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Sfida tra megacittà la frontiera dell’innovazione M. MOLINARI *

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SFIDA – Sono le megacittà la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica. Nel 1950 i centri urbani con oltre un milione di abitanti erano 77, oggi sono 501 e nel 2030 saranno 601.

Sfida Megacittà – La loro moltiplicazione traina la crescita umana del Pianeta ed a dimostrarlo c’è il fatto che, secondo le più recenti previsioni dell’Onu, entro il 2050 ben 7 abitanti su 10 vivranno in una megacittà dando vita ad un riassetto geo-economico dell’umanità destinato ad avere conseguenze dirette per ognuno di noi. Come riassume al «Wall Street Journal» Luis Bettencourt, ricercatore di Dinamica urbana all’Istituto di Santa Fe del New Mexico, negli Stati Uniti, «il mondo intero si sta urbanizzando ad una velocità da capogiro» e ciò porterà alla «costruzione di più infrastrutture cittadine nei prossimi 50 anni di quante ne abbiamo realizzate nel corso della nostra Storia».

Basti pensare che al momento il 30 per cento del pil globale e la maggiore fonte di innovazione tecnologica vengono dalle 100 città più popolose, come attesta una ricerca di McKinsey & Co. Da qui l’interrogativo su come progettare il governo, la gestione e lo sviluppo di un’accelerazione umana destinata non solo a far aumentare di un milione di anime la popolazione di New York e di un miliardo le abitazioni in Cina ma anche a concentrare nelle più popolate città italiane ed europee la maggioranza dei nostri concittadini.

Una prima risposta la diede Michael Bloomberg quando, poche settimane prima di lasciare la guida di New York nel dicembre 2013, firmò un ambizioso piano di riassetto urbano teso a ridefinire quartieri, vie di comunicazione ed infrastrutture per far fronte ai cambiamenti climatici come anche a sfruttare le fonti di energia rinnovabile. Quella mappa sul riassetto della prima città del Pianeta divenuta megalopoli – negli Anni Cinquanta del Novecento – è una finestra sul futuro perché include turbine sottomarine nelle acque dell’East River, atenei digitali a Roosevelt Island, impianti eolici sui grattacieli e l’allontanamento degli abitanti dalle zone più esposte ad inondazioni. E ora un altro newyorkese, Gregory Dobler, aggiunge un tassello in più: si tratta di un astrofisico della New York University che assieme ad un gruppo di colleghi ha deciso di sfruttare le competenze accumulate nell’osservazione del cosmo per studiare il panorama di Manhattan. Negli ultimi due anni, dall’osservatorio del loro ateneo, scattano ogni dieci secondi un’immagine dell’isola al cuore di New York City. L’intento è registrarne ritmi, pulsazioni, luci, fumi e quant’altro producono i suoi abitanti per riuscire a comprenderne l’evoluzione, proprio come si fa con le stelle. E’ uno studio che contribuirà a determinare posizione e funzioni dei sensori digitali che dovranno tastare il polso alle megalopoli, in tempo reale, al fine di seguire, analizzare e comprendere – attimo per attimo – l’uso dell’energia, la qualità dell’aria e dell’acqua, il tasso di inquinamento, i livelli di traffico e calore come anche i ritmi di costruzione, i tempi del sonno e del lavoro.

Questa ricerca del «Center for Urban Science and Progress» della «Nyu» suggerisce quanto la tecnologia dell’innovazione sia destinata ad accompagnare l’urbanizzazione del XXI secolo. Sarà una generazione di sensori a consentire ad amministratori, sindaci, aziende e quartieri di avere più informazioni – e dunque più opzioni – per migliorare i servizi e la vita degli abitanti. E’ una sfida che riguarda anche l’Italia perché oltre alle due megacittà che già abbiamo – Roma e Milano – ve ne sono almeno altrettante che lo diventeranno – Napoli e Torino – senza contare le potenzialità di crescita di Palermo e Genova. Poiché in alcuni di questi grandi centri si andrà presto a votare per scegliere i sindaci è bene tener presente come l’innovazione tecnologica delle megacittà è destinata a diventare il terreno di confronto fra leader determinati a guidare il futuro o incapaci di comprenderlo.

*lastampa / Sfida tra megacittà la frontiera dell’innovazione MAURIZIO MOLINARI

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TuttoSport fa polemica: “Sarri ci ricasca di nuovo…”

E ci risiamo col fatturato. Sarri ne parla, l’edizione di TuttoSport fa polemica. “Sarri ci ricasca di nuovo“, titola il quotidiano, aggiungendo che:  “Il risultato di una gara dipende da chi segna più gol o incassa più milioni?”. 

In risposta alle parole del tecnico toscano, che ha dichiarato: “La Juve ha una storia vincente, ha sicurezze dopo 4 scudetti ed una finale di Champions, poi c’è il particolare di quei 200-300mln di differenza tra noi e loro. Una forza economica supportata da competenza perchè ha anche dirigenti di alto livello. E questi sono gli stessi discorsi che loro fanno quando affrontano il Barcellona .”

Tre anni fa Bergoglio decise di chiamarsi Francesco. SCALFARI *

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Il Giubileo della Misericordia è un evento rivoluzionario, come Francesco che compie oggi tre anni del suo pontificatoEUGENIO SCALFARI
PAPA Francesco compie oggi tre anni del suo pontificato. Ricordo ancora quando il cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa, affacciatosi al balcone del Palazzo Apostolico dopo la fumata bianca, comunicò il nome che il Papa aveva scelto: la piazza gremita e via della Conciliazione erano già esplose in un applauso assordante, ma quando conobbe quel nome l’applauso diventò un’ovazione ed aumentò ancora di più quando apparve Francesco.
Personalmente seguivo l’avvenimento attraverso la televisione: abbiamo finestre che ci mostrano il Pantheon sotto gli occhi di chi guarda il panorama; poco più in là l’eccentrico campanile di Sant’Ivo, poi la cupola di Sant’Agnese e infine sul fondo la Cupola michelangiolesca di San Pietro.
Guardai intensamente quel panorama, poi spostai lo sguardo alla mia sinistra: c’era il Gianicolo e si vedeva distintamente la statua di Garibaldi a cavallo. Ricordo anche l’episodio che fa parte della storia dell’Italia risorgimentale: Garibaldi e la sua “legione lombarda” avevano combattuto nel 1849 a Porta San Pancrazio contro i francesi che volevano schiacciare la repubblica romana e riportarvi il Papa. Garibaldi, dopo un sanguinoso scontro, ordinò la ritirata. Mentre i pochi garibaldini rimasti valicavano il Gianicolo, Nino Bixio puntò il cannone di cui disponevano verso la cupola di San Pietro con l’idea di farla saltare in aria, ma Garibaldi lo vide e lo fermò: “Sei forse impazzito?”. Così lo apostrofò e la cupola fu così salvata.
Avevo sotto gli occhi Francesco e Garibaldi.
Confesso che quell’associazione fatta dai miei pensieri mi commosse. Alla mia età commuoversi è facile, ma non avrei mai pensato che con papa Francesco avrei avuto uno stretto contatto, al punto che lui ad un certo punto del nostro rapporto mi disse che mi considerava un amico e mentre me lo diceva mi abbracciò.
Mi scuso per aver cominciato raccontando i miei sentimenti prima di entrare nel merito di quest’articolo dedicato a Francesco nel giorno del suo compleanno da Pontefice, ma i sentimenti fanno capir meglio i pensieri che ne derivano e questi sentimenti hanno prodotto un’amicizia da me molto sentita (e spero anche da Lui) tra il Papa cattolico e un non credente quale io sono.
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Ho più volte scritto e gliel’ho più volte detto a voce, che Francesco è un rivoluzionario. Uno spirito profetico e rivoluzionario. Lui spesso ha anche un linguaggio affettuosamente ironico e in una telefonata recente, del 2 dicembre scorso, esordì dicendomi: “Pronto, sono un rivoluzionario”. Era la sera del giorno successivo al suo ritorno da un viaggio in Africa dove aveva aperto la prima Porta di questo Giubileo.
Come tutti sanno, questo Giubileo straordinario (quelli ordinari si svolgono ogni 25 anni) è dedicato alla Misericordia e di qui voglio partire per indicare i punti di fondo di questo evento rivoluzionario.
La misericordia è un valore tipico del Sacro, ma non soltanto: è, o meglio dovrebbe essere, anche un valore civile, anzi sociale. Qualcuno lo confonde con il perdono, ma non è così. Il perdono presuppone un peccato che il peccatore ammette di aver compiuto e del quale si pente. Questo non è soltanto un fatto religioso. Se quello che una religione definisce peccato risulta essere anche un reato che riguarda la giustizia e le leggi, la confessione può essere considerata un’attenuante che però non cancella il reato, con le conseguenze del caso.
Come fatto religioso invece il pentimento comporta l’assoluzione accompagnata da un percorso penitenziale.
Ricordo che il cardinale Martini, della cui amicizia sono stato onorato, mi disse che il sacramento più importante di tutti è la confessione e il percorso penitenziale che il peccatore deve seguire e non è certo l’obbligo di recitare qualche Pater Noster e qualche Ave Maria. Per i peccatucci va bene, ma non per quelli gravi.
Francesco quando parla dei peccatori fa due considerazioni. La prima è la scarsa importanza dei “peccatucci” determinati dal carattere della persona, dall’ambiente in cui vive, dalle tentazioni che subisce e alle quali talvolta non sa resistere.
Ma poi restano i peccati veri, gravi, prodotti dalle scelte del male anziché del bene. Dio ci ha dato il libero arbitrio e poiché (così pensa il Papa) dentro di noi, di tutti noi, esiste una vocazione verso il bene ed una verso il male, se abbiamo scelto quest’ultima il peccato è grave e il peccatore deve imboccare il processo penitenziale che ha lo scopo di convincere quell’anima a seguire la vocazione del bene. Questo è del resto lo scopo della Chiesa missionaria che Francesco ha lanciato come compito esclusivo della religione cattolica.
Su questo punto, nelle nostre conversazioni, c’è stato un approfondimento. Se il peccatore non si pente e poi cade ammalato ed arriva in punto di morte e in quel momento si pente, il perdono di Dio è certo.
All’obiezione da me avanzata che quel pentimento potrebbe esser fatto come un ipotetico vantaggio per l’Aldilà, la risposta di Francesco è stata: il Signore vede dentro le anime e quindi sa se il pentimento è reale oppure determinato da un calcolo assicurativo. Ed ha poi aggiunto un’altra cosa ancora: “Può accadere che il moribondo abbia il desiderio di pentirsi ma non arrivi al pentimento vero e proprio. Questo è sufficiente per il Signore e quell’anima è salva”.
Ho chiesto: la Chiesa missionaria cerca di evocare la scelta del bene, ma chi decide in che cosa consiste il bene? La Chiesa o la persona chiamata a scegliere con un suo criterio? La risposta è stata: “La persona, sempreché non sia una scelta intimamente ipocrita”. Questa indicazione l’ho avuta durante i nostri incontri e l’ho anche scritta ma poi l’ho ritrovata sull’OsservatoreRomano quando pubblicò alcune dichiarazioni pubbliche di Sua Santità.
Non è rivoluzionario? Qual è quel Pontefice che sia arrivato a lanciare una Chiesa missionaria di questo tipo? E soprattutto qual è il Papa che ha voluto l’attività della Chiesa esclusivamente riservata alla missione, rinunciando ad ogni temporalismo politico?
La Chiesa è sempre stata missionaria e l’Ordine dei gesuiti soprattutto, ma la Missione ha sempre convissuto con il temporalismo che Francesco invece ha sconfessato senza riserve.
Il vero scontro con una parte del Vescovato mondiale e specialmente di quello occidentale avviene su queste questioni. Francesco considera la Chiesa istituzionale come una sorta di ospedale da campo o il magazzino dove si accantonano le risorse per finanziare i servizi. La sola frase che nelle nostre conversazioni gli ho sentito dire in francese fu: “L’intendance suivra”. L’In-tendenza era appunto la Chiesa istituzionale, che deve avere contatti e risolvere questioni politiche “di servizio” con governi stranieri. Non è un caso se alla testa della Segreteria di Stato c’è Pietro Parolin. È un ottimo diplomatico ma è contemporaneamente un sacerdote capace di curare le anime. Forse è la persona più vicina a Sua Santità, il suo più intimo interlocutore.
Ma c’è un altro punto fondamentale nella Missione che papa Francesco ha assunto come obiettivo da perseguire: la Misericordia, della quale abbiamo già fatto cenno ma che è opportuno approfondire.
La Misericordia non ha nulla a che veder con il perdono dei peccati. È un dono, è il requisito motivante della religione cristiana, è il tratto saliente della divinità. La definizione più chiara e netta sta nel motto “Ama il prossimo tuo come te stesso” che dà una legittimità all’amore verso di sé – necessario per assicurare la sopravvivenza dell’individuo – purché sia condiviso con altrettanto amore verso il prossimo.
Sua Santità però, in questi tempi oscuri che stiamo vivendo, ha modificato quel motto dicendo “Ama il prossimo tuo più di te stesso”. Ecco dove sta la sua rivoluzione che si trasferisce alla politica.
La politica, quella alta e nobile come la riteneva Aristotele, deve considerare e far propri i valori che i tempi chiedono. Amare il prossimo più di te stesso deve diventare un valore che si realizza soprattutto con politiche sociali, piena occupazione, assistenza ai deboli, inclusione degli esclusi, educazione all’etica pubblica, competenza, onestà. Pensate alla corruzione dilagante, pensate ai profughi e agli emigranti, e vedrete quale sia il senso politico-religioso di papa Francesco.
Infine c’è il concetto del dio unico, del quale ha fatto il tratto più distintivo del suo pontificato.
Che il dio sia unico è un concetto addirittura ovvio. Non toglie che altrettanto diffuso è il convincimento che quel dio unico sia il tuo e la tua sia una proprietà esclusiva. Così c’è il dio musulmano, il dio ebraico, il dio cattolico, il dio cristiano ma non cattolico che a sua volta si distingue in ortodosso, luterano, protestante, anglicano, valdese, e via enumerando. Naturalmente ci sono anche gli dei indù ed altre divinità del medio e lontano Oriente.
Francesco ribadisce di continuo che di dio non può essere rivendicata la proprietà. Diverse sono le scritture e i modi per arrivarci. Mosè, Abramo, Gesù Cristo, Maometto ed altri. Ma questi percorsi, mentre vengono compiuti, non debbono mai oscurare l’unicità della divinità in genere e di quelle monoteistiche in particolare.
Questa posizione di Francesco esclude il fondamentalismo, lo combatte e in qualche modo lo scomunica. Questo è un altro dei contributi di alta politica del Papa. Il fondamentalismo è il padre del terrorismo che si avvale di una religione profanata a sua immagine e somiglianza e sta insanguinando tutto il mondo nei modi più orribili e disumani.
Infine c’è il rapporto di Francesco con i non credenti. Siamo in molti a coltivare questo rapporto, motivato dal fatto che tra le prescrizioni che conclusero il testo finale del Concilio Vaticano II spicca quella che parla della necessità che la Chiesa si incontri con la cultura moderna.
Di questa necessità Francesco ha fatto uno dei suoi compiti principali. Forse il più difficile perché la modernità nasce e comporta una cultura ispirata dal relativismo e dalla laicità.
Il rapporto tra laicità e fede religiosa non è affatto facile da instaurare e comporta (ma questo Francesco lo sa benissimo) anche qualche cambiamento nella Chiesa.
Debbo dire che il motto “Ama il prossimo tuo più di te stesso” è certamente un punto di incontro con una laicità rettamente intesa. Ma bisogna lavorarci ancora, da una parte e dall’altra, per realizzare quest’incontro con pienezza di risultati, ferme restando le differenze nei modi di concepire il rapporto tra l’aldilà e l’aldiqua.
Carissimo Francesco, buon compleanno pontificale e molti auguri per il tuo lavoro di pace, di amor del prossimo, di misericordia, che anche i non credenti condividono.
Post Scriptum. Questa ricorrenza di papa Francesco non mi ha consentito lo spazio e il tempo da dedicare al cosiddetto bazooka monetario di Mario Draghi. Del resto ieri è stato analizzato con ampiezza da tutti i media, a cominciare dal nostro giornale e quindi mi astengo dall’esaminare in dettaglio le provvidenze da lui varate nell’ambito monetario e bancario per realizzare l’obbiettivo che lo Statuto della Bce prevede: la stabilità dei prezzi.
Questo è l’ampio terreno sul quale la Banca centrale europea può, anzi deve intervenire con le “munizioni” in suo possesso. E Draghi questo ha fatto con una numerosa serie di interventi, alcuni previsti da chi se ne intende, altri sorprendenti anche se, lo ripeto, in piena linea con i poteri che lo Statuto della Bce gli assegna.
Lo ripeto perché mi è sembrata alquanto strana, anzi a dir poco priva di logica e di coerenza, la posizione assunta dai rappresentanti della Bundesbank che sono i soli ad aver votato contro nel Consiglio della Bce.
La Bundesbank infatti, nelle persona del suo governatore, aveva due o tre settimane fa votato un documento insieme al collega governatore della Banca centrale francese, che prevedeva due ipotesi. La prima, caldamente sostenuta, chiedeva la nomina d’un ministro del Tesoro unico dell’Eurozona, con i poteri che vanno ai ministri del Tesoro: un bilancio di dimensioni adeguate, un debito sovrano, la facoltà di emettere buoni del Tesoro, la facoltà di incentivare investimenti pubblici e privati.
Qualora non fosse stata esaudita questa richiesta, si doveva tornare ad una politica di rigore con qualche flessibilità moderatamente autorizzata dalla Commissione di Bruxelles.
Naturalmente essi erano convinti che la scelta d’un ministro del Tesoro dell’Eurozona avrebbe richiesto tempo. In realtà si trattava d’una palese ipocrisia per poi ripiegare sulla reale alternativa. Ma l’ipocrisia ora si rivolta contro di loro: Draghi non fa il ministro del Tesoro, non ne ha i poteri e quindi ha accantonato quella sua richiesta. Fa una politica di controllo dei prezzi per assicurarne la stabilità e di lotta contro la deflazione. Con quale dignità e coerenza la Bundesbank gli vota contro? Queste sue ipocrisie danno qualche fastidio, ma non più di tanto, a Mutti Merkel.
Draghi punta ad arrivare entro due anni ad un’inflazione dell’1,8 per cento, a tenere il più basso possibile il tasso di cambio euro-dollaro, a spingere, con opportune manovre sui tassi di interesse, le banche a prestar soldi alle imprese non solo medio-grandi ma anche medio-piccole, ad acquistare bond emessi direttamente da aziende industriali e a stimolare i governi (quelli economicamente deboli soprattutto) ad una politica fiscale che stimoli gli investimenti.
Le Borse di tutto il mondo hanno molto apprezzato queste misure, ma questo non è l’aspetto essenziale.
Io ho una mia interpretazione che temo non piaccia affatto a Draghi ma quello che penso lo dico sempre: lui fa da banchiere centrale quello che avrebbe dovuto fare un ministro del Tesoro.
Gli faccio un monte di auguri per il bene del nostro Paese e dell’Europa e suggerisco al nostro ministro Pier Carlo Padoan di spostare la politica fiscale su un più consistente e più rapido abbassamento del cuneo contributivo. Questa sì, sarebbe un’ottima politica economica quale i tempi richiedono. Per il resto c’è Draghi che vi sostiene.
* larepubblica / Tre anni fa Bergoglio decise di chiamarsi Francesco EUGENIO SCALFARI

Vendetta: quando è completamente servita…

Quando la vendetta è completamente servita. Questo è il pensiero che secondo noi incarna maggiormente quello che è avvenuto nella gara tra il Pescara ed il Novara.

VENDETTA – Nella sfida tra il Pescara e il Novara, la formazione abruzzese ha pagato a caro prezzo i suoi cronici errori difensivi, non riuscendo ad essere concreta nella fase offensiva, sebbene il suo maggiore possesso palla, al cospetto di una formazione, quella piemontese, meno avvezza al “tiki-taka” di barcelloniana memoria (a proposito, il paragone tra il Pescara e la squadra campione d’Europa è oramai assodato che ha i connotati di una boutade), ma maggiormente capace di verticalizzare e battere a rete, potendo, inoltre, contare anche se una fase difensiva maggiormente curata.

Già; perché il tecnico Marco Baroni, mai amato a Pescara, forse per i suoi trascorsi lancianesi, forse per la sua eccessiva umiltà, virtù che non alberga proprio in riva all’Adriatico, sa anche difendersi bene. E nessuno ce ne voglia se gli riconosciamo alcuni meriti, come quello di avere portato il Pescara ai play-off l’anno scorso, nonostante un ambiente tutt’altro che accogliente (chi non ricorda la contestazione andata avanti per tutto il girone di andata la scorsa stagione, e la fredda accoglienza durante la sua presentazione ?), oppure, come quello di invitare alla calma e alla pacatezza, un ambiente che ha, da troppo tempo, voglia di rivincita. Cosa legittima per carità, ma tutto necessita dei giusti tempi e dei giusti metodi.

Baroni ha consumato la sua vendetta, contro un ambiente che ha sempre dato l’impressione di non vedere l’ora che il tecnico di Firenze smontasse le tende dalla città Dannunziana, anzi, a dire il vero l’ha terminata. Dal momento che proprio all’andata, il tecnico di Firenze, la cominciò, riuscendo a sconfiggere la truppa di Oddo. Ora, ha concesso il bis anche nella città Dannunziana, imponendosi ancora una volta con la sua grande signorilità, la sua umiltà, e con la sua grande cultura del lavoro; doti che lo hanno portato a guardare il Pescara dall’alto in basso anche con il Novara. Proprio come faceva ai tempi del Lanciano. Chissà se qualcuno ha imparato la lezione…

Intanto, i numeri sono impietosi: terza sconfitta di fila, vittoria che manca da 7 turni, in cui il Pescara ha raccolto la miseria di 3 punti. Veramente troppo poco per una squadra la cui ambizione è la serie A. Domenica a Crotone, non ci saranno né attenuanti e né scuse. E Oddo lo sa molto bene. Come è consapevole del fatto che la sua panchina, non è più salda come lo era fino a poco tempo fa.

 

 

 

 

CHRISTIAN BARISANI Vendetta: quando è completamente servita…

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CP322 Soccorso a 69 migranti 11-12 marzo 2016 a Samos (VIDEO)

Video di alcune fasi delle due complesse operazioni di soccorso condotte nella notte tra l’11 e 12 marzo 2016, dalla Motovedetta CP322 – dislocata a Samos – della Guardia Costiera italiana, operante nell’Egeo.

CP322 Soccorso – I due interventi di soccorso sono stati condotti in favore di 2 gommoni (con a bordo rispettivamente 21 e 48 migranti), ed hanno consentito di salvare complessivamente 69 persone, (tra le quali donne e 20 minori, alcuni dei quali di tenera età), tutte di origine siriana.
In particolare, i 21 migranti tratti in salvo durante la prima operazione di soccorso, si trovavano su una ripida scogliera in prossimità delle coste di Samos, ove si erano rifugiati in balia delle mare, dopo aver abbandonato il gommone sul quale navigavano. L’unità della Guardia Costiera, dopo averli individuati, li ha tratti a bordo mediante l’intervento dei propri soccorritori navali, portandoli poi nel porto di Samos, unitamente ai migranti salvati nel secondo intervento.

/ CP322 Soccorso a 69 migranti 11-12 marzo 2016 a Samos (VIDEO)

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Aumenta il numero di turisti anche se con poca neve

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La mancanza di neve, arrivata tardi, non ha frenato il turismo in montagna. L’indagine dell’istituto ACS Marketin Solutions per Federalberghi dimostra che oltre 9,7 milioni di italiani ( maggiorenni e minorenni) sono stati o saranno da gennaio a marzo in località sciistiche dell’Italia e dell’estero. Il giro d’affari complessivo sarà di 6,64 miliardi di euro. I veri protagonisti della stagione, sono stati i week end sulla neve. Circa 5 milioni di italiani hanno preferito il fine settimana, rispetto ai 4,54 milioni del 2015, per un incremento del 10,1% a questi vanno aggiunti altri 901 mila appassionati, che hanno effettuato anche un soggiorno lungo. Tra le regioni  più gettonate il Trentino Alto Adige che resta la regione leader, con il 25% della domanda, seguito dal Piemonte, dalla Valle d’Aosta, dalla Lombardia, dalla Toscana, dal Friuli Venezia Giulia, dal Lazio e dal Veneto. Infine il 95% è rimasto in Italia mentre il 5% è andato o andrà all’estero. I dati comunicati dimostrano, come il sistema turistico montano del Bel Paese disponga di una tale organizzazione ed impiantistica, tale da poter ovviare anche a stagioni, come questa del 2016, caratterizzata da un innevamento naturale altalenante.

Fabio D’Amora

Motovedetta CP292 Soccorso a gommone 11-12 marzo 2016 Mare Egeo

VIDEO – Immagini delle operazioni di soccorso a 1 gommone, condotte nella notte tra l’11 e il 12 marzo 2016 nel Mare Egeo dalla Motovedetta CP292

Nella notte tra l’11 e il 12 marzo 2016 la Motovedetta CP292 della Guardia Costiera italiana – dislocata a Kos – ha soccorso 1 gommone, portando in salvo 12 migranti di presunte origini pachistane.

SPALLETTI ED IL CURIOSO CASO DZEKO. “GIOCHERA’”

Sono trascorsi solo quattro giorni dal ko al Bernabeu e per gli uomini di Spalletti è già tempo di tornare in campo. La Roma, a caccia dell’ottavo risultato utile consecutivo, andrà in scena domani alle 15 al Friuli.

SPALLETTI – Nel consueto incontro con la stampa della vigilia, tuttavia, il tecnico di Certaldo torna a parlare della notte di Champions contro i blancos: “deve essere più forte il dispiacere del non risultato a Madrid che la consolazione dei complimenti che ci avrebbero fatto tutti. La consolazione io l’avevo messa in preventivo perché la squadra ha fatto accadere delle cose in quella partita ma questo discorso del siamo stati bravi va fatto in un secondo momento, è adesso che va riportato in superficie. Il fatto di spaccare o non spaccare la squadra mi convince poco. Siete voi a spaccarla con i vostri commenti quando dite che questo o quello non può più giocare all’indomani di una prestazione. Alcuni giocatori a fine partita dicevano “abbiamo avuto 10 occasioni, come è possibile?” e non erano quelli che le hanno fallite. Abbiamo preso gol evitabili, potevamo soffocare le loro ripartenze, il centrocampo doveva aiutare di più la difesa.”

IL CURIOSO CASO DZEKO Il riferimento alla stampa non è neanche troppo velato. Insomma, per il mister è l’informazione ad alimentare costantemente il caso Dzeko con i suoi giudizi lapidari sulla prove offerta dal bosniaco. Dopo aver fallito un’occasione monumentale a tu per tu con Navas ad inizio gara (ma ha mandato per ben due volte in porta Salah ad onor del vero), il centravanti è finito in un vortice di polemiche in cui si intrecciano sentenze sul suo rendimento deficitario a pillole di calciomercato che lo vorrebbero sempre più lontano dall’Urbe. E Spalletti, da vecchio mestierante del calcio quale è sa perfettamente che questo è il momento di “coccolare” il giocatore. “Mi aspetto che lui venga a pregarmi per riavere la maglia. Le motivazioni per farlo ce le ha e gliele avete fornite voi con ciò che avete scritto sul suo conto nei giorni addietro. Il più grande regalo che posso fargli io è quello di dargliela perché saprà sicuramente reagire a quello che è successo.”

CAPITOLO INFORTUNI “Szczesny è ok, Rudiger lo avrò a disposizione solo alla metà della prossima settimana. Le condizioni di Pjanic vanno valutate, ha avuto un riacutizzarsi del suo problema. Radja e De Rossi sono stati visti dal medico ma credo siano disponibili così come Manolas (ieri è andato bene ma occorre misurare la reazione dopo il riutilizzo dell’arto. Nura e Sadiq andranno con la primavera. Su Strootman, il processo di recupero sta procedendo bene. Di qui in avanti lo prenderò in considerazione perché è nelle condizioni di essere impiegato.”

SULL’UDINESE “Quelli dell’Udinese li conosco, lì c’è un ambiente particolare. Vivono in un’oasi felice, possono crescere e dimostrare senza stress le qualità ma può anche esserci la controindicazione di non avere la pressione e ci si può adagiare in un contesto del genere. La qualità dei singoli c’è, corrono anche molto. Bisogna vedere se riescono a sopperire al momento di difficoltà che stanno attraversando con la loro qualità. Noi dobbiamo riprendere la nostra marcia.”

SUL FUTURO E SULLA TATTICA “Abbiamo bisogno di un risultato per guardare al futuro, il decorso di queste partite può cambiare le cose e dobbiamo perciò essere concentrato. Nessuno di noi può essere tranquillo, me compreso perché siamo in una fase di cambiamento. Su Totti, penso di avere una visione migliore di chi è all’esterno per poter valutare. Dobbiamo pensare solo a queste dieci partite che restano in questi due mesi perché può cambiare molto da questo. Tutto verrà analizzato in conseguenza di tali risultati. Il presidente vuole trasferirci la sua voglia di fare. Per la scelta del modulo, abbiamo un marchio, un timbro di squadra. Si pensa a mettere in campo una forza che gestisca la partita e porti a casa il risultato. Deve esserci l’evidenza di certe caratteristiche che gli avversari possono riconoscere nel nostro gioco e questo si ottiene attraverso la ripetitività di certi meccanismi.”

Intanto poco fa è stata diramata la lista dei convocati: fuori Castan, Rudiger ed il lungodegente Gyomber. Tutti gli altri sono a disposizione del tecnico, compresi Manolas e De Rossi.

Claudia Demenica / SPALLETTI ED IL CURIOSO CASO DZEKO. “GIOCHERA’”

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Salernitana – Virtus Lanciano 1-3: La Salernitana sciupa troppo e la Virtus ne approfitta

Salernitana – Virtus Lanciano era la partita della svolta per entrambe le formazioni.

In Salernitana – Virtus Lanciano la formazione frentana è stata cinica e spietata e si aggiudica lo spareggio salvezza dell’ “Arechi” con il punteggio di 3-1 al termine di una gara dove i campani devono recitare il “mea culpa” per le troppe occasioni fallite. 3 punti d’oro per la formazione abruzzese che si tira fuori, almeno per il momento, dalla zona calda della classifica, dove, invece, rimane impantanata la formazione di Menichini.

Il primo tempo di questo Salernitana – Virtus. Lanciano è tutto di marca granata, con i padroni di casa che hanno almeno 4 nitide occasioni per passare in vantaggio. Il Lanciano si vede solo sul finire di parziale con Marilungo. La prima frazione termina con il punteggio di 0-0.

L’inizio di ripresa vede salire sugli scudi il portiere frentano, Alessio Cragno, autore di due ottimi interventi, il primo su Coda, il secondo su Donnarumma. La Virtus passa in vantaggio alla prima vera occasione da rete, con Di Francesco, il quale raccoglie un assist di Vastola, e di tacco sigla la rete del vantaggio ospite.

Al 73’ Donnarumma, dopo avere fallito in precedenza una buona occasione, sigla la rete del pari. Al 76’ ospitI di nuovo in vantaggio: Terracciano stende Di Francesco in area, per l’arbitro è calcio di rigore, tra le proteste dei padroni di casa. Ferarri trasforma. A nulla serve il forcing finale della formazione campana, che, anzi, a tempo scaduto subisce la rete del definitivo 3-1.

TABELLINO SALERNITANA-V. LANCIANO 1-3

SALERNITANA: (4-4-2) Terraciano; Ceccarelli, Bernardini, Bagadur, Franco; Tounkara, Moro, Odjer, Gatto; Coda, Donnarumma. All. Menichini
A disp: Strakosha, Pollace, Pestrin, Nalini, Tuia, Bus, Ronaldo, Bovo, Rossi.
VIRTUS LANCIANO: (4-3-2-1) Cragno; Aquilanti, Rigione, Amenta, Di Matteo; Vastola (22′ st Rocca), Bacinovic (44′ st Giandonato), Vitale (35′ st Milinkovic); Marilungo, Di Francesco; Ferrari. All. Maragliulo
A disp: Casadei, Turchi, Bonazzoli, Di Filippo, Padovan, Di Benedetto, Rocca, Milinkovic, Giandonato.
Arbitro: Marco Serra di Torino (Calò di Molfetta, Muto di Torre Annunziata; Panarese di Lecce)
Reti: 14′ st Di Francesco, 29′ st Donnarumma, 32′ st Ferrari (R), 48′ st Di Francesco
Note: ammoniti: Aquilanti, Vitale.

CHRISTIAN BARISANI

Novellino: “Partita difficile, ma ce la giocheremo”

 Il neo tecnico Novellino ha presentato così il match tra il Palermo e gli azzurri, nella consueta conferenza stampa pre-partita:  “C’è da lottare, ma sono convinto che il Palermo abbia uomini di qualità per arrivare alla salvezza, ogni allenatore che è venuto qui ha portato qualcosa di buono, mi sento fiducioso. da tre giorni che sono qua, ho trovato una squadra ben messa in campo, considerate che Iachini è un mio figliolo e lo avuto sia come secondo che come giocatore. In questo momento dobbiamo lavorare molto sulla testa. Credo molto nella voglia di ogni giocatore, sono convinto che la prima cosa che devono pensare è quello di fare un’ottima partita sotto l’aspetto caratteriale, non dimentichiamoci che sono dei professionisti.. Io con la mia esperienza spero di poter dare una mano al Palermo e arrivare alla salvezza. Incontreremo una squadra fortissima, servirà fare una partita perfetta sotto l’aspetto caratteriale. Sono convinto che le partite vadano giocate, nonostante abbia tanto rispetto per il Napoli. Vogliamo far bene, sarà una sfida difficile ma sono sicuro che potremo fare bene. I tifosi devono aiutarci. La voglia di ritentare era tanta, ho avuto molte richieste in B ma ho aspettato e ho fatto bene, non voglio deludere il presidente e il pubblico di palermo. Ho sentito Iachini e mi ha parlato molto bene dei ragazzi, è logico che possono starci momenti di difficoltà; la voglia dei ragazzi è tanta e l’ho visto anche dagli allenamenti che hanno svolto in settimana. Al di là dei numeri o del modulo bisogna lavorare sulla testa dei nostri ragazzi e a livello mentale dobbiamo lavorare sulla forza. Se noi riusciamo a trovare quella ‘cazzimma’ possiamo uscire a questa situazione, dobbiamo riuscirci con le nostre forze. Conosco Zamparini dal 1998 ed è uno che sta sempre vicino alla squadra. Non ho chiesto nulla al presidente. Con lui c’è un rapporto di stima, mi ha sempre fatto lavorare tranquillamente considerando il fatto che un presidente può dire la sua. Vazquez? Può fare quello che vuole perché tatticamente salta l’uomo e può creare spesso superiorità. Dirò questo all’argentino così come veniva detto a me da Liedholm. In questo momento il Palermo deve pensare alle sue cose e penso che al ristorante il conto si paga alla fine. Lo conosco ed è un amico, è un grande lavoratore ed è la dimostrazione che la meritocrazia paga. E’ un grande tattico, sa lavorare molto sul campo. Sicuramente io conosco lui, ma anche lui conosce me, e indubbiamente merita quello che sta avendo. Dobbiamo lavorare su alcune situazioni, non tante perché altrimenti si può creare confusione. Sono stato tre giorni qui e ho rivisto alcune partite, devo dire che studiavo qualcosa per mettere loro in condizione di far bene perché sono qui da pochissimo tempo e non posso stravolgere tutto. Gilardino? E’ importante come tutti i nostri giocatori, sono convinto che tutti i nostri 23 hanno grandi qualità”.

Il Governo Renzi e la scelta dei Ministri

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Struttura Governo Renzi
Struttura Governo Renzi
Struttura Governo Renzi- Tabella aspetti planetari
Struttura Governo Renzi- Tabella aspetti planetari

Il Governo Renzi e la scelta dei Ministri
Il caso, in astrologia, non esiste, per cui leggiamo, brevemente, le sinastrie tra la Struttura del Governo ed i grafici dei singoli Ministri. (I dati di nascita sono pubblicati su Wikipedia, o su altri siti accessibili in internet).
Sinastria tra Struttura del Governo  e Grafico Matteo Renzi
Sinastria tra Struttura del Governo e Grafico Matteo Renzi

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Tabella- aspetti planetari –
Presidente del Consiglio
La prima cosa da notare è la posizione Solare di Renzi nella decima casa del Governo, cioè in una posizione di prestigio che corrisponde alla realizzazione delle attività di Governo. Il controllo di Renzi si ha a livello comunicativo(3 casa), in tutto ciò che riguarda incontri, discussioni , ma il vero potere viene gestito sulla sesta casa che corrisponde alla gente, ai servizi, ma anche alle conseguenze ed alle speculazioni economiche. Il destino di Renzi, inoltre, sostiene lo scambio economico, la gestione delle risorse , con iniziative relative a ciò che si riceve dagli altri, anche se in questo processo di scambio ci sono i rischi di illusioni.
Dalla tabella degli aspetti, tra i punti di contatto, indichiamo il rapporto tra la decima ed ottava casa, cioè tra il prestigio e la realizzazione, rispetto ai progetti ed alle amicizie; in questo c’è il piacere di Venere o, la condizione favorevole, ad influire sulla Luna in 8, cioè la folla, la gente a cui viene trasferita l’emotività.
Un altro punto di contatto interessante è quello tra Saturno e Giove che corrisponde ad un controllo molto forte sull’organizzazione del Governo dal punto di vista della comunicazione, quindi la stampa, i documenti, gli incontri, con la conseguenza di una riduzione dell’espansività in tale settore.

Sinastria Struttura Governo - Angelino Alfano
Sinastria Struttura Governo – Ministro Angelino Alfano

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Tabella aspetti planetari
Ministero degli Interni
Sul grafico del Governo i pianeti del Ministro Alfano si distribuiscono , particolarmente, nella 7 e 6 casa. La settima casa si riferisce ai nemici, ai militari, alle situazioni legali ed in questi settori il Ministro deve spendere la maggior parte delle sue energie. Per quanto riguarda le iniziative, l’azione interessa la 6 casa, cioè la popolazione, ma anche i servizi pubblici, le forze di polizia. La tendenza del Ministro , nella sua azione , è quella di apportare cambiamenti e di gestire al meglio il proprio potere, anche con il fatto che il confronto con la popolazione avviene svolgendo un ruolo di guida , sulle tendenze degli oppositori che cercano di cambiare le cose. In ogni caso, il suo destino è quello di occuparsi delle conseguenze e delle speculazioni relative alla 7 casa, cioè rispetto alle collaborazioni, agli accordi, alle inimicizie ed ai contrasti in genere, oltre alle risorse ed alle potenzialità delle forze di polizia e dei servizi pubblici in genere.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Dario Franceschini
Sinastria Struttura Governo – Ministro Dario Franceschini

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Tabella aspetti planetari
Beni culturali e Turismo
Il Ministro Franceschini porta le novità nel settore dell’arte e della creatività, del teatro, degli alberghi ecc. , con la posizione del suo Urano in 5 casa; in tale settore esercita un forte potere trasformativo, ma ha molto interesse anche verso la 7 casa che , di fatto, rappresenta i progetti e le amicizie degli stranieri , quindi anche il turismo. Il suo ruolo di guida si estende dal confronto e dalla collaborazione riguardanti l’arte , il teatro , fino agli incontri, agli spostamenti degli stranieri.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Gianluca Galletti
Sinastria Struttura Governo – Ministro Gianluca Galletti

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Tabella aspetti planetari
Territorio ed Ambiente
I significati della quarta casa- città, terreni – sono valorizzati dalla presenza Solare del Ministro Galletti in tale settore. Le risorse del territorio sono tenute sotto il potere e le iniziative del Ministro, la cui organizzazione diventa un elemento di prestigio per il Governo. Sono favoriti i progetti riguardanti le città – il territorio, ed è sviluppata la dialettica negli incontri e nelle discussioni sulle difficoltà esistenti. Non dimentichiamo che il segno del Cancro rappresenta il mare , l’acqua e, nel grafico, la 4 casa è proprio in Cancro –segno del Ministro.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Paolo Gentiloni
Sinastria Struttura Governo – Ministro Paolo Gentiloni

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Tabella aspetti planetari
Esteri e Cooperazione internazionale
Per il ministro Gentiloni è evidente l’interesse per le difficoltà legate agli stranieri, per la posizione del suo Sole in 8 casa (12 della 9- prove degli stranieri), ma è significativa la presenza del Nodo Nord in 9 casa, cioè del suo destino che si lega all’estero, al lontano, ai viaggi lunghi e per mare. Nell’ambito del Governo è importante il suo ruolo di guida perché influisce sul prestigio delle attività del Governo. Le sue energie sono impegnate soprattutto per le speranze degli stranieri , vista la presenza di più pianeti nella 7 casa (11 di 9) e , peraltro, deve garantire i rapporti di amicizia con l’estero.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Stefania Giannini
Sinastria Struttura Governo – Ministro Stefania Giannini

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Tabella degli aspetti planetari
Istruzione-Università- Ricerca Scientifica
La quinta casa è legata alle scuole, all’istruzione e la nona casa si rapporta agli studi superiori, agli scienziati. L’interesse del Ministro Giannini è rivolto alle discussioni, agli incontri di studio, ma anche alle speranze ed ai progetti degli scienziati, considerata la posizione di vari pianeti, tra cui il Sole, in 7 casa. Gli eventi destinici lo portano ad interessarsi dei valori di 5 casa, tra cui le conferenze, apportando novità, con l’aiuto di Urano e, con un certo potere, grazie a Plutone. Questa posizione è in linea con le “speculazioni”, intese in senso generale, che il Governo gestisce con particolare dominio.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Federica Guidi
Sinastria Struttura Governo – Ministro Federica Guidi

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Tabella aspetti planetari
Sviluppo Economico
Per lo sviluppo economico c’è il Ministro Guidi che pensa alle conseguenze ed alle speculazioni relative alle risorse economiche, si tratta di una particolare attenzione che ricade sulla popolazione. Tale attenzione è gestita dal punto di vista organizzativo (Giove in 6 casa) ed è legata ad eventi destinici che derivano dalle esperienze passate (Nodo Sud in 6 casa). Se da un lato il pensiero è rivolto alle risorse economiche, dall’altro le iniziative sono indirizzate alla gestione di ciò che si riceve dagli altri, cioè dalle collaborazioni, dalle attività professionali ecc.
Sulla tabella si nota che un ruolo particolarmente importante viene svolto a livello di iniziative (grazie a Marte), ma anche come guida (Kirone), nell’impostazione dei progetti economici che richiedono cambiamenti per la posizione di Urano in 12ma casa.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Beatrice Lorenzin
Sinastria Struttura Governo – Ministro Beatrice Lorenzin

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Tabella aspetti minori
Salute
La posizione Solare del Ministro Lorenzin, sul grafico di sinastria, tocca la sesta casa, cioè quella della salute. Il suo ruolo di guida viene svolto per il superamento delle difficoltà relative alle malattie e sulle questioni che riguardano gli ospedali (12ma casa). Il suo destino s’inserisce nelle situazioni realizzative , influendo come prestigio per il Governo. Le sue iniziative hanno lo scopo di favorire i progetti connessi alla riduzione delle malattie, all’abbattimento dei disagi. Lo sviluppo delle situazioni riguardanti la salute si ritrova nello studio e nella ricerca sulle malattie, leggibile dalla posizione di Saturno in 2 casa (9 di 6).

Sinastria Struttura Governo - Ministro Maurizio Lupi
Sinastria Struttura Governo – Ministro Maurizio Lupi

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Tabella aspetti minori
Infrastrutture e Trasporti
I mezzi di trasporto delle città interessano il Ministro Lupi con il suo Sole in 6 casa (3 di 4). In genere la situazione è affrontata attraverso iniziative che hanno uno sviluppo anche per i lunghi viaggi. Il problema dell’innovazione tocca le difficoltà dei trasporti , ma il Ministro ha il compito di occuparsi degli aspetti progettuali specifici, eliminando le illusioni che, talvolta, sono contenute nei progetti di carattere generale del Governo.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Maurizio Martina
Sinastria Struttura Governo – Ministro Maurizio Martina

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Tabella aspetti planetari
Agricoltura e Politiche agricole
Ciò che interessa l’agricoltura s’identifica nella 4 casa e nella 6 casa, il Ministro Martina svolge un ruolo organizzativo in tale settore, grazie alla presenza di Giove in 4 casa, mentre dal punto di vista destinico è legato alla sesta casa per la posizione del Nodo Nord e del suo Sole in 6 casa. In questo settore si attiva per le iniziative necessarie a favorire le collaborazioni , ma il vero sviluppo(Saturno) va ricercato nel valorizzare le potenzialità e le risorse agricole.

Sinastria Struttura Governo - Ministro Federica Mogherini
Sinastria Struttura Governo – Ministro Federica Mogherini

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Tabella aspetti planetari
Esteri- Europa
Leggendo il grafico di sinastria, appare appropriato il ruolo affidato al Ministro Mogherini, cioè quello del confronto con gli stranieri , quindi a livello di collaborazione con l’estero. Troviamo infatti il suo Sole in 3 casa che, se come significato base indica incontri, spostamenti, discussioni, nel caso dei significati derivati troviamo accordi, trattati, ma anche contrasti con il lontano. E’ proprio da questo punto di vista che si rivela lo sviluppo delle situazioni (Luna in 9 casa) che la coinvolgono- viaggi all’estero- incontri e discussioni riguardanti il prestigio dei capi di governo-. Per quanto concerne le iniziative (Marte in 12ma) , esse sono attivate nelle sedi straniere, dove svolge il suo ruolo di guida. D’altra parte il suo potere comporta trasformazione nella popolazione, con innovazioni che incidono anche sulle specifiche iniziative del Governo.

Sinastria Struttura  Governo - Ministro Andrea Orlando
Sinastria Struttura Governo – Ministro Andrea Orlando

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Tabella aspetti planetari
Giustizia
Il Ministro Orlando svolge il suo ruolo di consigliere/parlamentare interessandosi dei documenti, degli incontri e delle discussioni che coinvolgono i magistrati (9 casa). Le situazioni e le iniziative riguardano il Pubblico Ministero, i progetti della Magistratura (7 casa = 11ma di 9) . Il suo ruolo guida viene svolto con contatti nelle sedi dei Magistrati (12ma= 4 di 9) e nelle prigioni. Gli aspetti organizzativi (Giove) di cui si occupa hanno dirette ripercussioni sul prestigio e sul lavoro dei Magistrati, oltre che sulla popolazione (6 casa= decima di 9).

Sinastria Struttura Governo - Ministro PierPaolo Padoan
Sinastria Struttura Governo – Ministro PierPaolo Padoan

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Tabella aspetti planetari
Economia e Finanze
Il Ministro Padoan ha uno stretto rapporto con chi governa, con chi comanda(Sole in decima casa). Le sue iniziative hanno un effetto diretto sulla popolazione, in quanto rappresentano le conseguenze della gestione delle risorse economiche e generano fattori speculativi in merito(Risparmio)- (Marte in 6 casa). Di fatto, lo sviluppo delle situazioni affrontate incide sulle potenzialità creative in genere e sulle speculazioni legate all’immagine del governo.(Saturno in 5 casa). Il suo compito innovativo riguarda i disagi e le sofferenze inerenti al reperimento di risorse economiche, sul quale il Ministro svolge un ruolo di guida. Il suo destino è quello di avere un continuo confronto con le esigenze della popolazione (Nodo Nord in 12ma = 7 di 6).

Sinastria Struttura Governo - Ministro Roberta Pinotti
Sinastria Struttura Governo – Ministro Roberta Pinotti

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Tabella aspetti planetari
Difesa
Gli aspetti organizzativi affrontati dal Ministro Pinotti influiscono, in modo particolare, sul prestigio del Governo(Giove in decima casa). Le situazioni affrontate e le azioni attivate incidono sulla stabilità del Governo (Luna e Marte in 4 casa), ma soprattutto sul prestigio dei militari, sull’importanza dei trattati e delle guerre (4 = decima di 7 casa). Il destino lo porta a valutare i progetti militari, dei nemici , ma soprattutto ad assicurare la fiducia nelle alleanze e nei trattati (5 casa= 11ma di 7). Dal punto di vista pratico lo sviluppo delle sue azioni sostiene il Governo. Il suo ruolo di guida determina le conseguenze delle lotte e delle guerre.(Kirone in 11ma).

Sinastria Struttura Governo - Ministro Giuliano Poletti
Sinastria Struttura Governo – Ministro Giuliano Poletti

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Tabella aspetti planetari
Lavoro e politiche sociali
Le situazioni affrontate dal Ministro Poletti interessano in particolare le città , ma più in generale la stabilità del Governo e le sue difficoltà. Le iniziative specifiche influiscono sulla popolazione e sul lavoro (6 casa), sia dal punto di vista di impegno, sia per l’aspetto economico. Proprio in questo settore si attende, in modo diretto, lo sviluppo delle sue azioni, considerando che è necessario trasformare con determinazione la creatività e la speculazione personale e di Governo. Inoltre, il suo compito è di dar vita a nuovi progetti legati alle potenzialità creative dei singoli, soprattutto per superare anche le difficoltà delle città. Per fare ciò la sua capacità organizzativa è utile per valutare le motivazioni delle collaborazioni, delle associazioni e per affrontare le difficoltà della popolazione. Non è trascurabile, peraltro, il ruolo guida sull’individuazione di nuove sorgenti di lavoro.

Berretti, Liguori: “Salvo solo l’impegno, così non va”

Queste le sue dichiarazioni

La Juve Stabia, categoria Berretti di mister Nicola Liguori, non va oltre il pari per 1-1 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia contro i pari età dell’Ischia. Una gara sfortunata, ricca di occasioni da gol non concretizzate ma anche di svarioni difensivi come quello che ha portato allo svantaggio iniziale su rigore. Nel post partita abbiamo intervistato, in esclusiva, il tecnico delle Vespette.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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Palermo-Napoli, le probabili formazioni: tornano Albiol e Allan a formare l’ undici tipo

Il Napoli sarà in scena domani sera (ore20:45) allo stadio Renzo Barbera contro il Palermo per il posticipo della 29esima giornata di campionato.

Le due formazioni al momento lottano per obbiettivi differenti: il Palermo naviga in brutte acque, un pareggio e tre sconfitte nelle ultime quattro uscite hanno portato i rosanero ad occupare la quartultima posizione della classifica con un solo punto di vantaggio nei confronti del Frosinone. Un’ eventuale sconfitta potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione. Crisi non solo sul piano del dei risultati ma anche su quello societario; settimana caotica in quel di Boccadifalco: litigio tra Zamparini e Iachini, dimissioni di quest’ ultimo, possibile ritorno di Ballardini e infine ripiegamento su Walter Novellino.

Dopo la ritrovata vittoria contro il Chievo il Napoli deve continuare su questa strada per tenere vive le speranze scudetto; complice la vittoria sul Sassuolo la Juventus si è portata momentaneamente a più sei sugli azzurri. Serve dunque la vittoria per restare nella scia dei bianconeri, anche se Sarri dichiara che non bisogna guardare avanti.

QUI PALERMO –  Novellino ha avuto solo due giorni per preparare la sfida, troppo pochi. Eppure sembra orientato ad attuare la prima rivoluzione optando per la difesa a quattro. Fuori Lazaar e Goldaniga per infortunio, dentro Cionek e Pezzella. In mezzo al campo più Jajalo di Maresca. In attacco Trajkovski  e Gilardino saranno supportati da Vazquez senza scartare l’ ipotesi di quest’ ultimo “falso nueve”con Gilardino  che verrebbe escluso.

QUI NAPOLI –  Tutta la rosa a disposizione di Sarri anche se, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe scendere in campo l’ undici titolare. In difesa torna Albiol a riformare la coppia con Koulibaly. A centrocampo rientra Allan ad affiancare Jorginho ed Hamsik. In attacco i soliti tre: Insigne,Higuain e Callejon.

ECCO LE PROBABILI FORMAZIONI:

PALERMO(4-3-1-2): Sorrentino; Rispoli, Gonzalez, Cionek, Pezzella; Hiljemark, Jajalo; Quaison, Vazquez, Trajkovski; Gilardino.      All. Novellino

NAPOLI(4-3-3): Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne.    All. Sarri

 

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Berretti, Viscusi: “Il gol? Lo dedico al mister!”

Queste le sue dichiarazioni

La Juve Stabia, categoria Berretti di mister Nicola Liguori, non va oltre il pari per 1-1 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia contro i pari età dell’Ischia. Una gara sfortunata, ricca di occasioni da gol non concretizzate ma anche di svarioni difensivi come quello che ha portato allo svantaggio iniziale su rigore. Nel post partita abbiamo intervistato, in esclusiva, Giuseppe Viscusi.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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Berretti, Riccio: “La mia una bella parata: volevamo i 3 punti”

Queste le sue dichiarazioni

La Juve Stabia, categoria Berretti di mister Nicola Liguori, non va oltre il pari per 1-1 allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia contro i pari età dell’Ischia. Una gara sfortunata, ricca di occasioni da gol non concretizzate ma anche di svarioni difensivi come quello che ha portato allo svantaggio iniziale su rigore. Nel post partita abbiamo intervistato, in esclusiva, Vincenzo Riccio.

dal nostro inviato al Menti, Ciro Novellino

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Palermo-Napoli, i convocati: tutti gli effettivi a disposizione di Sarri

Al termine dell’ allenamento pomeridiano la società ha diramato l’ elenco dei convocati.

Gli azzurri verso il match di Palermo per il posticipo della 29esima giornata.

Seduta pomeridiana ieri per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match di Palermo di domani, domenica, al Barbera per il posticipo della 29esima giornata (ore 20,45).

La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente intenso lavoro tecnico tattico.

Chiusura con esercitazioni su sviluppi di gioco e calci da fermo.

I convocati: Reina, Gabriel, Rafael, Maggio, Hysaj, Ghoulam, Strinic, Albiol, Chiriches, Regini, Koulibaly, Allan, Valdifiori, Jorginho, Chalobah, Hamsik, El Kaddouri, David Lopez, Grassi, Callejon, Mertens, Insigne, Higuain, Gabbiadini.

 

Da sscnapoli.it

Pescara – Novara 1-2: la panchina di Oddo traballa. INTERVISTE, AUDIO E VIDEO

Anche il Novara riesce a battere il Pescara, e lo fa a domicilio con il punteggio di 2-1, al termine di una gara emozionante ed agonisticamente molto valida.

Pescara confusionario e con le solite amnesie difensive. La squadra abruzzese scivola al sesto posto in classifica. La panchina di Oddo comincia a scricchiolare.

LA CRONACA – Dopo la pesante sconfitta di Vercelli, il Pescara prova a continuare la sua corsa play-off contro il Novara dell’ex Baroni, nel big match valido per la 31esima giornata  del campionato cadetto. Entrambe le squadre sono appaiate a quota 49 in classifica. Oddo si affida al classico modulo 4-3-2-1: Caprari e Benali agiscono alle spalle del rientrante Lapadula. Rispondono gli Azzurri con il modulo 4-2-3-1: Gonzalez è l’unico terminale offensivo nello scacchiere piemontese. Arbitra Pezzuto di Lecce, in un pomeriggio primaverile e soleggiato.

Al 3′ Viola scalda subito le mani al portiere Fiorillo, con un grande shot da fuori area, deviato in corner dal portiere abruzzese. Al 7′ risponde il Pescara con un corner di Caprari, ma il colpo di testa di Memushaj termina sul fondo.

All’ 8′ Novara in vantaggio: centrali difensivi immobili sul cross di Dickmann, ne approfitta Corazza per staccare di testa, battendo l’incolpevole Fiorillo. Al 12′ Lapadula batte a rete, Da Costa, prima respinge il tiro, poi, tocca lo stesso Lapadula, che cade a terra tra le proteste abruzzesi. Episodio da rivedere.

Al 13′ ci prova il Delfino con Benali, ma Da Costa si salva con i piedi. Partita piacevole e dai ritmi elevati, con il Pescara che sta reagendo bene allo svantaggio iniziale.

Al 28′ arriva il pareggio del Pescara, grazie ad una gemma di Gianluca Caprari su calcio di punizione diretto. Al 36′ azione di contropiede del Pescara, con Benali che serve un ottimo pallone a Torreira in area, la cui conclusione colpisce l’esterno della rete. Nel finale di tempo, Viola va vicino alla rete del nuovo sorpasso. La prima frazione termina con il punteggio di Pescara-Novara 1-1.

La ripresa inizia con il Pescara che ha una buona chance con Torreira, ma è la formazione ospite a passare nuovamente in vantaggio, con Felice Evacuo, bravo a trasformare in goal un ottimo suggerimento da parte di Garofalo.

Il Pescara tenta il forcing, ma il Novara si difende con ordine. All’82’ svirgolata da parte di Dell’Orco, che per poco non infila la propria porta. All’ 89′ Lapadula dall’altezza del dischetto del rigore spara alto. Sul rovesciamento di fronte, diagonale di Casarini, che Fiorillo respinge. 5′ di recupero decretati dall’arbitro dove non succede nulla. Il Novara batte il Pescara per 2-1.

PESCARA 4-3-2-1 Fiorillo, Mazzotta, Coda (dal 62′ Zuparic), Fornasier, Vitturini, Memushaj, Bruno (dall’81’ Mitrita), Torreira, Benali, Caprari (dal 67′ Acosta), Lapadula. All. M. Oddo.

NOVARA 4-2-3-1 Da Costa, Dell’Orco, Garofalo, Troest, Dickmann (dal 77′ Mantovani), Casarini, Viola, Gonzalez, Faragò, Corazza (dall’86’ Buzzegoli), Lanzafame (dal 36′ Evacuo). All. M. Baroni.

ARBITRO: Pezzuto di Lecce

Reti: 8′ Corazza, 28′ Caprari, 52′ Evacuo

AMMONITI: Garofalo, Faragò, Benali, Dell’Orco, Troest, Evacuo, Bruno

 

CHRISTIAN BARISANI

Napoli Food Porn.. hai già l’acquolina?

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Su Facebook non si parla d’altro: tutto gira intorno alle prelibatezze di Napoli Food Porn

Napoli Food Porn una pagina che in poco tempo ha raggiunto circa 320 mila like, con migliaia di commenti e condivisioni al giorno. La descrizione della pagina è già un invito ad ingozzarsi e a divorare: “NFP è la prima guida al miglior cibo di Napoli e dintorni.. Quello da mangiare con gli occhi!”.

Nel decennio del cibo preconfezionato o tanto costruito e decorato da sembrare plastificato, NFP ti piazza davanti allo schermo leccornie da leccarsi i baffi.. e pure le mani:  facili da cucinare o eventualmente da comprare, sono preparate da ristoranti, pizzerie, pasticcerie, cornetterie e pub vicino Napoli, dimostrando come questa non sia solo la Terra dei Fuochi.. ma anche la Terra del CIBO!

Così i ragazzi del Sabato sera  cercano idee e ristoro nei suggerimenti di questa pagina , che ha fatto pubblicità a molti locali e negozi, mostrando che una semplice Margherita di “Sorbillo” o una graffa da “MAGN MAGN” possono radicalmente cambiarti la serata.. Il fatto eclatante è che ai sapori mediterranei si aggiungono gusti d’oltreoceano, come le cheesecake o i pancake, che mischiati rendono la pagina una delle bombe di acquolina più potenti che ci siano!

Ma la ciliegina sulla torta di Napoli Food Porn è… il FUNGHETTO hot o cold ! Una prelibatezza fatta di muffin, cioccolata calda o fredda, Nutella.. e cannuccia, per bere il tutto. Un’invenzione geniale di Blu Sky, a Somma Vesuviana, che ha spopolato non solo a Napoli, ma in tutta Italia.. generando migliaia di imitazioni! Insomma… il fenomeno NFP è inarrestabile.

Sicuramente NAPOLI FOOD PORN sarà candidata nelle migliori pagine Facebook del 2016, sperando che arrivi prima.. così da festeggiare mangiando a volontà, anche perché il primo pensiero quando si visita questa pagina è: “mi sta venendo fame….”.

Napoli Food Porn è davvero la pornografia del cibo… vedere per godere!

 

Ilenia Sicignano

 

Sarri: “Pensare solo ai noi stessi, senza badare a chi ci precede e a chi ci segue”

Alla vigilia della gara contro il Palermo di domani sera allo stadio Barbera Maurizio Sarri ha parlato poco fa in conferenza stampa. Il tecnico ha avuto modo di analizzare diversi temi, sia riguardo la prossima sfida sia riguardo al campionato e al suo futuro. Queste le sue dichiarazioni: “Dobbiamo pensare esclusivamente al Palermo, ragionare partita dopo partita senza badare a chi ci sta davanti. Fosse per me le partite si disputerebbero tutte in contemporanea. Non possiamo guardare avanti dove c’è una squadra che non perde da cinque mesi, ma non possiamo vedere neanche chi ci sta alle spalle altrimenti ci facciamo prendere dal panico. A Palermo sarà una gara difficilissima e le ultime vicende societarie non hanno fatto altro che complicare ulteriormente la cosa.
Non possiamo preparare al meglio la sfida perchè il cambio di allenatore non ci da punti di riferimento, è una partita che può nascondere diverse insidie. Ho sentito che Novellino opterà per la difesa a quattro ma chissà.
Dico sempre ai miei ragazzi di continuare su questa strada, ragionare partita dopo partita; stanno facendo una stagione stupenda. Bisogna pensare solo a noi stessi, prima dell’ allenamento ho detto ai miei che chi avrebbe seguito la sfida della Juventus era una “testa di cazzo”. Un unico impegno a settimana ci da modo di preparare diversamente ogni partita, lavorando al meglio senza stress mentale. Giocare prima o dopo la Juventus non cambia molto in quanto oltre ad avere un budget superiore al nostro hanno anche le giuste competenze per vincere. Sia l’ organico che la società sono davvero di livello superiore, all’ aspetto economico si lega quello della competenza. Sul piano difensivo stiamo facendo grandi cose ma dispiace prendere sempre gol; la fase difensiva è diversa da quella offensiva: bisogna mantenere la concentrazione per tutta la partita. Anche se prendiamo gol in circostanze fortuite dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto, al Barbera voglio il giusto equilibrio. L’unico rimpianto fino a questo momento è la sconfitta di Bologna. A Torino abbiamo giocato alla pari, cosa che è riuscita solo al Bayern.
Non penso che un allenatore possa capovolgere la situazione in due giorni, ma occhio: se Novellino riuscirà ad inculcare le giuste motivazioni, il Palermo ha un organico in grado di metterci in seria difficoltà. Non azzererò mai il mio sogno da qui alla fine del campionato, stiamo facendo un percorso straordinario messo in ombra solo dal cammino spaventoso della Juventus. Domani questo sogno ci deve aiutare a superare la voglia di rivalsa dei rosanero. Attualmente non mi vedo ad allenare una nazionale poichè necessito di lavorare tutti i giorni…poi magari un giorno mi stancherò, mai dire mai”.

ISCHIA-FIDELIS ANDRIA, GIALLOBLU CON UN SOLO OBIETTIVO

Manca poco più di un’ora alla partita tra Ischia Isolaverde-Fidelis Andria

ISCHIA ISOLAVERDE-F.ANDRIA ISCHIA-FIDELIS ANDRIA  I gialloblu sono costretti a conquistare l’intera posta in palio, non solo per sperare ancora nella salvezza diretta ma per risollevarsi dopo quattro ko consecutivi. L’ultima vittoria degli isolani risale proprio al “Mazzella” contro il Catania. Mister Di Costanzo per questo match dovrà fare a meno degli squalificati Gomes e Pablo Moreira Barbosa. Assente per infortunio il difensore Giampaolo Sirigu,e dell’indisponibile ex centrocampista della Juve,Manuele Blasi. Durante la settimana sono arrivate anche notizie positive dall’infermeria: recuperati sia l’attaccante senegalese Kanoute che il centrocampista Mattia Spezzani. Per quanto riguarda il possibile schieramento in campo contro i pugliesi,mister Di Costanzo in settimana non si è voluto sbilanciare più di tanto,anche perchè è giunta anche la notizia che la società ha indetto il ISCHIA ISOLAVERDE-F.ANDRIA silenzio stampa. Se l’Ischia vive un periodo di appannamento,dall’altra parte c’è un Andria che è ad un passo dalla salvezza,galvanizzata anche per il derby vinto 3-0 contro il Foggia. Mister D’Angelo per la sfida contro gli isolani deve fare a meno di Bisoli per squalifica,Ferrero per fermo ai box e da valutare le condizioni di Grandolfo e De Vena. Fischio d’inizio alle ore 15:00 allo stadio “Mazzella”.

/ ISCHIA-FIDELIS ANDRIA, GIALLOBLU CON UN SOLO OBIETTIVO