Maurizio Sarri parla ai microfoni di Sky: “Vittoria della maturità? Mi sarebbe piaciuto vedere più cattiveria nel chiudere la partita, casualmente è il primo tempo è finito per un solo gol di vantaggio. Assenza di Allan? Ha giocato David Lopez perchè in campo c’era Valdifiori che ha un po’ meno presenza difensiva rispetto a Jorginho. Ho preferito dare più densità al centrocampo. Jorginho nettamente più forte di Valfifiori? Abbiamo fatto 25 partite, 14 ne ha giocate da titolare Jorginho e 11 Valdifiori, non direi che ci sia tutta questa differenza. La mia non è una polemica, anzi. Quant’è bravo Insigne? Quant’è stata brava la mamma di Insigne direi. Quella stessa conclusione di Insigne, se finisce in curva nessuno se la ricorderà mai, invece c’è stata quella prodezza. Mentalità per chiudere la partita? Contro l’Inter abbiamo rischiato molto di più di stasera, col Torino abbiamo gestito abbastanza bene. Gabbiadini è fuori da 2 mesi, comincia a stare leggermente meglio ma ancora non benissimo. Per quanto riguarda me, il mercato durerebbe 48 ore. Se acquistiamo qualcuno? Il presidente non deve darmi delle rassicurazioni? Non deve darmele, poi col direttore sportivo ci confrontiamo tutti i giorni, sa benissimo cosa serve e quali sono le mie idee”.
Sarri a Sky: “Vi svelo il motivo dell’assenza di Allan”
Quella Concorrenza al Califfo STEFANO STEFANINI*
Non sappiamo cosa pensasse il sorridente Kim Jong-un mentre scribacchiava l’ordine di detonazione sotterranea di un ordigno nucleare, dichiarandolo bomba all’idrogeno: «Adesso gliela facciamo vedere al mondo?»
Oppure, «Non voglio essere secondo alla propaganda degli orrendi video dello Stato Islamico?» Pyongyang ha imparato che oggi il potere dell’immagine è pervasivo e istantaneo. Non sappiamo se fosse veramente una bomba termonucleare. La prima valutazione americana è piuttosto scettica. Metro ancor più importante del successo nordcoreano sarebbe però la miniaturizzazione che indicherebbe che gli ordigni atomici possono adesso essere messi a disposizione dei missili – spesso imprecisi ma sempre di più lunga gittata – di cui dispone la Corea del Nord. Gli accertamenti definitivi richiederanno tempo e potrebbero anche ridimensionare quest’ultima bravata nucleare di Pyongyang. Ai fini dell’effetto psicologico il danno è stato fatto – altra analogia con il terrorismo.
Sappiamo che la scossa politica e strategica è stata immediata e ben più forte di quella tellurica, pur non indifferente (un sisma di 5,1 sulla scala Richter). Il nuovo esperimento atomico nordcoreano acuisce l’instabilità di una regione asiatica già attraversata da tensioni e rivalità; allarma seriamente i vicini sudcoreani e giapponesi, alla portata dei missili nordcoreani; dà un pessimo esempio internazionale ai tanti altri aspiranti all’ingresso nel club nucleare. La condanna è stata unanime (Stati Uniti, Russia, Europa, Nazioni Unite) e immediata. E vi si è unita senza distinguo anche la Cina. Più ancora della condanna è sorprendente l’ammissione di Pechino di non essere stata a conoscenza dell’iniziativa nordcoreana. Vi è poco motivo di dubitarne la sincerità: già le fonti d’intelligence della Nato avevano anticipato che era stata colta di sorpresa. La reazione cinese sta pertanto ad indicare tre cose: incapacità di controllare Pyongyang, che pure dipende dalla Cina per la propria magra sopravvivenza economica; preoccupazione di trovarsi alle prese con un regime senza più freni grazie alla capacità di ricatto offerta dall’arma nucleare; luce verde a un’ulteriore stretta sanzionatoria, unico strumento di pressione a disposizione della comunità internazionale. Di quest’ultima la verifica si avrà presto in Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Non è mai stato chiaro quanto Pechino controlli Pyongyang. Meno di quanto sarebbe auspicabile, visto che la Cina è l’unico canale per comunicare con la Corea del Nord. Gli americani lo utilizzano regolarmente – non ce ne sono altri. Per quanto la Corea del Nord abbia bisogno dell’aiuto cinese, il ruolo di protettore è una scelta quasi obbligata per la Cina. Per trovare amici regionali Pechino deve arrivare a Myanmar, Sri Lanka e Pakistan. Se si eccettua la disagiata intesa con la Russia, densa di sfiducie reciproche e di contenziosi sotterrati (o rinviati), tutti i vicini dell’area Asia-Pacifico hanno con la Cina serie divergenze e tensioni, territoriali e altre. Pechino ha il complesso del contenimento, che vede imposto sia per la presenza degli Stati Uniti sul piano militare e strategico, sia per il recente trattato di partnership transpacifica (TPP) che – oltre alla liberalizzazione commerciale – ha pure una valenza di contenimento dello strapotere economico cinese.
Pechino non può pertanto «mollare» la Corea del Nord. Il che fa del regime nordcoreano una sorta di servo-padrone nei confronti del grande protettore. Può darsi però che questa volta Kim Jon-un abbia tirato troppo la corda. Più crescono le capacità nucleari e missilistiche della Corea del Nord minore il controllo che la Cina può esercitare su Pyongyang, specie con un leader imprevedibile e portato all’avventurismo. Con la detonazione nucleare il nodo viene al pettine. La sconsideratezza di Kim Jong-un è particolarmente inquietante sul piano regionale e internazionale. Sul primo, la Cina sta affrontando la sindrome del rallentamento di crescita economica (per quanto cerchi di nasconderla). Se il motore cinese s’inceppa, l’intera area Asia-Pacifico ne avverte le conseguenze. Sul secondo, Pyongyang rischia di diventare il modello di «proliferatore di successo». Proviamo solo ad immaginare cosa potrebbe diventare la rivalità fra Iran e Arabia Saudita (o sciita-sunnita), se entrambi disponessero dell’arma atomica. Questa è la miccia da disinnescare.
*lastampa
[VIDEO Vivicentro] Reina: “Il rigore ci può stare! La comunione tra squadra e tifosi è fondamentale”
Pepe Reina, solito leader del Napoli, nel dopo gara è intervenuto in mix zone e queste sono le sue dichiarazioni raccolte dai microfoni di Vivicentro.it: “Vittoria importante, adesso non bisogna sbagliare la pressione aumenta e siamo consapevoli che le cose buone iniziano dal nuovo anno, dobbiamo continuare a mostrare il calcio che stiamo giocando ed essere fedeli al nostro stile e continuare a migliorare. Il rigore? Il contatto c’è, ci può stare. L’esultanza con i tifosi? La comunione tra squadra e tifosi è fondamentale ovunque. Noi siamo felici di andare sotto la curva dopo ogni partita. Frosinone? Tutte le gare saranno con pressione alta anche perché le rivali non sbagliano. Sappiamo che sarà difficile ma abbiamo un’illusione e una voglia più degli altri”.
dai nostri inviati al San Paolo, Ciro Novellino e Antonio Toscano
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Consigli a braccio. MASSIMO GRAMELLINI
Dal giorno in cui uno xenofobo l’ha pugnalata, la sindaca di Colonia è circonfusa da un alone giustificato di laica santità. Ma il consiglio che ha dato ieri alle sue concittadine – di tenersi a distanza di un braccio dagli sconosciuti – assomiglia tanto a un segnale di resa. A originarlo è stata la gazzarra di Capodanno, quando centinaia di giovani maschi nordafricani hanno derubato e palpato le ragazze tedesche nella piazza della stazione dove si stavano sviluppando i festeggiamenti. Il retaggio tribale di certi individui non può essere messo sullo stesso piano di un incendio o di un altro fenomeno naturale da cui proteggersi rimanendone prudentemente alla larga. A Capodanno le donne di Colonia si sarebbero tenute molto volentieri a un braccio, a cento braccia, da quei trogloditi. Sono stati loro a prendere l’iniziativa di accorciare le distanze. Ma se anche riconoscessimo la sensatezza della precauzione, al prossimo atto di violenza collettiva (e impunita), cosa pensa di consigliare alle vittime, la signora sindaca? Di rinunciare alle gonne o di infilarsi direttamente dentro uno scafandro di stoffa pur di non titillare gli ormoni di certe personalità ipereccitabili?
Da qualche tempo in Occidente le consuetudini tribali hanno ceduto il passo all’imperio della legge. È una conquista ancora instabile ma certamente non piccola e sarebbe indecoroso rinunciarvi per quieto vivere travestito da malriposto dovere di ospitalità. Non si può fare arretrare la civiltà per fare avanzare l’integrazione.
Sfilata dei figuranti del presepe vivente a Casola (video)
Per il ventiduesimo anno consecutivo, nel periodo natalizio, si sono tenuti i consueti appuntamenti con i presepi vivente, nelle suggestive location dei Monti Lattari.
Fanno parte dell’iniziativa denominata “Bianco Natale dai Monti Lattari alla Costiera Amalfitana” i comuni di Pimonte (come cittadina capofila), Sant’Antonio Abate, Corbara, Amalfi, Furore, Scala, Agerola, Lettere e quest’anno anche il comune di Casola di Napoli; l’iniziativa, patrocinata dalla Regione Campania e finanziata dall’Unione Europea, ha riscosso enorme successo ed entusiasmo tra i partecipanti.
Nel pomeriggio dell’Epifania nel comune di Casola di Napoli c’è stata la sfilata dei figuranti del presepe vivente e tra lo stupore dei cittadini locali e quelli arrivati dai comuni limitrofi, sono apparsi i re Magi con i cammelli che sono stai gentilmente concessi dalla famiglia Donnarumma titolare del B & B “Il rifugio sui due golfi”.
I tre Re Magi hanno sfilato con i cammelli per l’intero paese seguiti da un corteo di persone in costume di varie epoche e scenografie realizzate, con minuzia di particolari, da alcuni artisti e artigiani locali.
La rappresentazione ha saputo riaffermare e tramandare i valori dell’Epifania proprio come avviene nella tradizione cristiana con oro incenso e mirra, sono loro a consegnare doni.
Giovanni MATRONE
Comune Castellammare Golfo: Visita privata Mattarella a tomba Piersanti
Trapani, 6 gen. – Visita in forma strettamente privata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al cimitero di Castellammare del Golfo (Trapani), dove è sepolto il fratello Piersanti, ucciso dalla mafia a Palermo, quando era presidente della Regione Siciliana, il 6 gennaio 1980. Lo rende noto il Comune di Castellammare del Golfo.
Si è tenuta anche una commemorazione ufficiale voluta dal Comune di Castellammare del Golfo con il sindaco Nicolò Coppola che ha guidato il corteo ed è stata deposta una corona di fiori sulla tomba. “Oggi è una giornata triste per tutti noi che conoscevamo Piersanti ma non siamo qui semplicemente per deporre dei fiori o parlare di Mattarella: siamo qui per parlare a Piersanti. A lui siamo legati e gli chiediamo da 36 anni di darci una mano a portare avanti il nostro impegno civile. Piersanti ha vissuto la sua esperienza politica a servizio della nostra terra da solo. Non aveva numeri, ma solo qualità. Gli chiediamo di sostenerci”, ha detto il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola davanti la tomba di Piersanti Mattarella.
“Piersanti Mattarella – si legge nella nota del Comune del trapanese – era nato a Castellammare del Golfo nel 1935 e riposa dirimpetto la tomba del padre Bernardo, nella chiesetta cimiteriale dove, poco prima della commemorazione ufficiale, in forma strettamente privata, si è recato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fratello di Piersanti. Anche quest’anno è stata prevista una commemorazione al cimitero nel giorno in cui fu ucciso Piersanti, con un corteo alla presenza delle autorità civili e militari che dall’ingresso del cimitero ha raggiunto la chiesetta, dove è stata deposta una corona di fiori sulla tomba di Piersanti”.
“Ogni anno veniamo a chiedergli di darci una mano – ha detto il sindaco Coppola, al cui ricordo si è unito don Michele Antonino Crociata. – E siamo sicuri che se ricordiamo il suo esempio, se valutiamo il testamento politico che ci ha lasciato, troviamo la forza per andare avanti. L’immagine dello Stato, come diceva il nostro Presidente della Repubblica che poco fa era qui, è quella che diamo noi: se offriamo un’immagine positiva il cittadino acquista fiducia nelle istituzioni. In fondo l’insegnamento di Piersanti è quello di dare sostegno, fiducia, efficienza e legalità ai cittadini. Il suo messaggio è attualissimo, basta tenerlo vivo soprattutto per i più giovani. Riscoprire Piersanti e il suo messaggio è la risorsa umana, culturale e politica per andare avanti. Lo ringraziamo per quello che ci ha lasciato e che continua ogni giorno a darci”.
/LaPresse
ISCHIA, SPEZZANI: ”VENGO AD ISCHIA CON TANTO ENTUSIASMO”
L’Ischia Isolaverde mette a segno il suo primo colpo in questa sessione di calciomercato. Pochi minuti fa la società isolana ha diramato il comunicato ufficiale dell’acquisto del centrocampista Mattia Spezzani classe ’92..Spezzani arrivato alla ripresa degli allenamenti dopo la sosta di natale, ha svolto un periodo di prova con la squadra, anche se come ci aveva dichiarato ai nostri microfoni il d.s Femiano sarebbe stato il primo acquisto dell’Ischia. Queste le sue prime dichiarazioni con la maglia gialloblu. «Vengo a Ischia con entusiasmo – afferma Spezzani che ha rescisso il contratto che lo legava con l’Hellas Verona –. In questi primi giorni ho ricevuto una ottima impressione da parte del gruppo, ho peraltro il vantaggio di conoscere il tecnico Bitetto e i metodi di lavoro dello staff».
Il centrocampista originario di Sassuolo, dopo Modena e Verona, è alla terza esperienza con una squadra che ha come colori sociali il giallo e il blu. «Il gruppo è ottimo, ci sono tanti giovani ma anche calciatori esperti che ti danno una mano ad inserirti – prosegue Spezzani –. Secondo me la squadra è di assoluto valore, ci sono tutte le credenziali per risalire in classifica». Sulle caratteristiche tecniche del centrocampista che ha fatto tutta la trafila nel Modena fino a debuttare in prima squadra in Serie B nella stagione 2009/2010 (otto presenze e un gol), c’è poco da discutere: «Il mio ruolo è davanti alla difesa, in questa posizione riesco sicuramente a dare il meglio di me»
Napoli-Torino, i voti di Vivicentro: che perla di Insigne!
La Befana regala i 3 punti agli azzurri. Il Napoli batte il Torino al San Paolo e resta in scia all’Inter. Questi i voti di Vivicentro.it:
Reina 6, Hysaj 6.5, Albiol 6, Koulibaly 6, Ghoulam 6, David Lopez 5.5, Valdifiori 6.5, Hamsik 5.5, Callejon 6, Insigne 6.5, Higuain 6. A disp. Gabriel, Rafael, Strinic, Allan 6, Maggio, Mertens 6, Dezi, Chiriches, Gabbiadini, El Kaddouri, Chalobah sv, Luperto. All. Sarri
dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino
UFFICIALE: ISCHIA INGAGGIATO MATTIA SPEZZANI
La Società Sportiva Ischia Isolaverde comunica di essersi assicurata le prestazioni sportive di Mattia Spezzani. Centrocampista, nato a Sassuolo (MO) il 19 Maggio 1992. Cresciuto nel settore giovanile del Modena con il quale debutta all’età di 17 anni in Serie B. Nel Gennaio del 2012 viene girato in prestito alla Reggiana. Nella stagione successiva viene acquistato a titolo definitivo dall’Hellas Verona. La società scaligera lo gira in prestito prima al Mantova poi alla Pro Vercelli. Nella scorsa stagione ha totalizzato 32 presenze con il Melfi.
ISCHIA, OCCHI PUNTATI SU UN ATTACCANTE DEL BASSANO
L’Ischia con il d.s Femiano è alla ricerca di una punta di movimento,viste le pesanti assenze di Olrando e Fall per infortunio. Stando alle ultime indiscrezioni,sul taccuino del d.s della società isolana ci sarebbe l’attaccante Giuseppe Fella classe ’93 del Bassano,dove mister Bitetto lo aveva già allenato a Melfi lo scorso anno. Il giocatore classe ’93 è cresciuto nel settore giovanile del Cittadella,ha indossato la maglia del Campobasso in C2,Brindisi in serie D per poi passare con la maglia dei lucani lo scorso anno dove ha collezionato 37 presenze con 5 reti. Nelle prossime ore seguiranno sviluppi.
Roma, Cucchi: ex moglie carabiniere indagato: “Pronta a testimoniare, ho chiesto scusa a Ilaria”
La donna al Tg3 rivela di aver incontrato la sorella del geometra ucciso una settimana dopo l’arresto. “Non ho parlato per paura”. Dopo gli attacchi di Salvini, Lucia Uva scrive alla Boldrini: “Si alzi la voce delle istituzioni”. A Brindisi scritte contro uno dei militari indagati
“La verità che so sul caso Cucchi? Quello che lui mi ha raccontato, che loro quella sera gliene hanno date tante, questo è il termine che ha usato”. Parla al Tg3 Anna Carino, ex moglie del carabiniere Raffaele D’Alessandro, indagato per la morte di Stefano Cucchi. Lo raccontava spavaldo? “Purtroppo sì, quasi vantandosene, forse si sentiva intoccabile, ha voluto raccontare quella vicenda così, divertito”, ha detto Carino, che si dice pronta a testimoniare. “Ho incontrato Ilaria e le ho chiesto scusa per non aver parlato prima”.
“Perchè ho deciso di parlare? Perchè è giusto che a quella famiglia venga data giustizia. Ho voluto incontrare Ilaria per chiederle scusa, per fargli capire che mi dispiace, che avrei dovuto parlare prima, ma non l’ho fatto perché avevo paura, ho tre bambini, quindi non è facile”. Così al Tg3 Anna Carino, ex moglie di Raffaele D’Alessandro – con cui ha avuto due dei tre figli -, uno dei carabinieri indagati nell’inchiesta bis per la morte di Stefano Cucchi. “Ilaria mi ha detto solo ‘grazie, immagino quanto possa essere stato difficile'”, ha aggiunto. La conversazione tra la donna e l’ex marito, intercettata dagli investigatori, è negli atti dell’indagine.
Carino ha detto che uno dei figli ha sentito le notizie sul padre, indagato per il “violentissimo pestaggio” (secondo i pm) sul giovane romano dopo l’arresto per droga nel 2009, e di avergli detto che “purtroppo il padre anni fa ha fatto qualcosa di sbagliato e dovrà pagarne le conseguenze, non si sa quali saranno”. “Qualsiasi cosa possa aver fatto questo ragazzo – ha concluso -, massacrarlo così di botte non credo sia giustificabile”.
Solidarietà anche da parte di Lucia Uva, la sorella di Giuseppe, morto nel 2008 poco dopo il suo arresto. La donna ha scritto una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, oltre a ribadire la sua vicinanza a Ilaria Cucchi, che ha pubblicato la foto di Francesco Tedesco uno dei carabinieri coinvolto nell’inchiesta sulla morte del fratello (che ha poi querelato Ilaria) e il suo “sdegno e umiliazione” per gli attacchi di Matteo Salvini e altri politici. Una lettera dove la donna chiede al presidente della Camera affinché “si alzi la voce autorevole delle istituzioni”. La lettera è stata pubblicata sul suo profilo Facebook da Luigi Manconi, senatore e presidente dell’Associazione “A buon diritto”.
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1. Cucchi: Ilaria posta sul web foto di uno degli indagati. Scoppia il caso
- (CRONACA)
- … di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, che si sono divertiti a farlo. Di coloro che lo hanno ucciso”. Con queste parole Ilaria Cucchi cpiega come mai abbia deciso di pubblicare sull …
- CREATO IL 03 GENNAIO 2016
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2. Caso Cucchi: «Ragazzi dobbiamo giocarcela per avere la pena sospesa» (AUDIO mp3)
- (CRONACA)
- INCHIESTA BIS – In una lunga intercettazione ambientale due dei militari accusati di lesioni gravissime parlano della notte fra 15 e 16 ottobre 2009, in cui arrestarono Stefano Cucchi di Ilaria Sacchettoni. …
- CREATO IL 31 DICEMBRE 2015
E due scritte contro Tedesco, “Cucchi vive” e “Via gli infami da Brindisi” sono apparse a Brindisi, città d’origine del militare su un muro in viale Risorgimento. La stessa frase è impressa con spray nero sulla recinzione della palestra che frequentava dell’uomo. In entrambi i casi c’è la firma della Curva Sud.
Anche i tifosi della Roma hanno ricordato il caso Cucchi al Bentegodi di Verona nel corso di Chievo-Roma. Durante il riscaldamento dalla zona occupata dai tifosi romanisti si sono alzati cori per Stefano Cucchi. Poi, immediatamente dopo la rete di Sadiq, è apparso uno striscione con la scritta “con Ilaria per Stefano” accompagnato, tuttavia, da cori volgari nei confronti dei carabinieri.
Napoli, operazione Diawara riuscita: le ultime
Tutto fatto per Diawara al Napoli: ad assicurarlo radio Kiss Kiss. Secondo quanto riporta la radio ufficiale azzurra, infatti, Giuntoli avrebbe ottenuto il diritto di prelazione sul ragazzo. Il classe 97 rimarrà in emilia fino a fine stagione, poi si trasferirà a Napoli, per iniziare la sua nuova avventura alla corte di mister Sarri. A favorire l’operazione, gli ottimi rapporti tra i partenopei e il Bologna.
CHIEVO 3 ROMA 3 Pioggia di gol al Bentegodi. Chievo soddisfatto, Roma delusa
Roma- Riprende il campionato nel mercoledì dell’Epifania con la 18esima giornata di Serie A Tim. Nella prima gara romana del 2016, i giallorossi sono impegnati al Bentegodi contro il Chievo, pronti a voltare pagina dopo un 2015 piuttosto deludente: 66 punti in 39 partite, una delle medie più basse dal 2012.
Una pioggia di reti
Il vantaggio dei giallorossi arriva dopo solo 7 minuti ad opera di Sadiq che corregge in rete un tiro di Gervinho; il raddoppio mezz’ora dopo firmato da Florenzi, sembra mettere al sicuro il risultato e allontana per un po’ lo spettro delle incertezze dell’anno passato. Ma la Roma ci ricasca, allenta la guardia e ne approfitta il Chievo che allo scadere del primo tempo accorcia le distanze con un gol di Paloschi (al 44’) e poi, nella ripresa, Dainelli su assist di Birsa segna il gol del pareggio (al 53’), complice una distrazione di Manolas.
La squadra di Garçia si riaccende nel tentativo di recuperare il vantaggio, ma gli errori si sommano e l’obiettivo diventa sempre più arduo: passaggi sbagliati, difesa disattenta, tiri imprecisi in area, mentre il Chievo aumenta il pressing.
Primo cambio sulla panchina giallorossa, Lorenzo Di Livio, figlio del noto campione Angelo, è al suo esordio in Serie A ed entra in sostituzione di Salah.
Al 71’ Iago Falque riporta in vantaggio i giallorossi con un tiro dal limite dell’area. Ma l’illusione della vittoria si infrange ancora una volta sotto gli attacchi continui di un inarrestabile Chievo. Dainelli al 75’ sfiora la doppietta, Garçia ricorre al secondo cambio e fa entrare Gyomber al posto di Sadiq mentre Maran mette dentro Pepe al posto di Birsa. Il Chievo si fa sempre più pericoloso e centra l’obiettivo all’85’: proprio Pepe, su punizione, piazza direttamente in porta. Nonostante la rocambolesca parata di Szeczesny, la palla supera la linea della porta e viene decretato il gol del definitivo pareggio gialloblù. Roma 3- Chievo3.
Tre i minuti di recupero, i clivensi difendono coi denti il risultato, mentre Graçia effettua l’ultimo cambio, Tumminello (anche lui all’esordio) al 90’ entra in sostituzione di Florenzi.
Le squadre sono molo stanche, la Roma getta la spugna accontentandosi di un equo pareggio al Bentegodi. La gara termina così con il risultato di 3 a 3 che soddisfa i gialloblù ma delude la Roma.
A fine gara è lo stesso Iago Falque ai microfoni di Mediaset Premium, ad ammettere che il suo gol è stato solo un’illusione e la gara una delusione: “Sì, una grande delusione, non abbiamo saputo gestire bene la partita. Questo è stato il grande problema della Roma” -e continua-“Oggi non abbiamo gestito bene il risultato, non possiamo perdere questi punti. Ora dobbiamo pensare al Milan e prendere più punti possibili”.
Sabato 10 gennaio, in anticipo serale, la Roma infatti dovrà affrontare all’Olimpico un Milan disperato in cerca di punti.
Il destino Garçia è appeso a un filo.
FORMAZIONI
CHIEVO(4-3-1-2): 1 Bizzarri; 29 Cacciatore, 5 Gamberini, 21 Frey, 12 Cesar; 19 Castro, 8 Radovanovic, 56 Hetemaj; 23 Birsa; 43 Paloschi, 69 Meggiorini
ROMA(4-3-3): 25 Szczesny; 13 Maicon, 44 Manolas, 2 Rüdiger, 3 Digne; 24 Florenzi, 97 Sadiq, 21 Vainquerer; 11 Salah, 27 Gervinho, 14 Iago Falque
Lettera a Jovanotti: adrenalina e emozione (Ilenia Anna Sicignano)
Ancora stamattina ho le tue parole, la tua musica, la tua chitarra nelle orecchie.
Caro Lorenzo, ieri 5 gennaio 2016 al Palamaggiò di Caserta mi hai fatto provare la vita sulla pelle. Fai questo: prendi l’allegria e la diffondi, come fosse acqua, come fosse fuoco, come fosse ossigeno. Non sono riuscita a piangere, come capita spesso ai concerti, perché l’emozione era troppa ma la felicità era doppia. Mi sembrava ingiusto sprecare lacrime per una festa così, per una bomba di energia come quella di ieri. Riuscivo quasi a intravedere intorno a te un’aura pura, un’aura come se fossi un angelo. E lo eri. Ma non un angelo tranquillo, candido, pacifico, paradisiaco. No. Tu eri molto di più: eri un angelo dell’inferno, un angelo che saliva su e giù dal palco, che dal primo minuto all’ultimo ha saltato, ballato, girato, sorriso, emozionato. Sei stato tutto ciò che c’è di positivo al mondo, sembrava che tutto stesse a posto, che perfino il caos avesse un ordine con te. Per non parlare della tua voce: scarica di adrenalina pura. Hai fatto battere il cuore a più di 6 mila persone e tutte, nessuno escluso, ballavano e piangevano con te. Quando sono uscita dal Palamaggiò avevo il fiatone, come se avessi cantato al posto tuo: tu scuoti le anime, le mani, le vite. Quando ti ho visto e ho notato la tua forza ho pensato una cosa singolare: è fortunata tua moglie. Ama, vive, condivide tutto con una persona come te, una persona che dovrebbe essere in ogni angolo di mondo perché ti ricorda quanto sia bella la vita, l’estate, i colori, la musica, la famiglia, l’amicizia. E’ surreale un uomo così, eppure tu ieri eri lì a circa 8 metri dai miei occhi. Tu non sei un cantante, né un cabarettista, né un musicista, né uno showman, tu sei il filo che lega le persone le une con le altre, perché quando hai cantato “Gli immortali”, tutti sembravano impazziti.. ci sentivamo tutti come gli dei dell’Olimpo. Ci sentivamo una famiglia, ci sentivamo un Paese, ci sentivamo essenza, linfa. Sei l’energia fatta persona, la magnificenza, la scossa elettrica, l’iniezione di adrenalina…. Se potessi ci ritornerei oggi al Palamaggiò, e anche dopodomani, e di nuovo al San Paolo, e di nuovo ancora ,ovunque..non mi stancherò mai di guardarti. Le tue lunghe gambe sono il vero show!
Concorso pubblico, per esami, a 320 posti di allievo vice ispettore Polizia di Stato
Concorso indetto con D.M. 17 dicembre 2015
Dal 22 dicembre 2015 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” è pubblicato il concorso pubblico, per esami, per il conferimento di trecentoventi posti di allievo vice ispettore della Polizia di Stato.
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate dalle ore 00.00 del 23 dicembre 2015 alle ore 23.59 del 21 gennaio 2016 utilizzando esclusivamente laprocedura informatica della domanda online.
Il 2 febbraio 2016 saranno pubblicati i 5000 quesiti dell’eventuale prova preselettiva.
ALCUNE INDICAZIONI DI BASE
L’invio del modulo deve essere effettuato portando a termine la compilazione della procedura online sul sito Poliziadistato.it oppure Concorsips.interno.it. Conclusa l’acquisizione informatica per la partecipazione al concorso, il candidato è tenuto a stampare la ricevuta che va mostrata ai varchi d’ingresso il giorno della prova preliminare.
Per aspirare ad uno dei 320 posti messi a disposizione dal corpo dell’arma bisogna rispettare alcuni requisiti. L’ammissione al concorso di Polizia è aperta a coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana, in pieno godimento dei propri diritti politici; inoltre, il limite anagrafico è fissato a 32 anni d’età. Si legge sul bando del dipartimento della Pubblica Sicurezza che il candidato deve possedere un titolo di studio (diploma di scuola superiore). Infine, è essenziale essere di sana e robusta costituzione fisica, ed avere un’idoneità all’attività sportiva ed i giusti requisiti psichici.
Nel caso in cui vengano fatte recapitare più di 5.000 domande, dovrà essere effettuata una prova preselettiva, la quale andrà a scremare il numero degli aspiranti allievo vice ispettore. Il test si articolerà in quesiti a risposta multipla, con le possibili domande su diverse discipline che saranno pubblicate online il 2 febbraio, per un totale di 1.000 quiz per ciascuna disciplina. Il 26 febbraio, invece, verranno resi noti luogo e data di svolgimento. Al termine della preselezione sarà redatta la graduatoria in base ai punteggi ottenuti. I primi 3.200 candidati potranno accedere alla prova scritta di cui sarà pubblicata la sede, con il giorno dello svolgimento, il 22 marzo. Coloro che supereranno quest’altro ostacolo saranno sottoposti a test fisici con corsa (1.000 metri), salto in alto e sollevamento alla sbarra. Successivamente verranno effettuati esami clinici e colloquio orale. Si concluderà l’iter con la pubblicazione della graduatoria di merito.
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Bando
Nasce Castellammare in digitale

Castellammare di Stabia. Dalla creatività possono nascere grandi cose ed ottenere ottimi risultati. Le attività commerciali della città delle acque non trascorrono un bel momento, tanto che si è anche vista qualche serranda chiudere. Tante le circostanze negative come la crisi economica, una città che non è pronta ad accogliere cittadini dei comuni limitrofi, potenziali clienti, il mercato della distribuzione che cambia orientandosi sull’ e-commerce.Per i commercianti è nata un’ opportunità da non sottovalutare:“Castellammare in digitale”.
Un progetto che porta la firma di Antonio Castellano, un giovane stabiese che ha deciso di creare un portale per i negozi stabiesi. L’intento è quello di raccogliere le attività commerciali della città su una piattaforma dove gli affiliati possono promuovere il loro lavoro, i loro prodotti e ampliare la loro visibilità. Avere una vera e propria vetrina virtuale da aggiungere alla classica vetrina su strada. I potenziali clienti potranno visualizzare i prodotti comodamente da casa ed orientarsi per l’acquisto. Il portale offre una copertura web a 360° poiché si rivolge sia a coloro che amano navigare sul web sia a coloro che preferiscono i canali social. Fondamentali saranno Facebook e Twitter, le piattaforme più utilizzate.
Negli ultimi anni il commercio sul web sta avendo la meglio rispetto al classico modo di acquistare i prodotti ed è per questo che bisogna adeguarsi rispetto al mercato.
Non sono mancate le difficoltà soprattutto burocratiche. Nonostante ciò Antonio Castellano si dice realizzato per aver creato un progetto innovativo per la sua Castellammare. E’ un’ opportunità, afferma, per far conoscere la nostra città sul web e di fare pubblicità a tutte le attività che aderiranno.
Emilio D’Averio
Arriva in Italia la ‘truffa della busta verde’. A segnalare il pericolo è la Polizia di Stato sui social network.
Negli ultimi tempi, le truffe sono aumentate smoderatamente. Sul web sono innumerevoli i tentativi di phishing, cioè quelle truffe informatiche create appositamente per rubare i dati personali della banca online. Il malintenzionato invia una e-mail contraffatta alla vittima. In questo modo cerca di carpire tutte le informazioni necessarie per accedere alla home bancking.
Una nuova truffa postale è in atto: quella della busta verde! Diversi italiani ne stanno già pagando le spese. La Polizia di Stato sta cercando di mettere in guardia tutti i cittadini. L’avviso è chiaro! Non bisogna pagare la multa indicata. Questa busta di colore verde sta arrivando nelle case di tanti italiani. Ma purtroppo non tutti sono al corrente di cosa sia veramente.
Ma di cosa si tratta veramente e come riconoscerla per non sbagliare?
Una busta verde proveniente dalla Croazia
La truffa questa volta ha assunto la forma di una busta verde proveniente dallaCroazia, più precisamente dalla città di Pola. La busta contiene un invito a pagare una multa, scritto sia in croato che in italiano, con tanto di timbri che fanno pensare che sia partita da chissà quale autorità. L’importo che viene richiesto è compreso tra i 184,73 ed i 250,65 euro. Mentre la causale riguarda una multa per eccesso di velocità. E’ anche prevista una penalità fantomatica in caso di mancato pagamento: una procedura di pignoramento. La cifra dovrebbe essere versata su un IBAN italiano.
La Polizia di Stato, oltre ad invitare ovviamente a non pagare questa finta multa, invita anche a denunciare questa come altre truffe simili. Il malcapitato, magari pur non essendo mai stato in Croazia, potrebbe essere preso dal panico e pagare l’importo. Magari credendo in un errore e pensando di poter poi fare ricorso. Per poi accorgersi di aver perso i soldi versati. Dunque, parafrasando un noto film Horror diventato un cult: non aprite quella busta. Dalla Croazia, paese stupendo, accettate solo belle cartoline.
È facile ingannarsi, quando la truffa arriva sotto forma di raccomandata postale. Solitamente, Come è stato già segnalato sull’account Facebook “Una vita da social”, diversi italiani hanno ricevuto una busta di colore verde. Il loro aspetto è molto simile a quella usata per gli atti giudiziari. Di solito, esse contengono lettere con finte ingiunzioni di pagamento provenienti dalla città di Pola in Croazia.
Per essere precisi sono dei documenti scritti in croato e tradotti in italiano, corredati da appositi timbri. Tutto potrebbe far sembrare che essi siano stati spediti da qualche autorità, ma senza alcuna verifica di autenticità. Essi rappresentano un vera e propria intimazione a pagare una sanzione. La motivazione indicata è la violazione del codice stradale con una multa compresa tra € 184,73 e € 250,65. Secondo quanto scritto nella lettera, in caso di mancato adempimento verrà avviata una pratica di pignoramento. Il pagamento dovrà essere effettuato su un IBAN italiano.
Ovviamente, il suddetto atto è però illegittimo e, quindi, non ha nessun valore legale! In caso di ricezione, è consigliabile contattare le forze dell’ordine. Sarà loro compito fornire le spiegazioni più dettagliate sul da farsi. Sono già in corso opportuni accertamenti, atti a smascherare gli autori di questa truffa. Per sensibilizzare gli italiani di qualsiasi età, la polizia ha dato vita ad una campagna educativa, Una vita da social. In essa vengono trattati diversi temi “sulla sicurezza nell’uso della Rete”. Chiunque può parteciparvi! Giovani, studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ma anche insegnanti e genitori possono così mettersi al sicuro da inganni ed estorsioni.
/blastingnews
RILEGGI LIVE – Napoli-Torino 2-1 (16′ Insigne; 32′ Quagliarella; 40′ Hamsik)
Premi F5 per aggiornare
95′ Fine partita!
94” Mertens prova da fuori ma la sua conclusione è molto alta
90′ Vengono concessi 5 minuti di recupero
88′ Dentro Chalobah e fuori Marek Hamsik!
87′ Diagonale di Mertens dopo un’azione personale che finisce di poco a lato
86′ Giallo per Albiol per proteste
81′ Fuori Acquah e dentro Benassi per il Torino
78′ Espulsi sia Sarri che Ventura: le due squadre non avranno in panchina i propri allenatori
74′ Higuain la piazza, ma Padelli si allunga e blocca
73′ Dentro Allan e fuori David Lopez per gli azzurri. Per il Torino, fuori Peres e dentro Zappacosta
72′ Brutto fallo su Mertens da parte di Bovo: giallo per lui
67′ Cambio anche per il Napoli: dentro Mertens, fuori Insigne
66′ Cambio per il Torino: dentro Maxi Lopez e fuori Belotti
60′ Insigne a giro su punizione: Padelli si salva mettendo in corner. Sugli sviluppi Koulibaly anticipa il portiere del Toro ma la sfera finisce sul fondo
59′ Higuain si gira in un fazzoletto e punta la porta: giallo per Glik che lo trattiene
50′ Acquah prova da fuori area: palla alta!
47′ Fallo su Callejon di Baselli: ammonito!
45′ Partiti, palla al Torino!
SECONDO TEMPO
45′ Fine primo tempo
40′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Insigne pesca Hamsik in area, tiro tra le gambe e dalla sinistra: 2-1!
39′ Ghoulam per Higuain che si gira e calcia, ma la sua conclusione è alta
32′ Quagliarella trasforma in gol il calcio di rigore: 1-1
31′ Rigore fischiato al Torino per fallo molto dubbio di Ghoulam su Peres
28′ Higuain di forza su Glik: destro potente, parato da Padelli
26′ Quagliarella di testa, su cross di Molinaro, a botta sicura: Reina salva tutto con una grande parata
25′ Insigne, uno-due al volo con Higuain, ma la sua conclusione è alta
24′ Baselli calcia da fuori area, blocca Reina a terra
22′ Valdifiori per Hamsik che scappa sulla sinistra, palla al centro deviata in corner
16′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Higuain lancia Callejon che tocca al volo per Insigne: il suo pallonetto è micidiale, 1-0!
12′ Insigne tocca di testa per Hamsik che rincorre la sfera e calcia al volo: di poco a lato…
11′ Callejon calcia da fuori area, Padelli riesce a deviare ancora in corner: sfortunato lo spagnolo
8′ Risponde Belotti, palla alta sopra la traversa
7′ Hysaj restituisce palla a Callejon che calcia: Padelli mette in corner. Sugli sviluppi, Higuain calcia di prima intenzione, ma la sfera esce
6′ Giallo per Higuain per una trattenuta sulla trequarti del Toro
2′ Ci prova Higuain su una palla sporca: tiro dal limite dell’area centrale. Intanto subito giallo per Vives per un brutto fallo su Callejon
1′ Partiti, palla al Napoli!
PRIMO TEMPO
20:43 – Squadre in campo!
20:33 – Le squadre fanno il loro rientro negli spogliatoi
20:20 – Prosegue il riscaldamento delle due squadre
20:10 – Squadre in campo per il riscaldamento
19:58 – In campo anche Reina tra gli applausi
19:55 – In campo i portieri del Toro per il riscaldamento
19:50 – In campo Rafael e Gabriel per il riscaldamento
19:48 – Le formazioni ufficiali:
NAPOLI (4-3-3) – Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, David Lopez, Valdifiori, Hamsik, Callejon, Insigne, Higuain. A disp. Gabriel, Rafael, Strinic, Allan, Maggio, Mertens, Dezi, Chiriches, Gabbiadini, El Kaddouri, Chalobah, Luperto. All. Sarri
19:31 – Torino in campo, tra i fischi, per tastare l’erba del San Paolo
19:29 – Il San Paolo comincia a riempirsi…
Buonasera e benvenuti alla diretta della gara di campionato che si giocherà allo stadio San Paolo tra Napoli e Torino. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.
dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino
Maccarone: “Ho sentito Sarri, per come è superstizioso preferisco non augurargli nulla”
“Se Sarri fosse rimasto avremmo continuato a fare bene, ma Giampaolo è l’allenatore ideale per sostituirlo”. Massimo Maccarone ci racconta la filosofia del tecnico del Napoli e del suo erede all’Empoli.
Ci puoi dire in cosa sono simili e in che cosa differiscono Maurizio Sarri e Marco Giampaolo?
“La differenza principale è che mister Sarri era un vero martello, mentre mister Giampaolo ci lascia un po’ più di libertà. Per tre anni con Sarri ci siamo allenati costantemente su cose ben specifiche, e quindi in partita le facevamo a memoria. Giampaolo lascia un po’ più di spazio all’iniziativa individuale, non solo a livello offensivo ma di tutta la squadra”.
Cambiare dopo qualche anno, quindi, può essere positivo per la squadra?
“Dipende molto dai risultati del campo. Se le cose vanno bene, io sono disposto a ripetere le stesse cose anche per dieci anni consecutivi! Detto questo, con Sarri ci siamo sempre allenati bene, con intensità e divertimento. Lui era bravissimo a spiegarti cosa voleva da te, e se fosse rimasto di certo avremmo continuato a lavorare molto bene”
Con Sarri sei tornato a offrire il rendimento dei tuoi anni migliori. Ti senti ancora col tuo ex mister? C’è qualcosa che ti senti di augurargli?
“Sì, ci siamo sentiti recentemente per gli auguri di Natale, ma a me non piace troppo chiamare perché non vorrei mai disturbare. A Sarri però preferisco non augurare niente, perché è davvero molto superstizioso e so che non gli farebbe piacere!”
uefa.com
Ripartire da dove si è finito nel 2015
San Paolo casa mia. Riparte da Fuorigrotta la corsa scudetto del Napoli. Stasera gli azzurri si presentano in campo in campo per affrontare il Torino nella prima sfida del nuovo anno. L’ultima si chiuse molto bene per la gioia di Sarri che così si gettò alle spalle la sconfitta con il Bologna e il pareggio con la Roma. Il successo con l’Atalanta regalò sorrisi, gioie, il secondo posto e permise ad Higuaìn di esultare ancora con due gol. Gli ennesimi. Per la precisione ben sedici dall’inizio della stagione in diciassette gare. L’appetito del Pipita non è finito ed è per questo che stasera non ha intenzione di digiunare contro i granata di Ventura. Dall’altra parte ci sarà la vecchia conoscenza della piazza azzurra Quagliarella che non vorrà essere da meno. Ma l’amico Fabio sa che l’argentino ha raggiunto livelli altissimi e che ci sarà veramente da sudare le famose sette camicie per fermarlo. È concentrato solo sulla partita Maurizio Sarri. Chi si aspettava delle risposte alle domande sul mercato è rimasto deluso. Ma fa parte del personaggio. L’uomo in tuta pensa solo a lavorare mentre le altre cose le lascia a chi ne ha le mansioni. Giuntoli, quindi. Il direttore sportivo azzurro che sta dragando il mercato italiano e esterno per completare la rosa e per sperare di poter arrivare primi alla meta. Non sarà facile vista la concorrenza ma bisogna fare di tutto per non avere poi il rammarico di non averci provato. L’equilibrio, mai come quest’anno, è tanto e accontentarsi sarebbe da stupidi. Siccome De Laurentiis non lo è ha pensato opportuno di mettere in bilancio una cifra molto alta da investire sul mercato. I nomi che si fanno sono tanti, ci sono campioni ma anche calciatori con le caratteristiche che richiede il toscanaccio. Gomes sarebbe il top, ma anche Herrera o Poli potrebbero andare bene. Per Vecino sono tutti assalti inutili mentre per Soriano non è mai detta l’ultima parola. C’è anche un tassello in difesa da coprire. E l’uomo giusto potrebbe essere Maksimovic che il presidente Cairo ritiene un gioiello al pari di un bomber da trenta gol. Chiede venticinque milioni il patron torinista ma don Aurelio non lo accontenterà. Ha fatto la sua offerta e si sbilancerà solo di poco. Ma gennaio è lungo ed è importante partire con il piede giusto. «Si migliora lavorando», ha detto Sarri in conferenza stampa. Non vuole mettere pressioni ai suoi il tecnico, anche perché l’aspetto psicologico è fondamentale. Da questo punto di vista il Napoli sta bene, potrebbero nascere difficoltà per quanto riguarda l’aspetto fisico. La lunga sosta può riservare delle sorprese, ma anche Ventura non ha potuto lavorare come avrebbe voluto. Quindi, potrà vincere chi giocherà meglio. E il Napoli se si mette lo fa senza problemi. Sarà una partita a scacchi. Chi farà la mossa giusta si porterà a casa i primi tre punti del 2016. Il Toro, giustamente, vuole far sua la partita perché arriva da un momento difficile. Ma anche gli azzurri hanno abbastanza motivazioni. Sono secondi in classifica e se tutto va per il verso giusto addirittura potrebbero diventare campioni di inverno. Sarebbe un titolo momentaneo ma, comunque, caricherebbe l’ambiente. A Sarri per adesso servono le prestazioni e non i risultati. Ma la classifica caro Maurizio va guardata altrimenti è inutile andare avanti. Nessuno si tirerebbe indietro se dovesse arrivare una vittoria anche giocando male. Poi magari si migliorerà ma all’esordio del nuovo anno “amma vencer” come amava dire Reja. Ma è lo stesso pensiero di Sarri. Su questo non ci sono dubbi.
Il Roma



