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G7, Ancona Capitale della salute del cervello, Sin: “Priorità per salute pubblica”

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(Adnkronos) – Ancona, per un anno, sarà Capitale europea per la salute del cervello.L'annuncio è stato dato questa mattina, nel capoluogo marchigiano, nel corso dell'evento 'Dare priorità alla salute del cervello: un imperativo globale per la salute pubblica', organizzato in occasione del calendario di Extra G7 Salute da Ean (European Academy of Neurology), l'accademia che riunisce circa 45mila neurologi europei, in collaborazione con Sin, Società italiana di neurologia, e con la Strategia italiana per la salute del cervello.  Per 12 mesi Ancona diventa così punto di riferimento di un nuovo progetto che vede l'Italia aderire a un Manifesto per la salute del cervello insieme a Svizzera, Germania, Norvegia, Finlandia, Danimarca e India: tutti Paesi che hanno lanciato strategie nazionali per la salute del cervello quale presupposto fondamentale per il benessere dell'individuo e dell'intera società, tema già presente nell'Agenda europea.

L'iniziativa è quindi in linea con gli obiettivi più ampi dei Summit Ean sulla salute del cervello, che mirano a sensibilizzare sia a livello europeo che globale – grazie all'esperienza di 4 Paesi leader: Italia, Norvegia, Svizzera, Finlandia, Canada – sull'importanza di includere la salute del sistema nervoso tra le priorità sanitarie di tutti i Paesi. Nel corso dell'incontro, esperti nazionali e internazionali, responsabili delle politiche e associazioni di pazienti hanno discusso sugli approcci innovativi, condiviso le migliori pratiche e delineato quadri strategici per integrare la salute del cervello nelle politiche di sanità pubblica in particolare negli ambiti della programmazione sanitaria, della prevenzione, della ricerca, della diagnosi, della cura, della riabilitazione e del sociale.Grande attenzione è stata posta su sensibilizzazione, educazione, promozione, prevenzione e pianificazione strategica.  I Paesi che fanno parte del G7 hanno in comune l'invecchiamento della popolazione e tassi di longevità più alti rispetto al resto del mondo.

L'Italia, in particolare, è il Paese più longevo d'Europa.Questo pone una forte attenzione rispetto al problema delle malattie correlate all'età, come le demenze, per le quali si prevede un raddoppio dei casi nei prossimi 20-25 anni.

Questo significherebbe per l'Italia avere quasi 2,5 milioni di persone anziane affette da decadimento cognitivo, con un impatto sui costi socioassistenziali e sanitari complessivi stimati intorno ai 50 miliardi di euro.  Lo sviluppo della scienza – ricordano gli esperti – ha dimostrato che può essere prevenuto il 40% dei disturbi cognitivi lievi – in inglese 'minimal cognitive impairment' – e quindi delle demenze.Serve però un impegno comune.

Da qui lo slogan 'One Brain, One Health' coniato dalla Sin e in linea con quanto previsto dal ministero della Salute, a sottolineare che al benessere del cervello devono contribuire tutti.In questo contesto si inserisce la piattaforma Strategia italiana sulla salute del cervello, realizzata sempre dalla Sin coinvolgendo numerose società scientifiche, Ordini di psicologi, medici, farmacisti, associazioni dei pazienti con patologie neurologiche, malattie rare, demenze e sclerosi multipla.

L'iniziativa, presentata in Parlamento a marzo, ha cercato di definire alcuni obiettivi: informazione, formazione degli operatori, educazione e investimenti per la ricerca.  I cittadini – rimarcano gli esperti – anche senza un problema evidente al cervello, possono migliorare la propria salute cerebrale.Per questo è necessario diffondere la consapevolezza che il cervello in salute è un bene per un Paese.

Da Ancona quindi parte l'esortazione ai leader del G7 di fare della salute del cervello un elemento centrale delle loro strategie di salute, perché la prevenzione, la consapevolezza e la pianificazione strategica diventino parte integrante dei sistemi sanitari in tutto il mondo.In questo l'Ean si offre come riferimento attraverso il progetto Brain Health Mission che propone di implementare, in tutti i 48 Paesi affiliati all'Accademia europea di neurologia, la salute del cervello.

L'anno prossimo, è stato annunciato in conclusione dell'incontro, da Ancona il testimone passerà in Canada, a Calgary, sede del G7 2025, dove è già prevista una giornata dedicata alla salute del cervello come bene per l'intera società.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atp Shanghai, Tiafoe furioso con l’arbitro: raffica di ‘vaffa’ – Video

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(Adnkronos) – "Vaffan….!".Frances Tiafoe non nasconde il leggerissimo disappunto per le decisioni dell'arbitro nel match perso al terzo turno dell'Atp Masters 1000 di Shanghai.

Lo statunitense, testa di serie numero 13, cede al russo Roman Safiullin dopo una maratona di 3h04'.Safiullin si impone per 5-7, 7-5, 7-6 (7-5) in una sfida tiratissima.

Alla fine, Tiafoe si avvicina a rete e stringe la mano all'avversario: complimenti di rito e stretta di mano.All'improvviso, però, l'americano esplode verso il giudice di sedia, il signor Jimmy Pinoargote. "Fuck you!", esplode l'americano. "Fuck you, man!

Fuck you!", dice, a pochi centimetri da microfono e telecamera che amplicano il messaggio già chiarissimo. "Seriamente, vaffanculo!", ripete Tiafoe mentre si allontana.   Ma perché l'americano è furibondo?Probabilmente, lo hanno indispettito – eufemismo – i warning del giudice di sedia durante il tie-break decisivo.

Tiafoe è stato ammonito per alcune 'time violations', avrebbe rallentato eccessivamente il ritmo prima della ripresa del gioco, in un match finito dopo oltre 3 ore. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Iran, lo scenario: “Haifa e Tel Aviv rase al suolo in 10 minuti se Israele attacca”

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(Adnkronos) – La Repubblica islamica "raderebbe al suolo" in meno di 10 minuti le città israeliane di Tel Aviv e Haifa se Israele – come annunciato anche dal premier Benjamin Netanyahu – dovesse reagire ai recenti attacchi missilistici.Questo lo scenario riportato dal giornale iraniano Kayhan, diretto da Hossein Shariatmadari e vicino agli ultraconservatori, secondo cui "prima ancora che gli aerei israeliani riescano a raggiungere lo spazio aereo iraniano, i missili iraniani raderebbero al suolo Tel Aviv e Haifa in meno di 10
minuti". Il giornale ha aggiunto che il comandante dell'Aeronautica dei Guardiani della Rivoluzione, Amir Ali Hazijadeh, "ha ancora il dito sul grilletto" dopo gli attacchi del primo ottobre, descritti semplicemente come "l'inizio" di operazioni più ampie volte a "distruggere il regime sionista". "Raccomandiamo al regime sionista di non mettere alla prova la risoluzione della Repubblica islamica.

Se dovesse verificarsi un attacco contro il nostro paese, la nostra risposta sarà più potente", ha intanto promesso il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un discorso televisivo, aggiungendo che "i nostri nemici sanno che tipo di obiettivi all'interno del regime sionista sono alla nostra portata". Ieri, in colloquio telefonico con il suo omologo egiziano, Badr Abdelatty, Arachchi aveva dichiarato che "qualsiasi attacco alle infrastrutture iraniane porterebbe a ritorsioni, consigliamo di non mettere alla prova la volontà dell'Iran".  "La Repubblica islamica dell'Iran – aveva aggiunto Araghchi – non cerca di aumentare le tensioni e la guerra nella regione, ma non ha nemmeno paura della guerra.Darà una risposta forte e appropriata a qualsiasi nuova azione e avventurismo del regime sionista". E ancora: "Siamo pronti per qualsiasi scenario, le forze armate sono totalmente preparate".

La politica dell'Iran "è quella di sostenere la Resistenza e non ci allontaneremo in alcun modo da questa base politica", ha affermato Araghchi, parlando con i giornalisti a Teheran a margine della conferenza 'Diluvio di Al-Aqsa, l'inizio di Nasrallah'. "Abbiamo affermato più volte che l'Iran non vuole aumentare la tensione, anche se non abbiamo paura della guerra", ha scandito nuovamente il ministro degli Esteri, citato dall'agenzia Mehr. Israele non dovrebbe però colpire i siti nucleari iraniani nella risposta all'attacco condotto da Teheran una settimana fa, ma dovrebbe concentrarsi sulla base militari o su obiettivi dell'intelligence e della leadership della Repubblica islamica, rivela il New York Times, citando diversi funzionari attuali ed ex israeliani, che "riconoscono i dubbi" sulle capacità di Tel Aviv di infliggere danni pesanti gli impianti iraniani, in modo da compromettere il suo programma nucleare.Con il rischio che Teheran piuttosto acceleri, trasferendo tutte le attività in siti sotterranei.  Secondo il giornale, dunque, la prima rappresaglia israeliana all'attacco missilistico del primo ottobre escluderebbe gli impianti nucleari, che diventerebbero invece un obiettivo nel caso in cui ci fosse un'ulteriore risposta da parte di Teheran.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Molinari: fondamentale per la Juve Stabia il lavoro di Lovisa e Pagliuca che parte dallo scorso anno

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Morris Molinari, ex difensore della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda ogni lunedì dalle 20:30 sui canali social ViViCentro.

Le dichiarazioni di Morris Molinari sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho in mente due cose della sfida con la Samp del 2011, una è il gol di Sau conseguente ad un mio lancio molto brutto ma che si è trasformato in uno dei più bei gol di quel campionato.E poi ricordo benissimo l’accoglienza magnifica degli stabiesi quando siamo arrivati allo stadio.

E’ stato emozionante trovare tutte quelle persone.Tanta rabbia quando Pozzi ha pareggiato alla fine il match.

Avevamo fatto una grande partita ma sapevamo che la Samp poteva risolverla in qualsiasi momento.

 

La squadra ha una grossa identità che in poche hanno in serie B.Importante mantenere i piedi per terra nei momenti difficili quando si verificheranno.

E’ lì che la squadra va supportata.Il popolo stabiese lo sa fare bene, sa come sostenere la squadra anche quando le squadre non vanno bene.

Una partenza così forte non vuol dire che si starà sempre lassù.C’è bisogno di umiltà.

 

Mi ricordo bene anche la nostra gara di ritorno con la Samp che purtroppo perdemmo con gol di Mauro Icardi.

Ma c’era un’atmosfera bellissima allo stadio.E me lo ricordo bene perché entrò con me in campo anche mia figlia Ludovica.

 

Credo che sia fondamentale il ruolo del ds e dell’allenatore che parte da lontano.

Stanno facendo un lavoro che parte da lontano, dallo scorso anno, sia il ds Lovisa che mister Pagliuca che ha una grande professionalità.Mi ero sentito anche con Tarantino che mi ha fatto capire la grande professionalità che ci mette tutto lo staff tecnico.

Lavorano 24 ore al giorno e i risultati si vedono in campo.

 

Folino è più esterno, forse quello più simile a me è Varnier come modo di stare in campo.Auguro a tutti di fare sempre meglio.

Sono tutti giovanissimi.Avere la fortuna di lavorare con allenatori come Pagliuca che ti fanno crescere è fondamentale.

 

Non lavoro più nel mondo del calcio.

Faccio tutt’altro.Seguo sempre il calcio ad ogni livello ma non mi vedo più nel mondo del calcio.

Sono arrivate a zero le mie partite perché troppi problemi fisici ho avuto e ora il calcio lo posso solo guardare e commentare.
Un gol importante nella mia carriera è stato quello col Gallipoli all’ultima giornata ma il più importante è stato senz’altro il gol segnato al Flaminio di Roma nella finale playoff contro l’Atletico Roma.

 

Bellich è un giocatore completo che ha fatto molti più gol di me in carriera.Io calciavo anche le punizioni quando ero giovane.
Quest’anno credo sia difficile mettere in difficoltà la Juve Stabia.

Deve essere in giornata no oppure deve essere messa in difficoltà dai singoli che hanno grande livello tecnico.Può essere solo questo il modo migliore per mettere in difficoltà questa squadra che darà fastidio a tutti secondo me.

Vorrei tornare più spesso e ho promesso a Tarantino che sarei venuto a vedere qualche partita”.

 

Bertolaso: “Per buona prevenzione serve formazione”

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(Adnkronos) – "Si parla sempre di prevenzione dopo che è successa una tragedia, se ne parla dopo un'epidemia o dopo un incidente, ma in questo caso passiamo dalle parole ai fatti.E' fondamentale formare i professionisti relativamente a quelli che sono i criteri per garantire una vera prevenzione a tutti i cittadini.

Mi sembra un passo importante: non si fa clinica e non si fa assistenza se non c'è una formazione specifica sul tema più importante, quello della prevenzione".Sono le parole dell'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del nuovo corso di laurea triennale in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura, istituito alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università Statale di Milano. Si tratta del primo corso di questo tipo in Italia, come sottolinea Bertolaso: "Nel nostro Paese è una novità nella sua denominazione, e quindi nella sua mission, la prevenzione.

Un elemento centrale anche per quel che riguarda i nostri obiettivi come Regione e le strategie che Regione Lombardia vuole portare avanti in modo concreto per migliorare il livello di salute di tutti i cittadini che vivono in questa regione". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alzheimer, associazioni dei pazienti a leader G7: “La demenza è una sfida mondiale”

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(Adnkronos) – La Davos Alzheimer's Collaborative (Dac), insieme all'European Brain Council, alla Global Ceo Initiative on Alzheimer's Disease, all'Associazione italiana malattia di Alzheimer e a Fondazione Prada, ha lanciato oggi un appello urgente ai leader del G7 affinché affrontino la crescente sfida globale dell'Alzheimer e della demenza, adottando le misure necessarie per garantire un accesso equo alle terapie e alle altre innovazioni disponibili.La Dac, una partnership globale di organizzazioni che mira a curare la malattia di Alzheimer e a migliorare la salute del cervello, ha lanciato l'allarme in occasione dell'evento collaterale alla riunione dei ministri della Salute del G7 ad Ancona 'Promuovere la collaborazione globale per la demenza, la salute del cervello e l'invecchiamento sano: Continuare l'impegno del G7'.  Ad oggi – riporta una nota – sono circa 55 milioni le persone in tutto il mondo che soffrono di Alzheimer ed entro il 2050 questo numero è destinato a triplicare.

La malattia di Alzheimer, però, coinvolge direttamente anche familiari e caregiver che devono lasciare il lavoro per prestare assistenza e seguire i propri cari.La demenza incide con dei costi diretti sull'economia globale maggiori a 1.300 miliardi di dollari ogni anno – o di 15.000 miliardi di dollari in un solo decennio – ma il carico emotivo che si porta dietro è inestimabile.

Innumerevoli persone sono già morte lentamente a causa di questa malattia devastante, che ha segnato la vita di milioni di altre persone.  La richiesta di trovare una terapia in grado di modificare il corso della malattia entro il 2025 fatta al vertice G8 del 2013 ha posto le basi per la ricerca sull'Alzheimer.Oggi sono disponibili e approvati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Giappone, a Hong Kong, nella Corea del Sud, negli Emirati, in Israele e in Cina trattamenti innovativi per la malattia.

Tuttavia – si legge – queste terapie non sono equamente accessibili neanche in questi Paesi, il che crea gravi lacune nonostante l'approvazione a livello normativo.Inoltre, molti pazienti e persone a rischio di sviluppare l'Alzheimer non hanno ancora accesso alle cure più recenti per il rilevamento del deterioramento cognitivo e la diagnosi.

L'insieme di questi fattori aggrava notevolmente le disparità sanitarie nel mondo.  "I Paesi dell'Ocse devono dare l'esempio ponendo la demenza al primo posto nell'agenda politica.E' nostro dovere lavorare insieme per affrontare le sfide della diagnosi, migliorare la qualità dell'assistenza e sostenere gli sforzi per monitorare i risultati delle persone affette da demenza, continuando a promuovere la ricerca e lo sviluppo di trattamenti innovativi che facciano la differenza nella vita delle persone", ha dichiarato Yoshiki Takeuchi, Organisation for Economic Co-operation and Development (Oecd) Deputy Secretary-General.

La Dac e tutti i partner dell'evento hanno esortato i governi del G7 a intraprendere le seguenti azioni per garantire che i benefici del progresso scientifico siano disponibili per tutte le persone con Alzheimer: espandere la collaborazione globale e intersettoriale; investire nella preparazione del sistema sanitario; creare le condizioni per una diagnosi precoce e accurata; accelerare lo sviluppo e l'erogazione di cure per l’Alzheimer; promuovere la ricerca, l'accesso e l'equità in tutto il mondo.  "La scienza e l'industria stanno iniziando a fornire terapie rivoluzionarie che modificano la malattia e altre sono in arrivo – ha sottolineato George Vradenburg, presidente fondatore della Dac – Ora dobbiamo fare in modo che queste innovazioni raggiungano le famiglie che ne hanno bisogno.Il mondo dipende dai Paesi del G7, che devono guidare l'aumento degli investimenti nella ricerca sull'Alzheimer e creare quadri politici e modelli di assistenza sanitaria per garantire che la diagnosi precoce e i trattamenti efficaci siano universalmente ed equamente disponibili in ogni Paese, sia per i ricchi che per i poveri". L'Alzheimer è una malattia di notevole preoccupazione a livello italiano, in quanto l'Italia è la seconda nazione con la popolazione più anziana del mondo, e si stima che più di un terzo degli abitanti entro il 2050 avrà 65 anni o più.

Ad oggi – dettaglia la nota – ci sono più di 1 milione di persone affette da demenza, di cui 700.000 affette da Alzheimer, e il 44% degli italiani dai 65 anni in su afferma che la memoria o altre perdite cognitive sono un problema importante per loro. "Il nostro ruolo nella risposta globale all'Alzheimer sarà significativo – ha ammonito Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia – Considerati i nostri dati demografici di società super-invecchiata, il mondo ci osserverà da vicino mentre affrontiamo le sfide della demenza.Sarà fondamentale garantire che le innovazioni che migliorano e prolungano la vita delle persone affette da Alzheimer siano disponibili per tutti".  Hilary Evans-Newton, direttore generale di Alzheimer's Research Uk, la principale organizzazione benefica per la ricerca sulla demenza, ha aggiunto: "Sono fermamente convinta che, attraverso la ricerca, faremo progressi contro malattie come l'Alzheimer.

Ma quando le persone non sono in grado di beneficiare dei frutti di questa ricerca, è straziante.I politici del G7 e non solo devono agire ora per trovare soluzioni affinché le persone affette da demenza non continuino a non poter usufruire di trattamenti innovativi".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atp Shanghai, Djokovic travolge Cobolli e vola agli ottavi

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(Adnkronos) – Novak Djokovic avanza agli ottavi di finale del torneo Atp Masters 1000 di Shanghai 2024 (cemento, montepremi 8.995.555 dollari).Il serbo, numero 4 del mondo e quarta testa di serie, domina l'azzurro Flavio Cobolli, numero 30 del ranking Atp e 28 del seeding, con il punteggio di 6-1, 6-2 in poco più di un'ora.  Nel doppio, all'Atp di Shanghai inizia con un successo il percorso di Simone Bolelli e Andrea Vavassori.

I due azzurri hanno superato la coppia formata dal ceco Tomas Machac e dal cinese Zhizhen Zhang in tre set con il punteggio di 7-6 6-7 10-7 in poco più di un'ora e cinquanta minuti di gioco.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Brambilla (UniMi): “Nuovo corso laurea testimonia nostra capacità innovativa”

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(Adnkronos) – "Il corso di laurea triennale di ‘Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura’ porta in Statale il primo esempio a livello nazionale di corso di laurea che, all’interno di una facoltà di Medicina, mira a creare figure professionali che sappiano interagire con i medici nei contesti clinico assistenziali per accompagnare i pazienti nel momento delle malattie acute e nella cura delle malattie croniche”.Lo ha detto Marina Brambilla, rettrice dell’università degli studi di Milano, questa mattina durante la presentazione del nuovo corso di laurea triennale in “Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura” della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università statale di Milano. “Questo nuovo corso è la testimonianza della capacità innovativa della Statale – aggiunge la rettrice – Pur potendo offrire al momento cento posti, il corso ha raccolto più di 1.600 prescrizioni ed è quindi stato capace di intercettare il desiderio degli studenti di occuparsi in modo più efficace di queste tematiche nel contesto della sanità”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vago (UniMi): “Corso laurea riconosce importanza psicologo in prevenzione e cura”

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(Adnkronos) – "Quello presentato oggi è il risultato di un percorso iniziato qualche anno fa in ambito oncologico con il gruppo di psicologi della Statale e del dipartimento.Già prima della pandemia abbiamo infatti compreso che la figura dello psicologo stava diventando sempre più importante nel contesto della salute, sia nella fase della prevenzione che della cura che una persona si trova a dover affrontare".

E' quanto afferma Gianluca Vago, direttore del Dipartimento di Oncologia e Onco-ematologia dell'università degli Studi di Milano, in occasione della presentazione del nuovo corso di laurea triennale in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura della Facoltà di Medicina e Chirurgia di UniMi. "Si tratta di un percorso che è stato apprezzato, come dimostrano i numeri di adesione che sono veramente importanti – sottolinea Vago- e che si completa poi con la laurea magistrale e con la scuola di specializzazione.L'idea di fondo è che la figura professionale dello psicologo abbia la necessità di avere delle competenze specifiche nell'ambito della salute". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Consumi, acquisti online e sostenibilità: l’indagine di Altroconsumo

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(Adnkronos) – In un mondo sempre più orientato verso l'e-commerce, molti si chiedono se fare acquisti online sia più o meno sostenibile rispetto allo shopping in negozio.Un’indagine Altroconsumo, condotta su oltre 1.000 partecipanti attraverso la piattaforma ACmakers e che rientra nel progetto 'Sceglilo Sfuso o Riciclabile', con l’obiettivo di promuovere l’informazione e la formazione dei consumatori e sensibilizzarli rispetto alla riduzione degli imballaggi attraverso il riutilizzo, il riciclo, la semplicità di smaltimento e la comprensione delle etichette, ha approfondito questa tematica, esplorando e quantificando i reali impatti ambientali degli acquisti digitali.  Utilizzando un paio di auricolari bluetooth come esempio, è stato percorso l'intero ciclo di vita del prodotto, dalla fabbrica fino alla consegna, analizzando le emissioni di CO2 e gli imballaggi utilizzati. "Alla domanda 'con quanti imballaggi entra in contatto un paio di auricolari prima di essere venduto online?', solo 1 partecipante su 10 ha scelto, tra le quattro opzioni disponibili, quella giusta, cioè 'tra 9 e 11 imballaggi'.

Oltre agli imballaggi necessari per il trasporto dalla fabbrica al magazzino di competenza, infatti, gli auricolari venduti online richiedono un packaging singolo o comunque personalizzato anche per la spedizione dal magazzino al destinatario finale.La vendita dello stesso prodotto in negozio richiede invece un numero di componenti di imballaggio inferiore, circa 6-8", spiega Altroconsumo in una nota.  Restando all’esempio degli auricolari, alla domanda 'quale tipo di acquisto produce più CO2?', la maggior parte ha risposto che è l’acquisto online il più nocivo per l’ambiente. "Mentre – dice Altroconsumo – la risposta da indicare era un’altra, 'l’outlet fuori città'.

Questo perché i grandi punti vendita extraurbani, oltre a essere causa di elevate emissioni di CO2 (dovute al riscaldamento, al raffrescamento e all’illuminazione dell’outlet), sono fonte di ulteriore inquinamento, dal momento che i clienti per raggiungerli devono percorrere lunghe distanze perlopiù col proprio mezzo privato".  Alcuni recenti studi evidenziano il ruolo chiave che il comportamento dei consumatori gioca a favore o meno della sostenibilità ambientale, primo tra tutti il modo in cui avvengono gli spostamenti per raggiungere il negozio o il punto di ritiro del bene acquistato. "È emerso che i magazzini automatizzati che compongono la filiera degli acquisti online riescono a essere generalmente più efficienti in termini di energia per unità di prodotto.Sono sempre di più, infatti, le aziende di logistica che investono in flotte di consegna elettriche e magazzini a basse emissioni", osserva l'organizzazione dei consumatori.  L’indagine Altroconsumo mette in evidenza che "anche i consumatori hanno un ruolo attivo nel ridurre il proprio impatto, ad esempio evitando resi, preferendo il ritiro in un punto fisico vicino a casa e differenziando correttamente gli imballaggi.

Per ridurre l'impatto ambientale è essenziale, infatti, che i cittadini gestiscano correttamente il packaging tramite la raccolta differenziata.Ad esempio, le buste di carta imbottite vanno di solito nell'indifferenziato, ma se le parti di carta e plastica sono facilmente separabili, è possibile differenziarle.

Inoltre, per un riciclo ottimale, è consigliabile rimuovere le etichette adesive e altri elementi come nastri e graffette dalle scatole di carta prima di smaltirle". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Unicredit e Commerzbank: la partita si gioca su governance, dipendenti e sede

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(Adnkronos) –
Unicredit e Commerzbank, alla fine, arriveranno al matrimonio?E, soprattutto, con quale schema possono arrivarci?

Come per tutte le grandi fusioni bancarie, una volta acquisita la convenienza industriale e stabilito il prezzo necessario a soddisfare gli azionisti, la partita si gioca essenzialmente su tre fronti: la governance, la sorte dei dipendenti, la sede della nuova banca che nasce dall'integrazione. "Mettendo da parte le resistenze politiche, la trattativa reale si farà su questi aspetti, che hanno ognuno delle implicazioni sostanziali, e il compito degli advisor è trovare il giusto equilibrio", ragiona con l'Adnkronos una fonte vicina al dossier.  L'obiettivo, in estrema sintesi, deve essere "costruire un'architettura che possa rispondere in maniera puntuale alle obiezioni e ai paletti che si mettono in ogni deal di M&A".C'è però un elemento che va tenuto in considerazione. "Operazioni del genere, che ovviamente prevedono in partenza una banca a guidare il processo e una a 'subirlo', hanno poco senso se vengono lette in un'ottica di conquista.

Il saldo finale deve essere 'win win', altrimenti non funzionano", si fa notare. La conseguenza, sul piano più concreto, è che nel caso specifico che riguarda Unicredit e Commerzbank "ha poco senso ragionare continuando a pensare Unicredit come una banca italiana, perché è già da tempo una banca europea, e Commerzbank solo come una banca tedesca da difendere".In linea teorica, "non ci sarebbe da sorprendersi nel caso in cui si arrivasse a una banca guidata da Orcel, con un azionariato più largo e con sede a Francoforte".

Più complessa la gestione dei dipendenti, perché in genere le operazioni di concentrazione producono anche potenziali esuberi. "Vero, ma la razionalizzazione degli organici sta avvenendo comunque, in Italia e in Germania, anche nei rispettivi attuali perimetri".  Per ora, sul tavolo ci sono le carte scoperte dai Ceo delle due banche.Andrea Orcel guarda alla creazione di una banca più forte in Europa e aperta alla competizione globale. “Credo che l’Europa abbia bisogno di banche più grandi, forti per sostenere l’economia”, perché “senza campioni paneuropei non supererà le sfide evidenziate da Mario Draghi e da molti altri leader prima di lui”.

Evidentemente, accanto al valore più politico dell'operazione, il banchiere vede anche l'opportunità di creare valore.Sull'altro fronte, Bettina Orlopp oppone in un'ottica negoziale tutte le possibili obiezioni che riguardano l'integrazione di sistemi diversi, la presunta perdita di clienti, la valutazione delle agenzie di rating: “solo perché una fusione sembra buona sulla carta, non significa che sarà eseguita bene e che alla fine potrà avere successo e creare valore per i nostri azionisti”.  In mezzo ci sono gli spazi e i margini della trattativa, che potrebbe accelerare considerando anche le risposte del mercato e il convinto via libera che le Istituzioni europee e la Bce hanno già sostanzialmente accordato. (Di Fabio Insenga) —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Melania Trump e re Carlo sono amici di penna da anni: la rivelazione dell’ex first lady

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(Adnkronos) –
Melania Trump ha rivelato di essere amica di penna di re Carlo, con il quale condivide una "corrispondenza continua" dopo il loro primo incontro avvenuto nel 2005.L'inaspettata amicizia tra il sovrano e la moglie di Donald Trump è stata rivelata nel libro di memorie dell'ex modella 'Melania: A Memoir', recensito dal New York Times e che uscirà alla fine del mese. L'ex First Lady, 54 anni, racconta che, dopo il primo incontro con Carlo a New York nel 2005, i due si sono rivisti nel 2019 durante una visita di Stato nel Regno Unito, quando Donald Trump era alla Casa Bianca.

E' stato un "assoluto piacere riprendere i contatti con re Carlo" nel 2019, scrive la signora Trump. "Quella volta abbiamo avuto un'interessante conversazione sul suo profondo impegno per la salvaguardia dell'ambiente".  L'autobiografia racconta l'infanzia di Melania Trump in Slovenia, il successivo lavoro come modella e la sua relazione con Donald Trump, che l'ha vista diventare la seconda first lady in assoluto a nascere fuori dagli Stati Uniti.Sembra che anche Trump, in corsa per un secondo mandato alla Casa Bianca, abbia un buon rapporto con la famiglia reale e che re Carlo gli abbia scritto una lettera dopo il fallito tentativo di assassinio di luglio.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aggredita troupe del Tg3 in Libano, morto di infarto l’autista

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(Adnkronos) –
La troupe del Tg3 in Libano aggredita stamattina.La giornalista Lucia Goracci e l'operatore Marco Nicois sono stati attaccati a pochi chilometri da Sidone.

L'autista, cardiopatico, è morto di infarto.L'auto della troupe, che si muove in Libano con tutti i permessi, è stata minacciata e inseguita da un gruppo di persone in moto.

L'autista, Ahmad, ha accusato un malore: è intervenuta un'ambulanza e sono stati prestati soccorsi.L'autista è morto, tra il dolore e lo sconcerto di Goracci e Nicois.  
"Eravamo a Jiyeh, a Nord di Sidone, sul luogo di un bombardamento avvenuto due notti fa", ha detto Goracci. "Stavamo riprendendo senza problemi, un uomo si è scagliato verso l'operatore cercando di strappargli la telecamera.

Abbiamo protetto Marco e siamo tornati in auto per allontanarci, sono arrivate altre persone.L'uomo" che ha cercato di strappare la telecamera "ha lanciato una pietra.

Siamo andati via, quest'uomo ci ha inseguito.Quando ci siamo fermati in un distributore, quest'uomo ha strappato le chiavi all'autista, ha tentato di rompere la telecamera entrando attraverso i finestrini". "Nessuno ci è venuto in aiuto.

Ahmad ha cercato di farsi ridare le chiavi e a quel punto si è accasciato a terra.E' arrivata l'ambulanza, siamo corsi in ospedale: ci hanno che era morto dopo lunghi tentativi di rianimarlo.

Ahmad lavorava con gli uffici della Rai di Beirut e Gerusalemme da molti anni.Io e Marco, che è qui con me, non abbiamo parole per descriverne la profondità umana e la dolcezza", ha concluso la giornalista. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

UniMi lancia corso laurea Scienze psicologiche per prevenzione e cura

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(Adnkronos) – L'Italia è solo all'ottavo posto in Europa per fondi destinati alla prevenzione (quasi il 7% della spesa sanitaria totale), preceduta da Austria, Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia, Estonia, Repubblica Ceca e Ungheria.Il nostro Paese scende alla decima posizione quando la percentuale si trasforma in cifre effettive spese (193,26 euro per ogni abitante nel 2021, rispetto ai 213,18 della media Ue).

La conseguenza è un vero e proprio boom di stili di vita scorretti nel nostro Paese.E' quanto emerso oggi durante la presentazione del nuovo corso di laurea triennale in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura, istituito nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale di Milano: oltre 1.600 richieste di partecipazione al test d'ingresso, a fronte di 100 posti disponibili.  Il 24% della popolazione fuma, il 33% è in sovrappeso (il 10% obeso) e il 28% è completamente sedentario – è stato ribadito in conferenza stampa – Cattive abitudini che determinano lo sviluppo di patologie croniche, a partire dai tumori (nel 2023 stimati 395.000 nuovi casi, con un incremento, in 3 anni, di 18.400 diagnosi) e dalle malattie cardiovascolari, la principale causa di morte nel nostro Paese.

Dall'altro lato, si pone il problema dell'aderenza alle terapie, perché si stima che solo il 50% dei pazienti colpiti da malattie croniche assuma i farmaci in modo corretto: spesso infatti seguono le indicazioni del medico con discontinuità o abbandonano i trattamenti dopo un breve periodo.Gli interventi di tipo psicologico devono diventare parte integrante del percorso di cura.

Per questi motivi l'Università Statale di Milano inaugura il nuovo corso di laurea triennale, la prima esperienza di questo tipo in Italia.  "La recente pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza l'importante impatto psicologico prodotto da ogni situazione di salute, influenzando scelte di grande rilievo sociale – afferma Marina Brambilla, rettrice UniMi – L'avvio del nuovo corso di laurea triennale in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura si inserisce a completamento di un percorso che conta in ateneo già magistrale, Master e Scuola di specializzazione, e testimonia l'impegno dell'Università Statale di Milano nell'accogliere con una soluzione all'avanguardia un'esigenza sempre più sentita nei contesti di cura, cioè formare figure professionali che abbiano la preparazione teorico-pratica necessaria per integrarsi nel complesso lavoro multidisciplinare, richiesto nella gestione delle malattie acute e croniche.Questa iniziativa risponde a una lacuna nel panorama educativo nazionale e rappresenta un contributo di grande valore allo sviluppo innovativo del sistema salute: una responsabilità che la Statale, forte della centralità dei suoi medici e ricercatori nel sistema sanitario regionale, non poteva che accogliere e sperimentare per prima".  "La peculiarità della nuova offerta formativa è di essere inserita nella Facoltà di Medicina e Chirurgia – sottolinea Gianluca Vago, direttore del Dipartimento di Oncologia e Onco-ematologia dell'Università degli Studi di Milano – Fino a oggi mancava, nel panorama formativo nazionale, un corso di laurea triennale in Psicologia che fornisse conoscenze di base tecniche e psicologiche con un'impronta volta a costruire future figure professionali esperte nei percorsi di prevenzione e cura in area medica.

I progressi della ricerca, il miglioramento dell'efficacia delle terapie e il conseguente aumento dell'aspettativa di vita stanno cambiando la gestione dell'assistenza e della cura, ponendo i clinici di fronte a malattie croniche che richiedono interventi multidisciplinari complessi, in cui le implicazioni psicologiche sono essenziali".  Il corso di laurea in Scienze psicologiche per la prevenzione e la cura "si propone di formare laureati capaci di operare secondo modelli integrati della cura, collaborando strettamente con altri professionisti, come medici, infermieri, fisioterapisti, all'interno delle strutture sanitarie, come ospedali, ambulatori, case di comunità, e nell'assistenza primaria territoriale – spiega Roberta Ferrucci, docente di Neuropsicologia e Neuroscienze cognitive UniMi, coordinatrice della laurea triennale – Il corso è progettato per promuovere la salute e il benessere psicologico, prevenire il disagio e identificare precocemente le problematiche psicologiche, permettendo interventi tempestivi.I nostri laureati saranno preparati per migliorare l'aderenza dei pazienti alle cure, la qualità della vita e garantire una gestione efficace delle malattie croniche".

Nello specifico, "gli insegnamenti includono un'alternanza tra lezioni frontali, laboratori, seminari – illustra Ferrucci – lavoro di gruppo, apprendimento basato sul problema (problem-based learning), presentazione e discussione di casi clinici, studio individuale dei libri di testo e dei materiali forniti a lezione, confronto con i docenti, preparazione della tesi di laurea.Durante il percorso gli studenti acquisiranno competenze pratiche in diagnosi e terapia, familiarizzando con i test psicologici e neuropsicologici e le tecnologie digitali in ambito sanitario".

In generale, nel corso verranno approfondite e trattate tutte le situazioni sanitarie in cui l'inserimento di competenze psicologiche consenta di aumentare l'efficacia, l’efficienza e la qualità delle cure.  "L'integrazione dell'expertise psicologica nei contesti clinici è fondamentale – conclude Ketti Mazzocco, docente di Psicologia generale dell'Università degli Studi di Milano e coordinatrice della laurea magistrale – Il nuovo corso di laurea triennale è un necessario completamento dell'offerta formativa già presente in Statale e rivolta a psicologi, caratterizzata da un Master di 2° livello in Psiconcologia e dal corso di laurea magistrale in Psicologia in sanità che è oggi al suo secondo anno.Attività che hanno permesso la formazione in Statale di psicologi abilitati alla professione e specializzati nella prevenzione, riabilitazione e cura secondo un approccio integrato e le più moderne evidenze scientifiche".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Che cos’è un Semiconduttore e la tecnologia basata sui nanometri.

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I semiconduttori, in generale servono, per dare una conduttività di tipo elettrica intermedia tra i conduttori (come il rame) e gli isolanti (come il vetro).Naturalmente, questo tipo di conduttività, non è sempre la stessa e dipende da più fattori: temperatura, impurità aggiunte (il così detto drogaggio, atomi che donano elettroni), o l’applicazione di un campo elettrico. I semiconduttori più comuni sono il Silicio (Si) e il Germano (Ge).

La Tecnologia dei Semiconduttori, si è evoluta continuamente e la chiave del successo sta nelle dimensioni dei componenti.

Il Parametro chiave è la dimensione del nodo tecnologico, misurato in nanometri (nm).Più è piccolo questo numero, più è avanzata la tecnologia.

Nei primi anni 2000 si parlava di 50nm, poi si è passati tra 2010 e 2020 a 14-10-7(nm), attualmente parliamo di 5-3(nm), il futuro spinge verso i 2 e oltre (nm) chiedendo ingenti investimenti di denaro in ricerca e sviluppo.Il discorso principale è che più sono piccoli più si possono inserire transistor su un Chip, aumentando la potenza di calcolo, riducendo il consumo energetico e migliorando le prestazioni nel suo complesso.

Tutto questo interesse, ha provocato uno scontro tecnologico, tra varie nazioni, in particolare dalle analisi finanziarie di mercato emerge che aziende leader come la Taiwanese TSMC, la quale, è avanti nella produzione di semiconduttori nei volumi di 2nm, si contrapponendo al colosso Cina, che  attualmente produce semiconduttori di 7nm, questi dati emergono, dal fatto di aver constatato che, i cellulari delle grande aziende cinesi hanno chip di 7nm.Questo divario, è figlio delle sanzioni, che impedisce a paesi come la Cina, la Russia di acquistare macchinari per la litografica EUV (Extreme Ultra Violet) che permette di tagliare un wafer di semiconduttore in silicio, evitando impurità ambientali che potrebbero provocare mal funzionamenti dei Chip, ma una riduzione dei volumi a 2nm porta anche ad un prolungamento della legge di Moore.

Anche la Russia, sta procedendo, a dare vista ad un piano di investimento colossale con centinaia di progetti di R&D, per raggiungere un’autonomia di processo, per la produzione di semiconduttori di 28nm, infatti oggi parliamo di una produzione di semiconduttori di 65nm.  

L’Europa occidentale, dopo aver pagato lo scotto dell’Industria Automobilistica a causa della guerra tra Russia ed Ucraina, si prepara alla nuova sfida e punta a volumi di semiconduttori oltre i 2nm, con investimenti pari a 2,5 miliardi di euro.

Il Vecchio Continente, prepara il suo Chip Act da 43 miliardi di euro, attirando investimenti dell’americana Intel, la taiwanese TSMC e la sede italiana di Silicon Box (Azienda di Singapore) nel mega stabilimento di Novara.

L’importanza dei semiconduttori deriva dal fatto che permettono di far funzionare tutti i dispositivi elettronici moderni, quali Computer, Smartphone, Elettrodomestici, Dispositivi medici e Auto, e tutti i vari sistemi di automazione industriale che riguarda l’Auto e non solo ed infine i Sistemi di Robotica Industriale.

Nobel per la Fisica all’americano Hopfield e al canadese Hinton

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(Adnkronos) – La Royal Swedish Academy of Sciences ha deciso di assegnare il premio Nobel in Fisica 2024 all'americano John J.Hopfield e al canadese Geoffrey E.

Hinton "per scoperte e invenzioni fondamentali che consentono l'apprendimento automatico con reti neurali artificiali". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Francia consegnerà caccia Mirage a inizio 2025

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(Adnkronos) – La Francia fornirà all'Ucraina i caccia da combattimento Mirage 2000 nei primi tre mesi del prossimo anno.Lo ha annunciato il ministro della Difesa francese Sebastien Lecornu, spiegando che i caccia saranno dotati di tutte le più moderne attrezzature.

Lecornu ha aggiunto che ''continua l'addestramento dei piloti e dei meccanici ucraini'' in Francia per guidare gli aerei da combattimento e provvedere alla loro manutenzione. Continuano i bombardamenti.Un attacco russo contro l'area industriale Kharkiv ha ferito 11 persone.

Lo ha riferito il governatore Oleh Syniehubov, che inizialmente aveva dichiarato che nel raid la Russia ha utilizzato bombe aeree Kab, ma in seguito ha chiarito che il tipo di armi utilizzate è ancora in fase di definizione. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Consulta, opposizioni non partecipano al voto. Schlein: “Meloni non si è confrontata con noi”

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(Adnkronos) – Le opposizioni hanno scelto di non partecipare al voto del Parlamento in seduta comune sul giudice della Corte costituzionale.La decisione è stata formalizzata dalle assemblee dei gruppi parlamentari del Pd di Camera e Senato, riuniti a Montecitorio, dai gruppi parlamentari del M5S che non ritireranno la scheda, da +Europa e da Azione.

Italia Viva aveva già annunciato ieri, con una nota stampa, la mancata partecipazione.  Intervistata da SkyTg24, Elly Schlein ha confermato di essersi sentita e coordinata con le altra opposizioni. "Davanti a una forzatura della maggioranza noi non parteciperemo a questa forzatura, non parteciperemo al voto.Sulla composizione della Corte costituzionale è prevista una maggioranza rafforzata per favorire l'individuazione di profili alti e il dialogo tra maggioranza e opposizione, che c'è sempre stato – ha spiegato la segretaria del Pd – Abbiamo appreso dal giornale che la maggioranza andava dritta senza coinvolgerci.

Non può esserci da parte di questo governo, della Meloni e della maggioranza un atteggiamento proprietario delle massime istituzioni repubblicane".Schlein ha ribadito che è "assurdo" apprendere le decisioni dell maggioranza "dalla stampa, senza una telefonata".  Anche il segretario di +Europa Riccardo Magi si è espresso in merito:"Aver reso l'elezione di un giudice costituzionale una questione di governo, sia per il metodo che per la scelta del candidato, danneggia le istituzioni in uno dei passaggi più importanti e delicati della dinamica istituzionale.

Ecco perché oggi +Europa non parteciperà al voto: Meloni si fermi e consenta l’apertura di un confronto vero tra i gruppi parlamentari".Mentre in una nota, Azione sottolinea che "lo schema di rapporti tra maggioranza e opposizione così non regge, non c'è mai uno spazio di dialogo.

Il fatto che anche su un nome di valore non ci sia alcun lavoro che porti alla condivisione di una proposta, dimostra che così non si può andare avanti". "Non capiamo bene perché le forze di minoranza non intendano partecipare a un voto che è necessario per la costruzione di un sistema come quello che la Costituzione prevede", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura e Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida parlando a margine dell'evento di Coldiretti sugli 80 anni dalla fondazione al teatro Eliseo di Roma.E a chi gli chiedeva se teme che neanche oggi si riuscirà ad eleggere il giudice della Corte Costituzionale ha detto: "Non temiamo niente, raccolgo la sollecitazione del Presidente della Repubblica ripresa ieri dai capigruppo di Camera e Senato di Fratelli d'Italia che sostenevano la necessità che il Parlamento si esprima e porti a compimento un adempimento che gli è attribuito".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Da Zapata a Bremer, sempre più infortuni al ginocchio nel calcio: la causa

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(Adnkronos) – Solo un mese dall'inizio dei campionati di calcio nazionali e già tanti infortuni.Da Zapata del Torino a Bremer (Juve), da Rodri (Manchester City) a Carvajal (Real Madrid).

Passando anche per Ter Stegen, il portiere del Barcellona.Senza dimenticare anche Florenzi del Milan e Scamacca dell'Atalanta infortunatisi nella fase di pre-campionato.

Saltano legamenti del crociato, associati anche a lesioni del menisco, e molti osservatori – e anche gli stessi calciatori – lamentano che così gli atleti pagano il prezzo di un calendario di partire già fitto. "Le troppe partire sono una falsa pista, è vero che statisticamente più match si disputano e più ci sono i rischi di farsi male ma ci sono altri fattori.Il calcio è cambiato e oggi si arrivati ad un 'mix' di velocità e potenza che sollecita in modo intenso le articolazioni, soprattutto il ginocchio".

A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Alberto Momoli, chirurgo e presidente della Siot, la Società italiana Ortopedia e Traumatologia.  Ogni anno in Italia si registrano più di 80mila ricoveri per le lesioni del legamento crociato del ginocchio, due terzi dei quali in pazienti di sesso maschile (Dati Siot 2018). "Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento degli interventi di chirurgia del crociato nella popolazione generale che gioca a calcio a sei o calciotto su campo sintetici – continua Momoli – Spesso però sono persone che giocano senza un allenamento continuo.Per i calciatori professionisti il discorso è molto diverso.

La lesione del crociato ha più cause e non solo le tante partite tra campionato, coppe e nazionali.Se nel gesto del tiro la struttura più sollecitata è la caviglia, nelle cadute dopo un colpo di testa è il ginocchio come è sempre questa struttura a essere molto sollecitata quando si corre e si devia dall'asse in questo caso gli elementi stabilizzatori (il crociato, il menisco e il collaterale) sono molto sollecitati e le masse muscolari molto sviluppate – prosegue – che hanno oggi i calciatori producono una tensione elevata.

Se uno corre, frena e cerca di girarsi, ecco che può accadere che il crociato sottoposto a questo eccesso di tensione si rompa".  
Dopo l'infortunio quanto ci vuole per il recupero? "Tecnicamente un crociato non torna in campo prima di 6-7 mesi – risponde Momoli – Un professionista di alto livello fa i suoi conti su questo indipendentemente dal chirurgo.C'è un tempo biologico dovuto al trapianto del tendine che ha necessità di 6-7 mesi per stabilizzarsi.

E poi – conclude – c'è la riabilitazione che va fatta bene".   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Whitney Houston, morta la madre Cissy: la leggendaria cantante gospel aveva 91 anni

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(Adnkronos) –  Cissy Houston, leggendaria cantante gospel e madre della popstar Whitney Houston, è morta ieri mattina all'età di 91 anni nella sua casa del New Jersey in seguito alle complicazioni del morbo di Alzheimer.Vincitrice di due Grammy Award, Houston ha avuto una lunghissima carriera di successo come cantante, esibendosi sul palco al fianco di superstar come Elvis Presley e Aretha Franklin. Nata nel New Jersey nel 1933, Cissy Houston era la più giovane di otto figli.

Ha iniziato a cantare in giovane età dopo aver formato un gruppo gospel con i suoi fratelli.Negli anni '60 aveva formato il gruppo rythm ad blues Sweet Inspirations, che ha cantato per grandi nomi come Otis Redding, Dusty Springfield e Dionne Warwick.

Si esibirono anche nella canzone di successo di Van Morrison "Brown Eyed Girl". Dopo l'esperienza con gli Sweet Inspirations, Cissy Houston intraprese una carriera da solista ed esibendosi con artisti come Chaka Khan, Jimi Hendrix, Beyonce, Paul Simon e la sua celebre figlia Whitney Houston, morta nel 2012 all'età di 48 anni. Nel 1997 ha vinto un Grammy Award per il suo album gospel "Face to Face" e l'anno successivo per l'album "He Leadeth Me".Ha anche scritto tre libri, tra cui uno per commemorare sua figlia, intitolato "Remembering Whitney: A Mother's Story of Life, Loss and The Night The Music Stopped".

All'età di 80 anni, Houston ha cantato ancora una volta con Aretha Franklin durante la sua esibizione a "The Late Show" con David Letterman, dove hanno eseguito una cover di "Rolling in the Deep" di Adele. La Houston, cantante due volte vincitrice di un Grammy Award, è morta nella sua casa del New Jersey mentre era ricoverata per il morbo di Alzheimer, ha dichiarato la nuora Pat Houston. "I nostri cuori sono pieni di dolore e tristezza.Abbiamo perso la matriarca della nostra famiglia", si legge nel comunicato della famiglia a firma della nuora Pat Houston con cui si annuncia la scomparsa della leggendaria cantante. "Gli oltre sette decenni di carriera di Cissy Houston nella musica e nell'intrattenimento rimarranno in primo piano nei nostri cuori.

La nostra famiglia è benedetta e grata che Dio le abbia permesso di trascorrere così tanti anni con noi.Possa riposare in pace, accanto alla figlia Whitney, alla nipote Bobbi Kristina e agli altri cari membri della famiglia". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)