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Caparezza annuncia un nuovo album: la sorpresa nel giorno del suo compleanno

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(Adnkronos) –
Caparezza compie oggi 51 anni e festeggia con un annuncio ai fan: il ritorno sulle scene musicali con un nuovo album.La notizia è arrivata dal rapper pugliese tramite i suoi canali social, dove ha pubblicato una foto in sala di registrazione accompagnata dalla didascalia: "Sì, sto scrivendo un nuovo album.

Ci vorrà tempo, modo e persino coniugazione ma arriverà.Love".

Sullo schermo alle sue spalle si legge un '51', lil numero delle candeline che spegne oggi. L'atteso ritorno discografico arriva a tre anni di distanza da 'Exuvia', l'ottavo album in studio pubblicato nel 2021.Ancora nessuna informazione su titolo, data di uscita e contenuti del nuovo progetto, ma la conferma del rapper è bastata a scatenare l'entusiasmo dei fan sui social.

Caparezza infatti aveva rivelato di aver ricevuto una diagnosi di acufene e per questo aveva deciso di interrompere i concerti e rallentare su tutti i fronti negli ultimi anni. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inchiesta curve Inter e Milan, Inzaghi sentito come persona informata sui fatti

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(Adnkronos) – L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi è stato sentito dalla squadra mobile di Milano, nell’ambito dell’inchiesta ‘Doppia curva’ che ha portato all’azzeramento dei vertici delle tifoserie dei due club milanesi.Inzaghi, non indagato, è stato sentito come persona informata sui fatti. "La società ci ha chiesto di non dire nulla, c'è un'indagine in corso", aveva detto il 30 settembre scorso l'allenatore dell'Inter, rispondendo così alle domande dei cronisti sull'inchiesta. Dagli atti risulta che Marco Ferdico, uno degli ultras arrestati, "ha esplicitamente chiesto a Inzaghi di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta", attuale presidente nerazzurro, "al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti" per la finale di Champions di Istanbul dello scorso anno, come emerge nell'ordinanza cautelare firmata dal gip Domenico Santoro. Ferdico avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari".

Che la curva abbia ottenuto più biglietti del previsto è poi stato confermato in una conferenza stampa.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Csr, Tondi (Ikea Italia): “Cultura e governance nella nostra strategia di sostenibilità”

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(Adnkronos) – "La campagna del 2011 per l'apertura dello store di Catania, nella quale si diceva che eravamo aperti a tutte le famiglie, intendendo anche le famiglie omosessuali, è indicativa di un certo tipo di cultura, che è estremamente consistente e strutturata in Ikea".  Lo ha detto Laura Tondi, sustainability manager di Ikea Italia, intervenendo al panel 'Esg tra social e washing: quando la sostenibilità diventa un diversivo', durante il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano. "Il concetto della cultura, per noi, è fondamentale -spiega Tondi-; la svedesità che ci contraddistingue, in questo senso, rappresenta nettamente un vantaggio competitivo, in un contesto un po' più lento.Chiaramente questo non può essere l’unico elemento perché sarebbe una bellissima presa di posizione valoriale e culturale, ma poi bisogna effettivamente dare della consistenza e della struttura.

Ecco perché il secondo elemento che aggiungerei è il 'setup organizzativo' e la governance, cioè una strategia di sostenibilità che sia chiara e strutturata, che abbia degli obiettivi e che abbia anche delle persone e delle figure di riferimento, così come abbiamo noi in Ikea".   —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Natalità, Rago (Pertini): “Contro calo nascite cultura fisiologia della riproduzione”

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(Adnkronos) – Il crollo della natalità sembra ormai avviarsi verso un declino irrefrenabile.I dati dell'Istat parlano chiaro e fotografano una media di 1,2 figli per donna.

La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è del 3,6 %.Questo è quanto emerge dagli indicatori demografici relativi all'anno 2023 e pubblicati dall'Istat.

Secondo i dati provvisori, i nati residenti in Italia sono 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022).La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%).

Dal 2008, ultimo anno in cui si è assistito in Italia a un aumento delle nascite, il calo è di 197mila unità (-34,2%).Il numero medio di figli per donna scende così da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi di molto al minimo storico di 1,19 figli registrato nel lontano 1995. "La situazione non è grave.

E' gravissima", afferma Rocco Rago, direttore dell'Unità operativa di Fisiopatologia della riproduzione dell'ospedale Sandro Pertini di Roma e direttore del Dipartimento materno-infantile della Asl Roma 2, in occasione della XVIII edizione delle Giornate di andrologia e medicina della riproduzione, il più grande congresso di medicina della riproduzione che si tiene ogni anno a Sabaudia. "Innanzitutto – osserva Rago – c'è da dire che l'età media delle donne che vanno alla ricerca di una tecnica di procreazione assistita è arrivata a quasi 37 anni e a oltre 42 se effettua un'eterologa.Il numero medio di figli per donna è oggi a 1,2 e rappresenta il dato più basso dal dopoguerra.

Anche se è ancora una stima, quella del 2024 ci porta tra i 350 e i 360mila nati, quindi verso un dato già fortemente negativo rispetto al 2021 che era di 399mila nuovi nati.Teniamo presente che nel 1964 in Italia nascevano 1 milione e 350 mila nati.

Nel 2024 quel milione ce lo siamo persi". I dati sono allarmanti e ci raccontano che la posticipazione delle nascite è un fenomeno di significativo impatto sulla riduzione generale della fecondità, dal momento che più si ritardano le scelte di maternità più si riduce l'arco temporale disponibile per le potenziali madri. "L'età anagrafica in cui si ricerca una gravidanza si è spostata in avanti di 10 anni – continua l'esperto – e a questa si aggiungono le patologie oncologiche, gli stili di vita e anche le abitudini culturali che sono cambiate nel desiderio di una gravidanza".Tutti questi fattori fanno si che la difficoltà di concepimento e l'infertilità di coppia siano sempre più al centro dell'attuale dibattito.  Dal momento che molte persone non conoscono le cause dell'infertilità, sensibilizzare l'opinione pubblica è una sfida cruciale.

Stereotipi e idee sbagliate, in particolare tra le giovani generazioni, rischiano di intaccare il progetto di un figlio.Anche la stessa concezione della scienza come soluzione sempre e comunque efficace può portare a sottostimare elementi come il calo di fertilità legato all'avanzare dell'età.  Per cercare quindi di invertire questo trend negativo, spiega lo specialista, "dobbiamo iniziare col diffondere una cultura della fisiologia della riproduzione, spiegando alle giovani generazioni che la donna ha un orologio biologico che ha una sua scadenza.

Non tutti infatti sanno che sopra i 35 anni inizia un calo della fertilità e che se si desidera avere un figlio bisogna cominciare a pensarci prima di quell'età.Non sarà una cosa che faremo in un anno, ma nei decenni successivi, iniziando piano piano a modificare già da ragazzi quella che può essere la cultura della fertilità.

Bisogna essere consapevoli che nella vita si fanno delle scelte: se si decide di avere una vita incentrata sul singolo va benissimo, ma se poi questa non combacia col desiderio di una gravidanza, allora è una cosa di cui si deve essere informati".  "Un'altra attività su cui sarebbe necessario investire – aggiunge – sono le infrastrutture che dovrebbero essere messe a supporto della donna che vuole lavorare anche avendo uno o più figli.Oggi non abbiamo più quella famiglia allargata che avevamo una volta e che consentiva alle donne di tornare a lavoro lasciando i propri figli accuditi da nonni e parenti.

Oggi c'è necessità di avere dei servizi accessibili, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista della presenza di questi servizi". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ambientalista e attivista, fotografia della Generazione Z

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(Adnkronos) – Il 53% dei giovani si proclama ambientalista e il 43% di loro ha dichiarato di aver boicottato una marca o un prodotto perché riteneva socialmente iniquo o pericoloso l’operato di quell’azienda.Questa percentuale scende al 37% nella popolazione generale.

Il 58% dei giovani pensa che una società non possa essere equa e giusta se al suo interno sono presenti delle diseguaglianze.Sono alcuni dei dati della ricerca 'Versione GenZ: le prime generazioni native sostenibili si raccontano', che Angelini Industries, gruppo industriale italiano attivo in 21 paesi con 5.800 dipendenti nei settori salute, tecnologia industriale e largo consumo, ha promosso su un campione di oltre 2.500 intervistati, di cui 1.600 i giovani tra i 14 e 29 anni.  La ricerca presentata al Salone della Csr di Milano, realizzata da Quorum/Youtrend e Csa Research, è nata con l’intento di ascoltare i giovani e dialogare con le loro esigenze più profonde e ha fatto emergere il pensiero della generazione Z su temi come futuro, lavoro e sostenibilità, confrontandolo con la mentalità prevalente nel resto della popolazione.

I ragazzi sono generalmente più attenti ai temi ambientali e sociali, sono critici nei confronti dell’operato delle generazioni precedenti, ma conservano una fiducia nel ruolo delle istituzioni: il 61% dei giovani, infatti, individua nello stile di vita e nei modelli economici adottati dalle generazioni precedenti la causa della crisi climatica e delle diseguaglianze.Il 78% della Generazione Z ritiene anche che i Governi possano essere attori e protagonisti del cambiamento (contro il 70% del resto della popolazione).  “Nelle loro scelte, i giovani cercano soprattutto flessibilità, valori e obiettivi chiari nei quali riconoscersi, anche nella ricerca del primo impiego – osserva Isabella Falautano, Group Chief Sustainability Officer di Angelini Industries – Preferiscono avere nel carrello della spesa prodotti più sostenibili, anche magari spendendo qualche euro in più, e sono più pronti delle generazioni precedenti all’attivismo ambientale e sociale.

Ascoltare i giovani e comprendere le loro esigenze più profonde è essenziale per le aziende che vogliono guardare al futuro ed esserne protagoniste.Per coinvolgere quelli che saranno i lavoratori e i consumatori di domani, le imprese devono dimostrare un impegno concreto su sostenibilità e inclusione”.  Proprio le nuove generazioni, in particolare gli under30, rappresentano nel 2023 quasi un terzo (il 26%) delle nuove assunzioni di Angelini Industries, come emerge dal bilancio di sostenibilità del Gruppo di prossima pubblicazione.

Non basta l’equilibrio vita-lavoro, i giovani vogliono sentirsi realizzati e coinvolti.Tra gli aspetti che la ricerca ha messo in luce c’è il rapporto peculiare della Generazione Z con il lavoro: molti ragazzi intervistati, per esempio, indicano come punto importante il sentirsi realizzati (40% Vs 38% della popolazione generale), avere prospettive di crescita professionale e personale (19% Vs 16%) e avere degli obiettivi condivisi con il gruppo di lavoro e con l’azienda (15% Vs 10%).

In risposta alla sempre crescente richiesta da parte della GenZ di avere piani di sviluppo chiari, Angelini Industries, tramite Angelini Academy, la corporate academy del Gruppo, porta avanti percorsi di crescita dedicati ai giovani come Future Leaders Program, un progetto europeo e gratuito di formazione e sviluppo professionale finalizzato all’inserimento di nuovi talenti in ruoli manageriali, promosso in collaborazione con Sda Bocconi.  Secondo la Generazione Z le principali caratteristiche che rendono un’azienda sostenibile sono la sua capacità di difendere l’ambiente (44% Vs 41% del restante campione), di pensare al futuro e alle prossime generazioni (30% Vs 31%) e il pieno rispetto di regole e leggi (29% Vs 32%).Quanto alle altre caratteristiche che, secondo il campione, un’azienda sostenibile deve avere, si nota che i giovani sono più attenti al rispetto dei diritti e del benessere dei propri lavoratori da parte delle imprese (26% Vs 24%) e al loro impegno a difesa delle categorie sociali deboli (17% Vs 13%).

La Generazione Z, poi, è più sensibile e informata sul riscaldamento globale rispetto al resto della popolazione e ritiene di poter avere un ruolo attivo nell’adottare misure e stili di vita che possano fermare la crisi climatica.Il 63% dei giovani ritiene probabile che nel corso della loro vita il pianeta diventi un luogo inabitabile per l’umanità.

Il 75% dei ragazzi ritiene di essere molto o abbastanza informato sul tema, contro il 63% della popolazione generale, e oltre il 90% di loro crede alle previsioni degli scienziati che individuano una soglia critica per l’abitabilità del pianeta nel superamento di 1,5 gradi di temperatura media rispetto all’epoca preindustriale.Solo il 7% della Generazione Z è scettico su questo punto.

Questa percentuale nella popolazione generale sale, invece, al 35% secondo una rilevazione del Censis del 2023.  Per Angelini Industries, la sostenibilità si declina trasversalmente e in modo integrato in tutti i settori in cui opera, a partire dall’attenzione per l’ambiente: primo esempio concreto è la sede direzionale del Gruppo, Casa Angelini, sita a Roma da decenni ed oggi esempio di progetto di rigenerazione urbanistica come soluzione architettonica tecnologicamente innovativa ed eco-sostenibile, che ha ottenuto la certificazione Leed Platinum in New Construction; o ancora l’impegno del Gruppo verso il Zero Waste, attraverso il sempre maggior ricorso a confezioni di plastica riciclata o ricaricabili per i propri prodotti e la progettazione di soluzioni innovative come Greenpackt, la macchina sviluppata da Angelini Technologies – Fameccanica per produrre confezioni riciclabili al 100%.Il Gruppo può già oggi contare su diversi impianti fotovoltaici installati nelle sue sedi, colonnine per la ricarica delle auto elettriche e un lavoro costante per la definizione di una strategia di decarbonizzazione, partendo dal calcolo della Carbon Footprint e dall’utilizzo dell’analisi Lca (Life Cycle Assessment). —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Klopp, nuova vita da dirigente: sarà responsabile delle squadre Red Bull

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(Adnkronos) – Nuova avventura per Jürgen Klopp.L'ex allenatore del Liverpool è stato nominato responsabile del calcio globale alla Red Bull, come ha annunciato il colosso delle bevande energetiche in un post su X. "Voglio sviluppare, migliorare e supportare l'incredibile talento calcistico che abbiamo", ha dichiarato dopo la nomina Klopp.  Il 57enne allenatore tedesco ha lasciato il Liverpool alla fine della scorsa stagione dopo nove anni in cui ha vinto una Champions League e un titolo di Premier League.

In precedenza ha allenato il Mainz e il Borussia Dortmund.Il suo nuovo incarico comporterà la responsabilità delle varie squadre di calcio di proprietà della Red Bull, tra cui RB Lipsia, i New York Red Bulls e il Red Bull Salisburgo.

Sarà responsabile della guida, della filosofia di gioco e dello sviluppo dei giovani giocatori, nonché della consulenza sui trasferimenti e sulle nomine dirigenziali. Klopp ha firmato un accordo a lungo termine, ma non inizierà a ricoprire il suo nuovo incarico prima del 1° gennaio 2025.All'interno del nuovo contratto è presente una clausola speciale che gli consentirebbe di lasciare l'incarico in caso di chiamata da parte della Nazionale tedesca.

In passato Klopp è stato infatti accostato più volte alla panchina della Germania e non ha mai nascosto il suo desiderio di diventarne un giorno il ct.Nel 2023 ha dichiarato: "Non è del tutto escluso che un giorno diventerò l'allenatore della nazionale, ma finora non ci sono state le condizioni.

Se rescindo il contratto a Liverpool, starò fermo per un anno".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky in udienza dal Papa venerdì. Domani cena con Meloni

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(Adnkronos) – Il Papa venerdì riceverà in udienza il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy.Il faccia a faccia è previsto in Vaticano alle 9.30.  Zelensky e il Papa hanno già avuto un faccia a faccia in Vaticano il 13 maggio 2023.

A giugno scorso si sono visti per il G7 in Puglia in occasione di un incontro bilaterale.Il Pontefice è stato più volte invitato a recarsi a Kiev, ma lui stesso ha sempre posto la condizione di poter andare anche a Mosca, senza tuttavia ottenere risposta dal Cremlino. Dovrebbe poi essere confermato nelle prossime ore l'arrivo, anticipato ieri dall'Adnkronos, del Presidente Zelensky domani a Roma.

Il leader ucraino dovrebbe vedere la premier Giorgia Meloni in serata, per una cena a Villa Doria Pamphili.  Il rinvio a data da definirsi del vertice di Ramstein, ormai ufficiale, non avrebbe dunque cambiato i programmi di Zelensky – oggi a Dubrovnik per il terzo summit Ucraina-Europa sud-orientale con i leader dei Balcani.  Oltre a Roma, il Presidente ucraino nei prossimi giorni dovrebbe raggiungere anche altre capitali europee.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Medicina, Rolando D’Angelillo nuovo presidente Società italiana uro-oncologia

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(Adnkronos) –
Rolando M.D'Angelillo è il nuovo presidente incoming della Società italiana di uro-oncologia (Siuro).

L'elezione è avvenuta durante il 34esimo congresso nazionale della società scientifica, che si è chiuso sabato scorso a Bologna e che ha visto la partecipazione di oltre 400 specialisti da tutto il Paese.Nato a Napoli, D'Angelillo è professore di Radioterapia all'Università di Roma Tor Vergata.

Dal 2022 è stato vicepresidente della Siuro e tra un anno subentrerà a Sergio Bracarda. "Sono onorato di poter presiedere una società scientifica così prestigiosa e che nel corso degli anni si è guadagnata la fiducia dell'intera comunità uro-oncologica italiana – dichiara D'Angelillo – Durante la mia presidenza intendo portare avanti i numerosi progetti già avviati e porteremo avanti nuove iniziative.Lo faremo sempre seguendo la nostra filosofia che è multidisciplinarietà.

Siuro deve diventare sempre più un luogo di confronto e dibattito scientifico tra i diversi specialisti che si occupano di tumori urologici.E' mia intenzione anche coinvolgere maggiormente i tanti giovani colleghi che sono già attivi all'intero della società scientifica, cercando di creare percorsi che investano non solo le conoscenze, ma anche le soft skill.

Particolare attenzione sarà riservata alla formazione dei professionisti che da sempre è una della peculiarità di Siuro".  "Saranno avviati nuovi corsi e scuole di specializzazione – anticipa D'Angelillo – che vedranno la partecipazione, come relatori e docenti, di clinici non solo di ambito uro-oncologico e che oggi stanno assumendo sempre più importanza in una presa in carico olistica dei pazienti.Le nostre conoscenze sui tumori genti-urinari sono maggiori rispetto a pochi anni fa grazie alle recenti ricerche medico-scientifiche.

Se vogliamo un'assistenza ai pazienti che sia davvero multidisciplinare, abbiamo bisogno del supporto anche di specialisti di altre branche della medicina". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Csr, Ipsos: “Italiani convinti: più sostenibilità in 20 anni, ma ancora troppe contraddizioni”

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(Adnkronos) – Dalla spinta all’uso dell’auto elettrica senza che ci sia reale chiarezza su come questa energia venga prodotta e sull’impatto ambientale complessivo dell’auto elettrica, alla troppa enfasi sulla sostenibilità, ritenuta contraddittoria in un momento di crisi economica e di aumento dei prezzi.  Dalla spinta ai consumi attraverso i prezzi bassi, collegati allo sfruttamento dei lavoratori, alla tendenza al lancio di prodotti sempre innovativi anziché promuovere il riuso.Sono queste alcune delle contraddizioni più rilevanti, condivise da popolazione e aziende, emerse dalla ricerca Ipsos 'Csr 2024 – Complessità e paradossi verso un futuro sostenibile', presentata al Salone della Csr in corso a Milano.  Nell’elenco figurano anche le dichiarazioni di impegno per l’energia rinnovabile mentre si continuano a usare combustibili fossili, così come la poca concretezza sulle politiche di inclusione, sulla riduzione del gender gap e la parità salariale.

In generale si registra una forte critica all’individualismo e alla personalizzazione a scapito del bene comune.  Tra le preoccupazioni evidenziate dall’indagine, invece, c’è il rischio che si generino delle zone d’ombra dove soggetti poco etici tentino di prosperare e dove non tutti facciano la propria parte: a ritenerlo è il 39% della popolazione, mentre il 32% pensa che le contraddizioni siano indice di scarso impegno da parte di tutti.   —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tre giorni per ‘sfidare le contraddizioni’, torna ‘Salone Csr e innovazione sociale’

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(Adnkronos) – Tre giorni di tempo per sfidare le contraddizioni.Da oggi fino a venerdì 11 ottobre, Milano torna ad essere la capitale italiana della sostenibilità con la dodicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale.

L'appuntamento, che coinvolge quest’anno più di 500 relatori e oltre 270 organizzazioni tra aziende, istituzioni e realtà non profit, è da sempre l’occasione per una riflessione collettiva da cui possano scaturire idee concrete per il futuro della sostenibilità, in Italia e non solo. Il tema scelto per questa edizione, 'Sfidare le contraddizioni', farà da sfondo a tutti i 106 incontri in programma, ma anche alla nuova ricerca Ipsos realizzata per il Salone (Ipsos | Csr 2024 – Complessità e paradossi verso un futuro sostenibile | Ottobre 2024). "Questa edizione del Salone -spiega Rossella Sobrero del Gruppo promotore del Salone- evidenzia che siamo in una fase di maggior maturità e chi ha creduto che il percorso verso lo sviluppo sostenibile sarebbe stato facile, veloce, senza contraddizioni si rende conto che non è così.La transizione richiede un profondo cambiamento nel modo di pensare, agire, comunicare.

In particolare, le imprese realmente sostenibili hanno capito che è necessario avere una visione chiara degli obiettivi da raggiungere e migliorare la capacità di progettazione: bisogna darsi scadenze e tempi certi, ingaggiare in modo nuovo gli stakeholder, decidere come saranno misurati e valutati gli impatti generati". Diverse le novità di questa dodicesima edizione, che punta a portare l’innovazione anche 'dentro' il Salone; nasce il Salone Camp, un’iniziativa innovativa progettata e organizzata in collaborazione con Ashoka, The Good Social e Intesa Sanpaolo come Activity Partner, che mira a promuovere il dialogo tra giovani, imprese e organizzazioni della società civile.Il 7 e l’8 ottobre, per la prima volta in anticipo sull’apertura ufficiale del Salone, all’interno dell’università Bocconi si sono svolti 8 workshop rivolti a 200 partecipanti, con l’obiettivo di favorire il confronto diretto e senza filtri ed etichette su tematiche critiche legate alla sostenibilità. Le nuove generazioni sono anche protagoniste del primo Ideathon, naturale sviluppo degli 'Hackathon For Impact' organizzati nel 2023.

Il focus di quest’anno è la crisi climatica, al centro delle soluzioni proposte dagli studenti per stimolare la partecipazione attiva degli indifferenti, diffidenti o critici nella lotta al climate change.Il team vincitore verrà premiato il 9 ottobre alle 15 di fronte al pubblico del Salone, mentre alle 17.30 sarà la volta del conferimento del Premio Impatto 2024, giunto quest’anno alla sua terza edizione.

I vincitori, scelti dalla giuria nelle diverse categorie in gara per la valutazione d’impatto di un progetto svolto tra il 2020 e il 2023 in Italia o con ricadute in Italia, verranno premiati con le opere di artisti del collettivo milanese Orticanoodles, punto di riferimento del muralismo in città ed esempio vincente di arte partecipata. L’arte, interpretata in chiave sostenibile, è protagonista al Salone anche in altre forme.Nell’atrio all’ingresso dell’università Bocconi in via Roentgen 1, ad accogliere i visitatori quest’anno c’è un grande elefante, alto quasi quattro metri e lungo sei, ricoperto da una pelle di cotone che raffigura l’enormità di rifiuti che sta invadendo il mondo.

L’opera, realizzata dall’artista genovese Andrea Morini, è stata voluta da Almo Nature e Fondazione Capellino per ribadire la centralità della biodiversità e l'importanza della valutazione dell'impatto di ogni attività produttiva. Nello spazio al piano inferiore sono invece installate due opere, in dialogo tra loro, legate al progetto B#Side dell’associazione IoDeposito Ets, nata nel 2009 in Friuli Venezia Giulia con lo scopo di svolgere attività di promozione delle opportunità giovanili attraverso i media dell’arte e della cultura.Ad essere esposte sono le opere fotografiche di Claudio Beorchia e le tracce audio di Ylin Zhu.

Sul sito del Salone è possibile consultare il programma completo degli eventi, aperti al pubblico e visibili anche in streaming, che si svolgono in contemporanea in quattro 'piazze' e due aule seminari all’università Bocconi in Via Roentgen 1 (edificio Grafton).  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ipsos: “Italiani attenti alla sostenibilità, ma giudicano il governo meno impegnato”

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(Adnkronos) – Un terzo degli italiani si autodefinisce 'attento' o 'molto attento' ai temi della sostenibilità (35%); tra le aziende, poi, imprenditori e manager portano la visione dell’impegno delle persone al 41%, riconoscendo ancor di più un impegno da parte degli individui.L'impegno cala invece quando si parla di governo e istituzioni: per le aziende alla base ci sarebbe uno scarso impegno per mancanza di volontà; per le persone invece non si tratterebbe tanto di una mancanza di volontà, quanto di una mancanza di linee guida.

Questo il quadro emerso da una ricerca condotta da Ipsos, presentata al Salone della Csr in corso a Milano.  L’indagine Ipsos per il Salone riparte da dove la riflessione era arrivata l’anno scorso, sempre in occasione dell’incontro all'università Bocconi: nel 2023 l’osservatorio aveva rilevato la chiara percezione, da parte del pubblico e degli addetti ai lavori, di una eccessiva lentezza nella transizione verso una società più sostenibile, in particolare per quanto riguarda riduzione della povertà e delle diseguaglianze, tutela delle risorse e dell’ambiente, fonti energetiche rinnovabili, inclusione sociale, transizione digitale e tecnologica e trasformazione dell’economia e del lavoro.  La consapevolezza della complessità del percorso da affrontare, però, si sta trasformando nella consapevolezza del successo futuro: il report regala infatti un importante segnale di fiducia: per il 49% della popolazione e il 77% delle imprese partecipanti, tra vent’anni il mondo sarà molto più sostenibile di oggi, ossia in grado di svilupparsi rispettando l’ambiente e le persone.Ecco perché, oggi, la volontà più diffusa è quella di 'scendere a patti' con le contraddizioni pur di accelerare il cambiamento: le contraddizioni sono viste come inevitabili dal 24% della popolazione e dal 52% delle aziende partecipanti al Salone.

Anche la popolazione più attenta è ormai disposta ad accettare (31%) che le incongruenze facciano parte di qualsiasi processo di sviluppo volto a trasformare la società: meglio un’azione che porta con sé delle contraddizioni, che nessuna azione.  "Le contraddizioni -commenta Andrea Alemanno, service line head di Ipsos- sono inevitabili in un processo evolutivo, che modifica equilibri, prassi ed interessi che si sono definiti nel tempo. È bene riconoscerlo e comprendere come gestirle, e come gestire tutti i costi e le esternalità negative che si generano in un processo trasformativo.Non devono preoccuparci.

Deve invece preoccuparci il lasciarle decantare, l’ignorarle, o l’affrontarle con un approccio non dialettico.Così rischiamo di generare scetticismo e contrapposizione, che rischia di rallentare, quando non minare, il percorso verso un mondo più sostenibile, responsabile, migliore". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cop29, re Carlo non ci sarà: deve continuare cure contro il cancro

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(Adnkronos) – Re Carlo non andrà in Azerbaijan a novembre per partecipare al vertice sul clima Cop29 perché deve proseguire la terapia contro il cancro.Il monarca, da sempre impegnato sulle questioni ambientali, sarà assente dall'incontro delle Nazioni Unite che si terrà dall'11 al 22 novembre.

Al vertice del 2023 dichiarò che il mondo è ancora "terribilmente lontano dal traguardo" per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi climatici.Il sovrano è in cura per il cancro dall'inizio dell'anno e la conferenza globale sui cambiamenti climatici inizierà poco più di due settimane dopo la conclusione del lungo viaggio del re e della regina in Australia e Samoa.  Fonti del Daily Mirror hanno dichiarato che, dati gli attuali impegni del monarca, è necessaria "estrema cautela.

Il governo non gli ha chiesto di partecipare all'evento ed è anche consapevole dei suoi impegni dopo l'imminente tournée autunnale.Il re avrebbe apprezzato l'opportunità di partecipare, ma è già incredibilmente impegnato. È stata presa la decisione che Sua Maestà non partecipi alla conferenza di quest'anno". Il tour di Carlo in Oceania è stato ridotto su consiglio del medico, con l'eliminazione dall'itinerario di una visita in Nuova Zelanda e altre modifiche al programma.

Quando il viaggio è stato annunciato, un portavoce di Buckingham Palace ha dichiarato: "Abbiamo dovuto prendere alcune decisioni difficili sul programma con il governo australiano, su dove le loro maestà possono arrivare".Il re sospenderà anche le cure contro il cancro durante gli 11 giorni in cui sarà lontano dal Regno Unito.  —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Nessun tunnel è troppo profondo”, volantini Israele su Gaza avvertono leader Hamas

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(Adnkronos) – I media israeliani riferiscono che Israele ha lanciato volantini sulla Striscia di Gaza in cui promette che il leader di Hamas Yahya Sinwar subirà la stessa sorte degli altri leader che combattono contro Israele. "Nessun tunnel è troppo profondo, Sinwar.Chiedi a Sayyed Hassan", dicono i volantini, riferendosi all'assassinio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah in una struttura sotterranea. "Non ci sarà alcun posto sicuro sottoterra, né sopra la superficie della Terra, e nulla li proteggerà dall'essere sepolti in profondità nel terreno", si legge in arabo.

Sui volantini compaiono le immagini di altri leader assassinati, come il vice capo politico di Hamas Saleh al-Arouri. Sinwar avrebbe intanto ordinato ai leader del gruppo terroristico in Cisgiordania di rinnovare gli attentati suicidi in Israele poco dopo aver sostituito Ismail Haniyeh a capo dell'ufficio politico di Hamas.A scriverlo oggi è il Wall Street Journal, citando funzionari di intelligence arabi. L'ordine sarebbe stato impartito poco prima del fallito attentato suicida a Tel Aviv, afferma il giornale secondo il quale alcuni alti esponenti di Hamas avrebbero avuto riserve sulla decisione. Citando funzionari arabi coinvolti nella mediazione, il Wall Street Journal conferma inoltre precedenti notizie secondo cui Sinwar avrebbe recentemente rinnovato i contatti con i mediatori sul cessate il fuoco e gli ostaggi.  La testata rivela poi di aver visionato una lettera che sarebbe stata scritta da Sinwar il mese scorso, in cui si afferma che Hamas è pronto per una prolungata guerra di logoramento per "minare la determinazione di Israele" e aprire la strada alla fine dello Stato ebraico. Le posizioni di Sinwar verrebbero considerate estremiste anche all'interno dello stesso gruppo, scrive il giornale, citando funzionari ed ex funzionari israeliani e arabi.

Dopo l’assassinio di Haniyeh a luglio, secondo quanto riferito, i funzionari politici di Hamas avevano suggerito l’ex leader Khaled Mashaal come suo successore, prima che l’ala militare del movimento, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, inviassero un messaggio secondo cui a dover essere scelto era Sinwar.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Addio a Nicholas Pryor, è morto l’attore della serie ‘Beverly Hills 90210’

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(Adnkronos) – L'attore statunitense Nicholas Pryor, che ha vestito i panni del padre di Tom Cruise nel film 'Risky Business – Fuori i vecchi…i figli ballano' (1983) e quello di Robert Downey Jr.

in 'Al di là di tutti i limiti' (1987), è morto lunedì 7 ottobre nella sua casa di Wilmington, nella Carolina del Nord, all'età di 89 anni in seguito a un tumore.L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla sua agente, Susan Tolar Walters, che ha dichiarato: "Era una delle persone più gentili che abbia mai conosciuto e ci mancherà". Nicholas Pryor, pseudonimo di Nicholas David Probst, nato a Baltimora il 28 gennaio 1935, ha anche interpretato il padre del personaggio di Kathleen Robertson nel telefilm 'Beverly Hills 90210' per 26 episodi dal 1994 al 1997.

Dal 1997 al 2002 l'attore ha recitato nello spinoff di 'General Hospital', 'Port Charles', interpretando l'ex spia Victor Collins.La sua carriera nelle soap opera ha compreso ruoli in 'Destini' e 'La valle dei pini' ed è apparso in episodi dei telefilm 'Cuore e batticuore', 'La famiglia Bradford', 'La valle dell'Eden' e 'La signora in giallo', oltre che nelle serie 'Falcon Crest', 'La casa nella prateria' e 'La signora del West'. Sul grande schermo, Pryor è stato lo sfortunato marito di Barbara Feldon in 'Smile' (1975) di Michael Ritchie; il professore universitario fumatore di pipa che viaggia con Michael Sarrazin in auto in 'La corsa più pazza del mondo' (1976) di Charles Bail; il direttore di un museo che incontra la sua fine in un cantiere ferroviario in 'La maledizione di Damien' (1978) di Don Taylor (1978).

Tra gli altri film, l'attore è apparso con piccoli ruoli in 'Uno sconosciuto alla porta' (1990) , 'Hoffa – Santo o mafioso?' (1992), 'L'ultimo appello' (1996), 'Lo scapolo d'oro'(1999), 'Danni collaterali' (2002) e 'Doctor Sleep' (2019).  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nobel per la chimica a Baker, Hassabis e Jumper: il premio per le scoperte sulle proteine

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(Adnkronos) – L’Accademia reale svedese delle scienze ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la chimica 2024, a David Baker “per la progettazione computazionale delle proteine” e, congiuntamente, a Demis Hassabis e John M.Jumper “per la previsione della struttura delle proteine”.   Nella motivazione dell'assegnazione del premio, l'Accademia svedese delle Scienze spiega che David Baker – americano, 62 anni docente presso l'Università di Seattle – "è riuscito nell'impresa quasi impossibile di costruire tipi di proteine ​​completamente nuovi" mentre l'inglese Demis Hassabis, 48 anni, Ceo di Google DeepMind e l'americano John Jumper, 39 anni, nato in Arkansas ma anche lui attivo a Londra pressoil Google DeepMind – "hanno sviluppato un modello di intelligenza artificiale per prevedere le complesse strutture delle proteine".  Scoperte che – si sottolinea – "hanno un potenziale enorme". "Una delle scoperte premiate quest'anno riguarda la costruzione di incredibili proteine.

L'altra riguarda la realizzazione di un sogno vecchio di 50 anni: prevedere le strutture delle proteine ​​dalle loro sequenze di amminoacidi.Entrambe queste scoperte aprono vaste possibilità", afferma Heiner Linke, presidente del Comitato Nobel per la chimica. Le proteine ​​sono generalmente composte da 20 diversi amminoacidi, che possono essere descritti come i mattoni della vita.

Nel 2003, David Baker è riuscito a utilizzare questi blocchi per progettare una nuova proteina diversa da qualsiasi altra.Da allora, il suo gruppo di ricerca ha prodotto una creazione proteica dopo l'altra, tra cui proteine ​​che possono essere utilizzate come prodotti farmaceutici, vaccini, nanomateriali e minuscoli sensori. 
La seconda scoperta riguarda la previsione delle strutture proteiche.

Nelle proteine, gli amminoacidi sono collegati tra loro in lunghe stringhe che si ripiegano per creare una struttura tridimensionale, decisiva per la funzione della proteina.Dagli anni '70, i ricercatori avevano cercato di prevedere le strutture proteiche dalle sequenze di amminoacidi, ma questo era notoriamente difficile.

Tuttavia, quattro anni fa, c'è stata una svolta sorprendente.Infatti nel 2020, Demis Hassabis e John Jumper hanno presentato un modello di intelligenza artificiale chiamato AlphaFold2.  Con il suo aiuto, sono stati in grado di prevedere la struttura di praticamente tutte le 200 milioni di proteine ​​che i ricercatori hanno identificato.

Sin dalla loro scoperta, AlphaFold2 è stato utilizzato da oltre due milioni di persone provenienti da 190 paesi.Tra le infinite applicazioni scientifiche, i ricercatori possono ora comprendere meglio la resistenza agli antibiotici e creare immagini di enzimi in grado di decomporre la plastica.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Wimbledon manda in pensione i giudici di linea, intelligenza artificiale arbitra i match

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(Adnkronos) –
Wimbledon vara la rivoluzione.Dal 2025, il più celebre torneo di tennis del mondo abolisce i giudici di linea e li sostituisce con l'Intelligenza Artificiale.

Dopo 147 anni, non saranno i 'line judges' – circa 300 in tutto – a chiamare l'out sui campi dell'All England Club, come anticipa il Times.Wimbledon ha da tempo introdotto il sistema hawk-eye per giudicare le palle di servizio: sull'erba, le prime viaggiano a velocità siderali e non lasciano traccia sul campo. Ora, però, su tutti i 18 campi utilizzati nel torneo verrà installato il sistema di Electronic Line Calling (ELC) per segnalare l'out anche nel corso dello scambio e non solo dopo il colpo iniziale.

Anche il torneo più legato alla tradizione, quindi, si adegua e apre ulteriormente le porte alla tecnologia, accantonando la figura del giudice di linea che a Wimbledon, complice l'eleganza delle divise esibite ogni anno, ha rappresentato un elemento distintivo dei Championships. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascolti tv, Temptation Island vince la prima serata

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(Adnkronos) – 'Temptation Island' vince la prima serata di ieri, 8 ottobre.Il docu-reality di Canale 5 ha registrato 3.381.000 telespettatori con uno share del 23,9%.

Su Rai 1 il film tv 'Nato il 6 ottobre' ha intrattenuto 2.093.000 telespettatori con uno share del 11,2%.Su La7 'DiMartedì' ha ottenuto 1.509.000 telespettatori con uno share dell'8,9%.

A seguire su Italia 1 il film 'Killer Elite' è stato visto da 917.000 telespettatori e il 5,7% di share. Su Rete 4 'È sempre Cartabianca' ha registrato 734.000 telespettatori con uno share del 5,2%.Poco sotto con il 5% di share c'è 'The Floor – Ne rimarrà solo uno', in onda su Rai 2, che ha ottenuto 843.000 telespettatori.

Su Rai 3 'Le Ragazze' ha raggiunto 782.000 telespettatori con uno share del 4,2%.Su Tv8 'X Factor' ha registrato 677.000 telespettatori con il 4,1% di share.

Su Nove 'Best Weekend' è stato visto da 308.000 telespettatori con uno share del 1,6%. Nella fascia access prime time, su Rai 1 'Affari Tuoi' ha intrattenuto 5.887.000 con il 27,2% di share.Su Canale 5 'Striscia la Notizia' ha raggiunto 3.067.000 telespettatori con uno share del 14,2%.

Su La7 'Otto e mezzo' ha registrato 1.898.000 telespettatori con uno share dell'8,8%.Su Rai 3 'Un posto al sole' ha intrattenuto 1.547.000 con il 7,1% di share.

Su Italia 1 il doppio episodio di 'Ncis' ha registrato 1.421.000 telespettatori con uno share del 6,6%.Infine, su Nove 'Chissà chi è' ha ottenuto 615.000 telespettatori e il 2,8% di share.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Farmaci, Heffler (Humanitas): “Anti Il-5 efficace contro asma grave e poliposi nasale”

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(Adnkronos) – "Le terapie biologiche che bloccano l'interleuchina 5 (Il-5) si sono dimostrate molto efficaci sia nella gestione dell'asma grave che della poliposi nasale.Le due malattie, infatti, condividono lo stesso percorso infiammatorio e spesso coesistono.

Nei pazienti con asma grave, si stima che il 45-50% abbia anche poliposi nasale, un dato elevato rispetto alla prevalenza della poliposi nella popolazione generale, che è del 2-3%.D'altro canto, il 70-80% dei pazienti con la poliposi nasale ha anche asma, sebbene non sempre grave.

Poter trattare entrambe le patologie con un unico farmaco che agisce su un meccanismo centrale come l'interleuchina 5 è un'opportunità terapeutica preziosa".Lo ha detto Enrico Heffler, direttore della Scuola di specializzazione in Allergologia e immunologia clinica di Humanitas University Milano, all'Adnkronos Salute in occasione congresso Siaaic, Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica, che si è svolto a Roma. "Asma grave e poliposi nasale – spiega Heffler – sono due malattie infiammatorie croniche delle vie respiratorie.

In entrambe, nella stragrande maggioranza dei casi, l'infiammazione è di tipo 2.Questa infiammazione è caratterizzata da un importante infiltrato di eosinofili, cellule che normalmente abbiamo nel nostro sistema immunitario, ma che quando sono iperespresse nei tessuti, soprattutto nelle vie aeree respiratorie e nel tessuto naso-sinusale, per quanto riguarda la poliposi, causano una serie di danni locali con manifestazioni cliniche caratteristiche". Fulcro del problema è l'infiammazione. "Nell'asma – continua lo specialista – causa iperreattività bronchiale, ovvero i bronchi diventano più reattivi a stimoli esterni e tendono a chiudersi più facilmente, causando il broncospasmo con mancanza di respiro a cui seguono gli altri sintomi.

Nella poliposi nasale, invece, dove non ci sono muscoli, come nei bronchi, l'infiltrato di eosinofili e di altre cellule forma escrescenze chiamate polipi che occupano la cavità nasale e i seni paranasali, determinando un'ostruzione importante, perdita dell'olfatto e conseguenze come il peggioramento della qualità del sonno, a causa della difficoltà respiratoria". In questo contesto infiammatorio, è fondamentale il ruolo dell'interleuchina 5. "Si tratta di una citochina, una proteina prodotta da diversi tipi cellulari, in particolare dai linfociti T e da cellule chiamate Innate Lymphoid Cells 2 – illustra Heffler – Questa citochina è centrale per la nascita, crescita, maturazione e attivazione degli eosinofili.Grazie all'interleuchina 5, gli eosinofili maturano nel midollo osseo, entrano nel circolo sanguigno e poi nei tessuti target, come i bronchi e i seni paranasali.

Sempre grazie all'interleuchina 5, gli eosinofili non solo migrano nei tessuti, ma si attivano, liberando sostanze tossiche che danneggiano l'ambiente circostante.Poiché entrambe le malattie condividono lo stesso percorso infiammatorio, è possibile trattarle con un unico farmaco biologico". A livello internazionale "ci sono già linee guida e raccomandazioni sia per l'asma grave che per la poliposi nasale, che ci aiutano a considerare la terapia biologica per i pazienti elegibili – precisa Heffler – La scelta del farmaco dipende dalla fenotipizzazione del paziente, ovvero dallo studio delle sue componenti infiammatorie, e da quanto l'interleuchina 5 è il target principale o se è necessario un altro approccio.

Esistono poi anche registri di malattia per monitorare l'andamento delle patologie e la risposta ai diversi trattamenti.In Italia abbiamo il registro Sani (Severe Asthma Network Italy) per l'asma grave e il registro Rinet (Rhinosinusitis Italian Network) per la poliposi nasale". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Farmaci, Vultaggio (UniFi): “Mepolizumab sicuro efficace anche in forme più gravi Egpa”

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(Adnkronos) – "Per il trattamento della granulomatosi eosinofilica con poliangioite (Egpa) è ora a disposizione un farmaco molto particolare e importante.Si chiama mepolizumab ed è il primo trattamento mirato approvato per Egpa.

Si tratta di un farmaco biologico e intelligente che va a bloccare una sostanza chiamata interleuchina 5 (Il-5), che ha un ruolo centrale nella patologia.Infatti, l'Il-5 è la citochina più importante per gli eosinofili perché ne aumenta la sopravvivenza.

Mepolizumab agisce bloccando le funzioni biologiche della Il-5 e riducendo il numero degli eosinofili, le cellule responsabili del danno tissutale tipico della Egpa".Lo ha detto Alessandra Vultaggio, ricercatrice del dipartimento di Medicina sperimentale e clinica presso l'Università degli Studi di Firenze, Sod Immunoallergologia Aou Careggi, all'Adnkronos Salute in occasione del congresso Siaaic, Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica, che si è svolto a Roma. L'Egpa, già nota come sindrome di Churg-Strauss, è una malattia complessa che interessa diversi organi come reni, nervi, cuore, cute e vasi sanguigni. "I pazienti trattati con mepolizumab – spiega l'esperta – possono andare in remissione, ossia ottenere una scomparsa dei segni e sintomi che la malattia comporta, permettendo loro di ridurre di molto, fino addirittura a sospendere, la quantità di cortisone assunta quotidianamente.

Parliamo di una malattia infiammatoria caratterizzata da un aumento degli eosinofili nel sangue, un tipo particolare di globuli bianchi, e un aumento conseguente di queste cellule nei vari tessuti dove causano un danno di tipo strutturale.La quasi totalità dei pazienti manifesta asma e poliposi nasale, a cui poi si associano vari segni e sintomi legati al tipo di organo coinvolto". Mepolizumab si sta dimostrando sicuro ed efficace anche nelle forme di malattia di più lunga durata e più grave, prevenendo le recidive. "Da qualche anno il farmaco è ormai parte del nostro armamentario farmaceutico – continua Vultaggio – In Italia, prima con i pazienti asmatici severi e ora anche per altre malattie quali la poliposi nasale, la sindrome ipereosinofila e l'Egpa, osserviamo successi terapeutici addirittura migliori di quelli dei trial registrativi".

Tali risultati inducono a implementare il più velocemente possibile la diagnosi, in modo da poter valutare tempestivamente l'introduzione del farmaco biologico. "Spesso la storia dei pazienti con Egpa è una storia lunga – sottolinea l'esperta – caratterizzata da notevole ritardo diagnostico.E' importante conoscere la malattia e saperla sospettare.

Ci aiutano semplici esami ematici che registrano lo spiccato aumento degli eosinofili nel sangue in pazienti con storia di asma e poliposi nasale e, talvolta, anche la positività di alcuni particolari autoanticorpi a livello ematico, denominati Anca".  Trattandosi di una patologia che può colpire organi diversi, le manifestazioni cliniche dell'Egpa sono eterogenee e quindi diversi specialisti possono trovarsi di fronte a pazienti in cui si sospetta la patologia. "Noi allergologi e immunologi – aggiunge Vultaggio – abbiamo la necessità di collaborare in un team multidisciplinare al quale devono appartenere pneumologi, otorini, cardiologi, nefrologi, radiologi e anatomo-patologi".Lo scambio di informazioni e competenze tra i vari specialisti, infatti, "è essenziale per arrivare più precocemente alla diagnosi e per ottimizzare il trattamento – conclude la specialista – fino all'introduzione del farmaco biologico e al monitoraggio dei suoi effetti terapeutici". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uccise la sorella Alice con 20 coltellate, Cassazione conferma condanna Alberto Scagni

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(Adnkronos) – Alberto Scagni è stato condannato a 24 anni e sei mesi.I giudici della Corte di Cassazione, confermando le condanne di primo e secondo grado, non hanno riconosciuto la tesi dei suoi difensori Mirko Bettolli e Alberto Caselli Lapeschi, secondo i quali Scagni non avrebbe agito con premeditazione la sera del primo maggio 2022, quando uccise la sorella Alice sotto casa con oltre venti coltellate.

La Suprema Corte ha rigettato quindi il ricorso dei suoi legali.  Scagni era stato condannato in primo e secondo grado a 24 anni e 6 mesi.Il coltello con cui aveva ucciso Alice era stato 'nascosto' in un sacchetto di plastica, motivo per cui la procura gli aveva contestato l'aggravante del mezzo insidioso, non riconosciuta però nelle due sentenze, insieme a quella della crudeltà, anche questa scartata dai giudici che avevano riconosciuto a Scagni la seminfermità mentale che, per i legali sarebbe incompatibile con la premeditazione.  Alberto Scagni, secondo quanto ricostruito al processo, aveva atteso sotto casa della sorella almeno per due ore prima di commettere il brutale omicidio.

Per questo motivo la procura generale si era detta contraria alla tesi difensiva anche per via delle minacce di morte che Alberto aveva indirizzato nei mesi alla sorella e al resto della famiglia. Intanto ieri è stato giudicato ammissibile il ricorso della famiglia Scagni alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.  Questa la nota della famiglia Scagni: "Oggi (ieri, ndr) abbiamo avuto la notizia che il ricorso alla Cedu sulla vicenda ignobile dell’abbandono subito nella tragedia che ha travolto la vita dei nostri figli ha avuto conferma di ammissibilità.Tragedia che noi continuiamo a ritenere quantomeno arginabile sulle tremende conseguenze.

Questa prima decisione di mera Ammissione a trattare il ‘caso Scagni’ da parte della Corte Europea, ci conforta minimamente nel nostro insanabile dolore: dunque non siamo soltanto patetici visionari persecutori ma esiste una Giustizia che vuole vederci dentro, che intende meritevole valutare l’operato delle Istituzioni dello Stato Italiano da sottoporre a vaglio di correttezza (anzi di esistenza!, vista la pesante inerzia che si è platealmente dimostrata nei fatti).Era quello che chiedevamo, un esame di coscienza giuridicamente leale di tutte le parti in causa.

L’abbiamo urlato quella notte davanti al corpo di Alice persa.A lei lo dobbiamo che ha perso davvero tutto.

L’abbiamo asserito in Questura il mattino dopo: vogliamo sapere dove e come abbiamo sbagliato, cosa dovevamo fare di più, oltre a far fermare Alberto folle dal CSM, oltre a chiedere aiuto di ultima istanza al 112.Oggi (ieri, ndr) vi è stata Udienza in Cassazione per ricorso di Alberto contro aggravante di Premeditazione.

Non è nostra materia, ma è nostro diritto affermare che la verità processuale storicizzata definitivamente con Sentenza di Primo Grado su cui si basa anche il lavoro degli Ermellini è una verità distorta e falsata per comodità di vittimizzazione della famiglia Scagni, la famiglia di Graziano, Antonella, Alberto e Alice.E salvare dall’esame altri.

Nessun altro sa, nessun altro conosce il nostro dolore, nessun altro si può permettere ricostruzioni fantasiose e utilitaristiche della vita della nostra famiglia, dei nostri sentimenti e comportamenti, senza concederci (come di fatto negato) di contribuire (con pari dignità alle altre Parti Processuali) al raggiungimento della Verità dei fatti.Niente e nessuno riporta in vita Alice, ma il dovere di perseguire Verità e Giustizia sarà per noi fino all’ultimo nei nostri pensieri.

Col pensiero di Alice sempre vicino a noi". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)