9.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 997

Ancona capitale della salute del cervello, sindaco Silvetti: “Onorati e impegnati”

0

(Adnkronos) – "Questo riconoscimento di cui siamo molto onorati arriva alla vigilia della Giornata della salute mentale del 10 ottobre e all'interno degli Extra G7 che abbiamo organizzato" nell'ambito del G7 della Salute, in programma dal 9 all'11 ottobre ad Ancona. "Abbiamo fatto un percorso conoscitivo e cognitivo per cercare di far capire alla popolazione qual è l'impegno dell'amministrazione comunale.Non ci limitiamo infatti a far parte di piattaforme come 'Everyone for Mental Health', all'interno della quale condividiamo informazioni e buone pratiche, ma siamo impegnati anche in un'attività di informazione che realizziamo presso i parchi pubblici comunali.

Qui coinvolgiamo varie generazioni, dove il movimento – dalla ginnastica dolce allo yoga – si integra con informazioni sulla buona alimentazione.Queste sono tutte buone pratiche che ci aiutano a promuovere la salute mentale".

Così Daniele Silvetti, sindaco di Ancona, commenta all'Adnkronos Salute il riconoscimento della città quale capitale europea della salute del cervello, conferito in occasione del convegno organizzato oggi nel capoluogo marchigiano da Ean, European Academy of Neurology, in collaborazione con Sin, Società italiana di neurologia, con la Strategia italiana per la salute del cervello. "Come sappiamo – aggiunge Silvetti – la salute mentale non è solo una problematica neurologica in senso stretto, ma rappresenta anche un'attività di apertura mentale e di elasticità, elementi fondamentali per vivere meglio e in modo più sano". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Neurologo Bassetti: “Promozione della salute del cervello concetto nuovo”

0

(Adnkronos) – "L'idea di promuovere la salute cerebrale è relativamente nuova.In Europa stiamo lavorando a diversi livelli per promuovere la salute del cervello come una priorità di salute pubblica.

Noi sappiamo oggi che il cervello, da un lato, è importantissimo per le nostre vite, sia come individui, sia come società, ma al tempo stesso sappiamo che le patologie cerebrali sono molto frequenti, molto importanti, e sono in aumento.Dobbiamo quindi promuovere, da un lato, la prevenzione delle malattie cerebrali e, dall'altro, la salute del cervello come lo strumento che permetterà alle nuove generazioni di affrontare un futuro sempre più legato alle capacità cognitive e cerebrali".

Lo ha detto Claudio Bassetti, decano alla Facoltà di Medicina dell'Università di Berna, past president della Società europea di neurologia, vice presidente dell'European Brain Council e coordinatore del piano sulla salute cerebrale in Svizzera, all'Adnkronos Salute questa mattina ad Ancona in occasione dell'Extra G7 Salute organizzato da Ean (European Academy of Neurology), in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello.  "Il primo Paese in Europa che ha lanciato una campagna nazionale per la salute del cervello – ricorda Bassetti – è stata la Norvegia nel 2018.La Svizzera e la Germania sono gli altri 2 Paesi che, nel 2022, hanno lanciato un'iniziativa e un Manifesto.

In Svizzera stiamo adesso definendo la roadmap.Stiamo dunque identificando target specifici e attività mirate per promuovere la prevenzione delle malattie cerebrali, sia neurologiche che mentali, psichiatriche.

Al tempo stesso, intendiamo promuovere la salute cerebrale già dalla giovane età, perché l'approccio deve coprire tutto l'arco della vita".  In particolare, "abbiamo individuato 5 priorità.La prima – elenca Bassetti – è aumentare la conoscenza sull'importanza non solo del cervello, ma anche della salute cerebrale.

La seconda è promuovere la formazione delle nuove generazioni, che dovranno affrontare l'ondata di problemi e di pazienti che avremo in cura negli anni futuri, dato che le patologie cerebrali, mentali e neurologiche sono in aumento.La terza priorità è la ricerca, su cui l'investimento è molto inferiore alle necessità.

Il quarto punto riguarda il lavoro con gli stakeholder nazionali sulla prevenzione.Il quinto, e forse più importante – conclude – è quello di collaborare con i pazienti e le organizzazioni dei pazienti, per garantire che le loro esigenze siano al centro della nostra azione". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Boon (Ean): “La salute del cervello diventi evidente nella popolazione come quella dentale”

0

(Adnkronos) – "Vogliamo lavorare su diversi livelli.La salute del cervello deve essere considerata a livello della popolazione generale", bisogna "farla diventare evidente e importante come la salute dentale per i bambini".

Lo ha detto Paul Boon, coordinatore Brain Health Mission della European Academy of Neurology (Ean), all'Adnkronos Salute questa mattina ad Ancona in occasione dell'evento 'Dare priorità alla salute del cervello: un imperativo globale per la salute pubblica', organizzato nel calendario di Extra G7 Salute da Ean, in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello. "Il secondo obiettivo – elenca Boon – è con i nostri professionisti: assicurarsi che i neurologi comprendano l'importanza dei problemi neurologici e del peso che queste malattie comportano.Sappiamo che circa il 43% del carico complessivo delle malattie è di natura neurologica.

Questo dato, pubblicato all'inizio di quest'anno su una delle riviste più autorevoli, non è ancora sufficientemente conosciuto.Anche il concetto di salute del cervello è poco conosciuto, non solo tra i neurologi, ma anche tra i professionisti affini.

In terzo luogo, vogliamo davvero coinvolgere i giovani.E' fondamentale che i giovani, gli studenti di Medicina e coloro che desiderano entrare nel campo biomedico comprendano cosa significhi la salute del cervello.

Vogliamo poi sensibilizzare i decisori politici.Nonostante la salute del cervello sia una parte fondamentale del campo medico, e il peso dei disturbi neurologici sia così rilevante, le risorse spese dai governi per affrontarli sono probabilmente inferiori al 10%.

C'è quindi un'enorme discrepanza tra la spesa pubblica, relativamente bassa, e lo sconvolgente, carico dei disturbi neurologici". Ogni nazione europea, ogni Paese membro dell'Ean "dovrebbe avere un proprio piano per il cervello – suggerisce Boon – Questo piano dovrebbe includere una visione globale e olistica su come quel particolare Paese affronterà le sfide legate alla salute del cervello in futuro.E' esattamente questo che stiamo perseguendo.

Non siamo a favore di un approccio generalizzato.Ogni Paese europeo ha le sue tradizioni, che vogliamo onorare e rispettare.

Allo stesso tempo, c'è un interesse comune e, data la complessità dell'Europa – conclude – dobbiamo trovare un compromesso". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Espulso imam di Bologna

0

(Adnkronos) – L'imam di Bologna Zulfiqar Khan è stato espulso. "Finalmente lo abbiamo rispedito a casa", ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, commentando l'espulsione decisa dal Viminale.  "Esprimiamo la nostra soddisfazione per l'espulsione dell'Imam della moschea di Bologna Zulfiqar Khan – dichiarano la deputata di Fratelli d'Italia Sara Kelany, responsabile immigrazione del partito, e il senatore bolognese di Fratelli d'Italia Marco Lisei – Avevamo segnalato con la nostra interrogazione al ministro dell'Interno la pericolosità sociale di questo predicatore di odio, che per il tramite dei suoi sermoni, soprattutto dopo il 7 ottobre, aveva attaccato con inaccettabili insulti gli ebrei, gli americani e tutto il mondo occidentale, rivendicando il sostegno ad Hamas.Dopo la nostra interrogazione con arroganza l'Imam aveva addirittura minacciato di seguire le vie legali contro di noi.

Evidentemente le nostre osservazioni e preoccupazioni erano più che fondate.Ringraziamo il ministro dell'Interno Piantedosi per l'attenzione dedicata a questa vicenda e per aver preso le necessarie misure di espulsione.

Su questi temi Fratelli d'Italia non arretrerà di un millimetro".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Neurologa Leonardi: “Italia tra Paesi europei che promuovono salute cervello”

0

(Adnkronos) – "L'Italia, insieme a Svizzera, Norvegia, Finlandia e altri tre Paesi europei, ha deciso di adottare una strategia nazionale per promuovere la salute del cervello".Così Matilde Leonardi, direttrice Neurologia all'Istituto Besta di Milano e membro del Consiglio della Società italiana di neurologia (Sin) e della European Academy of Neurology (Ean), questa mattina ad Ancona, nominata capitale europea della salute del cervello, spiega all'Adnkronos Salute il perché di una giornata nell'ambito del G7 per i ministri della Salute "per parlare di salute del cervello, tema fondamentale per la salute di un Paese".

Un evento promosso da Ean, Sin e con la Strategia italiana per la salute del cervello. "Possiamo parlare di salute del cervello perché la ricerca ha dimostrato che siamo in grado di prevenire ciò che una volta era considerato inevitabile, come l'invecchiamento e il declino cognitivo – afferma Leonardi – La ricerca ci dice che il 40% delle demenze può essere prevenuto grazie ad attività come lo sport, mantenere relazioni sociali, seguire una buona dieta, camminare ogni giorno, tenere sotto controllo la pressione e il diabete, e avere relazioni positive con gli altri.Come Sin, i 5mila neurologi italiani sono al fianco dei cittadini per dire che è possibile fare prevenzione e, nel caso in cui si sviluppi una malattia del cervello, cercare di mantenere un buon funzionamento il più a lungo possibile.

La neurologia italiana è presente e oggi ad Ancona, insieme alla European Academy of Neurology, premiamo la città come capitale europea della salute del cervello perché l'Italia può e deve, grazie al suo background basato sul concetto di 'One health' – che include alimentazione, relazioni sociali e cultura – diventare non solo capitale europea, ma mondiale della salute del cervello".  Serve però un coinvolgimento delle istituzioni, serve un intero sistema. "Come ricercatrice e neuroscienziata – aggiunge Leonardi – spero che si possa partire dalla ricerca, che è la base per sviluppare nuove terapie e diagnosi.L'Italia non è indietro, ma ha bisogno di più fondi.

Speriamo che le istituzioni finanzino la ricerca, individuando alcune priorità, soprattutto in un Paese anziano come il nostro, che necessita di maggior ricerca sulle malattie neurodegenerative e su quelle che impattano sull'invecchiamento.Siamo impegnati su molti fronti e abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni – rimarca la neurologa – Non possiamo lasciare solo il ministero della Salute, perché la salute non è solo una questione di sanità.

Abbiamo bisogno di buoni trasporti per raggiungere i luoghi di cura, di integrazione sociale per sostenere chi non è autosufficiente, e di cittadini – conclude – che si sentano responsabilizzati a prendersi cura di se stessi". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Moro (Ean): “Abbiamo strumenti per prevenire le malattie neurologiche”

0

(Adnkronos) – "Quante famiglie in Italia e in Europa hanno persone con una malattia del cervello: l'Alzheimer, il mal di testa, l'ictus, il Parkinson.E quanta sofferenza c'è nelle famiglie, perché queste persone non solo soffrono, ma sono anche un carico economico enorme per il sistema pubblico.

Se invece pensiamo a prevenire il più possibile queste malattie neurologiche", avremo benefici non solo per "le persone, ma anche per tutta la società.Adesso abbiamo la possibilità di prevenire" queste malattie, "la comunità scientifica ha gli strumenti per farlo, ma non ci si pensa" abbastanza.

Lo ha detto Elena Moro, neurologa all'Università di Grenoble (Francia) e presidente dell'European Academy of Neurology (Ean), una società che raccoglie i 45mila neurologi che vivono in Europa, all'Adnkronos Salute questa mattina ad Ancona in occasione dell'evento 'Dare priorità alla salute del cervello: un imperativo globale per la salute pubblica', organizzato nel calendario di Extra G7 Salute da Ean, in collaborazione con Sin (Società italiana di neurologia) e con la Strategia italiana per la salute del cervello. "Bisognerebbe partire dai bambini – spiega Moro – Insegniamo ai bambini come lavarsi i denti per prevenire le carie: allo stesso modo, dovremmo insegnare loro che l'esercizio fisico, dormire bene, mangiare correttamente possono già fare molto per la salute del cervello.Bisogna anche ridurre l'uso del telefonino e incentivare altre attività sociali che stimolino il cervello nel modo giusto.

Questi – aggiunge – sono aspetti fondamentali fin dall'infanzia, ma dovrebbero essere mantenuti anche in età adulta.A livello sociale, promuovere l'esercizio fisico, ore di sonno adeguate, una buona qualità del sonno e una corretta alimentazione sono tutti fattori importanti per il benessere del cervello.

Inoltre, c'è un collegamento significativo tra intestino e cervello, quindi l’alimentazione gioca un ruolo chiave". In Europa, "stiamo anche cercando di ottenere maggiori finanziamenti per la ricerca sulle malattie neurologiche, sia per la prevenzione che per la cura di chi è già affetto da queste patologie – sottolinea la presidente Ean – Ogni comunità neurologica nazionale è parte di questa campagna: organizziamo congressi annuali e promuoviamo attività in collaborazione con società nazionali, come la Società neurologica italiana".Le principali malattie neurologiche in Europa, su cui si focalizza la ricerca, sono "l'ictus e le patologie neurovascolari, le demenze, il Parkinson, l'epilessia e il mal di testa – elenca Moro – Ci sono progressi significativi, perché comprendiamo meglio come si sviluppano queste malattie e possiamo quindi creare farmaci più efficaci, sia per prevenirle che per gestirle, e in alcuni casi, per curarle.

Mi riferisco, ad esempio, ai nuovi farmaci per l'emicrania, che sono molto promettenti.Ci sono anche farmaci per l'Alzheimer che stanno facendo progressi, anche se con qualche difficoltà.

Inoltre, per il Parkinson, ci sono degli anticorpi che potrebbero rallentare la progressione della malattia.Ma è fondamentale puntare sulla prevenzione, perché il cervello, una volta danneggiato, fa molta fatica a rigenerarsi.

Non si rigenera completamente, e le cicatrici che rimangono – conclude – possono avere conseguenze non tanto estetiche, ma funzionali". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Di nuovo un Maldini in nazionale, prima convocazione azzurra per Daniel: “Che orgoglio”

0

(Adnkronos) – Per la terza generazione la nazionale italiana avrà in squadra un Maldini.Daniel Maldini, figlio di Paolo e nipote di Cesare, è alla sua prima convocazione con la maglia azzurra, in occasione della partita di Nations League contro il Belgio."Questa chiamata è arrivata nel momento perfetto, mi sento bene in campo e con la squadra.

L'Italia è una squadra con una qualità incredibile, spero di dare una mano in ogni modo: voglio portare la mia qualità ma voglio anche sacrificarmi per questa squadra", ha aggiunto il giocatore ventitreenne. "Sono molto orgoglioso in passato sono stato contattato dal Venezuela, – ha continuato Maldini, che è figlio dell'ex modella venuezelana Adriana Fossa – ma ho preferito aspettare il momento giusto per essere qui.Credo ne sia valsa la pena". 
Sessantuno anni dopo nonno Cesare e a oltre 22 anni di distanza dall’ultima delle 126 presenze in azzurro di papà Paolo, Daniel è chiamato a portare avanti la dinastia Maldini in Nazionale.

Un’eredità pesante, una saga familiare che si intreccia sempre più con la storia calcistica dell’Italia unendo tre diverse generazioni: "La mia famiglia mi è sempre stata vicina, abbiamo parlato però poco di questa convocazione.Mi fa un bell'effetto vedere qui le foto di mio padre e mio nonno, ma penso al ritiro e vivo giornata dopo giornata".

Non è facile portare un cognome così ingombrante: “Con il tempo capisci che devi continuare per la tua strada a prescindere dal parere degli altri, positivo o negativo che sia”.  
Cresciuto nelle giovanili del Milan, e non sarebbe potuto essere altrimenti, Maldini ha poi fatto la gavetta a La Spezia ed Empoli per sbocciare a Monza, ritagliandosi in questo avvio di stagione un ruolo sempre più centrale nella squadra di Nesta. "Ha la giocata incantevole, a volte però si assenta dalla partita", ha detto ieri di lui Spalletti, aggiungendo che mancava nel gruppo un calciatore con le sue caratteristiche: "Le parole del mister nei miei confronti mi fanno molto piacere.Ha assolutamente ragione, devo cercare di restare in partita il più possibile.

Spero di far vedere buone cose in allenamento".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Padovani (Sin): “Poca consapevolezza su impatto malattie neurologiche e mentali”

0

(Adnkronos) – "Oggi non c'è ancora una grande consapevolezza del peso delle malattie neurologiche.C'è una certa difficoltà nel comprendere che malattie mentali e neurologiche fanno parte di un unico grande capitolo".

Così Alessandro Padovani, presidente della Sin, Società italiana di neurologia, questa mattina ad Ancona, capitale europea della salute del cervello, spiega all'Adnkronos Salute l'importanza della promozione della salute del cervello per la salute pubblica, nel corso di un evento di Extra G7 Salute, organizzato da Ean, European Academy of Neurology, in collaborazione con Sin, Società italiana di neurologia, e con la Strategia italiana per la salute del cervello. "Vogliamo avviare una discussione per promuovere una maggiore consapevolezza e cultura – continua Padovani – Sappiamo che, attraverso la prevenzione e una migliore cura delle malattie neurologiche, possiamo contribuire al miglioramento del sistema sanitario nazionale".Per questo "è importante ed è fondamentale che il ministero della Salute, il ministero della Ricerca e il ministero degli Affari sociali collaborino con noi.

Esiste già un tavolo dedicato alla salute mentale, ma noi vorremmo che, insieme all'Istituto superiore di sanità, si creasse anche un tavolo specifico per la salute del cervello".Come Sin, a livello istituzionale, nella Settimana del cervello che si tiene ogni anno nella seconda settimana di marzo "abbiamo lanciato il Manifesto 'One brain one health' per la salute del cervello, a cui ha aderito il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ringrazio".  "E' stata la prima pietra – racconta Padovani – Da lì abbiamo costruito la cosiddetta piattaforma della Strategia italiana sulla salute cerebrale.

Oggi hanno aderito più di 14 società scientifiche, tra cui la Sin, la Sinpia (neuropsichiatria infantile), la Società italiana di gerontologia e geriatria, la Società italiana di psichiatria e molte altre associazioni di familiari, come Aism e l'Associazione Alzheimer.Abbiamo coinvolto anche le federazioni degli psicologi, farmacisti, infermieri e molte altre.

Il nostro obiettivo – sottolinea il presidente Sin – è allargare questa piattaforma e creare, per la prima volta, un soggetto interdisciplinare e multidisciplinare che abbia come scopo il miglioramento della qualità della vita, ma soprattutto della salute del cervello.La salute del corpo parte dal cervello, e un cervello sano è la base per prevenire anche molte malattie somatiche".

Con 'One brain one health' "ci colleghiamo al concetto di One health promosso dal ministero della Salute – precisa Padovani – che considera la salute umana legata all'ambiente, alla vita degli animali e delle persone.Lo slogan One brain sottolinea la necessità di abbattere i confini tra i diversi esperti del cervello: il cervello è di tutti, e dobbiamo lavorare insieme – conclude – per migliorare tutte le malattie che lo riguardano". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nomine Rai, stallo su presidenza e spaccatura in Vigilanza: niente accordo su data del voto

0

(Adnkronos) – Non si sblocca lo stallo sulla nuova presidenza della Rai.Nel corso dell'Ufficio di presidenza della commissione di Vigilanza non si è trovato l'accordo su una data per il voto.

Alla fine, si è preferito rimandare ogni decisione.Non senza qualche tensione.

Raccontano all'Adnkronos infatti che la fumata nera di oggi sia stata accompagnata da una ''spaccatura" nella maggioranza sui tempi della votazione, segnale che in mancanza di un accordo politico i numeri per portare a casa l'elezione del presidente ancora mancano.Lega e Noi moderati sarebbero stati possibilisti su una calendarizzazione del voto mentre Fratelli d'Italia e Forza Italia avrebbero spinto per far decantare la situazione con uno slittamento dei tempi.  
Rita Della Chiesa, componente di Forza Italia in Vigilanza, interpellata dall'Adnkronos, getta acqua sul fuoco: "Nessun ostruzionismo" della maggioranza, "l'opposizione non viene e questa cosa è grave.

Non si vogliono confrontare con la conta dei voti, che razza di democrazia è?", spiega motivando i dubbi della compagine di governo.Mentre la maggioranza temporeggia sulla fissazione di giorno e orario, l'opposizione stringe, adducendo gli adempimenti di legge che esigerebbero la votazione entro la giornata di venerdì.

Di fatto "gravissimo" parla Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai, che sottolinea: "I termini di legge scadono venerdì e quindi dobbiamo assolutamente stabilire entro venerdì una data per ratificare la presidenza del Cda della Rai".  Il vero 'nodo' da sciogliere sono i voti per poter eleggere la presidente designata Simona Agnes, vicina a Forza Italia.Per il via libera è infatti necessaria la maggioranza qualificata in cui compaiano anche le preferenze di una parte dell'opposizione: servono 28 voti, ma al momento nel pallottoliere della maggioranza se ne conterebbero solo 26.

Dopo lo strappo con il Pd, la maggioranza conta di poter convincere il M5S a votare a favore, ma ci vuole tempo, un tempo che ormai stringe. La norma infatti stabilisce che la Vigilanza debba essere convocata per il voto entro dieci giorni dalla nomina.La settimana prossima si sarebbe dunque fuori dai tempi previsti: resta da capire cosa accadrà se la maggioranza dovesse opporsi ad una data entro venerdì.

La presidente della Vigilanza Floridia ha intanto sottolineato in una nota di aver "convocato per domani mattina alle 8 la Commissione di Vigilanza in plenaria affinché si decida in quella sede la data del voto.Ove ciò non avvenisse -ha messo in chiaro- calendarizzerò il voto entro venerdì, come previsto dal regolamento".

Domani dunque, alle 8 del mattino, la Vigilanza si riunirà in plenaria, per trovare una data. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

In sella a motorino rubato e senza casco, si schianta contro muro: morto 17enne a Roma

0

(Adnkronos) – Un ragazzo di 17 anni è morto dopo essersi schiantato contro un muro in sella a uno scooter.E' successo intorno alle 18 di ieri nel quartiere Ostiense.

Da una prima ricostruzione effettuata dagli agenti della Polizia Locale sul posto per i rilievi, sembra che la vittima, uno studente senza precedenti con la giustizia, fosse in compagnia di un altro ragazzo in via di Riva Ostiense quando, alla vista di una pattuglia dei carabinieri è salito senza casco in sella al motorino – risultato poi rubato – mentre l'altro, a piedi, si nascondeva nella vegetazione.  Riuscito a far perdere le proprie tracce, è stato ritrovato poco dopo a terra, in condizioni gravissime, dopo essersi schiantato contro un muro.Trasportato d'urgenza al San Camillo, è morto poco dopo.

La salma è stata riconsegnata ai familiari.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Troupe nel mirino, dal Libano alla Somalia una lunga scia di sangue

0

(Adnkronos) – Troupe inseguite, minacciate, aggredite, sterminate.Oggi in Libano la giornalista inviata del Tg3 Laura Goracci e l'operatore Marco Nicois piangono il loro autista libanese, stroncato da un malore dopo le minacce e l'aggressione subite durante uno spostamento.

Quella dei giornalisti e dei loro operatori vittime della guerra è una storia lunga e costellata di paura e lacrime.  Da Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D'Angelo, vittime a Mostar, in Bosnia, il 27 gennaio 1994 a Ilaria Alpi, uccisa il 20 marzo dello stesso anno a Mogadiscio, insieme all'operatore Miran Hrovatin, la guerra insanguina senza pietà gli obiettivi di quanti provano a raccontarla.Un anno più tardi, stessa sorte toccò a un altro operatore, ancora una volta della Rai: Marcello Palmisano venne colpito e ucciso da una raffica di proiettili mentre era a bordo di un fuoristrada a Mogadiscio insieme alla giornalista Carmen Lasorella, anche lei ferita.  Quattordici anni fa, il 19 maggio 2010, Fabio Polenghi, fotografo freelance, venne ucciso in Thailandia in un blitz dell’esercito contro il movimento antigovernativo delle 'Camicie rosse'.

Nel 2004 fu Enzo Baldoni, giornalista e pubblicitario, a morire a Bagdad dove era andato per realizzare un reportage per il settimanale 'Diario'. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Malattie rare, Charcot-Marie-Tooth: da Consulcesi corso Ecm per diagnosi più rapide

0

(Adnkronos) – Al via il secondo corso di formazione gratuita sulla malattia di Charcot-Marie-Tooth (Cmt) dedicato ai medici di medicina generale e ai professionisti sanitari.Si chiama 'Riconoscere, diagnosticare e curare la malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT)' ed è realizzato da Fondazione Consulcesi e Acmt-Rete, in collaborazione con Fimmg Roma.

Il progetto formativo professionale nasce per migliorare la diagnosi precoce e la gestione clinica dei pazienti affetti da Cmt.Infatti, questa rara neuropatia periferica ereditaria è spesso poco riconosciuta, con un ritardo diagnostico medio che arriva fino a 10 anni.  La Cmt, nonostante sia la neuropatia periferica ereditaria più comune, è poco nota anche tra i medici e gli operatori sanitari.

Colpisce principalmente le estremità del corpo, ostacolando il controllo dei movimenti di mani e piedi e compromettendo l'equilibrio.Spesso gesti quotidiani come camminare, impugnare una posata o abbottonare una camicia diventano difficili o impossibili per chi soffre di questa malattia.

Molti pazienti attendono anni prima di ricevere una diagnosi corretta, vivendo nell'incertezza. "Dopo il successo della prima edizione, che ha visto centinaia di operatori sanitari formarsi sulla malattia, Acmt-Rete conferma la collaborazione con Fondazione Consulcesi – commenta Federico Tiberio, presidente di Acmt-Rete – L'obiettivo è formare un numero sempre maggiore di medici a riconoscere i segni clinici della Cmt, favorendo diagnosi tempestive e poi indirizzare i pazienti verso specialisti adeguati in tempi brevi".  Sviluppato da un team di esperti coordinato da Francesco Ferraro, direttore del Dipartimento di Riabilitazione specialistica neuromotoria presso il presidio di Bozzolo (Mantova) – riporta una nota – l'evento Ecm affronta i sintomi, le caratteristiche cliniche e i percorsi terapeutici della Cmt.Tra i formatori, vi sono neurologi, fisioterapisti, genetisti e chirurghi ortopedici, che offrono un approccio multidisciplinare alla gestione della malattia.

Il corso è completamente gratuito e accessibile attraverso la piattaforma Fad di Sanità In-Formazione.Alla fine del percorso, i partecipanti potranno sostenere un test e ottenere 5 crediti Ecm.

Il corso è disponibile da ottobre 2024 in modalità da remoto, permettendo ai partecipanti di gestire il proprio tempo e apprendere a ritmo individuale. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Coppa Italia, Juventus favorita per il bis, ma le altre big?

0

La Coppa Italia è una delle competizioni più storiche e affascinanti del calcio italiano, che da sempre regala emozioni e colpi di scena.Il suo attuale formato, introdotto quattro stagioni fa, prevede una fase preliminare in cui si scontrano le squadre di categorie inferiori, prima di arrivare alla fase finale, dove entrano in gioco le big della Serie A.

Il torneo raggiunge il suo clou con gli ottavi di finale, da cui parte la corsa vera e propria verso la finale.Ad eccezione delle semifinali, che si disputano con gare di andata e ritorno, tutte le altre sfide sono ad eliminazione diretta, con una singola partita decisiva per stabilire chi passa il turno.

L’epilogo della Coppa Italia 2024/2025 è fissato per il 14 maggio, giorno in cui si conoscerà il nuovo campione.La Coppa Italia rappresenta non solo un trofeo ambito, ma anche una via preferenziale per accedere alle competizioni europee.

Club come l’Inter, il Milan e il Napoli puntano a interrompere l’egemonia juventina e aggiungere un nuovo trofeo alle rispettive bacheche.Mentre i rossoneri cercano di rompere un digiuno che dura da più di vent’anni, il Napoli, con meno impegni internazionali, potrebbe vedere nella Coppa Italia una grande opportunità per tornare a vincere.

La scorsa edizione ha visto trionfare la Juventus e anche quest’anno la squadra di Thiago Motta per le quote vincente Coppa Italia potrebbe concedere il bis.Del resto, la squadra bianconera, quotata a 3.40, domina la classifica avendo sollevato il trofeo ben 15 volte.

Dietro alla Juventus, c’è prima l’Inter a 3.65 e quindi a strettissimo contatto, poi il Napoli a 5.00, l’Atalanta a 6.00, il Milan a 6.50; staccate invece Roma a 17.00 e poi la coppia Lazio e Fiorentina a 23.00.Restando un po’ ai numeri della competizione, la Juventus, oltre ad essere la squadra con più Coppa Italia in bacheca, detiene anche il record per il maggior numero di vittorie consecutive.

Dal 2014 al 2018, i bianconeri hanno infatti conquistato la coppa per quattro edizioni consecutive, un’impresa che rimane senza eguali nella storia del torneo.Questo periodo di dominio è stato uno dei momenti più brillanti per il club torinese, che ha saputo mantenere un livello di prestazioni eccezionale anche in una competizione tanto imprevedibile.

Nel corso degli anni, la Coppa Italia ha comunque anche regalato sorprese, con squadre meno blasonate capaci di arrivare fino in fondo.I tifosi italiani aspettano sempre con ansia questa competizione, che, grazie al suo formato diretto, mantiene alto il livello di incertezza fino all’ultimo minuto.

Non importa quali siano le previsioni, il fascino del torneo risiede proprio nella sua imprevedibilità, dove ogni partita può riscrivere la storia e regalare nuovi eroi.

Ucraina, Kim manda soldati nordcoreani in guerra per la Russia

0

(Adnkronos) –
Kim Jong-un in soccorso di Vladimir Putin nella guerra che la Russia combatte in Ucraina.La Corea del Nord potrebbe inviare i propri soldati per aiutare le forze armate di Mosca nel conflitto in corso da oltre 950 giorni. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, il ministro della Difesa di Seul, Kim Yong-Hyun, ha dichiarato in parlamento che è probabile che Pyongyang stia pianificando di inviare truppe regolari, "dato che Russia e Corea del Nord hanno firmato un trattato simile a un'alleanza militare.

La possibilità di un simile dispiegamento è alta".Kim e Putin hanno siglato l'intesa a giugno, quando il presidente russo si è recato in visita in Corea del Nord.  La presenza di soldati nordcoreani sul teatro di guerra sarebbe già realtà, a giudicare dalle news diffuse nei giorni scorsi dai media ucraini.

In particolare, 7 ufficiali di Pyongyang sarebbero rimasti uccisi in un raid ucraino nel Donetsk. "Riteniamo che ci siano stati feriti e vittime tra i soldati nordcoreani in Ucraina", ha affermato il ministro sudcoreano. Da oltre un anno, la Corea del Nord fornisce alla Russia grandi quantità di proiettili di artiglieria e missili balistici per sostenere lo sforzo bellico.Si è anche avuta notizia di personale militare o di polizia nordcoreano in partenza per unirsi agli "sforzi di ricostruzione" nel Donbass all'inizio del 2023 e di piani per l'invio di istruttori militari a luglio di quest'anno. I due Paesi hanno firmato un patto di difesa reciproca durante la visita di Putin. "Le relazioni tra Russia e Corea del Nord si stanno evolvendo fino a diventare tanto strette quasi quanto un'alleanza militare – ha affermato il ministro sudcoreano – Pertanto, dal nostro punto di vista, potrebbero essere schierate più truppe nordcoreane nella guerra". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superprof, a Milano evento per confronto tra docenti e formazione a 360 gradi

0

(Adnkronos) – Si è tenuto a Milano l’evento annuale di Superprof dove decine di professori iscritti alla piattaforma hanno potuto incontrarsi e conoscere il team che opera dietro il servizio di lezioni private più grande d’Europa.Superprof è infatti una realtà che copre ormai più di 50 Paesi a livello globale e nei mercati più consolidati e floridi come l’Italia l’azienda organizza spesso degli eventi di svago per i propri docenti in varie città. Ma il divertimento non è il solo scopo della cosiddetta 'serata ambasciatori'.

Superprof offre infatti ai partecipanti la possibilità di confrontarsi fra docenti della stessa materia, conoscere altri prof della città e, soprattutto, di formarsi come insegnanti professionisti a 360 gradi.
 Quest’anno, infatti, Superprof ha organizzato un workshop formativo gratuito per i propri insegnanti con tematiche legate alla pedagogia, al branding, alla dizione, al mercato dell’istruzione, fino ad arrivare alla parte legata alla fiscalità delle lezioni private.La tutela e la crescita dei propri docenti rimane una priorità per Superprof, che metterà in atto diversi eventi formativi per i docenti che vogliono intraprendere percorsi professionali legati all’istruzione privata, sempre più fruttuosi.

A Milano sono stati più di 60 i professori privati che hanno partecipato all’evento, dal rinfresco al corso formativo.Un evento che sarà ripetuto presto in altre città Italiane, con numeri di partecipanti sempre più in crescita, come lo sono i numeri dell’azienda stessa.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ue rimuove Antigua e Barbuda da lista paradisi fiscali

0

(Adnkronos) – Per l'Unione Europea Antigua e Barbuda non è più un paradiso fiscale.Il Consiglio Ue ha rimosso oggi lo stato insulare caraibico dalla lista delle 'giurisdizioni non cooperative a fini fiscali'.  Oggi nell'elenco restano 11 giurisdizioni: Samoa americane; Anguilla; Fiji; Guam; Palau; Panama; Russia; Samoa; Trinidad e Tobago; Isole Vergini americane; Vanuatu.

Il Consiglio "si rammarica del fatto che queste giurisdizioni non siano ancora cooperative in materia fiscale e le invita a migliorare il proprio quadro giuridico".  Antigua e Barbuda era stata inclusa nella lista Ue dei paradisi fiscali nell'ottobre 2023, dopo una valutazione negativa del Forum globale dell'Ocse in materia di scambio di informazioni su richiesta.Dopo le modifiche apportate alle norme da Antigua e Barbuda, il Forum ha concesso una revisione supplementare, che sarà portata a termine prossimamente.

In attesa dell'esito della revisione, Antigua e Barbuda è stata spostata in un elenco a parte.Inoltre, secondo l'Ue, due giurisdizioni inserite nell’elenco da molto tempo, Fiji e Palau, hanno compiuto "passi promettenti" verso il rispetto dei criteri di inserimento, nota il Consiglio.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascolti tv, ‘Brennero’ vs Grande Fratello: Rai 1 in testa

0

(Adnkronos) –
Rai1 con 'Brennero' si aggiudica la prima serata televisiva di lunedì 7 ottobre.Con uno share pari al 16,2%, l'ultima puntata della fiction con Matteo Martari è stata vista da 2.782.000 spettatori.

Secondo posto sul podio per Canale 5 che con il 'Grande Fratello' ha conquistato 2.293.000 spettatori registrando uno share del 18.5%.Italia1 con 'Lucy' è stato invece la scelta di 1.040.000 spettatori per uno share al 6.4%, guadagnando la terza posizione della serata. Fuori dal podio con il 5,2% di share rai2 'Lo Spaesato', il comedy show condotto da Teo Mammucari, che ha registrato un totale di 897.000 spettatori.

A seguire, La7 con lo Speciale TgLa7 dedicato alla situazione in Medio Oriente ha tenuto davanti allo schermo 840.000 spettatori, totalizzando uno share del 4.5%.Rete4 con 'Quarta Repubblica' è stato la scelta di 801.000 spettatori (share al 5.7%), mentre Rai3, che ieri trasmetteva la seconda puntata di 'Lo Stato delle Cose', ha intrattenuto 631.000 spettatori facendo registrare il 4% di share. Si aggiudica il primo posto sul podio nell'access prime time ancora una volta Stefano De Martino che continua a brillare con 'Affari Tuoi' su Rai1: 5.687.000 spettatori con uno share del 26.2%.

Su Canale 5 con un totale di 2.853.000 spettatori 'Striscia la Notizia' registra il 13.1% di share.  Sul fronte dell'informazione televisiva serale, la sfida è vinta dal tg1, che nell'edizione delle 20 incassa un ascolto medio di 4.451.000 telespettatori e il 22.4% di share.Segue a ruota il tg5, scelto da 4.025.000 utenti (share del 20.1%).

Sempre alle ore 20, il tg La7 diretto da Enrico Mentana è stato visto da 1.591.000 spettatori realizzando il 7.9% di share. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

L’indagine, cure mirate migliorano vita a 79% pazienti con artrite reumatoide

0

(Adnkronos) – Personalizzare i percorsi di cura dell'Artrite reumatoide (Ar) mettendo al centro il paziente-persona con tutti i suoi bisogni clinici, sociali e relazionali. È la richiesta condivisa dal 79% dei pazienti con Ar, convinti che sia questa la strada maestra per garantire una migliore qualità di vita, intesa come benessere psicosociale correlato ad un buon livello di funzionalità, aspetti centrali per una patologia cronica che molto spesso si accompagna a comorbidità. È quanto emerge dall'indagine condotta su pazienti e clinici che ha dato vita al Position Paper "Innovare la presa in carico della persona con Artrite reumatoide: dagli unmet needs alla personalizzazione della cura" realizzato da Altems Advisor – Facoltà di Economia Università Cattolica del Sacro Cuore con il patrocinio di Anmar – Associazione nazionale malati reumatici Odv e di Apmarr – Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare, e con il contributo non condizionante di Alfasigma.  Obiettivo del Paper, presentato oggi al Senato della Repubblica su iniziativa della Senatrice Elena Murelli, è far emergere i bisogni attualmente non soddisfatti nella gestione dell'Ar e portare all'attenzione delle Istituzioni idee e modelli concreti per disegnare un percorso diagnostico-terapeutico ideale, grazie a strategie basate sulla persona, sul rapporto virtuoso con il territorio, e sulla capacità di armonizzare in modo efficace e appropriato le risorse terapeutiche a disposizione. "La gestione dell’artrite reumatoide richiede una diagnosi precoce, un intervento tempestivo e un approccio olistico che consideri non solo gli aspetti clinici, ma anche quelli psicologici e sociali – ha evidenziato la senatrice Murelli della 10ª Commissione Permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale – Intendiamo abbracciare e sottolineare la necessità di un cambiamento radicale nei percorsi di cura per i pazienti affetti da artrite reumatoide.Vogliamo garantire a questi pazienti non solo un accesso più rapido e facilitato alle terapie innovative, ma anche un supporto costante lungo tutto il loro percorso di cura, che deve essere sempre più personalizzato e rispondente ai bisogni specifici del singolo, considerando anche i danni strutturali e le diverse comorbidità che anche l’artrite reumatoide comporta".  L’indagine, elaborata da un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da clinici, Associazioni pazienti, farmacologi e farmaco-economisti, ha coinvolto 67 professionisti sanitari e 70 pazienti con artrite reumatoide.

Identificazione precoce della diagnosi, comunicazione tra medici di famiglia e reumatologi, gestione efficace delle comorbidità, riorganizzazione dei servizi di cura, accesso all’innovazione sono tra i principali bisogni non soddisfatti nella gestione dell’artrite reumatoide indicati con punteggi diversi da specialisti e pazienti.  Il 34% dei pazienti – riporta una nota – ritiene di non aver ricevuto una diagnosi tempestiva, contro il 32% dei medici che ritiene che l’identificazione precoce dei sintomi sia una pratica comune.Mentre quasi la metà dei professionisti sanitari (44,78%) valuta positivamente l'efficienza nella gestione delle comorbidità, solo il 27,91% dei pazienti condivide questa percezione.

Una quota significativa di pazienti (20,93%) esprime insoddisfazione, evidenziando una potenziale discrepanza tra la valutazione clinica e l'esperienza vissuta dai pazienti nella gestione delle comorbidità nell'artrite reumatoide.Quasi la metà dei professionisti sanitari (47,76%) ritiene che il rafforzamento della medicina territoriale possa migliorare significativamente la gestione dell'artrite reumatoide; ma solo una minoranza di pazienti (23,26%) percepisce come adeguato l'attuale supporto a livello locale.  "Risultano chiari i vantaggi di una cura personalizzata che ponga al primo posto i bisogni specifici della persona.

Personalizzare il trattamento in base alle condizioni cliniche e allo stile di vita migliora l'efficacia delle cure" afferma dichiara Filippo Rumi, Ricercatore Altems, Co-founder & Partner Altems Advisory, Università Cattolica del Sacro Cuore.  L’incidenza dell'artrite reumatoide è di 2-4 nuovi casi per anno su 10.000 individui adulti.Colpisce le donne più degli uomini con un rapporto di 3-4:1, e in una fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni.

Il paziente con Ar deve convivere tutta la vita con la malattia e i suoi trattamenti e l’aderenza alla terapia ha pertanto un ruolo fondamentale, riconosciuto quasi nella stessa misura sia dai professionisti sanitari che dai pazienti.Circa la metà dei pazienti, però, sembrerebbe non essere completamente soddisfatta del piano terapeutico, e questo elemento sottolinea la necessità di rivedere e ottimizzare gli approcci terapeutici per migliorare gli esiti complessivi della cura. A questo tema si collega quello delle disparità regionali nell'accesso alle risorse e ai servizi per l'artrite reumatoide riconosciute da entrambi i gruppi: pazienti (32,56%), medici (35,82%).

I pazienti – dettaglia la nota – percepiscono di più la differenziazione.Le disuguaglianze rischiano di compromettere l’accesso dei pazienti a terapie innovative come i Jak inibitori (inibitori della janus chinasi), una classe di farmaci di recente introduzione nel panorama terapeutico dell’Ar, da utilizzare in base a criteri di appropriatezza, attraverso una accurata valutazione dei pazienti che possono maggiormente beneficiarne.

Nonostante una significativa percentuale di pazienti (41,86%) ritenga di avere accesso alla terapia più appropriata, esprimendosi con punteggi elevati, una quota non trascurabile, il 20%, valuta negativamente questa accessibilità, indicando la necessità di migliorare l'adattamento e la personalizzazione del trattamento.  "L’impegno di Alfasigma è migliorare la qualità di vita dei pazienti con artrite reumatoide favorendo l’aderenza e la personalizzazione della cura. – afferma Stefania Bassanini, Head of Medical Affairs di Alfasigma Italia – È fondamentale l’approccio interdisciplinare nella presa in carico del paziente, che deve essere curato in modo appropriato in tutte le fasi della patologia, dagli esordi fino ai casi più gravi, quando dolore e inabilità sono costanti compagni di vita.Conclude Bassanini: Siamo oggi orgogliosi di offrire come Alfasigma una gamma di opzioni terapeutiche completa e attenta agli unmet needs dei pazienti.

Penso che il futuro della gestione dell’artrite reumatoide risieda nell’integrazione tra terapie efficaci e strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale, in grado di analizzare i dati ed effettuare un’attenta stadiazione dei pazienti, con indubbi benefici in termini di outcome clinici e sociali". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Florida, fuga di massa per uragano Milton. Ipotesi rinvio viaggio per Biden

0

(Adnkronos) – Centinaia di migliaia di persone hanno lasciato le loro case in Florida dopo l'ordine di evacuazione emesso dalle autorità locali in vista dell'arrivo dell'uragano Milton, che già da questa sera potrebbe colpire con tornado e trombe marine.Un "uragano estremamente potente", come l'hanno definito i meteorologi, mentre il sindaco di Tampa Jane Castor ha rivolto un appello agli abitanti tramite la Cnn: ''Se decidete di restare nelle zone per cui è stato disposto l'ordine di evacuare, morirete''.

Il National Hurricane Center ha lanciato l'allarme per onde di tempesta alte fino a 4,5 metri. In una nota diffusa dalla Casa Bianca, il governo degli Stati Uniti ha detto di essere "pronto a rispondere a qualsiasi potenziale impatto sulle comunità".Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden starebbe valutando se annullare i viaggi in programma all'estero nei prossimi giorni, in Germania, dove sabato dovrebbe partecipare a un importante vertice sull'Ucraina da lui convocato, e in Angola.

La Cnn nota che lo staff di Biden teme che 'l'effetto Milton' possa danneggiare la campagna elettorale dei democratici, anche dopo la disinformazione diffusa in merito alla risposta federale all'uragano Helene della scorsa settimana e ''le falsità ripetute dall'ex presidente Donald Trump''. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha dichiarato lo stato di emergenza in 51 contee in vista dell'arrivo dell'uragano Milton, sottolineando che ''è il momento di mettere in atto i piani di evacuazione''.Nel corso di una conferenza stampa, DeSantis ha detto ''l'intera penisola della Florida è in stato di allerta o sorveglianza'' e che ''potrebbero verificarsi mareggiate alte tra 1,5 e 3 metri e sono state emanate allerte lungo i confini delle contee di Pasco e Pinellas fino a Manatee e Sarasota''. Parlando da Tallahassee, nel nord-ovest della Florida, DeSantis ha rivolto un appello ai residenti, ai quali ha chiesto di "utilizzare la giornata di oggi per proteggere loro e le loro famiglie".

Perché ''in alcune parti della Florida si verificheranno danni significativi'' e ''non saremo in grado di riportare indietro coloro che sono rimasti indietro''. Il governatore ha poi parlato di 350 ambulanze pronte a intervenire se necessario e che ottomila uomini della Guardia nazionale sono a disposizione per fornire assistenza.Aumentata anche la quantità di carburante a disposizione della popolazione, in fuga in auto dalle aree per le quali è stato disposto l'ordine di evacuazione.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanità, medici laboratorio: “Ia e Big data sempre più protagonisti ma serve formazione”

0

(Adnkronos) – L'intelligenza artificiale e i Big data "hanno sempre maggiore spazio di utilizzo nella medicina di laboratorio".Tuttavia, nel nostro Paese "appena il 10% degli specialisti dichiara di avere competenze specifiche su queste nuove e complesse tecnologie.

Risultano inoltre assenti software, piattaforme e Pc adeguati nell'80% delle strutture sanitarie e nel 16% dei casi si ricorre a fornitori esterni".Oltre il 90% dei professionisti ritiene l'Ia una preziosa risorsa che deve essere maggiormente sfruttata anche nel laboratorio medico.

Solo il 2% però prevede che potrà sostituire totalmente l'intelligenza umana nelle analisi mediche.Sono questi alcuni dati di una recente ricerca condotta dalla Sibioc (Società italiana di biochimica clinica e biologia molecolare clinica) su oltre 200 suoi iscritti.  L'Ia è uno dei temi al centro del 56esimo congresso nazionale della società scientifica che si apre oggi a Bologna.

Il titolo dell'evento è 'Il ruolo clinico della Medicina di laboratorio nella Sanità del terzo millennio'. "La rivoluzione digitale sta rivoluzionando il mondo della diagnostica, inclusa la medicina di laboratorio – afferma Marcello Ciaccio, presidente nazionale Sibioc – Come emerge dalla nostra indagine, è forte l'esigenza di una maggiore formazione per il personale medico-sanitario.L'intelligenza artificiale rappresenta una grande ed interessante sfida ed opportunità per i singoli professionisti e per l’intero sistema sanitario nazionale.

Nella medicina di laboratorio, l'Ia è già una realtà concreta da alcuni anni per alcune malattie molto diffuse nella popolazione generale, come l'ipercolesterolemia, il diabete o le infezioni da Covid-19".  "Grazie a programmi informatici d'avanguardia – sottolinea Ciaccio – possiamo avere a disposizione milioni di dati che vengono analizzati in pochissimo tempo.Si possono, quindi, dare risposte più precise ai quesiti medici ma resta sempre assolutamente necessario il lavoro del professionista.

Al momento, perciò, l'intelligenza artificiale non è ancora in grado di superare quella del medico, ma può essere utilissima nel supportare le sue decisioni". Il congresso nazionale Sibioc vedrà la partecipazione di oltre 1.000 specialisti da tutta Italia. "Il laboratorio clinico è parte fondamentale ed essenziale del sistema sanitario nazionale – spiega Ciaccio – Svolgiamo un ruolo cruciale in tutte le fasi e le tappe dell'assistenza medico-sanitaria, guidando e supportando il clinico nella corretta gestione del paziente, dallo screening alla diagnosi, monitoraggio di una patologia e della terapia.Ad esempio, la medicina di laboratorio consente la prevenzione delle malattie cerebro-cardio-vascolari che con oltre 220mila decessi ogni anno sono la prima causa di morte in Italia.

Oggi disponiamo di biomarcatori che consentono di 'fotografare' in modo preciso ed accurato lo stato di salute di un singolo individuo, identificando precocemente il rischio di sviluppare una patologia e consentendo così di intervenire tempestivamente, prima della comparsa della sintomatologia clinica".  Di grande rilevanza è anche il ruolo del laboratorio clinico in ambito oncologico. "Il cancro non è una singola entità nosologica, ma un gruppo di patologie molto eterogenee che comprende oltre 200 differenti tipi che differiscono in base all'organo o al tessuto colpito e che interessano complessivamente oltre 3 milioni di individui nel nostro Paese – fa notare il presidente Sibioc – Le tecnologie di ultima generazione consentono di ottenere in una singola analisi un profilo molecolare completo della neoplasia di ogni singolo paziente, permettendo di identificare i bersagli molecolari e di attuare strategie di trattamento mirate, attuando così una medicina di precisione al fine di garantire il migliore outcome per il paziente con la minore tossicità".  "In altre parole, la medicina laboratorio permette davvero di realizzare una medicina di precisione e personalizzata – conclude Ciaccio – E' un nuovo approccio che tende a guardare più alla persona colpita da una malattia che alla patologia in sé.Ciò è possibile grazie agli esami di laboratorio che forniscono un quadro più completo e preciso del singolo paziente.

Per tutti questi motivi riteniamo che la medicina di laboratorio debba avere una maggiore visibilità.La medicina di laboratorio è stata definita la 'Scienza nascosta che salva la vita'.

Siamo, infatti, specialisti che lavorano in strutture sanitarie spesso molto grandi e non siamo quasi mai fisicamente vicini al letto dei nostri pazienti.Raramente entriamo in contatto con parenti e caregiver.

Tuttavia, i cittadini trovano molte risposte ai loro bisogni di salute nei molteplici laboratori medici attivi sull'intero territorio nazionale". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)