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Napoli, lite degenera in aggressione: ucciso a coltellate un 47enne

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(Adnkronos) – Una lite per futili motivi degenera e accoltella a morte il suo amico: 59enne arrestato dalla Polizia di Stato per omicidio.Nella notte appena trascorsa, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli e dei Commissariati Dante e Decumani sono intervenuti in via Benedetto De Falco, zona Materdei, dopo la segnalazione arrivata alla sala operativa.

Sul posto hanno trovato il corpo senza vita di Mariano Pilato, 47 anni, che era stato accoltellato al culmine di una lite per futili motivi.Le indagini lampo hanno permesso ai poliziotti di identificare l'uomo ritenuto responsabile della brutale aggressione.

Roberto Ambrosio, un 59enne napoletano, con precedenti di polizia, è stato arrestato per omicidio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Turismo, Moby torna al Ttc di Rimini per presentare la prossima stagione

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(Adnkronos) –
Moby torna al TTG di Rimini per presentare nei padiglioni della nuova Fiera tutte le novità per la prossima stagione.Sono novità che riguardano innanzitutto le linee servite, per Sardegna, Sicilia, Corsica e Isola d’Elba, con il network di rotte più completo, un 'domino' di navi sempre più grandi grazie all’ingresso in linea delle nuove ammiraglie Moby Fantasy e Moby Legacy, i traghetti più grandi, green e moderni del Mediterraneo, che porterà navi più moderne e capienti su ogni linea, e una frequenza che allunga ulteriormente la stagione. Infatti non solo, come sempre, la Genova-Porto Torres, la Livorno-Olbia, la Civitavecchia-Olbia e la Napoli-Palermo – che con Florio e Rubattino e una sorta di “Metropolitana delle due Sicilie” – offrono la tratta in entrambe le direzioni per 365 giorni all’anno, ma quest’anno anche la Genova-Olbia sarà in linea dal 16 aprile al 3 novembre, contribuendo alla destagionalizzazione del turismo in Sardegna e assicurando una stagione XXL alla tratta preferita dai viaggiatori del Nord Italia e del Nord Europa come porta d’ingresso per l’isola.

Tutto questo – si sottolinea in una nota – "si coniuga a servizi di bordo che, da sempre fiore all’occhiello di Moby, ma che quest’anno si arricchiscono di nuove opportunità, come il wi-fi free sulle navi, a partire da Moby Fantasy, Moby Legacy, Moby Aki e Moby Wonder, che permetterà di rimanere collegati durante la navigazione, grazie a una nuova tecnologia". Sulla Moby Fantasy nuove tecnologie permetteranno di posizionare otto casse automatiche che si aggiungono ovviamente ai tradizionali punti di pagamento “fisici”, che permetteranno di velocizzare le operazioni di prenotazione del cibo a bordo e di servire più rapidamente i passeggeri.E tutto questo "si aggiunge alla nuova concezione di ristorazione a bordo di Moby Fantasy e Moby Legacy con un intero ponte dedicato al cibo, sempre all’insegna di stagionalità, leggerezza e freschezza, con moltissime opzioni, dal ristorante gourmet al grill, dal self service alla pinseria.

E poi, ancora, salumeria, pastificio con prodotti freschi preparati a bordo, area cocktail, angolo per le golosità per i piccoli, frutteria e sette punti di ristoro e quindici aree con offerte diversificate in 50 metri lineari di gusti".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Obesità e diabete, in Italia arriva tirzepatide

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(Adnkronos) – Lilly ha ottenuto dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) l'autorizzazione all'immissione in commercio per tirzepatide.Inizia quindi la commercializzazione del farmaco innovativo indicato per il trattamento dell'obesità, del sovrappeso in presenza di almeno una comorbidità e del diabete tipo 2.

Tirzepatide è ora disponibile sul mercato italiano su prescrizione medica.Grazie alla sua capacità di attivare sia i recettori Gip che Glp-1 – riporta una nota – negli studi clinici il trattamento con tirzepatide ha comportato una riduzione di peso significativa sia nei pazienti adulti con obesità sia in quelli con sovrappeso con almeno una comorbidità ad esso correlata, oltre ad aver dimostrato risultati importanti nel controllo glicemico negli adulti con diabete tipo 2. Tirzepatide è il primo, e ad oggi l'unico, trattamento parte di una nuova classe terapeutica che attiva sia i recettori ormonali del Gip (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente) sia quelli del Glp-1, (peptide glucagone-simile-1).

Legando entrambi i recettori, tirzepatide aumenta la secrezione di insulina a livello pancreatico, la sensibilità insulinica e riduce l'assunzione di cibo.Ma ciò che differenzia tirzepatide è l'agonismo recettoriale del Gip, che agisce su meccanismi correlati al peso: ha azioni benefiche a livello del tessuto adiposo, riduce l'introito calorico e il senso di nausea. "Nonostante i passi in avanti degli ultimi anni, l'obesità resta per i professionisti e i sistemi sanitari una condizione molto complessa da affrontare, con carenze culturali e assistenziali importanti, dovute alla sua multifattorialità, al suo decorso cronico e progressivo, alle molte complicanze cliniche associate e, in ultima analisi, alla difficoltà nell'ottenere risultati duraturi nella riduzione del peso corporeo – afferma Rocco Barazzoni, presidente della Società italiana di obesità – Oggi stiamo finalmente entrando in una nuova fase nel trattamento dell'obesità, con un nuovo paradigma farmacologico che ci permetterà non solo di fornire risposte a bisogni assistenziali finora largamente insoddisfatti, restituendo tempo e qualità di vita ai pazienti, ma anche di prevenire nel luogo termine le numerose patologie associate e di ridurne l'impatto oggi drammatico".   "Tirzepatide è un nuovo, fondamentale capitolo dell'impegno di Lilly nell'area metabolica: un impegno che nell'arco di quasi 100 anni, a partire dalla prima insulina commerciale al mondo, si è tradotto in innovazioni decisive per spostare sempre più in avanti la frontiera della qualità di vita per i pazienti – dichiara Elias Khalil, presidente e amministratore delegato Lilly Italy hub – A partire dalla ricerca e dal know-how in quest'area, oggi ampliamo la portata delle nostre innovazioni rendendo disponibile una molecola che ridefinisce anche il trattamento dell'obesità ed ha il potenziale di migliorare la vita di moltissime persone che vivono con questa malattia cronica e progressiva che è associata ad alcune delle principali cause di morte, tra cui patologie cardiache, cancro, ictus e diabete".  Gli effetti collaterali più comuni – conclude la nota – sono gastrointestinali, come nausea e diarrea.

In generale, queste reazioni sono state per lo più di gravità lieve o moderata e si sono verificate più spesso durante l'aumento della dose e sono diminuite nel tempo.Attualmente tirzepatide in Italia è disponibile in classe Cnn (classe C non negoziata).

Lilly è attivamente impegnata nelle interlocuzioni con Aifa per rendere disponibile tirzepatide ai pazienti italiani a carico del Ssn. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Csr, Sobrero: “La sostenibilità è a maturazione, la sfida è superare gli ostacoli ancora esistenti”

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(Adnkronos) – "La sostenibilità è arrivata ad un punto di maturazione.Non so se sia più corretto dire maturazione o maturità, ma comunque il concetto è questo.

Ed è proprio da questa riflessione che trae ispirazione il titolo della 12esima edizione del Salone della Csr e dell'innovazione sociale, 'sfidare le contraddizioni'".Lo ha detto Rossella Sobrero, presidente di Koinètica, promotrice dell'evento insieme all'università Bocconi, Sustainability makers, Fondazione Global Compact Network Italia, Asvis, Sodalitas e Unioncamere,.  Aprendo i lavori del Salone, in corso da oggi all'11 ottobre a Milano, la docente, esperta di comunicazione sociale, Csr e sostenibilità, ha sottolineato: "Dodici anni fa non avremmo mai fatto un titolo così; oggi però è necessario capire come si stia sviluppando l’impegno, non solo dell’imprese, ma anche di tutte le altre organizzazioni.

E capire quali sono le difficoltà e gli ostacoli.Ostacoli che in parte sono stati superati, ma la vera sfida è riuscire a superare quelli per i quali non siamo ancora riusciti a trovare una soluzione".

Del resto, ha aggiunto, "bisogna diffidare da chi dice che essere sostenibili è facile perché non è vero; bisogna operare per un cambiamento culturale, bisogna cambiare modo di pensare e di agire, di comportarsi, di produrre e distribuire, con tutte le complicazioni di uno scenario, anche internazionale, che come sappiamo non è certo facile". "In questa 12esima edizione dunque – ha concluso- racconteremo le cose belle e i traguardi riusciti, cercando anche di raccontare quali sono i problemi e le contraddizioni tra la dimensione sociale e ambientale e come si possa trovare l’equilibrio con la dimensione economica".  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uragano Milton verso la Florida, venti meno forti ma resta di categoria 5

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(Adnkronos) – E' ancora classificato di categoria 5 l'uragano Milton, malgrado i venti (160 miglia orarie, oltre 250 Kmh) siano leggermente diminuiti, stando ad un aggiornamento della notte del National Hurricane Center americano che ne segue lo spostamento in direzione della Florida. Il centro della tempesta, definita come la peggiore in Florida degli ultimi 100 anni, si trova circa 405 miglia a sud-ovest di Tampa e si muove verso nord-est a 12 miglia orarie, rende noto il centro.Si prevede che la tempesta si indebolisca fino a diventare un uragano di categoria 3 – pur restando uno dei più distruttivi mai registrati sulla zona – quando arriverà nella tarda giornata di oggi o alle prime ore di domani in Florida, dove porterà piogge molto intense e venti fortissimi che saranno avvertiti in un'area molto vasta.

Compreso Milton, solo 42 uragani hanno raggiunto una tale potenza nell'Atlantico, riporta la Cnn.  Centinaia di migliaia di persone hanno già lasciato le loro case dopo l'ordine di evacuazione emesso dalle autorità locali in diverse aree della costa della Florida. "Se decidete di restare nelle zone per cui è stato disposto l'ordine di evacuare, morirete", ha avvertito attraverso la Cnn il sindaco di Tampa, Jane Castor. Anche il governatore della Florida Ron DeSantis che in vista dell'arrivo dell'uragano Milton ha dichiarato lo stato di emergenza in 51 contee ha affermato che ''è il momento di mettere in atto i piani di evacuazione'' avvertendo che ''in alcune parti della Florida si verificheranno danni significativi'' e ''non saremo in grado di portare in salvo coloro che sono rimasti indietro''.   Per affrontare l'e,ergenza, il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rinviato la visita prevista per il 10 ottobre in Germania e ha rivolto un appello agli abitanti delle zone sotto ordine di evacuazione: "Partite immediatamente, è una questione di vita o di morte". "Chiedo a tutti, veramente tutti, quelli che si trovano sulla traiettoria dell'uragano Milton di ascoltare le autorità locale e seguire le istruzioni di sicurezza", ha scandito Biden affermando che la sua amministrazione sta lavorando con i governatori degli Stati interessati.    —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Case ristrutturate con superbonus: in radar catasto villette di Veneto, Trentino e Lombardia

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(Adnkronos) –

Ville e villette in pianura e montagna, nel Nord e Centro-Nord, di famiglie tutt'altro che indigenti: sarebbe questo – secondo un recente studio della Cgia di Mestre – l'identikit delle case fantasma migliorate con il restyling strutturale del superbonus.Immobili che adesso finirebbero sotto la lente del Mef nel quadro della revisione degli estimi catastali in linea con il salto di qualità dell'immobile annunciato ieri dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti nel corso dell'audizione sul Piano strutturale di Bilancio in Parlamento.  Dal Veneto all'Emilia Romagna, dalla Lombardia al Trentino Alto Adige, la gran parte della misura infatti – lungi dall'efficientare i vetusti condomini italiani come negli obiettivi originari – è stata fruita per lo più dalle unità monofamiliari, anche per la facilità di accesso per questa categoria di immobili.

Al top per finanziamenti troviamo la Val d'Aosta, con una media di 400mila euro per abitazione.  Secondo un recente report dell'Ufficio studi della Cgia, il superbonus con un onere di circa 123 miliardi per le casse dell'Erario dal suo avvento nel luglio 2020 al 31 agosto scorso ha interessato meno di 500mila immobili (precisamente 496.315), pari al 4% del totale dei 12,2 milioni di edifici residenziali italiani.  A livello regionale è il Veneto ad aver registrato – in proporzione rispetto agli edifici totali – il ricorso più numeroso al bonus edilizio al 110% con 59.652 asseverazioni depositate ed un'incidenza sul totale degli edifici residenziali del 5,6%.Seguono l’Emilia Romagna e Trentino Alto Adige con un’incidenza del 5,4%; la Lombardia e la Toscana un’incidenza del 5,2%, tra quelle in cima alla lista.

Per contro, a 'snobbare' l’incentivo sarebbero le regioni del Mezzogiorno: Molise e Puglia, ad esempio, hanno interessato solo il 2,9% degli edifici residenziali, la Calabria il 2,6% e la Sicilia solo il 2,2%. Sempre a livello nazionale, l’onere medio per edificio residenziale a carico dello Stato è stato di 247.819 euro.Il picco massimo lo scorgiamo in Valle d’Aosta con 401.040 euro per immobile: seguono la Basilicata con 299.963 euro, la Liguria con 298.314 euro, la Lombardia con 296.107 euro e la Campania con 294.679 euro.

Chiudono la graduatoria il Veneto con un costo medio per intervento di 194.913 euro per edificio, la Sardegna con 187.440 e, infine, la Toscana con 182.919 euro. Quanto ai beneficiari, stando alle prime indiscrezioni indicate dalla Cgia, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso.   —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Strangola la moglie davanti ai figli piccoli, ennesimo femminicidio a San Felice a Cancello

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(Adnkronos) – Strangola la moglie davanti ai figli piccoli.Ennesimo femminicidio oggi in provincia di Caserta.

La vittima è una giovane mamma di 24 anni.I Carabinieri sono intervenuti questa notte a San Felice a Cancello ed hanno fermato il marito 30enne di origini albanesi, con nazionale della vittima.  Secondo una prima ricostruzione, l'uomo avrebbe strangolato sua moglie al culmine di una lite davanti ai due figli piccoli di 4 e 6 anni.

Ora la sua posizione è al vaglio della procura di Santa Maria Capua Vetere.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atp Shanghai, Sinner batte Shelton e va ai quarti

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(Adnkronos) – Jannik Sinner ai quarti di finale dell’Atp Masters 1000 di Shanghai.L’azzurro, numero 1 del mondo, oggi 9 ottobre negli ottavi di finale batte lo statunitense Ben Shelton, numero 14 del tabellone, per 6-4, 7-6 (7-1) in 1h29'. Sinner, alla quarta vittoria in 5 confronti diretti con l’americano, nel primo set sfrutta l’unica palla break a disposizione per fare la differenza.

Il 23enne altoatesino nel secondo set rischia grosso: annulla 2 palle break nel sesto game e 3 nell’ottavo.Si va al tie-break e Sinner chiude i conti senza concedere nulla al rivale. Nei quarti, il numero 1 del mondo affronterà il vincente del match tra il russo Daniil Medvedev e il greco Stefanos Tsitsipas. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ue, la ricetta di Orban: “Ve lo dico io come deve cambiare”

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(Adnkronos) – Viktor Orban, primo ministro ungherese e ‘bestia nera’ del consensus bruxellese, arriva a Strasburgo e, alla vigilia del dibattito con gli eurodeputati che si tiene oggi 9 ottobre, illustra la sua ‘ricetta’ su come l’Ue dovrebbe evolversi e fornendo a tratti anche una certa prospettiva storica sull’evoluzione che l’Unione ha subito in questi ultimi anni.  Escluso decisamente che il suo Paese possa seguire l’esempio del Regno Unito: l’Ungheria, ha detto, "non ha alcuna intenzione" di lasciare l'Unione Europea.Orban è uno dei leader politici più longevi d’Europa: è primo ministro ininterrottamente dal 2010, e in precedenza aveva ricoperto la stessa carica dal 1998 al 2002.

Nel 2011, all’epoca della prima presidenza ungherese del Consiglio Ue, ha ricordato, “avevamo a che fare con le primavere arabe e con l’incidente nucleare di Fukushima”, in Giappone, quindi “non era neanche quello un periodo facile”.Ma oggi “l’Ue è in situazione molto più seria”, con “gravi conflitti” nel Medio Oriente, in Africa e in Ucraina, che si ripercuotono sull’Europa. Al primo posto, nell’agenda della presidenza ungherese, c’è la “competitività”, della quale si parlerà a Budapest, nel Consiglio Europeo informale dell’8 novembre, con l’ex presidente della Bce Mario Draghi.

L’Europa, ha ricordato Orban, “perde costantemente competitività”, come “ha detto Draghi”.Anche il presidente Emmanuel Macron, ha ricordato il premier, ha avvertito che l’Europa “potrebbe morire”.

E quindi “in tempi come questi è nostro dovere mostrare al Parlamento Europeo la via: l’Europa deve cambiare”.Il nostro obiettivo è avere “un’Europa competitiva”. Il premier magiaro ha parlato a lungo di migrazioni, uno dei punti sui quali l’Ue ha finito negli ultimi anni per avvicinarsi a posizioni non molto lontane dalle sue.

Secondo lui, la “crisi migratoria non è finita”.Dal 2015, ha notato, “mi danno o dell’idiota o del malvagio”, quando si parla di politiche migratorie, ma alla fine, prevede, “tutti concorderanno con me, alla fine: servono hotspot esterni”.

Per Orban, la politica migratoria europea “non funziona” e l’immigrazione “illegale” aumenta “il livello di antisemitismo, la violenza sulle donne e anche l’omofobia”.Visto che la politica migratoria Ue “non funziona”, i Paesi membri “tentano di difendere” le loro frontiere, reintroducendo i controlli di confine.

Per Orban, come per l’area euro esiste l’Eurosummit, anche i leader dei membri dell’area Schengen “dovrebbero riunirsi regolarmente”. Anche la “politica di sicurezza” europea per la presidenza ungherese “è importante” e “ne parleremo al Consiglio Europeo” di Budapest in novembre.Inoltre, per l’Ungheria “senza i Balcani l’Europa non sarà mai completa”.

Sono “vent’anni”, ha ricordato Orban, che l’Ue ha promesso a quei Paesi di poter entrare.E “senza la Serbia, il processo non sarà mai completo”.

E qui ha sottolineato che Romania e Bulgaria dovrebbero finalmente entrare nell’area Schengen, dato che “sono pronte a difendere i confini esterni dell’’Ue”.Orban ha poi ricordato che per la presidenza ungherese “l’agricoltura è molto importante” e sarà tra le priorità di Budapest, per “rendere l’Europa di nuovo grande”, ha detto evocando il Maga di Donald Trump.  Sulle prossime elezioni presidenziali Usa, non si è nascosto dietro formule diplomatiche: “Se tornerà Trump stapperemo diverse bottiglie di champagne”, ha assicurato.

Perché “ci sono differenze ovvie” tra l’approccio alla politica estera dei Democratici e dei Repubblicani.Se Trump vincerà le elezioni, ha detto ancora Orban, “agirà immediatamente” sulla guerra tra Russia e Ucraina, “ancora prima di insediarsi”, quindi in Europa “non avremo molto tempo” come europei per prepararci.

Per l’Ungheria “sarebbe comunque un giorno fantastico”.  Anche sulla guerra in Ucraina ha detto chiaramente come la pensa, pur riconoscendo di essere “in forte minoranza” nell’Ue.In Ungheria "abbiamo un'opinione diversa dalla maggioranza degli altri Paesi" sulla guerra in Ucraina.  "L'intenzione è avere un cessate il fuoco il prima possibile, perché non è possibile vincere sul campo di battaglia.

Quello che stiamo facendo è perdere, perdere, perdere". "La strategia europea – ha continuato – non è una buona strategia.Non è mai successo nella storia che nella guerra non ci fosse comunicazione" tra i belligeranti. "Quello che facciamo è irrazionale.

Sono in minoranza nell'Ue, ma essere in minoranza non è una ragione per rinunciare alle proprie convinzioni.Questa strategia non funziona, come si vede.

Ne serve una nuova”.  E a Budapest, ha aggiunto, “abbiamo esperienza con i russi”.L'Ungheria oggi “fortunatamente è nella Nato.

Per molto tempo siamo stati una zona cuscinetto”.In Russia e in Ucraina, ha detto Orban che ha incontrato sia Vladimir Putin che Volodymyr Zelensky, "entrambi i leader sono convinti che il tempo sia dalla loro parte.

Quindi non vogliono un cessate il fuoco e la pace: vogliono continuare a combattere.Il che non è positivo per l'Europa”.

Quindi, “dovremmo creare un ambiente internazionale che li spinga a comunicare, verso un negoziato".  Ma “la mia proposta – ha continuato Orban – è stata rigettata.Ora la situazione è che la maggioranza del mondo è per la pace e l'Ue è per la guerra.

Noi pensiamo di essere la maggioranza morale del pianeta, ma non è così.Prima della mia missione, parlare" di queste cose "era tabù.

Quando parlavo di pace, mi dicevano che ero il cavallo di Troia di Putin.Credo che dobbiamo continuare a lavorare per convincere i belligeranti" a parlarsi, per arrivare ad un cessate il fuoco.

Non solo.  Orban ha detto che, a suo modo di vedere, il problema è “l’élite europea”, che “si definisce mainstream” e che “tenta di gestire la politica europea”, vivendo nella “bolla” bruxellese.Per lui, i popoli “non sono d’accordo” con le politiche del mainstream europeo, che “si cinge di una cintura protettiva”.

Quindi, l’élite europea “ci vede, noi Patrioti o l’Ecr, come pericolosi, perché rappresentiamo la volontà del popolo”.  Il cordone sanitario nel Parlamento Europeo, per Orban, è un’espressione di questo atteggiamento: “In Ungheria – ha notato – non esiste che un partito di opposizione non ottenga una presidenza di commissione”.Quindi, ha proseguito, “suggerisco che ci calmiamo tutti” e che dialoghiamo, perché “servono grandi cambiamenti” in Europa.

Se “la bolla” non sarà in grado di produrre quei cambiamenti “dovremo metterla da parte”, ma “anche loro potrebbero essere parte del cambiamento: nessuno vuole buttarli fuori”.Perché “persino le élite capiscono che servono cambiamenti nelle migrazioni, nell’agricoltura, nella competitività.

Non è ideologia, è buon senso.Come Patrioti continueremo a crescere, crescere, crescere.

Ma qui parliamo di politica europea, non di questioni di partito”.  E ha aggiunto che, secondo lui, nel 2015-2016 nell’Ue “è cambiato tutto”. "Il 2015 – ha detto Orban – è stato l'anno in cui le cose sono cambiate.Prima di tutto, le migrazioni non sono un problema tecnico, ma rivelano come la pensi sulla tua comunità nazionale e sugli stranieri.

E' una materia molto verticale.Sfortunatamente, invece di lasciare ogni Paese con la sua politica, i pesi massimi hanno deciso che serviva un pacchetto comune sulle migrazioni".  Anche la Brexit “ha cambiato tutto – ha continuato Orban – perché l'Ue era sempre stata basata sull'equilibrio.

I francesi, i tedeschi, e probabilmente la maggioranza dei membri fondatori, stavano da una parte, quelli dell'est e i britannici dall'altra parte”.Insomma, prima della Brexit “c’era un equilibrio naturale”, ma poi “i britannici sono usciti”.

E “ora viviamo un momento molto difficile, perché molte proposte che vengono dalla Commissione vorrebbero centralizzare sempre di più" le politiche, "e a noi questa cosa non piace".  Il premier magiaro ha detto di non avere mai aspirato a diventare "un politico internazionale", ma "sono i liberali che mi hanno reso famoso", ha sostenuto.E sulla leadership in Europa, ha proseguito, "ho una teoria: noi consideriamo le istituzioni come la cosa più importante.

Se vengono gestite bene, tutto è a posto.Ma, quando arrivano i problemi, le istituzioni" non bastano. "Servono leader forti, eletti, che siano determinati".

Il problema non è "la mancanza di qualità dei leader", perché dirlo “non sarebbe giusto”, ma "la cultura della bolla.Io non sono più coraggioso degli altri: la differenza è che noi in Ungheria abbiamo una stabile maggioranza.

Se avessero la nostra forte maggioranza Germania, Francia, Spagna e Italia potrebbero fornire leader".  Orban, infine, ha rivendicato il diritto di proporre le sue ricette in Europa, senza essere ostracizzato e ridotto al silenzio: “Non sta scritto da nessuna parte che il primo ministro ungherese debba stare sempre zitto.Sono qui a rappresentare l'interesse nazionale degli ungheresi e vorrei fare accordi e compromessi con gli altri", ha concluso.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Riscaldamento in condominio, orari accensione e temperature termosifoni: ecco chi decide

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(Adnkronos) – In condominio può succedere che si verifichino delle dispute tra chi si lamenta di avere freddo e chi lamenta di avere caldo o di voler risparmiare sulle spese di riscaldamento diminuendo il numero di ore in cui i termosifoni sono in funzione.Ma chi decide in merito al riscaldamento in un condominio?

Chi è che sceglie l’orario per l’accensione e lo spegnimento dei termosifoni?
 "In merito a condomini con riscaldamento centralizzato – spiega Giovanna Ferraresi di Immobiliare.it – la regola vuole che a scegliere sia l’amministratore che però si rifà alle leggi nazionali.Il riscaldamento deve essere acceso nella data stabilita a livello nazionale, in base alla zona climatica di appartenenza, ma che può subire una differenza a livello regionale, se non addirittura comunale.

Davanti alla necessità di risparmiare energia, alcuni Comuni italiani hanno deciso di posticipare la data di accensione dei termosifoni sia ad uso pubblico sia residenziale". "In genere comunque – fa notare – la data di accensione è divisa per regioni in base alle caratteristiche climatiche.Anche le ore giornaliere di riscaldamento vengono stabilite a livello nazionale.

Ne segue che il singolo inquilino può scegliere di diminuire gli orari di accensione e di spegnimento dei suoi termosifoni, ma solo entro queste soglie.Gli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento sono riportati sul regolamento di condominio, all’interno della fascia oraria nazionale.

Per determinare di comune accordo gli orari in cui tenere in funzione il riscaldamento centralizzato si potrà: organizzare un’assemblea di condominio e votare; lasciare all’amministratore di condominio la decisione se manca la delibera dell’assemblea". "Lo spegnimento dei termosifoni – precisa – deve rispettare alcune fasce orarie stabilite a livello nazionale.Il riscaldamento centralizzato può restare attivo dalle 5 del mattino alle 23.

In questo spazio di tempo, il condominio può scegliere quando accendere e quando preferire spegnere.Chi possiede un impianto di riscaldamento autonomo potrà, invece, scegliere di accendere all’orario che vuole senza limitazioni.

Resta però invariata la normativa che limita a 19 gradi la temperatura massima nelle abitazioni private e anche negli spazi pubblici.E', inoltre, possibile modificare gli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento centralizzato, all’interno delle fasce orarie nazionali.

Per farlo, andrà convocata una nuova assemblea che all’ordine del giorno avrà questa discussione.A seguito della votazione degli inquilini, si potranno modificare gli orari". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, aiuti a Kiev nel limbo: Ramstein ultima chance per Zelensky

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(Adnkronos) –
Volodymyr Zelensky e l'Ucraina al bivio.Kiev, da oltre 950 giorni in guerra con la Russia, ha a disposizione una delle ultime chance per sperare in una svolta, uscire dal limbo e ottenere un sostegno concreto per l'attuazione del suo 'Piano per la Vittoria'.

Nella base tedesca di Ramstein, venerdì 11 ottobre, va in scena un summit cruciale: Zelensky avrà una nuova chance per presentare il suo Piano davanti agli alleati e convincerli della necessità di un ulteriore salto di qualità nell'assistenza a Kiev.  L'Ucraina resta fortemente dipendente dagli Usa dal punto di vista degli armamenti militari, ma questo sostegno – a meno di un mese dalle elezioni per la Casa Bianca – resta incerto, mentre l'attenzione sulla guerra va via via scemando, sostituita dalla nuova escalation in Medio Oriente.   La visita di Zelensky a Washington non ha avuto gli effetti sperati per il governo ucraino.Il presidente Joe Biden – che rinvia la partenza per la Germania a causa dell'emergenza legata all'uragano Milton – non ha cambiato idea sul divieto di usare i missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti per colpire in territorio russo. Zelensky, inoltre, si è trovato intrappolato in un fuoco politico incrociato ed è stato criticato o snobbato da esponenti repubblicani.

L'incontro con il candidato del Gop alla Casa Bianca, Donald Trump – il primo dall'inizio della guerra – c'è stato, ma si è svolto in tutta fretta e dopo che inizialmente il tycoon aveva espresso l'intenzione di non incontrare il presidente ucraino.  "Nessuno ha intenzione di abbandonare l'Ucraina, ma l'Ucraina non è sicuramente tra le prime tre questioni principali per gli Stati Uniti in questo momento", ha affermato Mykola Davydiuk, un esperto politico di Kiev.Ecco perché l'incontro dell'Ukraine Defense Contact Group a Ramstein, al quale parteciperà anche la premier Giorgia Meloni, assume un'importanza fondamentale per Zelensky in quanto, secondo un diplomatico occidentale, potrebbe permettere all'Ucraina di raccogliere nuove forme di aiuti.

A cominciare dal rafforzamento delle sue difese aeree, un tasto su sui il leader ucraino continua a battere. "È importante che i grandi Paesi che dispongono delle armi necessarie siano davvero grandi nel proteggere la vita, non tenendo queste armi da qualche parte nei magazzini o nei depositi", ha dichiarato Zelensky su Telegram.  Il presidente, in un altro post, ha specificato che "non si tratta solo di ciò che abbiamo già realizzato o di ciò che stiamo producendo attualmente, ma anche di proposte per i nostri partner: investire nella produzione ucraina, principalmente nella realizzazione di droni e sistemi di guerra elettronica.Anche questo fa parte del nostro pacchetto per il prossimo incontro 'Ramstein' ". 
Secondo Zelensky, la determinazione degli alleati e il rafforzamento dell'Ucraina sono ciò che può fermare l'aggressione russa.

Nella base tedesca, tuttavia, i Paesi della Nato – secondo sempre il diplomatico occidentale – potrebbero anche fare nuovi passi avanti riguardo le garanzie sulla futura adesione dell'Ucraina all'Alleanza, anche se probabilmente ancora al di sotto del livello richiesto dall'ex Repubblica sovietica.L'iter per portare Kiev nella Nato è stato al centro di ipotesi negli ultimi giorni: il Financial Times ha prospettato uno scenario, escluso a stretto giro da Zelensky, in cui l'avvicinamento dell'Ucraina alla Nato si accompagni alla cessione di territori alla Russia. Al momento, il timore principale per i funzionari ucraini è che le imminenti elezioni presidenziali Usa, e una nuova Amministrazione indipendentemente dal loro esito, possano mettere in dubbio la futura assistenza alla sicurezza dell'Ucraina. Il team di Zelensky ha cercato di convincere Biden a sostenere il 'Piano per la Vittoria', anche per garantirsi il sostegno di Washington al di là di chi sarà il nuovo inquilino della Casa Bianca.

Ma ora è improbabile che il presidente intraprenda qualsiasi azione che possa risultare impopolare e mettere a repentaglio la campagna di Kamala Harris. Intanto Anton Grushetskyi, direttore del Kyiv International Institute of Sociology, sostiene che sebbene Zelensky e il suo governo continuino ripetutamente a escludere di cedere porzioni di territorio alla Russia, che ora occupa più del 20% del Paese, tra la popolazione continui a rafforzarsi l'idea fare compromessi temporanei sull'integrità territoriale in cambio dell'adesione alla Nato o di garanzie di sicurezza da parte degli alleati.   Il sentimento pubblico in Ucraina, infatti, è cambiato nell'ultimo anno.I cittadini lontani dal fronte hanno dovuto fare i conti con blackout continui a causa del bombardamento della rete elettrica da parte di Mosca.

La Russia ha ripreso l'iniziativa lungo il fronte, mentre l'esercito ucraino si sta affrettando a rimpinguare i suoi reparti con una campagna di mobilitazione. 
La sorprendente incursione nella regione russa di Kursk durante l'estate ha dato una spinta a livello morale ed è suonata come una dichiarazione agli alleati che l'Ucraina è ancora in grado di ottenere guadagni sul campo di battaglia.Ma quell'offensiva si è in gran parte fermata, mentre le forze di Kiev continuano a perdere terreno nell'est.

Con la guerra che sembra sempre più in una situazione di stallo, anche il sostegno dei partner occidentali dell'Ucraina è stato più moderato. "Nel 2023 c'erano grandi speranze, ma nel 2024 ci sono molte delusioni e non è chiaro cosa accadrà in futuro: questo è un dato di fatto", ha affermato il deputato all'opposizione, Oleksiy Goncharenko. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Depressione e disturbi mentali in aumento, numeri da pandemia ma pochi servizi di cura

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(Adnkronos) – La prevalenza dei disturbi mentali sta per superare quella delle patologie cardiovascolari.Depressione e altre malattie psichiche saranno le più diffuse nel mondo già prima del 2030, anno in cui l'Organizzazione mondiale della Sanità aveva stimato il 'sorpasso'.

Numeri che valgono in Italia il 4% del prodotto interno lordo tra spese dirette e indirette.Senza contare la diminuzione dell’aspettativa di vita di 10 anni.

A livello globale, si stima che ogni anno si perdano circa 12 miliardi di giornate lavorative a causa di depressione e ansia, con un costo di 1 trilione di dollari all’anno in termini di perdita di produttività.Sono alcuni numeri ricordati dagli psichiatri della Sip (Società italiana di psichiatria) nella Giornata mondiale della salute mentale, in calendario oggi il 10 ottobre 
A fronte delle dimensioni 'pandemiche' raggiunte dai disturbi mentali – continuano gli esperti Sip – non si registra un corrispondente aumento (o un miglioramento) dei servizi di cura, in particolare nel nostro Paese.

I Dipartimenti di salute mentale (Dsm), infatti, sono diminuiti di numero (dai 183 del 2015 ai 139 del 2023), e stanno vivendo una profonda crisi di personale, soprattutto medico: si stima che il prossimo anno mancheranno all’appello altri mille psichiatri. "La realtà è che in un decennio che ha visto quintuplicare i casi di molte patologie psichiatriche, soprattutto tra i più giovani e le categorie più fragili, l’Italia della salute mentale si è trovata a lottare ad armi impari con la società che cambia, con sempre meno risorse, sempre meno strutture pubbliche e sempre meno personale, che abbandona i dipartimenti per mancanza di sicurezza e di certezze professionali", evidenzia Emi Bondi, presidente uscente Sip e componente del tavolo tecnico sulla salute mentale del ministero della Salute.  "Troppi ormai anche i casi di violenza quotidiana denunciati (35 i casi ‘gravi’ nell’ultimo anno segnalati alla Sip), soprattutto nell’ambito del pronto soccorso.Senza contare l’enorme difficoltà di svolgere ricerca scientifica pubblica.

Tutto questo naturalmente finisce con il gravare con i pazienti, che si trovano più soli con meno assistenza e meno attenzioni.Nessun ‘bonus’ potrà mai supplire alla carenza di risorse tolte al servizio pubblico e alla medicina territoriale, vero punto di riferimento per la popolazione, che ha bisogno di investimenti strutturali, annunciati da tempo ma mai resi disponibili", conclude Bondi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Consulta, ancora una fumata nera: maggioranza fallisce, esulta opposizione

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(Adnkronos) – Ennesima fumata nera, l'ottava, del Parlamento riunito in seduta comune alla Camera per la scelta del giudice della Consulta.Fallisce il tentativo della maggioranza, definito dall'opposizione come un "blitz della Meloni", di far eleggere (363 i voti richiesti, vale a dire i 3/5 dei 605 parlamentari) il giurista Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi voluto dalla premier e considerato il padre del ddl di riforma costituzionale del premierato.

Numeri alla mano, i presenti e votanti sono stati 342 con 323 schede bianche, 10 nulle, e 9 'preferenze disperse'.  Oltre 20 gli assenti nel centrodestra.Ma questo dato va valutato con le pinze visto che l'ordine di scuderia partito ieri mattina dai vertici della coalizione di puntare sulla 'bianca' aveva depotenziato lo scrutinio (per sostituire Silvana Sciarra, che ha concluso il suo mandato l'11 novembre del 2023), destinandolo a un nulla di fatto.  "Ci siamo sentiti e coordinati, compatti li abbiamo fermati, ora serve il dialogo", esulta la segretaria del Pd Elly Schlein, rivendicando l'unità dei partiti di minoranza che senza ricorrere all'Aventino non hanno partecipato al voto, entrando in Aula ma senza ritirare la scheda.

La scelta di optare per la scheda bianca nel centrodestra sarebbe maturata ieri prima delle 11.Infruttuose le interlocuzioni del giorno prima, proseguite fino a notte fonda.  In tarda mattinata la coalizione di governo preferisce evitare la conta, dopo aver constatato che nella tornata sarebbero mancati i voti necessari per l'upgrade di Marini.  In una nota i capigruppo di maggioranza avvertono: "I nostri parlamentari voteranno, per l'ultima volta, scheda bianca, auspicando che anche nell'opposizione prevalga il rispetto delle istituzioni piuttosto che le logiche di parte".

Al termine della nuova fumata nera però i meloniani non ci stanno e lasciano intendere, almeno in pubblico, che Marini sarà riproposto la prossima volta, perché "non c'è nessun conflitto di interessi", assicurano da Fdi: basti pensare al caso del consigliere giuridico del presidente del Consiglio Mario Draghi Marco D'Alberti, diventato giudice costituzionale pur avendo avuto in precedenza un incarico a Palazzo Chigi.  "Non possiamo tenere bloccata l'Italia perché le opposizioni sono divise tra loro", tuona Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito di via della Scrofa.Che aggiunge: "Se le opposizioni pensano di bloccare le istituzioni a vita fino a quando la maggioranza non fa quello che dicono loro sbagliano, fanno male alle istituzioni e a se stessi.

Il tema è molto semplice: il loro gioco è 'blocchiamo la democrazia e l'Italia perché Meloni ha vinto le elezioni', ma non funziona così.Sono passati due anni, accettino la realtà: hanno perso le elezioni".  Gli fa eco il presidente dei deputati, Tommaso Foti: "Se vogliono bloccare la Corte Costituzionale, qualcuno se ne assumerà la responsabilità".

Per il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida la scelta delle opposizioni di non votare "non la capisco, l'Aventino è una cosa incomprensibile.L'Aventino – spiega – è stato scelto in un periodo nefasto della nostra storia, nella quale era conculcata la libertà dei parlamentari, non è questa la situazione attuale".

Tuttavia nelle file di Fdi non manca chi vorrebbe evitare le barricate su Marini e opta per una soluzione condivisa. "Non c'è nulla da fare, servono i voti anche dall'altra parte…", dice a mezza bocca un deputato.E una vecchia volpe della politica come Bruno Tabacci, esponente di Centro democratico, canta il de profundis di Marini: "Non credo che il suo nome sarà riproposto".  Soddisfatte le opposizioni, stavolta unite, per essere riuscite a fare muro.

Un successo, senza dubbio.Ma ognuno lo 'festeggia' da sé.

Le tensioni che attraversano il centrosinistra hanno una rappresentazione plastica in Transatlantico: i leader ciascuno con i propri parlamentari.Come stamattina al convegno Gimbe, dove sulla sedia accanto a Schlein c'è il segnaposto di Giuseppe Conte che però resta in fondo alla sala, in piedi.

Una distanza, anche fisica, che viene notata dai cronisti. Comunque, al netto del momento difficile nei rapporti tra le opposizioni, la linea unitaria ha premiato. "La compattezza delle opposizioni ha fermato la forzatura della maggioranza", sottolinea Schlein.E poi Conte: "Stamattina è fallito il blitz organizzato da Meloni in persona per consentire alla sola maggioranza di eleggersi il giudice della Corte Costituzionale.

Li abbiamo lasciati da soli in Aula con le loro paranoie, a scovare i traditori dentro Fratelli d'Italia".Quindi Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: "Presidente Meloni, fare le prove muscolari su organismi di garanzia come la Corte Costituzionale è un pessimo segnale".

Caustico Riccardo Magi: "Meloni ha tentato il blitz sulla Consulta ed è stata una débâcle nel metodo e nel merito".  Ora le opposizioni chiedono che si riporti il dossier Consulta nei binari della "corretta dinamica parlamentare e costituzionale". "Se esiste una maggioranza qualificata per questo voto – rimarca Schlein – è proprio perché la Costituzione prevede un dialogo tra maggioranza e opposizione.E quando dico dialogo intendo non chiamate spicciole a parlamentari dell'opposizione, ma dialogo con le opposizioni sulla composizione della Corte Costituzionale".

Al Pd non sarebbe arrivata nemmeno "mezza chiamata".  "Siamo la prima forza dell'opposizione ma non ci hanno cercati.Altri invece sono stati contattati…" sostengono fonti parlamentari dem.

Il clima resta denso di sospetti.Tanto che in Transatlantico più di uno scommette che se non si fosse riusciti a tenere il fronte compatto sulla non partecipazione al voto, le cose sarebbero potute finire diversamente. "O Meloni pensava di chiudere il blitz su Marini col sostegno di qualcuno tra le opposizioni o non si spiega il suo tentativo di forzare", il refrain nel 'corridoio dei passi perduti'.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Maltempo, oggi tregua meteo: domani arriva uragano Kirk

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(Adnkronos) –
Il maltempo concede una tregua oggi all'Italia, il quadro meteo migliora ma l'allerta rimane.La giornata del 9 ottobre risente della pioggia caduta nelle 24 ore precedenti.

Si spiega così l'allerta rossa per rischio idrogeologico che scatta in Veneto per i fiumi, in particolare per Alto Brenta, Bacchiglione, Alpone e Piave pedemontano. L'allerta arancione per rischio idrogeologico accomuna Emilia Romagna (Pianura reggiana, Pianura modenese, Pianura reggiana di Po), Lombardia (Alta pianura orientale, Pianura centrale, Laghi e Prealpi orientali), Trentino Alto Adige (Provincia Autonoma di Bolzano) e altre zone del Veneto (Livenza, Lemene e Tagliamento, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna). Il rischio idrogeologico è arancione in Friuli Venezia Giulia (Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino del Livenza e del Lemene) e Lombardia (Valchiavenna, Media-bassa Valtellina, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali, Orobie bergamasche, Alta Valtellina). Il maltempo oggi non lascia il segno, salvo episodi in alcune regioni caratterizzate dall'allerta gialla per temporali: Basilicata, Campania, Liguria e Puglia. La tregua generale sarà breve.La giornata di domani, 10 ottobre, sarà dominata dall''uragano Kirk' che porterà pioggia in particolare sulla Liguria, sulle Alpi e le Prealpi, con potenti raffiche di vento.

Il quadro meteo si profila diviso in due: da Roma in giù caldo quasi estivo, fino agli abbondanti 30 gradi in Sicilia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner contro Shelton, oggi gli ottavi a Shanghai: orario e diretta tv

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner in campo oggi per gli ottavi di finale dell'Atp Masters 1000 di Shanghai.L'azzurro, numero 1 del mondo, affronta lo statunitense Ben Shelton, testa di serie numero 14, nel match che – in diretta tv e streaming – apre il programma del 9 ottobre sul campo principale.

Sinner giocherà alle 12.30 locali, le 6.30 italiane.  Dopo giornate condizionate dal maltempo, oggi il programma prevede tutti gli ottavi di finale.Dopo il match di Sinner, sul campo principale si giocano Alcaraz-Monfils, Safiullin-Djokovic e Goffin-Zverev.  Sul campo numero 3, dalle 7 italiane, le sfide Tsitsipas-Medvedev, Paul-Machac, Mensik-Dimitrov e Fritz-Rune.  Sinner e Shelton si sfidano per la quinta volta in carriera.

L'azzurro 23enne si è aggiudicato 3 confronti diretti con l'americano.Shelton, 21 anni, si è imposto nella prima sfida, andata in scena proprio a Shanghai lo scorso anno: negli ottavi di finale, lo statunitense ha avuto la meglio in 3 set.

Da allora, 3 vittorie di Sinner. Il numero 1 del mondo ha vinto lo scorso anno sul sintetico indoor di Vienna e quest'anno si è aggiudicato le sfide sul cemento di Indian Wells e sull'erba di Wimbledon.Shelton, che in carriera ha vinto 2 titoli, quest'anno ha trionfato sulla terra battuta di Houston.

Sinner, invece, punta al settimo titolo dell'anno nella miglior stagione della carriera.  Il match Sinner-Shelton, terzo dell'Atp Shanghai 2024, come tutti i match del torneo sarà trasmesso in diretta esclusiva da Sky Sport (sul canale Sky Sport Arena) e in streaming su Now e Sky Go.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uragano Milton si rafforza ancora: raffiche a 320 all’ora e onde di 4,5 metri. Usa pronti all’impatto

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(Adnkronos) – Cresce ancora di forza e torna ad essere di categoria 5 l'uragano Milton, mentre si dirige verso la costa occidentale della Florida negli Stati Uniti.La mostruosa tempesta che sembra destinata a trasformarsi in uno degli uragani più forti mai visti nell'Atlantico.

si sta per abbattere sulle coste degli Stati Uniti con venti a 265 km/h e raffiche che supereranno i 320 km/h. I residenti in Florida dovranno prepararsi ad evacuare le loro case se verrà detto loro di farlo, comunica il National Hurricane Center degli Usa che ha lanciato l'allarme per onde di tempesta alte fino a 4,5 metri. 
Centinaia di migliaia di persone hanno già lasciato le loro case dopo l'ordine di evacuazione emesso dalle autorità locali in diverse aree della della costa. "Se decidete di restare nelle zone per cui è stato disposto l'ordine di evacuare, morirete, ha avvertito attraverso la Cnn il sindaco di Tampa, Jane Castor.  Anche il governatore della Florida Ron DeSantis che in vista dell'arrivo dell'uragano Milton ha dichiarato lo stato di emergenza in 51 contee ha affermato che ''è il momento di mettere in atto i piani di evacuazione'' avvertendo che ''in alcune parti della Florida si verificheranno danni significativi'' e ''non saremo in grado di portare in salvo coloro che sono rimasti indietro''.Il governatore ha poi parlato di 350 ambulanze pronte a intervenire se necessario e ottomila uomini della Guardia nazionale a disposizione per fornire assistenza.  Anche il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rivolto un appello agli abitanti delle zone sotto ordine di evacuazione: "Partite immediatamente, è una questione di vita o di morte", ha detto parlando dalla Casa Bianca dell'uragano Milton, che ha un potenziale "devastante", come la peggiore tempesta in Florida degli ultimi 100 anni.  "Chiedo a tutti, veramente tutti, quelli che si trovano sulla traiettoria dell'uragano Milton di ascoltare le autorità locale e seguire le istruzioni di sicurezza", ha scandito Biden affermando che la sua amministrazione sta lavorando con i governatori degli Stati interessati.  In una nota diffusa dalla Casa Bianca, il governo degli Stati Uniti ha detto di essere "pronto a rispondere a qualsiasi potenziale impatto sulle comunità".

Intanto Joe Biden ha rinviato la visita prevista questa settimana in Germania.La partenza del presidente era prevista per il 10 ottobre, con una tappa successiva in Angola. "Considerata la prevista traiettoria e la forza dell'uragano Milton, il presidente Biden posticipa la prevista visita per Germania e Angola per supervisionare i preparativi e la risposta all'uragano Milton, in aggiunta alla risposta in corso all'impatto dell'uragano Helene", si legge nella nota della Casa Bianca che non fornisce altri dettagli su un'eventuale nuova data di partenza.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Milton, l’uragano visto dallo spazio – Video

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(Adnkronos) – L'uragano Milton, che si dirige verso la Florida, visto dallo spazio.Gli astronauti sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) hanno realizzato un video che mostra l'uragano nel Golfo del Messico.    Il video permette di osservare l'estensione di Milton, che nella serata americana di mercoledì 9 ottobre toccherà terra in Florida.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, in agenda Zelensky visita da Meloni giovedì: tappa a Roma in stand-by per Ramstein

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(Adnkronos) – A quanto apprende l'Adnkronos, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe essere a Roma giovedì, in visita a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.L'uso del condizionale è d'obbligo, perché la visita sarebbe legata a doppio filo al vertice di Ramstein, in programma sabato nella base Nato in Germania, dove numerosi capi di stato e di governo, compresa la premier italiana, dovrebbero ritrovarsi per fare il punto sul sostegno all'Ucraina.  Ma l'uragano che sta puntando sulla Florida ha fatto saltare la presenza di Joe Biden in Germania, dove avrebbe dovuto partecipare al prevertice di Berlino con Emmanuel Macron, Keir Starmer e il 'padrone di casa' Olaf Scholz, prevertice che avrebbe dovuto tenersi in mattinata in cancelleria prima che i quattro leader raggiungessero la base Nato.

Ponendo interrogativi anche sul summit di Ramstein, ovvero se verrà posticipato, confermato o se cambierà 'formato' vista l'assenza di Biden.Da qui deriverebbero le incertezze sul viaggio di Zelensky a Roma e in altre capitali europee, per ora formalmente in stand-by. Intanto l'Ucraina non si aspetta più un secondo summit per la pace prima delle elezioni presidenziali Usa di novembre.

E' quanto dichiara l'ufficio del presidente Zelensky, ufficio, guidato da Andriy Yermak, che è responsabile dell'organizzazione del vertice per riunire rappresentanti di governi e organizzazioni per discutere il piano di Zelensky teso a mettere fine, dopo oltre due anni e mezzo, alla guerra con la Russia. Inizialmente, l'Ucraina aveva sperato che la conferenza – la seconda dopo quella che si è svolta a giugno in Svizzera senza la Russia – potesse svolgersi prima del 5 novembre, giorno delle elezioni che potrebbero segnare il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.Ma ora, ha spiegato una consigliera di Yermak, Daria Zarivina a Telegraf, questa possibilità non viene considerata praticabile.  I preparativi per la conferenza comunque continuano e "la questione della data del secondo summit per la pace verrà decisa dopo che le conferenze tematiche saranno svolte", ha scritto su Telegram Zaeivina, riferendosi alle conferenze su singoli aspetti del piano, come lo scambio dei prigionieri, che si svolgeranno il 30 e 31 ottobre.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente 8 ottobre

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi 8 ottobre.Centrati invece due '5' da oltre 88mila euro ciascuno.

Il jackpot per il prossimo concorso sale a 86,8 milioni.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.

In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede una colonna (1 combinazione di 6 numeri).

La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.

L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. Ecco la combinazione vincente: 6 – 21 – 25 – 59 – 63 – 68.Numero Jolly: 8.

Numero Superstar: 70.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uragano Milton verso Florida, allarme totale: “Andate via o morirete”

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(Adnkronos) –
L'uragano Milton sta arrivando e la Florida si prepara ad una catastrofe.Milton, con venti a quasi 250 km orari, è un uragano di categoria 4 – molto vicino a 5 – e secondo le previsioni avrà un impatto devastante sullo stato che è stato appena investito dall'uragano Helene. "E' una questione di vita o di morte", ha detto il presidente Joe Biden rivolgendosi alla popolazione che rischia di essere travolta dalla peggior tempesta degli ultimi 100 anni. Milton, secondo i modelli, toccherà terra nella serata americana di mercoledì 9 ottobre.

Quando avverrà l'impatto, presumibilmente l'uragano avrà perso parte della propria potenza e sarà di categoria 3.Si sarà però allargato rispetto alla struttura attuale e quindi il fronte di impatto sarà estremamente ampio. L'uragano colpirà in particolare le zone di Tampa, Sarasota e Fort Myers, nella parte centrale del golfo della Florida, abbattendosi su aree densamente popolate. "Se Milton manterrà le proprie caratteristiche, sarà il più violento uragano a colpire Tampa in oltre 100 anni", il monito del National Weather Service.

Secondo le previsioni, l'uragano sarà accompagnato da onde alte tra 3 e 5 metri: inondazioni e allagamenti potrebbero raggiungere livelli drammatici, mettendo a rischio la vita di chi non abbandona le zone costiere. 
Gli appelli alla popolazione si sussegono senza soluzione di continuità.L'evacuazione delle zone a rischio procede, il traffico in autostrada è intenso e diversi distributori di servizio hanno esaurito le scorte di carburante. Dalle tv, ora dopo ora, arrivano i messaggi eloquenti dei meteorologi. "L'acqua sposterà le case, sposterà le auto.

Sarà catastrofico", dice Ginger Zee, responsabile dei meteorologi di Abc News. "Le persone che vivono lungo la costa e non se ne vanno rischieranno la vita", dice Denis Phillips, dell'emittente affiliata alla Abc a Tampa.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)