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VIDEO ViViCentro – Jorginho: “Solo questione di sfortuna, ma siamo vivi e lottiamo per lo scudetto”

Al termine della gara pareggiata dal Napoli contro il Milan al San Paolo, Jorginho ha parlato ai nostri microfoni in mixed zone: “Dobbiamo guardare a noi stessi, li abbiamo massacrati, la palla non è andata dentro. Abbiamo fatto il nostro gioco come sempre. Io cerco di fare quello che mi chiede il mister. Devo migliorare sotto tanti aspetti, forse devo verticalizzare di più. Però è difficile andare davanti se non c’è spazio. Gol Milan? Dal campo mi sembrava fallo”.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

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Scontri al San Paolo: tentato l’assalto ai tifosi ospiti con bombe carta

Un gruppo di ultrà del Napoli, ieri sera, era pronto all’agguato ai tifosi avversari del Milan ed ha fatto esplodere una serie di bombe carta nonchè lanciato sassi nei pressi di viale Marconi a Fuorigrotta, dove i cinquecento sostenitori arrivati da Milano erano stati radunati prima di entrare nel settore ospiti dello Stadio San Paolo.

La polizia è dovuta intervenire, come riferisce il Corriere del Mezzogiorno, e un agente è finito in ospedale.

Jorginho: ” Abbiamo fatto la partita, è mancata un pò di fortuna”. (VIDEO)

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Jorginho è intervenuto nel post partita ai microfoni di sky, queste le sue dichiarazioni:

“Guardiamo a noi stessi come abbiamo sempre fatto e dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo imposto il nostro gioco come sempre costruendo numerose occasioni; ci è mancato un pizzico di fortuna. Cerco di fare quello che mi chiede il mio allenatore, forse devo migliore nelle verticalizzazioni anche se non è facile quando la partita è bloccata; meglio spostare il gioco sugli esterni”.

Donnarumma: “la prima volta al San Paolo, un’ emozione indescrivibile”.

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Gianluigi Donnarumma, giovanissimo portiere rossonero, ha parlato a fine gara ai microfoni di sky dopo il pari contro il Napoli.

Queste le sue parole :

“È la prima volta che gioco al San Paolo ed è qualcosa di indescrivibile. Un granfe stadio come del resto anche i tifosi. L’emozione è forte ma bisogna non farla trapelare e mantenere la concentrazione. Sul gol di Insigne sono stato beffato da una deviazione ma sono contento per il risultato, un punto fondamentale per la corsa Champions. Ringrazio Reina per i complimenti “.

Napoli-Milan, il commento della società: “Testa a giovedì, per scalare una montagna”

Il Napoli gioca ad una porta contro il Milan, ma quella porta non viene giù. Chiamatele “maledette” o “stregate”, ma certe partite sembrano davvero battezzate da una nefasta congiuntura astrale. Le stelle di Fuorigrotta stanno a guardare i Guerrieri azzurri che dominano, lottano, prendono coraggio e forza da ogni risorsa, ma nel vaso di Pandora manca solo la fortuna. L’immagine icona della partita arriva poco dopo l’ora. Hysaj imbecca Mertens che di destro gira in porta a botta sicura: la palla sbatte sul palo, Donnarumma guarda e prega, il San Paolo sospira e impreca. Il primo tempo si era chiuso 1-1 con gol di Insigne e Bonaventura. Ma nel secondo tempo il campo diventa in discesa verso la porta del Diavolo, un assalto continuo, un fortino d’altri tempi. Non entra il pallone dell’esorcismo ed il Milan saluta il triplice fischio come l’annuncio dell’armistizio. Un Napoli che esce dal campo con il cuore e la personalità di chi sa lottare e di chi non mollerà un metro da qui alla fine. Si torna in campo giovedì in Europa per cercare di ribaltare la Spagna. Undici leoni e sessantamila cuori per scalare l’ennesima montagna…

FONTE: SSC.NAPOLI

COSENZA – JUVE STABIA parla Luigi Simoni: Il Cosenza dovrà fare molta attenzione perchè le vespe sono in ripresa.

Ospite dell’ultima puntata del Pungiglione Stabiese è stato Luigi Simoni, estremo difensore del Cosenza negli anni ’80 che riuscì a sopresa ad essere promosso in serie B nel 1987-88.

Con lui abbiamo parlato un po’ dell’ambiente rossoblu e della prossima partita che vede proprio i silani opposti alle vespe. Partita fondamentale per entrambe le formazioni per il raggiungimento del proprio obiettivo finale: promozione per il Cosenza e salvezza per la Juve Stabia.

Ecco le sue dichiarazioni:

 

– La piazza di Cosenza secondo Lei crede nella vittoria finale? “

“La piazza ci crede e ci spera.  La città e la società sono pronte per questo grande salto. Ovviamente non è facile , però ci credono e io ci spero.”

– Giorgio Roselli è il valore aggiunto di questo Cosenza?

“Personalmente non lo conosco di persona. Ci ho giocato contro quando giocavo a calcio. In questo anno e mezzo ha fatto bene . Il Cosenza non è un top team ma sta lottando alla grande e penso che il Mister ci abbia messo del suo.”

– Torneo equilibrato . Chi lo vince ?

“Personalmente ricorda il campionato 1987-88 dove lo vinse il Cosenza contro ogni pronostico. Il Foggia anche allora con Pippo Marchioro in panchina era la favorita. Quest’ anno Benevento, Lecce e Foggia e la stessa Casertana sono fortissime ma spero che si ripeta la storia di quel torneo magico.”

– Cosenza contro Juve Stabia cosa si aspetta da questa gara?

” La Juve Stabia è una squadra ostica. Le campane in queste partite danno sempre qualcosa in più sul piano del carattere. Il Cosenza dovrà fare molta attenzione perchè le vespe sono in ripresa.”

– Lei come allenatore ha avuto un certo Gianni Di Marzio, un personaggio che è un’icona a Castellammare di Stabia. Che ricordo ha di lui?

“E’ un grande personaggio, da lui ho imparato tanto, possiamo affermare che era un allenatore di carattere . Ogni partita ci spronava a dare sempre di più, a lottare con il cuore, vincemmo un campionato con lui in panchina anche grazie alle sue qualità.”

– Lei è stato alle dipendenze di grandi allenatori come Lido Vieri che è stato un altro personaggio legato a Castellammare ma anche di Giorgi, Cagni e Sonetti solo per citarne alcuni, che ricordo ha di loro?

 ” Giorgi che purtroppo è scomparso da poco e come detto prima Di Marzio penso le stesse cose anche di lui. Ho imparato comunque tanto da loro.” –

Se le dico Denis Bergamini?

“Un fratello, per me è una ferita sempre aperta e spero un giorno che sia fatta giustizia.

– Bergamini era ben voluto da tutti, Cosenza lo ama ancora. Che giocatore era?

“Un giocatore che si vedeva poco ma in campo si faceva sentire. Di Marzio gli affidava sempre il giocatore più pericoloso, come ad esempio Zola o Rui Barros, ma lui riusciva sempre a marcarli bene. Dal punto di vista umano, devo essere sincero , la piazza ha iniziato ad amarlo tantissimo dopo la sua scomparsa, penso anche perché la sua morte ingiusta non poteva passare inosservata.”

 – Lei ha giocato in Serie A ed ha avuto tanti campioni al suo fianco. Cito i vari, Angloma , Pele’, Silenzi, Pessotto, Di Francesco, Taibi…. che ricordo ha di quei campioni?

“Ricordo con affetto Stefano Cuoghi, un giocatore che ricorda Bergamini, è stato un grande personaggio e un vero capitano. Tecnicamente ovviamente non posso che ricordare con piacere Abedi Pelè: Semplicemente un fenomeno! Lei però mi ha citato solo quelli che ho avuto come compagni di squadra, da avversari la lista è lunga perchè negli anni ‘90 la serie A era davvero tanta roba.”

Napoli-Milan, Sarri: “Cosa è mancato questa sera? Un pizzico di fortuna”

E’ intervenuto, ai microfoni di Mediaset Premium, Maurizio Sarri, al termine del match contro i rossoneri: “Abbiamo concesso pochissimo, finire il primo tempo così è stato pesante, soprattutto dal punto di vista psicologico. Abbiamo avuto tante opportunità, ma ci è mancata la zampata per risolvere le partite. Ma c’è poco da recriminare in questa stagione. Esplulsione? Non l’ho capito, mi sembra un po’ troppo. Al di là degli episodi singoli, non si può permettere ad un portiere di perdere tempo. Questo è uno dei problemi del calcio italiano. Abbiamo crossato molto di più con i difensori esterni, oggi. E’ stata una nostra scelta poiché abbiamo visto, nelle scorse partite, Higuain un po’ solo. Cosa è mancato questa sera? Un pizzico di… fortuna. I dati ci danno ragione, sono momenti che ci possono stare. Siamo meno brillanti rispetto ad un mese fa, ma abbiamo provato a vincerla. Ci dispiace per il pubblico. Gabbiadini è un’alternativa da utilizzare per spezzoni di partita. Abbiamo meno lucidità nei giocatori decisivi, ma è normale.” 

Napoli-Milan, i voti di Vivicentro: il sorpasso non avviene!

Un pareggio che non basta al Napoli e il sorpasso non avviene alla Juventus che resta con un punto in più in classifica. Questi i voti di Vivicentro.it:

Reina 6, Hysaj 6, Albiol 5.5, Koulibaly 7, Ghoulam 6.5, Allan 5.5, Jorginho 5, Hamsik 5, Callejon 6, Insigne 6, Higuain 5.5. A disp. Gabriel, Rafael, Strinic, Valdifiori, Maggio, Mertens 6, Regini, David Lopez, Chiriches, Gabbiadini 6, El Kaddouri sv, Chalobah. All. Sarri 5.5

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

LIVE, DAL SAN PAOLO- Insigne di nuovo in gol, il Milan il suo bersaglio preferito

Il primo tempo si conclude così, sul risultato di uno a uno. Ad Insigne, poco prima della fine del primo tempo, su un tiro deviato, risponde Jack Bonaventura, su una grave disattenzione della retroguardia azzurra. Ancora 45 minuti per riacciuffare il primo posto. Da sottolineare, ad ogni modo, l’11esima rete di Lorenzo il Magnifico in campionato. Il quarto, per esattezza, contro i rossoneri, che possono, difatti, essere considerati il suo bersaglio preferito. 

FOTO, LIVE SAN PAOLO- Curva A: “Un giorno all’improvviso sei in testa al campionato…”

“Mi innamorai di te dal primo giorno in cui sei nato. Ho difeso il tuo nome ovunque sono stato. Un giorno all’improvviso sei in testa al campionato. E di amarti in molti se lo sono ricordato.” 

Napoli risponde alla grande dopo le due sconfitte, prima a Torino, contro la Juventus, e poi in Spagna, contro il Villarreal. In un San Paolo delle grandi occasioni, gli azzurri possono rimprendersi il primo posto, sfruttando lo stop dei bianconeri a Bologna. I tifosi ci credono, come testimoniano i cori e gli striscioni esposti nel pre partita. Direttamente dal San Paolo, ecco il messaggio dei tifosi partenopei alla squadra. Dal nostro inviato Ciro Novellino. 

 

Campania, stanziati 3 mln per apprendistato alta formazione

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Assessore Marciani: “percorso congiunto fra atenei e imprese”

Napoli, 22 feb. – E’ stato pubblicato sull’edizione odierna del BURC, Bollettino ufficiale della Regione Campania, l’avviso per l’Apprendistato di alta formazione e ricerca”, nell’ambito del programma ‘Garanzia Giovani in Campania’. L’avviso, si legge in una nota, è finalizzato all’attivazione della misura 4C e prevede la concessione di incentivi all’assunzione, nonché il finanziamento di percorsi formativi in raccordo con le Università, gli Istituti tecnici superiori e gli enti di ricerca. Sono stati stanziati complessivamente tre milioni di euro. Ai giovani assunti con questa tipologia di contratto sarà garantita una formazione coerente con le istanze delle imprese, conseguendo un titolo di studio in alta formazione o svolgendo attività di ricerca.

La Regione Campania finanzierà voucher per la copertura delle spese di iscrizione, frequenza ai corsi universitari e tirocini fino a 6mila euro, finalizzati al rilascio del titolo e personalizzati con attività tutoriali e formative aggiuntive. “L’obiettivo di questi percorsi – afferma l’assessore alla formazione, Chiara Marciani – è arrivare ad una proficua ‘contaminazione’ tra formazione e lavoro anche all’università, rafforzando i percorsi già iniziati in tal senso dalla Regione Campania negli ultimi mesi. É importante costruire un percorso in cui atenei e aziende operino congiuntamente per assicurare ai giovani un futuro professionale coerente con il proprio percorso formativo”.

Istat conferma dati inflazione: a gennaio +0,3% su 2015

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Confermate le previsioni dell’Istat sull’inflazione che a gennaio 2016, al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,2% rispetto a dicembre aumenta dello 0,3% nei confronti di gennaio 2015 (era +0,1% a dicembre). Lo rileva l’Istat confermando la stima preliminare. Il lieve rialzo dell’inflazione, sottolinea l’Istat, è principalmente imputabile al ridimensionamento della flessione dei Beni energetici non regolamentati (-5,9%, da -8,7% di dicembre) e all’inversione della tendenza dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,5%, da -1,7% di dicembre); questa dinamica è attenuata dal rallentamento della crescita degli Alimentari non lavorati (+0,6%; era +2,3% il mese precedente).

Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l’inflazione di fondo sale a +0,8% (da +0,6% di dicembre) e quella al netto dei soli beni energetici passa a +0,8% (da +0,7% di dicembre). Il ribasso mensile dell’indice generale è essenzialmente dovuto alla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici (-2,4%). L’inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,4%.

Ma il rialzo dell’inflazione “è un dato insufficiente” evidenzia il Codacons. “I numeri sull’inflazione sono ancora deboli e crescono a ritmo eccessivamente lento” commenta il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi. “Ciò che più preoccupa -rimarca- è tuttavia la brusca frenata del carrello della spesa, che passa dallo 0,9% allo 0,3%. Anche i beni alimentari e quelli più acquistati dalle famiglie subiscono quindi un pesante stop, che non aiuta la nostra economia e non rappresenta un vantaggio per nessuno”. “E’ necessario, per far ripartire l’inflazione, puntare sui consumi delle famiglie, incentivando gli acquisti attraverso misure specifiche e strutturali, e creando occasioni di acquisto per i cittadini” osserva infine Rienzi.

“Finalmente si raffredda il carrello della spesa che passa da +0,9% di dicembre a +0,3%, un terzo rispetto al dato tendenziale precedente. Un aiuto per la massaia che va a fare la spesa al supermercato” afferma Massimiliano Dona, il segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, “il rallentamento della crescita dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona,consente di risparmiare, rispetto al mese precedente, in termini di minor del costo della vita, per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, 47 euro su base annua”.

“Crollano i prezzi nelle campagne italiane, dal -60% per cento dei pomodori al -30 % per il grano duro fino al -21% per le arance rispetto all’anno scorso”. E’ l’analisi della Coldiretti, diffusa in occasione della dei dati diffusi oggi dall’Istat sull’inflazione, sulla base dei dati Ismea a febbraio 2016. “In controtendenza all’andamento dei prezzi alimentari che fanno registrare una crescita dello 0,6% nei freschi e dello 0,3% nei trasformati,nelle campagne la discesa delle quotazioni al di sotto dei costi di produzione – sottolinea la Coldiretti – sta mettendo a rischio il futuro della Fattoria Italia”.

“L’effetto congiunto dell’andamento climatico anomalo e le speculazioni e distorsioni lungo la filiera – denuncia la Coldiretti – hanno allargato la forbice dei prezzi dal campo alla tavola. La situazione dei prezzi in campagna sta assumendo toni drammatici anche per gli allevamenti con le quotazioni per i maiali nazionali destinati ai circuiti a denominazione di origine (Dop) che ormai da giorni sono scesi ben al disotto della linea di 1,25 centesimi al chilo che copre appena i costi della razione alimentare”.

Lettera-appello di 400 vip ”subito le unioni civili”

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Roma – Lettera-appello di 400 fra intellettuali, scrittori, artisti, personalita’ del mondo dell’informazione della tv e dello spettacolo per sollecitare il Parlamento ad approvare il ddl sulle unioni civili. L’appello, lanciato insieme a una petizione online su Change.org aperta alla sottoscrizione dei cittadini, e’ stato promosso dall’artista Sebastiano Mauri e sottoscritto tra gli altri da Andrea CamilleriDaria BignardiPaolo Virzi’JovanottiTiziano Ferro Lausa Pausini.

Nel testo si sottolinea che il ddl Cirinna’ e’ “l’occasione storica di fare un primo passo verso il riconoscimento di diritti civili e umani fondamentali”. “E’ tardi per perdersi in strategie politiche, si sta parlando delle vite concrete di milioni d’italiani in estenuante attesa di esistere agli occhi dello Stato”, avvertono i firmatari, “siamo fuori tempo massimo, come hanno chiaramente indicato la Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti Umani. La legge Cirinna’ e’ gia’ frutto di numerosi compromessi con un Parlamento che, in nome di una presunta difesa dell’infanzia, sceglie di ignorare i bambini italiani che oggi crescono privati dei loro diritti”. 

  • L’elenco dei personaggi della cultura e dello spettacolo che hanno sottoscritto l’appello

Sebastiano Mauri, Vittorio Lingiardi

Emanuela Abbadessa, Daniele Abbado, Jane Alexander, Francesca Alfano Miglietti,  Alice, Elda Alvigini, Claudio Amendola, Yuri Ancarani, Antonella Antonelli   (direttore  Marie Claire), Francesco Arca, Rosellina Archinto Editore, Asia Argento, Arisa, Bruno Arpaia,  Valentina Arrighetti, Natalia Aspesi, Adriana Asti, Vanni Attili, Silvia Avallone, Malika Ayane 

Alessandro Baldeschi, Marco Baliani, Caterina Balivo, Sabrina Baracetti (presidente Far East Film Festival), Luca Massimo Barbero (direttore Fondazione Cini), Francesca Barra,  Emma Baumgartner, Paola Bay, Marco Bechis, Bianca Beccalli, Paolo Guido Beduschi  (presidente Chiarelettere), Gabriella Belli (direttore Fondazione Musei Civici Venezia), Adriana Bellini, Andrea Bellini (direttore del Centre d’Art Contemporain de Genève), Marco Belpoliti, Carlo Andrea Benetti, Alberto Bentoglio, Carlo Beretta (Ceo di Bottega Veneta), Sonia Bergamasco, Riccardo Bettiga (presidente Ordine Psicologi della Lombardia), Paolo Biancardi, Pietro Biancardi (editore Iperborea), Matteo B. Bianchi, Luca Bianchini, Lavinia Bifulco, Daria Bignardi, Gianni Biondillo, Sava Bisazza Terracini, Marco Bizzarri (Ceo e presidente Gucci), Jean Blanchaert, Barbora Bobulova, Henni Boccianti,  Laura Boella, Gabriella Bolletta, Stefano Boeri, Agata Boetti (direttrice archivio Alighiero Boetti), Roberto Bolle, Ginevra Bompiani, Ilaria Bonacossa (direttrice Villa Croce), Anna Bonaiuto, Edoardo Bonaspetti (direttore Mousse Magazine), Caterina Bonvicini, Giovanna Borgese, Isabella Borromeo, Nicoletta Braschi, Annarita Briganti,  Luigi Brioschi, Ferdinando Bruni, Lorenzo Bruni, Anna Paola Brancia d’Apricena,  Marcelo Burlon, Margherita Buy

Victoria Cabello, Cristina Caboni, Giovanni Caccamo, Paolo Calabresi, Corrado Calza, Andrea Camilleri, Andrea Cane, Paolo Canevari, Maria Paola Canevini (docente di neuropsichiatria infantile, università degli studi di Milano), Fabio CaninoEva Cantarella, Cristiana Capotondi, Fabrizio Caprara, Paola Capriolo, Roberta Capua, Massimo Carlotto, Donato Carrisi, Caterina Caselli, Luciana Castellina, Sergio Castellitto, Guido Catalano, Maurizio Cattelan, Matteo Ceccarini, Saturnino Celani, Stefano Celentano  (magistrato),  Pier Luigi Celli, Nicolò Cerioni (Sugarkane Productions), Luca Cerizza, Irene Cervellera Micheli, Valentina Cervi, Francesca Cinelli, Irene Cao, Gianrico Carofiglio, Barbara Casavecchia, Daniela Cattaneo, Carlo Chambry, Laura Cherubini,  Lorenzo Jovanotti Cherubini, Sandro Chia, Laura Chiatti, Giuseppe Chigiotti, Maria Grazia Chiuri, Carolyn Christov Bakargiev (direttore Gam e Museo di Rivoli), Teresa Ciabatti, Francesca Cima (fondatrice Indigo Film e presidente Produttori Anica), Lorenzo Ciompi, Arturo Cirillo,  Francesco Clemente, Francesca Comencini,  Paola Clerico, Furio Colombo, Gherardo Colombo, Paola Concia, Carmen Consoli, Mariagloria Conti Bicocchi,  Pappi Corsicato, Paola Cortellesi, Raffaello Cortina, Lella Costa, Saverio Costanzo, Sarah Cosulich Canarutto,  Ivan Cotroneo, Carlo Cracco, Carolina Crescentini, Giulia Maria Crespi (presidente onorario Fai), Geppi Cucciari, Umberto Curi, Stefania Cuzzeri.

Franco D’Alfonso (assessore al Commercio Comune di Milano), Ilaria D’Amico, Marilisa D’Amico, Serena Dandini, Pietro Danise, Emma Dante, Tosca D’Aquino, Elena Daverio, Philippe Daverio, Vincenzo De Bellis (direttore artistico Miart), Neige De Benedetti,  Rodolfo De Benedetti, Elio De Capitani, Chiara De Cesari, Concita De Gregorio, Pippo Delbono, Filippo Del Corno, Ota De Leonardis, Alessandro Dell’Acqua, Erminia Dell’Oro, Francesca Delogu (direttore Cosmopolitan), Gianluca De Marchi,Orsetta De Rossi, Emmanuelle de Villepin, Piera Degli Esposti, Anna De Manincor (Zimmerfrei), Paolo de’ Medici d’Ottajano, Teresa De SioPiera Detassis (presidente Fondazione Cinema per Roma e direttore Ciak Magazine), Rä di Martino, Ippolita di Majo, Patrizia Dioli, Giacinto Di Pietrantonio (direttore Gamec), Gioele Dix, Natascia Micaela Di Vito,  Dolcenera, Cristina Donadio, Piero Dorfles, Valentina D’Urbano.

Elio, Leandro Manuel Emede (Sugarcane Productions)

Milovan Farronato, Pierfrancesco Favino, Mara Fazio, Giuliano Federico, Sarah Felberbaum, Carlo Feltrinelli editore,Paolo Niccolò Ferraguti, Giorgio Ferrara (direttore del festival di Spoleto), Isabella Ferrari, Tiziano Ferro, Marina Fiordaliso, Catena Fiorello, Drusilla Foer, Anna Foglietta, Luca Formenton (Il Saggiatore), Mattia Formenton, Pietro Formenton, Irene Fornaciari, Barnaba Fornasetti, Iaia Forte,Gaston Fournier Facio (direttore artistico Teatro Regio Torino), Paolo Fresu, Elisa Fuksas,  Flavio Furno, Lisa Fusco

Carlo Giuseppe Gabardini, Francesco Gabbani, Dalia Gaberscick, Gala, Daniel Galliani, Chiara Gamberale, Manuela Gandini (responsabile Arte Alfabeta2), Nicola Gardini, Tuli Garrone, Max Gazzè, Giuseppe Genna, Andrea Gessner (editore Nottetempo), Costantino della Gherardesca, Marco Enrico Giacomelli (direttore responsabile Artribune Magazine), Anna Gialluca (direttore editoriale Laterza), Ricky Gianco, Massimo Giorgetti (direttore creativo Msgm e Pucci), Fabrizio Gifuni, Daniel Giunti, Marco Giusti, Roberto Giustini (direttore Galleria O.), Alessia Glaviano  (Senior Photo Editor Vogue Italia), Wlodek Goldkorn, Goldschmied & Chiari, Gabriella Golia, Valeria Golino, Paolo Gonzato, Gianluca Gori, Manuele Gragnolati, Maurizio Gressi (Unrwa Italia), Agnese Grieco, Ludovico Guadagni, Francesco Guccini, Francesca Guerrizio (Galleria Ottozoo), Caterina Guzzanti.

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Mimmo Jodice, Francesca Kaufmann (Fondatrice Galleria Kaufmann Repetto), Sigrid Kreidler, Anton Emilio Krogh, Alessandra Kustermann

Franco La Cecla, Nicola Lagioia, Paolo Landi, Antonella Lapetina (Senior Celebrities Manager Prada), La Pina, Giuseppe Laterza Editore, L’Aura, Mario Lavagetto, Gad Lerner, Claudio Lindner,  Alba Lingiardi, Emilia Lodigiani, Valentina Lodovini, Luca Lo Pinto (Curatore Kunsthalle Vienna), Riccardo Lorenzini, Enrico Lo Verso, Maria Giovanna Luini, Berengere Lux (Fondatrice Ca & Lou), Vladimir Luxuria

Valerio Magrelli, Gabriele Mainetti, Sara Maino (Talents Editor Vogue Italia), Mara Maionchi, Marcello Maloberti, Vito Mancuso, Enzo Manes, Fiorella Mannoia, Antonio Manzini, Gianfranco Maraniello , Piergaetano Marchetti (presidente Fondazione Corriere della Sera), Simona Marchini, Francesca Marciano, Alessia MarcuzziValeria Marini, Lorenzo Marone, Antonio Marras, Yuma Martellanz, Mario Martone, Albertina Marzotto, Gaetano Marzotto, Marta Marzotto, Veronica Marzotto, Lucia MascinoArmando Massarenti (Responsabile Il Sole 24 Ore Domenica), Laura Mattioli (Fondatrice e Direttrice Cima), Achille Mauri (Presidente Messaggerie Italiane), Diana Mauri, Lorenzo Mauri,  Santiago Mauri, Stefano Mauri, Carlo Mazzoni (Direttore Lampoon), Marco Malvaldi, Vinicio Marchioni, Emma Marrone, Simonetta Martone, Luciano Martinengo, Patrizia Massa (Produttore Esecutivo Palomar), Justine Mattera, Maria Mazza, Melania Mazzucco, Luciano Melchionna, Carmen Meloni, Beatrice Merz, Alessandro Michele  (Direttore creativo Gucci), Milena Miconi, Mietta, Riccardo Milani, Paola Minaccioni, Raffaele Mincione, Enzo Mingione, Andrea Molesini, Enzo Monteleone, Bruno Morchio,  Stefano Mordini, Carlo Morfina – Amministratore Delegato Dondup, Liliana Moro, Monica Mosca (direttore Gente), Gabriele Muccino, Ines Musumeci Greco

Edoardo Natoli, Francesca Neri, Nesli, Filippo Nigro, Emanuela Nobile Mino, Peppi Nocera, Noemi, Roberto Notarbartolo, Aldo Nove, Fabio Novembre, Matteo Nucci.

Andrea Occhipinti (Amministratore Unico Lucky Red), Paolo Oddi, Maria Pace Ottieri,  Moni Ovadia

Maddalena Paggi Mincione, Valentina Pantalena, Federico Parenti, Alba Parietti,  Heather Parisi, Enrico Parlato, Cosima Parodi, Valeria Parrella, Della Passarelli  (direttore Sinnos Editrice), Marisa PasseraDiego Passoni, Francesco Patierno, Emilia Paturno, Laura Pausini, Lucio Pellegrini, Patrizia Pellegrino, Pierfrancesco Peluso, Livia Peraldo Matton (direttrice Elle Decor), Marcello Persico, Disma Pestalozza, Sandra Petrignani, Max Pezzali, Pierpaolo Piccioli,  Stefano Piedimonte, Elisabetta Pieretto,  Marta Pierobon, Bartolomeo Pietromarchi, Luca Pignagnoli, Daniela Piperno, Roberto Pisoni (Direttore Sky Arte), Bianca Pitzorno, Giancarlo Politi (Direttore Flash Art), Alan Prada (vicedirettore L’Uomo Vogue), Ludovico Pratesi, Patty PravoCarlo Puca, Enrico Pugliese, Alessandra Pugliese, Fausto Puglisi.

Pino Quartullo

Alessandro Rabottini (vicedirettore Miart), Virginia Raffaele, Cino Raffa Ugolini,  Tommaso Ragno, Eros Ramazzotti, Liliana Rampello, Monica Randi (presidente Astoria Edizioni), Sara Rattaro, Lella Ravasi Bellocchio, Lidia Ravera, Vieri Razzini,  Massimo Recalcati, Chiara Repetto (fondatore Galleria Kaufmann Repetto), Eva Riccobono, Gianluigi Ricuperati,Michele Riondino, Maurizio Rippa, Patrizio Rispo, Giovanni Robertini (direttore Linus), Eva Robin’s, Stefania Rocca, Bruna Roccasalva (co-direttore Peep-Hole), Marina Rocco, Riccardo RodolfiAlba Rohrwacher, RonSilvia Ronchey, Carolina Rosi, Arianna Rosica (caporedattore Flash Art), Massimiliano Rosolino, Michele Rossi, Franco Rotelli (presidente della commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia), Sergio Rubini.

Mariapia Salomone Boccianti, Alberto Salvadori (direttore Museo Marino Marini),  Michele Salvati , Gabriele Salvatores, Stelvio Samperi, Maya Sansa, Claudio Santamaria, Valia Santella, Patrizia Sardo Marras, Bernardino Sassoli de’ Bianchi  (Indiana Editore), Roberto Saviano,  Emanuele Filiberto di Savoia, Riccardo Scamarcio, Giuseppe Scaraffia, Luca Scarlini, Alberta Schiatti, Alessandro Scotti,  Antonio Sellerio – Editore, Olivia Sellerio, Giuseppe Seo,  Pierpaolo SepePietro SermontiMichele Serra, Giampaolo Sgura,Andrée Ruth Shammah  (direttore Teatro Franco Parenti),Giovanna Silva (direttore editoriale Humboldt Books), Raffaele Simone, Stefano Simeoni, Alessia SiniscalchiKasia SmutniakAdriano Sofri , Luca Sofri – Direttore Il Post,Silvio Soldini, Carmine Sorrentino, Marco Sorrentino, Carla Sozzani  (fondatrice Galleria Carla Sozzani Corso Como 10),Franca Sozzani (direttore Vogue Italia e L’Uomo Vogue), Roberto Spada, Ettore Spalletti, Anna Maria Speranza, Massimo Squillacciotti, Corrado Stajano, Elena Stancanelli, Stefano Stagetti – (direttore Galleria O.), Carla SubrizziSyria

Stefano Tanzi, Ornella Tarantola, Andrea Tarella, Gianluca Maria TavarelliGiorgio Terruzzi, Emanuela Testori (direttrice Amica), Paul Thorel , Filippo Timi, Maria Sole Tognazzi, Andrea Tomasi, Oliviero Toscani, Giuseppina Torregrossa, Neri Torrigiani,  Jasmine TrincaPaola Turci.

Daniela Uslenghi, Tommaso Uslenghi

Chiara Valerio, Pietro Valsecchi, Ornella Vanoni, Nico Vascellari, Nicla Vassallo, Salvatore Veca, Francesco Vedovati,Simona Ventura, Maria Venturi, Giorgio Verzotti (direttore artistico Arte Fiera Bologna), Daniele Vicari, Valeria Viganò, Andrea Viliani  (direttore generale Museo Madre), Pamela Villoresi, Maria Elena Viola (Direttore Gioia),  Paolo Virzì,Luchino Visconti di Modrone, Sebastiano Vita, Guido Roberto Vitale  (presidente Vitale & Co), Paride Vitale, Norina Vitali, Caterina Zaccaroni, Fabio Zambernardi (design director Prada e Miu Miu), Moreno Zani, Paolo Zani (galleria Zero), Francesco Zanot (curatore di Camera), Cecilia Zanuso, Marco ZanusoNina ZilliZucchero, Giovanna Zucconi.

Ricongiungimenti familiari, i traffici dei corrotti sulla pelle dei migranti. MARIA GABRIELLA LANZA *

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Aspettare anni o pagare fino 2500 euro per un visto. È quello che succede all’ambasciata italiana di Nairobi secondo l’Arci: i profughi somali che vogliono raggiungere i propri familiari in Italia sarebbero vittime di estorsioni. L’alternativa? Il mare.

ROMA – Per arrivare in Europa dalla Somalia servono mesi, anche anni se si è sfortunati o si hanno pochi soldi. Si deve attraversare l’Etiopia, il Sudan, l’Egitto, fino all’inferno della Libia e delle sue prigioni. Eppure barattare la propria vita per un posto su un camion nel deserto o su un gommone scassato non fa così paura per chi è abituato a vivere nel terrore instaurato dagli islamisti di Al Shaabab. Adam (nome di fantasia) lo ha fatto: è partito nel 2011, ha lasciato i suoi sei figli a Mogadiscio ed è arrivato in Italia con la speranza che presto sarebbe riuscito a portare qui anche la sua famiglia. Ha ottenuto lo status di rifugiato politico e nel 2013 la prefettura di Roma gli ha concesso il nulla osta per ilricongiungimento familiare. Sua moglie e i suoi bambini nel frattempo si sono rifugiati in Kenya, aspettando di ottenere i visti dall’ambasciata italiana a Nairobi. Sono passati tre anni e ancora non hanno ricevuto una risposta. Un modo per accelerare i tempi però esiste: basta pagare. È quello che denuncia da tempo l’Arci: “Abbiamo raccolto una ventina di segnalazioni: i parenti dei rifugiati somali vengono avvicinanti da alcuni trafficanti che chiedono dai 500 ai 2.500 euro a persona a seconda dello step in cui si trova la pratica”, spiega Elvis Koloko dello sportello immigrazione Arci.

Quando anche le vie legali diventano illegali

L’articolo è tratto da fainotizia.it, il sito d’inchieste di Radio Radicale

 

MELFI-ISCHIA LE INTERVISTE NEL POST GARA

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Mister Ugolotti: contento del primo tempo. Non mi è piaciuto il secondo. Dopo Ia brutta prestazione di Bn i ragazzi hanno dato una bella risposta sul campo. Il recupero di Giacomarro è importante e il fatto di avere la rosa a completa disposizione ci consente di scegliere tra più soluzioni. Sull’espulsione di Herrera: è paradossale perché il giocatore è scivolato.

Canotto: sapevamo che era importante e che ci giocavamo tanto. Oggi non c’è stata partita. Siamo entrati in campo con lo spirito giusto; rammaricati per il rosso di Herrera, ma siamo comunque rimasti compatti fino all’ultimo. Contro il Monopoli sarà importante chiudere subito la gara perché in palio ci sono tre punti pesanti. Dedico il gol alla mia famiglia.

Masini: oggi era un crocevia importante per la nostra stagione e per fortuna è andata bene. Ora pensiamo già al Monopoli. Da parte nostra c’era tutta la voglia di rifarci dopo una prestazione che era stata troppo brutta per essere vera.

ISCHIA SEI UNA DELUSIONE! IL MELFI CALA IL TRIS

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Seconda sconfitta consecutiva per l’Ischia Isolaverde che cade a Melfi dopo una prestazion e a dir poco deludente. Il tecnico Di Costanzo conferma dieci-undecisimi della formazione scesa sette giorni fa ad Agrigento: linea difensiva formata da Bruno e Porcino esterni con Filosa e Sirigu centrali, in mediana Blasi e Spezzani con sulle fasce laterali Armeno e Di Vicino. In attacco, la coppia offensiva Kanoute- Gomes.

Scende in campo, un Melfi più determinato che già al 3’ si rende pericoloso con Masini che ben servito da Herrera mette sul fondo. Al 9’, l’Ischia perde ingenuamente la palla sull’out sinistro, Canotto vede e serve Giacomarro posizionato poco fuori l’area di rigore, il centrocampista fa partire una conclusione che si spegne alle spalle di Iuliano, incolpevole nella circostanza. La reazione degli isolani è nulla.

Al 18’ arriva il raddoppio lucano: lancio lungo di Herrera per Canotto, Iuliano e Sirigu si scontrano e favoriscono l’esterno del Melfi che a porta vuota raddoppia facilmente.

Al 23’ pasticcio di Filosa che inciampa sul pallone, Masini ne approfitta e realizza il tris.

La squadra di Di Costanzo non riesce a rendersi pericolosa, l’unica parata di Santurro arriva al 41’: combinazione tra Gomes e Kanoute, il tiro del senegalese è debole e termina tra i guantoni dell’estremo difensore normanno. Prima della fine del secondo tempo, Filosa è costretto ad uscire. Prende il suo posto Florio che si posiziona sull’out destro con Bruno centrale in un’inedita coppia con Sirigu.

Ad inizio ripresa, secondo cambio di mister Di Costanzo che inserisce Pepe, il quale prende il posto di Spezzani. Il tecnico campano ridisegna i suoi con un offensivo 4-2-4, con Pepe che si posiziona a sinistra, mentre in mediana Di Vicino si piazza a fianco di Blasi. Nel secondo tempo, i ritmi sono più bassi. L’Ischia tenta una reazione rendendosi pericolosa con il solito Kanoute.

A 15’ dal termine, il Melfi rimane in inferiorità numerica per l’ingenua espulsione di Herrera. Prima del triplice fischio finale, doppia occasione per entrambe le formazioni con i due “rossi” del match Acampora e Ingretolli che sciupano a pochi passi dagli estremi difensori. Nel prossimo turno, l’Ischia tornerà al Mazzella dove ospiterà il Lecce.

MELFI-ISCHIA ISOLAVERDE 3-0

MELFI: Santurro, Annoni, Giron, Maimone (9’st Longo), Cason, Colella, Canotto (31’st Silvestri), Zane, Masini (20’st Ingretolli), Herrera, Giacomarro. A disp. Gagliardini, Petricciuolo, Amelio, Petta, Finazzi, Soumarè, Boscolo, Demontis. All. Guido Ugolotti.

ISCHIA ISOLAVERDE: Iuliano, Bruno, Porcino, Filosa (45’pt Florio), Sirigu (14’st Acampora), Spezzani (1’st Pepe), Armeno, Blasi, Gomes Aladje, Di Vicino, Kanoute. A disp. Modesti, Savi, Guarino, Manna, Moreira, De Clemente. All. Nello Di Costanzo.

ARBITRO: Francesco Catona di Reggio Calabria (Ass. Carmine Graziano di Mantova e Andrea Bologna di Mantova)

MARCATORI: 9’pt Giacomarro, 18’pt Canotto (M), 23’pt Masini (M)

NOTE: Spettatori 500 circa di cui 50 circa da Ischia.

Ammoniti: Herrera (M), Sirigu (I), Maimone (M), Bruno (I), Pepe (I).

Espulsi: al 26’st Herrera (M) per doppia ammonizione.

Angoli: 0-8 per l’Ischia.

Recupero: 2’pt-4’st.

RILEGGI LIVE – Napoli-Milan 1-1 (39′ Insigne; 43′ Bonaventura)

Premi F5 per aggiornare

94′ Fine partita

92′ Ci prova Higuain, para Donnarumma

91′ El Kaddouri si trova sul piede il pallone del vantaggio ma Donnarumma è fortunato e blocca

90′ Vengono concessi 4 minuti di recupero

88′ Honda di sinistro dal limite, Reina in corner. Dentro El Kaddouri per Insigne per il forcing finale

86′ Callejon per Insigne, palla a lato di molto. Fuori Niang e dentro Balotelli per il Milan

85′ Niang ci prova di sinistro, palla in fallo laterale

82′ Stupenda palla di Ghoulam al centro per Higuain, ma la girata si spegne sul fondo. Fuori Montolivo e dentro Bertolacci per il Milan

80′ Fuori Allan e dentro Gabbiadini per il Napoli: tutti all’attacco!

73′ Espulso Sarri per proteste

71′ Esce Bacca ed entra Menez per il Milan

67′ Hysaj per Mertens…palo clamoroso del belga e palla messa in corner

66′ Giallo per Montolivo per un fallo al limite dell’area di rigore su Hamsik

64′ Fuori Callejon e dentro Mertens per il Napoli

63′ Stupenda palla tagliata al centro di Callejon, ma Donnarumma è attento e smanaccia

59′ Jorginho in difficoltà, è calato il suo rendimento. Lancio perfetto di Callejon per Insigne, il talento azzurro è però in fuorigioco

52′ Hysaj prova la conclusione dal limite dell’area, palla molto larga che si spegne sul fondo. Donnarumma perde tempo ancora una volta nella rimessa in gioco e viene così ammonito

45′ Partiti, palla al Napoli!

SECONDO TEMPO

 

46′ Fine primo tempo

45′ Viene concesso 1 minuto di recupero

43′ Cross dalla destra, palla a Bonaventura che da solo in area di rigore sul secondo palo batte Reina: 1-1

39′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL del Napoli. Insigne prova a giro, palla deviata alle spalle di Donnarumma

37′ Cross di Ghoulam dalla sinistra, Antonelli mette in corner con qualche difficoltà

36′ Higuaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin salta Alex e calcia ma la botta è deviata in corner

35′ Higuain pesca con un assist al bacio Callejon che prova di destro sulla corsa: peccato, la conclusione esce di poco a lato

32′ Higuain pesca Callejon sulla corsa, lo spagnolo lascia partire un tiro di sinistro dal limite che viene parato da Donnarumma

30′ Palla in area di rigore per Higuain che resiste alla carica di Alex e calcia, ma il difensore ritorna su di lui e lo ferma. Ci prova ancora Inaigne a giro, palla a lato

25′ Jorginho batte una punizione dalla destra per Higuain: la conclusione a volo è altissima

19′ Allan per Higuain, la sua conclusione crea scompiglio ma finisce in calcio d’angolo

15′ Bella giocata sull’asse Higuain-Callejon, palla a Insigne che prova la botta a giro: palla alta

13′ Callejon per la botta di Hamsik da fuori: ancora palla alta

12′ Hysaj mette palla al limite dell’area di rigore per la conclusione di Jorginho: palla che finisce alta

10′ Hamsik e Hysaj si lasciano saltare da Bonaventura ma la sua conclusione è messa in corner

6′ Jorginho perde palla, Bacca prova a puntare l’area di Reina ma Koulibaly lo ferma con classe e decisione

3′ Il San Paolo esplode al quasi autorete di Montolivo…che emozioni!

1′ San Paolo una bolgia sul traversone di Callejon messo in fallo laterale da Zapata

1′ Partiti, palla al Milan!

PRIMO TEMPO

 

20:56 – Squadre in campo

20:48 – Tutto pronto, ancora pochi minuti e la gara partirà

20:45 – Il Milan è tornato negli spogliatoi, mentre il Napoli termina le ultime fasi di riscaldamento

20:22 – Il Napoli in campo per il riscaldamento

20:20 – Milan in campo per il riscaldamento

20:02 – Le formazioni ufficiali:

NAPOLI (4-3-3) – Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Insigne, Higuain. A disp. Gabriel, Rafael, Strinic, Valdifiori, Maggio, Mertens, Regini, David Lopez, Chiriches, Gabbiadini, El Kaddouri, Chalobah. All. Sarri

MILAN (4-4-2) – Donnarumma, Abate, Alex, Zapata, Antonelli, Honda, Kucka, Montolivo, Bonaventura, Bacca, Niang. A disp. Abbiati, Livieri, Calabria, De Sciglio, Romagnoli, Poli, Jose Mauri, Simic, Boateng, Bertolacci, Menez, Balotelli All. Mihajlovic

20:00 – Gabriel e Rafael in campo per il riscaldamento

Buon pomeriggio e benvenuti alla diretta della gara di campionato che si giocherà alle ore 21 allo stadio San Paolo tra Napoli e Milan. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

METEO: rischio ALLUVIONALE su Piemonte e Liguria, ALLERTA nel weekend 27/28!

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Mite con piogge da Giovedì. Domenica GRAVE maltempo su Piemonte e Liguria

La situazione che va delineandosi per il prossimo weekend è decisamente da seguire in quanto vi è la possibilità di verificarsi piogge alluvionali al Nordovest. Vediamo perchè.
SITUAZIONE – Nel corso dell’ultimo weekend di Febbraio una bassa pressione proveniente dal Nordatlantico, scenderà di latitudine fino a raggiungere la Francia e quindi la Spagna. Una volta raggiunta la Spagna, la bassa pressione richiamerà dall’Africa, intensi venti sciroccali su tutti i nostri bacini, venti che causeranno un importante peggioramento del tempo al Nordovest. Tra sabato e domenica 28 si formerà altresì una bassa pressione a ridosso della Liguria e che stazionerà per molte ore sullo stesso luogo, bloccata nel suo normale spostamento verso Est, da un campo anticiclonico presente su Balcani e Grecia.
SABATO SERA – Tempo in forte peggioramento su Liguria e Piemonte con piogge intense e locali nubifragi su Imperiese e Savonese, piogge in diffusione anche sul resto del Nord. Neve copiosa sulle Alpi occidentali sopra i 500/700 metri.
DOMENICA – E’ maltempo intenso con rischio alluvionale su Liguria e Piemonte dove le piogge risulteranno insistenti e continue per molte ore. Piogge e temporali poi sul resto del Nord, specie Prealpi. Peggiora anche in Toscana e Lazio con precipitazioni abbondanti. Neve molto copiosa sull’arco alpino sopra i 600 metri al Nordovest, dai 1100 metri al Nordest, a 1500 metri sulle Prealpi orientali.
VENTI – forti di Scirocco su gran parte dei bacini. Anche di Burrasca in Adriatico.
Martedì 23 Febbraio 2016
Piogge sul Friuli Venezia Giulia, nubi e occasionale pioviggine sul resto del Nord. Piovaschi tra Toscana, Umbria e Marche. Tempo asciutto, ma piuttosto nuvoloso al Sud.

NORD

Molte nubi su tutte le regioni, piogge deboli in Liguria, al mattino in Friuli Venezia Giulia anche moderate.

Temperature

Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA

Parzialmente nuvoloso su gran parte delle regioni, piovaschi occasionali tra Toscana, Umbria e Marche.

Temperature

Stazionarie.

SUD e SICILIA

Molto nuvoloso, ma asciutto.

Temperature

Stazionarie.

Mercoledì 24 Febbraio 2016
Sole prevalente. Qualche pioggia su Romagna e Marche e coste del basso Tirreno. Nuvoloso in nottata.

NORD

Sole prevalente, ma piogge in Romagna.

Temperature

Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA

Più nubi e qualche pioggia su Marche e isolate in Abruzzo.

Temperature

Senza particolari variazioni.

SUD e SICILIA

Soleggiato, ma più nubi e locali piogge su coste del basso Tirreno.

Temperature

Sostanzialmente stazionarie.

NORD

Sole prevalente, ma piogge in Romagna.

Temperature

Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA

Più nubi e qualche pioggia su Marche e isolate in Abruzzo.

Temperature

Senza particolari variazioni.

SUD e SICILIA

Soleggiato, ma più nubi e locali piogge su coste del basso Tirreno.

Temperature

Sostanzialmente stazionarie.

Giovedì 25 Febbraio 2016
Nuvoloso al Nord con occasionale pioviggine. Peggiora in Sardegna verso Toscana, Umbria, Marche, Lazio e poi Campania con piogge via via più diffuse anche temporali.

Venerdì 26 Febbraio 2016
Il tempo peggiora nel corso della giornata su gran parte delle regioni con precipitazioni sparse, generalmente deboli e solo moderate e con temporali tra Spezzino, Massese e Versilia. Neve sulle Alpi a 1000 metri.

Sabato 27 Febbraio 2016
Migliora su gran parte della Penisola, ad eccezione delle regioni settentrionali: qui saranno possibili piogge su Liguria e Piemonte, con neve sopra i 400 metri su Alpi, sopra i 600 metri sull’Appennino Ligure.

Bashar al Assad: “Pronto a trattare ma non con i terroristi”. DAVID ALANDETE*

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Il presidente: “Fra 10 anni vorrei aver salvato il mio Paese, anche senza esserne più a capo”

DAMASCO. Bashar al-Assad, diventato presidente della Siria alla morte del padre nel 2000, dopo lo scoppio della guerra civile ha perso il controllo di parte del paese. Recentemente ha recuperato terreno e il suo esercito ha lanciato un’offensiva per tagliare le vie d’accesso e di rifornimento dei ribelli con la copertura dell’aviazione russa.
 

Russia e Stati Uniti la settimana scorsa hanno annunciato una tregua. Il governo è disposto a rispettare il cessate il fuoco e la sospensione delle operazioni militari in Siria?
“Naturalmente. Siamo pronti per la tregua, ma dipende da quello che accadrà sul terreno. E poi il concetto di cessate il fuoco non è corretto, perché è qualcosa che avviene fra due eserciti o due paesi in guerra. Qui è meglio utilizzare il concetto di cessazione delle ostilità. Bisogna innanzitutto smettere di sparare, ma anche impedire che i terroristi ne approfittino per rafforzare le loro posizioni. Bisogna poi impedire ad altri paesi, in particolare alla Turchia, di inviare uomini, armi e ogni sostegno logistico ai terroristi. C’è una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu su questo punto che non è stata rispettata. Se non saranno garantiti questi requisiti, non ci sarà stabilità in Siria, ma solo più caos. Si rischia la divisione del paese. Se vogliamo cessare le ostilità sono necessari questi requisiti”.
 
Quindi i combattimenti proseguiranno nonostante il cessate il fuoco, almeno contro alcuni gruppi armati?
“Certo: contro l’Is, Al Nusra e altre organizzazioni terroristiche legate ad Al Qaeda. Siria e Russia hanno fatti quattro nomi: Ahrar al-Sham e Jaysh al-Isla, Fronte Al Nusra e Is”.
 
Le sue truppe circondano Aleppo, bastione dell’opposizione. Quando prevedete di recuperare il controllo totale della città?
“Siamo già entrati nel centro della città, gran parte di Aleppo è tornata sotto il controllo del governo. La maggior parte degli abitanti si è spostata dalla zona sotto il controllo delle milizie armate alla zona controllata del governo quindi la questione non è più recuperare il controllo della città. Il nodo è chiudere i collegamenti con la Turchia e fra i gruppi terroristici. Questo è il cuore della battaglia in corso ad Aleppo e recentemente siamo riusciti a chiudere le rotte principali. Non abbiamo bloccato tutte le vie tra Aleppo e la Turchia, ma abbiamo reso più difficile i passaggi. È per questo che Ankara sta bombardando i curdi”.
 
E dopo Aleppo? L’esercito siriano arrivarà a Raqqa, capitale dello Stato islamico?
“In teoria siamo pronti ad andare ovunque, ma ora siamo impegnati su dieci fronti. Stiamo avanzando verso Raqqa, ma siamo ancora lontani. I tempi dipenderanno dagli esiti delle battaglie in corso”.
 
Se come ha detto Lei tutti quelli che combattono il governo sono terroristi, con chi state negoziando a Ginevra?
“A Ginevra doveva esserci un mix: estremisti formati in Arabia Saudita, e terroristi legati ad Al Qaeda. E poi gli altri, indipendenti o oppositori che vivono in esilio. Possiamo negoziare con questi ultimi, con i patrioti legati al loro Paese, ma non con i terroristi: per questo la conferenza è fallita”.
Cosa attira in Siria un gran numero di combattenti stranieri?
“Il sostegno che ricevono dall’estero. L’Arabia Saudita è il principale finanziatore di quei terroristi. Li mettono su aerei e li spediscono in Turchia, e da lì in Siria. Altro fattore d’attrazione è il caos, terreno fertile per i terroristi. E l’ideologia, perché questa zona, nella nostra cultura religiosa islamica occupa un posto rilevante. Loro credono di poter venire qui e creare il loro Stato da cui espandersi in altre aree, combattere e morire per Allah: e per loro questo è la jihad”.
 
Se riuscirà a imporre il suo controllo su tutto il territorio siriano, darà inizio a un processo politico? Indirà nuove elezioni?
“Per prima cosa bisogna formare un governo di unità nazionale che includa tutte le correnti politiche. Questo governo dovrà preparare una nuova Costituzione che dovrà essere sottoposta a referendum. In funzione della nuova Costituzione si terranno elezioni anticipate”.
 
Dove si vede fra dieci anni?
“La cosa importante è come vedo il mio paese, perché ne sono parte. Fra dieci anni vorrei essere riuscito a salvare la Siria, ma non significa che continuerò a esserne il presidente. Se sarò la persona che avrà salvato la Siria avrò fatto il mio dovere”.
 
Fra dieci anni si immagina al potere?
“Non è il mio obbiettivo. Non mi interessa il potere. Se il popolo siriano mi vorrà rimarrò, se non mi vorranno non potrò farci nulla. Se non potrò aiutare il mio paese, lascerò subito”.
 
© El Pais / Lena, Leading European Newspaper Alliance. Traduzione di Fabio Galimberti / larepubblica

Corbo: “Sarri al bivio: tre gare per misurare se stesso e la squadra”

Non ditelo al Napoli, rivolto alla partita di stasera come fosse la partita del secolo. Giusto che avverta tutte le seduzioni del momento: sfiora di nuovo il primato, lo vede e sente quasi suo. Non può che battere il Milan. Ma la verità è più complessa e suggestiva. Da questo lunedì al prossimo entra in un cerchio di fuoco: Sarri in tre serate misura la squadra e se stesso nella capacità di superare senza emozioni gli snodi cruciali per lo scudetto. Gestione psicologica e tattica, l’una non esclude l’altra. Ancora una volta la Juve afferma la sua composta serenità. Osservatela: neanche uno spiffero di critiche dopo la modesta prova di venerdì. Si esaltano piuttosto la bravura del Bologna e le intuizioni di Donadoni. L’insufficienza dei voti nella pagella juventina, per 5 titolari su 11, è un riferimento solo casuale alle cattive condizioni di forma della squadra? A Napoli purtroppo non va così. Una flessione che Allegri ha confessato nella sfida diretta ricorrendo al più cupo cinismo: sistemare la Juve in modo da bloccare il Napoli nei suoi centri strategici. Quella sera il Napoli non seppe svincolarsi, né escogitare contromosse. Higuain Insigne ed Hamsik furono ipnotizzati. La Juve però non ha un’idea di gioco, un’identità che invece distingue il Napoli in tutta la serie A. In condizioni delicate domani la Juve rischia di stancarsi con il Bayern. Occhio all’arbitro. Un dettaglio che interessa anche il Napoli. Il rigore negato nella missione spagnola a Vila-Real conferma il dubbio di un’ostilità verso i club italiani. Quasi un prezzo da pagare alla nomina di Pierluigi Collina designatore europeo. Insopportabile la serie di torti a prima svista. Un rigore netto negato alla Roma, guarda caso errore a vantaggio del potente Real Madrid, uno alla Lazio, un altro palese al Napoli, già tartassato nel 2015, nella partita con il Dnipro, società della federazione ucraina, in eccellenti rapporti professionali proprio con Collina. Non solo i rigori negati: c’è quello inesistente fischiato contro la Fiorentina, ridotta poi in dieci per la sovrattassa dell’espulsione. Che l’Italia non abbia peso politico in Europa l’ha scoperto persino la Juve. Parte da Torino, nell’imbarazzato silenzio della Federcalcio la contestazione a Collina. Mancano quattro giorni alla rivincita con il Villareal, ma non solo per questo. Il Napoli, che in Italia e fuori ha rapporti irrisori con i centri decisionali del calcio, fa bene a seguire l’onda juventina. A Torino c’è chi se ne intende. La Juve dopo il Bayern dovrà amministrare i tardivi sussulti dell’Inter. In parallelo il Napoli, dopo il Milian, è chiamato a sistemare i conti con il Villareal giovedì sera. Europa League, dentro o fuori. Il ciclo di fuoco termina il 29 febbraio con la Fiorentina in chiara ripresa. Quel guascone di Mihajlovic, chissà cosa avrà studiato. Nessuno crede che abbia preferito a Juve- Napoli un film di James Bond. Il suo modulo 4-4-2 richiama quello adottato dalla Juve a Torino. Probabile che Montolivo punti su Jorginho, il solido Kucka (se preferito a Bertolacci) si occupi di Allan. Si profila così un vantaggio per Hamsik. Sul suo versante incontra Honda: anche nella chioma è solo una sbiadita fotocopia di Cuadrado. Si sbilanci pure all’attacco il Napoli, ma non dimentichi che i veloci Bacca e Niang ripartono con scatti fulminei. Il Milan minaccia di vincere per «fare un regalo a Berlusconi per i suoi 30 anni da presidente». Stasera Higuain, Insigne ed Hamsik possono costringere Mihajlovic a cambiare dono. Come sono buoni i dolci di Napoli.

La Repubblica – Antonio Corbo