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Castellammare di Stabia
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Sammy Basso, vescovo Vicenza: “Non escludo beatificazione”

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(Adnkronos) – ''In questi giorni è emerso il profilo spirituale di Sammy, che ha espresso una santità nella vita ordinaria assieme a una profondità interiore straordinaria.Non escludo la possibilità di aprire per lui, tra 5 anni, come prevede l’attuale procedura canonica, la causa di beatificazione''.

Lo ha detto, secondo quanto riporta l'Avvenire, il vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto ricordando Sammy Basso, il 28enne malato di progeria morto una settimana fa.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto nel reatino, scossa ad Accumoli oggi

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(Adnkronos) – Lieve scossa di terremoto nel reatino.Come segnala l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alle 9.26 di questa mattina si è verificata una scossa di magnitudo 2.5, in una zona a 7 chilometri dal comune di Accumoli.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Libano, Israele: “Colpiti 200 obiettivi Hezbollah in 24 ore”. Feriti paramedici in raid

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(Adnkronos) – Mentre Israele fa sapere di aver colpito 200 obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano nelle ultime 24 ore e di aver ucciso decine di militanti, la Croce rossa denuncia il ferimento di alcuni paramedici, impegnati in una missione di soccorso, in un raid.  In particolare, fanno sapere le Forze di difesa israeliane, la 36ma divisione ha condotto raid aerei che hanno distrutto lanciarazzi, postazione anticarro, posti di comando e depositi di armi. La Croce rossa dal canto suo parla di diversi soccorritori feriti in un attacco che ha colpito una casa dove erano stati mandati "in coordinamento" con Unifil. "Mentre la squadra era alla ricerca di vittime da soccorrere, la casa è stata colpita per la seconda volta, ferendo i soccorritori e causando danni a due ambulanze”.  Hezbollah sostiene di essersi scontrato per due volte con le truppe israeliane nei pressi del villaggio di Ramiya, al confine tra il sud del Libano e Israele.Secondo il gruppo, gli scontri sarebbero durati un'ora.

Nessuna conferma è arrivata dalle Idf.  L'esercito israeliano ha riferito dal canto suo di 5 razzi lanciati dal Libano contro Haifa.L'allarme è suonato nella città del nord e in altre comunità vicine.

Secondo le Idf, tutti e cinque i razzi sono stati intercettati dalle difese aeree e non si registrano feriti.  E' di almeno cinque morti e una moschea distrutta il bilancio di un raid israeliano condotto nella notte contro il sud del Libano.Lo hanno reso noto fonti della sicurezza libanese citate dal giornale L'Orient le Jour, secondo cui l'attacco ha preso di mira il villaggio di Kfar Tebnit, dove, oltre alla moschea, sono state colpite anche diverse case. L'agenzia di stampa Nna riferisce invece che altri raid israeliani sono stati condotti contro i villaggi di Tiro e Bint Jbeil e le località di Dahaira, Alma AlShaab e Naqura.  Israele avrebbe deciso di colpire le infrastrutture militari ed energetiche iraniane, in risposta all'attacco missilistico del primo ottobre, mentre non ci sono indicazioni che tra gli obiettivi ci saranno i siti nucleari o che condurrà assassini mirati.

Lo rivela l'emittente Nbc, che cita funzionari americani, secondo cui Israele non avrebbe invece ancora preso una decisione definitiva su quando agire.Le stesse fonti fanno sapere di non avere informazioni che indichino che la risposta arriverà oggi, ma, precisando che Israele non condivide con Israele la possibile tempistica, non escludono che la risposta possa arrivare anche durante la festività dello Yom Kippur, che si conclude nelle prossime ore.  L'Iran respinge come "false" le rivelazioni secondo cui Hamas avrebbe cercato di coinvolgerlo nell'attacco del 7 ottobre e fosse dunque a conoscenza dell'operazione 'Diluvio di al Aqsa'.

In una nota citata dall'agenzia di stampa Irna, la rappresentanza iraniana all'Onu afferma che le notizie riportate ieri dal 'New York Times' "non hanno credibilità" e si basano su "documenti inventati". “Mentre gli stessi funzionari di Hamas con sede a Doha hanno dichiarato che anch'essi non erano a conoscenza dell'operazione e che tutta la pianificazione, il processo decisionale e la direzione sono stati eseguiti esclusivamente dall'ala militare di Hamas con sede a Gaza, qualsiasi affermazione che tenti di collegare l'operazione all'Iran o a Hezbollah – in tutto o in parte – è priva di credibilità e proviene da documenti falsificati”, ha dichiarato la missione in una nota. Secondo il quotidiano americano, che cita file sequestrati dall'esercito israeliano, Hamas pianificava di attaccare Israele già dal 2022, ma rinviò l'operazione per cercare nel frattempo di ottenere il sostegno di Teheran e di Hezbollah.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pedopornografia, tre arresti: ci sono un prete e un membro delle forze dell’ordine

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(Adnkronos) –
Tre arresti nell'ambito di un'operazione di contrasto alla pedopornografia in cui sono state arrestate 3 persone tra cui un prete e un appartenente alle forze dell’ordine.In queste ore la Polizia è impegnata in tutta Italia nell’esecuzione di 33 decreti di perquisizione delegati dalla Procura della Repubblica di Torino dopo oltre 6 mesi di indagini svolte anche in modalità sotto copertura.

Sono 29 le persone denunciate a piede libero per divulgazione e pubblicizzazione di materiale realizzato mediante sfruttamento di minori online.Persone che hanno diversa età, condizione lavorativa, ubicazione geografica: professionisti, operai, studenti.   In particolare l’indagine si è concentrata sull’attività di un utente che, comunque interessato al procacciamento di materiale pedopornografico, pubblicava su gruppi ristretti informazioni e tracce informatiche carpite nell’interazione con altre identità virtuali, di fatto svolgendo l’improbabile ruolo di “giustiziere”.  Nell’indagine le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, emesse dalla Procura Distrettuale di Torino, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer e account di email e profili social.

Durante le perquisizioni sono stati altresì rinvenuti gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico, e in taluni casi ingente quantitativo di materiale illecito custodito sui supporti informatici sottoposti a sequestro. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Virtus Stabia- Us Agropoli: le dichiarazioni di Mister Coppola e del Capitano Porzio post gara

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Virtus Stabia- Us Agropoli, in conferenza stampa al termine del match, terminato 0-0,  sono intervenuti il Mister, Maurizio Coppola e il Capitano Catello Porzio.

Le dichiarazioni di Coppola e Porzio sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

Abbiamo dovuto fare di necessità virtù affrontando a specchio l’ Agropoli.Dobbiamo partire dall’ Agropoli che ha tre punti ma è una squadra con ottimi elementi, allenata bene, che è partita a fine agosto, con enorme ritardo.

Nel primo tempo i ragazzi hanno disputato un buon gioco, siamo stati poco cattivi negli ultimi sedici metri.Facendo tutto il secondo tempo con un uomo, siamo soddisfatti di aver mantenuto il pallino di gioco creando anche qualche palla goal, tra infortuni e partenze.

Non siamo una squadra da vertice ma la giochiamo contro tutti a viso aperto.Mi è piaciuta la reazione dei ragazzi nel secondo tempo.

Le difficoltà del campionato le conosciamo, sappiamo i nostri pregi ma anche i nostri difetti.

Dobbiamo considerare gli episodi che hanno condizionato la gara. L’episodio ha cambiato la gara.L’importante che la squadra c’è.

Sappiamo dove possiamo arrivare e il campionato che dobbiamo fare.Il pareggio, se analizziamo il gioco, ci può stare un po’ stretto.”

Porzio: ” Il mister ha fatto una analisi perfetta, mi collego e sono d’accordo.

Non vedo nessun pericolo, ci siamo compattati, abbiamo provato a vincerla.Sappiamo le insidie che nasconde il campionato, partite toste.

Testa bassa, pedaliamo e lavoriamo su ciò che si è sbagliato ma anche rafforzare ciò che di buono è stato fatto.La nostra volontà è di tornare quanto prima ai tre punti.

Eravamo pronti e avevamo preparato il match al meglio.

 Gli episodi hanno cambiato qualcosa.Io punto una due situazioni a favore loro.

Dobbiamo fare i conti anche con le squadre avversarie.Lavoreremo per la prossima battaglia di Solofra essendo consapevoli dell’avversario. “

“Piano per attacco a Israele stile 11 settembre” nei documenti Hamas sequestrati da Idf

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(Adnkronos) – "Anni prima dell'attacco del 7 ottobre 2023, i leader di Hamas avevano pianificato un'ondata ancora più efferata di attacchi terroristici contro Israele – tra cui il rovesciamento di un grattacielo di Tel Aviv in stile 11 settembre – mentre facevano pressione sull'Iran affinché aiutasse a realizzare la loro visione di annientare lo Stato ebraico".E' quanto si legge sul Washington Post, che riporta i contenuti di alcuni documenti dell'organizzazione palestinese sequestrati dalle forze israeliane a Gaza.  Dalle carte e dai registri elettronici recuperati nei comandi di Hamas emerge una pianificazione "in stato avanzato per attacchi con treni, barche e persino carri trainati da cavalli".

Nella strategia di Hamas rientrava il coinvolgimento di altri gruppi di militanti alleati per coordinare un assalto contro Israele da Nord, Sud e Sudest. Tra i documenti sequestrati, i piani per un attacco, ma anche lettere inviate ai massimi leader iraniani già nel 2021, in cui si chiedevano finanziamenti per centinaia di milioni di dollari e addestramento per 12mila combattenti di Hamas. "Le 59 pagine di lettere e documenti di pianificazione in arabo ottenuti dal Washington Post rappresentano una frazione delle migliaia di documenti che le Forze di Difesa Israeliane dicono di aver sequestrato da quando è iniziata l'invasione di terra di Gaza da parte di Israele, il 27 ottobre", sottolinea il quotidiano statunitense. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Unifil, stop attacchi contro i ‘caschi blu’: Paesi chiedono protezione missione Onu

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(Adnkronos) – Proteggere i 'caschi blu' di Unifil.E' quanto chiedono in una dichiarazione congiunta 34 Paesi che contribuiscono alla missione dell'Onu nel sud del Libano, fra cui l'Italia.

La dichiarazione è stata presentata dalla Polonia dopo che cinque militari della missione sono stati feriti. "Consideriamo il ruolo di Unifil particolarmente cruciale alla luce dell'escalation in corso nella regione.Condanniamo con forza i recenti attacchi contro i 'caschi blu' di Unifil, azioni che devono essere fermate immediatamente e devono essere indagate in modo adeguato", si legge.  Continuano i raid israeliani in Libano e a Gaza.

Nella regione di Nabatieh, nel sud del Libano, è stato colpito un mercato, ha reso noto l'agenzia libanese Nna.Almeno quattro edifici sono stati distrutti mentre non ci sono notizie di vittime.

Raid anche nella valle della Bekaa, a est, hanno colpito le località di Baalbek e Nabi Sheet.  Il ministero della Sanità libanese ha reso noto che nove persone sono rimaste uccise in raid israeliani contro due villaggi, uno a nord di Beirut e un altro a sud della capitale. Mentre le Idf denunciano che nel giorno della festività di Yom Kippur Hezbollah ha lanciato 320 razzi e droni contro Israele, la maggior parte dei quali sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea.Tutti gli altri proiettili sono caduti in zone aperte.

Solo due persone sono rimaste lievemente ferite vicino ad Acre.In risposta agli attacchi, le Idf hanno colpito 280 obiettivi nella Striscia di Gaza e in Libano, fra cui tunnel, arsenali e postazioni per il lancio di razzi.  Nel nord della Striscia di Gaza 22 persone hanno perso la vita e molte altre sono rimaste ferite a seguito dei raid aereo israeliano che ha colpito il campo profughi di Jabalia.

Hamas parla di “rappresaglia contro civili disarmati sotto copertura americana" in cui sarebbero rimaste uccise almeno 22 persone e ferite più di 90.Lo rende noto l'organizzazione in una dichiarazione ripresa da Al Jazeera. “Questi massacri sono la continuazione del genocidio criminale in corso contro il nostro popolo, e protetto dal sostegno americano”, si legge nella dichiarazione, aggiungendo che l'escalation di attacchi contro i civili è un tentativo di "punire la popolazione per la sua resilienza e il rifiuto dello sfollamento".  “I continui crimini terroristici nazisti, giunti al secondo anno – afferma Hamas – dimostrano al mondo che questa entità canaglia e fascista è assetata di sangue e cerca vendetta attraverso un ulteriore genocidio contro il nostro popolo a Gaza e la popolazione libanese”. Già oggi il governo israeliano dovrebbe prorogare il divieto di trasmissione per Al-Jazeera e la chiusura delle sedi in Israele.

Secondo le autorità israeliane, l'emittente del Qatar rappresenta una "minaccia alla sicurezza nazionale".La sospensione delle trasmissioni, secondo quanto riporta Haaretz, dovrebbe essere di 40 giorni.

Stessa sorte anche per Al Mayadeen, l'agenzia di stampa libanese legata a Hezbollah, che dovrà interrompere le trasmissioni per 45 giorni.  Continua il pressing per arrivare ad un cessate il fuoco da parte del premier libanese Najib Mikati, che ha parlato a distanza di poche ore prima con Amos Hochstein, rappresentante della Casa Bianca, e poi con il presidente dell'Assemblea consultiva islamica dell'Iran, Mohammad Bagher Ghalibaf.Lo riporta la Nna, agenzia di stampa nazionale libanese.  Parlando con Hochstein per telefono, Mikati si è concentrato sulle strategie per fermare gli “scontri militari” e procedere con una soluzione politica globale basata sulla Risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che comporterebbe un cessate il fuoco permanente e la fine delle ostilità tra Hezbollah e Israele.

Nell'incontro con Ghalibaf a Beirut, Mikati ha ribadito che la priorità del governo libanese è “lavorare per un cessate il fuoco, fermare l'aggressione israeliana e garantire la sicurezza del Libano e del suo popolo”, si legge sulla Nna.  L'Iran intanto avrebbe subito un cyberattacco che ha coinvolto siti governativi e degli impianti nucleari. "Quasi ogni ramo del governo iraniano, giudiziario, legislativo ed esecutivo, è stato coinvolto da questo attacco, con il risultato di furto di informazioni", ha dichiarato Abolhassan Firouzabadi, ex segretario del Consiglio Supremo dell'Iran per il Cyberspazio, secondo quanto riferisce l'emittente Iran Internazional.  "I nostri impianti nucleari, insieme alle reti cruciali come quelle della distribuzione del carburante, dei servizi municipali, dei trasporti e dei porti anche sono finiti sotto attacco", ha aggiunto.  L'Iran ha vietato l'uso di cercapersone e walkie-talkie su tutti i voli aerei, a poche settimane dai sabotaggi dei dispositivi che hanno portato alla morte in Libano di almeno 39 persone legate ad Hezbollah, alleato dell'Iran.Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Isna. “È stato vietato l'ingresso di qualsiasi dispositivo di comunicazione elettronica, ad eccezione dei telefoni cellulari, nelle cabine di volo o nel carico non accompagnato”, ha dichiarato Jafar Yazerlo, portavoce dell'Organizzazione dell'aviazione civile iraniana. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, Nyt rivela: “Hamas rinviò attacco di un anno per convincere Iran e Hezbollah a partecipare”

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(Adnkronos) – Hamas ha rinviato di un anno l'attacco ad Israele, originariamente preparato per l'autunno del 2022, nel tentativo di convincere Iran e Hezbollah a partecipare.E' quanto rivela il New York Times che ha visionato i resoconti di 10 incontri segreti di Hamas che le forze israeliane hanno trovato a Gaza.  Questi documenti provano la determinazione di Yahya Sinwar nel cercare di convincere gli alleati a partecipare all'attacco o almeno impegnarsi ad una più ampia offensiva con Israele a seguito dell'attacco a sorpresa di Hamas.

Nel tentativo di convincere Hezbollah, i leader di Hamas nelle riunioni hanno fatto riferimento alla "situazione interna" in Israele – riferendosi molto probabilmente alle tensioni e proteste per la riforma giudiziaria varata dal governo di Netanyahu – come una delle ragioni che spingevano alla "battaglia strategica".  Nel giugno del 2023 Hamas ha inviato un suo comandante in Libano, dove ha incontrato un comandante iraniano per chiedere l'aiuto di Teheran per colpire siti sensibili all'inizio degli attacchi.L'Iran e Hezbollah, gli era stato detto, sostenevano in principio i piani ma avevano bisogno di più tempo per prepararsi.

Hamas avrebbe dovuto discutere dei dettagli dei piani in un successivo incontro con il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.  Secondo la ricostruzione del New York Times, pur sentendo di avere il sostegno degli alleati, Hamas alla fine ha deciso di procedere all'attacco senza il loro pieno coinvolgimento, in parte per realizzarlo prima che Israele potesse sviluppare un sistema di difesa aerea avanzata.  I documenti confermano inoltre che la tempistica dell'attacco è stata motivata dal desiderio di Hamas di ostacolare gli sforzi per normalizzare le relazioni tra Israele e Arabia Saudita.E che Hamas ha evitato scontri consistenti con Israele per due anni, a partire dal 2021, per massimizzare l'effetto sorpresa dell'attacco del 7 ottobre.  Nelle riunioni si ripeteva che "bisogna mantenere il nemico convinto che Hamas vuole la calma a Gaza".

Infine nei documenti si fa riferimento al fatto che i leader di Hamas di Gaza illustrarono il "grande progetto" a Ismail Haniyeh, il leader che viveva in Qatar e che è stato assassinato lo scorso luglio dagli israeliani mentre era in visita in Iran.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Navalny sapeva che sarebbe morto in carcere, esce libro di memorie ‘Patriot’

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(Adnkronos) – Alexei Navalny sapeva che sarebbe morto in carcere.Non si è mai illuso di un veloce crollo del regime di Vladimir Putin o di un atto di clemenza nei suoi confronti.

La sua scelta di tornare in Russia all'inizio del 2021 è stata lucida.Sapeva "fin dall'inizio" che sarebbe stato detenuto "per il resto della mia vita o fino alla fine della vita di questo regime".

E che il suo "era solo un lavoro che andava fatto".  Il New Yorker ha pubblicato alcuni estratti della raccolta delle pagine di diario, dai giorni successivi all'avvelenamento con il novichok nel 2020 – durante la sua convalescenza nella campagna tedesca dopo essere uscito dal coma il 7 settembre di quell'anno – fino a poco prima della morte il 16 febbraio scorso.La raccolta sarà pubblicata il 22 di questo mese (in Italia da Mondadori) con il titolo 'Patriot'.

E' prevista anche un'edizione in russo.  "Regimi come quello in Russia sono resilienti", sottolinea Navalny in una pagina del 2022, citando i 70 anni dell'Unione sovietica, gli esempi della Corea del Nord, di Cuba e della Cina, con una posizione completamente diversa da quella che usualmente recitano da tempo gli oppositori, per cui Putin ha i giorni o i mesi contati. "La verità è che sottostimiamo quanto siano resilienti le autocrazie nel mondo contemporaneo.Con eccezioni molto, molto rare, sono protette da invasioni esterne dall'Onu, dal diritto internazionale, dal diritto di sovranità.

La Russia è ulteriormente protetta dalla sua appartenenza al Consiglio di sicurezza dell'Onu e dalle sue armi nucleari.Ci attendono molto probabilmente il collasso economico e l'impoverimento.

Ma non è per nulla scontato che il regime crollerà in modo tale che i suoi detriti apriranno le porte delle sue prigioni", scriveva.  "Affidarmi all'idea di poter essere rilasciato presto, aspettare che questo accada, è solo un modo per tormentarmi", sottolinea inoltre l'oppositore, citando quello che chiama il suo "zen da prigione".Se non fosse stato rilasciato entro i primi sei mesi dall'arresto, in seguito alle pressioni o a un nuovo scenario politico, "sarei rimasto dentro per il futuro a venire", scrive, lasciando intendere la razionalità della sua scelta di tornare in Russia nel gennaio del 2020 e la lucidità del suo pensiero. "Avevo fatto la scelta giusta quando sono salito su quell'areo per tornare a Mosca".  "Passerò il resto dei miei giorni in prigione e morirò qui", ha scritto il 22 marzo del 2022. "Non ci sarà nessuno a cui dire addio…

tutti gli anniversari saranno celebrati senza di me.Non conoscerò i miei nipoti.

Non avrò un posto nelle storie di famiglia".Il tono di questi diari è diverso da quello, fin troppo ironico, dei post che pubblicava dal carcere. "Tornando in Russia ho esaudito la mia promessa agli elettori.

Deve esserci qualcuno che in Russia non mente loro.Fino a che arriverà il giorno in cui il regime non ci sarà più, dobbiamo difendere le nostre idee".  Il dissidente è morto a 47 anni in una colonia penale della regione di Yamalo Nenets, oltre il circolo polare artico.

Era stato arrestato il 17 gennaio del 2021, al suo rientro in Russia dalla Germania, dove era stato portato nell'agosto del 2020 dopo il suo avvelenamento con il novichok. "Non sono riuscito neanche a fare un passo sul suolo del mio paese da uomo libero.Sono stato arrestato ancora prima dei controlli alla frontiera", aveva scritto anticipando la possibilità di una sepoltura in una tomba senza nome (le autorità avevano effettivamente ricattato la madre, condizionando la possibilità di effettuare un funerale alla segretezza, minacciando altrimenti la sua sepoltura all'interno della colonia penale di Kharp). La lucidità di Navalny è condivisa dalla moglie Yulia, che ha preso il suo posto alla guida del movimento a cui aveva dato vita.

Nella sua prima visita a Kharp, Aleksei dice alla moglie che "c'è una alta probabilità che io non esca più da qui.Anche se tutto inizia a crollare, mi faranno fuori al primo segno che il regime collassa.

Mi avveleneranno". "Lo so.L'ho pensato anche io", ha risposto lei.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, Kiev cede territori a Mosca per la pace? Lo scenario

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(Adnkronos) –
L'Ucraina discute l'ipotesi di cedere territori alla Russia per porre fine alla guerra che dura da circa 960 giorni.E' lo scenario che delinea il magazine tedesco Der Spiegel, citato dai media ucraini, sulla base delle informazioni fornite da una fonte di alto livello di Kiev.

Il presidente Volodymyr Zelensky, anche nelle ultime settimane, ha ribadito che il suo 'piano per la vittoria' punta ad una pace giusta ma ha sempre escluso l'ipotesi di cessioni territoriali alla Russia.Vladimir Putin, da Mosca, non perde occasione per considerare annessi i territori occupati nel corso del conflitto.  "Ritenevamo che la vittoria dovesse arrivare con la resa incondizionata della Russia.

Ma senza concessioni questo è impossibile.L'accordo dovrebbe comprendere benefici anche per la Russia", la sintesi della fonte citata dal magazine tedesco.   La posizione ucraina non può tener conto dell'evoluzione del quadro internazionale.

Negli Stati Uniti, tra 20 giorni, si vota per eleggere il nuovo presidente: l'eventuale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca rischierebbe di modificare radicalmente la situazione. Il candidato repubblicano ha detto e ripetuto che intende favorire un accordo tra Zelensky e Putin per porre fine alla guerra.In questo contesto, dice la fonte ucraina, è più che probabile che il sostegno degli Stati Uniti "calerà, anche se lentamente".

D'altra parte, nemmeno il presidente Joe Biden ha accolto in toto le ultime richieste di Zelensky: il presidente degli Stati Uniti non ha dato il via libera all'uso di armi a lungo raggio contro obiettivi militari nel territorio russo. In questo quadro, secondo lo scenario di Der Spiegel, le autorità di Kiev non escludono "il modello della Germania Ovest" applicato all'Ucraina, con il paese avviato all'ingresso nella Nato e i territori occupati dalla Russia fuori dal controllo integrale ucraino con una formula che, al momento, non viene codificata.  
La guerra sembra destinata a svilupparsi ormai su due binari consolidati.La Russia preme nel Donetsk, guadagnando progressivamente terreno e tenendo costantemente sotto pressione la difesa ucraina, costretta anche ad arretrare per limitare le perdite.

Ora, il clima diventa un fattore determinante.Si va verso l'inverno, con pioggia e poi neve.

Gli spostamenti sul terreno fangoso prima e gelato poi diventeranno sempre più complessi: muovere mezzi e uomini sarà complicato e ogni avanzamento richiederà sforzi enormi. Le forze armate di Kiev da oltre 2 mesi hanno invaso la regione russa di Kursk.Il blitz ha consentito all'Ucraina di arrivare a controllare circa 1200 km quadrati di territorio nemico.

La reazione della Russia è stata progressiva: non c'è stata una risposta massiccia in tempi brevissimi, Mosca non ha sguarnito altre zone del fronte per riprendere il controllo della regione.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sinner-Djokovic oggi, finale Atp Shanghai: quando giocano, orario e dove vederla in tv

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(Adnkronos) –
Jannik Sinner giocherà oggi la finale del Masters 1000 di Shanghai.Il 23enne tennista azzurro affronterà il 37enne Novak Djokovic.

Appuntamento alle 10.30 ora italiana in diretta tv e streaming per quello che sarà l'ottavo incrocio tra i due.In semifinale Sinner ha superato in due set Tomas Machac con il punteggio di 6-4, 7-5, certificando che finirà la stagione al primo posto del ranking Atp ed entrando nella storia del tennis italiano.

Qualche problema in più invece lo ha avuto l'attuale numero 4, che dopo aver battuto Taylor Fritz per 6-4 nel primo set, si è imposto nel tie break 7-6.  Jannik Sinner e Novak Djokovic si sono affrontati per otto volte, con il serbo che è in vantaggio 4-3.L'ultimo confronto diretto risale alla semifinale dell'Australian Open.

Il 23enne altoatesino si è imposto in 4 set nel match che ha fatto da prologo al trionfo nella finale contro il russo Daniil Medvedev. Agli Australian Open, Sinner ha conquistato il primo Slam della carriera e il primo titolo dell'anno.Il numero 1 del mondo va a caccia del settimo successo del 2024 e del 17esimo totale.

Djokovic, invece, nella stagione attuale non ha ancora vinto torneo Atp: il fuoriclasse di Belgrado è a quota 99 nella straordinaria carriera, impreziosita quest'estate dalla medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024.  Il match Sinner-Djokovic, finale del Masters 1000 di Shanghai 2024, come tutti i match del torneo sarà trasmesso in diretta esclusiva da Sky Sport e in streaming su Now e Sky Go.   —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Che tempo che fa’ stasera sul Nove, da Guardiola a Ghali: ecco gli ospiti di Fazio

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(Adnkronos) –
Nuovo appuntamento con 'Che tempo che fa' di Fabio Fazio, con Luciana Littizzetto e Filippa Lagerbäck, questa sera, domenica 13 ottobre, dalle 19.30 in diretta sul Nove e in streaming su discovery+, con tanti ospiti in studio.In esclusiva tv, la leggenda del calcio Pep Guardiola, uno degli allenatori di calcio più vincenti di sempre con ben 40 trofei – tra cui tre Champions League, quattro Supercoppe europee, sei campionati inglesi, tre campionati tedeschi e tre spagnoli – e l’unico nella storia del calcio ad aver conquistato due Triplete.

Tecnico del Manchester City dal 2016, è anche l’unico allenatore ad aver vinto per 4 volte consecutive il campionato inglese.In 40 anni di straordinaria carriera nel calcio, ha vinto, giocando con la maglia del Barcellona, una Coppa dei Campioni, due Supercoppe europee, una Coppa delle Coppe, sei Campionati spagnoli, due Coppe di Spagna, quattro Supercoppe di Spagna, oltre a un Oro Olimpico nel 1992 con la Nazionale spagnola.

Oltre al Barcellona, ha vestito le maglie del Brescia, giocando accanto a Roberto Baggio, e della Roma. E domenica a 'Che tempo che fa' ci sarà anche Roberto Baggio, uno dei numeri 10 più forti della storia del calcio, con all’attivo due scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia, vincitore di numerosi riconoscimenti tra cui il Pallone D’Oro e il Fifa World Player, entrambi nel 1993, un Oscar del Calcio nel 2002 e un Golden Foot nel 2003, oltre ad essere stato inserito nella Walk Of Fame dello sport italiano nel 2015 nella categoria Leggende.Il premio Oscar Paolo Sorrentino, nelle sale dal 24 ottobre con il nuovo attesissimo film “Parthenope', unico film italiano in concorso all’ultimo Festival di Cannes, dove ha ricevuto dieci minuti di applausi e la standing ovation del pubblico.

Ghali, per la prima volta live con il nuovo singolo 'Niente Panico' e presto in tour nei palazzetti con il Ghali Live 2024 Tour che vede alcune date già sold out.  E ancora: Toni Servillo e Elio Germano, per la prima volta insieme nel film 'Iddu' di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza; Walter Veltroni, nelle librerie con 'Buonvino e il circo insanguinato', quinto episodio della celebre saga di gialli; la fondatrice di Nuovi Orizzonti Chiara Amirante, autrice di 'Conosci te stesso – Alcune trappole e impedimenti all’amore'; Don Davide Banzato; Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele.  E ancora: il consueto racconto dell’attualità di 'Che tempo che fa' vede in questa puntata i contributi dell’inviata Rai Stefania Battistini, per la quale lo scorso 8 ottobre il Tribunale di Kursk ha ordinato l’arresto con l’accusa di aver oltrepassato illegalmente il confine russo insieme al collega Simone Traini, e attualmente sotto scorta per minacce ricevute da propagandisti filorussi; Lucia Goracci, inviata Rai in Libano e Israele; Antonio Di Bella; Massimo Giannini.  Chiude la serata l’immancabile appuntamento con 'Che tempo che fa – Il Tavolo' con Nino Frassica, Mara Maionchi, Max Giusti, Ubaldo Pantani, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni, Simona Ventura.Ospiti della puntata: Paola & Chiara e BigMama, in radio con il brano 'Il Linguaggio del corpo' che segna la loro prima collaborazione; Gabriele Corsi, conduttore di 'Don't Forget the Lyrics – Stai sul pezzo' e, dal 24 ottobre, de 'Il contadino cerca moglie' sul Nove, anche nelle librerie con il volume autobiografico 'Che bella giornata, speriamo che non piova'; la ballerina di 'Ballando con le stelle' Anastasia Kuzmina, che affianca Francesco Paolantoni in questa edizione del talent show.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ballando con le stelle, nuovo scontro Lucarelli-Bruganelli

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(Adnkronos) – "Ma che ti ho fatto?Cos'è questo atteggiamento?".

Ancora scintille tra Sonia Bruganelli e Selvaggia Lucarelli oggi nella terza puntata di Ballando con le stelle 2024.La concorrente, in interviste dopo la puntata di sabato scorso, ha stigmatizzato le parole della giurata e si è sentita ''ferita come madre" dopo le parole pronunciate da Lucarelli sabato scorso: "Ti ho visto piccola in scena", ha detto la blogger e scrittrice. "Non mi interessa la lite, ti vedo tanto confusa.

La volta scorsa ti avevo fatto un complimento dicendo che sei una donna di personalità.Ti vedo molto confusa, adegui il tuo personaggio in base a quello che pensi ti convenga fare al momento.

Per insultare tutti al grande fratello non avevi difficoltà", dice Lucarelli dopo l'esibizione di Bruganelli nella terza puntata. Si torna anche sulle parole nell'intervista della concorrente registrata prima dello show: "Prima, quando ero accanto a una persona (Paolo Bonolis, ndr) che agli altri interessava, anche se ero brutta se lo facevano andare bene.Ora, se sono brutta, non me lo fanno passare".  "Mi faccio un mazzo tutta la settimana, parliamo di ballo e non di altro", dice la concorrente. "Ho parlato di ballo, ma non ti conviene che si parli solo di quello perché sei una delle ultime della lista.

Prova a essere te stessa, banalmente", incalza la giurata. "Anche tu stai interpretando un ruolo, sta interpretando Selvaggia Lucarelli.Non credevo di trovarmi davanti a uno psicologo, non pensavo di trovarmi dall'analista", dice Bruganelli.

Il voto di Lucarelli? "Quattro". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ballando con le stelle, Mariotto-Palali: arriva il primo zero

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(Adnkronos) – "E' uno scherzo?".Fourkan Palali non crede ai propri occhi quando Guillermo Mariotto alza la paletta con lo zero nella terza puntata di Ballando con le stelle 2024.

L'attore turco, nelle prime due puntate, si è lamentato per la severità e per alcune parole dei giurati. "Sono un attore e sono ospite", ha detto l'attore della fiction Terra Amara.Stasera, dopo la terza esibizione, il punteggio complessivo (20) è migliorato rispetto alle prime due puntate.

Mariotto, però, non ha gradito minimamente la prestazione del concorrente: ha alzato la paletta con il voto zero tra la disapprovazione del pubblico e la sorpresa dell'attore. Poco dopo, arriva il bis.Tocca a Francesco Paolantoni beccare uno 'zero' da Mariotto.

L'attore si presenta in gara nonostante i problemi e i dolori provocati dalla diverticolite nei giorni scorsi.L'esibizione, nonostante la giustificazione, viene stroncata. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 12 ottobre

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(Adnkronos) –
Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, 12 ottobre, nell'ultimo concorso settimanale.Centrati cinque '5' che vincono ciascuno 40.092,63 euro.

Il jackpot per la prossima estrazione sale a 89.2 milioni di euro.Si torna a giocare martedì 16 ottobre per la prima estrazione della prossima settimana.  Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+.

L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo.In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.  E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto.

Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.  La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede una colonna (1 combinazione di 6 numeri).La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita.

In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro.L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.  La combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 11, 13, 16, 22, 42, 51.

Numero Jolly: 37.Numero SuperStar: 47. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fermato presunto killer di Manuel Mastrapasqua, 31enne accoltellato a Rozzano

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(Adnkronos) – Sarebbe stato fermato l'uomo ritenuto responsabile dell'omicidio di Manuel Mastrapasqua, il 31enne accoltellato e ucciso a Rozzano, nell'hinterland milanese, la notte tra il 10 e l'11 ottobre scorsi.L'uomo si troverebbe ora nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Milano, a disposizione dell'autorità giudiziaria.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morto Alex Salmond, ex ‘first minister’ Scozia aveva 69 anni

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(Adnkronos) – E' morto all'età di 69 anni l'ex 'first minister' indipendentista della Scozia Alex Salmond.Ha avuto un malore oggi mentre pronunciava un discorso nella Macedonia del Nord, secondo quanto rendono noto i media britannici.

Era stato 'first minister' dal 2007 al 2014, quando si era svolto il referendum sull'indipendenza.Si era dimesso dopo che il referendum era stato bocciato con il 55 per cento dei voti.  Aveva poi rassegnato le dimissioni dall'Snp (Scottish National Party), che guidava dal 2004 e che aveva portato alla maggioranza, nel 2018, dopo le accuse di condotta sessuale inappropriata mosse nei suoi confronti da cui era stato prosciolto nel 2020 dopo un processo.

Nel 2021 aveva formato il partito indipendentista Alba. "E' stato un uomo e un politico di contraddizioni estreme.E' stato un giocatore d'azzardo e una personalità divisiva che è diventato un first minister fermo con la missione di dimostrare agli elettori che era in grado di governare per tutti, usando la devolution per dimostrare che non c'era nulla da temere nell'indipendenza.

E' stato anche un comunicatore potente che ha visto sminuire la sua reputazione con accuse a sfondo sessuale, un processo e l'esilio dall'Snp", ha scritto la Bbc.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biella, bambino morso alla testa da un cane: è grave

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(Adnkronos) – A Biella, via Santuario d'Oropa, un bambino di 8 anni che era a una festa di compleanno è stato morso alla testa da un cane di grossa taglia.Il bambino è stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Biella.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Conti spiati, Meloni: “Mia vita passata allo scanner, non riusciranno a togliermi di torno”

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(Adnkronos) – ''In questa Nazione ci sono probabilmente gruppi di pressione.I gruppi di pressione non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare e non si fa ricattare.

E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti.Temo che non riusciranno''.

Così la premier Giorgia Meloni in un'intervista al direttore del Tg5 Clemente Mimun, di cui alcuni passaggi sono stati anticipati dal Tg4. ''Se lei mi chiede perché, per quello che riguarda i politici, sono quasi tutti esponenti di centrodestra e io sono la persona più dossierata d'Italia, le dirò che nel dramma c'è la buona notizia.E la buona notizia è, intanto, che la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente.

E forse è anche questa la ragione per cui io sono così dossierata…", ha detto la presidente del Consiglio nell'intervista al Tg5. ''Io mi sono data una spiegazione di quanto accaduto, poi chiaramente spero che una spiegazione ce la dia la magistratura ad un certo punto'', ha affermato la premier nell'anticipazione. Meloni ha osservato: ''Lei ricorda questo fenomeno che noi conosciamo dei ladri che entrano dentro casa, rubano i gioielli e li vendono al ricettatore.Io penso che stia accadendo la stessa cosa con il mercato delle informazioni.

Penso che ci siano dei funzionari, dei dipendenti pubblici e privati, che prendono illegalmente delle informazioni e le vendono illegalmente sul mercato.A chi le vendono?

Questa è la risposta che stiamo aspettando.Presumibilmente dietro ci sono degli interessi''.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Australia, l’apertura di Re Carlo: “Popolo può scegliere se diventare una repubblica”

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(Adnkronos) –
Re Carlo ha ammesso che spetta al popolo australiano decidere se il Paese rimarrà una monarchia costituzionale o diventerà una repubblica.Lo ha reso noto il Daily Mail, che ha visionato le corrispondenze di lettere tra l'Australian Republic Movement e i funzionari di Buckingham Palace, che scrivono a nome del re.

Dal palazzo reale britannico fanno sapere che “se l'Australia diventerà una repubblica” è una “questione che spetta al popolo australiano decidere”.Il futuro della monarchia in Australia sarà probabilmente oggetto di discussione durante la visita a Sydney e Canberra di Re Carlo e della Regina Camilla, prevista per la prossima settimana.  Interpellata sulla questione, Buckingham Palace ha risposto che le lettere hanno solo confermato la posizione esistente, piuttosto che segnare un nuovo cambiamento di politica.

Ma lo scambio tra le parti è stato sorprendentemente amichevole: “Il Re ha apprezzato il fatto che abbiate trovato il tempo di scrivere e mi ha chiesto di rispondere a suo nome – si legge nella lettera inviata all'Australian Republic Movement lo scorso marzo – Vi assicuro che le vostre opinioni in merito sono state prese in considerazione con molta attenzione”. “Sua Maestà, in quanto monarca costituzionale, agisce sulla base dei consigli dei suoi ministri, e se l'Australia diventerà una repubblica è quindi una questione che spetta al pubblico australiano decidere”, si legge.La lettera sottolinea che il Re e la Regina nutrono un “profondo amore e affetto” per l'Australia e “la vostra premura nello scriverci come avete fatto è stata molto apprezzata”. 
Già nel 1999 si tenne in Australia un referendum sulla questione, e i cittadini votarono per rimanere una monarchia costituzionale.

Inoltre, all'inizio di quest'anno il governo australiano ha ribadito che i piani per un altro referendum “non sono una priorità”.Ma gli attivisti repubblicani rimangono convinti che il capo di Stato australiano non debba essere il monarca, ma piuttosto qualcuno scelto dalla popolazione.

Poco dopo l'annuncio della visita reale, Isaac Jeffrey del Movimento per la Repubblica Australiana ha dichiarato: “Pur rispettando il ruolo che i reali hanno svolto finora per la nazione, è ora che l'Australia elegga un abitante del luogo come capo di Stato.Qualcuno che possa lavorare per l'Australia a tempo pieno”. “Siamo desiderosi di dirgli che resteremo nel Commonwealth e che una repubblica riguarda noi, non lui o la sua famiglia”, ha specificato Jeffrey.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)