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Israele-Hamas, “la battaglia continua”. Tel Aviv nel mirino di Hezbollah e Houthi

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(Adnkronos) – Passato un anno dall'inizio della guerra, Israele "continuerà a combattere" finché gli ostaggi non torneranno a casa.E così Hamas, che promette di andare avanti con "una lunga e dolorosa battaglia di logoramento con il nemico".

Dopo le commemorazioni per la strage del 7 ottobre 2023, lo Stato ebraico e i terroristi palestinesi non arretrano di un millimetro.E mentre da Gaza, Libano e Yemen arrivano nuovi attacchi con razzi, droni e missili contro Tel Aviv, va avanti l'operazione di terra israeliana nel Paese dei Cedri, ma anche quella nell'enclave palestinese.  Il 7 ottobre "rappresenterà per generazioni il prezzo della nostra rinascita, esprimerà per generazioni la grandezza della nostra determinazione e la forza del nostro spirito".

Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un messaggio registrato ieri, in occasione della cerimonia per commemorare l'attacco di un anno fa in Israele. Incontrando i soldati israeliani feriti e le famiglie in lutto, ha detto Netanyahu, "sentiamo sempre lo stesso messaggio: la campagna (militare) non deve essere interrotta in modo prematuro".E, ha detto, "finché il nemico minaccerà la nostra esistenza e la pace del nostro Paese, continueremo a combattere". "Fin quando i nostri ostaggi saranno a Gaza – ha insistito – continueremo a combattere". "Finché i nostri cittadini non torneranno nelle loro case in sicurezza, continueremo a combattere – ha proseguito Netanyahu – Insieme continueremo a combattere e insieme, con la grazia di Dio, vinceremo".

Il premier ha ripetuto gli "obiettivi della guerra" a cominciare dalla volontà di "rovesciare Hamas", che nel 2007 prese il controllo della Striscia di Gaza.  "Riportare a casa tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, è una missione sacra, che non abbandoneremo fin quando non l'avremo conclusa", ha affermato ancora, ribadendo di voler "sventare ogni futura minaccia da parte di Gaza" e di voler "riportare i residenti del sud e del nord nelle loro case in sicurezza". "La nostra scelta è quella di continuare una lunga e dolorosa battaglia di logoramento con il nemico, e le battaglie hanno dimostrato il successo di questa opzione”, ha quindi assicurato Abu Obeida, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas nella Striscia di Gaza, anche lui in un messaggio video trasmesso dall’emittente Al Jazeera. "Se e gli omicidi mirati fossero una vittoria, la resistenza contro l’occupazione sarebbe già finita”, ha sostenuto. "E' passato un anno dall'operazione più professionale e di successo dell'era moderna" avvenuta dopo che "il nemico era impegnato in insediamento, giudaizzazione e aggressione contro i prigionieri palestinesi", le parole di Obeida. Anche Hezbollah, intanto, giura di "continuare a combattere contro l'aggressione israeliana".Hezbollah e i libanesi hanno pagato un "prezzo pesante" per la decisione del gruppo di aprire un "fronte di sostegno" a Gaza, ma "siamo fiduciosi…

nella capacità della nostra resistenza di opporsi all'aggressione israeliana", afferma il gruppo, in una dichiarazione riportata dal Times of Israel in cui definisce Israele "una ghiandola cancerogena che deve essere eliminata". Le sirene hanno suonato tre volte ieri nel centro di Israele, in seguito al lancio di razzi da Gaza della mattina, a un missile balistico dallo Yemen nel pomeriggio e ai razzi in serata dal Libano. Secondo quanto ha reso noto ieri l'Idf in un comunicato, Hamas aveva "pianificato di lanciare un'ampia raffica di razzi contro Israele questa mattina", ma i suoi piani sono stati sventati "dopo aver individuato i preparativi da parte dell'organizzazione terroristica Hamas di aprire il fuoco su Israele". I caccia israeliani hanno colpito diversi lanciarazzi e tunnel in tutta Gaza poco prima delle 6,30 del mattino, ora in cui Hamas aveva pianificato di lanciare i razzi.Il gruppo islamista è riuscito a lanciare solo quattro razzi nella zona di Sufa, tre dei quali sono stati intercettati mentre il quarto è caduto in una zona aperta.

Le sirene d'allarme sono scattate a Tel Aviv a seguito del lancio di razzi dalla Striscia, hanno riferito i media israeliani, precisando che Hamas ha rivendicato il lancio di due razzi M90 contro la capitale dello Stato ebraico nel primo anniversario del 7 ottobre.Due le persone rimaste ferite, ha riferito il Magen David Adom – il servizio nazionale di primo soccorso israeliano – precisando che si tratta di due donne sui 30 anni che sono state portate all'ospedale Asaf Harofeh. Il lancio di razzi contro Tel Aviv fa parte della "battaglia di attrito in corso" ed è la risposta ai "massacri di civili" da parte dell'esercito israeliano e dello "sfollamento deliberato della nostra gente", hanno poi affermato le Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas, nella loro rivendicazione su Telegram dell'attacco con una salva di razzi Maqadmeh M-90 lanciata dal sud di Gaza contro Tel Aviv. Nella giornata di ieri sono stati intanto oltre 140 i razzi lanciati da Hezbollah dal Libano in direzione di Israele, hanno quindi reso noto le forze israeliane come riporta la Bbc.

A quanto riferisce l'Idf, sono cinque i razzi a lungo raggio lanciati dal Libano verso il centro di Israele solo nell'attacco di ieri sera.Alcuni sono stati intercettati dalle difese aeree e il resto ha colpito terreni aperti, secondo l'esercito.

Non ci sono segnalazioni di feriti o danni gravi.L'Idf aggiunge che non ci sono modifiche alle linee guida per i civili in seguito all'attacco.

Hezbollah ha poi rivendicato il lancio di razzi su Israele: "Abbiamo effettuato un'operazione di lancio di missili sulla base Glilot dell'Unità di intelligence militare 8200, che si trova alla periferia di Tel Aviv", dice il gruppo sostenuto dall'Iran. Proprio sul fronte del Libano, le Forze di Difesa israeliane hanno annunciato che la 91ma Divisione regionale 'Galilea' ha iniziato domenica sera le operazioni di terra nel sud del Paese, unendosi ad altre due divisioni che già operano sul posto contro Hezbollah. "Più di 120" obiettivi di Hezbollah nel sud del Paese sono stati bombardati nell'arco di un'ora, confermano intanto le Idf che danno notizia di un' "operazione aerea su vasta scala" nel sud del Paese dei Cedri.  "Cento jet dell'Aeronautica militare – fanno sapere – hanno attaccato per un'ora più di 120 obiettivi terroristici di unità dell'organizzazione terroristica di Hezbollah", compresi "obiettivi della forza Radwan" e "il quartier generale dell'intelligence di Hezbollah nel sud del Libano".  Sei raid israeliani avrebbero colpito la periferia sud di Beirut, riferiscono i media libanesi che in precedenza avevano riferito di una serie di operazioni nella zona nota per essere la storica roccaforte di Hezbollah nella capitale libanese. E arriva un nuovo "avvertimento urgente" delle forze israeliane per i civili in Libano.Su X il portavoce Avichay Adraee 'invita' a evitare di trovarsi lungo la spiaggia o su imbarcazioni al largo della costa libanese dal fiume Awali verso sud.

Un "avvertimento", a stare lontani "per la vostra sicurezza" e "fino a nuovo avviso" dal mare e dalla spiaggia nell'area, che si inserisce nel contesto delle operazioni militari israeliane contro Hezbollah.Il fiume Awali si trova a circa 50 chilometri dal confine sud del Libano, a nord di Sidone. Nella giornata di ieri è stato quindi intercettato un missile terra-terra lanciato dallo Yemen in direzione di Israele, rendono noto le forze israeliane (Idf) dopo che nella parte centrale di Israele sono tornate a suonare le sirene dell'allarme antiaereo.

Il missile è stato abbattuto con il sistema di difesa Arrow che intercetta il proiettile mentre è ancora fuori dall'atmosfera.Il missile lanciato dagli Houti dello Yemen era diretto a Tel Aviv, precisa l'Idf.

I ribelli Houthi hanno poi rivendicato il lancio di missili e droni contro lo Stato ebraico.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Acqua alta oggi a Venezia, previsto picco di marea a 110 centimetri

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(Adnkronos) –
Acqua alta oggi a Venezia, stando alle previsioni del Centro maree: il picco massimo di 110 centimetri è previsto per le 13.25, una soglia che attiverà le paratie del Mose, secondo le nuove regole adottate meno di un mese fa che hanno abbassato di ulteriori dieci centimetri la precedente soglia di attivazione.  La scorsa settimana in città ci sono state diverse polemiche per la tardiva attivazione delle paratie, ossia quando Piazza San Marco, una delle zone più basse del centro storico, era già invasa dall’acqua.Probabilmente oggi, con lo Scirocco, la marea potrebbe essere ancora più sostenuta. Il centro operativo della Protezione Civile regionale di nuovo aperto 24 ore su 24 alla luce delle previsioni meteo avverse a partire da questa mattina e fino alle ore 14 di mercoledì, quando, complice un forte vento di Scirocco, sono previste di nuovo piogge estese e persistenti, con rovesci anche forti e quantitativi abbondanti. Per i bacini di Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Livenza, Lemene e Tagliamento è stato dichiarato l’allerta arancione per criticità idraulica con la previsione di un innalzamento significativo dei livelli dei corsi d’acqua, il probabile superamento della seconda soglia idrometrica e inondazione delle aree limitrofe e golenali.

Inoltre, comprendendo con i primi anche i bacini dell’Adige-Garda e dei Monti Lessini, è previsto il possibile innesco di frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani, collinari e il probabile rigetto dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con allagamenti di locali interrati e sottopassi.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maltempo in tutta Italia: allerta rossa in Lombardia e Liguria, arancione per 7 regioni

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(Adnkronos) – Maltempo in tutta Italia nella giornata di oggi a causa di una perturbazione di originale atlantica che porta forti piogge e temporali su tutte le regioni del Centro-Nord.Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento. Temporali su Liguria e alta Toscana già dalla notte e in estensione, dalle prime ore del mattino, a Piemonte orientale, Lombardia, Emilia-Romagna e successivamente alle Province Autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia e resto della Toscana.Si prevede dalla tarda mattinata/primo pomeriggio di oggi, martedì 8 ottobre, l’estensione di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, a Umbria, Lazio e successivamente, specie sui settori occidentali, ad Abruzzo e Molise.

I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.Dal primo mattino di oggi si prevedono venti da forti a burrasca, dai quadranti meridionali, su Emilia-Romagna, specie settori appenninici e Liguria, in estensione a Veneto e Friuli Venezia Giulia, specie settori costieri.

Mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni in atto e previsti è stata valutata per la giornata di domani, martedì 8 ottobre, allerta rossa per rischio idrogeologico su settori di Liguria e Lombardia.Valutata inoltre allerta arancione sull’intero Lazio e su settori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana.

Allerta gialla in tredici regioni. La Direzione emergenza, protezione civile e NUE 112 della Regione Lazio ha emesso un’allerta arancione con validità dalla tarda mattinata di oggi e per le successive 12-18 ore.Si prevedono, si legge in una nota della Regione, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale.

I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.Possibili mareggiate lungo le coste esposte. Allerta meteo arancione per temporali su centro e levante della Liguria.

Dalle 12 di oggi a levante passerà a rossa.  Un'allerta arancione è stata messa dalla sala operativa della Regione Toscana per rischio idrogeologico e temporali forti nella giornata di oggi martedì 8 ottobre.Allerta arancione anche per rischio idraulico sulla zona Lunigiana, con validità dalle ore 12 e fino a mezzanotte.

Allerta gialla per rischio idrogeologico e temporali forti sulla Toscana centrale. "Raccomandiamo – scrive il presidente della Regione Eugenio Giani – la massima prudenza a ciascuno nelle zone dell’allerta evitando escursioni, il nostro sistema di Protezione Civile è pienamente operativo e pronto ad intervenire". Dalla mattina previste precipitazioni sparse, localmente a carattere di rovesci o temporale, anche di forte intensità, più diffuse inizialmente sui settori di nord-ovest, ma in estensione al resto della regione nella seconda parte della giornata.Cumulati fino a 150 mm sul nord-ovest, localmente superiori sui rilievi. Il Centro Funzionale Decentrato di Protezione Civile ha emesso un'allerta gialla valida dalle ore 3 alle 20.59 di oggi, per criticità ordinaria, per rischio idrogeologico per temporali sulla Sardegna, nelle aree di Iglesiente, Campidano, Montevecchio Pischinappiu (che comprende anche Oristano), Tirso e Logudoro. In presenza di fenomeni temporaleschi, spiega la Regione, è consigliabile restare nelle proprie abitazioni, chi si trovasse in un locale seminterrato o al piano terra, deve salire ai piani superiori, limitare i trasferimenti in auto ai soli casi di urgenza, mantenersi informati sull'evoluzione dei fenomeni, sulle misure da adottare, sulle procedure da seguire indicate dalle strutture territoriali di protezione civile; altresì, è fatto divieto di attraversare torrenti in piena sia a piedi che con qualsiasi mezzo, di sostare in prossimità di ponti e argini di torrenti e/o fiumi e di attraversare sottopassi. Il centro operativo della Protezione Civile regionale sarà di nuovo aperto 24 ore su 24 alla luce delle previsioni meteo avverse fino alle ore 14 di mercoledì 9 ottobre, quando, complice un forte vento di Scirocco, sono previste di nuovo piogge estese e persistenti, con rovesci anche forti e quantitativi abbondanti Per i bacini di Piave Pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e Livenza, Lemene e Tagliamento è stato dichiarato l’allerta arancione per criticità idraulica con la previsione di un innalzamento significativo dei livelli dei corsi d’acqua, il probabile superamento della seconda soglia idrometrica e inondazione delle aree limitrofe e golenali.

Inoltre, comprendendo con i primi anche i bacini dell’Adige-Garda e dei Monti Lessini, è previsto il possibile innesco di frane e colate rapide sui settori montani, pedemontani, collinari e il probabile rigetto dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con allagamenti di locali interrati e sottopassi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Riscaldamento, da Milano a Bologna freddo anticipato: date e regole per accendere i termosifoni

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(Adnkronos) – Da Milano a Bologna il freddo anticipato di questi giorni al Nord Italia ha riportato l’attenzione sull’accensione dei riscaldamenti nelle case e negli edifici pubblici.Ma, salvo ordinanze di deroga, per la maggior parte dei centri di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto non è consentito attivare i termosifoni prima del 15 ottobre.

Peggio ancora va in Liguria dove per scaldarsi bisognerà attendere il 1° novembre se non il 15 del mese prossimo.Nessun limite invece all'accensione del riscaldamento per tutti quei comuni che ricadono nelle aree alpine. La normativa che regola il periodo dell’anno in cui è possibile accendere i termosifoni nel nostro Paese è disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013.

Il regolamento individua sei fasce, dalle più miti alle più fredde, che vanno dalla A alle F, in cui viene suddiviso il territorio nazionale.Milano, come quasi tutta l’Emilia Romagna e il Veneto, si trova in fascia E, ossia quella che prevede la possibilità di accendere il riscaldamento pubblico e domestico nel periodo compreso tra il 15 ottobre 2024 e il 15 aprile 2025. Fanno parte della fascia E (accensione il 15 ottobre) le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini: in queste aree – sia nelle città capoluogo che nei comuni di provincia – è possibile accendere i termosifoni per un totale di 13 ore al giorno, con una temperatura massima interna agli edifici che non deve superare i 19 gradi, mentre negli stabilimenti industriali il limite massimo scende a 17 gradi.

Il regolamento prevede comunque due gradi di tolleranza.Anche la provincia di Forlì-Cesena rientra nella categoria E, ad esclusione dei comuni di Forlì e Forlimpopoli, che il regolamento inserisce in fascia D, considerata più calda.

Per questo, nei territori dei due comuni è possibile accendere il riscaldamento a partire dal 1° novembre 2024 e fino al 15 aprile 2025.Nelle aree comprese in fascia D i termosifoni possono rimanere accesi per un massimo di 12 ore al giorno, mentre non cambiano le temperature massime per gli edifici pubblici e le abitazioni private. Infine, ci sono alcuni comuni dell’arco appenninico in cui il clima autunnale e invernale risulta particolarmente rigido.

Questi territori sono inseriti in fascia F e non hanno alcuna limitazione per quanto riguarda il periodo di accensione del riscaldamento e i limiti per la temperatura interna agli edifici.Provincia di Bologna: Lizzano in Belvedere, Porretta Terme e Granaglione, Castel d'Aiano, Loiano, Monghidoro.

Provincia di Modena: Frassinoro; Pievepelago; Fiumalbo; Riolunato; Montefiorino, Palagano, Lama Mocogno, Montecreto, Sestola e Fanano.Provincia di Reggio Emilia: Reggio Emilia: Ramiseto; Collagna; Busana; Ligonchio; Villa Minozzo, Toano; Castelnovo ne’ Monti e Vetto.

Provincia di Parma: Corniglio; Monchio; Palanzano; Albareto; Borgotaro; Compiano; Bedonia e Tornolo.Provincia di Piacenza: Zerba, Cerignale, Ottone e Ferriere.

Provincia di Forlì-Cesena: il comune di Verghereto.  Al momento non ci sono previsioni di anticipare l’accensione del riscaldamento in Veneto, la cui data rimane fissata al 15 ottobre prossimo per tutte le aree ricadenti nella zona climatica E, vale a dire la stragrande maggioranza dei comuni.Dal 15 ottobre i termosifoni si potranno tenere accesi tutti i giorni, per un massimo di 14 ore giornaliere (anche frazionabili), tra le 5 e le 23.

Per i restanti comuni ricadenti nella zona climatica F, ossia la zona alpina, non vige invece alcuna limitazione.  In Liguria, tre province su quattro appartengono alla zona climatica D.Ne fanno parte le province di Genova, La Spezia e Savona i cui cittadini potranno accendere i riscaldamenti a partire dal primo novembre 2024 per un massimo 12 ore al giorno fino al 15 aprile 2025.

L'unica provincia più mite è quella imperiese, che si trova in zona C.In questo caso l'accensione dei riscaldamenti è prevista a partire dal 15 novembre 2024, per un massimo di dieci ore al giorno, con spegnimento dei termosifoni al 31 marzo 2025.

Come di consueto sono però previste deroghe in caso di abbassamento improvviso delle temperature. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sistema di missione di attacco elettronico, Usa approvano vendita a Italia

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(Adnkronos) – Il Dipartimento di Stato Usa ha approvato una possibile vendita militare estera al governo italiano del sistema di missione di attacco elettronico e delle relative apparecchiature per un costo stimato di 680 milioni di dollari.La Defense Security Cooperation Agency ha rilasciato la certificazione richiesta notificando oggi al Congresso questa possibile vendita.

Il governo italiano ha richiesto di acquistare il sistema di missione di attacco elettronico (EA)-37B. "Questa proposta di vendita sosterrà gli obiettivi di politica estera e gli obiettivi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti migliorando la sicurezza di un alleato della Nato che è una forza per la stabilità politica e il progresso economico in Europa", spiega il sito web della Defense Security Cooperation Agency, aggiungendo che "migliorerà la capacità dell'Italia di affrontare le minacce attuali e future aumentando l'interoperabilità con l'aeronautica militare degli Stati Uniti (USAF) e interrompendo le comunicazioni di comando e controllo del nemico quando l'Italia contribuisce alle operazioni di emergenza all'estero.L'Italia non avrà difficoltà ad assorbire questi articoli nelle sue forze armate.

La proposta di vendita di questa attrezzatura e supporto non altererà l'equilibrio militare di base nella regione.Il contraente principale sarà BAE Systems, con sede a Hudson".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trump e il futuro di Gaza: “Può essere meglio di Montecarlo”

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(Adnkronos) –
"Gaza?Ancora meglio di Monaco" anche perché "è nella posizione migliore in Medio Oriente".

Donald Trump ha risposto così in un'intervista a Hugh Hewitt rilanciata dalla Nbc alla domanda se Gaza, da un anno martellata dalle operazioni militari di Israele contro Hamas, possa un giorno rivaleggiare con Monaco con una ricostruzione "nel modo giusto". "Potrebbe essere il posto più bello", ha detto Trump, citando "clima, acqua, meteo". Nell'intervista, il candidato repubblicano alla Casa Bianca ha attaccato come consuetudine Kamala Harris per le sue politiche sull'immigrazione.Trump accusa la vice presidente di "aver permesso alle persone di passare da un confine aperto, 13.000 delle quali erano assassini", ripetendo un'affermazione che distorce in modo significativo i dati ufficiali. "Sapete, un assassino, credo sia nei loro geni – ha detto Trump – E in questo momento abbiamo molti geni cattivi nel nostro Paese.

Sono entrate nel nostro Paese 425.000 persone che non dovrebbero essere qui, che sono criminali". Trump e gli alleati hanno 'approfittato' di dati riportati il mese scorso dall'Immigration and Customs Enforcement, sostenendo dimostrino che l'Amministrazioen Biden abbia lasciato in libertà più di 13.000 migranti senza documenti con condanne per omicidio.Si arriva a circa 425.000 considerando tutte le condanne penali. Ma i dati vanno indietro di anni, ben prima dell'insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca, e includono persone condannate che potrebbero essere detenute al di fuori della giurisdizione dell'agenzia.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Premier e ministri vestiti male, la foto del governo in Giappone viene ritoccata

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(Adnkronos) – I ministri sono vestiti male e la foto di gruppo del governo del Giappone viene ritoccata.L'esecutivo nipponico, alla fine, deve ammettere che gli scatti sono stati ritoccati per motivi di 'decoro'.

Le foto diffuse dall'ufficio del primo ministro, Shigeru Ishiba, nei giorni scorsi hanno fatto il giro del web.Il premier e il ministro della Difesa, Nakatani, non brillavano per eleganza: visibile, infatti, la camicia bianca sotto giacca e gilet, all'altezza della cintura. Sul sito del primo ministro, quindi, è stata pubblicata una nuova foto con inquadratura frontale: abiti impeccabili, niente camicia in vista.

Il dettaglio non è sfuggito agli osservatori e alla fine il portavoce del governo, Yoshimasa Hayashi, ha dovuto ammettere che "ci sono stati piccoli ritocchi.Foto commemorative come quelle in cui vengono formati i governi o altre foto di gruppo scattate durante eventi ufficiali presso l'ufficio del Primo Ministro rimarranno come ricordi per i partecipanti per molto tempo", ha affermato. "Anche in passato sono state apportate leggere modifiche, non solo per questa foto di cui hai chiesto informazioni". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elon Musk: “Se Trump non vince le elezioni sono fregato”

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(Adnkronos) –
"Se Trump perde, sono fottuto.Quanti anni di carcere mi daranno?".

Elon Musk punta su Donald Trump nelle elezioni in programma tra meno di un mese negli Stati Uniti.Il magnate – boss di X, Tesla e Space X – da tempo si è schierato a favore del candidato repubblicano.

Sabato 5 ottobre, Musk ha anche preso la parola nel comizio che Trump ha tenuto a Butler, in Pennsylvania, nello stesso luogo in cui è rimasto ferito a luglio. "Sono salito sul palco e ho parlato a braccio", dice Musk rispondendo alle domande di Tucker Carlson.Se Trump dovesse perdere, per il miliardario sarebbe complicato prendere le distanze dal candidato repubblicano: "Ho fatto all in, baby.

E' divertente?Sì, è molto divertente.

Nella malaugurata ipotesi in cui dovesse perdere, potrebbe esserci qualche vendetta nei miei confronti", dice ridendo. "Se Trump non vince, queste saranno le ultime elezioni che avremo.La macchina democratica ha fatto entrare tanti immigrati illegali negli stati in bilico.

In alcuni di questi stati, la differenza" tra repubblicani e democratici "è di 20mila voti.Che succede se fai entrare centinaia di migliaia di persone a cui verrà consentito di votare?

Con altri 4 anni di amministrazione democratica, legalizzeranno talmente tanti immigrati illegali che nelle prossime elezioni non ci saranno più stati in bilico.Ci sarà un solo partito", dice il magnate illustrando la sua previsione. "Ci sono solo 6 stati in bilico su 50.

Se quei 6 stati non sono più in bilico, non ci saranno più elezioni.Che fine fa la democrazia?

Il partito democratico con le sue primarie finirebbe semplicemente per decidere chi comanda.In questo momento, i democratici hanno più soldi da spendere negli swing states.

Hanno i media dalla loro parte.Trump è l'underdog in questa situazione e nonostante tutto c'è equilibrio", aggiunge. In caso di vittoria di Trump, Musk sarebbe pronto a dare il proprio contributo nella squadra di governo? "Sì, assolutamente".

Il nome del magnate viene accostato ad un 'Dipartimento per l'efficienza' che al momento non esiste. "Abbiamo davvero bisogno di 428 agenzie governative?Ce ne sono molte di cui la gente non ha nemmeno mai sentito parlare.

Non dovrebbero esserci sovrapposizioni, ci vorrebbe una razionalizzazione delle risorse.Mi sembra di dire cose ovvie…", dice.     —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Corteo pro Palestina a Torino, bruciate bandiere di Israele. Agenti feriti da petardi

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(Adnkronos) – Sì è concluso con un falò il corteo dei manifestanti pro Palestina che partito da piazza Castello ha raggiunto piazza Vittorio dove tra le fiamme sono state bruciate alcune bandiere di Israele.In piazza sono state lanciate anche alcune uova contro i giornalisti una della quali ha colpito a un occhio un cineoperatore di Mediaset che è stato soccorso dalla polizia.

Sotto la sede della Rai, invece, due agenti di polizia sono rimasti feriti dal lancio di alcuni petardi.  “Queste fiamme bruciano per ricordare la sofferenza ma anche la resistenza del popolo palestinese, oggi non è un giorno di pianto o di commozione, oggi bisogna gridare resistenza, politica, culturale, ma soprattutto armata e continueremo a lottare a fianco della Palestina e del Libano”, hanno urlato al megafono i manifestanti prima di improvvisare una danza in cerchio sventolando bandiere palestinesi.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Russia, ordine d’arresto per i giornalisti Rai Battistini e Traini: chiesta estradizione

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(Adnkronos) – La Russia ordina l'arresto in contumacia dei giornalisti Rai Simone Traini e Stefania Battistini, da settimane sotto accusa per "attraversamento illegale del confine" dall'Ucraina, e fuori dal territorio della Federazione russa dopo aver raccontato in estate l'incursione ucraina a Kursk.Secondo i media russi, un tribunale della regione di Kursk ha chiesto l'estradizione in Russia e l'arresto di Battistini e Traini per "attraversamento illegale" del confine e ha ordinato la "custodia cautelare" in territorio russo o "dal momento dell'estrazione". Battistini è la giornalista della Rai che per prima ha documentato l'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, e dal 12 settembre scorso è ricercata ufficialmente da Mosca.

La giornalista è stata inserita in un elenco che comprende anche l'operatore Simone Traini e altri giornalisti di testate straniere.Sono tutti ricercati per aver illegalmente attraversato il confine tra Ucraina e Russia. Nell'elenco, secondo quanto si apprende a Mosca, c'è anche Nick Walsh della Cnn, Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya, corrispondente dell'emittente tv ucraina 1+1, ed altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik. "Ho fatto convocare alla Farnesina l'ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell'Interno russo", scriveva nel settembre scorso su X ministro degli Esteri Antonio Tajani.

L'annuncio di Tajani seguiva la decisione del ministero dell'Interno russo di inserire nella lista dei ricercati la giornalista Rai, insieme ad altri reporter stranieri. Lo scorso 17 agosto l'Fsb aveva reso noto di aver aperto un procedimento penale contro Battistini e l'operatore Traini del Tg1 con l'accusa di "aver attraversato illegalmente il confine" con la Russia ed effettuato riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk, teatro a inizio agosto di un'incursione delle forze ucraine. "La decisione del ministero degli Interni russo di inserire nell'elenco delle persone ricercate la giornalista della Rai Stefania Battistini e il suo operatore Simone Traini per il reportage nell'oblast di Kursk rappresenta un atto di violazione della libertà d’informazione", affermava la Rai in una nota. "La giornalista e l'operatore hanno svolto in modo esemplare e obiettivo il proprio lavoro di testimoni degli eventi.La Rai continua a svolgere il proprio ruolo di Servizio pubblico anche grazie alla coraggiosa attività dei propri giornalisti e inviati e si riserva di operare in ogni sede per denunciare la decisione del governo russo a difesa della libera informazione e a tutela della propria giornalista e dell’operatore", proseguiva la Rai. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni-Canfora, sentenza di non luogo a procedere per lo storico dopo ritiro querela per diffamazione

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(Adnkronos) – Oggi pomeriggio il giudice monocratico del tribunale di Bari, come chiesto stamane durante una breve udienza anche dalla Procura della Repubblica, ha emesso la sentenza di 'non luogo a procedere' nei confronti dello storico e filologo Luciano Canfora, imputato per diffamazione aggravata ai danni della presidente del consiglio Giorgia Meloni.Quest'ultima nei giorni scorsi aveva rimesso la querela.

Stamane l'avvocato difensore di Canfora, Michele Laforgia, ha comunicato, durante la stessa udienza, l'accettazione della rimessione della querela.Lo scorso 16 aprile il giudice monocratico della prima sezione del tribunale di Bari Antonietta Guerra, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine dell'udienza predibattimentale aveva rinviato a giudizio Canfora davanti al giudice del dibattimento.  I fatti risalgono ad aprile del 2022 quando la leader di Fratelli d'Italia non era ancora premier ma solo parlamentare e leader di Fratelli d'Italia.

Il convegno in cui Canfora pronunciò le frasi incriminate ("neonazista nell'anima", mentre parlava della guerra in Ucraina e dei neonazisti di quel Paese, e poi "una poveretta", "è trattata come una mentecatta pericolosissima"), si teneva nel liceo scientifico Fermi del capoluogo pugliese.L'accusa era aggravata dal fatto di aver pronunciato le frasi contro un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni.

La difesa aveva chiesto il "'non luogo a procedere' perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iniesta annuncia il ritiro dal calcio, lacrime in un video sui social

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(Adnkronos) – L'ex centrocampista del Barcellona e della Nazionale spagnola Andres Iniesta ha ufficializzato il suo addio al calcio con un video postato sui suoi profili social.All’interrogativo che ha aperto il video, "Cosa significa il calcio per te?", Iniesta si è commosso fino alle lacrime, ha iniziato a rispondere: "Per me il calcio è stato…", ma le parole sono rimaste sospese, lasciando spazio alle immagini che raccontano la sua incredibile carriera.  Il 39enne catalano è stato uno dei giocatori più vincenti della storia: un Mondiale e due Europei con la Spagna, con il Barcellona 4 Champions League, 9 campionati spagnoli, 3 Mondiali per club, 3 Supercoppe europee, 6 Coppe del Re e 7 Supercoppe spagnole. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio poliziotto Agostino, ergastolo per il boss Scotto

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(Adnkronos) – Papà Vincenzo aspettava questo momento da 35 anni, da quando il 5 agosto del 1989 i sicari di Cosa nostra uccisero il figlio poliziotto, Nino Agostino, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di 4 mesi.Lo ripeteva sempre: "Solo quando sarà fatta giustizia, mi taglierò la barba".

Ma non ha fatto in tempo.Perché è morto lo scorso 24 aprile.

Però, oggi pomeriggio c'erano le figlie, Ida e Flora, il nipote Nino Morana, cresciuto con il nonno alla ricerca di giustizia.La sentenza è arrivata dopo oltre 7 ore di Camera di consiglio all'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.

Ergastolo per il boss Gaetano Scotto. "Oggi mio nonno avrebbe tagliato la barba, e ce la tagliamo tutti metaforicamente.Con lui", ha detto il nipote Nino Morana. "E' in parte una vittoria per tutti noi", ha poi aggiunto.

Ma prima ha lanciato un appello al boss Gaetano Scotto: "Collabori per fare luce sui tanti punti oscuri sulla morte di mio zio Nino…".  Accanto a lui c'è anche don Luigi Ciotti.L'Associazione Libera si è costituita parte civile nel processo.

E' emozionata anche la Procuratrice generale Lia Sava, che ha sostenuto l’accusa con Umberto De Giglio e Nico Gozzo.Gaetano Scotto era accusato di duplice omicidio aggravato in concorso mentre Francesco Paolo Rizzuto, il coimputato che è stato assolto su richiesta della stessa Procura generale, di favoreggiamento aggravato.

Scotto è stato condannato anche al pagamento di oltre mezzo milione di euro per il risarcimento delle parti civili. Durante il processo è emerso che il poliziotto Nino Agostino, che all'epoca era in servizio al Commissariato di San Lorenzo di Palermo raccoglieva informazioni sui latitanti nel territorio del mandamento di Resuttana. "Un fatto importante da risultare decisivo nella valutazione di quella che deve essere la responsabilità di chi faceva parte di questa compagine criminale", hanno spiegato le difese di parti civili, durante le arringhe.Non ci sono state repliche, né dalla Procura generale né dalle difese, prima che i giudici entrassero in camera di consiglio.

In passato il boss Nino Madonia era stato giudicato in un procedimento parallelo con rito abbreviato.Adesso sul banco degli imputati Gaetano Scotto, suo stretto collaboratore, per il quale la procura generale nelle scorse settimane ha chiesto l'ergastolo.

Che oggi è stato concesso.Ma per la difesa di Scotto non si sarebbe trattato di un omicidio di mafia.

Il delitto sarebbe stato di ben "altra natura che trae origine da ben altri rapporti".Elementi che porterebbero "alla assoluta mancanza di prova nei confronti di Scotto Gaetano.

Per tali motivi concludo, così come il mio precedente difensore, chiedendo l'assoluzione di Scotto Gaetano per non aver commesso il fatto contestato", ha detto l'avvocato Giuseppe Scozzola.  Il pg Umberto De Giglio, ha detto durante la requisitoria che gli elementi raccolti ''in questo processo dimostrano con certezza che l'agente di polizia Antonino Agostino è stato assassinato da soggetti appartenenti a Cosa nostra''.In particolare "da Scotto e Madonia".

Secondo la procura generale, ''Scotto ha eseguito materialmente l'omicidio come ci riferiscono concordemente Vito Lo Forte, Vito Galatolo e Oreste Pagano in base alle informazioni che gli stessi hanno appreso da fonti e in contesti diversi''. ''Tutte le direzioni delle diverse visuali dalle quali si può analizzare il duplice omicidio si incrociano proprio sulla posizione della figura di Scotto.Tutte le traiettorie probatorie ci portano a Scotto'', ha spiegato il Pg De Giglio durante la requisitoria.  E ancora: "Tutte le direzioni delle diverse visuali dalle quali si può analizzare il duplice omicidio si incrociano proprio sulla posizione della figura di Scotto.

Tutte le traiettorie probatorie ci portano a Scotto”.Non solo.

L’accusa ritiene anche che il boss dell’Acquasanta quale “uno dei mandanti dell’omicidio”.E ciò “non solo in quanto esponente di vertice del mandamento di Resuttana, in stretti rapporti con Nino Madonia, ma anche in ragione dei rapporti particolari che Scotto intratteneva con uomini delle istituzioni come il maresciallo Salzano e Giovanni Aiello (faccia da mostro ndr).

E quindi in ragione di quella particolare posizione occupata da Scotto proprio in quello spazio di complicità tra mafia e istituzioni.Quello stesso spazio in cui si era introdotto Agostino nella sua attività di raccolta di informazioni.

E in cui si deve collocare l’omicidio di Agostino”. Il poliziotto Agostino, ha ricordato la procura generale, “era entrato in contatto con soggetti legati a servizi segreti instaurando rapporti quantomeno di collaborazione operativa” con costoro.Era entrato in contatto con il giudice Giovanni Falcone – avendo fatto servizio di protezione per l’estremista Alberto Volo, al tempo sentito da Falcone – e “aveva cercato di raccogliere informazioni sull’attentato all’Addaura” in cui sarebbe dovuto morire Falcone. “Tutto questo – disse De Giglio in requisitoria – lo aveva introdotto in quello spazio di contiguità in cui si verificavano le connessioni illecite tra mondo mafioso ed apparati dello Stato.

Aveva visto incontri tra mafiosi ed esponenti delle istituzioni.O comunque aveva compreso il significato illecito delle relazioni sistemiche tra i due mondi.

Manifestando la volontà di non finire in questo calderone, Agostino aveva guadagnato l’ostilità non solo di Cosa nostra ma anche interna del suo mondo.In particolare di coloro nelle istituzioni che temevano che Agostino potesse rivelare quanto aveva vissuto e soprattutto quanto aveva visto”. Il giovane poliziotto “è stato ucciso anche per evitare che potesse rivelare quelle informazioni che aveva raccolto in merito ai rapporti esistenti tra esponenti mafiosi ed alcuni uomini dello Stato, appartenenti alla Polizia o ai servizi segreti”.

Alla procura generale risulta “ancora accertato che in alcuni ambienti della polizia e dei servizi l’eliminazione di Agostino fu salutata con favore.Risulta infine provata che soggetti legati o appartenenti a servizi di sicurezza realizzavano azioni depistanti, dirette a sviare le indagini sul duplice omicidio allo scopo di nascondere l’attività effettivamente svolta da Agostino”.

Oggi pomeriggio, alle 17.16 è arrivata la sentenza, tanto attesa, tanto cercata, da papà Vincenzo Agostino.Che oggi avrebbe tagliato la barba.

Dopo 35 anni. (di Elvira Terranova) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: “Pista inglese è valida”

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(Adnkronos) – La pista inglese su Emanuela Orlandi "è valida, ci sono tante coincidenze" anche se "non porta a capire tutto".Lo ha detto Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, in un incontro pubblico nella sala della Protomoteca in Campidoglio.

Orlandi ha ricordato la versione raccontata da Sabrina Minardi e si è detto convinto che effettivamente Emanuela “è stata riconsegnata perché c’era stato un ricattatore ed, evidentemente, le richieste del ricattatore sono state accontentate”.  Secondo Pietro tuttavia a quel punto “Emanuela era una testimone vivente di quello che era successo” quindi “non potevano riconsegnarla alla famiglia” né eliminarla quindi “l’hanno messa in un ambiente della chiesa, in Inghilterra.Cosa è successo dopo non lo so”. Secondo Orlandi la commissione di inchiesta o la procura dovrebbero risalire e convocare l’uomo che “diceva di essere una persona vicina ai Nar” con il quale ebbe uno scambio di messaggi. “Ho consegnato tutti gli scambi di messaggi alla Commissione”, ha continuato Pietro.  “Lui mi ha detto che Emanuela è stata fatta salire su un volo in estate e portata a Londra”, ha continuato il fratello di Emanuela aggiungendo che sempre secondo quanto gli è stato riferito tutto era legato a un ricatto.  “Emanuela era una cittadina vaticana e non poteva essere lei l’oggetto di un ricatto enorme, era una ragazzina.

L’oggetto di ricatto doveva essere più pesante”, ha precisato Pietro.Secondo quanto gli è stato riferito, ha raccontato Pietro, “c’erano festini all’epoca e qualcuno ha deciso di usare quella situazione come oggetto di ricatto”.  “Mons.

Miserachs ha detto cose importanti”, ha detto ancora Orlandi, facendo riferimento all’audizione della scorsa settimana dell’ex maestro di coro della scuola di musica frequentata da Emanuela davanti alla Commissione di inchiesta.Pietro Orlandi ha detto che anche alla luce di questa ultima audizione “presumo che a breve possa essere ascoltata” anche Francesca Immacolata Chaouqui.   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Trova il figlio morto, mamma 96enne uccisa da un malore: tragedia a Orbetello

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(Adnkronos) – Tragedia familiare a San Donato, frazione del comune di Orbetello, in provincia di Grosseto.I corpi senza vita di una madre, Gina Favaretto, 96 anni, e del figlio, Mario Tinto, 71 anni, sono stati ritrovati nel giardino della loro casa.

Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava facendo dei lavori nel giardino: aveva da poco finito di scavare un fossetto per sistemare una tubatura che si era rotta quando probabilmente si è sentito male ed è caduto nella buca, dove sarebbe morto.Non vedendo rientrare il figlio in casa, l'anziana madre è uscita nel giardino dove avrebbe trovato il corpo senza vita del figlio e si sarebbe sentita male, morendo sul colpo, per un attacco cardiaco, lungo il vialetto davanti al'abitazione  A segnalare la presenza del corpo dell'anziana donna riversa a terra sarebbe stato un passante che ha chiamato subito il 118.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Orbetello e del nucleo investigativo di Grosseti, i sanitari della Croce Rossa, i vigili del fuoco, il pubblico ministero di turno e il medico legale per la ricognizione esterna dei cadaveri.Il pm ha disposto l'autopsia sui due cadaveri per accertare l'esatta causa di morte. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner, Kyrgios: “Doppio con Jannik? Gioco solo con tennisti puliti”

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(Adnkronos) – Nick Kyrgios in doppio con Jannik Sinner?Mai.

Il tennista australiano è stato il più duro in relazione al caso doping che ha coinvolto l'azzurro.Sinner, positivo allo steroide anabolizzante Clostebol, è stato prosciolto da un tribunale indipendente.

L'agenzia mondiale antidoping ha presentato ricorso al Tas, chiedendo una squalifica di 1-2 anni per il numero 1 del mondo. Kyrgios, dall'inizio della vicenda, ha invocato sanzioni esemplari nei confronti dell'azzurro e non perde occasione per accusare Sinner.L'ultima stoccata arriva con una risposta alla domanda di un follower su Instagram. "Un doppio con Sinner?", chiede l'utente. "Gioco solo con giocatori puliti", la risposta dell'australiano, che sarebbe invece disponibile a far coppia con Novak Djokovic. "Kokki però avrà sempre la precedenza", dice facendo riferimento al connazionale Thanasi Kokkinakis. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

M5S, Di Maio: “Tra Grillo e Conte guerra di potere, siamo a livello più basso”

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(Adnkronos) – Più vicino a Conte o a Grillo? "Difficile dire perché i due non hanno una questione politica. È una questione di potere ed è incredibile perché Grillo dovrebbe essere l'azionista e Conte l'amministratore delegato, se vogliamo usare un termine aziendale, ma lo stipendio di Grillo dipende da Conte e invece dovrebbe essere viceversa.Questo sta creando non so se l'ultimo atto del Movimento 5 Stelle, ma lo ha portato al livello più basso".

Lo afferma Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell'Ue per il Golfo Persico ed ex ministro degli Esteri, intervenendo nella puntata di 'A casa di Maria Latella', che andrà in onda domani sera su Rai 3 alle 23.15. "E mi dispiace per le posizioni perché io avevo provato il più possibile a portare il M5S sul filo atlantismo, su una posizione più bilanciata su Israele, contro l'uscita dall'euro e a favore dell'Unione europea e abbiamo preso il 33% nel 2018.Adesso sembra essere in atto un ritorno all'indietro e stanno al 9%", aggiunge. Elly Schlein si può fidare di Giuseppe Conte? "Io con Conte non parlo da tanto tempo.

Però io ricordo un Conte che ha sempre avuto, ma legittimamente, l'ambizione di tornare a palazzo Chigi, e come presidente del Consiglio ovviamente, in nessun altro ruolo.Se questa è la stessa ambizione di Giuseppe Conte anche oggi è chiaro che Elly Schlein ha un problema perché il Movimento 5 Stelle a questo punto si pone come forza assolutista nella coalizione che vuole la leadership della coalizione pur non avendo i numeri", dice Di Maio. "Perché dobbiamo dire che la leader Elly Schlein sta portando avanti il Pd ottenendo dei risultati molto lusinghieri rispetto al Movimento 5 Stelle – evidenzia – Anche permettendo il ritorno a casa di molti nostri ex elettori che ci votavano nel 2018 perché delusi dalla sinistra oggi stanno votando Pd, mentre altri stanno nell'astensionismo". Quanto al Medio Oriente, "lavoriamo per evitare un'escalation militare in tutta la regione.

Dobbiamo dire che il 7 ottobre ha profondamente modificato lo status qui in Medio Oriente, è stata la più grande strage di ebrei dall'Olocausto, ad opera di un'organizzazione terroristica.Israele non sta fronteggiando altri Stati, è in guerra con organizzazioni terroristiche o organizzazioni paramilitari", dice Di Maio.  "Quello che noi possiamo augurarci per il Medio Oriente, quello a cui lavoriamo continuamente – spiega – è sempre più dialogo tra il mondo arabo moderato, tra gli Stati arabi moderati e Israele e che la diplomazia vinca nel senso che sia in grado di ripristinare un'equazione di sicurezza nella regione, ma non ci sarà un'equazione di sicurezza duratura per il Medio Oriente senza la soluzione 'due popoli e due Stati' che in questo momento è molto complicato perché le posizioni sono molto polarizzate".  "L'Iran oggi attacca direttamente Israele.

Non era mai successo.E poi i suoi alleati dell'asse della resistenza, come lo definiscono loro, gli Houthi, Hezbollah e le altre milizie continuano a colpire le nostre navi commerciali nel Mar Rosso, Israele, le truppe americane nella regione, quindi è molto complicato oggi dialogare con l'Iran ma dobbiamo lasciare i canali aperti per veicolare i messaggi che servono alla de-escalation", afferma Di Maio. Pensi di tornare in politica? "La politica è qualcosa che crea dipendenza – risponde – Io spero di starmi disintossicando, però, come tutte le ricadute, tutto è possibile". "Il giorno della mia sconfitta alle politiche, quando ho perso con lo 0,6%, è il giorno che benedico – dice Di Maio – Ho vinto diverse elezioni nella mia vita e poi ho perso quella che mi ha cambiato la vita.

Io mi aspettavo di riuscire a rientrare in Parlamento, con pochissimi numeri ma di ricominciare da lì, questo non lo nascondo, ma di fatto poi dopo quella sostanziale sconfitta, nel giro di due settimane ho incontrato la mia partner con cui adesso abbiamo un figlio e poi da lì è iniziata la strada per la candidatura a Bruxelles come rappresentante speciale del Golfo". Il rapporto con Mario Draghi? "È stata una pietra miliare del mio percorso politico, forse anche la più importante dopo la mia prima elezione in Parlamento, che come la prima volta non si scorda mai.Con Mario Draghi restiamo in contatto sempre, ovviamente sempre e solo per scambiarci considerazioni su come stiamo, sulla vita personale, non abbiamo nessuna iniziativa politica insieme, nessun discorso politico insieme", precisa. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Premio Malaparte: Rachel Cusk vincitrice, la cerimonia di premiazione a Capri

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(Adnkronos) –
Ferrarelle Società Benefit è stata per il tredicesimo anno consecutivo sponsor unico del Premio Malaparte uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani dedicato a personalità internazionali, tenutosi a Capri dal 4 al 6 ottobre; il Premio, istituito da Graziella Lonardi Buontempo nel 1983 per iniziativa di Alberto Moravia, è tornato a radunare a Capri personalità di spicco del mondo della cultura, tredici anni fa, grazie al supporto di Ferrarelle Società Benefit di sponsor unico, coerente con la sua missione di sostenere attivamente la cultura, l’eccellenza e la storia del nostro Paese. La curatrice del Premio, Gabriella Buontempo, insieme alla giuria composta da Leonardo Colombati, Giordano Bruno Guerri, Giuseppe Merlino, Silvio Perrella, Emanuele Trevi e Marina Valensise, ha premiato ieri, domenica 6 ottobre, la vincitrice di quest’edizione: Rachel Cusk.L’autrice inglese è nota soprattutto per la sua trilogia, che comprende i romanzi Resoconto, Transiti e Onori, pubblicati tra 2018 e 2020 da Einaudi con traduzione di Anna Nadotti.

Il fil rouge della raccolta è il viaggio: un viaggio che porta a nuove conoscenze, un viaggio morale e fisico e, infine, un viaggio che mostra diverse fasi della vita.Il Premio Malaparte segna un importante passo nel processo di crescita dell’autrice che ha iniziato a scrivere nel 1993 e vanta oggi una carriera letteraria variegata e prolifica, con la pubblicazione di nove romanzi, tre raccolte di saggi e un’opera teatrale. “Il successo del Premio Malaparte è un motivo di grande orgoglio e per questo motivo siamo felici di sostenere questa iniziativa da tredici anni: mai come oggi la letteratura è fondamentale per favorire un cambiamento positivo della società e permetterci di affrontare le sfide del futuro al meglio. – commenta Michele Pontecorvo Ricciardi, Vicepresidente di Ferrarelle Società Benefit – Inoltre, il Premio Malaparte rimarca l’identità storica di polo della cultura dell’Isola di Capri, opponendosi ai fenomeni di over-turism che ne mettono a rischio l’autenticità”. Il Premio Malaparte è stato istituito su iniziativa di Graziella Lonardi Buontempo e Alberto Moravia e si è svolto dal 1983 al 1998.

Grazie alla passione della nipote di Graziella, Gabriella Buontempo, e al sostegno costante di Ferrarelle Società Benefit, il Premio è tornato nel 2012, riconfermandosi come un appuntamento di spicco nel panorama culturale italiano. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juve Stabia, Serie B: i numeri dell’ottava. Difesa più giovane in Italia e in Europa, seconda per punti fuori

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Juve Stabia, i numeri dell’ottava giornata di campionato di Serie B 2024-2025: le Vespe hanno la difesa con l’età media più bassa tra Serie A e Serie B e considerando anche i 5 principali campionati europei.Nonostante la giovanissima età dei difensori delle Vespe, la difesa della Juve Stabia è al momento la terza difesa del campionato e i gialloblè di mister Pagliuca sono al secondo posto per punti conquistati fuori dalle mura amiche.

I numeri della Juve Stabia all’ottava giornata del campionato di Serie B.

 

La Juve Stabia è al momento, dopo otto giornate di Serie B, la più giovane difesa d’Italia e d’Europa (nelle prime 2 categorie e considerando i 5 principali campionati europei).La Juve Stabia è scesa in campo contro la Samp con un età media di 22,2 anni: Fortini 2006, Folino 2002, Varnier 1998, Ruggero 2000, Mussolini 2003.

 

Relativamente alla sola Serie B, al secondo posto Frosinone e Palermo con una difesa con età media di 24,25 ma entrambe hanno perso nell’ultima giornata di campionato.Difesa più vecchia il Bari con età media di 30,33 anni.

 

Classifica generale Serie B età media difensori.

  1. Juve Stabia 22,2
  2. Frosinone 24,25
  3. Palermo 24,25
  4. Carrarese 25
  5. Spezia 25
  6. Sudtirol 25,33
  7. Sampdoria 25,7
  8. Sassuolo 25,75
  9. Mantova 26
  10. Cittadella 26
  11. Cesena 26,4
  12. Reggiana 26,7
  13. Modena 26,75
  14. Pisa 27,4
  15. Salernitana 27,75
  16. Brescia 28,25
  17. Cosenza 28,33
  18. Cremonese 28,66
  19. Catanzaro 28,8
  20. Bari 30,33

Anche nella precedente giornata col Pisa, la Juve Stabia è stata la difesa più giovane d’Italia (per le prime due categorie) con un’età media di 22,8 con l’impiego di Rocchetti (2003) al posto di Fortini (2006).Col Pisa età media dei difensori gialloblè di 22,8, con la Sampdoria età media dei difensori delle Vespe 22,2 ma non è cambiato il risultato finale: annullati dal campo attaccanti del calibro di Bonfanti ma letteralmente cancellati anche giocatori come Tutino della Sampdoria così come gli stessi doriani Borini (ex Roma e Liverpool tra le altre).

 

Età media complessiva per partite: in testa il Frosinone con età media complessiva di 23,4, al secondo posto la Juve Stabia con età media 23,4.

Squadra più longeva il Sudtirol con età media 28,4.Per l’ottava giornata è stata la Juve Stabia la squadra più giovane in campo in Serie B: età media 24,3.

L’avvio di stagione storico per la Juve Stabia in Serie B.

 

L’avvio di stagione continua ad essere il miglior risultato di sempre della Juve Stabia in Serie B nelle prime 8 giornate.Mai le Vespe avevano collezionato 14 punti dopo le prime 8 di campionato in B.
2011-12: 10 punti
2012-13: 9 punti
2013-14: 5 punti
2019-20: 7 punti
2024-25: 14 punti.

 

La Juve Stabia è al secondo posto insieme al Sassuolo per punti conquistati fuori casa (8).

La squadra che ha fatto più punti fuori casa è il Palermo con 9 punti.Per punti conquistati in casa la Juve Stabia è al nono posto con 6 punti in tre gare mentre il Pisa è la squadra che ha fatto più punti di tutti in casa con 13 punti.

 

Thiam ancora re dei clean-sheets.

 

Classifica clean-sheets: in testa Thiam con 4 clean sheets insieme a Bardi (Reggiana); al secondo posto con 3 clean-sheets troviamo Radunovic (Bari); Pigliacelli Catanzaro), Bleve (Carrarese) Sepe (Salernitana) e Moldovan (Sassuolo).

 

Juve Stabia dopo la vittoria con la Sampdoria diventa la terza difesa del campionato con 8 gol subiti insieme a Bari, Sassuolo, Catanzaro e Reggiana.Migliori difese della Serie B sono Palermo e Spezia con 7 gol subiti.Peggiore difesa è il Frosinone con 14 gol subiti finora.

I numeri dell’attacco delle Vespe.

 

La Juve Stabia resta dopo 8 giornate il 13esimo attacco della Serie B con 9 gol segnati alla media di 1,12 gol a partita.

Il miglior attacco di Serie B è il Pisa con 15 gol segnati (media 1,87 gol a partita).

 

Classifica XG (gol previsti) classifica che tiene conto della pericolosità dei tiri, precisione del tiro e frequenza dei tiri in porta: in testa il Cesena con un XG di 1,64 mentre troviamo la Carrarese all’ultimo posto con un XG di 1,13 a partita.Juve Stabia leggermente più su al diciottesimo posto con un XG di 1,14 a partita.

 

Classifica assist Juve Stabia: in testa Mosti con 3, seguono Pierobon, Buglio, Piscopo, Fortini e Floriani Mussolini con un assist.

 

Classifica marcatori Juve Stabia: capocannoniere Adorante con 3 reti, segue Artistico con due reti, ad 1 gol Bellich, Folino, Piscopo, Varnier.

 

Juve Stabia al quarto posto nella classifica dei cartellini gialli: 29 i gialli per le Vespe (compreso il doppio giallo a Folino a Frosinone).Squadre con più cartellini gialli in assoluto Frosinone e Cittadella con 32 cartellini gialli complessivi

Crotone, poliziotto spara e uccide pizzaiolo: picchiato dalla folla

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(Adnkronos) – Un poliziotto ha sparato e ucciso un giovane pizzaiolo, nel quartiere popolare Lampanaro di Crotone.E' successo oggi pomeriggio.

Sul posto, impegnati nelle indagini, i carabinieri.Secondo una prima ricostruzione, l'agente sarebbe stato aggredito e avrebbe fatto fuoco con l'arma d'ordinanza prima di essere picchiato dalla folla.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)