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Gargano, la moglie risponde: “Non ho detto mai niente di male su Napoli”

I dettagli

Su Twitter è tornata a rispondere Miska, la moglie dell’ex centrocampista azzurro e sorella del capitano Marek Hamsik, Walter Gargano dopo le sue dichiarazioni di qualche giorno fa. Ecco alcune risposte scritte agli utenti: “Sentito tutta la intervista? O solo 2 parole che erano interpretate male? Non ho detto mai niente male di Napoli e mai lo farò…..il mio tweet non c’entra niente con Napoli! Già avere 2 figli napoletani dice tutto. L’intervista è durata un’ora e mezzo! Parlava di Nazionale Uruguaiana, di Monterrey, famiglia, amici. Mille cose…e voi pensate che sto offendendo subito Napoli…..mai l’ho fatto e mai lo farò!! Chi mi conosce lo sa molto bene che ci tengo a Napoli”.

Smessa in piega

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Francesca Lattante e Michela Pulieri sono due ragazze leccesi in cerca di rogne. Leggono di un concorso riservato a giovani donne con l’uzzolo dell’imprenditoria: l’idea più originale riceverà ventimila euro per l’avviamento. Si presentano in 141, vincono loro. L’idea in effetti non è male. Parrucchiere ambulanti. Con i soldi del premio comprano un furgone e lo attrezzano come si deve. Caschi, poltrone. Persino la toilette, obbligatoria per gli esercizi commerciali. Il piano delle ragazze consiste nel solcare il Salento durante l’estate, catturando clienti di ritorno dalla spiaggia o dedite all’aperitivo. Per non arrugginire i bigodini, in bassa stagione si muoveranno tra i Comuni peggio serviti della Puglia, facendo la permanente a domicilio. Lieto fine? In America, Germania e probabilmente Papuasia sì. Qui no. Qui un artigiano non può avere un luogo di lavoro semovente. Dev’essere il cliente a scomodarsi per andare da lui, giammai il contrario. La Camera di commercio nega l’iscrizione alle parrucchiere motorizzate e le rimbalza sul Comune. Ma al Comune non sanno che fare. Le leggi parlano chiaro (insomma): un itinerante può vendere oggetti e cucinare pietanze, anche scotte. Ma non può tagliare capelli. Non è previsto da alcun tabulato x al comma y del paragrafo z.

Riassumo per puro sadismo: in un Paese con il 40% di disoccupazione giovanile, due ragazze del Sud hanno un’idea brillante e i soldi per realizzarla. Ma non possono, perché manca un timbro. Vogliamo evitare che vadano a sforbiciare all’estero anche loro? Allora mettiamo questo benedetto timbro. E se qualche lobby della messa in piega si offende, facciamole uno shampoo.

vivicentro.it-opinione / lastampa / Smessa in piega MASSIMO GRAMELLINI

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Sarri e la squadra vogliono De Laurentiis a Torino

Lo riporta La Repubblica

Otto giorni di passione per la Champions League, determinante per il futuro del Napoli e per gli sviluppi che potrebbe avere il mercato. Trasferta a Torino domenica sera, anticipo con il Frosinone per chiudere la stagione al secondo posto che varrebbe l’accesso diretto ai gironi della coppa dalla grandi orecchie: “Tutta la squadra dovrà tenersi pronta per dare il massimo e fare quadrato, in uno sprint finale in cui dovrà fare la sua parte anche Aurelio De Laurentiis. La sua presenza nella trasferta di Torino è indispensabile e sarebbe molto gradita da tecnico e giocatori. Uniti è più facile vincere”.

Il Napoli non vuole adeguare il contratto ad Insigne, tante big su di lui

I dettagli

A fine stagione il Napoli di Aurelio De Laurentiis dovrà fare i conti con diversi contratti da rinnovare ed adeguare ed uno di questi è quello di Lorenzo Insigne. La Gazzetta dello Sport scrive: “la società non sente come impellente la necessità di adeguargli un contratto che è stato prolungato nel 2014 ma che prevede uno stipendio non da top player (circa 1.2 milioni di euro)”. Lorenzo Insigne, cresciuto nel settore giovanile azzurro, vuole continuare la sua avventura con il Napoli “ma non mancherebbero eventualmente le squadre straniere, di alto livello, interessate a lui”.

 

Ischia, a Cosenza prove di formazione in vista dei play-out

AllenamentiIschia2015

L’Ischia Isolaverde dopo la settima sconfitta subita,al Mazzella contro il Catanzaro,continua la preparazione ai Camaldoli ,al campo sportivo Kennedy A, in vista di sabato,ultimo impegno di questo campionato contro il Cosenza. Alla ripresa degli allenamenti mister Porta ha potuto contare sull’intera rosa a disposizione,nonostante le squalifiche di Spezzani e Kanoute che salteranno la trasferta in terra calabrese. Buone notizie dall’infermeria: è tornato ad allenarsi con il gruppo il difensore Liberato Filosa,dopo l’intervento chirurgico al menisco. Il difensore dopo il periodo di riabilitazione,sabato le speranze di vederlo in campo dal primo minuto sono in crescita. L’ex Vigor Lamezia se dovrebbe scendere in campo anche per pochi minuti,dovrà stare attento ai cartellini gialli,essendo in diffida. Anche perchè perderlo proprio per la prima partita dei play-out sarebbe una doppia beffa,dopo quasi tutto il campionato fermo ai box per il problema al menisco. Per la trasferta di sabato,Porta potrebbe addirittura cambiare il modulo passando al 3-5-2. La retroguardia isolana,sarà composta da Moracci,Vandam e con Savi e Sirigu al ballottaggio per una maglia da titolare. A centrocampo ci sarà qualche novità con Bruno che agirà sulla fascia sinistra con Porcino che ancora una volta dovrebbe partire titolare,per Florio soltanto panchina. In cabina di regia,vista la squalifica di Spezzani,sarà Giorgio Di Vicino a prendersi la squadra sulle spalle. L’ex centrocampista del Napoli,nell’ultima partita contro il Catanzaro ha dimostrato che può essere una pedina fondamentale per questo finale di stagione,grazie anche alla sua esperienza. Ai lati dell’esperto calciatore,agiranno Acampora e il capitano Armeno. Per Palma si presuppone l’ennesima bocciatura,anche se quando è stato chiamato in causa ha dimostrato tanto. Sul fronte d’attacco,mister Porta dovrà fronteggiare l’assenza dell’attaccante senegalese Kanoutè,che dovrà scontare l’ultima giornata di squalifica inflitta dal giudice sportivo. Spazio quindi ancora una volta a Vincenzo Pepe. L’ex Messina tornato in campo soltanto nello scorso turno,dopo un problema muscolare che lo ha costretto a stare fermo ai box per oltre un mese. In avanti con lui ci sarà l’attaccante Alberto Gomes,un giocatore un pò lento e macchinoso nei movimenti,ma nelle ultime partite si è dimostrato,che può davvero fare male sotto porta. L’Ischia dovrà cercare almeno di conquistare un punto in quel di Cosenza,per cercare di evitare nei play-out ,il blasone Catania.

Internazionali, il grande tennis a Roma per la 73esima edizione

Internazionali Tennis 2016

Internazionali Tennis 2016: in corso le pre-qualificazioni del torneo. Venerdì pomeriggio il sorteggio in piazza del Popolo

ROMA – Anche quest’anno Roma farà da sfondo al grande tennis. La 73esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia partirà da domenica 8 maggio. Il sorteggio si terrà in Piazza del Popolo venerdì alle ore 18.30. Nel weekend ci saranno gli incontri delle qualificazioni.

PRE-QUALIFICAZIONI – Ultima giornata di pre-qualificazioni per l’eccesso al torneo di Roma. Le prime due wild card del campo principale sono state già assegnate a Marco Cecchinato eSalvatore Caruso: i due siciliani hanno centrato l’obiettivo vincendo le rispettive semifinali del torneo maschile delle pre-qualificazioni. La terza ed ultima wild card per il tabellone principale se la giocano oggi i due sconfitti delle semifinali, Andrea Arnaboldie Lorenzo Sonego. Sempre in campo maschile assegnale anche le prime due wild card per le qualificazioni, a Lorenzo Giustino eThomas Fabbiano. La terza sarà assegnata oggi al perdente della sfida tra Arnaboldi e Sonego (il vincente avrà quella per il main draw) mentre la quarta se la giocano Andrea Vavassori ed Omar Giacalone.

LE WILD CARD FEMMINILI – L’unica wild card femminile per il tabellone principale se la giocano sempre oggi Nastassja Burnett eClaudia Giovine, finaliste del torneo donne delle pre-qualificazioni (alla giocatrice sconfitta andrà la wild card per le qualificazioni). Altre due wild card per le qualificazioni sono state assegnate mercoledì ad Alberta Brianti e Martina Di Giuseppe, sconfitte nelle semifinali. La quarta ed ultima wild card per le qualificazioni se la giocano oggi Martina Colmegna e Martina Caregaro. Per la gara di doppio, la wild card per il tabellone principale maschile è in ballo tra Arnaboldi/Giannessi e Fabbiano/Gaio; per il tabellone femminile tra Caregaro/Matteucci e Giovine/Moratelli.

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Teatro Sociale di Brescia: MACBETH, di William Shakespeare con Franco Branciaroli.

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Martedì 10 maggio 2016, in prima nazionale, alle ore 20.30 debutta al Teatro Sociale di Brescia MACBETH, di William Shakespeare con la regia e l’interpretazione di Franco Branciaroli.

Lo spettacolo, che chiude la stagione di prosa 2015/2016, è prodotto dal Centro Teatrale Bresciano e dal Teatro de Gli Incamminati.

Macbeth, presentazione con Bandera, Boroni, BranciaroliAccanto a Franco Branciaroli, nel ruolo di Macbeth, Valentina Violo vestirà i panni di Lady Macbeth. Gli altri  interpreti  sono Tommaso Cardarelli (Malcom), Enzo Curcurù (Banquo), Stefano Moretti (Ross), Fulvio Pepe (Macduff), Livio Remuzzi (Lennox), Giovanni Battista Storti (Re Duncan).

Le scene portano la firma di Margherita Palli, i costumi sono di Gianluca Sbicca e le luci sono disegnate da Gigi Saccomandi.

Dopo i successi ottenuti su tutti i palcoscenici italiani con le produzioni CTB Servo di scena, Il Teatrante, Don Chisciotte, Enrico IV e Dipartita finale, Franco Branciaroli porta in scena MACBETH.

La tragedia è tra le più cupe e cruente del drammaturgo inglese, ed è quella che più di ogni altra racconta della seduzione al male dell’uomo, delle violazioni delle leggi morali e naturali, e del caos e dello stravolgimento che ne conseguono.

Secondo la suggestiva interpretazione sulla quale Franco Branciaroli ha impostato la regia e la messinscena dello spettacolo, la natura di Macbeth non è tanto la brama di potere, quanto piuttosto la propensione alla fantasia, che lo rende prigioniero dell’immaginazione. Macbeth avanza nel sangue come dentro un sogno dal quale non ci si desta più.

Da ciò deriva la difficoltà e la sfida per l’attore cui tocca affrontare questo grande ruolo; Macbeth è il personaggio più problematico e in qualche modo il più sfortunato dell’opera shakespeariana, poiché chi lo interpreta deve saper comunicare allo spettatore un senso di compassione.

L’incubo in cui Macbeth imprigiona sé stesso e coloro che lo circondano deriva dalla paura della vita, dalla paura della realtà. Macbeth non ama il mondo, non sta bene nella creazione. Per questo è un distruttore della vita: perché ne ha paura.

Questo fa di lui un sanguinario, ma un sanguinario speciale. Macbeth infatti non è un uomo crudele alla maniera di altri grandi personaggi shakespeariani, teorici del crimine o della frode, come Iago o Riccardo III. Non è sanguinario per un progetto di potere, ma per terrore.

In tale prospettiva la funzione di Lady Macbeth e le streghe è quella di far procedere questa sua immaginazione dentro la realtà e trasformare la realtà in una sorta di continuazione del sogno: un procedere che però non ha nulla di fiero, di spavaldo, ma è piuttosto come una continua caduta in avanti.

Nella lettura di Branciaroli Macbeth è dunque una grande, vertiginosa indagine sul male dell’uomo, sull’ambizione, la paura e la solitudine che smarriscono l’anima e disgregano l’ordine naturale del mondo.

Non è la prima volta che Franco Branciaroli si confronta con Macbeth, avendolo interpretato nell’edizione diretta da Giancarlo Sepe nel 1994.  Nel corso della sua carriera Ha interpretato anche altri protagonisti hakespeariani: Otello, con Umberto Orsini, per la regia di Gabriele Lavia, La Bisbetica domata, con Mariangela Melato, per la regia di Marco Sciaccaluga e Riccardo III, diretto da Antonio Calenda.

A margine dello spettacolo sono stati programmati due appuntamenti nel foyer del Teatro Sociale, inseriti nel ciclo di incontri I POMERIGGI AL CTB. Il primo in calendario, è stato condotto da Franco Lonati, docente di Letteratura inglese all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal titolo “Una corona infeconda. Ordine, caos e potere in Macbeth.” Il 6 maggio si svolgerà il secondo incontro dal titolo “Le radici di una storia: regalità, potere, impero” e “Il Principe di Niccolò Macchiavelli: un potere lontano dalla morale?” proposti rispettivamente da Guido Milanese, docente di Cultura classica e da Andrea Canova, docente di Letteratura Italiana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Martedì 10 maggio 2016 alle ore 20.00 nella galleria esterna del Teatro Sociale, in occasione del debutto dello spettacolo MACBETH, un gruppo di giovani artisti che hanno partecipato al laboratorio di “WRITING: UN OMAGGIO UNDERGROUND AL DEBUTTO DI MACBETH” , organizzato dalla Cooperativa Il Calabrone (nell’ambito dei laboratori esperienziali del “Progetto Shakespeare Imago Mundi”), realizzeranno su pannelli appositamente predisposti alcuni murales dedicati al grande drammaturgo inglese. Gli spettatori avranno così il piacere di vedere i creativi all’opera e, all’uscita dallo spettacolo, potranno ammirare i lavori ultimati.

Lo spettacolo replica fino al 22 maggio 2016 feriali ore 20.30 · domenica ore 15.30 · lunedì riposo.

Il 17 maggio 2016, è inserito nella rassegna ALTRI PERCORSI promossa dalla Regione Lombardia e Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo

La stagione di Prosa 2015/2016 è realizzata grazie al sostegno del Gruppo A2A e della Fondazione ASM Gruppo A2A di Brescia.

VENDITA BIGLIETTI

  • Platea Intero € 26,00 · Ridotto gruppi € 23,00 · Ridotto speciale € 18,00
  • Galleria centrale Intero € 18,00 · Ridotto Gruppi € 16,00 · Ridotto speciale € 13,00
  • Galleria laterale Intero € 12,00 · Ridotto Gruppi € 11,00 · Ridotto speciale € 10,00

TEATRO SOCIALE

I biglietti sono in prevendita alla biglietteria del Teatro Sociale dalle 16.00 alle ore 20.00

Via Felice Cavallotti, 20 – 25121 Brescia – Biglietteria tel. 030 2808600 · sociale.biglietteria@ctbteatrostabile.it

SEDE PIAZZA LOGGIA

nella sede del CTB in Piazza Loggia, 6 da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00

ON-LINE in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket.it

LIBRERIA SERRA TARANTOLA

Via F.lli Porcellaga, 4 – Brescia · Tel. 030290171

Orari: 9.15 – 12.15 /15.30 – 19.00 (lunedì mattina e domenica chiuso)

NOTE DI REGIA

Franco Branciaroli conferenza Macbeth“ Il Macbeth inizia da un mondo esterno in guerra, dove caratteristiche come efferatezza e sete di sangue, al pari del coraggio, sono ritenute virtù, in quanto preservano il mondo interno della corte, una società patriarcale civilizzata regolata da leggi divine. La violenza che si applica all’esterno non vale per l’interno, altrimenti tutto salta e tra il dentro e il fuori non c’è più differenza, tutto diventa guerra. Macbeth a un certo punto sceglie di portare la violenza all’interno e a questo si somma il fatto che anche la Lady, la sua parte femminile, si snatura e prende caratteristiche maschili: allora il caos è totale. Macbeth viene infatti “sedotto” all’ambizione dalle streghe, che storicamente rappresentano la minaccia al mondo patriarcale, e indotto all’assassinio da sua moglie, che viola il suo ruolo sociale di donna agendo come agirebbe un uomo. Al caos generato da donne che sono uomini (ovvero da una natura femminile perversa) solo un “non nato di donna” potrà porre fine. Ma il dramma è ancora più complesso e tremendo:  Macbeth, uccidendo il re, simbolo del padre e del divino, uccide la sua stessa umanità ed entra in una dimensione di solitudine dove perde tutto, amore, ragione, sonno, scopo di vivere. In più, la sua vittoria è sterile perché non ha eredi, e questa sua rinuncia alla sua umanità servirà solo a passare il trono al figlio di un altro. Il Macbeth è la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali.

vivicentro.it-nord-terza-pagina / Intorno all’inquietante parabola di seduzione dell’anima al male pulsa l’enigmatico cuore di questa tragedia.

Franco Branciaroli

SICUREZZA IN MARE E PESATURA CONTAINER. FISSATI I CRITERI PER LA FASE TRANSITORIA

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Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone, ha firmato, oggi, il decreto dirigenziale che  detta, dal 1° luglio 2016, i criteri e le norme tecniche di applicazione dei nuovi emendamenti SOLAS relativi alla sicurezza della navigazione in mare e delle navi adibite a trasporto dei container. Il decreto  prevede un adeguato periodo transitorio fino al 30 giugno 2017, finalizzato ad una graduale implementazione dei processi di pesatura e definendo, per questo periodo, un limite massimo di errore nella prima pesatura pari a 500 chilogrammi.

A seguito, infatti, di numerosi incidenti che hanno coinvolto navi adibite al trasporto di contenitori a causa della mancanza di un dato certo relativo al peso degli stessi, il Comitato Sicurezza Marittima (MSC), riunito nella sessione n° 94 dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha adottato la Risoluzione MSC. 380 (94) del 21/11/2014, che ha apportato nuovi emendamenti alla Convenzione internazionale sulla “Salvaguardia della Vita umana in mare (SOLAS 74), sul tema della determinazione della “massa lorda verificata del contenitore”.

Dal 1° luglio 2016 entreranno quindi in vigore gli emendamenti alla Convenzione internazionale che prevedono, tra l’altro, la pesatura obbligatoria dei container, attraverso l’acquisizione della “massa lorda del container verificata” – VGM (Regola VI/2 – Verified Gross Mass), prima dell’imbarco su navi impiegate in viaggi internazionali.

In ambito europeo, non essendoci ad oggi una posizione comune, l’Italia ha svolto un ruolo molto attivo nella ricerca di una applicazione armonizzata della norma internazionale e, a tal fine, è in continuo e diretto contatto con le altre amministrazioni europee maggiormente interessate al traffico dei contenitori, quali Olanda, Danimarca, Gran Bretagna.

Alla luce di questa attività, e dopo una riunione tenutasi recentemente a Bruxelles, l’Ammiraglio Melone,  Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, quale amministrazione competente ha firmato, oggi, il decreto dirigenziale n. 447/2016 che, nel dettare le norme tecniche di applicazione dei nuovi emendamenti SOLAS, prevede, tra l’altro, un adeguato periodo transitorio finalizzato ad una graduale implementazione dei processi di pesatura, come anche richiesto dalle categorie interessate, relativi agli strumenti di misura utilizzati, automatici o non automatici.

Il decreto, tra le altre previsioni, introduce il concetto di tolleranza sui criteri di pesatura dei container, individuando un periodo transitorio fino al 30 giugno 2017, durante il quale per la determinazione della massa lorda verificata del contenitore potranno essere utilizzati anche strumenti diversi da quelli  regolamentari, purché l’errore massimo non sia superiore a due volte e mezzo quello previsto per la stessa tipologia di strumenti approvati e, comunque, che non superi i 500 chilogrammi.

Inoltre è stata prevista in sede di controlli e verifiche effettuati dopo la prima pesatura una tolleranza, per ciascun contenitore, pari al 3% della massa lorda verificata.

E’ in corso, infine, la predisposizione di una circolare esplicativa e di dettaglio sulle procedure discendenti dall’applicazione del decreto che tratterà, invece, di argomenti specifici.

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Sotto la Lente – Juve Stabia: alla scoperta di Francesco Favasuli

Nuovo appuntamento con la rubrica di ViViCentro, “Sotto la Lente”, con la quale cerchiamo di farvi conoscere meglio i calciatori della Juve Stabia.

Oggi la nostra lente si posa su Capitan Francesco Favasuli. Il centrocampista è nato nel 1983 a Locri, in provincia di Reggio Calabria. Favasuli ha iniziato la carriera proprio nella squadra della sua città e, nel corso degli anni ha indossato, tra le altre, le maglie di Ascoli, Teramo, Cavese, Pisa, Salernitana fino ad approdare alla Juve Stabia nell’estate 2015.

Centrocampista di grande qualità e visione di gioco, Favasuli vanta oltre 300 presenze e 46 gol tra i professionisti; alla Juve Stabia Francesco ha preso il ruolo di leader carismatico e di esperienza, cui affidare i palloni che scottano, che era di Fabio Caserta. Non a caso, Favasuli ha ereditato, proprio da Caserta, la fascia di Capitano.

Tra i sui gol più belli c’è il pallonetto da quasi 30 metri con cui nel 2009 beffò proprio le Vespe, e l’allora portiere Soviero, quando vestiva la maglia della Cavese.

Con la maglia della Juve Stabia, Favasuli ha vissuto la sua miglior prestazione nel fondamentale match interno contro il Messina. Nella ripresa una doppietta del centrocampista, freddissimo per due volte dagli undici metri, ha permesso alle Vespe infatti di ribaltare il risultato e di fare un passo importante verso la salvezza. Durante i festeggiamenti per le sue reti, Favasuli ha abbracciato il D.G. Clemente Filippi, confessando poi la grande amicizia, che va oltre il calcio, nata con lo storico dirigente della Juve Stabia.

Il centrocampista calabrese è inoltre un Atleta di Cristo; la scoperta della Fede, come ha confessato più volte lo stesso Favasuli, ha totalmente cambiato la sua vita.

Al di fuori del rettangolo di gioco, Francesco ama dedicarsi alla sua famiglia ed ai suoi affetti; tra le sue passioni ci sono la lettura, religiosa e non, la Play Station e le passeggiate con gli amici, meglio ancora se accompagnate da un buon gelato.

Raffaele Izzo

Napoli, continua la preparazione in vista del Torino: il report della giornata

Gara delicata per il Napoli a Torino: gli azzurri devono centrare la vittoria per difendere il secondo posto e l’ accesso alla fase a gironi della prossima Champions League dagli attacchi della Roma. Continua la preparazione per gli uomini di Maurizio Sarri, ecco il report della giornata:

“Doppia seduta per il Napoli a Castel Volturno.

Gli azzurri preparano il match di domenica sera (ore 20,45) a Torino per la penultima giornata di Serie A.

Al mattino allenamento dedicato alla linea difensiva che dopo il riscaldamento ha svolto lavoro tecnico tattico specifico sul campo 2.

Sul campo 1, invece, differenziato per Chiriches.

Nel pomeriggio il gruppo al completo ha svolto circuito di forza e partitina a metà campo. Poi il gruppo di difensori ha terminato la seduta mentre centrocampisti e attaccanti hanno svolto allenamento tecnico tattico.

Chiriches ha lavorato col gruppo per l’intera seduta”.

Domani allenamento di pomeriggio.

Da sscnapoli.it

Juve Stabia vs Foggia, parte la prevendita

S.S. Juve Stabia rende noto che da oggi, giovedì 5 maggio, sono disponibili in prevendita, fino alle ore 16,00 del 7 maggio, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Juve Stabia vs Foggia, che si disputerà sabato 7 maggio alle ore 16,00 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, valevole per la 34a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2015/2016.

Juve Stabia vs Foggia 2016In occasione di questa gara, resterà chiusa la Tribuna Varano (distinti) 

Di seguito i prezzi relativi agli altri settori:

  • Curva San Marco € 8 + € 2 diritti di prevenditaTribuna Quisisana (scoperta) € 12 + € 2 diritti di prevendita

    Tribuna Monte Faito (coperta) € 18 + € 2 diritti di prevendita

    Tribuna Panoramica VIP € 80

I punti vendita abilitati all’erogazione dei tagliandi d’ingresso sono:

  • Bar Dolci Momenti – Via Cosenza
    Bar Gialloblù – Viale Europa
    Light Break – Corso Vittorio Emanuele
    Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito
    Internet Cafè – Via Napoli
    Ti Assicuriamo – Via Tavernola

I botteghini dello stadio “Romeo Menti” saranno aperti al pubblico secondo i seguenti orari:

  •  Venerdì 6 maggio dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 19,00
    Sabato 7 maggio dalle ore 9,00 alle 13,00

S.S. Juve Stabia rende noto inoltre che sono disponibili in prevendita anche i BIGLIETTI ROSA e i RIDOTTI (per bambini fino a 12 anni) per assistere alla gara Juve Stabia-Foggia.

I Biglietti Rosa sono acquistabili solo ed esclusivamente presso i botteghini dello Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Di seguito i prezzi dei Biglietti Rosa relativi ad ogni settore:

  • Curva San Marco € 5 + € 2 diritti di prevendita
    Tribuna Quisisana (scoperta) € 7 + € 2 diritti di prevendita
    Tribuna Monte Faito (coperta) € 10 + € 2 diritti di prevendita

I Ridotti per i bambini fino a 12 anni, previsti dalle nuove norme ministeriali per la sicurezza, avranno un costo simbolico di 3 € per tutti i settori dello Stadio “Romeo Menti” e saranno in vendita esclusivamente presso i botteghini dello Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Juve Stabia-Foggia, parte la prevendita

Venerato: “C’ è il rinnovo per 4 azzurri, ma Insigne…”

Radio Crc, nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete di Raffaele Auriemma, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista di Rai  Sport ed esperto di calciomercato. Queste le sue dichiarazioni riguardo alla situazione rinnovi in casa Napoli:

“Per Mertens si attende solamente la certezza del secondo posto, poi il suo procuratore tornerà in italia e vi sarà il prolungamento del contratto fino al 2020. Lo stesso vale per Koulibaly, Albiol e Callejon: si attende il termine della stagione anche se le trattative sono già state intavolate da diverso tempo.

Per Insigne le cose stanno diversamente: le sue condizioni per il rinnovo sono troppo elevate, forse al di sopra dei parametri della società”.

Avanti Higuain: difficile ma non impossibile

Sono quasi le 21:00 di lunedì sera quando l’ arbitro Gervasoni fischia la fine dell’ incontro tra Genoa e Roma. I giallorossi riescono, con una rimonta, a portare a casa i tre punti collocandosi momentaneamente al secondo posto in classifica in attesa che al San Paolo il Napoli giochi la sua partita.
Al San Paolo, dopo tre turni di squalifica, si rivede un certo Gonalo Higuain a caccia di gol decisivi sia per la squadra sia per ambire a prestigiosi traguardi personali. E’ un ritorno col botto: il pipita realizza entrambe le reti che consentono al Napoli di battere l’ Atalanta e di riagguantare la seconda posizione. Nona doppietta in questo campionato e gol numero 32 in 33 partite giocate: una media spaventosa. Non vi sono più aggettivi per descrivere la sua stagione che in termini di rendimento è , senza dubbio, la migliore della sua carriera. Un’ autentica forza della natura che trasforma in oro qualsiasi pallone giunga sui suoi piedi e non solo: il pipita sente la porta come pochi e riesce a segnare in qualsiasi maniera.
Il gol numero 32 non è un gol come tutti gli altri, ha un sapore diverso in quanto gli consente di entrare di diritto nella storia del nostro campionato: l’ argentino è diventato il miglior marcatore della Serie A da quando ci sono i 3 punti superando il record precedente stabilito da Luca Toni che, nella stagione 2005-2006, ne aveva realizzati 31. Ma non finisce qui, il pipita ha fame e vuole fare veramente la storia: quando mancano solo due gare al termine del campionato nel mirino c’è  Gunnar Nordahl detentore , con 35 reti messe a segno nella stagione 1949-1950, del  record assoluto di gol in un singolo campionato di Serie A.
35 proprio come le reti siglate da Luis Suarez con la maglia del Barcellona, in testa, al momento, nella speciale classifica per la “Scarpa D’ Oro”. Nonostante le tre giornate di squalifica, con la doppietta di lunedì, Higuain si rilancia prepotentemente nella rincorsa allo scettro di re dei bomber: il pipita si trova al secondo posto, subito alle spalle di Suarez autore di ben 9 reti in sole tre partite ( 4 al Deportivo La Coruna, 4 allo Sporting Gijon, 1 al Betis Siviglia), e con un gol di vantaggio su Cristiano Ronaldo.
Una ulteriore montagna da scalare, una vera e propria impresa da compiere quando mancano solo 180 minuti alla fine dei giochi che sarebbe il coronamento di una stagione meravigliosa dal punto di vista realizzativo: certamente difficile ma non impossibile.

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SERATA STRAVINSKY ARENA DI VERONA TEATRO FILARMONICO 5,6,7,8 MAGGIO 2016

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Giovedì 5 maggio alle 20.30 al Teatro Filarmonico debutta Serata Stravinsky, terzo spettacolo coreutico della Stagione Opera e Balletto 2015-2016 della Fondazione Arena di Verona.

Le coreografie, sulle musiche dell’Apollon Musagète e L’uccello di fuoco di Igor Stravinsky, sono firmate da Renato Zanella e riprese da Gaetano Petrosino.

Étoile ospite nel ruolo di Apollo è Mick Zeni, con i Solisti ed il Corpo di Ballo accompagnati dall’Orchestra dell’Arena di Verona diretta dal M° Roman Brogli-Sacher.

Lo spettacolo replica venerdì 6 maggio alle 20.30, sabato 7 e domenica 8 alle 15.30.

Dopo i fortunati Omaggio a Stravinsky del 2011 e il Gala di Mezza Estate del 2015, la danza torna protagonista al Teatro Filarmonico con un altro appuntamento dedicato al compositore russo: Serata Stravinsky.

L’Orchestra dell’Arena di Verona è diretta dal M° Roman Brogli-Sacher, recentemente impegnato in occasione dell’ultimo concerto al Teatro Ristori e che tornerà sul palcoscenico del Teatro Filarmonico in occasione del prossimo appuntamento della Stagione Sinfonica.

Renato Zanella, le cui coreografie sono riprese da Gaetano Petrosino, confessa un rapporto particolare per il compositore russo: «la sua musica mi ha accompagnato per tutta la carriera ed è una fonte di ispirazione continua ed inesauribile». Del resto Zanella ha già firmato importanti produzioni de La Sagra della Primavera, Movements per piano e orchestra, Duo concertante e la Sinfonia in tre movimenti. «Quelle di Stravinsky sono partiture scritte per la danza e ne rispettano perfettamente le esigenze»: per Zanella il punto di partenza di ogni creazione è la musica, che ne suggerisce intrinsecamente la coreografia, e il legame tra la danza e la musica di Stravinsky dà vita ad un lavoro che non si distacca mai dalla compiutezza tecnica e da una precisa scelta estetica, dettata dalle potenzialità dei corpi ed espressività dei ballerini.

Serata StravinskySerata Stravinsky è un dialogo a distanza tra il compositore russo ed il coreografo veronese, ma non mancano i legami anche con Djagilev, che con il suo lavoro ha saputo sottolineare l’importanza della danza nel mondo della cultura.

Il dittico Apollon Musagète (1928) e L’uccello di fuoco (1910) è un ritorno alle origini: da una parte il mondo della mitologia greca classica, dall’altra la dimensione favolistica del primitivismo russo.

Uno l’opposto dell’altra e, per usare le parole del coreografo, «entrambi sono l’esasperazione di due dimensioni mitiche da rappresentare con carature differenti, ma anche da equilibrare fra loro rispettando la musica e quanto c’è di sotteso tra entrambi».

Nell’Apollon Musagète la reintroduzione del prologo, che narra del parto di Leto, dà forza espressiva ad un’apertura teatrale, addentrandosi fin da subito più in profondità nel mito. Nuove anche le figure delle Echos, moltiplicazioni della ninfa dei monti obbligata da Zeus ad intrattenere la consorte Era durante le scappatelle amorose. Con la figura di Tersicore Zanella restituisce il suo “omaggio alla danza”: qui è la Musa a trascinare Apollo, interpretato dall’Étoile veronese Mick Zeni, in un «vero fuoco d’artificio di danze», che accompagna il dio verso una maggiore maturità.

Obiettivo è quindi sottolineare l’alto valore pedagogico dell’Arte: come Apollo raggiunge una dimensione più alta grazie alle Muse, così lo spettatore si arricchisce culturalmente e spiritualmente grazie al Teatro; a riprova la presenza di due sipari che invitano ad oltrepassare una duplice soglia: «dalla quotidianità all’arte, dall’arte ad una dimensione superiore».

E l’arte è essa stessa in scena, con le tre colonnine di plexiglas associate alle Muse che riproducono le opere di tre pittori contemporanei: Hermann Nitsch, Gerhard Richter e Christian Ludwig Attersee.

A fianco del primo ballerino ospite Mick Zeni danzeranno i primi ballerini dell’Arena di Verona Alessia Gelmetti, Teresa Strisciulli, Amaya Ugarteche ed Evghenij Kurtsev.

Nel corso della seconda parte viene proposto L’uccello di fuoco e, anche in questo caso, la pittura riveste primaria importanza grazie all’acquarello di Léon Bakst accostato ai simboli chiave della narrazione: l’albero, la mela d’oro, la gabbia, l’uovo che riportano alla dimensione fiabesca della storia. Il brano, già nel repertorio della Fondazione Arena di Verona, è il pezzo maggiormente ispirato dalla tradizione dei balletti russi per i simbolismi delle favole e il rispetto del linguaggio classico.

Protagonisti di questa seconda parte saranno i primi ballerini dell’Arena di Verona Alessia Gelmetti, Amaya Ugarteche ed Antonio Russo.

Lo spettacolo rientra nel progetto Ritorno a Teatro, l’iniziativa promossa della Fondazione Arena di Verona per accostare i più giovani al mondo del Teatro.

Giovedì 5 e  venerdì 6 maggio i ragazzi delle classi elementari, medie e superiori potranno assistere allo spettacolo al prezzo speciale di € 4,00; l’adulto accompagnatore (familiare, insegnante, dirigente scolastico, personale ATA) di ciascuno studente potrà usufruire della tariffa di € 8,00.

Alle ore 19.30, presso la Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, i protagonisti di Serata Stravinsky presenteranno lo spettacolo in un breve incontro.

Al termine del Preludio verrà offerto ai presenti un aperitivo prima del Balletto.

Si ricorda che anche per questo balletto la Fondazione Arena di Verona offre ad insegnanti e allievi delle Scuole di Danza la possibilità di acquistare i biglietti per lo spettacolo al prezzo speciale di € 15,00 per la platea ed € 10,00 per la galleria (previa esibizione della propria tessera associativa).

Per informazioni e prenotazioni:

Ufficio Formazione della Fondazione Arena di Verona tel. (+39) 045 8051933 – fax (+39) 045 590638 – scuola@arenadiverona.it

INFORMAZIONI

Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona tel. (+39) 045 805.1861-1905- 1891-1939 – fax (+39) 045 803.1443 ufficio.stampa@arenadiverona.it – www.arena.it

BIGLIETTI

Prezzi Balletto Teatro Filarmonico da € 10,00 a € 30,00

Biglietteria di via Dietro Anfiteatro Via Dietro Anfiteatro 6/b, Verona – Tel. 045 596517 – Fax 045 8013287 – biglietteria@arenadiverona.it

Orari 

da lunedì a venerdì 9:00-12:00 15:15-17:45 – sabato 9:00-12:00

Biglietteria del Teatro Filarmonico Via dei Mutilati 4/k, Verona – Tel. 045 8002880 – Fax 045 8013266

Orari

da lunedì a venerdì 12:00-17:45 – sabato 10:00-12:45

nei giorni di spettacolo 12:00-fino a inizio spettacolo

sabato 10:00-12:45 17:00-fino a inizio spettacolo

domenica 10:00-fino a inizio spettacolo

TEATRO FILARMONICO

  • Giovedì 5 maggio 2016, ore 20.30
  • Venerdì 6 maggio 2016, ore 20.30
  • Sabato 7 maggio 2016, ore 15.30
  • Domenica 8 maggio 2016, ore 15.30

SERATA STRAVINSKY

Balletto su musica di Igor Stravinsky

Direttore d’orchestra: Roman Brogli-Sacher

Coreografie di Renato Zanella riprese da Gaetano Petrosino

Apollon musagète – prima parte

Ed. Boosey & Hawkes

Rappresentante CASA RICORDI, Milano

Primo ballerino

ospite Mick Zeni

Primi ballerini 

Alessia Gelmetti

Teresa Strisciulli

Amaya Ugarteche

Evghenij Kurtsev

L’Uccello di fuoco – seconda parte

Primi ballerini

Alessia Gelmetti

Amaya Ugarteche

Antonio Russo

Direttore allestimenti scenici: Giuseppe De Filippi Venezia

Orchestra, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona

vivicentro.it-nord-terza-pagina / SERATA STRAVINSKY PER LA STAGIONE DI BALLETTO FONDAZIONE ARENA DI VERONA TEATRO FILARMONICO 5,6,7,8 MAGGIO 2016

ESCLUSIVA – A lavoro, sabato potrebbero esserci anche i tifosi del Foggia

La presenza dei tifosi sugli spalti è il sale di ogni partita di calcio

In questa stagione, dalla gara con l’Akragas, il settore ospiti è stato chiuso facendo perdere incassi al club: il maltempo, in particolare il vento forte, creò problemi.

Con il Benevento e il Matera ci sono state perdite economiche ingenti per il club che proprio con il Matera, anche se c’era la possibilità di aprire il settore ospiti, ma non c’era l’agibilità, mentre con i campani fu il Gos a decidere sull’assenza dei tifosi, lo stesso che ha deciso, anche per la gara di sabato con il Foggia, di chiuderlo nuovamente. Il Prefetto Vaccaro, molto disponibile nei confronti delle Vespe, ha deciso di abbonare il canone di affitto di 1000 euro per la gara disputata contro la Lupa Castelli Romani, ma oggi, però, come raccolto in esclusiva da Vivicentro.it, si è tornati a lavoro per evitare che le Vespe perdano ulteriori incassi dalla vendita dei tagliandi ai tifosi ospiti. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Mercatelli, ex consigliere al Comune di Castellammare di Stabia e autore dell’incontro con il commissario Vaccaro, che ci ha rivelato: “Il commissario non si è dimenticato della squadra, ma è con lei. Dico di più, l’impegno preso è che con il Foggia si possa giocare con il settore ospiti aperto”. I tempi sono strettissimi ma questa mattina si è cominciato a lavorare affinchè ciò avvenga e si possa dare il via alla vendita dei tagliandi anche per i tifosi rossoneri.

a cura di Ciro Novellino

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Ayrton Senna nei ricordi di Carlo Ametrano

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Ayrton Senna uno dei simboli della Formula Uno moderna

Vogliamo iniziare il nostro articolo, che racconterà dell’amore che Carlo Ametrano nutre nei confronti di Ayrton Senna, con le parole di una canzone del celebre cantante Antonello Venditti: “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…”

Mesi fa vi abbiamo raccontato del successo editoriale del primo libro scritto da Carlo Ametrano “Ayrton per sempre nel cuore…”, successo possiamo dire internazionale. Il libro è stato consegnato nelle mani di Bruno Senna, nipote di Ayrton e attuale pilota endurance in Messico, che ha ricevuto una copia del suo libro che ha esposto al circuito di Città del Messico. Un’altra copia è custodita nel museo in Brasile dedicato alle gesta del campione Carioca.

Carlo Ametrano ad ImolaAlcuni giorni fa invece vi abbiamo informato del viaggio che lo stesso Carlo avrebbe intrapreso, direzione Imola, per onorare ancora una volta la memoria del pilota brasiliano deceduto il 1 maggio del 1994.

Carlo ogni anno ha questo appuntamento fisso, quest’anno però la sua emozione prima della partenza era maggiore: avrebbe portato con se l’esperienza di questo suo primo libro e sarebbe stato uno dei protagonisti di questa giornata di ricordi.

Angelo Orsi con Carlo AmetranoCarlo ci racconta di aver incontrato tanti tifosi e addetti ai lavori che si sono complimentati con lui per la sua opera editoriale. Di tutte le persone incontrate, Carlo però non dimenticherà mai l’abbraccio con Angelo Orsi, fotografo ufficiale di Ayrton Senna, immortalato da un’istantanea che resterà come prova di quello che è accaduto inaspettatamente nella Trattoria del Sig. Paolo Liverani.

Carlo, come tanti tifosi,non potrà più abbracciare Ayrton Senna come fatto con la statua che riproduce il campione brasiliano di Formula Uno, ma è sicuro che il suo ricordo di questo ennesimo viaggio sarà per lui uno stimolo ulteriore per continuare a tramandare ai posteri la memoria di colui che è stato tra i simboli della Formula Uno moderna.

Ayrton Imola meeting dal 30 aprile al 1 maggio 2016

Ayrton Senna nei ricordi di Carlo Ametrano

Ayrton Senna nei ricordi di Carlo Ametrano

Marchionne e Elkann in Giulia a Palazzo Chigi, Renzi li ringrazia

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Il premier Renzi: “Esprimo tutta la gratitudine del governo per gli investimenti di Fca in Italia”

Roma, 5 mag. – Sono arrivati a Palazzo Chigi a bordo di una fiammante Giulia rossa John Elkann e Sergio Marchionne, per la presentazione a Matteo Renzi dell’ultima nata in casa Alfa Romeo. E il premier, nel corso dell’incontro, li ha ringraziati pubblicamente per gli investimenti che Fca sta facendo in Italia. “Esprimo tutta la gratitudine del governo per gli investimenti che Fca sta facendo in Italia, siamo molto molto orgogliosi di questo” ha detto Renzi presentando la nuova Giulia. “E’ un settore che sta trainando l’economonia nel nostro Paese – ha aggiunto – i segnali positivi vengono innanzitutto da questo. I settore positivi che vengono rilanciati non sono solo quelli dell’auto ma pensate anche ai porti del Sud. Nel momento in cui le Jeep si fanno in Basilicata o queste Alfa avranno un successo straordinario, ne sono convinto, anche in America, vi rendete conto che c’è tutto un indotto che sta dietro all’ingegneria, al talento, alla qualità e all’innovazione italiana e che nel mondo sarà sempre più forte”. Marchionne da parte sua, ha risposto con una battuta alle domande dei cronisti su come si guida la Giulia: “In città si guida malissimo perché vorrebbe fare molto di più di quel che sta facendo però la mettiamo sull’autostrada e poi vediamo”.

vivicentro.it-economia / Int9 / askanews / Marchionne e Elkann in Giulia a Palazzo Chigi, Renzi li ringrazia

Tutto su Planet Nine, il pianeta che non dovrebbe esistere

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Planet Nine, scoperto a gennaio, fa emergere diversi scenari su sistema solare

Lo scorso gennaio la notizia, da parte di un team di scienziati del Caltech: è possibile l’esistenza nel nostro sistema solare di un nono pianeta, soprannominato appunto Planet Nine. Secondo i calcoli dovrebbe avere all’incirca la massa di Nettuno e dovrebbe muoversi lungo un’orbita ellittica, 10 volte più lontana dal Sole rispetto a quella di Plutone. Fin dalle prime ore che hanno seguito l’annuncio, si è acceso nella comunità scientifica il dibattito su come un pianeta di quelle dimensioni potesse trovarsi così lontano.

Ora uno studio condotto da due ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) e dell’Università del Michigan prende in esame una serie di scenari e dimostra che la maggior parte di questi ha una bassa probabilità di verificarsi. Il mistero che avvolge la presenza del Planet Nine nel nostro sistema solare continua dunque ad infittirsi.

“Ci sono forti indicazioni a favore dell’esistenza di Planet Nine, ma non è possibile spiegare con certezza come questo pianeta sia stato prodotto”, dice Gongjie Li, astronomo presso il CfA e primo autore dell’articolo, accettato per la pubblicazione su Astrophysical Journal Letters.

Ciò che sappiamo di questo esotico pianeta, ricorda Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica, è che orbita attorno al Sole a una distanza che va da 400 a 1.500 unità astronomiche (un’unità astronomica è la distanza media tra la Terra e il Sole, ovvero circa 150 milioni di km). Considerando che Plutone si trova a circa 40 unità astronomiche, questo significa che Planet Nine è molto più lontano di qualunque altro pianeta del Sistema solare. Ora viene da domandarsi se si sia formato in quella regione, oppure ci sia arrivato in un secondo momento.

Li e il suo co-autore Fred Adams, ricercatore presso l’Università del Michigan, hanno condotto milioni di simulazioni al computer prendendo in considerazione essenzialmente tre possibilità. La prima e più probabile riguarda il passaggio di una stella che ha tirato gravitazionalmente verso l’estero Planet Nine. Un’interazione di questo tipo non solo avrebbe spinto l’orbita del pianeta più lontano, ma l’avrebbe anche resa molto ellittica. Siccome il Sole si è formato in un ammasso popolato da diverse migliaia di stelle, un incontro di questo tipo non è da escludersi nelle fasi iniziali di vita del Sistema solare.

Tuttavia, è più probabile che l’esito di un’intrusione simile sia l’espulsione di un pianeta da un sistema stellare anziché il suo allontanamento. I ricercatori hanno stimato che la probabilità di trovare Planet Nine nella sua orbita attuale a seguito di un’interazione stellare si aggira attorno al 10%. Inoltre, il pianeta avrebbe comunque dovuto avere una posizione di partenza molto lontana dal Sole rispetto agli altri.

Scott Kenyon, ricercatore presso il CfA, ritiene comunque di avere una soluzione a questo dilemma. Insieme al collega Benjamin Bromley dell’Università dello Utah ha sviluppato simulazioni in grado di ricostruire scenari plausibili per la formazione di un pianeta simile al Planet Nine lungo un’orbita ampia. La loro proposta è che il Planet Nine si sia formato in una regione molto più vicina al Sole, e che poi siano state le interazioni con altri giganti gassosi, come Giove e Saturno, a deviare la sua orbita con una serie di spinte successive.

Kenyon e Bromley hanno esaminato anche la possibilità che il Planet Nine si sia formato a grande distanza agli albori del Sistema solare. Ciò che i due scienziati hanno scoperto è che, con la giusta combinazione di massa iniziale del disco protoplanetario e la sua durata di vita, si potrebbe ottenere la formazione del Planet Nine in tempo utile per ricevere lo strattone giusto dalla stella invocata da Li e Adams.

Il lavoro di Li e Adams permette anche di restringere i tempi per la formazione e/o la migrazione di Planet Nine. Il Sole è nato in un ammasso all’interno del quale le interazioni con altre stelle erano piuttosto frequenti. Un incontro di questo tipo, però, esporrebbe un ipotetico pianeta all’espulsione dal Sistema solare. Pertanto è più probabile che Planet Nine si sia unito al nostro sistema in un secondo momento, dopo che il Sole si era allontanato dal suo luogo di nascita.

Le altre due possibilità esaminate da Li e Adams, infine, sono le seguenti: Planet Nine è un pianeta extrasolare, catturato da un sistema stellare di passaggio, oppure un pianeta che vagava libero e che è stato catturato dopo essersi avvicinato al nostro Sistema solare. Tuttavia, le probabilità che uno di questi due scenari sia quello giusto è inferiore al 2%.

vivicentro.it-scienze / (askanews) / Tutto su Planet Nine, il pianeta che non dovrebbe esistere

ISTAT. L’Italia non decolla e il ritmo di crescita rallenta

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Istat: a febbraio battuta d’arresto dell’indicatore anticipatore dell’economia

Roma, 5 mag. – Rischi di rallentamento per l’economia italiana. E’ quanto segnala l’Istat nella nota mensile sottolineando che a febbraio l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana ha segnato una battuta d’arresto, suggerendo un rallentamento nel ritmo di crescita dell’attività economica nel breve termine. Nei primi mesi dell’anno la dinamica dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane si mantiene altalenante. In aprile – si legge nella nota dell’Istat – si è registrato un sensibile miglioramento della fiducia nei servizi di mercato e nelle costruzioni cui si è accompagnato un aumento moderato nella manifattura; per contro il commercio al dettaglio ha segnato un ulteriore peggioramento dopo la flessione in marzo. In un contesto europeo caratterizzato da una crescita significativa del Pil nel primo trimestre dell’anno, l’economia italiana presenta segnali positivi associati al miglioramento della produzione industriale, al consolidamento dell’occupazione permanente, alla riduzione della disoccupazione e alla crescita del potere di acquisto delle famiglie. Tuttavia l’evoluzione del clima di fiducia rimane incerta e l’indicatore composito anticipatore dell’economia italiana segnala rischi di un rallentamento dell’attività economica nel breve periodo.

vivicentro.it-economia / Did-Int5 / (askanews) / L’Italia non decolla e la il ritmo di crescita rallenta

Napoli e Leicester tra fatturato e innesti…

I dettagli sul confronto

Napoli e Leicester hanno qualcosa in comune. Ecco cosa scrive il Corriere del Mezzogiorno: “Napoli e Leicester hanno quasi gli stessi colori sociali, azzurro e blu reale. Ma qualcosa cambia: un giorno all’improvviso le foxes si ritrovano campioni in Premier League per la prima volta nella storia mentre ai partenopei, già campioni d’inverno della Serie A e quindi 5 mesi fa lanciatissimi verso il titolo, oggi resta «solo» da difendere la piazza d’onore. Andiamo sul 2-1 per gli inglesi. I nuovi innesti, il fattore mercato: rispetto alla scorsa, pessima, stagione Ranieri ha messo in campo 3 nomi nuovi al pari di Sarri (Reina, Allan, Hysaj). E lo stato di grazia di Vardy, il loro bomber per caso da 22 reti, equivale a quello di Higuain, per ora vice-Scarpa d’Oro. Restiamo sul 2-1. Altra sfida sul fatturato: la vulgata vuole il Leicester povero e il Napoli benestante, il che ingigantirebbe l’impresa dei blu. Mito da sfatare. Il fatturato annuo della società del miliardario Srivaddhanaprabha è di 135 milioni, appena otto in meno del club di De Laurentiis. Rigore neutralizzato: si resta sul 2-1. Pare inoltre, scrive Il Foglio , che gli inglesi abbiano sforato il fairplay finanziario con 100 milioni di perdite in 4 anni, laddove proverbiale è l’attenzione dell’uomo Filmauro sui conti. Gol per noi: 2-2. Va detto a onor del vero che il fatturato delle «volpi» si ridimensiona se parametrato ai paperoni Chelsea (280 milioni), United (264) e City (251). I soldi per fortuna non sono sempre tutto, c’è uno spazietto per le imprese sportive. Almeno sotto la Regina. In Italia invece è stato Totti l’ultimo outsider a vincere uno scudetto nel lontanissimo 2001. Altra musica dall’83 al ‘91 quando Eupalla – il dio del pallone secondo Gianni Brera – baciò Verona, Roma, Napoli e Samp. Dopo hanno cantato solo Milan, Inter e Juve. Ora scorriamo il curriculum sportivo dei due club. La Ssc Napoli fondata nel 1926 vanta una storia platinata anche da una Coppa Uefa, con 2 scudetti e diversi titoli sfiorati. Il Leicester City Football Club invece è sì più longevo (nasce nel 1884) ma scarseggia quanto a blasone; è tornato in Premier nel 2014 dopo 10 anni di assenza e s’è salvato per il rotto della cuffia. Quest’anno l’exploit. Un po’ come se in Serie A avesse vinto il Bologna (al netto, ribadiamo, di un fatturato notevole). Se non una favola almeno un’enorme sorpresa. Per paradosso il loro trionfo nasce da una sconfitta atroce, rimediata nel 2013 col gollonzo subito dal Watford di Zola nell’ultimo secondo dei playoff di Championship, dopo aver sbagliato un rigore. Quell’abisso ha fortificato i foxes. Tre a due per loro. Manca poco, si può recuperare nell’unico modo a noi noto: col Pibe de oro. Sapete chi è il calciatore più illustre nato a Leicester city? Gary Lineker. Ebbene Lineker segnò nella partita più famosa degli anni ‘80, Argentina-Inghilterra. Non bastò: prima di lui l’argentino-partenopeo Maradona aveva gareggiato con Eupalla, prima di pugno e poi riducendo l’Azteca a una milonga. Punto agli azzurri. E questa platonica Napoli-Leicester finisce 3-3”.