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Il Pungiglione Stabiese: Vespe in vacanza? Pensiamo allo stadio

Il Pungiglione Stabiese programma sportivo in onda su ViViradioWEB

Il Pungiglione Stabiese sarà condotto da Mario Vollono e andrà in onda oggi 02 maggio alle ore 20:00.

DIRETTA

DIFFERITA (dopo 2 ore dalla diretta)

In questa puntata studio ci saranno Gianluca Apicella (Magazine Pragma) e Claudio Scotognella (ViViCentro).
Parleremo della brutta sconfitta della Juve Stabia con il Monopoli.

I biancoverdi stanno lottando per raggiungere la salvezza e avevano assoluto bisogno dei tre punti, le vespe invece che avevano già centrato la matematica salvezza vincendo 4-2 domenica scorsa contro la Lupa Castelli Romani scendono in campo con la testa in vacanza. Giornata soleggiata a Monopoli, con un forte sole che non crea le migliori condizioni per giocare una partita di calcio. D’Adderio, tecnico dei padroni di casa, doveva rinunciare a Croce per squalifica, mentre Zavettieri non poteva contare su Romeo, Rosania, Izzillo e Favasuli.

La Juve Stabia con tanti innesti nuovi scende in campo senza il mordente giusto per avere la meglio su di un Monopoli non trascendentale ma che ha saputo sfruttare al meglio le occasioni create, complice la scandalosa prestazione difensiva della squadra di Zavettieri. Il migliore in campo è stato l’ex portiere gialloblè Pisseri che ha neutralizzato tutte le occasione creata dalla Juve Stabia. Le Vespe tornano a casa con il passivo più pesante della stagione (4-0).

La Juve Stabia ora deve sperare di conquistare almeno un punto nella gara casalinga con il Foggia, sperando che la Casertana faccio il proprio dovere con la Paganese, per centrare la qualificazione alla TIM CUP.

Questa sera avremo come ospite telefonico il D.G. Clemente Filippi con cui parleremo delle prospettive future e della situazione stadio.

Avremo inoltre in collegamento telefonico Alessandro Romei  Ex centrocampista della Juve Stabia.

Parleremo della prossima partita con il Foggia con il collega Fulvio di Giuseppe di Foggia Città Aperta.

Chiuderemo la puntata come di consuetudine parlando del settore giovanile della Juve Stabia.

Ci collegheremo telefonicamente con Alberico Turi responsabile del settore giovanile della Juve Stabia.

Avvisiamo i radioascoltatori che è possibile intervenire in diretta telefonica chiamando il numero 081.048.73.45 oppure inviando un messaggio Whatsapp al 338.94.05.888.

Gli ascoltatori possono inoltre scrivere, nel corso del programma, sul profilo facebook “Pungiglione Stabiese” per lasciare i loro messaggi e le loro domande.

“Il pungiglione stabiese” è la vostra casa. Intervenite in tanti!

Vi ringraziamo per l’affetto e la stima che ci avete mostrato nel precedente campionato e speriamo di offrirvi una trasmissione sempre più bella e ricca di notizie.

 

VIDEO – A Diso (Le), lo spettacolo diurno della ditta Giacomo Del Vicario

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Il giorno 1 maggio, in provincia di Lecce, a Diso, la ditta Giacomo Del Vicario e figli da San Severo (Fg) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore dei Santi Apostoli Filippo e Giacomo. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.

CLICCA SUL PLAYER per vedere le immagini

dal nostro inviato, Gennaro Novellino

L’ASD San Paolo ricorderà Gaetano Musella: ecco i dettagli

I dettagli

Perchè l’ASD San Paolo non è solo un luogo per fare sport, giocare a calcio, ma è una famiglia. Salvatore D’Antuono, Giovanni Malafronte e tutti i componenti dello staff sono sempre attenti alla crescita e allo sviluppo, nel pieno divertimento, di tutti i bambini che prendono parte agli allenamenti e alle partite. Grandi esperti di calcio, ma tanto buon cuore e impegno nel sociale: amicizia e solidarietà i motti di chi da qualche anno ha messo in piedi un progetto di straordinaria importanza e livello assoluto.

Una grande manifestazione si terrà il 22 maggio e in essa l’Asd San Paolo 1970 saluterà la famiglia del grande Gaetano Musella, colui che a Napoli e a Castellammare di Stabia ha lasciato dei ricordi indelebili. Non potete mancare!

Corbo su Sarri e De Laurentiis: “Hamsik oltre ogni limite è un segnale di equivoco”

Il pensiero di Antonio Corbo su LaRepubblica.it

Il secondo posto vale il futuro quasi quanto lo scudetto perché conclude nel modo migliore la cavalcata della squadra. E la premia con una quarantina di milioni. Abbastanza per impostare un discorso nuovo. Porre le bassi ad un Napoli che può essere grande anche nei confini di un calcio ancora piccolo piccolo qual è il campionato italiano.

Programmare il nuovo Napoli è facile, se si parte da pochi elementi.
1) Il Napoli per struttura tecnica e societaria è in ritardo sulla Juve che ha già un fatturato rilevante, una panchina di lusso, ottimi giovani in giro.

2) Il Napoli fattura la metà della Juve (circa 350 milioni contro 170) e non ha altri soci o fonti per investire.

3) De Laurentiis ha i conti in ordine, ed è un grande merito il suo; ma non è disposto a investimenti cospicui o rischiosi, non apre a soci, ed è suo diritto decidere.

Quindi?

Il Napoli ha poche ma buone soluzioni.

Non può rincorrere le Juve, troppo più avanti per una potenza societaria che, forse a sua insaputa, intimidisce anche gli arbitri, arbitri che nel dubbio sbagliano troppo spesso sulla pelle dei più deboli. Quante decisioni favorevoli hanno sospinto in alto la Juve? E quante sfavorevoli buttano giù il Frosinone di un civilissimo bravo Stellone? Il Napoli deve quindi fare la corsa su se stesso migliorando, con saggezza e competenza, la sua struttura tecnica. Può contare su un allenatore capace ed ambizioso come sul direttore sportivo. Cristiano Giuntoli conosce il mercato, ha l’intelligenza tecnica che mancava al club, è auspicabile che trovi le parole per convincere De Laurentiis sulle strategie, più difficile eludere le barriere finanziare del leggendario Chiavelli.

Migliorare se stesso vuol dire anche elaborare un piano con l’allenatore. Il ritardo della firma è probabilmente utile. Meglio discutere con calma. Non credo sia questione di soldi, o solo di soldi. Bisogna capire se Sarri riuscirà a collaborare nello sviluppo tecnico del Napoli, garantendo un più fluido ricambio di temi tattici e uomini in formazione. Occorrono più schemi e più giocatori da impiegare.

Solo elogi a Sarri, nessuno poteva fare meglio e di più. Ma rivedendo la partita di Roma è rimasto in balia dell’effetto Totti. Non si è capito se il Napoli nel finale stesse accelerando per vincere o attrezzandosi per difendere il pareggio così prezioso fino a mezzanotte. Tollerare Hamsik oltre ogni limite è stato il segnale di un fatale equivoco.

L’ultima delle soluzioni è legata a De Laurentiis. Sta nel calcio da troppo tempo per non conoscerlo. I risultati sono stati finora importanti. Un rapporto più franco con i tifosi, una vigilanza rigorosa nelle esternazioni, una maggiore autorevolezza nei rapporti con Federcalcio, Lega ed altri club possono favorire la conduzione del prossimo ciclo.

De Laurentiis annuncia: “Sarri resterà a lungo”

Il comunicato del club azzurro

La Ssc Napoli annuncia che Maurizio Sarri resterà sulla panchina azzurra ancora a lungo. Ecco il comunicato: “Aurelio De Laurentiis smentisce nel modo più categorico le affermazioni di Televideo secondo le quali, in caso di non raggiungimento del secondo posto, potrebbe sostituire Maurizio Sarri con un altro allenatore. Il Presidente azzurro conferma che con Sarri è iniziato un cammino molto lungo negli anni, considerato che il tecnico ha saputo imprimere alla squadra un bellissimo e divertentissimo gioco che raramente si vede sui campi di calcio”.  

De Laurentiis e il week end in Campania per la squadra

Lo riferisce il quotidiano

Secondo Ilmattino.it, Aurelio De Laurentiis potrebbe raggiungere la squadra a Castel Volturno prima del match contro l’Atalanta di stasera al San Paolo. Il patron ha trascorso la festività del 1 maggio in una località turistica in Campania in modo da poter incontrare Sarri e la squadra prima della gara di questa sera. Match importante visto che la Roma è lontana solo due punti dopo la sconfitta dell’Olimpico.

Referendum riforme, Renzi a Firenze lancia i comitati per il sì

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Comitati per il sì: “Dopo 63 governi dormienti, ora cambiamento radicale”

Il presidente del Consiglio al teatro Niccolini: “Grazie al Jobs Act quasi 400 mila persone in più hanno festeggiato la festa del lavoro”

FIRENZE – Matteo Renzi ha scelto di partire dalla sua città, Firenze, per lanciare i comitati per il sì al referendum costituzionale del prossimo autunno, il banco di prova della politica del suo governo. “L’Italia due anni fa era incastrata in costante depressione politica. Poi il Parlamento improvvisamente si è svegliato ed è cominciato il processo che ha portato alle riforme”, ha spiegato il presidente del Consiglio parlando al teatro Niccolini recentemente restaurato e pieno di gente. “Dopo 63 governi di fila, il lavoro di questi due anni ha provocato un cambiamento radicale : il Pil è tornato positivo. Ma quello che stiamo cercando di fare è restituire agli italiani l’orgoglio di appartenere a qualcosa di grande”.

Lavoro e banche. Renzi, contestato all’esterno del teatro da parte degli obbligazionisti di Banca Etruria, ha chiarito in merito agli scandali bancari: “Abbiamo eliminato il meccanismo atroce e assurdo delle banche popolari, abbiamo dato garanzie alle banche di credito cooperativo e salvato i correntisti che rischiavano di perdere le obbligazioni, per le quali si è provveduto a trovare una soluzione”. E ha affrontato anche temi economici: “È la prima volta dalla crisi che la classe media ha cominciato a risparmiare”. Mentre sul lavoro ha aggiunto: “Grazie al Jobs act ci sono state 398 mila persone in più che lavorano, non basta ma è una cosa straordinaria quello che è accaduto. In due anni quasi 400 mila persone in più hanno festeggiato ieri la festa del lavoro”.

Un’Italia che dice sì al cambiamento. Poi si è soffermato sul referendum costituzionale di ottobre: “Io non sarei mai arrivato a Palazzo Chigi se non avessi avuto una straordinaria esperienza di popolo. Ora ho bisogno di vincere la partita più grande, che non è quella del referendum di ottobre, ma quella di tornare a un’Italia che dice sì”. E ha continuato, rispondendo alle critiche sulla riforma della Costutuzione: “A chi ci attacca accusandoci di tradire i principi stabiliti dai padri costituenti,  rispondo che invece stiamo correggendo un punto su cui all’epoca le forze politiche non riuscirono a mettersi d’accordo e fecero una norma transitoria dicendo ‘cosi’ non va benè’. Il bicameralismo paritario non è quello che volevano coloro che scrissero la Costituzione”. In particolare sull’abolizione del Senato ha aggiunto: “I senatori hanno deciso di abolire il Senato. Come i tacchini felici del giorno del ringraziamento. La politica dà un grande segnale: rinuncia alle poltrone, ora aspetto gli altri, dai sindacati agli imprenditori, fatelo anche voi se avete la forza e il coraggio”.

Regioni e riforma del Titolo V. In merito alla sterzata in senso centralista rispetto alla Riforma del Titolo V del 2001, Renzi ha poi spiegato: “In quella occasione il centrosinistra era pressato dalla Lega, perciò si fece quella riforma in senso federalista. Per molti aspetti è stato utile, per altri un po’ meno, quando ad esempio hai Regioni con un potere persino superiore da quello previsto dal costituente”. L’autonomia in alcune Regioni ha funzionato, in altre ha bloccato tutto: “Siamo stati l’unico Paese che non spende i fondi europei. Se il sindaco di Napoli si
dimentica di Bagnoli, ce lo ricordiamo noi”. Scopo della riforma è dunque quello di riattribuire alcune competenze delle Regioni allo stato centrale, specialmente in settori strategici “come il turismo e l’energia”.

10mila comitati. “I comitati per il sì saranno diecimila in tutta Italia, dalle dieci alle cinquanta persone per comitato – ha concluso il premier – fino a ottobre serve una gigantesca campagna porta a porta per chiedere se si vuole riportare l’Italia a due anni fa o andare a testa alta verso il futuro”.

vivicentro.it-politica / Referendum riforme, Renzi a Firenze lancia i comitati per il sì: “Dopo 63 governi dormienti, ora cambiamento radicale” MONICA RUBINO

SKY UK – Southampton su Mertens: pronta l’offerta!

I dettagli

Secondo Calciomercato.com il futuro di Dries Mertens è ancora un’incognita. Sky Sport UK riporta che sull’ala belga ci sono le attenzioni del Southampton: “Per quanto mi riguarda, la situazione è abbastanza chiara: o sarà rinnovo di contratto oppure partirò. Dipende dal Napoli, stiamo parlando di un’estensione contrattuale. Mi trovo bene qui, non credo che il Napoli sia in ritardo sul discorso contrattuale: ne parleremo. Vivere in Italia è meglio che giocare in Inghilterra? Non so, non ho giocato in Inghilterra ma la vita in Italia è molto bella: sono qui da quasi tre anni e mi trovo bene. Spesso parlo con i miei compagni che sono andati via e loro mi dicono che sentono la mancanza della vita che c’è qua. Quando abbiamo giocato con il Genoa, Goran Pandev era qui e dopo siamo andati a cena: mi ha detto che non ha trovato un ambiente come quello di Napoli. Tante panchine? Se finiamo secondi giocheremo la Champions League, e ce la meritiamo: voglio esserci perchè giocheremmo tante partite importanti, una su due la giocherei. Con un allenatore come Sarri ed il suo sistema, penso che siamo capaci di fare grandi cose”.

Napoli-Atalanta, le probabili formazioni

I dettagli

Al San Paolo è di scena la sfida che vedrà il Napoli affrontare un’Atalanta ormai salva e priva di particolari stimoli. Per il Napoli sono fondamentali i tre punti, per tenere a debita distanza la Roma e difendere il secondo posto che vale la qualificazione diretta alla fase a gironi di Champions.

QUI NAPOLI – Nel Napoli tutti gli effettivi sono a disposizione per assenza di squalifiche, mentre tra i diffidati compaiono i nomi di Jorginho, Callejon e Albiol.

QUI ATALANTA – Più preoccupante la situazione per mister Reja, che dovrà fare i conti con le squalifiche di Alejandro Gomez e del difensore centrale Paletta, e con una lunghissima lista di diffidati: Bellini, Borriello, De Roon, Diamanti, Gomez, Grassi e Raimondi. La squadra, comunque, ha raggiunto già la salvezza.

NAPOLI (4-3-3) – 25 Reina; 2 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 5 Allan, 8 Jorginho, 17 Hamsik; 7 Callejon, 9 Higuain, 14 Mertens. A disp. 22 Gabriel, 1 Rafael C., 11 Maggio, 21 Chiriches, 18 Regini, 3 Strinic, 19 David Lopez, 6 Valdifiori, 88 A. Grassi, 77 El Kaddouri, 23 Gabbiadini, 24 L. Insigne. All. Sarri.

ATALANTA (4-2-3-1) – 57 Sportiello; 5 A. Masiello, 3 Toloi, 33 Cherubin, 93 Dramé; 21 Cigarini, 15 De Roon; 23 Diamanti, 27 Kurtic, 7 D’Alessandro; 22 Borriello. A disp. 1 Radunovic, 6 Bellini, 24 A. Conti, 77 C. Raimondi, 55 Djimsiti, 28 Brivio, 11 Freuler, 8 Migliaccio, 4 Gagliardini, 45 Monachello, 13 Gakpé. All. Reja.

a cura di Ciro Novellino

 

 

Il Carpi perde a Torino, Atalanta salva!

Il Corriere di Bergamo

La Juventus ha battuto il Carpi 2-0 nella partita dell’ora di pranzo: un risultato prevedibile sulla carta, che ha scacciato i cattivi pensieri di un eventuale favore (che sarebbe suonato troppo clamoroso) da parte della capolista agli emiliani.

Risultato importante anche in chiave bergamasca: con la sconfitta del Carpi l’Atalanta è, infatti, matematicamente salva. L’aritmetica indicava ancora qualche rischio, dato dalla classifica avulsa. In caso di tre sconfitte consecutive nelle ultime tre giornate i nerazzurri avrebbero potuto trovarsi quartultimi con il Carpi, davanti a Palermo e Udinese terzultimi. Posizione che avrebbe spalancato l’inferno della serie B a causa della classifica avulsa. Così non sarà e l’Atalanta andrà a Napoli ancora più serena.

Pedullà: “Sportiello-Napoli, la strategia degli azzurri è chiara”

I dettagli

Il Napoli ha deciso di andare su Marco Sportiello pur avendo una garanzia assoluta come Pepe Reina. Alfredo Pedullà scrive: “in realtà la scelta del Napoli era chiara: andare su un altro grande specialista perché una squadra ambiziosa deve avere due portieri all’altezza, quasi dello stesso livello”. Sono arrivate conferme su Marten De Roon opzionato dal club azzurro, ma anche per lo stesso Sportiello. Nel posticipo di stasera “Sportiello avrà una notte da Napoli: magari per fermarlo alla guida della sua Atalanta, sicuramente per dimostrare di essere all’altezza. Fin dalla prossima stagione? Vedremo, tutto è possibile, intanto al San Paolo avremo un motivo di interesse in più”.

DA BERGAMO – Giacomelli come un body builder, nel 2013 offrì da bere ai genoani…

Ecco alcuni passaggi di un editoriale estratto da bergamonews.it

“Dirigerà il match Piero Giacomelli, trentottenne di Trieste, alla sua 68ma gara in serie A. Due curiosità sul fischietto friulano. La prima è che è forse l’arbitro con il fisico più imponente del panorama italiano (sembra un body builder quindi occhio alle proteste). La seconda riguarda un Genoa-Cagliari diretta nel 2013. In quell’occasione decise di espellere il difensore genoano (ed ex nerazzurro) Manfredini che in realtà non aveva commesso fallo su un avversario ma l’aveva subito. Dopo il match però Giacomelli ammise molto onestamente di aver commesso un grave errore e nei giorni successivi ricevette un’inaspettata visita nel suo locale di Trieste: un gruppo di tifosi di un Genoa club della città, che organizzò un sit in pacifico di protesta nei confronti dell’arbitro che finì con una bevuta”.

L’Inter perde e manda il Napoli in Champions League

I dettagli

Uno dei grandi traguardi fissati dal Napoli ad inizio stagione era quello di tornare in Champions League e con la sconfitta rimediata dall’Inter ieri sera allo Stadio Olimpico contro la Lazio, matematicamente è arrivata la qualificazione visti i 9 punti di vantaggio sulla squadra di Roberto Mancini. Adesso bisognerà soltanto aspettare l’esito degli ultimi tre match di Roma e Napoli, per definire quale sarà la squadra che si qualificherà direttamente ai gironi di Champions e quale ai playoff.

Cassazione: rubare per fame non è reato

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Rubare per fame non costituisce reato: per questo motivo la Cassazione ha annullato completamente la condanna per furto inflitta dalla Corte di Appello di Genova a un giovane straniero senza fissa dimora, affermando che non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per “far fronte” alla “imprescindibile esigenza di alimentarsi”, per stato di necessità. Con questo verdetto la Suprema corte ha giudicato legittimo non punire un furto per fame del valore di 4 euro per una confezione di wurstel e due pezzi di formaggio.

A fare ricorso in Cassazione non è stato il giovane senza fissa dimora ma il procuratore generale della Corte di Appello di Genova che chiedeva che l’imputato fosse condannato non per furto lieve, come stabilito in primo e secondo grado, ma per tentato furto dal momento che Roman era stato bloccato prima di uscire dal supermercato, dopo essere stato notato da un cliente che aveva avvertito il personale vigilante.

Il clochard alla cassa aveva pagato solo una confezione di grissini, non i wurstel e le due porzioni di formaggio che si era messo in tasca.

La sentenza degli ermellini – numero 18248 della Quinta sezione penale – non riporta l’entità della pena inflitta a Roman, che aveva già dei precedenti di furti di generi alimentari di poco prezzo perchè spinto dalla fame. Ad avviso dei supremi giudici quello commesso da Roman è un furto consumato e non tentato, ma – a loro avviso – «la condizione dell’imputato e le circostanze in cui è avvenuto l’impossessamento della merce dimostrano che egli si impossessò di quel poco cibo per far fronte ad una immediata e imprescindibile esigenza di alimentarsi, agendo quindi in stato di necessità».

Così è stata annullata senza rinvio la sentenza di condanna inflitta in appello il 12 febbraio del 2015 “perchè il fatto non costituisce reato”. Anche la Procura della Cassazione aveva chiesto l’annullamento senza rinvio della decisione dei severi magistrati genovesi. La condanna in primo grado era stata decisa il 24 ottobre 2013 a Genova.

vivicentro.it-cronaca / ilsole24ore / Cassazione: rubare per fame non è reato  di Enrico Bronzo

Renzi: ”Weidmann meno pensa a Italia e meglio è”

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Renzi all’Arena su Rai1: “Pd di delinquenti? Leader M5s e Fi condannati”. Sul Brennero dice: “Chiusura? Propaganda in vista del voto”. Renzi incontra lavoratori del Sulcis a Palazzo Chigi

“Mi sento sempre dire che guido un partito di delinquenti… Voglio ricordare che M5s e FI sono guidati da due leader con sentenze passate in giudicato”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a “l’Arena” su Rai1 parlando degli attacchi di Beppe Grillo e dei processi di Denis Verdini. “Io ho la fedina penale pulita”, ha tra l’altro detto.

“Io francamente capisco poco” quando mi dicono che devo salire al Colle per i voti di Verdini: “c’e’ in Parlamento una maggioranza o no? Ora m5s ce l’ha con Verdini. E’un problema loro…”. Verdini ha votato un provvedimento ma quando “Verdini votava per il Governo Letta nessuno si scandalizzava”, ha aggiunto il premier.

“Se fossi il Governatore della Banca centrale tedesca mi preoccuperei delle banche tedesche. Il tempo in cui ci davano lezioni è finito. Il governatore tedesco ha stanziato 247mld euro e mi auguro che siano sufficienti per le loro banche. Il governatore ha tanti problemi a cui pensare: meno pensa all’Italia meglio è”, ha detto Renzi.

Quella dell’Austria “è propaganda, loro stanno facendo una campagna di comunicazione perché non stanno facendo niente di concreto perché sono in campagna elettorale”, ha continuato il premier, soffermandosi sul caso del Brennero.

vivicentro.it-politica / ansa / Renzi: ”Weidmann meno pensa a Italia e meglio è”

FOTO ViViCentro – L’arrivo dell’Atalanta a Napoli!

Le foto

Stadio San Paolo, il Napoli affronterà alle ore 21 l’Atalanta nel penultimo match casalingo della stagione, forse il più importante per cercare di chiudere i giochi per il secondo posto che vale l’accesso diretto al tabellone principale della prossima Champions League. L’Atalanta è arrivata questo pomeriggio a Napoli, all’aeroporto di Capodichino. Noi di Vivicentro.it eravamo presenti e qeusti sono gli scatti realizzati dal nostro inviato.

 

Napoli-Atalanta, i convocati: out Chiriches

In seguito alla seduta di allenamento pomeridiana è stata diramata la lista dei convocati. Ecco quanto riportato dalla società sul proprio sito ufficiale:

 

“Gli azzurri preparano il match contro l’Atalanta di domani sera per il “monday night” della 36esima giornata al San Paolo alle ore 21.

La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente partita a campo ridotto.

Chiusura con lavoro tecnico tattico. Non sarà del match Chiriches per un affaticamento muscolare.

I convocati: Reina, Gabriel, Rafael, Maggio, Hysaj, Ghoulam, Strinic, Regini, Luperto, Koulibaly, Albiol, Grassi, Jorginho, Valdifiori, Chalobah, Allan, David Lopez, Hamsik, El Kaddouri, Mertens, Callejon, Insigne, Gabbiadini, Higuain”.

 

Da sscnapoli.it

F1 GP Russia, doppietta Mercedes, fuori gara Vettel!

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F1 GP Russia, doppietta Mercedes, fuori gara Vettel!

Vince per la quarta volta consecutiva il pilota tedesco della Mercedes, Rosberg infatti conquista 100 punti in quattro gare. Secondo posto per Hamilton che regala così anche la doppietta alla casa di Stoccarda. Raikkonen difende l’onore di Maranello, ancora una volta fuori gara Vettel a causa di Kvyat che lo tampona per ben due volte costringendolo al ritiro.

Podio F1 Russia Sochi
Podio F1 Russia Sochi

A Sochi, rosberg, mette a segno una gara letteralmente perfetta. Partenza dalla pole per poi procedere indisturbato fino al traguardo, giro record al penultimo giro, insomma, il dominio.In questo modo ha dimostrato anche all’interno della sua squadra chi è che comanda per questo campionato, ha conquistato il massimo dei punti in quattro gare, questo dovrebbe attirare l’attenzione verso di lui rispetto al beniamino Hamilton.

 

Lewis ha comunque risentito del distacco del compagno di squadra, ha chiuso con circa 25 secondi nonostante sia riuscito a recuperare tutte le posizioni partendo dalla decima posizione.

Per le rosse una gara da dimenticare anche se Raikkonen conquista il podio con la terza posizione. Vettel subisce due tamponamenti da Kvyat al via, la sua una gara finita prima di cominciare.

F1 Russia Sochi Vettel tamponato da Kvyat
F1 Russia Sochi Vettel tamponato da Kvyat

A seguire, quarta posizione per Bottas e quinto posto per Massa entrambi piloti della Williams, hanno dimostrato di essere la terza squadra del mondiale in corsa. Oblio della Red Bull mentre ritorna la McLaren con la sesta posizione di Alonso e Button decimo.

 

Non resta che fare una semplice considerazione. Al momento, nonostante il campionato sia ancora lunghissimo, sembra assistere ad una preannunciata conclusione. La vittoria virtualmente già assegnata alla Mercedes con le altre squadre ad inseguire timidamente, si perché i 100 punti conquistati da Rosberg pesano come un macigno per tutti gli altri piloti, basti pensare che il pilota al secondo posto in classifica (Hamilton) ha 57 punti di distacco.

F1 Russia Sochi Vettel fuori gara
F1 Russia Sochi Vettel fuori gara

Tutto è rimandato alla prossima gara dove si avrà un quadro della situazione più chiaro già a partire dagli equilibri interni della Mercedes. La Ferrari ha tutto da recuperare, e forse grazie a questo ci sarà spettacolo per gli spettatori ed i tifosi.

 

APPUNTAMENTO QUINDI IL 15 MAGGIO PER IL GP DI SPAGNA.

 

 

Ordine d’arrivo

  1. Nico Rosberg (Germany)       Mercedes               1:32:41.997
  2. Lewis Hamilton (Britain)     Mercedes               +00:25.022
  3. Kimi Raikkonen (Finland)     Ferrari                00:31.998
  4. Valtteri Bottas (Finland)    Williams-Mercedes      00:50.217
  5. Felipe Massa (Brazil)        Williams-Mercedes      01:14.427
  6. Fernando Alonso (Spain)      McLaren                1 lap
  7. Kevin Magnussen (Denmark)    Renault                1 lap
  8. Romain Grosjean (France)     Haas – Ferrari         1 lap
  9. Sergio Perez (Mexico)        Force India – Mercedes 1 lap
  10. Jenson Button (Britain)      McLaren                1 lap

 

Classifica mondiale piloti

  1. Nico Rosberg (Germany) Mercedes         100
  2. Lewis Hamilton (Britain) Mercedes       57
  3. Kimi Raikkonen (Finland) Ferrari        43
  4. Daniel Ricciardo (Australia) Red Bull   36
  5. Sebastian Vettel (Germany) Ferrari      33
  6. Felipe Massa (Brazil) Williams          32
  7. Romain Grosjean (France) Haas           22
  8. Daniil Kvyat (Russia) Red Bull          21
  9. Valtteri Bottas (Finland) Williams      19
  10. Max Verstappen (Netherlands) Toro Rosso 13
  11. Fernando Alonso (Spain) McLaren         8
  12. Kevin Magnussen (Denmark) Renault       6
  13. Nico Huelkenberg (Germany) Force India  6
  14. Carlos Sainz Jr (Spain) Toro Rosso      4
  15. Sergio Perez (Mexico) Force India       2

 

Classifica mondiale costruttori

  1. Mercedes               157
  2. Ferrari                76
  3. Red Bull – TAG Heuer  57
  4. Williams-Mercedes      51
  5. Haas – Ferrari         22
  6. Toro Rosso – Ferrari   17
  7. McLaren                10
  8. Force India – Mercedes 8
  9. Renault                6

 

Primo Maggio, festa proletaria

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Il Primo Maggio è una festa proletaria sorta nel contesto delle lotte portate avanti con forza dal movimento operaio internazionale in una fase di netta e rapida ascesa delle classi lavoratrici.

Oggi siamo immersi nel pieno di una crisi devastante e senza precedenti dal secondo dopoguerra ad oggi. Una crisi profonda e strutturale del capitalismo.

Una crisi socio-economica, oltre che politica, che esige soluzioni per una fuoriuscita definitiva dal sistema capitalista tout-court. L’irrazionalità del capitalismo sta divorando ogni risorsa del pianeta, pregiudicando il futuro fino ad un punto di irreversibilità storica.

La miseria crescente porta ad azzerare gli stessi elementi basilari di civiltà che presiedono ad ogni forma di convivenza umana. Questi sono dati di fatto di una oggettività innegabile ed è esattamente ciò che si sta verificando nell’odierna società capitalistica in decomposizione.

Ho avuto la fortuna di leggere i romanzi di Robert Silverberg, che prefiguravano tutto ciò. Scritti durante gli anni ’60, Silverberg, portando fino alle estreme conseguenze i problemi che si offrivano già nella sua epoca, tenta di prevedere gli scenari storici che ne scaturirebbero.

Si tratta soltanto di fantascienza? La fantascienza è un’attività seria, una sorta di sondaggio del futuro ed intuire come in determinate condizioni di crisi planetaria si potrebbero modificare i costumi ed i comportamenti umani, è uno sforzo che esige una notevole dose di intelligenza analitica e creativa.

Nei suoi romanzi, Silverberg descrive i residui umani del pianeta ricondotti ad uno stato in cui l’indole istintuale degli esseri umani riprende il sopravvento sulla civiltà come l’abbiamo conosciuta.

La storia non presuppone teleologie, non ha in sé leggi meccanicistiche come quelle formulate per il mondo naturale, né implica determinismi di sorta. Vi sono limiti oggettivi alla sopravvivenza stessa dell’umanità. L’unica risposta logica è ancora la razionalità con cui poter gestire il pianeta e le sue risorse in un senso più egualitario e prospettico.

Ma non è detto che ciò possa avvenire, poiché il tempo non è affatto un fattore secondario nel determinare gli eventi. Un evento, per definizione, è qualcosa che sarebbe potuto anche non verificarsi.

Pertanto, l’interrogativo comporta un primo corollario: in quali tempi sarebbe possibile? Ed implica un secondo corollario: cosa rimarrebbe all’umanità come risorse vitali sulle quali fare perno per rigenerarsi oltre il capitalismo?

Oggi nessuno è in grado di determinare la velocità di progressione della crisi e molti eventi decisivi non trovano alcun preannuncio, a sufficiente distanza di tempo, per preparare eventuali rimedi.

Ma oggi non è più il tempo degli indugi.

vivicentro.it-sud-opinione / Primo Maggio, festa proletaria (Lucio Garofalo)

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Aggredito in carcere a Napoli l’uomo accusato di avere ucciso la piccola Fortuna

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Caputo aggredito a Poggioreale. Il procuratore Greco: “Attendiamo una relazione, ma non può parlarsi di linciaggio”

Un pugno al volto. Un’escoriazione all’occhio. Aggressione nel carcere napoletano di Poggioreale, subito stoppata, per il presunto assassino di Chicca. Altri detenuti, seppur indagati per analoghi reati di abusi, volevano “fare giustizia” a loro modo, dell’orribile omicidio di cui deve rispondere Raimondo Caputo, il 43enne arrestato già da quattro mesi ma al quale i carabinieri, venerdì scorso, avevano notificato la nuova ordinanza per l’omicidio della piccola Fortuna Loffredo detta Chicca, la bimba di sei anni violentata e scaraventata giù dall’ottavo piano del Parco Verde di Caivano, nel giugno del 2014.

Caputo, secondo una prima ricostruzione dei fatti, è stato aggredito nella cella al terzo piano del padiglione “Roma” del carcere di Poggioreale dai detenuti che con lui dividevano la stanza. In particolare, è certo che l’indagato, già sotto osservazione da parte degli agenti della polizia penitenziaria a scanso di “atti autolesionistici”, fosse stato non a caso destinato nella sezione “protetta” dei cosiddetti Sex offender, coloro che sono indagati per reati di natura sessuale. Una collocazione che, in teoria, avrebbe dovuto tenere Caputo al riparo da ritorsioni e attacchi che purtroppo vengono ritenuti prevedibili negli ambienti delle carceri, da sempre.

Sull’episodio dice a Repubblica il procuratore capo di Napoli Nord, Francesco Greco: “Non può definirsi un linciaggio. Abbiamo saputo che c’è stata una aggressione o un tentativo di aggressione fisica al detenuto, che peraltro era già in carcere da tempo per un’altra accusa di abusi su minore e quindi siamo in attesa di capire. Ma erano state compiute valutazioni in tal senso. Il reato, essendosi consumato a Poggioreale sarà ovviamente trattato dai colleghi della Procura di Napoli”.
Caputo, nelle ore immediatamente succesive all’episodio, è stato trasferito in una cella singola. “Non si tratta di un isolamento, in quanto misura punitiva – spiegano gli inquirenti – ma della collocazione in una cella singola”. Intanto continuano le indagini sui silenzi omertosi di chi sapeva e ha taciuto

vivicentro.it-sud-cronaca / Aggredito in carcere a Napoli l’uomo accusato di avere ucciso la piccola Fortuna CONCHITA SANNINO