E’ intervenuto, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “Ieri c’è stata una riunione per il San Paolo, ma si parla di una grossa cifra, circa 25 milioni di euro. Questi sono i soldi stanziati che serviranno per il restyling completo dello stadio. A luglio si parte. Vogliamo cementare il rapporto tra il club e la città, ma soprattutto vogliamo che il San Paolo sia uno stadio all’altezza di club e città. Rapina ad Insigne? Accadono cose del genere tutti i giorni nel nostro paese, ma quando succede a Napoli se ne parla sempre tanto”.
Studio: fare sesso dopo i 50 anni fa bene a cervello e alla memoria
Attività intima appare dare più benefici agli uomini.
WASHINGTON, 04 MAR – Il sesso dopo i 50 anni di età potrebbe far bene al cervello, alla memoria e, per gli uomini in particolare, anche alle loro capacità decisionali, di pianificazione e di concentrazione: ad osservare un chiaro ‘legame’ – sia pure non ancora scientificamente provato di causa-effetto – tra la frequenza dell’ attività sessuale e l’acutezza mentale, è uno studio pubblicato sulla rivista internazionale ‘Age & Ageing’.
Lo studio, condotto in Inghilterra alla Coventry university, ha seguito 6.800 adulti ed anziani tra i 50 e gli 89 anni per 12 mesi, e li ha sottoposti a test sull’ efficienza delle loro funzioni mentali. Sottoposti a dettagliati questionari sui loro incontri e attività sessuali (incluse quelle solitarie), i volontari hanno risposto a test mnemonici, sia verbali che numerici, ed hanno dovuto dimostrare le loro capacità cosiddette ‘esecutive’, ossia di risolvere problemi e di concentrarsi.
Sia gli uomini che le donne coinvolti in attività sessuali più frequentemente – spiega il rapporto – hanno evidenziato una memoria più acuta e precisa. Ma il cervello maschile ha ricevuto una ‘spinta’ in più – tra gli uomini che facevano più sesso – anche sulla loro abilità decisionale ed ‘esecutiva’. La differenza tra i sessi in questo campo, potrebbe – secondo gli esperti – dipendere da fattori ormonali che influenzano maggiormente l’organismo femminile.
I risultati sono stati confermati anche una volta tenuti in considerazione vari fattori esterni, che avrebbero teoricamente potuto influenzare i dati emersi: dallo stato di salute, al benessere economico, al livello culturale e così via dei partecipanti. Questo studio mostra una ‘significativa associazione’ tra l’attività sessuale e le funzioni cognitive negli adulti ultracinquantenni – ha commentato l’autore principale dell’indagine Hayley Wright – e verranno condotte altre indagini in materia per verificarla e capire il perchè.
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“Finita la pacchia. Sindacati ridicoli”. Renzi sostiene il direttore della Reggia di Caserta
Il manager era stato accusato da Usb, Ugl e Uil: “Resta fino a sera tardi, lavora troppo”. Ma stavolta perfino la Cgil dà ragione al premier: su Twitter la Camusso appoggia Felicori.
“Questo direttore lavora troppo. Così non va. Questo il grido d’allarme lanciato contro il nuovo direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori. L’accusa sembra ridicola, in effetti lo è. I sindacati che si lamentano di Felicori, scelto dal governo con un bando internazionale, dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita”. A scriverlo è il premier Matteo Renzisu Facebook.
“La Reggia di Caserta è un luogo meraviglioso, ad appena un’ora di treno da Roma Termini. Il direttore Felicori ha un mandato chiaro: rilanciarla. E noi siamo con lui. Non è un caso se a febbraio 2016 i visitatori sono aumentati del 70% rispetto a febbraio 2015 e gli incassi aumentati del 105%. Quando ho visitato la Reggia ho detto chiaramente che noi credevamo in questo luogo pazzesco e che faremo di tutto perché gli italiani e gli stranieri tornino a visitarla. Il direttore sta facendo semplicemente il suo lavoro. E tutti siamo con lui, senza paura. Il vento è cambiato. Viva la cultura, viva l’Italia che si impegna”, conclude.
“Questo direttore lavora troppo. Così non va”. Questo il grido d’allarme lanciato contro il nuovo direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori.
L’accusa sembra ridicola, in effetti lo è. I sindacati che si lamentano di Felicori, scelto dal governo con un bando internazionale, dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita!
La Reggia di Caserta è un luogo meraviglioso, ad appena un’ora di treno da Roma Termini. Il direttore Felicori ha un mandato chiaro: Rilanciarla. E noi siamo con lui. Non è un caso se a febbraio 2016 i visitatori sono aumentati del 70% rispetto a febbraio 2015 e gli incassi aumentati del 105%.
L’accusa dei sindacati: “Lavora troppo”. L’accusa era stata quella di restare fino a tarda ora nella Reggia di Caserta mettendo in questo modo “a rischio l’intera struttura museale”. L’insolito rilievo era stato mosso dai sindacati dei lavoratori del Palazzo Reale borbonico, patrimonio dell’Unesco, al nuovo direttore del monumento che negli uffici della Reggia resta anche dopo l’orario di chiusura. La nota era stata inviata il 23 febbraio dalla Uil, dall’ Usb e dall’Ugl ai più stretti collaboratori del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
La replica. Per il direttore della Reggia di Caserta quello dei sindacati “è stato un gesto di sfida che finisce solo per danneggiare l’immagine di tanti lavoratori della Reggia che stanno partecipando con passione al progetto di rilancio del Palazzo Reale. Io – dice il funzionario bolognese – non ho nulla di cui giustificarmi, per me questo incarico rappresenta un’enorme responsabilità. La Reggia è inoltre vigilata 24 ore su 24, e anche se il direttore chiedesse a qualcuno di fare lo straordinario per seguirlo dopo la chiusura non ci sarebbe nulla di male, ma io non l’ho mai fatto”.
Il precedente. Già Dario Franceschini, ministro per i Beni Culturali, si era scagliato contro i sindacati quando un’assembela bloccò l’ingresso alla Reggia , costringendo migliaia di turisti ad aspettare l’apertura dei cancelli sotto il sole. Sconcerto e sorpresa invece per la sottosegretaria ai Beni culturali, Ilaria Borletti Buitoni, in visita alla Reggia di Caserta, davanti all’indecoroso spettacolo dei giardini ricoperti dai rifiuti lasciati dalle migliaia di giovani riversatisi nel capoluogo per festeggiare la Pasquetta.
Cgil d’accordo con Renzi. In soccorso di Felicori, anche il segretario della Cgil Susanna Camusso, che su Twitter posta un commento in risposta a un altro tweet : “Si può sbagliare, ma quando si sbaglia bisogna riconoscerlo e quei sindacati hanno sbagliato”.
*larepubblica
ISCHIA, DI COSTANZO: ”NON PARTIAMO SFAVORITI, FAREMO LA NOSTRA PARTITA”
Alla vigilia del match contro la Casertana torna a parlare mister Di Costanzo, che domani sera al Pinto affronterà la formazione di mister Romaniello. Un’Ischia che parte nettamente sfavorita,contro una formazione che punta per un posto ai playoff e vorranno confermarsi davanti al proprio pubblico dopo la vittoria esterna in quel di Catania. Davide e Golia noi siamo in grande difficoltà, la Casertana sta bene, questa la realtà. “Le partite bisogna giocarsele. La Casertana ha costruito un’ottima squadra anche se non erano questi gli obiettivi di inizio campionato, hanno lavorato bene, società e allenatore”. I rossoblu militano nei piani alti della classifica: “Stanno posizionati dove meritano, in alta classifica. Distanziare le altre era difficile”. Poi torna sulla sua Ischia che ha iniziato a guidare a campionato in corso: “Noi sappiamo la realtà, c’è stato un ridimensionamento a gennaio, sono arrivati giocatori motivati. Sono tutti consapevoli che dovremmo prepararci ad un finale nel migliore dei medi per raggiungere la salvezza. Conosciamo le varie problematiche, la rosa non è molto ampia e questo non ci permette di avere alternative ad infortuni. Sappiamo che dobbiamo lottare, non è che adesso, con qualche prestazione positiva, si pensava che le cose potessero cambiare. Dobbiamo soffrire fine all’ultima giornata, probabilmente faremo i play out”. Sugli infortuni: “Sirigu è ancora fuori. Poi abbiamo Moreira squalificato, qualcuno influenzato. Sarà una bella partita, sarà piacevole in un ambiente come quello di Caserta dove stanno vivendo un momento che da tanti anni non vivevano. La Casertana è un’ottima squadra, bella tifoseria noi cercheremo di fare la nostra partita”.
ISCHIA, I CONVOCATI PER LA TRASFERTA DI CASERTA
Al termine della seduta di rifinitura, il tecnico Di Costanzo ha reso noto la lista dei convocati per la partita, Casertana-Ischia Isolaverde, valevole per la 25^giornata del girone C di Lega Pro in programma sabato 5 Marzo alle ore 20.30.
PORTIERI: IULIANO Rino, MODESTI Nicola.
DIFENSORI: BRUNO Francesco, FILOSA Liberato, FLORIO Filippo, GUARINO Vincenzo, MORACCI Leonardo, PORCINO Antonio, SAVI Davide.
CENTROCAMPISTI: ACAMPORA Gennaro, ARMENO Gennaro, BLASI Manuele, DE CLEMENTE Giuseppe, DI VICINO Giorgio, PALMA Giuseppe, PEPE Vincenzo, SPEZZANI Mattia.
ATTACCANTI: ALADJE GOMES DE PINA Alberto, KANOUTE Mamadou Yaye, MANNA Giuseppe.
INDISPONIBILI: BARBOSA MOREIRA BLAITNER Pablo, SIRIGU Giampaolo.
Simone Vicidomini
Napoli-Chievo, le probabili formazioni
Anticipo del sabato per il Napoli di Maurizio Sarri impegnato domani sera contro il Chievo Verona, ore 20.45, allo stadio San Paolo.
Una sfida abbordabile sulla carta ma che negli ultimi anni è stata quasi sempre un tabù. Basti vedere alla gara della scorsa stagione quando i clivensi giocarono un brutto scherzo agli azzurri guidati da Benitez imponendosi per 1-0 al San Paolo.
Dopo un periodo no, condito da due sconfitte e tre pareggi, il Napoli è quasi obbligato a ritrovare la vittoria per restare nella scia della Juventus e per lanciare un chiaro messaggio alle inseguitrici, Roma e Fiorentina su tutte.
QUI NAPOLI – Per l’ occasione Sarri è costretto a ritoccare la difesa a causa della squalifica di Albiol, al suo posto Chiriches. Per il resto spazio ai titolarissimi con la conferma di Allan nonostante la scarsa condizione mostrata nelle ultime uscite. Al centro dell’ attacco Gonzalo Higuain, a caccia del ventiseiesimo centro in campionato.
QUI CHIEVO – Situazione diversa in casa Chievo: nella retroguardia Maran dovrà fare a meno di Gobbi per squalifica e di Gamberini per un problema fisico. Centrocampo a tre con Rigoni, Radovanovic e Castro, anche se salgono le quotazioni di Hetemaj recuperato dall’ infortunio. In avanti Birsa agirà alle spalle di Meggiorini e Mpoku, con il belga favorito su Inglese non al meglio.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. All.Sarri
CHIEVO (4-3-1-2): Bizzarri; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Frey; Rigoni, Radovanovic, Castro; Birsa; Mpoku, Meggiorini. All. Maran
(Pasquale Ammora)
L’ORDA AZZURRA – Ore 20:00 per una puntata speciale con tanti ospiti: Iezzo, Sparnelli, Luisi e tanti altri ospiti…
Questa sera non perderti l’appuntamento con L’Orda Azzurra, il programma che va in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web la radio ufficiale di Vivicentro.it. Tutto quello che c’è da sapere sul Napoli, sempre live…
A condurre il programma, Ciro Novellino (giornalista di Vivicentro) e al suo fianco Mario Vollono (vicedirettore di Vivicentro). Tanti ospiti al telefono e in studio, ma i protagonisti siete voi, come sempre. Mandate i vostri messaggi sulla pagina Facebook della radio, o chiamate allo 081 048 73 45 oppure mandare un messaggio Whatsapp al 338 94 05 888.
Gli ospiti di questa sera: Gennaro Iezzo, il giornalista Massimo Sparnelli, oltre al presidente del Club Napoli Rimini Azzurra, Vincenzo Luisi e altri ancora…
Non mancate, L’Orda Azzurra sta arrivando…!
Come sempre potrete ascoltarla in diretta a questo indirizzo:
Cliccando questo link https://vivicentro.it/viviradio/
dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/tracce-di-lorda-azzurra
V. Lanciano-Brescia: i frentani in cerca di punti salvezza
La nona giornata di ritorno del campionato cadetto, propone la sfida del “Biondi” tra la Virtus Lanciano, reduce dal pareggio di Como e rigenerata dalla cura Maragliulo, e il Brescia di Boscaglia, che ha regolato di misura nell’ultimo turno di campionato l’Avellino. Le Rondinelle sono in zona play-off, e cercheranno punti per potere rinsaldare la loro posizione di classifica.
La Virtus Lanciano, dopo le difficoltà avute in questa stagione, sembra avere trovato il suo equilibrio e cercherà nella sfida contro i lombardi, un successo per tirarsi fuori dalle zone calde della classifica. Attualmente, tra la salvezza diretta e la formazione abruzzese, la distanza è di un solo punto. La squadra sembra essere ben registrata in tutti i reparti, con i nuovi elementi arrivati a gennaio ben inseriti da mister Maragliulo nello scacchiere rossonero, completamente rinnovata ad inizio anno. La famiglia Maio, che dopo le insistenti voci circa una sicura cessione del sodalizio frentano ad imprenditori di fuori regione, ha confermato il suo impegno al timone della società, dichiarandosi fiduciosa circa il raggiungimento della salvezza, convinzione che si è diffusa anche in tutto l’ambiente frentano.
Ecco il Maragliulo Pensiero alla vigilia del match: “ Non avremo a disposizione Aquilanti (causa squalifica ndc) e Salviato ( a causa di un infortunio ndc) sulla fascia destra sabato. Penso che li rimpiazzerò con Vastola e con Di Filippo. Per noi i match da qui alla fine saranno tutte delle finali, dal momento che mancano sempre meno partite alla fine del campionato. Il Brescia è una squadra che fa della serenità e della spensieratezza i suoi due punti di forza; si tratta di una formazione composta sia da giovani che da giocatori esperti. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per portare a casa i 3 punti. “
La chiosa è affidata al ricordo della stagione vissuta da Maragliulo nelle fila della squadra lombarda, tanti anni fa. Da sottolineare che anche il portiere Alessio Cragno, che sta difendendo alla grande i pali della squadra frentana, è un ex del match: “ Sono passati tanti anni dai miei trascorsi con la maglia del Brescia. Per l’esattezza era la stagione 84-85. Ho un ricordo meraviglioso di quell’annata, dal momento che si concluse con la promozione del Brescia e con il mio maggiore numero di reti segnate nel corso di una stagione: furono ben undici. Sabato, però, non ci sarà spazio per l’amarcord: dovremo cercare di fare volare basse le Rondinelle.” Arbitro del match, sarà Aureliano di Bologna, con l’inizio fissato per le ore 15.00 di sabato.
ECCO LA LISTA DEI CONVOCATI DELLA VIRTUS LANCIANO PER LA GARA CONTRO LE RONDINELLE:
Amenta, Aridità, Bacinovic, Boldor, Bonazzoli, Casadei, Cragno, Di Benedetto, Di Filippo, Di Francesco, Di Matteo, Ferrari, Giandonato, Marilungo, Milinkovic, Padovan, Rigione, Rocca, Turchi, Vastola, Vitale.
CHRISTIAN BARISANI
Berretti, Teramo-Juve Stabia, i convocati di Liguori: ancora assente Montella
Dopo il pareggio interno di settimana scorsa al Menti di Castellammare di Stabia, contro il Pisa, la Juve Stabia categoria Berretti di mister Nicola Liguori, sarà di scena a Teramo in un match molto delicato. Questi i convocati per la gara in programma sabato 5 marzo ore 14.30 al centro sportivo Acquaviva di Teramo:
Portieri: Riccio e Borrelli F.
Difensori: Noto, Rubino, Rossi, Ioio, Bisceglie, Elefante, Lombardi.
Centrocampisti: Mauro, Servillo, Strianese, Sorrentino, Melone, Viscusi.
Attaccanti: Matassa, Contieri, Langella, Natale, Del Prete
Un nome, una garanzia: ora è il momento di Gabbiadini detto ManOro!
Napoli-Chievo è alle porte e subito alla mente viene un dubbio: come si può fare per tornare a vincere? Pensi al San Paolo, la risposta è scontata…
Si è tanto parlato in questo periodo e il nome caldo è soltanto uno: Manolo Gabbiadini. L’attaccante bergamasco segnò il suo primo gol napoletano proprio contro i clivensi al Bentegodi nell’ormai lontano 1 febbraio 2015, con Benitez in panchina. Diversi gol messi a segno dall’attaccante anche della Nazionale azzurra, ma l’unica reazione forte è avvenuta a Frosinone con un urlo liberatorio. Cosa è successo? Le cause sono tante, dalle fisiche, alle tecniche.
Sarri vede Gabbiadini prima punta e con Higuain, oggi, è impossibile trovare spazio, se non per alcuni minuti, come accaduto a Fireze. Ma un giocatore così va tenuto in campo. De Laurentiis non è abituato a fare investimenti a perdere. Il presidente del Napoli è maestro in questo e nell’ultima sessione di mercato ha rifiutato offerte per 28 milioni di euro. Gabbiadini ha giocato fin qui in campionato 273 minuti. Di questo passo, in estate il valore dell’attaccante di Calcinate non può essere così alto e servono soluzioni alternative: o essere sicuri che sarà lui il volto nuovo della prossima stagione oppure bisogna pensare alla cessione con grande rammarico visti gli inizi. Ora inizia il momento più importante del campionato e serve l’apporto di un uomo in più, colui che può dare la svolta decisiva alla stagione e portare il Napoli allo Scudetto: Manolo Gabbiadini.
a cura di Ciro Novellino
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TEATRO SANTA CHIARA (BS): COME UN DOLCE TUONO, SABATO 5 MARZO 2016
TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
Contrada S .Chiara 50/a – Brescia
RASSEGNA SHAKESPEARE IMAGO MUNDI
SABATO 5 MARZO 2016 (ore 20.30)
Orchestra Big band del Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia
diretta da Corrado Guarino

presenta
COME UN DOLCE TUONO
Il jazz incontra Shakespeare
Gabriele Rubino sax alto, clarinetto, clarinetto basso
Giulio Santoro sax alto, clarinetto
Stefano D’Anna sax tenore e soprano
Luca Ceribelli sax tenore e clarinetto
Alfredo Pennacchia sax baritono e alto
Massimiliano D’Oscini tromba
Daniele Richiedei violino
Carlo Napolitano trombone
Giorgio Gandossi basso elettrico
Giuseppe Chirico tromba
Riccardo Bianchi tromba
Giovanni Falzone tromba
Davide Albrici trombone
Mauro Bonfanti trombone
Simone Bigioli pianoforte
Umberto Odone batteria
Durata dello spettacolo: 1h 10 min
Nuovo appuntamento della nuova rassegna teatrale SHAKESPEARE IMAGO MUNDI, promossa dal Centro Teatrale Bresciano, con il sostegno dalla Fondazione Comunità Bresciana e con il contributo della Fondazione CARIPLO, oltre che di A2A e Fondazione ASM Gruppo A2A di Brescia e inserita nei CIRCUITI SPETTACOLO DAL VIVO.
Il concerto verrà eseguito dall’Orchestra Big band del Conservatorio di Brescia “Luca Marenzio, diretta dal M° Corrado Guarino.
Una suite in dodici parti, scritta da Duke Ellington e Billy Strayhorn, ispirata alle opere di Shakespeare. La composizione trae ispirazione dal Sogno di una notte di mezza estate, un viaggio inconsueto e geniale nel teatro di Shakespeare.
Programma:
Corrado Guarino
My Midsummer Dream – tribute to Henry Purcell
– About Plaint
– Happy Lovers
Gianluigi Trovesi (arrangiamento di C. Guarino)
C’era una strega, c’era una fata
Duke Ellington (Washington 29/04/1899, New York 24/05/1974)
Such Sweet Thunder
– Such Sweet Thunder
– Sonnet for Caesar
– Sonnet For Hank Cinq
– Lady Mac
– Sonnet In Search Of A Moor
– The Telecasters
– Up And Down, Up And Down
– Sonnet For Sister Kate
– Star Crossed Lovers
– Madness In Great Ones
– Half The Fun
– Circle Of Fourths
La Big Band del Conservatorio “Luca. Marenzio” di Brescia è attiva dal 2004. In questi anni, oltre ad adempiere al suo essenziale compito di formazione orchestrale degli studenti, ha anche assunto un importante ruolo di divulgazione musicale nella nostra città, eseguendo repertorio storico e contemporaneo per orchestra jazz di non facile realizzazione. L’organico è composto dai migliori allievi dei corsi di jazz e di strumenti a fiato del Conservatorio “L. Marenzio”, con l’aggiunta di alcuni musicisti ospiti. Oltre al direttore, docente di composizione jazz, parteciperanno al concerto i docenti Stefano D’Anna al saxofono e Giovanni Falzone alla tromba, ambedue affermati solisti nel panorama jazzistico italiano e internazionale.
VENDITA BIGLIETTI
Ingresso spettacoli singoli
Intero € 15,00 · Ridotto € 12,00
TEATRO SOCIALE
I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del Teatro Sociale in orario della stessa.
Via Felice Cavallotti, 20 – 25121 Brescia – Biglietteria tel. 030 2808600 ·
sociale.biglietteria@ctbteatrostabile.it
SEDE PIAZZA LOGGIA
È possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli di tutta la stagione al nuovo punto vendita nella sede del
CTB in Piazza Loggia, 6 da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 – Tel. 030 2928609
ON-LINE in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket.it
LIBRERIA SERRA TARANTOLA
Via F.lli Porcellaga, 4 – Brescia · Tel. 030290171
Orari: 9.15 – 12.15 /15.30 – 19.00 (lunedì mattina e domenica chiuso)
TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
è possibile acquistare i biglietti per lo spettacolo la sera stessa alla biglietteria del Teatro Santa Chiara Mina
Mezzadri, mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Contrada Santa Chiara, 20 – 25122 Brescia – Biglietteria tel. 030 3772134
INFO: CTB Centro Teatrale Bresciano
Piazza della Loggia, 6 – 25121 Brescia – tel. 030 2928611/617 – fax 030 2928619
(dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30)
e-mail: organizzazione@ctbteatrostabile.it – ctbteatrostabile.it
Juve Stabia-Akragas, ripristinata agibilità settore ospiti
S.S. Juve Stabia rende noto che è stata ripristinata l’agibilità del Settore Ospiti dello Stadio “Romeo Menti” in occasione della gara Juve Stabia-Akragas, in programma domenica 6 marzo alle ore 15.00.
Akragas mai vincente a Castellammare. Tutti i precedenti
Juve Stabia e Akragas, si sono affrontate in gare di campionato quattro volte, due al “vecchio” campo “San Marco” e due al “nuovo” “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, i gialloblù hanno vinto in tre occasioni e solo una volta i siciliani hanno raccolto un pari a Castellammare. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:
– 1957 / 1958 – Campionato Nazionale di Serie D girone ‘ H ‘
6° giornata di ritorno: JUVE STABIA – AKRAGAS 1 – 1 rete stabiese dell’ala destra gialloblù BOCCHINI.
– 1978 / 1979 – Campionato Nazionale serie D girone ‘ F ‘
16° giornata d’andata: JUVE STABIA – AKRAGAS 1 – 0 la decisiva rete stabiese fu realizzata su calcio di rigore dall’attaccante Marco FAZZI.
– 1985 / 1986 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘
20 ottobre 1985 – 5° giornata d’andata: JUVE STABIA – AKRAGAS 3 – 1 le vespe punsero con una doppietta del goleador Marcello PRIMA e con una rete dell’ala sinistra Luca GRANUCCI.
– 1992 / 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ B ‘
22 novembre 1992 – 10° giornata d’andata: JUVE STABIA – AKRAGAS 3 – 1 (arbitro Emilio Innocente di Udine) vespe in vantaggio al minuto ventitré del primo tempo con Nino MUSELLA, dopo dodici minuti per i siciliani pareggiò Guarino; nella ripresa, a quindici e a cinque dalla fine andarono in gol Giorgio LUNERTI e nuovamente Nino MUSELLA.
Giovanni Matrone
Sarri in conferenza: “Con il Chievo sarà più difficile di quanto sembra. Scudetto? Noi parliamo di sogno”
Maurizio Sarri ha presentato il match con il Chievo Verona di domani sera in conferenza stampa:
Lopez non ha inserimenti e dinamismo, è arrivato il momento di Chalobah? “Non ha nel dna le accelerazioni, ma come dinamismo dà moltissimo alla squadra. Chalobah ha vissuto un momento difficile (lutto familiare, ndr), ha perso tanti allenamenti, ma con la società abbiamo privilegiato l’aspetto umano perchè ha attraversato una tragedia. Ora si sta allenando con noi, a Firenze s’è scaldato e pensavo di inserirlo, non è stato così ma viene preso in considerazione”.
Avendo una sola competizione, come alternerà gli uomini? “Se ci porterà beneficia lo vedremo nella prossima settimana. Questa settimana siamo tornati di martedì, poi i primi giorni sono delicati, solo dalla prossima torneremo ad allenarci regolarmente e vedremo più che altro benefici mentali, più difficile ricaricare le energie mentali di quelle fisiche. Settimanalmente vedremo l’utilizzo degli uomini in base a chi fa meglio, perchè stanchezza non ce ne sarà più”.
Nonostante le difficoltà, il Napoli nella ripresa non ha rinunciato a giocare. “Ce le siamo create anche, le loro palle gol nascono da palle perse nostre, abbiamo sbagliato qualcosa anche nel baricentro. Nella ripresa abbiamo alzato di 6mt il punto medio di riconquista del pallone perchè nel primo tempo riprendevamo palla bassi e non riuscivamo a ripartire su 50 metri. Avevo preannunciato che avremmo sofferto inizialmente, ma poi le ripartenze sarebbero state tante. Non hanno mollato e poi si sono ripresi nel secondo tempo”.
Sul gioco propositivo e la Juventus: “La Juventus è tosta, solida, fisica, per caratteristiche, ma ha anche qualità e quindi fanno risultati. Poi sono contento anche che la Lega definiva Fiorentina-Napoli la gara più bella dell’anno. Mi auguro che prima o poi una squadra così possa vincere, anche perchè io a Firenze mi sono divertito. Per fare gli abbonamenti alle pay-tv bisogna anche scatenare certe emozioni, le generazioni attuali non sono così legate al calcio come quelle precedenti”.
Cosa ti ha dato più fastidio sul tuo Napoli nell’ultimo periodo? “Mi dà fastidio quando si parla solo del risultato, non della partita. Con lo stesso tipo di gara se a Torino finisce 0-0 i commenti sarebbero stati diversi. Fa parte del gioco, c’è chi deve vendere i giornali, chi deve farsi vedere in tv, i commentatori fanno un bel mestiere, sparano una cazzata e poi una settimana dopo non la ricorda nessuno”.
Cosa si sente dire al tifoso sognatore? “State tranquilli, ce la metteremo tutta ma non sappiamo il nostro 100% a cosa corrisponderà”.
Sui dati fisici: “Sono dati rapportati alla partita giocata e che ci vengono forniti. Vanno letti perchè è chiaro che invece col Milan la velocità media ad esempio sarà inferiore perchè la partita non ha espresso questi valori, giocando solo nella loro metà campo, su 30mt”. Febbraio è stato il peggior mese? “Non sono venuti i risultati, di fronte avevamo squadre forti, ma le prove sono state buone e non cambia nulla per noi. Andiamo avanti con la stessa mentalità, sarebbe un problema se per fare gol dobbiamo avere tante occasioni e prendiamo gol alla prima occasione subita, ma non abbiamo questa sensazione”.
Sei contento delle parole di Maradona? “Mi prendete alla sprovvista, non leggo per stare sereno, è la verità, poi non sapendo cosa scrivete non mi state sui coglioni (ride, ndr)”. Ha detto che il Napoli sta facendo per merito tuo e che non ce l’aveva con te, ma voleva solo essere di stimolo. “Lo dissi già, solo pronunciando la parola Sarri mi riempie d’orgoglio, poi se parla bene di me è motivo di soddisfazione. Andavo a vederlo in ritiro quando arrivò in Italia”.
L’aspirazione è lo Scudetto? “Noi non possiamo puntarci in modo normale, ma deve essere un sogno perchè col nostro monte ingaggi e budget non possiamo permettercelo. Dobbiamo sognare, anche perchè spesso i sogni si avverano”.
Si parla molto di Scudetto. “I ragazzi hanno parlato sempre di sogno, ma io per vincere conosco solo un modo. Dobbiamo battere una squadra che fuori casa ha buoni numeri, fisico, aggressività, molto più difficile di come lascia pensare la classifica”.
Il Napoli ha impiegato meno giocatori in campionato. “Non ha alcun significato se si valuta un dato parziale. Il dato campionato non significa niente, se non si considera anche l’europa”.
Rispetto al girone d’andata, il Napoli ha gli stessi gol subiti ma l’unica differenza è nei gol fatti. “In alcune partite abbiamo fatto 29 occasioni contro 13, ma in Italia c’è la cultura di dire sempre che il problema è fisico. Con la Fiorentina abbiamo fatto 12mila metri a giocatore, vicini alla nostra migliore prestazione, 129 metri al minuto, potenza metabolica 11,98 la migliore stagionale, accelerazione sopra i 3 metri a giocatore la migliore stagionale, quindi i numeri non si possono interpretare, ma il problema è che non abbiamo finalizzato. Sui gol subiti un pò di malasorte è evidente, tra cross andati in porta e punizione di chi non aveva segnato neanche in allenamento come ha detto il suo allenatore. A Firenze abbiamo sofferto, ma potevamo vincerla nonostante la loro migliore prova”.
L’ECONOMIA BRASILIANA STA PRECIPITANDO IN UN GIRONE INFERNALE
(Virginia Murru)
I dati macro dell’economia brasiliana continuano a lampeggiare in rosso, si parla ormai da tempo di recessione, dal 2015, quando dopo due trimestri di contrazione del pil consecutivi, si considerava il paese in ‘recessione tecnica’. Ma lo scorso anno, la flessione dei primi due trimestri, non era così drammatica, e nessuno pensava che continuasse a scivolare in modo così repentino e grave, fino a sfiorare, nell’ultimo trimestre del 2015, un negativo del 5,7%. Gli ultimi dati diffusi al riguardo, non portano verso l’onda dell’ottimismo: il Pil presenta attualmente un negativo del 3,8%. L’economia carioca non precipitava così in basso da tanti anni, esattamente dai primi anni novanta, quando era stata aggredita da una forte crisi che l’aveva portata in una deriva.
Tra le cause di questa recessione, che ha avuto un esordio ed uno sviluppo rapido, ci sono le flessioni registrate nelle esportazioni, il Brasile è un grande esportatore di materie prime, nonché commodities, prodotti tipici del paese. Un vero e proprio crack, che porta la sua economia dalle ‘stelle alle stalle’, dato che il paese sembrava destinato a diventare la quinta potenza del mondo, con un miracolo tutto verde-oro, proiettato verso il futuro e un dinamismo innescato da stimoli propulsivi che provenivano da tutti i settori della sua economia. Un mercato emergente vivace e intraprendente, che quasi all’improvviso, certo nel volgere di pochi anni, ha invertito il timone e si ritrova oggi a fare i conti con una vera e propria emergenza.
E’ stato uno dei grandi protagonisti dei mercati commerciali, partner importante di grandi potenze, esercitava autorevolmente il suo ruolo di economia emergente, e sembrava guidato da una ‘governance’ politica all’altezza della buona congiuntura, ma dietro le quinte c’erano altri riscontri: dalla corruzione all’incapacità di tenere salde le redini di un’economia promettente. L’attuale Presidente Dilma Rousseff, eletta per la seconda volta nel 2014, sta affontando l’impeachment, e sicuramente la gestione della crisi ha presentato tante incongruenze, ritardi negli interventi, strategie non adeguate alla forte depressione che si è presentata. Insomma, la Rousseff, non ha ormai nessuna credibilità, neppure all’estero. Alla fine del 2015, il quotidiano ‘The Economist’, lo aveva ben vaticinato il peggioramento dell’economia brasiliana e il conseguente default. Anche l’Agenzia Fitch, a fine anno, aveva espresso valutazioni da ‘junk’ sui titoli del debito (ossia spazzatura). E poi le altre due principali Agenzie di rating, Moody’s e Standard&Poor’s, recentemente, hanno confermato l’outlook negativo, e hanno fatto retrocedere di qualche gradino il rating sovrano, portandolo a BB da BB+ (precedente valutazione).
Queste valutazioni tengono anche conto delle previsioni di crescita, che sono ancora stimate in negativo, e si aggiunge un pessimo rapporto debito/Pil. previsti per i prossimi anni. ‘A disaster’, come lo definisce il quotidiano economico americano ‘The Economist’. Una classe politica coinvolta in pesanti scandali, impeachment in corso, hanno rivelato vulnerabilità e incapacità di gestione le emergenze, anche da qui partono i pronostici negativi delle Agenzie di rating. Situazioni complesse, e una rete di grovigli nelle maglie del potere, che ha certamente aggravato il malessere dell’economia nel paese.
Il Brasile è un gigante che ha grandissime potenzialità, soprattutto nel campo delle materie prime (esporta in particolare ferro, petrolio e soia), che offre sicuramente i suoi vantaggi in caso di crisi, eppure l’indice PMI (l’indice del manifatturiero), è crollato al 44,5% a febbraio (a gennaio era a 47,4%..), il che significa, quando scende al di sotto del 50%, che la sofferenza è veramente profonda. Ma sono tutti i dati macro a scivolare, nel volgere di un breve periodo hanno subito forti contrazioni, il paese ha perso oltre un milione di posti di lavoro in pochi anni, l’inflazione supera il 10%, il debito pubblico vortica con numeri che riflettono l’andamento generale, da tracollo a tutti gli effetti. Al quadro che riflette tutti i sintomi di una recessione galoppante, si aggiunge il deprezzamento del Real, sia nei confronti del dollaro che dell’Euro, ha già perso oltre il 30% del suo valore.
Troppi errori nell’amministrare il paese, quando, una decina d’anni fa, era in fase d’espansione; secondo gli analisti, proprio quel periodo di prosperità e benessere doveva essere gestito con grande oculatezza, tracciando fondamenta profonde per reggere gli urti destabilizzanti che vengono dall’economia globale. Invece in Brasile le donne vanno in pensione a 50 anni, e gli uomini a 55, dieci anni prima rispetto ai paesi facenti parte dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo sviluppo Economico). Il Brasile spende intorno al 12% del suo pil per le pensioni, un eccesso che ha sicuramente inciso nel determinare lo stato di default.
I cambia scena di un’economia, visti alla luce del decennio che va dal 2002/3 al 2013, dove si riscontrano dati di crescita veramente importanti, sono a dir poco sorprendenti, e porta a concludere che l’economia di una nazione si rende più o meno vulnerabile nel tempo, ed è appesa alle sorti dell’economia globale, le cui variabili sono i veri, reali fili tenaci, che tengono tutti sospesi ai vari umori che si scatenano ogni giorno in quest’arena in apparenza neutra. Nel volgere di poco più di dieci anni, in Brasile, c’è stato spazio per quasi dieci milioni di posti di lavoro, l’occupazione ha seguito di pari passo l’impulso travolgente dell’espansione economica, con un debito saldato al FMI, e i conti pubblici in ordine. Un’economia sempre più forte, che sembrava inarrestabile, come un treno in corsa. Era diventato il primo paese del BRICS, associazione delle cinque economie emergenti del pianeta (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa).
Le cause non sono da ricercare solo nella flessione dell’export, ve ne sono altre, anche di carattere politico e sociale, che sicuramente, considerato l’impatto della spesa sostenuta, non hanno contribuito a consolidare il progresso già in atto in quegli anni. Si pensa ai consistenti piani di spesa per affrancare le fasce più deboli del popolo brasiliano, riforme e interventi assolutamente mirabili, portati avanti dal Partito dei lavoratori, nei 12 anni in cui ha governato il paese. Il merito sicuramente c’è stato dato che si mirava ad abbattere la miseria in cui viveva un terzo della popolazione, relegata in condizioni disumane nelle note ‘favelas’. Lo stato ha investito tanto in quei dodici anni di governo, con sostegni finanziari volti a garantire una casa dignitosa a quelle famiglie. Agli investimenti ha corrisposto un netto calo della disoccupazione, arrivata a livelli minimi, e infatti, fino a due anni fa, era un indice che parlava di un’economia in ottima salute. I grandi finanziamenti per fini sociali, hanno comportato certamente un notevole impiego di risorse, ma al di là delle cause che possono stare a monte di questa crisi, insorta in modo così irruento, oltre alla contrazione dell’economia cinese (importante partener commerciale per l’export, e il conseguente calo dei prezzi), si azzardano anche ipotesi di liquidità bloccate all’interno del paese. Tale disponibilità sarebbe stata interrotta bruscamente e messa fuori dai circuiti dei consumi, per una serie di timori giustificati, non solo dalla crisi, ma anche dagli scandali, e in qualche modo avrebbe frenato gli ingranaggi del sistema. Si pensa che questa disponibilità di moneta non possa essere scomparsa all’improvviso, e che interventi rassicuranti, con misure idonee a sbloccare la situazione di stallo, potrebbero nuovamente fare circolare queste risorse.
Certo, la crisi generale che si è riscontrata nei mercati emergenti, non stia aiutando il Brasile a riprendersi da questo shock, il processo involutivo va avanti e non ci sono strumenti certi, nonostante le analisi accurate, per vedere in fondo al tunnel.
Le ipotesi sono tante, si può sperare in un altro miracolo tutto verde-oro dei carioca, in tante circostanze hanno dimostrato intraprendenza e vivacità, hanno peraltro una base di partenza, in termini di ricchezza di materie prime, e non è pertanto pensabile che il paese non riesca a risollevarsi.
VIDEO – A Bitritto lo spettacolo diurno della ditta F.lli Romano da Angri (Sa)
A Bitritto, in provincia di Bari, il 1 marzo 2016 si è tenuta la festa patronale in onore di Maria SS. di Costantinopoli. In questa occasione la ditta F.lli Romano da Angri (Sa) si è esibita in uno spettacolo diurno.
dal nostro inviato a Bitritto, Gennaro Novellino
Alberico Turi: A Martina abbiamo ricevuto una pessima accoglienza. La partita di Cosenza della prima squadra andava rinviata..
Nel corso della trasmissione radiofonica “Il Pungiglione Stabiese” abbiamo ascoltato il Responsabile del settore giovanile stabiese, Alberico Turi.
La squadra Berretti non è riuscita ad andare oltre il pareggio contro il Pisa: Sì, la vittoria non è arrivata ma come al solito la prestazione dei ragazzi è stata in linea con le aspettative. La squadra ha ben risposto, mettendo in campo tutto quello che voleva l’allenatore; non molliamo sperando di fare sempre meglio in un campionato molto difficile.
C’è stata anche l’espulsione di Lauri: Sì, ormai è una consuetudine l’espulsione a nostro sfavore. Purtroppo ci capitano sempre arbitri di Torre Annunziata, Torre del Greco e delle zone limitrofe; non voglio parlare di malafede ma forse il campanilismo spesso porta gli arbitri a penalizzarci. Ogni settimana lottiamo contro gli avversari ed anche contro qualche ingiustizia che siamo costretti a subire.
La prossima partita sarà in trasferta contro il Tuttocuoio, secondo in classifica: Mi aspetto come sempre una grande prestazione dai ragazzi. In questo campionato nessuna squadra ci ha messo sotto, quindi sono sicuro che ce la giocheremo a viso aperto anche contro una squadra così forte ed organizzata. Sono sicuro che la prestazione sarà di ottimo livello, speriamo che anche il risultato possa essere positivo.
L’Under 17 di Lega pro di Mister Chiaiese ha sconfitto facilmente l’Andria in trasferta e continua la sua rincorsa ai primi posti: Fa piacere ma non pensiamo ai primi posti. La nostra priorità è vedere la squadra ben messa in campo, avere ragazzi che sanno cosa fare in campo e che abbiano valori morali e tecnici importanti. La classifica viene dopo anche se, ovviamente, fa piacere vedere la Juve Stabia in alto.
Gli Under 15 invece sono stati sconfitti a Martina immeritatamente: E’ una partita difficile da raccontare. La squadra ha dominato la partita per novanta minuti ma ha sbagliato incredibili palle gol. Poi abbiamo subìto una rete da 40 metri che ha deciso la partita. Come mi aspettavo, a Martina abbiamo trovato un clima teso che non ci ha facilitato. Addirittura, non ci è stato riservato nemmeno uno spogliatoio; abbiamo preparato la partita in condizioni pietose.
Il vento, come ad Andria per gli Under 17, ha condizionato anche il match della prima squadra a Cosenza: A mio avviso la gara di Cosenza era da rinviare o quantomeno sospendere. Capisco che in ambito di calcio giovanile difficilmente si decida di rinviare una gara perché poi recuperarla è molto complicato. A livello di prima squadra, in Lega Pro, è incredibile che l’arbitro non abbia preso provvedimenti in presenza di un vento che ha falsato la partita. Il fatto che questa sia un’annata storta si vede anche da questi inconvenienti che non dipendono né dalla squadra né dalla Società.
Raffaele Izzo
VIDEO – A Bitritto lo spettacolo diurno della ditta Bruscella e Pellicani da Modugno (Ba)
A Bitritto, in provincia di Bari, il 1 marzo 2016 si è tenuta la festa patronale in onore di Maria SS. di Costantinopoli. In questa occasione la ditta Bruscella e Pellicani da Modugno (Ba) si è esibita in uno spettacolo diurno.
dal nostro inviato a Bitritto, Gennaro Novellino
VIDEO – A Bitritto lo spettacolo della ditta Giuseppe e Nicola Chiarappa da San Severo (Fg)
A Bitritto, in provincia di Bari, il 1 marzo 2016 si è tenuta la festa patronale in onore di Maria SS. di Costantinopoli. In questa occasione la ditta Giuseppe e Nicola Chiarappa da San Severo (Fg) si è esibita in uno spettacolo diurno.
dal nostro inviato a Bitritto, Gennaro Novellino





