Gazzetta – Una parola salva Higuain dalle 10 giornate, ma saranno 4
Gragnano: docente precipita dalla finestra dell’istituto
Tragedia sfiorata stamattina presso l’IPIA “Ferrari” di Gragnano.
Erano passate da poco le nove e trenta quando un ingegnere d’origini stabiesi R.M. docente presso la scuola di via Santa Croce si è recato in bagno all’interno della segreteria. Nel frattempo, un bidello non vedendo nessuno all’interno della stessa, ha chiuso a chiave la porta lasciando il professore chiuso dentro al bagno all’interno dei locali della segreteria.
Probabilmente, preso dal panico, l’ingegnere invece di fruire del telefono della segreteria o magari di utilizzare la sua utenza mobile e farsi aprire la porta, ha pensato bene di scavalcare dalla finestra che si trova al primo piano dello stabile, ma qualcosa non è andato per il verso giusto, infatti, il malcapitato docente è caduto nel vuoto. Pronti sono intervenuti gli operatori del 118 che hanno trasportato in gravi condizioni ma non in pericolo di vita il professore presso l’ospedale San Leonardo di Castellammare.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione di Gragnano che hanno provveduto ad ascoltare le testimonianze dei presenti all’interno dell’istituto.
Giovanni Matrone
Mazzeo dopo Benevento-Ischia Isolaverde 3-2 : Ottima prestazione in campo

Al termine del match tra Benevento e Ischia Isolaverde abbiamo raccolto le impressioni dell’attaccante del Benvento, Fabio Mazzeo. Ecco le sue dichiarazioni:
Non penso ad una giornata storta, solo con un pizzico di fortuna in più si poteva vincere più agevolmente. La prestazione è stata comunque positiva nonostante il primo “caldo” della stagione. Dopo la vittoria di oggi,domenica si andrà a Cosenza in una trasferta che può valere tanto per il futuro della stagione? “A Cosenza andremo per fare il quindicesimo risultato utile consecutivo e comunque per vincere perché vogliamo raggiungere il nostro obiettivo”. Un’Ischia che oggi ha saputo dare del filo da torcere alla capolista,chiudendo la prima frazione di gioco sul risultato di 2-2.” Mi aspettavo che l’Ischia, come le altre squadre che vengono qui da noi, facesse la partita della “vita” ma è normale che sia così visto che siamo in testa. Nonostante la partita sia incominciata alle 17:30,il caldo primaverile si è incominciato a far sentire? “Il primo caldo si è sentito ma la nostra condizione è ottima e abbiamo corso tanto anche oggi. Rispetto a quando era a Perugia, qui si gioca meglio ma spero che alla fine il risultato sia lo stesso. Spero di raggiungere la doppia cifra ma penso prima alla squadra“.
Auteri dopo Benevento-Ischia Isolaverde 3-2 : L’importante era vincere

Al termine del match tra Benevento e Ischia Isolaverde abbiamo raccolto le dichiarazioni del tecnico, Gaetano Auteri. Ecco le sue dichiarazioni:
Una partita anomala quella di gioca. A volta capita nel calcio che la squadra che manifesta superiorità in campo si trova a dover rimontare. Poi, però, dopo il vantaggio abbiamo corso un solo rischio che può starci. Il Benevento ha creato tanto è ha rischiato poco anche se il risultato potrebbe dire il contrario. Abbiamo mantenuto compattezza e senso tattico e alla fine siamo usciti vincitori. Nessuno ci regala nulla ed è anche normale che sia così. Non ho mai pensato che gli avversari debbano farci vincere solo perché siamo primi: è sbagliato un pensiero simile e sarebbe eticamente sbagliato se fosse altrimenti. Francamente una partita come quella di oggi è difficile anche da commentare: abbiamo creato tanto ma in campo siamo stati messi a dura prova da un punto di vista emotivo visto l’andamento della gara. Il rigore? Lasciamo perdere, è meglio. Abbiamo creato tanto, oggi sembrava che la palla non volesse proprio entrare. L’importante è che, nonostante la partita anomala e che poteva farci innervosire, abbiamo mantenuto la calma e siamo usciti vincitori. Angiulli e Troiani? Hanno disputato entrambi un’ottima gara tenendo presente che, pur non giocando sempre, sono stati sul pezzo per tutti i 90′.
Il Pungiglione Stabiese: Altro piccolo passo verso la salvezza
Il Pungiglione Stabiese programma sportivo in onda su ViViradioWEB
Il Pungiglione Stabiese sarà condotto da Mario Vollono e andrà in onda oggi 04 aprile alle ore 20:10.
- Link per ascoltare dal pc: https://37.187.93.104/start/viviradioweb/ (il link è ottimizzato per Google Chrome, per altri browser web bisogna installare Java https://www.java.com/it/download/)
- Link per ascoltare dai dispositivi mobili: https://lyra.shoutca.st:8212/
-
Sui cellulari e dispositivi mobili è possibile installare l’applicazione TUNEIN e cercare ViViRadioWEB
- ( https://www.spreaker.com/show/vivi_radio )
In questa puntata studio ci saranno Gianluca Apicella (Magazine Pragma), Mattia Longobardi (Resportweb), Salvatore Sorrentino e Claudio Scotognella (ViViCentro).
Parleremo del pareggio della Juve Stabia con la Fidelis Andria.
Partita soporifera e avara di emozioni tra due squadre che già dalle prime azioni mostravano la voglia di non rischiare e di portare a casa un punto che avrebbe accontentato entrambe le formazioni.
La partita è terminata con il classico pareggio ad occhiali, con i pugliesi che si avvicinano alla salvezza matematica grazie alla sconfitta del Monopoli in casa. Le Vespe incamerano un altro punto fondamentale per il proprio percorso per evitare i play out.
Il pubblico di casa presente in oltre duemila unità, a fine gara si è lamentato per l’atteggiamento troppo rinunciatario delle squadre in campo.
Parleremo della prossima partita con il Messina con il collega Fabrizio Bertè di Radio Messina Sud.
Chiuderemo la puntata come di consuetudine parlando del settore giovanile della Juve Stabia.
Ci collegheremo telefonicamente con Alberico Turi responsabile del settore giovanile della Juve Stabia.
Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.048.73.45 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.
Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.
“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti!
Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.
Napoli, storia di Massimo Aragione: tassista che accanto alle tariffe ha incorniciato la sua laurea
La laurea di Massimo Aragione
Laurea di Massimo Aragione : “Mi sono rimboccato le maniche pur di lavorare, sogno un’Italia meritocratica”
Entri in taxi. Posto dietro l’autista. Lui si allaccia la cintura e parte. “Mi piacciono le regole”, spiega. In una Napoli che è un’esplosione di colori, in una giornata di sole e primavera, l’auto sfila sul lungomare e lo sguardo invece di evadere e guardare il golfo cade sul prospetto delle tariffe. Accanto alle corse, plastificata, come in un quadro, c’è una laureain Sociologia: “Università degli studi di Napoli Federico II: il dottor Massimo Aragione ha superato l’esame il 10 luglio 2007 con una votazione di 110 su 110 con lode”.
Un tassista laureato. Ma non è questa la notizia. È quella laurea incorniciata. Quella di Massimo Aragione è la storia di un ragazzo nato negli anni ’70, che ha studiato e cercava un posto di lavoro con la sua laurea. Ma alla fine, come dice lui “si è rimboccato le maniche” e ha scelto l’impiego che ha trovato.
La prima domanda è diretta: “Perché esporre la laurea nel taxi, come se fosse appesa in uno studio professionale, in bella mostra?”.
“Per tre motivi – risponde Massimo Aragione – Uno perché questo taxi è il mio studio, il mio lavoro, il posto in cui vivo gran parte della mia giornata. Due: per provocazione rispetto a tutti quelli che dicono che noi ragazzi non abbiamo voglia di fare nulla e che siamo dei bamboccioni. Io mi sono rimboccato le maniche. Ho appeso la laurea alla poltrona del mio taxi e lavoro otto ore al giorno in una città folle, in cui guidare è una vera avventura. E terzo perché spero nel colpo di fortuna, magari prendo un passeggero importante che legge della mia laurea, mi fa un colloquio e mi offre un posto di lavoro”.
Ride il trentanovenne, che si è ritrovato tassista quasi per caso. “È un lavoro che faccio con orgoglio. Mio padre era tassista e ha sempre mantenuto la famiglia. Io ho studiato con i soldi del taxi di mio padre”. E i ricordi diventano presenti: “Io studiavo e studiavo e mio padre mi ripeteva. Non ti preoccupare, fai quello che ti piace. Se ti va male, quando vado in pensione ti prendi il mio taxi. È un lavoro faticoso e alienante, ma almeno hai una certezza”. Massimo Aragione ha provato a giocare la sua carta. Ha lavorato a Verona e poi a Dublino. “Sogno un’Italia meritocratica – continua sorridere- A Dublino ho cominciato a lavorare come cameriere e sono stato assunto in banca. Io credo nell’ “I can do it” . In Irlanda tutto era possibile”. Ma Aragione è tornato a Napoli.
“Ho cercato lavoro e lo cerco tutt’ora, mandando curriculum ovunque, intanto ho preso il lavoro che ho trovato, che ho visto fare a mio padre per tutta la vita, fino a quando non è andato in pensione. Faccio il tassista da 14 anni e ho comprato la mia licenza con un mutuo decennale. Non è facile andare avanti ogni giorno. Non è facile il rapporto con la città, con i colleghi, con i clienti, ma la laurea appesa dietro al sedile mi ricorda però di continuare a sognare in un’Italia meritocratica, in cui chi studia e non molla, va avanti. Io continuo a cercare un lavoro … in una grande azienda magari”.
La corsa è breve. La chiacchierata finisce. Il taxi 3211 scorre via nel traffico. Rimangono le parole di Massimo Aragione (“Io ho voglia di lavorare e non mi arrendo”), rimane quella laurea in bella mostra nel suo ufficio su quattro ruote e rimane il sole di aprile.
EDIZIONE vivicentro.it-sud
vivicentro.it-sud-cronaca / larepubblica / Napoli, storia di Massimo: tassista che accanto alle tariffe ha incorniciato la sua laurea di CRISTINA ZAGARIA
#LaRiscopertaDeiFatti- Ciao scudetto, è stato un piacere
La sostanza, per citare il noto giornalista, e scrittore, Travaglio è questa: I fatti separati dalle opinioni. Perché, fondamentalmente, senza fatti si può dimostrare tutto e il contrario di tutto mentre con i fatti no. L’intenzione sarebbe quella, essere quanto più sistematici possibili. Se è fatto giusto, chapeau, mentre se è fatto sbagliato, guai. E ci perdoni ancora Travaglio se utilizzeremo la sua idea per parlare di calcio, ma al popolino piace così.
Il fatto è che over. E sì, è stato bello. Ma 6 punti da recuperare in sette partite sono un po’ tanti, considerando questa Juve inesauribile, alla 20esima vittoria in 21 partite.
Il fatto è che questa Roma, uscita trionfante dal derby contro la Lazio, incomincia a far paura. Il secondo posto, che vale l’accesso diretto in Champions, è oro. Perderlo significherebbe buttare all’aria un’intera stagione. E anche quella successiva.
Il fatto che la seconda ammonizione ad Higuain non c’era.
Il fatto è che Koulibaly andava sanzionato per il fallo su Duvan Zapata, che gli sarebbe costato la seconda ammonizione.
Il fatto è che i direttori di gara tolgono e mettono e che non si trattata di una nuova calciopoli, ma di semplice incompetenza. Non dovrebbero arbitrare in serie A, questo sì.
Il fatto è che se si continuano a trovare scuse lo scudetto non si vincerà mai. Nemmeno con un Higuain così.
Il fatto, però, è che il comportamento di Higuain è giustificabile. Il pipita ha voluto difendere il suo, il pipita ha voluto sfogare la sua rabbia, per uno scudetto che è stato perso, per un epilogo che appare troppo crudele.
Il fatto è che lo scudetto è stato perso da episodi, singoli episodi. L’espulsione di Higuain, l’infortunio di Reina, l’entrata di Gabriel, la papera di Gabriel. Ma anche il gol di Zaza, la sconfitta a Bologna. Episodi, semplici episodi, che oscurano una stagione a dir poco eccezionale.
Il fatto è che l’Udinese ha giocato come mai in stagione, con la fame di chi vuole dimostrare qualcosa, di chi vuole vincere. Forse fin troppa fame, e cattiveria, quando Danilo ha spinto in mal modo il compagno di squadra Badu, reo di star calmando Higuain. Prima uomini, poi calciatori. Ieri non è sembrato proprio così.
Il fatto è che l’abbraccio di Gabbiadini ad Higuain, per stemperare gli animi e tranquillizzarlo, è quanto di più bello c’è nello sport. Il primo che, nonostante sia stato relegato in panchina tutta la stagione ” a causa” proprio del pipita, lo consola. Parlavamo di uomini e calciatori: Manolo Gabbiadini è entrambi, in modo splendido.
Il fatto è che Higuain potrà rimanere fuori due o tre giornate, ma il Napoli non può arrendersi. 7 partite, 7 finali, per conservare un secondo posto fondamentale. Chissà magari sarà proprio Gabbiadini a rialzare la squadra, dimostrando di meritare il posto da titolare e l’europeo, in Francia. Il suo momento è arrivato.
Higuain, l’agente: “Se la legge è uguale per tutti, sarà solo una giornata”
Le sue parole
A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nicolas Higuain, fratello e agente di Gonzalo Higuain: “Sono troppo deluso, la sconfitta di ieri mi fa tanto male, ma mancano 7 partite, 7 finali, e si possono vincerle tutte. Matematicamente nessuno dice che il Napoli non può vincere lo scudetto per cui sono ancora ottimista anche se è diventato difficile. La Juve è la squadra più forte, non c’è dubbio però ha avuto qualche aiuto a differenza del Napoli. Contro la Sampdoria, per esempio, hanno fischiato un rigore inesistente contro il Napoli. Vincere lo scudetto è difficilissimo, ma bisogna continuare a vincere.
E’ difficile capire in questo momento della stagione come si possano fischiare 2 rigori contro in 10 minuti tra cui uno netto e l’altro meno. Gonzalo mai nella sua carriera aveva assistito ad una cosa simile, questa cosa fa pensare male.
Ho parlato con Gonzalo dopo la partita, era arrabbiato, deluso, si è sfogato. E’ difficile lottare contro il vento e contro la marea. Ieri si è beccato un giallo per protestare su un fuorigioco che non c’era e aspetto la decisione del giudice sportivo. Abbiamo visto qualche giorno fa un calciatore della Juventus dire una parolaccia all’arbitro, azione non sanzionata per cui mi auguro che la sanzione per Higuain sia di uno o di due giornate. Ha protestato perché non era in fuorigioco come dimostrano le immagini, c’è tanta ingiustizia nel calcio e questo cambia le stagioni. La reazione di Gonzalo è quella di un giocatore che sentiva un’ingiustizia addosso perché c’era il fallo di Felipe su di lui ma l’arbitro non ha fischiato subito. E’ una situazione di gioco e l’arbitro ha aspettato la reazione di Gonzalo prima di fischiare. Era un fallo in Argentina e in ogni parte del mondo, ma non so in Italia. La dignità e l’orgoglio vengono prima di tutto però quando vedi tutte queste cose inizi a pensare male.
Comportamento violento di Gonzalo? Se la legge per il giudice sportivo è uguale per tutti, giacché la testata di Bonucci su Rizzoli non è stata punita, mi aspetto che Higuain sia squalificato solo per una giornata. A Bonucci non hanno dato il cartellino rosso, a Higuain sì per cui una giornata ci sta. Non si può prendere da esempio il comportamento di Higuain e squalificarlo per far capire agli altri cosa non bisogna fare in campo, se non lo si è fatto con Bonucci, non bisogna farlo nemmeno con Higuain. Mi aspetto un verdetto giusto.
Contro il Verona bisogna vincere ad ogni costo e poi aspettare il risultato della Juventus che avrà una partita difficile. Sarà necessario mangiare la rabbia e pensare sempre in positivo, guardare avanti perché la stagione del Napoli è stata eccezionale. Il calcio del Napoli è bellissimo, fa divertire tutti gli spettatori.
Ieri abbiamo davvero capito quanto ha vinto Maradona e quanto è stato difficile farlo. All’epoca c’erano Milan e Inter fortissime, la Roma pure era competitiva e la grandezza di Maradona è incredibile perché vincere qui è quasi impossibile”.
Hamsik: “Siamo molto tristi per la sconfitta, ma ci proveremo…”
Le sue parole
Marek Hamsik ha parlato tramite il suo sito:
“Siamo tristi perchè abbiamo perso tre punti pesanti a Udine. E’ stata una partita all’insegna del nervosismo. Abbiamo perso ma vogliamo riprenderci già dalla prossima partita per tornare a riprendere il nostro cammino. Noi lotteremo per il titolo fino alla fine, finchè è teoricamente possibile ci proveremo. Sono contento di aver raggiunto questo traguardo con il Napoli (record di presenze). E’ una bella soddisfazione”.
Panama Papers, governo annuncia indagine. Il Cremlino: “Manovra contro Putin”
Panama Papers Mossack Fonseca (reuters)
Panama Papers – Il capo dello studio legale Mossack Fonseca: “È un attacco al nostro Paese”. Coinvolti leader internazionali. Nella bufera anche il premier islandese
ROMA – Il governo panamense si dichiara pronto a collaborare per il caso dei cosiddetti “Panama papers”, i documenti diffusi su un network di 214 mila società di comodo (off-shore) basate a Panama presso lo studio legale Mossack Fonseca, che emergono da un’inchiesta dell’Icij, il consorzio internazionale dei giornalisti investigativi del quale fa parte anche il settimanale L’Espresso, che ha pubblicato l’inchiesta in Italia.
I documenti. Re, primi ministri in carica e non, parenti e amici di uomini potenti, attori, calciatori ed ex calciatori di oltre 200 Paesi nel mondo. C’è di tutto nel dossier in questione che consiste in 11,5 milioni di file segreti per un totale di 2,6 terabyte – e-mail, PDF e file – che coprono un periodo che va dal 1970 alla primavera del 2016. I documenti forniscono informazioni su leader attuali ed ex, così come celebrità, che avrebbero presumibilmente riciclato miliardi di dollari, evaso tasse con l’aiuto di società all’estero ed evitato sanzioni e presunte attività finanziarie illegali di alcune delle persone più potenti del mondo.
INFOGRAFICA Come funziona il sistema
I leader internazionali coinvolti. La lista dei personaggi coinvolti è lunga. Ci sono almeno 12 leader mondiali, o ex tali, tra i quali si segnala la presenza del presidente ucraino Petro Poroshenko, del re saudita Salman, del presidente argentino Mauricio Macri, del primo ministro islandese Sigmundur Gunnlaugsson. Ancor più lunga è la lista dei parenti o dei personaggi strettamente associati ai leader. Si va dal cognato del presidente cinese Xi Jinping, alla figlia dell’ex premier cinese Li Peng, agli amici del presidente russo Vladimir Putin, passando per il figlio del primo ministro malaysianoNajib Razak, i figli del premier pachistano Nawaz Sharif, il padre ormai morto del primo ministro britannico David Cameron. Coinvolto anche Nuraly Aliyev, vice sindaco di Astana e nipote del presidente kazako Nursultan Nazarbayev, azionista di una società con sede nelle Virgin Island britanniche le cui attività principali sono comprare e vendere yatch di lusso. Ci sono poi alcuni parenti del re del Marocco Mohamed VI, Pilar di Borbone, sorella maggiore dell’ex re di Spagna Juan Carlos, Rami e Hafez Makhlouf, cugini del presidente sirianoBashar al Assad, Juan Armando Hinojosa, imprenditore vicino al presidente messicano Enrique Penha Nieto.
Tra i nomi dei circa 800 italiani coinvolti, secondo l’Espresso anche il presidente di Alitalia e vicepresidente di Unicredit Luca di Montezemolo.
Il Cremlino: manovra contro Putin. Molte delle persone citate negli articoli apparsi nelle ultime ore hanno segnalato di essere in regola con le norme dei loro paesi. Più aggressiva è stata la risposta del Cremlino. Il portavoce del governo, Dmitri Peskov, ha sostenuto che “l’obiettivo principale” dell’inchiesta è Putin e che contro il presidente russo “non c’è nulla di concreto o di nuovo”. Secondo lui, inoltre, la fuga di notizie è partita dalle mosse di “un ex membro della Cia, del Dipartimento di Stato”. Peskov ha anche scagionato sua moglie, la campionessa di pattinaggio artistico Tatyana Navka, che compare nelle carte dell’inchiesta.
Il mondo del calcio. Secondo l‘Irish Times, nei documenti ci sarebbero i nomi di almeno una ventina di grandi calciatori del passato e del presente appartenenti a top club del calibro di Barcellona, Manchester United e Real Madrid. Fra i nomi quello di Leo Messi e dell’ex interista Ivan Zamorano e del presidente (sospeso) della Uefa ed ex campione della Juventus Michel Platini. Ma nei files risulterebbero anche i nomi di proprietari attuali o del passato di almeno 20 grandi club di calcio, fra cui Inter, Boca Juniors e Real Sociedad. Il quotidiano catalano Sport riferisce che Messi è intenzionato a sporgere querela contro il consorzio Icij e il giornale tedesco ‘Süddeutsche Zeitung’ che per primo ha ricevuto i file e li ha poi condivisi con i 107 giornali di oltre 70 paesi che fanno parte dell’International Consortium of Investigative Journalists.
Attori e registi. Nelle carte compaiono anche i nomi dell’attore e star di blockbuster Jackie Chan e del regista spagnolo Pedro Almodovar.
FOTO Da Putin a Messi, i big internazionali coinvolti
Le autorità di Panama. Come già accennato, la collaborazione offerta dal governo di Panama riguarda la richiesta di assistenza nel caso vengano promosse eventuali azioni legali. Mentre la Procura panamense ha annunciato indagini per verificare eventuali reati rivelati dai documenti.
La difesa dei legali panamensi. Per Ramon Fonseca Mora, capo dello studio legale Mossack Fonseca, l’indagine sulle fortune offshore dei grandi del mondo è “un crimine” e un “attacco hacker” contro Panama “perché molti paesi non gradiscono il fatto che noi siamo molto competitivi nell’attrarre le imprese”.
Il caso del premier islandese. Come detto, è finito nella bufera anche il primo ministro dell’Islanda Sigmundur Gunnlaugsson il quale, assieme a sua moglie, figura come proprietario di una compagnia offshore, la Wintris, acquisita nel 2007. Il politico si è difeso dicendo che non ha violato alcuna norma: la compagnia sarebbe stata usata solo per investire milioni di dollari ereditati, secondo un documento firmato dalla moglie del premier nel 2015. Ma le carte dello scandalo mostrano che Gunnlaugsson aveva il potere di gestire la Wintris “senza alcuna limitazione”, come anche la sua consorte.
Il silenzio della stampa russa. Il grande scoop dei Panama Papers non ha avuto una grande eco oggi in Russia. Solo l’indipendente Novaya Gazeta ha infatti pubblicato l’inchiesta e il dibattito infuria online, principalmente sui social network. In televisione però non se ne fa parola e Russian Today – l’emittente di lingua inglese vicina al Cremlino – segue la linea governativa e accusa apertamente i media britannici per “fissarsi” su Putin quando nei file panamensi figurano anche “figure importanti” del partito Conservatore.
L’ottimismo di Hollande. François Hollande, ha promesso l’apertura di “inchieste” fiscali e di “procedimenti giudiziari”. Per il presidente francese si tratta di “una buona notizia”, in quanto tutto questo scandalo “consentirà di aumentare gli introiti fiscali”.
Gli affari in India di Elettronica Spa. Il quotidiano The Indian Express, unico beneficiario in India dell’operazione dell’Icij, riporta alcuni documenti che parlano di possibili tangenti pagate dalla società italiana Elettronica spa, attraverso due entità offshore, per forniture ad Aviazione militare e Marina indiane. La compagnia ha respinto ogni accusa.
vivicentro.it-economia / larepubblica / Panama Papers, governo annuncia indagine. Il Cremlino: “Manovra contro Putin”
VIDEO – A Vitulazio (Ce), lo spettacolo diurno della ditta Giacomo Del Vicario e figli
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Domenica aprile, in provincia di Caserta, a Vitulazio, la ditta Giuseppe e Ciro Scudo ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di MARIA SS. dell’AGNENA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.
Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.
CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini
SCHERMA – Intervento chirurgico per Aldo MONTANO
Aldo MONTANO
INTERVENTO CHIRURGICO PER ALDO MONTANO, DOMANI A ROMA SOTTO I FERRI LA SPALLA DESTRA DELL’AZZURRO “HO LOTTATO FINO ALLO STREMO PER RIO2016. ORA INIZIA UN PERIODO DELICATO”
ROMA – Aldo Montano sarà sottoposto ad un intervento chirurgico. Domani, a quattro mesi esatti dall’inizio dei Giochi Olimpici di Rio2016, lo sciabolatore azzurro qualificatosi per la prova olimpica individuale, tornerà sotto i ferri presso Concordia Hospital di Roma, per un intervento alla spalla destra.
Nel corso della delicata fase di qualificazione olimpica, infatti, Aldo Montano ha subìto una sublussazione dell’articolazione scapolo-omerale destra.
“Ho lottato fino allo stremo per la qualificazione olimpica – dice l’olimpionico di Atene2004 -, ho cercato di superare il dolore alla spalla e, forse anche con un pò di incoscienza, ho strappato il pass per Rio2016. Adesso però devo fermarmi”.
“Assieme ad Aldo – spiega il medico federale, Antonio Fiore – abbiamo avviato dei consulti con diversi specialisti ed avviato una serie di terapie. Si è constatata però l’assoluta necessità di eseguire un intervento chirurgico, che sarà effettuato dal dottor Giovanni Di Giacomo. L’obiettivo è quello di consentire all’atleta di riprendere gli allenamenti sin dal mese di giugno”.
A seguire l’azzurro durante l’intervento chirurgico e nel decorso post-operatorio saranno il medico responsabile del settore sciabola, Alessandro Pagliaccia ed il fisioterapista Alessandro Pesce.
“E’ un momento delicato e non facile – continua ancora Aldo Montano -. Ringrazio tutte le persone che mi sostengono, dalla mia famiglia, ai miei collaboratori, amici, alla squadra, al Commissario tecnico, al preparatore atletico, lo staff medico e fisioterapico”.
NOTE BIBLIOGRAFICHE:
Aldo Montano (Livorno, 18 novembre 1978) ha vinto la medaglia d’oro nel torneo di sciabola individuale alle XXVIII Olimpiadi di Atene 2004 (la prima medaglia d’oro nella sciabola individuale dalle Olimpiadi di Anversa del 1920, la numero 103 per la scherma italiana). Riesce nella stessa Olimpiade a vincere l’argento nel torneo a squadre con Giampiero Pastore e Luigi Tarantino. Determinante, per il raggiungimento di questi risultati, fu l’allora CT della nazionale, il francese C. Bauer. Inoltre è da sottolineare, nella formazione del giovane Aldo, l’importanza del Maestro Viktor Sidjak, avuto come maestro al Circolo Scherma Fides sul finire degli anni ’90. Sidiak fu 4 volte campione olimpico e avversario del padre di Aldo, l’olimpionico Mario Aldo.
vivicentro.it-sport / SCHERMA – Intervento chirurgico per Aldo MONTANO
Avv. Chiacchio: “Higuain può avere due giornate di squalifica”
Le sue parole
L’avvocato Edoardo Chiaccio, esperto in giustizia sportiva, ha parlato a Marte Sport Live: “Per i fatti di Udine, posso dire che il punto cruciale della vicenda Higuain è il fatto che lo stesse mette le mani sul petto dell’arbitro, più che un fatto riguardoso credo sia stato un gesto per evitare un impatto petto e petto e non un gesto di mancanza di rispetto. Higuain si allontana dall’arbitro e poi dopo va verso al calciatore a terra. Unico punto che deve essere chiarito è il perchè sono state appoggiate queste mani sul petto dell’arbitro. Due giornate? Credo di si. Una giornata per la doppia ammonizione e una seconda giornata per punire quello che è successo. Le parolecce di Zaza? Non possono essere oggetto di prova tv, solo la bestemmia lo è”.
Panama Papers
‘La storia dietro le Panama Papers ?’ tweets Edward Snowden. ‘Il coraggio è contagioso.’ ( #PanamaPapers )
Panama Papers – Solo per poter aprire un conto corrente in particolari paradisi artificiali, bisognava fare un versamento “minimo” di 200 Milioni di dollari, si conosce almeno per il momento cosa si debba intendere par massimo.
vivicentro.it-opinione / Panama Papers (Lo Piano Saint Red)
Gazzetta – La reazione di Higuain è rappresentazione teatrale
I dettagli
La Gazzetta dello Sport scrive sull’espulsione di Higuain: “La reazione di Higuain dopo l’espulsione è stata la rappresentazione teatrale di un copione già intuito. Dal Pipita recitato in modo così spropositato anche per frustrazione: da strapotere personale poco assistito – forse mai così poco – dalla squadra. Il suo primo giallo forse era esagerato, come anche il rosso per Sarri, ma l’Udinese può recriminare su una mancata espulsione di Koulibaly che avrebbe lasciato il Napoli indieci per tutta la ripresa”
Giovanissimi Nazionali:Graziani e Del Gaudio trascinano l’Ischia. Foggia ko

Vittoria esterna dei Giovanissimi dell’Ischia che espugnano il “Comunale” di Lucera, distanziando ulteriormente in classifica il Foggia che resta penultimo. Una vittoria meritata per la squadra di mister Balzano che si dai primi minuti impegnano ripetutamente il portiere Di Stasio che si oppone con bravura. Il forcing viene coronato poco dopo la mezzora. Terzo calcio d’angolo consecutivo, Graziani colpisce bene di testa mandando il pallone alle spalle del portiere. Il Foggia tenta di reagire ma in contropiede Graziani e Domigno sfiorano il secondo gol, anche per la bravura dell’estremo difensore Di Stasio. Nella ripresa i satanelli si gettano in avanti, lasciando ampi spazi all’Ischia per il contropiede. Di Stasio è superlativo su Battipaglia, Del Gaudio e Graziani. Al 25’ l’arbitro concede un calcio di rigore ai pugliesi per fallo in area di Acampora su un avversario ma Scarpati alza sopra la traversa. Al 30’ Domigno dalla sinistra mette la palla sull’angolo opposto: controllo e gran tiro di Del Gaudio che manda il pallone all’incrocio dei pali, vanificano anche gli ultimissimi tentativi del Foggia di recuperare. L’Ischia domenica prossima ospiterà il Monopoli, terz’ultimo in classifica.
Da S.S.IschiaIsolaverde.it
FOGGIA-ISCHIA ISOLAVERDE 0-2
FOGGIA: Di Stasio, Lambiase, Greco, Di Stasio, Checchia, Ciccone, Pozzozengaro, Zagaria, Colangelo, Lomuscio, Borgia. In panchina De Luca, Zingarelli, Ventriglia, Botticelli, Spadaccino. All. Agnelli.
ISCHIA ISOLAVERDE: Ingenito, Piscitelli, Oliva, Tamburro, De Simone, Acampora, Domigno, Brandi, Scarpati, Colantonio, Graziani. In panchina Ventriglia, Ceparano, Lauro, Del Gaudio, Di Salvatore, Lepre, Battipaglia, Loveno, Chiocchetti. All. Balzano.
ARBITRO: Giordano di Bari.
MARCATORI: 33’ p.t. Graziani, 30’ s.t. Del Gaudio.
I RISULTATI
Bari-Fidelis Andria 3-0
Foggia-Ischia 0-2
Casertana-Lecce 2-0
Monopoli-Martina 0-0
Juve Stabia-Melfi 4-0
CLASSIFICA Gir. G: Bari 50; Martina Franca 39; Casertana 38; Benevento 37; Avellino 36; Lecce 31; Juve Stabia 27; Fidelis Andria 23; Ischia Isolaverde 18; Monopoli 14; Foggia 12; Melfi 8.
Gazzetta attacca Sarri: “La sua testardaggine ha interrotto…”
La Gazzetta dello Sport punta il dito contro Maurizio Sarri:
“Brontola, Maurizio Sarri, ancora. Come se le sconfitte dipendessero dagli orari delle partite e non dalla mediocrità del gioco. Potrebbe essere un alibi, certo. Ma sarebbe stato più giusto se lui, che del Napoli è l’allenatore, avesse spiegato il perché di certe scelte, di una testardaggine che, probabilmente, ha interrotto un sogno avvincente. La sconfitta di Udine racchiude i motivi della resa. «Il problema è stato di squadra, quindi la responsabilità è mia. Il cambio o la mossa… sono tutte cazzate, diciamolo. Tutto è stato fatto male. Dobbiamo adeguarci per diventare grandi, anche a giocare alle 12.30, orario che è una bestemmia», ha detto Sarri”.
Allievi Nazionali: L’Ischia cala il poker al Monopoli

L’Ischia Isolaverde cala un poker al Monopoli per smaltire la delusione scaturita dalla sconfitta interna nel recupero contro il Martina Franca che comanda la classifica in solitaria. L’Ischia domina contro i pugliesi, iniziando a spingere fin dai primi minuti. Marigliano su calcio piazzato costringe il portiere ad un miracolo. Al 10’ Coratella, servito bene da Cardone, spara alto. Quest’ultimo poco dopo sblocca il risultato su calcio di rigore, assegnato all’Ischia per un atterramento in area ai danni di Marigliano. Il portiere D’Angelo si supera sul tiro dal limite di Buonocore. Alla mezzora bella combinazione sulla sinistra, Vanacore (decisamente il migliore in campo) effettua un gran cross che Marigliano di testa mette in rete. Si va al riposo sul 2-0. I primi dieci minuti della ripresa sono di studio, poi l’Ischia sigla il terzo gol con una bella percussione di Buonocore che con un preciso sinistro trafigge D’Angelo. Il Monopoli cerca di impensierire la difesa isolana esclusivamente con lanci lunghi. Mister Fusaro provvede ad effettuare i cambi. Panico rileva Guadagno, poi Vecchione per Cardone, Moreno per Catavere, poi Mancini ed Esposito rilevano Perna e Marigliano. Il neo entrato Esposito ruba palla a centrocampo e serve in profondità il bomber Coratella che infila il portiere in uscita. Nelle battute finali Mancini e Moreno mancano il pokerissimo. L’Ischia sabato al “Menti” affronterà la Juve Stabia.
Da S.S.IschiaIsolaverde.it
ISCHIA ISOLAVERDE-MONOPOLI 4-0
ISCHIA ISOLAVERDE: Pezzella, Perna (30’ s.t. Mancini), Vanacore, Cardone (20’ s.t. Vecchione), Rinaldi, Sivero, Catavere (30’ s.t. Moreno), Buonocore, Coratella, Guadagno (15’ s.t. Panico), Marigliano (30’ s.t. Esposito). In panchina D’Amato, Vitiello, Barrella, Vatiero. All. Fusaro.
MONOPOLI: D’Angelo, Pugliese, Bari, Leone, Maselli, Tagliente, Iaia, Bassi, Lucariello, Miola, Morelli. In panchina Convertini, Tagliente, Gimmi, Perrilli, Todisco, Passiatore, Sacchi, Campioto, Tagliente. All. Fortunato.
ARBITRO: Esposito di Torre Annunziata (ass. Dicanio e Della Neve di Napoli).
MARCATORI: nel p.t. 16’ Cardone (rig.), 30’ Marigliano; nel s.t. 10’ Buonocore, 32’ Coratella.
Juve Stabia, il fine giustifica i mezzi..
L’ultima prestazione della Juve Stabia ben si incastra con le parole di Niccolò Machiavelli.
Ecco perchè.
La Juve Stabia andata in scena ad Andria è stata una squadra sicuramente non spettacolare o brillante nel suo gioco, ma ha messo in campo concretezza, grinta ed essenzialità, doti imprescindibili per portare a casa un punto d’oro in chiave salvezza. Zavettieri ha quindi scelto per i gialloblù un atteggiamento che possiamo definire “machiavellico”, votato quindi in toto al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Lo storico e filosofo fiorentino diceva che “il fine giustifica i mezzi”, che quindi qualsiasi scelta, se finalizzata ad un determinato risultato, è lecita ed apprezzabile. E’ proprio quello che ha fatto il tecnico calabrese, il quale ha rivoluzionato il suo undici tipo per puntare, forse con meno fantasia, ma con maggior vigore, al punto messo nel mirino ad Andria.
Zavettieri ha rinunciato a tre delle frecce migliori che aveva nella sua faretra, Lisi, Diop e Maiorano, per occupare il campo in modo più corposo ed agguerrito. Contro i pugliesi le Vespe sono quindi scese sul terreno di gioco con un centrocampo decisamente più muscolare, con il rispolverato Favasuli ed il giovane dall’argento vivo addosso, Izzillo, ai lati del mastino Obodo. In aggiunta ai tre centrocampisti puri, sull’out destro Zavettieri ha avanzato Cancellotti, ormai bravo come esterno alto ma con tanto senso del dovere in fase di copertura e di assistenza difensiva.
In avanti il sacrificato è stato Abou Diop, forse l’attaccante con il maggior fiuto del gol nella rosa stabiese. Il nuovo assetto tattico richiedeva infatti la presenza di una torre pura in grado di far salire la squadra, Del Sante, a cui affiancare una seconda punta rapida e ludica palla al piede. La scelta è ricaduta inevitabilmente su Nicastro, giocatore di altra categoria quando scende in campo con la consapevolezza dei suoi mezzi.
Si è vista dunque una Juve Stabia non spumeggiante ma concreta fino all’essenziale, che non ha mollato di un centimetro, neanche dopo la clamorosa espulsione di Obodo, fino ad accaparrarsi il punto tanto agognato. Probabilmente, ai puristi ed agli amanti del calcio champagne, le scelte di Zavettieri non saranno certo piaciute ma l’allenatore ha preferito anzitutto non perdere in un momento delicatissimo della stagione. Una eventuale sconfitta contro la Fidelis Andria avrebbe avuto infatti effetti devastanti sulla testa e sulla classifica della Juve Stabia. Non dimentichiamo poi che la vittoria è sfumata per soli 3 o 4 centimetri, quelli che hanno separato la palla calciata da Cancellotti, dal palo della porta pugliese.
Adesso la lente si focalizza sul match casalingo contro il Messina, nel quale sarà fondamentale conquistare la vittoria. La salvezza delle Vespe passa per i match interni con Messina e Lupa Castelli, intervallati dal derby di Ischia; il discorso salvezza va chiuso in queste partite per non arrivare alle ultime difficili giornate con l’acqua alla gola.
Sarà dunque necessario riaffidarsi alle parole di Machiavelli, ma interpretandole in funzione della vittoria e non più del pareggio. Tutte le scelte e le azioni dovranno essere finalizzate a conquistare più punti possibili in questo trittico di partite, a cominciare da quella contro i siciliani.
Raffaele Izzo
Governo e Politici Dalla Cresta Rossa
Governo: poteri del Presidente
Nel firmamento politico italiano, hanno circumnavigato nell’orbita terrestre tanti pianeti politici accompagnati da un’infinita’ di meteore, meteoriti, e stelle cadenti, il Governo e’ un corpo celeste piovuto dal cielo.
In questi giorni, Matteo Renzi avra’ un bel da fare per respingere gli attacchi delle opposizioni, non basteranno certo le sue rassicuranti parole pronunciate nel salotto amico della Maria Annunziata nazionale a farlo restare in sella.


