovrà spiegare perché ha fallito non solo su Ferrara ma anche su Arezzo». CariFerrara, come Banca Etruria, entrambe salvate dallo stesso decreto del governo, erano finite nel mirino di Pop Vicenza, altro istituto che poi si scoprirà fragilissimo, senza che Bankitalia muovesse un dito. È la lettura, va detto, che ne dà Renzi e in questo caso anche il M5S, puntando l’indice contro chi negli ultimi anni era alla guida di Via Nazionale. Renzi cita poco il nome del governatore Ignazio Visco, riconfermato per volontà del governo a maggioranza Pd contro la volontà del suo leader, ma lo cita alla fine, in un epilogo che in questo ennesimo atto del dramma delle banche italiane suona come una vendetta: «La commissione d’inchiesta doveva appurare di chi fossero le colpe. Questo è il suo compito: capire chi ha fallito e chi no. E di fronte a quanto sta emergendo dal dibattito in commissione, credo proprio che a fallire, commettendo errori non solo su Ferrara ma anche su Etruria, come noi abbiamo sempre sostenuto, è stata Bankitalia. Non riesco proprio a immaginare come Visco riuscirà a dormire sonni tranquilli questa notte».

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lastampa/Renzi esulta: “Non so come Visco dormirà stanotte” ILARIO LOMBARDO

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