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Bruscolotti: “Mertens baciato dagli dei, capisco i problemi di Sarri”

Giuseppe Bruscolotti ha parlato al Corriere dello Sport

Bruscolotti facciamo un gioco… Le hanno affidato la panchina del Napoli e deve decidere chi mandare in campo. 

“Non sarebbe semplice, qualsiasi decisione potrebbe essere quella buona o quella sbagliata, dipende come sempre dai risultati”.

Lei ha una maglia in attacco. 

“L’attacco più forte della serie A, quello nel quale rientra Higuain, intoccabile”.

Però non deve divagare, deve completare la formazione e ha Insigne e Mertens. 

“Mi astengo, perché capisco i problemi di Sarri. Però devo anche dire che Mertens l’altra sera sembrava baciato dagli dei: poteva fare qualsiasi cosa, tentare soluzioni da dove voleva. Avrebbe segnato o creato assist. Una di quelle giornate nelle quali va tutto benissimo”.

Percentuali. 

“Dipende dall’avversario, dal modello di partita. Mertens è un grande attaccante, lui come gli altri in organico, come Lorenzo. Il fiore all’occhiello del Napoli sono quei cinque. E allora, scelga Sarri”. 

ALIMENTI – Con la tecnologia piatti più sani e sicuri

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ALIMENTI – Cibi e veleni. Come possiamo difenderci? Ci sono molte questioni coinvolte nell’ultimo allarme che arriva dalla Coldiretti su una serie di alimenti importati, che presentano dosi altissime di inquinanti e prodotti chimici proibiti.

Ci sono questioni politiche, per esempio di gestione della nostra filiera produttiva, ma ce ne sono anche di tipo scientifico-tecnologico. E su queste ultime credo che sia necessario riflettere. Qui i margini di manovra sono vasti.

Abbiamo già molti strumenti per scongiurare i veleni nel piatto. E altri potranno arrivare, se investiremo di più in ricerca e sperimentazione. Mi riferisco, prima di tutto, alle tecnologie diagnostiche. In gergo si chiamano «point of care». Si tratta dell’high-tech dei sensori, per esempio: permettono già oggi sistemi di controllo e di analisi delle condizioni e dell’origine dei cibi. Ci rivelano la loro composizione a livelli di grande precisione. Sono tecnologie flessibili, che si possono portare fuori dai tradizionali laboratori e che dovremmo valorizzare: si dovrebbero installare nei luoghi di produzione e distribuzione, molto prima, quindi, che i cibi arrivano nei negozi e nei supermarket. Addirittura si possono mettere nel packaging stesso.

E’ necessario, poi, puntare anche su altre tecnologie, ancora in parte futuribili, ma tutt’altro che fantascientifiche, e che permettano un nuovo tipo di approccio: lo chiamerei agricoltura di precisione, sul modello sempre più popolare della medicina di precisione. Molte coltivazioni, oggi, soffrono infatti di una sorta di «overdose» di trattamenti, dagli anticrittogamici ai funghicidi. Perché, invece, non sviluppare robot-contadini, che 24 ore 24, nei campi, monitorano frutta e verdura e, grazie alla loro intelligenza artificiale, sanno quale pianta irrorare e quale no? Sarebbe un modo di fare prevenzione «smart», in nome sia dell’ambiente sia della salute.

Non dimentichiamo poi il ciclo dell’acqua, ciclo fondamentale per qualunque coltivazione. Anche in questo caso siamo di fronte a un problema tecnologico di trattamenti e controlli, dalla depurazione alla distribuzione. Anche in questo settore si può fare molto in nome della salute.

Assemblando, quindi, tecnologie esistenti e altre in via sviluppo, e altre ancora a uno stadio ancora di prototipo, è ipotizzabile riuscire a creare una filiera di produzione intelligente, dai campi fino alla distribuzione, in cui gli alimenti sono attentamente monitorati, in ogni stadio. Resta, tuttavia, un problema a monte: siamo davvero sicuri di dover importare basilico dal Vietnam? Il primo strumento di prevenzione dev’essere una politica del cibo di tipo nuovo. Senza sprechi e scarti. Valorizzando (e non lo facciamo ancora abbastanza) i cibi made in Italy. Perché tutto questo si realizzi, tuttavia, è necessario un grande impegno della società, che concepisca visioni di sviluppo scientifico e tecnologico sostenibili centrate sull’uomo e sull’ambiente. Si tratta di un circolo virtuoso con benefici diffusi. Queste nuove tecnologie, inoltre, potrebbero guidare una nuova rivoluzione manifatturiera, creando materiali a bassissimo impatto ambientale, senza ulteriori aggravi per il Pianeta in termini di risorse e inquinamento. Anzi. Potrebbe essere il primo passo per un’inversione di tendenza.

Questo futuro è all’orizzonte e, con ogni probabilità, lo vedremo già nella seconda metà del secolo. Non è più un problema tecnologico. D’ora in avanti sarà determinante la volontà politica di realizzare una nuova idea di società.

vivicentro.it-editoriale / lastampa / Con la tecnologia piatti più sani e sicuri ROBERTO CINGOLANI *

*Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia

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De Laurentiis ha invitato a cena Reina e Hamsik: ecco perchè…

I dettagli

Dopo la netta vittoria per 6-0 contro il Bologna, Aurelio De Laurentiis ha invitato Pepe Reina e Marek Hamsik a cena. La Champions è ormai ad un passo e si cerca di fare il punto della situazione per quanto riguarda la questione legata ai premi per il raggiungimento dell’obiettivo. La squadra, per poterlo incassare, dovrà uscire indenne dall’Olimpico di Roma, tappa fondamentale per il futuro azzurro.

Ischia, oggi test amichevole con il Sorrento

Allenamento_Ischia

L’Ischia Isolaverde continua la preparazione ai Camaldoli,in vista della trasferta di domenica in terra lucana contro l’ex di turno Saveriano Infantino. I gialloblu hanno svolto lavoro metabolico e allenamento tecnico-tattico. Nel pomeriggio di ieri era assente l’ex centrocampista del Napoli,Giorgio Di Vicino,uscito alla fine del primo tempo nella gara casalinga al “Mazzella” di sabato contro la Juve Stabia, per un pestone subito all’alluce del piede destro. La radiografia effettuata ha escluso fratture al piede. Notizie positive arrivano anche dall’infermeria: ha ripreso ad allenarsi con il gruppo l’attaccante Pablo Moreira Barbosa,dopo alcuni giorni di riposo per un problema muscolare. La società con una nota apparsa sul sito tiene a precisare che:” L’attaccante brasiliano non si è mai allenato con la squadra della Berretti”. Domenica in terra lucana potrebbe scendere in campo l’esterno Vincenzo Pepe,dopo oltre due settimane fermo ai box per problemi muscolari. Nel pomeriggio di oggi,la squadra gialloblu disputerà un’amichevole contro il Sorrento,squadra che milita nel girone b di Eccellenza,che si è vista sfumare la promozione in Serie D,dal Città di Nocera. Il tecnico procidano potrà provare diverse soluzioni in vista della sfida contro il Matera,cambiando forse anche il modulo. In terra lucana quasi certamente ci sarà la riconferma di Moracci e Vandam al centro della difesa con la porta difesa da Iuliano. Sulle fasce Bruno e Florio che potrebbe ritornare ad occupare la corsia di destra,completando il pacchetto difensivo. A centrocampo in cabina di regia,dovrebbe tornare Mattia Spezzani,ma occhio anche a Palma che si candida per un posto da titolare. Ai lati Armeno a sinistra e Porcino sulla sinistra (in tal caso non dovesse recuperare Di Vicino). In attacco tridente formato da Kanoute, e Pepe ai lati con Gomes al centro dell’attacco. Mister Porta però da un paio di settimana ha sorpreso un po tutti mandando in campo una formazione anche inedita rispetto a quella annunciata. Ma in vista dei play-out,dove la squadra isolana di giocherà la salvezza per mantenere la categoria,è giusto che si incominci a trovare la giusta quadratura di gioco con un undici iniziale da mandare in campo.

Del Napoli i due attaccanti più prolifici della Serie A

Ecco di chi si tratta

Nella rosa del Napoli ci sono i due attaccanti più prolifici della Serie A: sono Gonzalo Higuain e Manolo Gabbiadini. L’attaccante italiano è secondo in graduatoria per media-goal in relazione ai minuti giocati. Il Pipita è in testa con 30 gol in 2.623 minuti, con una media di uno ogni 87 minuti. Segue Gabbiadini con una rete ogni 107 minuti grazie ai 5 gol nei 536 minuti. Sul gradino più basso del podio c’è Simone Zaza con 4 gol in 510, uno ogni 127 minuti. Segue Ilicic, con un gol ogni 138 minuti. Solo quinto posto per Dybala, nonostante i 16 gol, uno ogni 139 minuti.

Gli ultras romanisti ‘processarono’ i cinque complici di De Santis

I dettagli

Lo scorso anno ci furono striscioni a suo favore in Curva Sud, lunedì prossimo probabilmente non sarà così. Gli ultras romanisti, secondo Il Mattino, prendono le distanze da Daniele De Santis dopo l’aggressione ai napoletani e la morte di Ciro Esposito. Il tifo giallorosso avrebbe organizzato addirittura una sorta di processo interno per i cinque tifosi che, in seguito agli scontri costati la vita a Ciro Esposito, scapparono abbandonando ferito a terra Daniele De Santis. È emerso nella requisitoria in cui martedì la procura di Roma ha chiesto per De Santis la pena dell’ergastolo: “Vi rivelerò una chiccha sulla vicenda che prova ulteriormente che De Santis quel giorno non ha agito da solo”, ha detto il pm Antonino Di Maio “Durante le indagini è emerso che gli ultrà della Roma hanno processato i complici di De Santis ritenendo la loro azione vigliacca”. Il ruolo di De Santis sarebbe stato quello di lanciare «bomboloni» contro il pullman di tifosi napoletani, fermo a poche decine di metri dal Ciak Village, a Tor di Quinto, invitandoli sogghignando «Scendete che v’ammazzo tutti», per poi trarli «con lucida follia nel vialetto dove c’erano i complici». C’erano donne e bambini e nel codice non scritto degli Ultras questa cosa non può accadere.

La cultura si mangia

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La cultura si mangia – Mani di bambini protese ad arraffare libri come se fossero pagnotte. Certe scene possono giusto succedere in qualche borgo desolato dell’Afghanistan. Ma procurano pur sempre una scossa al cuore. Come quell’uomo, che è chiaramente un angelo. Si chiama Saber Hosseini e durante la settimana fa il maestro a Bamiyan, in una scuola di città. Il sabato e la domenica inforca la bici e pedala per le mulattiere di un Paese in guerra fino ai villaggi non lambiti dall’istruzione, per insegnarvi a leggere e scrivere. Nella cesta del suo bolide infila una mestolata di libri: poeti locali, ma anche traduzioni del «Piccolo Principe» e del «Richiamo della foresta». La volta successiva ritira quelli già letti e ne consegna degli altri. Un portatore sano di immaginazione.

Pare che il virus sia contagioso. I bambini divorano le storie e aspettano il ritorno del maestro per raccontargliele e fare il pieno di nuove avventure. Lui non ci guadagna niente. Anzi, utilizza una parte del suo stipendio e di quello di alcuni suoi colleghi per rimpolpare la biblioteca itinerante. In realtà ci guadagna le facce dei piccoli alunni quando lo vedono arrivare. Dice che non hanno prezzo.

vivicentro.it-opinione / lastampa / La cultura si mangia MASSIMO GRAMELLINI

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Mertens pronto a prolungare fino a 2020 con il Napoli

La Repubblica scrive sulfuturo di Dries Mertens

“Mertens si è portato a casa il pallone e ha festeggiato la sua notte magica su twitter, interrompendo per un attimo il silenzio stampa. «Sono molto felice per la mia prima tripletta con il Napoli e ogni giorno che passa amo di più questa città». Parole dolci, sincere e sentite, che faranno quasi sicuramente da prologo al rinnovo del contratto dell’attaccante belga: pronto a prolungare il suo matrimonio con il club azzurro per altre due stagioni fino al 2020. Non ci sono invece certezze assolute sul futuro di Gabbiadini, che ha sofferto molto il suo ruolo di panchinaro e non accetterebbe di buon grado un’altra stagione da precario: soprattutto se dovesse restare Higuain. Per il cannoniere bergamasco le offerte non mancano e si annuncia un’estate calda, sul mercato. Anche se De Laurentiis ha respinto finora tutte le offerte: in particolare quella arrivata a gennaio dal Wolfsburg”

Un gol di Paolo Cannavaro in Napoli-Novara 2-0 del 2012

I dettagli
Il giorno 21 aprile il Napoli ha giocato quindici partite, quattordici in serie A ed una in serie B, ottenendo sette vittorie e cinque pareggi, con tre sconfitte.
 
Ricordiamo il 2-0 all Novara nella quindicesima di ritorno della serie A-2011/12
 
Questa è la formazione schierata da Walter Mazzarri:
 
De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Inler (76′ Vargas), Dzemaili, Zuniga (89′ Dossena), Hamsik (91′ Ammendola), Cavani
 
I gol: 21′ cavani, 37′ Cannavaro
 
Dopo trentatre giornate il Napoli era sesto in classifica. A fine torneo gli azzurri si sono piazzati al quinto posto. Il secondo gol al Novara porta la firma di Paolo Cannavaro che con le sue 278 partite con la maglia del Napoli occupa il sesto posto nella classifica degli azzurri di sempre. Il difensore ha segnato nove gol, otto in campionato ed uno in coppa Italia.
 

Palloni Gonfiati

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Quello che si era temuto, sta avvenendo, il greggio fuoriuscito Domenica sera dall’eleodotto Iplom, in parte e’ gia’ arrivato a mare. Quadruplicati i mezzi e gli operai al lavoro per aspirare con ogni mezzo possibile la marea nera, un pallone aerostatico fornito di speciali apparecchiature, dall’alto monitorera’ l’aria interessata. 

Questi palloni aereostatici, inviati per monitorare l’ambiente, sono in contrapposizione ai Palloni Gonfiati solo d’aria e di boria, che risiedono stabilmente nelle aree protette di Montecitorio e Palazzo Madama.

Si combatte contro il tempo, anche per l’imminente arrivo delle pioggie che si prevedono intense tra meno di 36 ore, che potrebbero trascinare il petrolio oltre la barriera di protezione messa a difesa della marea nera, nel terminal Messina dentro lo scalo fra i moli del porto di Genova.

Il petrolio ha gia’ lasciato dietro se, una scia di morte fra pesci, numerosi cefali e altri pesci di specie diverse, ne galleggiano in migliaia tra le sponde dei torrenti Polcevera e Fegino. Per quanto riguarda gli uccelli, l’allarme arriva dalla responsabile della Lipu di Genova, Daniela Filippi, che solo ieri ha soccorso e salvati 27 germani reali completamente coperti di greggio e incapaci di volare.

Più a monte, nel rio Pianego e nel Fegino, vicino alla zona del guasto, gli abitanti segnalano una moria di rane.

Il vento forte sta spingendo il petrolio dai greti dei fiumi nel mare del porto di Genova: per questo motivo è bene accelerare le operazioni di bonifica avviate dalla Iplom sui greti dei torrenti Polcevera e Fegino dopo la rottura dell’oleodotto della società di Busalla avvenuta Domenica sera.

É quanto è emerso da un summit che si è svolto stamane nella Capitaneria di Porto di Genova e a cui hanno preso parte due tecnici dell‘Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) inviati dal ministro all’Ambiente Gianluca Galletti, che sin da Domenica sera segue con attenzione quanto sta accadendo in Valpolcevera.

All’incontro, oltre all’ammiraglio Giovanni Pettorino, comandante della Capitaneria di Porto di Genova, c’erano i tecnici dell’Arpal (Agenzia di Protezione Ambientale per la Liguria) che hanno il compito di monitorate i danni ambientali provocati dal disastro e referenti principali del magistrato titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Alberto Landolfi, avviata per fare luce sulle cause dello sversamento di greggio.

Gli abitanti dei centri vicini, camminano con la mascherina, gli occhi bruciano, l’odore nauseabondo del petrolio intride i nasi. Ancora una volta aver costruito impianti petroliferi vicino le Citta’ fa capire quanto sia stata nefasta la scelta delle loro ubicazioni.

In “attesa” delle pioggie, non resta altro che incrociare le dita, perche’ questo disastro ambientale, non assuma la forma di disastro ecologico

Palloni Gonfiati (Lo Piano – Saint Red)

PREVISIONI METEO – Sole. Da Giovedì primi segni d’instabilità. Ponte del 25: piogge e temporali col ciclone MEDUSA

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PREVISIONI METEO – Oggi asciutto, ma più nuvoloso. Venerdì piogge su Alpi e al Centro. Weekend con il Ponte del 25 Aprile nel segno del ciclone MEDUSA: maltempo diffuso conventi tempestosi e rischio di grandine!
Situazione ed evoluzione generale
Giovedì peggiora in Sardegna verso Toscana, Umbria ed Emilia Romagna con nubi diffuse e occasionali piovaschi sull’Appennino emiliano e in Sardegna, ancora bel tempo sul resto delle regioni. Venerdì nuvolosità in aumento su tutte le regioni con piogge sulle Alpi e regioni centrali. Sabato arriva il ciclone Medusa; il tempo peggiora gradualmente al Nord e al Centro con piogge e temporali via via più diffusi, anche con grandine. Temporali anche in Campania. Calo termico a partire da Sabato 23.
Giovedì 21 Aprile 2016
Sole prevalente, ma peggiora dalla Sardegna verso Toscana, Liguria, Umbria ed Emilia Romagna nella notte.

NORD

Cielo sereno o poco nuvoloso ovunque, dalla sera piogge in arrivo su Liguria e basso Piemonte e nella notte sull’Appennino emiliano.Temperature

Pressoché invariate.CENTRO e SARDEGNA

Pioviggine in arrivo in Sardegna, entro notte in Toscana, Umbria e alto Lazio.Temperature

Stazionarie.SUD e SICILIA

Poco o parzialmente nuvoloso.Temperature

Pressoché invariate.

Venerdì 22 Aprile 2016
Qualche pioggia sulle Alpi e al Centro. Nuvolosità diffusa sul resto d’Italia. In nottata peggiora al Nord e regioni tirreniche centrali con temporali.

NORD

Qualche pioggia sull’arco alpino, nubi diffuse altrove.

Temperature

Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA

Piogge sparse su Toscana, Umbria e Lazio, nubi diffuse altrove.

Temperature

Stazionarie.

SUD e SICILIA

Graduale aumento della nuvolosità su tutte le regioni.

Temperature

Pressoché invariate

Sabato 23 Aprile 2016
Arriva il CICLONE MEDUSA. Perturbato al Centro-Nord con piogge e temporali possibili su gran parte delle regioni. Temporali in Campania. Altrove asciutto e talvolta soleggiato, specie sulla Sicilia. In nottata migliora al Nordovest.

NORD

Piogge dal Nordovest al Nordest, temporali sparsi possibili su gran parte delle regioni. Dalla sera migliora al Nordovest.

Temperature

In calo.

CENTRO e SARDEGNA

Maltempo diffuso su tutte le regioni peninsulari con temporali e locali grandinate. Più sole in Sardegna.

Temperature

In calo

SUD e SICILIA

Molte nubi ovunque, temporali in arrivo sulla Campania, pioviggine in Puglia e alta Calabria. Asciutto in Sicilia.

Temperature

In diminuzione

Domenica 24 Aprile 2016
Ciclone MEDUSA in azione sull’Italia. Nord: piogge e temporali tra Lombardia e Veneto, anche molto forti e con grandinate su Cremonese, Mantovano, Bresciano, Veronese e Vicentino. Maltempo sull’Emilia Romagna. Più asciutto altrove. Centro: piogge e temporali su gran parte delle regioni. Sole in Sardegna. Sud: temporali in Campania, piogge sparse in Puglia e alta Calabria, sole altrove.
Lunedì 25 Aprile 2016
Il ciclone MEDUSA si porta al Centro-Sud. Piogge e temporali dal Centro verso il Sud. In nottata migliora.
Martedì 26 Aprile 2016
Tutto sole. Qualche pioggia o temporale dalle Alpi del Triveneto verso il Friuli Venezia Giulia.
Mercoledì 27 Aprile 2016
Qualche pioggia in Emilia Romagna, Veneto, Alpi del Triveneto e Appennini centrali. Altrove sole.
APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

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VIDEO ViViCentro – Nainggolan: “Non abbiamo giocato a carte”

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Nainggolan: “Non abbiamo giocato a carte
Roma – In mixed zone, nel post partita, è intervenuto Radja Nainggolan, centrocampista della Roma e queste sono le sue dichiarazioni.

Te lo aspettavi questo risultato?

Per quanto ci abbiamo creduto SI, anche se per come si era messo il risultato magari no, ma ci abbiamo creduto fino alla fine. Risolvere in questa maniera una partita così difficile penso sia una doppia felicità per tutti”.

“Totti? La voglia e le qualità ci sono, se fa vincere le partite entrando, siamo felici come squadra, come gruppo”.

E alla domanda chi avesse vinto al gioco a carte nella notte prima di Atalanta-Roma, risponde: “Non abbiamo giocato a carte, è una cosa che scrivete voi”. E fa l’occhiolino prima di salutare e congedarsi.

Dalla corrispondente da Roma Maria D’Auria.

ROMA TORINO 3-2|Totti salvatutti. A 5 minuti dalla fine ribalta il risultato

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ROMA TORINO 3-2|Totti salvatutti. A 5 minuti dalla fine ribalta il risultato

Roma- I giallorossi ospitano i granata all’Olimpico per la 34esima giornata di campionato.

Dopo un brutto primo tempo e qualche zampata giallorossa (che la vede penalizzata da due rigori non concessi), la gara più bella si consuma sugli ultimi 5 minuti di orologio, ovvero dal momento in cui entra in campo, sul terzo cambio, Capitan Totti. E come una profezia bisbigliata da tutti, il Pupone segna il gol del pareggio all’86’ e un minuto dopo, su rigore, porta la squadra al successo. Una gran rimonta che porta un solo nome: Totti. Che entri all’80’ o ll’85’, resta incontestabile il fatto che lui, a quasi quarant’anni, cambia volto (e risultato) alla gara. Chapeau e applausi per il Capitano.

Primo tempo

Approccio aggressivo per il Torino che al primo minuto prova ad affondare la palla in rete, un attento Sczesny non si lascia sorprendere.

Occasione per la Roma all’8’ minuto, Maicon dal limite, Padelli devia in corner.

All’11’ ci prova Salah sul primo palo, tiro debole e impreciso palla fuori di poco. Occasione sprecata dall’egiziano anche al 13’ su passaggio di Florenzi in area, liscia la palla senza controllarla. Nonostante le insicurezze di Salah, la Roma domina la gara.

Pericoloso contropiede del Torino al 25’ con Martinez che con uno stop al volo fa partire un gran tiro che sorvola la traversa uscendo fuori di poco.

La gara torna su toni più pacati.

Il Torino approfitta della sonnolenza della Roma e al 31’ arriva l’occasione più limpida della gara: Belotti colpisce clamorosamente il legno alla destra di Szczesy! Roma fortunata, ma il i granata sono ancora pericolosi e non mollano l’area a rischio.

Al 34’ Calvarese decreta il rigore per il toro: trattenuta in area di Manolas su Belotti che va sul dischetto e trasforma. Toro in vantaggio.

Roma Torino 0-1

Ammonito Florenzi per reazione eccessiva dopo l’atterraggio falloso di Gaston Silva.

Al 40’ ci prova Nainngolan con un tiro dalla distanza, Padelli sembra battuto ma riesce a respingere la palla arrivando all’angolino in cui era indirizzata la palla. Al 42’ ammonizione per Belotti.

Poco dopo l’arbitro nega un rigore netto ai giallorossi: Gaston Silva tocca col braccio la palla calciata da Florenzi, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Si levano proteste vibranti dal pubblico dell’Olimpico.

Nei 2 minuti di recupero c’è tempo per l’ultima azione confusa della Roma. Tocca rimbocarsi le maniche nella ripresa.

Secondo tempo

Al 47’ El Shaarawy prova a dare una scossa alla (sua) gara, ci arriva su cross, di testa, ma la palla svirgola fuori. Poi è la volta di Florenzi che regala una bella illusione ottica: al 57’ destro al volo,

Al 58’ ancora un episodio da rigore in area giallorossa, anche stavolta Calvarese non vede e nega il secondo rigore ancora più evidente di quello precedente. Stavolta è Gazi che ci mette la mano, il pubblico è ancora più rumoroso.

Al 59’ entra Dzeko al posto di Emersono, mentre Ventura manda in campo Molinaro al posto di Gaston Silva.

Al 65’ Manolas in area, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, stacca più alto di tutti e di testa insacca in rete!!!

Roma Torino 1-1

La Roma incalza ma non riesce ad alzare più di tanto il baricentro.

Al 72’ Sostituzione tra le fila granata: Vives entra al posto di Baselli.

All’80’, come una doccia fredda, dopo l’ingresso in campo di Pjanic che sostituisce Nainggolan, arriva il raddoppio del Torino: Martinez tutto solo, su cross di Bruno Peres non perdona e batte Szczsney.

Roma Torino 1-2

Il tecnico di Certaldo prova a correre ai ripari optando per Pjanic in sostituzione di uno spento El Shaarawy. Ma la gara non si sblocca, manca il piglio vincente. Tutti si aspettavano l’ingresso del Capitano già pronto dopo il riscaldamento.

Ammonito Padelli per perdita di tempo.

Spalletti all’85’ effettua l’ultimo cambio ed entra il Capitano. Tempo un minuto e il solito Pupone cambia la partita e il risultato in soli due minuti: all’86’ su calcio di punizione Totti infila la zampata vincente sul secondo palo!!! Pubblico in visibilio, pareggio agguantato.

Roma Torino 2-2

Un minuto dopo viene concesso un calcio di rigore ai giallorossi per presunto tocco di mano in area. Ancora Totti, stavolta dal dischetto, piazza in rete il gol del vantaggio!

Roma Torino 3-2

Incontenibile la gioia del pubblico…ma anche quella di Mister Spalletti. Anche stavolta il cambio in extremis gli ha dato ragione.

 

Maria D’Auria

 

 

TOTALE SPETTATORI: 30.407

TOTALE INCASSO: €. 888.778,00

 

FORMAZIONI

ROMA: Szczesny; Maicon, Manolas, Rüdiger, Emerson; Florenzi, Keita, Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy.

A disp.: De Sanctis, Castan, Torosidis, Digne, Zukanovic, De Rossi, Pjanic, Strootman, Vainqueur, Dzeko, Totti, Iago Falque.

All. Spalletti.

TORINO: Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres, Baselli, Gazzi, Obi, Gaston Silva; Belotti, Martinez.

A disp.: Castellazzi, Ichazo, Bovo, Jansson, Zappacosta, Molinaro, Vives, Farnerud, Candellone, Edera.

All. Ventura.

Arbitro: Calvarese di Teramo

 

Le foto di Napoli vs Bologna (6-0)

La fotocronaca di Napoli vs Bologna

Napoli vs Bologna, vittoria per i partenopei davanti al pubblico amico, guarda le foto realizzate dal nostro fotografo Giovanni Somma, che ci racconta attraverso i suoi scatti la partita del San Paolo.

Davanti a circa 40000 spettatori il Napoli che deve fare ancora a meno dello squalificato Higuain, per lui ultima giornata, vince la gara con il Bologna portandosi momentaneamente a +8 sulla Roma che giocherà la sua partita mercoledì sera alle 20:45 all’Olimpico con il Torino di Ventura. Con questo risultato il Napoli blinda il secondo posto anche se nel prossimo turno dovrà andare a far visita proprio alla Roma di Spalletti.

Il Napoli bello, come nei periodi migliori, strapazza il Bologna di Donandoni con la testa già in vacanza nonostante in punti in classifica non mettano al riparo i felsinei da brutte sorprese di classifica. Con un Gabbiabini in palla, autore di una doppietta, e un Mertens stratosferico, autore di una bella tripletta, i partenopei sommergono di gol il malcapitato Bologna. 

La vittoria ottenuta al San Paolo contro il Bologna fa si che il Napoli raggiunga per la prima volta quota 73 dopo solo 34 giornate di campionato. Tutti i record di Mazzarri ed i buoni risultati di Benitez del primo anno sono stati battuti.  Ad inizio stagione i tifosi pensavano ad una stagione senza alti, vista anche la quinta posizione della passata e nessuno poteva immaginare ad un testa a testa per tutte queste giornate contro la Juventus e contro la Roma. Merito di Sarri è stato quello di riassettare la difesa azzurra, inguardabile nella scorsa stagione, e rilanciare la coppia Albiol-Koulibaly, duo solido e roccioso. Il merito principale, però, va sicuramente dato a Gonzalo Higuain, campione argentino, che dopo due anni di alti e bassi, ha raggiunto attualmente quota 30 reti in campionato. Per questo motivo, mantenere questo secondo posto sarebbe come una vittoria, riuscire a terminare davanti a squadre che in estate hanno speso cifre importanti per vincere come Inter e Roma sarebbe straordinario. Per la banda Sarri sarebbe un piazzamento che vale tantissimo e che a Napoli bisogna considerare proprio come un trionfo!

Voucher, boom di utilizzo, ma i problemi dell’occupazione restano

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(di Virginia Murru)

Nei giorni scorsi, in parlamento, durante il Question time, il ministro del lavoro Giuliano Poletti, ha risposto all’interrogazione di un deputato, sostenendo che il governo interverrà con controlli più severi sull’utilizzo dei voucher, ‘per evitare irregolarità’. Al riguardo così si è espresso:
“In sede di prima modifica dei decreti legislativi del Jobs Act, introdurremo una misura che amplia i mezzi di tracciabilità, con l’obbligo per l’impresa di comunicazione via sms o per via telematica, dell’utilizzo dei voucher”.

Il parlamentare aveva chiesto conto al ministro del notevole incremento dei voucher utilizzati, che, nel corso del 2015, sono stati ben 115 milioni ( buoni da 10 Euro ). Il ministro sottolinea dunque che l’intervento sarà volto a renderli più tracciabili, per evitare usi impropri e illegali. Tra le misure preventive di abuso, l’obbligo dell’impresa di comunicare, in via preventiva, il nominativo e il codice fiscale del lavoratore, oltre alla data e al luogo in cui verranno utilizzati, nonché la durata della prestazione lavorativa.

Tale misura rientrerà nel primo decreto correttivo, tra quelli attuativi del Jobs Act, e seguirà quindi l’iter per la sua approvazione nell’ambito delle riunioni del Consiglio dei Ministri. La disciplina di controllo sulle imprese che ricorrono ai voucher, tende ad evitare abusi e comportamenti elusivi, dato che, in seguito alle ‘irruzioni’ degli Ispettori del Lavoro, è emerso che, all’acquisto dei buoni, non sempre corrisponde un effettivo e corretto numero di ore o di giornate lavorative svolte. Purtroppo le aziende ricorrono ancora ai corrispettivi in nero, oltre che all’uso dei voucher, per tutelarsi in caso d’ispezioni.
Quello che si dichiara, dunque, non è lo specchio del modo in cui si amministra il lavoro accessorio, che fa riferimento al lavoro saltuario, e non è riconducibile a veri e propri contratti di lavoro, ma è comunque uno strumento di tutela per le situazioni non regolamentate.
Il compenso relativo a queste prestazioni, avviene attraverso i buoni lavoro, o voucher, che hanno un valore nominale di 10 Euro (tranne il lavoro agricolo, che ha riferimenti contrattuali diversi). Il lavoratore ne percepisce 7.50, che corrisponde ad un’ora di lavoro, mentre la differenza riguarda la copertura previdenziale presso l’Inps, e quella assicurativa concernente l’Inail.

La legge prevede una garanzia minima di tutela previdenziale, ma esclude che attraverso le prestazioni di lavoro accessorio, si abbia diritto anche quelle di sostegno del reddito dell’Inps: indennità di disoccupazione, maternità, assegni familiari. Il lavoro accessorio, in ogni caso, è riconosciuto dalla normativa in vigore ai fini del diritto alla pensione.
Il Ministero del lavoro si avvale dell’attività ispettiva quale strumento di controllo, affinché si applichino le norme di tutela che riguardano il lavoratore, riducendo in tal modo le violazioni in questo ambito. Il controllo sull’uso corretto dei voucher, rientra in queste dinamiche di controllo, insieme al lavoro di monitoraggio e valutazione, portato avanti dal Ministero in collaborazione con l’Inps Dai risultati delle ispezioni e i controlli sui voucher, si trarranno gli elementi utili per le opportune valutazioni, e gli eventuali interventi per regolamentare in modo ancora più specifico le varie situazioni.

I voucher (o buoni lavoro), che vengono emessi telematicamente dall’Inps, hanno una storia che parte dalla disciplina del lavoro accessorio, introdotto nell’ordinamento giuridico italiano con il D. Lgs 276/ del 2003. E’ noto che il fine era diretto a portare in superficie le aree sensibili di lavoro sommerso, favorendo nel contempo l’inclusione lavorativa di soggetti che necessitano di maggiore sostegno e tutela. Negli intenti del legislatore, pertanto, rientravano categorie di lavoratori disoccupati da lungo tempo, casalinghe, disabili, individui che si appoggiano a comunità di recupero, extracomunitari senza lavoro per un periodo di almeno si mesi, pensionati e studenti. Prestazioni definite anche ‘le cenerentole della politica welfare..’

I comparti di attività che riguardano l’esecuzione delle prestazioni, hanno un ampio raggio di applicazione, e vanno dai piccoli lavori domestici che abbiano carattere straordinario, e qui rientrano i vari tipi di attività assistenziale. Si va da quella agli anziani o portatori di handicap, ai bambini, l’insegnamento privato supplementare, e altri servizi simili. Oltre ai piccoli lavori di giardinaggio, manutenzione di edifici, vari tipi di manifestazioni culturali, sportive e sociali in genere. Collaborazioni a favore del volontariato, tramite associazioni, per lo svolgimento di attività dirette alla solidarietà o emergenze sociali, come calamità o eventi fortuiti che richiedano prestazioni di supporto.
Un po’ di ‘storia’ sui ‘voucher’.

E’ stato nell’ambito del D. Lgs 276/ del 2003, che fu introdotto un mezzo speciale di retribuzione, ossia il sistema dei famigerati voucher, che all’inizio avevano un valore di 7.5 Euro, e un limite massimo di 3000 Euro annui, con 30 giornate (massimo) lavorative per le singole prestazioni svolte. Nel 2005, con la legge 80, si amplia il campo di applicazione verso i beneficiari, inserendo anche imprese familiari che operano nell’ambito dei servizi, e incrementando il limite del compenso annuo a 5000 Euro, e dieci mila per le prestazioni svolte in imprese familiari.
Con la legge 92-2012, si interviene in materia di lavoro accessorio, sia sul versante retributivo che nei campi di applicazione della legge stessa, ed esclude i vincoli inerenti la natura soggettiva e oggettiva.
Pertanto, chiunque potrebbe svolgere prestazioni di carattere accessorio, tranne per attività riguardanti il datore di lavoro col quale esiste già un rapporto di lavoro subordinato. In ambito agricolo, si concede il ricorso ai voucher a pensionati e studenti nelle aziende che abbiano però un volume d’affari superiore ai 7000 euro.

Con la riforma del Lavoro Fornero, del 2012, durante il governo Monti, intervenuta a riformare il mercato del lavoro, si conferma il limite di 5000 Euro per la retribuzione complessiva, ma nel contempo, si fissa anche un tetto di 2000 Euro per le prestazioni a favore di un solo committente. Con il famoso Jobs Act (introdotto con D Lgs 81 del 15 giugno 2015), il governo Renzi interviene ancora sulla piattaforma legislativa in vigore, ormai consolidata, apportando qualche cambiamento. Si incrementa ulteriormente il limite annuo dei compensi, e si porta a 7000 Euro, ma si lascia invariato quello di 2000 per prestazioni a favore del singolo committente. L’intervento più importante riguarda il divieto di ricorrere a prestazioni di lavoro accessorio quando si tratta di appalti, riferiti sia ad opere che a servizi.

Per i percettori di indennità di mobilità, il limite massimo, nel 2016, è di 3000 Euro.
Secondo il Ministero del lavoro, l’impennata di aumento nell’utilizzo dei voucher è dovuto all’ampliamento dei campi di attività, un notevole incremento si è verificato nell’ambito del turismo, dei servizi e del commercio, e una parte dei lavori ‘a chiamata’ sembra sia stata sostituita con trattamenti di questo tipo.
Nel 2016, comunque si è già registrato un aumento che richiede disciplina e controllo. Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps, sull’uso dei voucher, a gennaio di quest’anno risultano venduti 9,2 milioni di voucher, diretti a compensi su prestazioni di lavoro accessorio (con valore nominale sempre di 10 Euro), e rispetto allo scorso anno l’incremento è del 36%, davvero notevole.

I sindacati protestano sostenendo che si tratta semplicemente di una nuova ‘espressione’ della precarietà, rappresentata dall’utilizzo dei voucher, e non ha giovato alla classe dei lavoratori, semmai ne ha reso più difficile le condizioni di sussistenza.
La segretaria della CGIL, Susanna Camusso, afferma in proposito:
“ La sua diffusione in assenza di controlli e senza la volontà di cancellare una norma così sbagliata dimostra che in realtà si è fatta molta propaganda sulla stabilizzazione ma non si è determinata la sostanza» – e aggiunge: “bisognerebbe concentrare l’attenzione sul fatto che la strada dell’esplosione dei voucher è anche una strada di sommersione del lavoro.”
Il segretario della UIL, Loy, non ammorbidisce i toni, e dichiara che, con un Pil altrettanto ‘precario’, da ‘zero virgola’, e gli sgravi contributivi che sono stati ridotti a gennaio, oltre al dato in contrazione che riguarda le assunzioni, c’era da aspettarsi reazioni di questo genere. Loy auspica un maggiore impegno da parte del governo sul versante dell’occupazione, non provvedimenti ‘tampone’, che si rivelano sempre inadeguati per soluzioni più degne.

“Il tutto – sottolinea il segretario della UIL – fa il paio anche con l’impennata di voucher venduti nel 2015 e che continua a registrare alti numeri, anche nel primo mese di quest’anno. Si assume, dunque, se c’è convenienza in termini di costi”.
Da alcuni anni, ormai, si sta pensando in Italia ad una soluzione nel versante del cosiddetto “welfare mix”.
La legge di stabilità si è ispirata al ‘CESU’ in vigore in Francia, che nel 2005 ha introdotto il cosiddetto ‘voucher universale’ rivolto ai servizi alla persona, col supporto dello Stato; intanto è defiscalizzato fino a quasi 2000 Euro l’anno. In Francia si sono ottenuti ottimi risultati con questo sistema, pare siano andati in favore di 8 milioni di famiglie, per un valore che supera gli 800 milioni di euro, ma quel che più conta ci sono stati 100 mila nuovi posti di lavoro. La lotta contro il lavoro nero è stata altrettanto efficace.

Secondo i risultati ottenuti in Francia, questa soluzione risulta essere un bene per lo Stato, in quanto stimola il finanziamento privato sulle esigenze sociali di lavoratori e società in genere. Inoltre, i rientri in termini economici, sono soddisfacenti. Le imprese ottimizzano i costi, aumentando così investimenti e produttività, mentre sul versante dei lavoratori, si aumenta il potere d’acquisto determinando maggiore benessere.

In Italia, come si diceva, da diversi anni si sta riflettendo su una soluzione nell’ambito del ‘welfare mix’, ossia un nuovo strumento che permetta un ruolo integrativo privato accanto a quello della sfera di pertinenza pubblica. In questo settore le imprese sono importantissime, con le iniziative di welfare aziendale. Tali iniziative s’inseriranno per colmare carenze e lacune dello stato nei confronti dei bisogni sociali, quali si ritengono quelli relativi ai servizi alla persona. I servizi delle imprese citati, saranno sostenuti attraverso incentivi e sgravi di tipo fiscale e contributivo. Ed è appunto la novità riportata nella Legge di Stabilità 2016.

Nell’articolo 12 è prevista l’introduzione di voucher per i piani di welfare aziendali, che consentiranno ai lavoratori di corrispondere un compenso per prestazioni di baby sitter, badanti, asilo nido, e altri servizi. E’ previsto un buono acquisto di massimo due mila euro, esente da tasse.
Vedremo se l’iniziativa darà i risultati che ha prodotto in Francia.

Why Not: nel processo a Salerno assolti tutti gli imputati. Le indagini condotte dall’attuale sindaco di Napoli de Magistris

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La sentenza dei giudici della I sezione penale : “Il fatto non sussiste”. Le indagini condotte dall’attuale sindaco di Napoli de Magistris

Enel processo ‘ la sentenza dei giudici della I sezione penale del Tribunale di Salerno per i sei imputati nel processo basato sull’ipotesi che le inchieste ‘Why not‘ e ‘Poseidone‘ condotte dall’attuale sindaco di Napoli Luigi de Magistris quando era pm di Catanzaro, fossero state sottratte all’allora sostituto procuratore sulla base di un complotto. Tutti assolti perchè il fatto non sussiste.

Sono stati quindi assolti Salvatore Murone, ex procuratore aggiunto di Catanzaro, Giancarlo Pittelli, avvocato e parlamentare, ex coordinatore regionale di Forza Italia in Calabria; Giuseppe Galati, ex sottosegretario alle Attività produttive (oggi esponente parlamentare del gruppo Ala); Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle opere della Calabria; Dolcino Favi, ex procuratore generale facente funzione a Catanzaro e l’avvocato Pierpaolo Greco.

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L’ Atelier Montez apre a “I volti di Edmond”

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Il 22 aprile, l’ Atelier Montez apre a “I volti di Edmond”.

Roma – Il 22 aprile dalle ore 18:00 l’ Atelier Montez ospiterà, nei suoi nuovi spazi, una mostra di pittura dal titolo “I VOLTI DI EDMOND”, una selezione di ritratti realizzati dall’artista Edmond Dhrami.

Per l’occasione l’artista darà il via a “painting the garden“, l’esperimento di pittura tridimensionale sulla nuova facciata del locale Atelier Montez.

“…Gli autoritratti, realizzati dal 1992 ad oggi, illustrano un percorso: le inclinazioni ‘postimpressioniste’ dei primi lavori, costruiti con una pennellata pastosa ed energica, cedono progressivamente il passo ad un’astrazione delle forme, alla perdita del naturale e del figurativo a vantaggio di un linguaggio quasi espressionista, più concettuale, costruito attraverso il colore. La sperimentazione tecnica va di pari passo con quella contenutistica. I suoi ritratti, svincolati da una mera rappresentazione del naturale per volgere verso forme sempre più rarefatte, diventano, in questo specifico contesto, costruzione di uno spazio emotivo ma concreto, visibile su strada: un ‘giardino esotico della fantasia’, tangibile, fisico, reale. …” (Estratto dall’intervento di Serena Di Giovanni)

Programma del 22 aprile

Alle ore 18:00 – VERNISSAGE: I VOLTI DI EDMOND

Pittura di Edmond Dhrami. In mostra una selezione di autoritratti realizzati dall’artista negli ultimi 20 anni.

Benvenuto di Giorgio Montez

Presentazione dell’artista Francesco Astiaso Garcia

Interviene la dott.ssa Serena Di Giovanni, critica d’arte.

Ore 19:00 -PAINTING THE GARDEN

Estemporanea di Edmond Dhrami su strada, nel cortile esterno in via di Pietralata 147. L’artista costruirà con la pittura ad olio una siepe di rampicanti dando così corpo al meraviglioso giardino esotico della sua fantasia.

ATELIER MONTEZ ESPOSIZIONE APERTA DAL 22/04/2016 AL 08/05/2016

DAL GIOVEDì ALLA DOMENICA DALLE 18:00 ALLE 20:30 O SU APPUNTAMENTO (Roma, via di Pietralata 147)

Per info contattare la segreteria dell’ Atelier Montez allo 06/83799444 o tramite il nostro sito web www.montez.it

Pierluigi Ghidini nell’arte di tangibili invenzioni creative

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Il critico d’arte Andrea Barretta (a sinistra) con l’artista Pierluigi Ghidini.

Il critico d’arte Andrea Barretta traccia un percorso per la presentazione della mostra di Pierluigi Ghidini al Museo dell’industria e del lavoro di Rodengo Saiano, dal 24 aprile all’8 maggio 2016, parlando di una pittura “che approda in un mondo parallelo dipinto nell’animo. E qui ormeggia in una diversa dimensione, andando per quartieri periferici o industriali, indossando il colore forte o visibilmente tremulo alla luce che inonda città ideali lontane dalla miseria dell’esistente e vicine a un presidio resiliente”.

Barretta nel percorrerne la vicenda artistica che riguarda il maestro Ghidini, annota l’avanzare di “un’inedita  variabile dello spazio nella dislocazione degli artefici avvertibili nei suoi quadri quando ci rendiamo conto che vi possiamo accedere e abitarli, e ancora di più quando rileva il rendere intellegibile la nostra epoca, in  un’osservazione  straniante che nomina in modo compiuto la sua tessitura d’invenzione nelle rifiniture di confessione dell’invisibile, con intuizioni nel ritmo spaziale delle case che pronunciano il paesaggio ma anche lo smarrimento. Tutto questo perché non tiene conto di giustificare la sua scelta stilistica né di sostenerla con  dichiarazioni teoriche perché in quest’assenza-presenza legittima una trasmissibilità della sua arte nel vuoto che è venuto a crearsi tra gli artisti e la gente comune. E questa mediazione è il suo porsi come “genere” che spiega la difficoltà di integrarsi nell’artificio culturale attuale e nell’occorrenza esplicativa in cui riconoscere la pittura come prototipo letterario”.

Nato a Brescia il 26 giugno del 1944, Pierluigi Ghidini vive da anni in Franciacorta, a Cellatica. Si avvicina alla pittura molto giovane ed è attivo già dal 1960, mentre nel 1966 inizia la sua attività lavorativa alla “Società italiana per l’esercizio telefonico” (Sip). Seguono riflessioni per una ricerca stilistica e alcune presenze e incontri con altri artisti, come Eugenio Levi e Alberto Bizzai. Frequenta l’ambiente artistico vivendo le prime esperienze negli studi di pittori quali Gianni Boscaglia e Giulio Mottinelli, nel clima di un’amicizia nel condividere i dibattiti sull’arte di quegli anni.

I primi passi sono determinati dalla sua indole semplice che lo condurrà sul sentiero di un vedutismo tradizionale richiamabile al maestro Ennio Morlotti, di cui assorbe gli interessi informali-materici orientati all’elaborazione di tematiche ricorrenti. A Brescia la prima personale nel 1969 alla “Galleria La Tavolozza”, cui seguirà quella di Bergamo, alla “Galleria La Simonetta” nel 1972, che decreta e prevede un successo che poi si avvererà nelle mostre che seguiranno, con un appoggio importante nella galleria di riferimento, la “San Michele” a Brescia, dove espone per molti anni tracce di una figurazione che risente tanto dell’espressionismo storico, quanto delle declinazioni che intrecciano evocazione e immaginazione, insieme ad autori, presenti nella stessa galleria, come Vanni Viviani, Enrico Baj, Tino Stefanoni, e una relazione con Hans Hartung, anticipatore della pittura di Jackson Pollock.

Alla metà degli anni Settanta, precisa il proprio interesse per la tradizione moderna dell’arte e inizia a liberarsi  dagli schemi espressivi di derivazione geometrica. Nel corso del decennio successivo, infatti, ne segna il distacco e abbraccia con decisione una nuova idea di natura includendo nei suoi paesaggi la flora e la fauna, lasciando che si sgretolasse poco a poco l’ossatura neocubista che aveva fino ad allora contraddistinto il suo linguaggio pittorico dopo la prima fase paesistica.

Già, però, l’assidua partecipazione agli eventi artistici contemporanei – siamo negli anni Novanta – sposta la sua azione artistica verso un rinnovamento della società, quale punto di partenza per la sua pittura impegnata sul versante della poetica naturalista cui aggiunge i sentimenti della città nella denuncia della globalizzazione  consumistica in cui l’uomo perde la ragione etica. La stampa locale e nazionale inizia a interessarsi alla sua pittura e importanti critici d’arte recensiscono le sue mostre oltre che a Brescia, a Lecco, Verona, Venezia, ancora Bergamo, a Milano, Spoleto, Mantova, a Rotterdam e Amburgo, fino alla sua ultima personale, ma solo in ordine di tempo, alla “Galleria ab/arte” di Brescia, in maggio 2015.

Il Duemila di Pierluigi Ghidini è nell’affermare la sua ricerca artistica con elementi simbolici accompagnati da un “filo” che diverrà la firma della sua cifra stilistica. Ora la sua pittura muta il tono complessivo della  rappresentazione  con il crescere della libertà espressiva, in cui la componente fantastica viene sempre più ad assumere il suo ruolo. E alla produzione del maestro bresciano si aggiunge il ciclo delle “città ideali”, in cui ci sono “i paradigmi ma anche le forzature di una postmodernità urbana, e ci sono le riserve d’influenze depositate a conferire ai dati dimensionali una mappatura topografica per una geografia in fieri”, leggiamo nella monografia a cura di Andrea Barretta: “La città ideale di Pierluigi Ghidini” (2015, ed. ab/arte).

vivicentro.it-nord-terza-pagina / Pierluigi Ghidini nell’arte di tangibili invenzioni creative (Gianni Eralio)

Il Napoli ribadisce sul proprio sito ufficiale: “Trasferta di Roma vietata ai residenti in Campania”

Ecco il comunicato della società sul proprio sito ufficiale che ribadisce nuovamente il divieto di trasferta per i residenti in Campania in occasione della prossima sfida tra Roma e Napoli:

Roma-Napoli, trasferta vietata per i tifosi azzurri. Il Prefetto di Roma, anche in seguito alla determinazione del Casms rispetto al match dell’andata, ha deciso per il divieto di vendita dei tagliandi ai Residenti nella Regione Campania.

Nell’occasione saranno sospese anche le Tessere del Tifoso per il match del 25 aprile all’Olimpico (inizio ore 15).

Da sscnapoli.it

Auriemma: “Gabbiadini? Se deve restare come vice Higuain sa che non giocherà”

A Radio Crc durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Raffaele Auriemma, giornalista di Premium Sport. Queste le sue dichiarazioni riguardo il futuro di Manolo Gabbiadini:
“So per certo che Gabbiadini non vuole più stare con Maurizio Sarri, a questo punto valeva la pena darlo via durante il mercato invernale. Se deve restare nelle vesti di vice-Higuain è consapevole che non giocherà perché alla fine come vice-Higuain non gioca nessuno”.