Fabio Andreotti, agente di Lorenzo Insigne, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc. Ecco le sue parole:
“Ieri ho visto la sua prestazione per televisione, spero che per l’ Europeo figuri nella lista dei convocati. E’ stato un test importante contro una Germania che negli ultimi anni ha cambiato molto ed ora vanta un potenziale notevole, dei 4 gol subiti dall’ Italia almeno due sono frutto di errori individuali.
Lorenzo vuole vincere lo scudetto: per un ragazzo che dalle giovanili è approdato fino alla prima squadra sarebbe una cosa meravigliosa. Ci siamo sentiti prima della partita ed era molto carico, del resto è sempre stato così; in questa fase della stagione è in gran forma.
E’ un momento cruciale del campionato: fare bene con il Napoli vorrebbe dire andare agli Europei. La vicenda legata al suo rinnovo è stata rimandata, in comune accordo con Giuntoli e con la società, a fine stagione”.
Insigne, l’ agente: “E’ molto carico, spero vada all’ Europeo”
Napoli in campo a Castel Volturno, doppia seduta
Napoli sempre a lavoro in vista del prossimo impegno di campionato. Buone notizie per Maurizio Sarri che ritrova, a poco a poco, i calciatori impegnati con le rispettive Nazionali. Questo il comunicato del club sul proprio sito ufficiale:
“Doppia seduta per il Napoli a Castelvolturno.
Gli azzurri preparano la gara di Udine, “lunch match” della 31esima giornata di domenica alle ore 12,30.
Al mattino allenamento per il gruppo di difensori che hanno svolto attivazione e seduta tecnico tattica specifica. Hysaj ha fatto lavoro intero col gruppo.
Come da programma, stanno rientrando gradualmente i Nazionali
Ghoulam, reduce dopo il doppio impegno con l’Algeria, ha svolto allenamento di scarico al mattino.
Nel pomeriggio è stata la volta di Insigne, Jorginho e Mertens che a loro volta hanno fatto corsa e scarico.
Nella seduta pomeridiana la squadra ha svolto circuito di forza in avvio con e successivamente partitine a tema con le sponde. Chiusura con lavoro tecnico tattico per centrocampisti ed attaccanti.
Domani allenamento pomeridiano”.
Da sscnapoli.it
Proietti di Terni fischia F. Andria-J. Stabia
Per la dodicesima giornata di ritorno del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà sabato pomeriggio alle ore 15 allo “Stadio degli Ulivi” di Andria è stato designato Matteo PROIETTI della sezione di Terni a dirigere la gara tra Fidelis Andria e Juve Stabia.

Proietti, nato a Terni il 4 febbraio 1985 è al suo terzo campionato in Lega Pro, in passato ha diretto la Juve Stabia una volta nel campionato nazionale Primavera e un’altra nell’attuale campionato di Lega Pro, questi i precedenti:
– 16 novembre 2013, ottava giornata d’andata le vespette vinsero per due reti ad uno contro la Reggina che passò in vantaggio dopo un quarto d’ora con Bramucci, all’ultimo giro di lancette del primo tempo i gialloblù pareggiarono con Alfonso GARGIULO. Il gol vittoria per le vespette arrivò dopo un quarto d’ora dalla fine con Salvatore ELEFANTE.
20 dicembre 2015, sedicesima giornata d’andata del campionato di Lega Pro, i gialloblù pareggiarono in casa al “Menti” di Castellammare contro il Monopoli con uno scialbo zero a zero.
L’assistente numero uno sarà: Andrea ZANETTI della sezione di Potogruaro;
l’assistente numero due: Alessandro COLINUCCI della sezione di Cesena.
Giovanni MATRONE
Maiorano: “Ad Andria per fare punti” (VIDEO)
Maiorano: “Sto bene fisicamente”
Per la consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato in sala stampa a Casola il centrocampista della Juve Stabia Stefano Maiorano.
Ecco le sue parole:
“Purtroppo abbiamo perso il derby con il Benevento. Ci sono tanti punti di distacco tra noi e loro ma non si sono visti, non hanno giocato da capolista ma hanno dimostrato di avere una mentalità vincente e sono riusciti a portare a casa 3 punti importanti per loro, su un campo difficile come il nostro. Andria? Sarà la prima di sei finali, lotteremo come sempre per conquistare punti, ci siamo riusciti a Caserta e Catania e possiamo farlo anche ad Andria. All’andata ero fermo per infortunio ma nel secondo tempo dimostrarono la loro forza mettendoci in difficoltà, ora andremo sul loro campo per dire la nostra, dobbiamo combattere in tutte le partite perché ci dobbiamo salvare presto, loro sono più tranquilli per la classifica e dobbiamo sfruttare questo fattore. Come sto fisicamente? Ovviamente, partita dopo partita, sto sempre meglio. Con il Matera mi sentivo al top ma con il Benevento ero a terra a causa del doppio impegno ravvicinato. Sono reduce da un infortunio serio e ho tempi di recupero più lunghi. Ma ora sto bene e sono pronto ad aiutare i miei compagni a raggiungere la salvezza il prima possibile.”
vivicentro-juvestabia / Maiorano: “Ad Andria per fare punti” (VIDEO) SALVATORE SORRENTINO
VIDEO
NOTE:
STEFANO MAIORANO, classe ’86 e nativo di Battipaglia (SA), ha collezionato in Lega Pro oltre 130 presenze, con le maglie di Sorrento, Cavese, Messina e Catanzaro, squadra nella quale ha militato nella prima parte dell’attuale stagione, facendo registrare 20 presenze con 2 reti all’attivo.
Dal 2015 con la Juve Stabia:
| Squadra di calcio | S.S. JUVE STABIA |
| Ruolo | CENTROCAMPISTA |
| Nazionalità | ITALIA |
| Nato il | 30/08/1986 |
| Nato a | BATTIPAGLIA (SA) |
| Altezza | 183 |
| Peso | 72 |

Gomez: “Vogliamo salvarci presto. Andria squadra forte” (VIDEO)
La conferenza stampa di Guido Gomez
Per la consueta conferenza stampa infrasettimanale si è presentato al Comunale di Casola per rispondere alle nostre domande, l’attaccante delle vespe Guido Gomez.
Ecco le sue parole:
“Ho saltato la gara col Benevento per squalifica ma ho osservato i miei compagni dalla tribuna, è stata una gara difficile contro una squadra ordinata che merita il primato. Non credo abbia inciso la mia assenza perché abbiamo tanti giocatori validi che stanno facendo bene. Purtroppo abbiamo perso e ora dovremo cancellare subito quella sconfitta per ripartire alla grande sin da Andria. Sappiamo di affrontare una squadra forte che concede poco in difesa e noi attaccanti dobbiamo essere bravi a scardinare il loro muro difensivo. Vogliamo conquistare tanti punti il prima possibile perché dobbiamo salvarci, daremo tutto fino alla fine per arrivare al nostro obiettivo. Non sono contento del mio campionato, ho segnato due gol e spero di segnarne altri in queste ultime sei giornate perché voglio aiutare la mia squadra a raggiungere la salvezza quanto prima. Quest’anno mi aiuterà a crescere.”
vivicentro.it-juvestabia / Gomez : “Vogliamo salvarci presto. Andria squadra forte” (VIDEO) SALVATORE SORRENTINO
VIDEO

NOTE:
Guido Gómez:
Il giovanissimo puntero di famiglia argentina è nato nel 1994 a Vico Equense, ha il doppio passaporto italiano ed argentino, ed è cresciuto con la casacca gialloblè cucita addosso. Già prima di vestire la maglia del Sassuolo, Guido aveva fatto parte a lungo del settore giovanile delle Vespe, mettendosi subito in mostra e attirando l’attenzione di Società importanti ed ambiziose. Guido si è messo in luce anche nel settore giovanile dell’U.S.Sassuolo facendo registrare, dal 2010 al 2013, circa 50 presenze con oltre 26 goal all’attivo.
Nella stagione 2013-2014 ( fino a gennaio ) ha vestito la maglia dell’F.C. Pro Vercelli in Lega Pro 1^divisione mentre dal gennaio 2014 ha indossato la maglia dell’AC Cuneo, in Lega Pro 2^divisione.
La scorsa stagione Gomez ha preferito tornare a “casa” anziché restare solo una promessa in Emilia, dove per lui gli spazi erano davvero ridotti; nella sua prima stagione alla Juve Stabia, l’attaccante ha mostrato tutte le sue qualità. Rapidità, tecnica, senso del gol, fantasia sono solo alcune delle doti che Gomez ha fatto intravedere vestendo il gialloblù, mostrando inoltre una caratteristica particolare. A Castellammare, infatti, la Zona Cesarini è meglio nota come Zona Gomez: la punta contro Aversa Normanna, Vigor Lamezia, Bassano (rete assurdamente annullata che fa ancora scalpore), è sempre andato a segno negli ultimi istanti del match, dimostrando di avere l’opportunismo dei grandi attaccanti.
In questo campionato l’attaccante è stato acquistato dalla Juve Stabia con la voglia di ritagliarsi un posto importante in squadra, purtroppo complice lo scarso rendimento della squadra, non è riuscito a far vedere ancora le sue qualità.
La lente del Fisco su conti correnti e rapporti finanziari.
Fisco : “Basta alibi contro l’evasione”
MILANO – Conto alla rovescia per banche e intermediari finanziari per trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati dei correntisti e delle carte di credito: dal 31 marzo i numeri relativi al 2015 dei saldi e delle informazioni sulle movimentazioni dei conti correnti e dei rapporti finanziari andranno ad aggiornare l’archivio del Fisco. “Integrando quest’ultimo strumento al pacchetto di misure messe a disposizione in questi ultimi anni”, scrive la Cgia di Mestre in una nota, “la nostra Amministrazione finanziaria è nelle condizioni di non poter più sollevare alcun alibi”.
Secondo il coordinatore dell’Ufficio studi dell’associazione veneta, Paolo Zabeo, “adesso ci sono tutte le condizioni affinché l’evasione venga contrastata e ricondotta a dimensioni più accettabili, favorendo coloro che non vogliono e non possono evadere le tasse. Ovvero, la stragrande maggioranza dei contribuenti italiani”. Ecco quali sono, nella ricostruzione della Cgia, gli strumenti del Fisco per il contrasto all’evasione, che secondo alcune stime vale oltre 100 miliardi di euro l’anno:
- Abolizione del Segreto Bancario
Le Banche e gli istituti finanziari trasmettono annualmente all’Amministrazione Finanziarie dati sui saldi dei rapporti di conto corrente e altri strumenti finanziari. I dati potranno essere utilizzati anche solo per elaborare le liste dei contribuenti da controllare.
- Studi di Settore
Raffinati strumenti statistici che consento di valutare l’attendibilità dei ricavi/compensi dichiarati sulla base delle caratteristiche delle imprese e dei lavoratori autonomi.
- Interventi di controllo economico del territorio contro la mancata emissione di scontrini e ricevute, circolazione merci
L’Amministrazione Finanziaria e in particolare la Guardia di Finanza ha effettuato nel 2015 oltre 514.000 interventi di controllo economico del territorio (verifiche sul corretto assolvimento degli obblighi strumentali, controlli sulla circolazione delle merci e indici di capacità contributiva).
- Redditometro
Ricostruzione del reddito complessivo del contribuente sulla base delle spese da questo ultimo effettuate.
- Spesometro
Sono stati introdotti nuovi obblighi di comunicazione dei dati:
a) Le imprese devono comunicare i dati dei soci o familiari che hanno ricevuto in godimento i beni d’impresa;
b) Società di Leasing e coloro che locano/noleggiano veicoli devono comunicare i dati dei clienti;
c) Le imprese devono comunicare i dati relativi alle persone fisiche, soci o familiari che hanno concesso finanziamenti o versato soldi nell’impresa;
d) Le imprese devono comunicare le operazioni che hanno effettuato con operatori con sede in “paradisi fiscali”;
e) Devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA per le quali vi è obbligo di emissione della fattura e a partire da 3.600 euro per quelle non documentate da fattura. (Spesomentro)
- 117 Numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza
Nel 2013 (ultimo dato disponibile) le chiamate effettuate sono state oltre 44.000 mila.
- Sistema informativo della Fiscalità e Software e applicazioni statistiche per orientare l’azione di contrasto dell’evasione tra cui il famoso “Serpico”
L’Amministrazione Finanziaria dispone di un imponente numero di Banche dati a disposizione delle sue varie articolazioni. Tra queste le più “famose” sono quelle destinate a raccogliere i seguenti dati: reddituali contenuti nelle dichiarazioni dei redditi, IVA e IRAP; immobili posseduti dai contribuenti, informazioni sui veicoli circolanti e relativi proprietari, rapporti bancari e finanziari, dati relativi ai contratti di somministrazione energia elettrica, acqua, gas, telefonia, dati relativi ai versamenti e riscossione delle imposte.
Sono numerose le applicazioni statistiche a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria, tra queste la più famosa è “Serpico” si tratta di un super cervellone che elabora rapidamente le informazioni contenute nell’anagrafe tributaria con l’obiettivo di stanare gli evasori.
- Metodologie di controllo delle piccole imprese e dei professionisti
L’Amministrazione Finanziaria ha predisposto 98 metodologie di controllo che guidano e orientano le verifiche su attività economiche che si rivolgono direttamente ai consumatori finali
- Soglia per utilizzo del contante: fissata a 3.000€
In Italia esiste una soglia a partire dalla quale sono vietate transazioni in contanti. Attualmente questa soglia è fissata a 3.000€
- POS
Dal 30 giugno 2014 imprenditori e lavoratori autonomi devono dotarsi di POS per permettere al cliente che lo richieda di pagare con carta di debito.
- Fattura Elettronica
Nel nostro Paese è in corso un processo di progressiva estensione della fatturazione elettronica. Attualmente le imprese sono obbligate ad emettere la fattura in formato elettronico nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Nei rapporti tra imprese, la fattura elettronica non è obbligatoria, ma verrà incentivata.
- Reverse charge
L’obbligo di emettere fatture in regime di “Reverse Charge” è stato progressivamente ampliato. Si tratta della “inversione contabile” in base alla quale è il cliente ad integrare la fattura con l’indicazione dell’IVA e a versarla all’erario.
vivicentro.it-economia / La lente del Fisco su conti correnti e rapporti finanziari. “Basta alibi contro l’evasione”
Ufficiale: Ischia ingaggiato Jerry Vandam

La Società Sportiva Ischia Isolaverde comunica di essersi assicurata le prestazioni sportive di Jerry Vandam. Difensore, nato l’8 Dicembre 1988 a Lilla (Francia), cresce nel settore giovanile della squadra della sua città, con la quale fa il suo esordio in prima squadra nel 2007. Con il Lilla, guidato dall’ex tecnico della Roma, Rudi Garcia, Vandam conquista il titolo di Ligue 1 e fa il suo esordio anche a livello europeo, totalizzando 11 presenze. Nel 2011, viene ceduto in prestito al Caen con il quale inanella 36 presenze. Nelle ultime stagioni ha giocato in Belgio con le maglie di Mechelen e Waasland-Beveren.
L’operazione è stata perfezionata grazie alla consulenza dell’agente Christian Bosco che ha rappresentato l’agenzia transalpina che cura gli interessi del calciatore.
Il giocatore ha già disputato due sedute di allenamento con i nuovi compagni. In questi giorni si attende il transfer dalla Federazione Belga (Union Royale Belge des Sociétés de Football Association).

Ischia: ripresa degli allenamenti. Out Pepe, ore decisive per la firma di Vandam

L’Ischia Isolaverde è tornata ad allenarsi dopo le festività pasquali, ai Camaldoli come di consueto al campo sportivo “Kennedy A”. I gialloblu sabato saranno di scena in trasferta contro la capolista Benevento che viaggia sempre di più verso la promozione diretta in Serie B. La seduta di allenamento si è aperta con un iniziale lavoro atletico (prevalentemente impostato sulla forza), agli ordini del preparatore Falanga, il gruppo ha proseguito con esercizi col pallone, chiudendo la seduta con una partitella a tutto campo. Mister Porta sta cominciando a impostare l’undici da mandare in campo sabato, effettuando alcune variazioni in chiave tattica. Il tecnico procidano con molta probabilità confermerà la difesa a 4, in vista anche dello squalificato Bruno sulla fascia destra e dell’ infortunato centrale difensivo Filosa. Porta ieri durante l’allenamento ha schierato al posto di Bruno, il probabile nuovo acquisto Jerry Vandam, che potrebbe essere tesserato nella giornata di oggi. L’esperto calciatore di colore, che vanta trascorsi nelle massime serie francese e belga (apparizioni anche in Europa League), ha convinto il tecnico e lo staff gialloblu. Al centro della difesa al fianco di Moracci è stato provato il giovane Davide Savi che è tenuto a sostituire l’infortunato Filosa.
Alla ripresa degli allenamenti ieri hanno assistito da bordo campo gli infotunati Pepe e Filosa. L’ex Vigor Lamezia nella giornata di venerdì si sottoporrà ad una approfondita visita specialistica presso lo studio avellinese dell’ortopedico Pisaniello e quasi certamente lunedì sarà effettuato l’intervento al ginocchio infortunato. I tempi di recupero potrebbero essere stimati di un mese. Si spera di averlo nella parte finale della stagione,con una forma fisica giusta,per dare un contributo in più nella doppia sfida play-out. Assente anche il portiere Rino Iuliano, che ha goduto ieri di un permesso da parte della società e si riaggregherà al gruppo questa mattina, quando è prevista la seconda seduta settimanale.
Summit sulla Sicurezza Nucleare. La minaccia della bomba sporca
GIANNI RIOTTA : Summit sulla Sicurezza Nucleare
Il Summit sulla Sicurezza Nucleare che si apre domani a Washington, presenti 51 Paesi, discuterà della minaccia del terrorismo atomico, tra arcani linguaggi e sigle che, di solito, annoiano a morte i non addetti ai lavori. L’incontro sarà il quarto, ed ultimo, della serie promossa nel 2010 da un presidente Obama ancora non rassegnato, come adesso purtroppo, ai mali del mondo e, per renderlo cruciale alla vostra attenzione, basta il video sequestrato in novembre a un terrorista dell’Isis, attivo in Belgio. Documenta il pedinamento di uno scienziato nucleare, dirigente di una centrale del Paese dove, secondo l’analista Ian Bremmer, «gli impianti atomici, fino ai recenti attentati, erano del tutto indifesi contro i terroristi». Laura Holgate, del National Security Council, considera «inevitabile» un prossimo attentato con una bomba «sporca» e materiale radioattivo, uranio arricchito o plutonio: «Sono sorpresa non sia ancora accaduto, ordigni del genere sono semplici da concepire».
Obama aveva perciò lanciato i Nuclear Security Summit, con qualche primo successo, 13 Paesi hanno eliminato ogni materiale convertibile a usi terroristici, almeno due dozzine di reattori hanno abbandonato l’uranio Heu, ad alto rischio, per l’uranio Leu, non adatto ad impieghi militari.
Uno studio del Council on Foreign Relations indica nella rimozione di ogni deposito di uranio arricchito Heu dall’Ucraina 2012, un risultato decisivo, in un’area battuta da miliziani di ogni risma. Spesso i singoli Paesi hanno promosso cosiddetti «pacchi dono», intese ad hoc per prevenire attentati radioattivi.
Il «pacco dono» più importante, siglato da 35 Stati, impone standard rigorosi nella gestione delle scorie e del materiale radioattivo, ma l’incombere della Seconda Guerra Fredda, Medio Oriente, Est Europa, Pacifico, induce Russia, Cina, India e Pakistan, potenze atomiche, a non firmarlo. 1800 tonnellate di materiale nucleare che possono improvvisare un ordigno radioattivo, restano sparse nel mondo, in centinaia di siti. Molti, come in Belgio, difesi da una rete arrugginita e da un paio di vigilantes attempati e, paradossalmente, mentre Isis progetta di acquisire uranio arricchito, i nostri leader perdono interesse al tema.
La Russia di Putin non parteciperà all’incontro di domani, «non vogliamo lasciare agli americani il controllo di un tema strategico», in realtà perché le relazioni Mosca-Washington sono pessime e i rapporti Putin-Obama «radioattivi». L’Iran non si impegna, malgrado il recente accordo nucleare, la Corea del Nord, allarme nucleare rosso, latita. Il Pakistan, mercato delle pulci di ordigni nucleari, è infiltrato dal terrorismo, vedi strage di Lahore, ma con servizi segreti, clan talebani, al Qaeda, intenti a complottare sul ricatto atomico.
Alla vigilia dell’ultimo Nuclear Summit, un rapporto dell’Università di Harvard denuncia dunque il «pericoloso declino» nell’attenzione internazionale contro il terrorismo nucleare. Quando Obama vedrà in privato il presidente cinese Xi Jinping a Washington, l’agenda avrà in primo piano economia, commercio, valute, poi la frizione militare sulle rotte navali del Pacifico, solo in coda le bombe «sporche».
I leader sono sempre, come noi cittadini, distratti dai guai del presente, incapaci di concentrarsi sui pericoli a venire. Barack Obama, che nel 2009 ebbe l’idea dei Nuclear Summit, ha maturato un pessimismo esistenziale sul reale potere della Casa Bianca di cambiare in positivo il mondo, e lo confessa nella malinconica intervista al periodico «The Atlantic». I lettori riflettano sui lavori di Washington e sulle 1800 tonnellate di materiale radioattivo a rischio. Una bomba «sporca» non sarebbe Hiroshima e Nagasaki, con 250.000 vittime, ma il terrore di un attacco che si irraggia nel tempo, costringendo a sgombrare a lungo, o per sempre, popolose città, avrebbe un impatto agghiacciante sulle nostre coscienze. In Gran Bretagna, Italia, Germania, Stati Uniti, ora in Francia, il terrorismo ha sempre compresso le libertà civili. Un attacco radioattivo con migliaia di morti e aree contaminate a che prova metterebbe una democrazia? Le istituzioni resisterebbero, o l’opinione pubblica, impaurita, subirebbe una svolta autoritaria? Questa è la posta in gioco al Summit Nucleare, noioso nei verbali ma strategico per le nostre vite.
Facebook riotta.it
vivicentro.it-editoriali / lastampa : La minaccia della bomba sporca GIANNI RIOTTA
Il velo sugli occhi
MASSIMO GRAMELLINI
MASSIMO GRAMELLINI Il marito fa bene a proteggere dagli sguardi degli altri commensali la moglie con cui sta al ristorante? Sui social dell’Arabia Saudita il dibattito impazza. Non mancano gli illuminati che ritengono sufficiente l’armatura che copre la donna da capo a piedi e considerano ridondante, quasi lo svolazzo eccessivo di un artista, l’interposizione di un ulteriore pezzo di stoffa tra il vetro opaco e la sagoma da corvo della signora. Ma molti altri spalleggiano la decisione del maschio: il suo desiderio di ammirare in esclusiva le fattezze, sia pure insaccate, della moglie sarebbe la prova di quanto lui ci tenga a lei. Altro che quegli occidentali castrati che ormai alle donne permettono di tutto, persino di guidare, e infatti nessuno si stupisce se la loro società va allo sfacelo.
Anche tra castrati, però, ci poniamo qualche domanda. Fino a quando continueremo a fare affari con questo brandello di Medioevo che sobilla i fondamentalisti mentre sta sotto l’ombrello degli americani? (Sono le stesse parole di Donald Trump, lo so). Il cameriere avrà passato i piatti alla signora con una carrucola? E soprattutto: per segregarla così, aveva senso invitarla a cena fuori? Un marito davvero innamorato le avrebbe portato a casa un take-away.
vivicentro-opinione / lastampa Il velo sugli occhi MASSIMO GRAMELLINI
L’Europeo si allontana, ma per Callejon c’è il rinnovo
La Repubblica scrive su Josè Callejon
“L’attaccante è la chiave di volta di un 4-3-3 efficace. Qualche gol in meno (in campionato) ma il contributo è sempre stato prezioso. «È già in doppia cifra considerando tutte le competizioni, quindi non c’è problema se segna un po’ meno», dice Sarri. Del resto, per l’allenatore Callejon è un bisogno irrinunciabile: 30 partite (su 30) in campionato; 2 (su 2) in Coppa Italia; 7 (su 8) in Europa League. Praticamente sempre in campo. Unico neo: non è riuscito a tornare in campo con la sua Spagna: nemmeno pre-convocato, come toccato invece a Reina e Albiol. Quindi per lui l’Europeo obiettivamente si allontana. Ma il suo traguardo si chiama scudetto e poi potrà firmare il rinnovo biennale del contratto. Il suo destino, del resto, è cambiato: in estate era considerato partente, adesso è un titolare inamovibile con l’obiettivo di chiudere in azzurro la carriera. Il feeling con città e tifosi è altissimo. Callejon proverà ad essere determinante domenica al Friuli contro l’Udinese, in un match complicato per la situazione relativa al ritorno dei nazionali”.
Callejon, Mertens, Ghoulam e Albiol: futuro incerto
I possibili rinnovi e il futuro
La Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione sui rinnovi in casa Napoli: “Giuntoli dovrà valutare anche le posizioni di altri giocatori in scadenza nel 2018. Con il procuratore di Callejon ci sarà un incontro a metà di maggio. E la stessa cosa accadrà anche per quanto riguarda Dries Mertens. Nel suo caso, però, la discussione potrebbe allargarsi anche all’aspetto tecnico: l’esterno belga, infatti, non sarebbe contento del ruolo di riserva al quale lo ha destinato Sarri in questi mesi. Ghoulam, invece, avanzerà qualche pretesa di carattere economico. Insomma, chiederà un robusto adeguamento dell’ingaggio, oggi intorno al milione di euro. Incerto anche il futuro napoletano di Raul Albiol, che nel 2018 avrà 33 anni, decisamente tanti per un difensore centrale: difficilmente gli verrà riproposto il rinnovo anche perché oggi lo spagnolo guadagna 2,5 milioni a stagione”
Klaassen-Napoli, si può fare? Aspettiamo…
I dettagli del possibile affare
Mancano ancora tre mesi all’inizio ufficiale del calciomercato estivo, ma è in questi momenti che si gettano le basi per le prime trattative. Una, ad esempio, è quella che potrebbe portare il centrocampista olandese dell’Ajax Davy Klaassen al Napoli. Un affare di cui si parla ormai da un anno e mezzo, considerando che il calciatore piaceva già alla vecchia gestione Benitez-Bigon. 23 anni, su Klaassen il Napoli. Il Corriere dello Sport scrive che “si è proiettato in largo anticipo, ottenendo una specie di opzione morale. Le valutazioni verranno fatte poi, tecnicamente ed economicamente, ma intanto Klaassen resta solidamente inchiodato nel libro dei desideri”.
Insigne chiede il doppio per firmare il rinnovo
I dettagli
Raffaele Auriemma scrive su Tuttosport in merito ai rinnovi di Higuain e Insigne: “Il rinnovo dei loro contratti rappresenta una questione delicata, su cui le parti hanno preferito rinviare ogni decisione a dopo il 15 maggio. In nome del tricolore: si può fare. Anche se le “diplomazie” sono già all’opera per arrivare a quella data con una base sulla quale, poi, andare a fare una scelta. Su Higuain, la proposta del Napoli non ha più segreti: rinnovo con prolungamento dal 2018 al 2020, ritocco dell’ingaggio dagli attuali 5.5 a 7.5 milioni a stagione, con l’adeguamento della clausola rescissoria dai 94 di oggi a 105 milioni. Finora non è arrivata risposta dalla famiglia del Pipita che, con il papà Jorge e il fratello Nicolas, gestisce gli interessi del bomber che domenica staccherà il tagliando con le 100 presenze in A, tutte con la maglia del Napoli. La indosserà anche nella prossima stagione? Sembrerebbe di sì, ma non è escluso che a fine maggio possa arrivare l’assalto di club come il Bayern (potrebbe cedere per 100 milioni Lewandowski al Psg) oppure i due Manchester. Il discorso vale anche per Insigne, pure lui appetito da svariati club europei che hanno sondato la disponibilità attraverso i suoi manager, Fabio Andreotti e Antonio Ottaiano. Il fantasista ha un contratto con il Napoli che scadrà nel 2019 e punta al raddoppio dell’attuale ingaggio da 1.1 milioni a stagione. I primi contatti ci sono stati e hanno fatto registrare riscontri positivi da entrambe le parti”
ESCLUSIVA – Mainolfi: “I nostri ragazzi stanno crescendo: i conti alla fine”
Queste le sue parole in esclusiva
La Juve Stabia e l’attività di base: è da qui che si comincia a forgiare i campioni del futuro. Abbiamo incontrato Saby Mainolfi, coordinatore attività di base SS Juve Stabia, persona squisita e competente che tra i vivai del calcio italiano viene molto apprezzato per le sue capacità lungimiranti sui giovani calciatori.
Il settore di base della Juve Stabia giorno dopo giorno riesce a stupire, qual è il segreto?
“Il segreto non esiste, c’è voglia di lavorare e di portare avanti un discorso prettamente legato al calcio, coinvolgendo sia scelte sui singoli calciatori, sia metodologie d’allenamento che possano risaltare la tecnica, l’intensità e l’integrazione tra i vari atleti provenienti da province diverse”.
Non ti puoi nascondere: molti operatori parlano delle “Vespette”…
“Il merito non può essere di una persona sola, ma va attribuito a tutto il gruppo di lavoro, dal Direttore Turi, al capo osservatori Maresca, al segretario Esposito, ai tecnici Santaniello, Cocchiarella, Volpe, Russo, Petrillo, ai dirigenti Zullo e De Vincentis. Se la squadra funziona i meriti arrivano, fa piacere sentire parlare del nostro operato, ma spero che sia l’inizio di un progetto: per tirare le somme bisognerebbe attendere almeno un triennio”.
Lo staff dell’attività di base, la chiama “Maestro”, può dirci il motivo?
“Nel gergo calcistico si usa spesso la parola Direttore, da un senso di “anzianità”, quindi scherzando con le persone le invito a chiamarmi con più confidenza; un nostro tecnico mi ha iniziato a chiamare Maestro e così è andata”.
In queste festività le squadre da lei coordinate hanno raggiunto le finali in tutti i tornei disputati, un ottimo traguardo
“Direi che possiamo essere soddisfatti, ci siamo confrontati con altre realtà professionistiche e abbiamo dimostrato il nostro valore. Nel calcio bisogna sempre migliorarsi e soprattutto mai esaltarsi nei momenti positivi e mai abbattersi nei momenti negativi: ora dobbiamo lavorare spediti fino al 15 giugno, poi valuteremo il tutto”.
Sappiamo che lei è un grande estimatore del compianto Cruijff, cosa le ha insegnato il suo mito?
“Cruijff ha portato grandi novità al calcio e ho assimilato due cose in particolare: il calcio è il gioco più facile al mondo e la tecnica e la creatività sono la sua bellezza”.
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Il Napoli prenota Caceres, ma ad una garanzia
Tutto sul difensore della Juventus
Uno dei reparti da rinforzare, per il Napoli, è quello della difesa: va aumentata la qualità media del reparto, va aggiunta almeno una pedina che possa essere in grado di cambiare, senza far venir meno la qualità, i titolari azzurri. Uno dei nomi più in voga è quello del difensore della Juventus Martin Caceres: 29 anni, uruguaiano e in scadenza di contratto. Secondo Il Corriere dello Sport, “ha esperienza, un curriculum vitae da far impallidire, e va ritenuto prenotato, aspettando che la rieducazione dopo l’infortunio diventi garanzia. Parametro zero, scudetti e coppe in bacheca: è (anagraficamente) un’eccezione, per essere in regola ad alti livelli”.
Gabbiadini pronto a chiedere la cessione
I dettagli sul talento azzurro
E’ possibile che un gol possa portare a conseguenze paradossalmente negative? Se ti chiami Manolo Gabbiadini e giochi poco nel Napoli perchè davanti a te hai uno come Gonzalo Higuain, allora si. Come riferisce il Corriere del Mezzogiorno, Manolo per qualche tempo aveva affidato al suo procuratore gli sfoghi di insoddisfazione per il mancato utilizzo: “il gol al Frosinone a inizio anno aveva ancor più aumentato le sue quotazioni, ma Aurelio de Laurentiis era stato irremovibile: Gabbiadini resta al Napoli. Nonostante offerte significative che avrebbe rimpinguato le casse del suo club. Un gol che sortì quasi un effetto boomerang: Gabbiadini si autocondannò a rimanere nel Napoli, è considerato patrimonio del Napoli”.
Higuain-Napoli, non si escludono colpi di scena
I dettagli
La Gazzetta dello Sport scrive sul contratto di Higuain: “L’ultimo incontro tra il padre e il fratello del Pipita, con i vertici del club, è stato a settembre dello scorso anno, a Venezia. La parti ebbero un primo approccio che aveva un unico scopo, studiare e individuare un modello, un contratto in grado di soddisfare tutti. I parenti dell’attaccante argentino chiesero di rivedere la clausola rescissoria, di abbassarla di qualche decina di milioni, in modo da non precludere al giocatore eventuali nuove esperienze. L’opposizione di De Laurentiis non piacque, allora, agli Higuain e ormai si avvicina un nuovo appuntamento, sempre con il presidente del Napoli, per ridiscutere l’accordo che scade nel 2018. L’impressione è che potrebbero esserci dei colpi di scena. E non sarebbe una sorpresa perché l’interesse di alcun top club europei (Bayern Monaco e Chelsea sarebbero pronti a follie) per il Pipita è noto. La questione è destinata ad andare avanti per mesi”
Coprifuoco a Bruxelles; non dichiarato, non voluto ma.. (VIDEO)
Dolore e paura a Bruxelles Sembra che nella Citta’ vi sia il coprifuoco
Nelle vie del centro poche persone frettolosamente attraversano le strade, in pochi si fermano a guardare le vetrine, o a fare acquisti, le Piazze e i Parchi sono desolatamente vuoti, sembra che nella Citta’ vi sia il coprifuoco.

Bruxelles, 29 Marzo 2016, anche se uno splendente sole illumina la Citta’, l’atmosfera che si respira e’ spettrale.
In questi giorni, dopo gli attentati, per le strade di Bruxelles, non vi sono file ne assembramenti: ci si sposta poco con i mezzi pubblici, autobus e tram si prendono solo in caso di necessita’. La gente ha paura, si guarda con circospezione, si controllano i movimenti delle persone vicine, basta una busta, un pacco, una valigia incustodita, per far scattare l’allarme bomba.

Solo nella Piazza del Palazzo della Borsa vi e’ un via vai continuo di persone che portano un lumino, un fiore, un disegno, un giocattolo, in ricordo delle 32 persone che sono state barbaramente trucidate nei vili attentati di Martedi’ nell’Aereoporto di Zaventem e Malbeek.
Raffaele Ametrano: Contro il Messina per chiudere la pratica salvezza e programmare il futuro. Sui giovani…
Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato in collegamento telefonico l’ ex calciatore della Juve Stabia e dell’Avellino, Raffaele Ametrano.
Di seguito le sue dichiarazioni.
Il calcio italiano piange la scomparsa di Cesare Maldini: Si, sono giorni tristi. Ricordo il mister con affetto, calcisticamente mi ha insegnato valori importanti, tanto da volergli bene come un secondo padre. Un grande maestro che purtroppo ci lascia, da sempre distinto per la sua umiltà, generosità e capacità di capire e comprendere i ragazzi. Fu allenatore dell’Italia under 21 nel 1996 e io ne facevo parte, fu un’esperienza indimenticabile e fondamentale per la mia carriera. Lo ricordo con immenso amore e con tanti aneddoti da raccontare. Indimenticabile quella cavalcata che si concluse con la vittoria dell’europeo del 1996, un successo da incorniciare. Il mister mi convocò nonostante le due giornate di squalifica, non l’avrebbe fatto nessun allenatore al mondo, effettivamente mi premiò per l’ottimo biennio disputato.
Sei legato all’Udinese in quanto allenatore del settore giovanile, la vittoria dei friuliani ha in pratica chiuso il campionato: Si, ora per il Napoli diventa tutto più difficile con 6 punti da recuperare. Indubbiamente un duro colpo da digerire se consideriamo la marcia inarrestabile della Juve che continua a non perdere colpi. Credo che la Juve continuerà a mantenere questi ritmi, poi ovvio tutto può succedere, Il calcio italiano è strano e non è detta l’ultima parola. Chissà che non si possano aprire nuovi scenari, magari già dal prossimo turno, laddove sabato sera la Juve farà visita in casa del Milan. È pur sempre una partita delicata e aperta a qualsiasi pronostico, ed eventualmente il Napoli che giocherà in casa contro il Verona potrebbe riaccorciare.
Domenica, al Menti la Juve Stabia affronterà il Messina, cosa ti aspetti da questo gara: Il Messina è virtualmente salvo, mentre la Juve Stabia ha bisogno di punti per raggiungere la salvezza prima possibile. Come spesso accade nel calcio, la squadra che ha bisogno di punti, scenderà in campo agguerrita con la consapevolezza di non poter fallire. Sarà importante centrare questo successo per archiviare il discorso salvezza e iniziare a programmare con tranquillità la prossima annata, gettando le basi per un campionato da vertice.
Immaginavi un’annata in chiaroscuro da parte delle vespe: Quest’anno per impegni di lavoro ho seguito poco le vicende della Juve Stabia, non nascondo però, di chiedere info e di dare sempre un’occhiata ai risultati. Le annate sono sempre particolari, quest’anno è andata così. Spero, e di questo ne sono convinto, che ci sia ancora la voglia e l’entusiasmo di ripartire per l’anno venturo con un progetto serio e ambizioso. Lo merita una piazza così bella e affascinante, e soprattutto i tifosi che hanno a cuore le sorti di questi colori.
L’ex presidente Roberto Fiore, ha espresso il suo disappunto sul mancato decollo da parte della Juve Stabia, a differenza di altre piccole realtà attuali. Ritiene che ci siano ancora tutt’ora stabiesi che non amano questa squadra. Non so a chi si riferisse. Per quanto mi riguarda, appena ebbi la possibilità di giocare, accettai subito la proposta con entusiasmo. Quell’annata balorda si concluse catastroficamente, partimmo con ambizioni di vincere quel campionato, e addirittura culmino’ con la retrocessione in serie C2. Solo con l’unione di tutte le componenti riuscimmo a riscattarci nell’annata seguente vincendo quel campionato. Nel calcio conta la programmazione, il Sassuolo lo ha dimostrato in questi anni; sono partiti dal basso con un progetto importante, per poi consolidarsi in serie A senza recitare il ruolo da meteora. Ci sono stabiesi che non amano la Juve Stabia? Dispiacere se cosi fosse, la squadra è un patrimonio di tutti visto che da sempre la società stabiese, all’apice del suo blasone ha portato in alto il nome di questa città.
Il calciatore più forte che hai avuto come compagno di squadra, e in particolare chi ti ha impressionato da avversario: Indubbiamente il talento di Zinedine Zidane, l’ho ammirato sia da compagno di squadra alla Juventus, e sia da avversario. Era un fenomeno. Ho avuto la fortuna di aver giocato in serie A quando militavano tanti campioni. Purtroppo oggi si vedono tanti calciatori potenti fisicamente, ma con poca qualità, e nello stesso tempo si da poco spazio a calciatori italiani. Alleno da due anni il settore giovanile qui ad Udine, ci sono ragazzi bravi, ma in Italia trovare dei talenti puri si fa molta fatica. Quando giocavo nel settore giovanile c’era talento, infatti lo dimostrano le tre vittorie consecutive nell’ europeo di categoria nel 1992-94-96. In quell’ Italia under 21 vittoriosa nel 1996, ebbi la fortuna di giocare quel torneo, facente parte di quel gruppo virtuoso con ragazzi di prospettiva. La crescita fu esponenziale e si confermó quasi in toto quell’ossatura appena 10 anni dopo, con la vittoria della Coppa del Mondo conquistata in Germania.
Armando Mandara



