10.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6383

Pescara – V. Lanciano: la storia di un derby a senso unico

                                                                                                                Non c’è stata storia nel derby d’Abruzzo

Il risultato di 4 – 0 maturato sul campo, rende perfettamente l’idea sulla storia del match tra Pescara e Lanciano, da molti non accreditato come derby, sebbene la geografia attesti che entrambe le formazioni rappresentano due comuni della stessa Regione: L’Abruzzo.

Derby o non derby, il verdetto del campo è stato inappellabile: di quelli che ti lasciano riflettere. Un Lanciano irriconoscibile, praticamente mai pervenuto, si è fatto prendere letteralmente a “pallate” dalla formazione Dannunziana, in una gara dove il Delfino ha veramente messo alla frustra i malcapitati cugini.

I motivi di questo, per certi versi clamoroso blackout, sono veramente difficili da spiegare. Nemmeno il tecnico dei frentani, Primo Maragliulo, è riuscito al termine dal match a dare numi in merito. Proviamo, allora, noi ad azzardare qualche ipotesi. La squadra rossonera avrebbe dovuto giocare la partita della vita contro il Pescara, ed, invece, si è trovata completamente in balìa dell’undici di Massimo Oddo, che ha maramaldeggiato per tutta la gara al cospetto della formazione rossonera, disattenta e vulnerabile in tutti i reparti. Dal naufragio generale dei frentani, l’unico a salvarsi è Di Francesco, generoso e mai domo. Cragno non ha particolari responsabilità sulle 4 reti, ma dare la sufficienza ad un portiere che in una gara si vede servito un poker, ci pare eccessivo.

Cosa è successo? La squadra della famiglia Maio, forse, ha accusato il colpo dopo la stangata di 5 punti inflitta dal Giudice sportivo? La partita era troppo importante ed i frentani hanno sofferto di ansia da prestazione? Le “scorie” della gara contro l’Avellino dove  qualche episodio arbitrale ha, forse, penalizzato i rossoneri non erano state del tutto smaltite? O cos’altro?

Per noi rimane complesso spiegare questa clamorosa dèbacle, al cospetto di un avversario sicuramente di grandissima caratura, ma che ha dimostrato di avere dei punti deboli nel corso della stagione. Il tutto visto e considerato che la squadra di Maragliulo ha giocato in questo torneo alla pari contro formazioni del calibro di Cagliari e Crotone, già promosse in serie A, e dello stesso Novara, battuto al “Biondi.” Il gap esistente tra la due formazioni  abruzzesi è veramente quello visto in campo? Ai posteri l’ardua sentenza.

I tanti interrogativi da noi sollevati, non serviranno certo a cambiare la situazione in casa frentana, che ora si fa veramente delicata. La squadra rossonera accusa 3 punti di ritardo da Modena, Latina e Salernitana, tutte formazioni appaiate al quartultimo posto in classifica. Questo significa che i frentani non sono più padroni del loro destino, ma che oltre sulle proprie vittorie dovranno anche contare sulle “disgrazie” altrui, per potere sperare in una salvezza che a questo punto avrebbe del miracoloso. Questo, tutto il popolo frentano generosamente accorso in quel di Pescara, lo sa molto bene.

Chi, invece, è diventato padrone del suo destino, è gioisce per la conquista momentanea del terzo posto, è il Pescara di Massimo Oddo, che si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi. Chissà se si sarebbe mai aspettato un Lanciano così sottotono. La formazione biancazzurra ora è attesa da 2 classici testa – cosa, dal momento che dovrà affrontare prima al “Braglia” il Modena, e, poi, in casa il Latina: entrambe le formazioni sono in lotta per retrocedere. Con due successi la squadra del Delfino si garantirebbe l’accesso a les barrages come squadra meglio classificata. Un vantaggio non da poco. Anche il popolo pescarese lo sa molto bene.

Mancano 180’ alla fine di questo campionato: ancora poco, e sapremo il destino delle due compagini abruzzesi che militano in cadetteria. Almeno per quel che riguarda la stagione regolare. Anche se qualcosa già si è delineato dopo il posticipo di domenica pomeriggio.

CHRISTIAN BARISANI

 

Torino-Napoli, le formazioni ufficiali: Sarri opta per i titolarissimi

Sfida da non fallire per gli azzurri impegnati sul difficile campo del Torino. Sarri si affida all’ undici tipo per riagguantare subito il secondo posto occupato al momento dalla Roma. Ventura conferma Jansson al posto del capitano Glik in difesa.

ECCO LE FORMAZIONI UFFICIALI:
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Jansson, Silva; Zappacosta, Benassi, Vives, Acquah, Peres; Martinez, Belotti. A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Molinaro, Obi, Farnerud, Immobile, Lopez, Gazzi, Baselli, Maksimovic, Moretti, Glik.   All. Ventura.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. A disposizione: Rafael, Gabriel, Strinic, Valdifiori, Maggio, Mertens, Regini, David Lopez, Chiriches, Gabbiadini, El Kaddouri, Grassi.   All.  Sarri.

Questa mattina firma del Patto tra i candidati e la città: l’impegno pubblico della coalizione di Salvatore Vozza

0

Salvatore Vozza firma Patto con cittàCastellammare. Prima uscita pubblica per i 75 candidati di cui 32 donne delle liste ”Castellammare in Comune, ”Una Matita per Cambiare Vozza Sindaco” “Costruiamo Insieme Castellammare di Stabia” che oggi con il candidato sindaco Salvatore Vozza hanno  sottoscritto  un vero e proprio patto con la città in cui ciascuno  si è impegnato sin da ora a: Garantire un governo cittadino stabile, senza cambi di casacca, mantenendo fede al proprio impegno fino al termine del mandato; Accettare la proposta trasparente dei consigli comunali e delle sedute di giunta comunale in diretta streaming; Favorire la convocazione di commissioni consiliari aperte al pubblico e ai cittadini;  Presentare la propria dichiarazione dei redditi al Comune e renderla pubblica ogni anno;  Favorire la convocazione di consulte tematiche e tavoli tematici coi cittadini su argomenti di interesse pubblico; Creare una pagina o bacheca pubblica dove i cittadini possono interagire e dialogare sempre con i propri rappresentanti.

”Con le donne e con  gli uomini della mia coalizione – ha ribadito il candidato a sindaco Salvatore Vozza- ci siamo impegnati a governare la città, secondo principi di legalità, trasparenza e partecipazione. Noi vogliamo garantire a Castellammare un governo stabile e senza cambi di fronte, fatto di persone che rendono pubblica la loro dichiarazione dei redditi. Stiamo disegnando un Comune trasparente, le cui riunioni siano trasmesse in streaming, e individuando spazi di partecipazione per i cittadini”. Un luogo simbolico quello scelto dalla coalizione #perCastellammare per siglare il documento, il piazzale delle Antiche Terme, a due passi dallo stabilimento della Fincantieri nel cuore del centro antico di Castellammare. Due questioni al centro del programma di governo ”Bisogna ottenere, sia per le nuove Terme sia per le Antiche, che la Regione realizzi i progetti esistenti delle due stazioni della Circumvesuviana: Castellammare centro, che prevede il collegamento con le Nuove terme, e quella delle Antiche Terme. Noi lavoreremo con impegno, considerato che la nuova amministrazione potrà insediarsi a fine Giugno 2016, per definire le procedure con la Regione e Invitalia per il coinvolgimento dei privati con l’obiettivo di: aprire le Antiche Terme per la stagione 2017. Sarà necessario fare subito dei lavori, perché nel frattempo la struttura è stata in parte vandalizzata; puntare, nel corso del 2017, a far partire le prime attività coerenti con l’ipotesi di rilancio del complesso delle Nuove Terme. Occorre fare presto per non perdere le concessioni delle acque, per ritrovare il livello delle prestazioni che erano effettuate nel passato. Tutto ciò, con l’obiettivo, altresì, di recuperare l’utenza che nel frattempo si è rivolta ad altre stazioni termali” . ” Così come – prosegue Vozza – è necessario che su Fincantieri  Governo e Regione confermino gli impegni assunti sulle commesse e finanziamenti occorrenti. Parlare di futuro per Fincantieri vuol dire inevitabilmente realizzare il bacino di costruzione, opera necessaria per la vita del cantiere e del suo indotto”. ‘’ Noi siamo in grado di fare’’ ribadisce Vozza sgombrando il campo da chi parla di interruzione della filiera istituzionale . ‘’ Noi siamo in grado di fare e lo abbiamo dimostrato , sappiamo come affrontare le questioni’’ –  ricorda infatti l’ex sindaco di Castellammare quando proprio con gli operai della Fincantieri fu occupato il Ministero dello Sviluppo con l’allora Ministro Claudio Scajola. ‘’ Io i finanziamenti a Castellammare li ho portati – parla alla gente il candidato sindaco ribadendo il patto per Castellammare tra gli alleati – Andremo nei quartieri parleremo alla città tutta. Una giornata importante  quella di oggi per i candidati che  chiedono a Castellammare una prova di fiducia.”

“La riforma della Politica deve significare – prosegue Vozza –  anche rimettere al centro un confronto sull’utilità pubblica dei provvedimenti da calendarizzare e discutere; significa selezionare una classe dirigente in grado di reggere il peso delle sfide che abbiamo davanti; significa garantire una maggioranza coesa, per il bene della città. Rischiamo seriamente di ripercorrere strade sbagliate. La situazione è seria e ha richiesto uno sforzo per mettere in campo modi nuovi per costruire le candidature e le coalizioni: siamo partiti dai programmi, dalle soluzioni che ovviamente vanno confrontate tra i cittadini e le cittadine. La Castellammare di domani, passa da queste persone e dalle nostre idee.

‪#‎perCastellammare #socomefare

vivicentro.it-sud-politica / Questa mattina firma del Patto tra i candidati e la città: l’impegno pubblico della coalizione di Salvatore Vozza

 

ESCLUSIVA – Zavettieri lascia la Juve Stabia: potrebbe tornare un vecchio amore

Una voce che trova conferme…esclusive

Nunzio Zavettieri ha annunciato, nel post partita della gara persa contro il Foggia che ha chiuso la stagione, di lasciare la Juve Stabia. Non lo ha fatto in maniera diretta, ma comunque l’ha fatto intendere e allora via al toto-allenatore. Una voce gira nell’area, ma trova conferme grazie a quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro. Secondo quanto appreso da fonti vicine, Gaetano Fontana potrebbe tornare a Castellammare di Stabia e sedersi sulla panchina seguendo le orme di Pippo Pancaro che ha lasciato buoni ricordi. Ex calciatore che ha sempre dato del tu al pallone, Fontana ha vestito la maglia della Juve Stabia, ma anche quelle dell’Ascoli, della Fiorentina e del Napoli. Ha smesso di giocare nel 2007 e si è seduto in panchina nella stagione 2008-2009 pronto a dirigere il Centobuchi, squadra marchigiana che milita in Serie D. Nella stagione successiva 2009-2010, rimane per qualche mese inattivo, per essere poi chiamato il 2 marzo 2010 come nuovo allenatore della Santegidiese Calcio, sempre in Serie D. Nel luglio del 2013 il salto di categoria viste le buone qualità fatte vedere sul campo: Lega Pro Prima Divisione con la Nocerina. Un capitolo da cancellare, gettato nella mischia senza averne colpe: fatti che non lo vedono minimamente coinvolto ma che hanno comunque fatto intravedere le qualità di questo giovane allenatore. Ha terminato l’ingiusta squalifica il 22 marzo scorso ed ora non vede l’ora di tornare a sedersi in panchina, masticare calcio, erba e voglia di dimostrare. Il ritorno a Castellammare di Stabia sarebbe stupendo per lui e per la piazza che l’ha adorato in campo. Anche perchè l’intento del patron Manniello sarebbe quello, dopo due anni che hanno visto le Vespe perdere i paly off con arbitraggi a dir poco scandalosi contro il Bassano prima e una salvezza raggiunta con non poche difficoltà poi, di creare una squadra di vertice che possa raggiungere la promozione in B o quantomeno i play off nel suo nono anno di presidenza. La speranza è che una tra Foggia e Lecce possa andare in B e che gli storici nemici della Salernitana si possano salvare, in modo da rendere il prossimo girone C di Lega Pro non molto competitivo, anche perchè compagini come il Matera e lo stesso Siracusa neopromosso, sono pronte a dare battaglia. Contatto diretto tra le parti avvenuto, un primo approccio per provare a gettare le basi e disponibilità data in toto. Le parti si aggiorneranno più avanti, anche perchè per mister Fontana non mancano le richieste e non sono mancate neanche in questo finale di stagione, a squalifica terminata. Gaetano Fontana e la Juve Stabia, un amore destinato a continuare…

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pescara – V. Lanciano 4-0: derby stravinto dal Delfino

                      Il derby va al Pescara. Lanciano vicino alla Lega Pro.

Un Pescara arrembante, riesce ad avere ragione per 3 – 0 su una Virtus Lanciano piuttosto opaca e priva di mordente. Il successo nel derby permette al Pescara di volare al terzo posto in classifica, mentre i frentani vedono spalancarsi il baratro della Lega Pro.

LA CRONACA – Il posticipo della 40esima giornata del campionato cadetto propone il derby d’Abruzzo tra il Pescara e la Virtus Lanciano. Frentani chiamati all’impresa, dal momento che con una vittoria potrebbero agganciare Salernitana, Latina e Modena, e giocarsi la promozione negli ultimi 180′. Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria servirebbe a poco al team rossonero. Il Pescara, dal canto suo, ha con un successo la possibilità di balzare tutto solo al terzo posto.

Entrambe le formazioni schierano il 4 – 3 – 2 – 1, con la coppia Benali – Caprari sulle trequarti a supporto della punta Lapadula nel Pescara. Forfait dell’ultimo minuto in casa Lanciano, con Marilungo fermo ai box. Vastola e Di Francesco sulle trequarti sono dietro l’unico terminale offensivo, Ferrari. Arbitra Abisso di Palermo in un pomeriggio caratterizzato dalla forte umidità.

Al 6′ Lapadula scalda i guantoni di Cragno, con un tiro dalla distanza. All’8′ Lanciano vicino al vantaggio con Rocca. Al 10′ Caprari batte a rete a botta sicura: provvidenziale intervento di Vitale sulla linea.

Al 18′ tiro dalla distanza di Memushaj con la palla che finisce alta sulla traversa.

Al 27′ terzo tempo di Lapadula, ma nulla di fatto. Al 31′ volèe di Caprari da fuori area, che vale il vantaggio del Pescara. Cerca di scuotersi il Lanciano: ci prova Ferrari dalla distanza al 31′, ma la sua conclusione termina sul fondo.

Al 35′ la difesa frentani si addormenta, ne approfitta Zampano per trovare la rete del raddoppio per il Pescara. Frentani alle corde.

La Virtus non riesce ad imbastire una reazione valida e concreta, con il risultato che la gara sembra essere indirizzata verso una precisa via. Il primo tempo finisce con il Pescara in vantaggio per 2 – 0.

Inizio di secondo tempo con il Pescara che attacca a testa basta e sfiora il tris in un paio di circostanze, prima con un tiro a due in area da parte di Lapadula, poi, con un tiro di Verre. Al 55′ sforbiciata di Lapadula, con la palla che finisce fuori target.

Al 64′ calcio di rigore per il Pescara. Memushaj dal dischetto sigla la rete del 3 -0. Al 66′ tiro di Di Francesco dalla distanza: Fiorillo storna in corner. Di Francesco da posizione defilata prova a trovare la rete della bandiera, senza riuscirci. Nei minuti finali arriva il poker griffato Torreira.

Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Vitturini, Fornasier (42′ st Diamoutene), Zuparic, Zampano (35′ st Mazzotta); Memushaj, Torreira, Verre; Benali (22′ st Mitrita), Caprari; Lapadula. A disp: Aresti, Bruno, Pasquato, Mazzotta, Acosta, Selasi, Diamoutene, Mitrita, Cappelluzzo. All. Oddo
Lanciano (4-3-2-1): Cragno; Salviato, Aquilanti (37′ Di Filippo), Rigione, Di Matteo; Rocca, Bacinovic, Vitale (29′ st Bonazzoli); Vastola (19′ st Milinkovic), Di Francesco; Ferrari. A disp: Aridità, Casadei, Turchi, Bonazzoli, Di Filippo, Padovan, Di Nicola, Milinkovic, Giandonato. All. Maragliulo
Arbitro: Abisso di Palermo
Reti: 31′ Caprari, 35′ Zampano, 18′ st Memushaj (R), 44′ st Torreira
Note: ammoniti: Aquilanti, Vastola, Di Matteo, Zampano, Bacinovic; Recupero: 2′ pt, 3′ st

Le foto di Juve Stabia vs Foggia (1-3)

Juve Stabia vs Foggia le foto di Michele Ruocco

Guarda le foto di Juve Stabia vs Foggia realizzate dal nostro fotografo Michele Ruocco, che ci racconta così la sconfitta delle Vespe con i pugliesi di Mister Roberto De Zerbi allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

Clicca qui per rivedere tutte le foto
Oggi al Menti di Castellammare era di scena la partita di calcio Juve Stabia vs Foggia. Le vespe chiudono la stagione con questo “sentito” match interno. Il Foggia vuole blindare il secondo posto in classifica in vista dei play off. Tra le Vespe innumerevoli le assenze, a causa di tanti infortuni e forfait misteriosi. Tanti giovani tra i gialloblù mentre tra i satanelli spiccano i due ex stabiesi Agnelli e Arcidiacono.

Juve Stabia (4-4-2): Mascolo, Cancellotti, Liotti, Maiorano, Rosania, Navratil, Carrotta, Favasuli, Gomez, Nicastro, Lisi. A disposizione di Zavettieri: Polito, Ioio, Elefante, Mauro, Servillo, Grifoni, Gatto, Diop, Del Sante, Montella.

Foggia (3-4-3): Micale, Loiacono, Di Chiara, Agnelli, Coletti, Gerbo, Arcidiacono, Quinto, Iemmello, Sainz-Maza, Chiricò. A disposizione di De Zerbi: De Gennaro, Lauriola, Gigliotti, Vacca, Floriano, Lodesani, Sarno, Lanzetta.

E’ bastata una mezz’ora al Foggia per liquidare la Juve Stabia. Gli uomini di mister Zavettieri, con la salvezza ormai già in tasca da due giornate, non sono mai scesi in campo con gli ospiti in grado di comandare il gioco per tutto l’incontro. I pugliesi, con l’obiettivo del miglior piazzamento come seconda nella griglia playoff non fa sconti e già dopo 6 minuti sono in vantaggio grazie a Iemmello che, pescato solo al limite dell’aria di rigore, dimenticato dal difensore gialloblè Rosania, è bravo ad insaccare alle spalle dell’esordiente Mascolo. Il motivo dell’incontro non cambia, le vespe lasciano campo al Foggia in contropiede dopo un possesso palla sterile che non impensierisce mai l’estremo difensore rossonero Micale e su una incursione dell’ottimo Chiricò trova il gol del 2 a 0 con un bel tiro a giro. Passano solo 2 minuti ed il Foggia chiude la pratica: cross da destra ed incornata del bomber Iemmello lasciato ancora libero di colpire dalla difesa gialloblè. Il gol di fatto chiude l’incontro e le vespe perdono anche il suo miglior calciatore, Nicastro, uscito prima dell’intervallo per un infortunio. Nella ripresa, con l’ingresso di Gatto al posto di un impalpabile Gomez, permette a Diop, subentrato a Nicastro, di schierarsi da prima punta e sul traversone di Cancellotti,l’ultimo ad arrendersi, salva la faccia siglando il gol del 1-3 .

La partita Juve Stabia vs Foggia termina dopo due minuti di recupero con la sconfitta per 1 – 3 delle Vespe. Un campionato deludente quello dei gialloblè, che hanno scongiurato con un finale di stagione quanto meno pimpante lo spettro dei play out.

ROMA CHIEVO 3-0| Nainggolan, Rudiger e Pjanic per una facile vittoria. Ovazione dell’Olimpico (VIDEO)

ROMA CHIEVO 3-0. Firmano la vittoria Nainggolan, Rudiger e Pjanic. Il pubblico applaude Spalletti e  la sua squadra.

Roma- Per l’ultima all’Olimpico della stagione 2015-2016 e a una gara dalla conclusione del campionato, la Roma incontra il Chievo alle 12.30. Una Roma sicura e ben determinata batte i gialloblù per 3 a 0, firmano la vittoria Nainngolan, Rudiger e Pjanic. Ovazione per la squadra di Spalletti che, a fine partita, fa il giro del campo con i bambini per salutare tutti i tifosi. Sarà l’ultimo giro di Totti?Il contratto non è ancora stato firmato, ma è  ancora in caldo.

Primo tempo

La Roma inizia con un buon controllo della gara, fa possesso palla e domina la metà campo avversaria, ma non è facile trovare spazi con una difesa ben arroccata.

Al 9’ Florenzi colpisce in porta, il portiere ribatte sul filo della porta, all’11’ ci riprova Nainngolan con un tiro forte e centrale, Bizzarri non ha problemi a bloccare.

Al 13’ ammonito Radovanovic per fallo su Perotti.

La Roma insiste e riesce a sfondare la rete al 18’ con un bellissimo gol di Nainggolan tra l’ovazione del pubblico. Il centrocampista della Roma firma il vantaggio con un destro in scivolata sul secondo palo.

Roma Chievo 1-0

Primo cambio per la panchina del Chievo, al 27’ entra Mpoku ed esce Gobbi.

Pericolo per la Roma per una ripartenza del Chievo con il nuovo entrato, M’poku, che verticalizza per Floro Flores, l’attaccante colpisce forte ma il portiere giallorosso riesce a deviare in corner.

Al 32’ Maran costretto al secondo cambio per infortunio di Radovanovic, entra l’ex laziale Pinzi fischiato dal pubblico dell’Olimpico.

Spalletti avvia il riscaldamento di Totti e Digne, mentre la Roma si fa sempre più aggressiva.

Tentativo di Pjanic al 36’ che prova la conclusione dalla distanza, il tiro sorvola di poco la traversa.

Al 39’ arriva il raddoppio dei giallorossi! Rudiger, a due passi dal portiere, stacca di testa anticipando Hetamaj.

Al 46’ punizione dal limite per i gialloblù: il tiro potente e preciso non riesce a sorprendere Szczesny che arriva nell’angolo alto a destra della porta allontanando la palla.

La reazione dei gialloblù è arrivata, occorre attendere la ripresa per constatarne la continuità.

Secondo tempo

Al 4’ colpo di testa di Sardo (subentrato a Castro ad inizio secondo parziale) ma Szczesny respinge. Al 5’ risponde Perotti che smarcandosi nell’area piccola avversaria calcia in porta trovando un’opposizione centrale di Bizzarri ma nessuno dei compagni è pronto a ribattere a rete. I ritmi, comunque, sono tutt’altro che forsennati e la palla viene ben gestita dai giallorossi. All’11’ azione ben manovrata da parte dei padroni di casa ma al 12’ lo scaligero Mpoku scheggia il palo dopo aver calciato sul primo palo!

Al 14’ Francesco Totti rileva Salah raggiungendo l’ennesimo record delle 600 presenze in serie A, ovazione del pubblico per il capitano. Al 21’ De Rossi lascia il posto alla “lavatrice” Kevin Strootman, accompagnato in campo da una pioggia di applausi .  Al 23’ lancio invitante dalla mediana ma Totti non ci arriva.

Al 27’ miracolo di Szczesny su un colpo di testa di Pellisier, servito da Cacciatore!!

Al 30’ ci prova El Shaarawy dalla distanza, ma il tiro a giro non centra lo specchio.

È al 32’, però, che arriva un’occasione veramente monumentale per i padroni di casa: al 34’ El Shaarawy piazza un meraviglioso destro a giro e nello stesso minuto viene ammonito Perotti. Esce il faraone ed al suo posto entra Emerson Palmieri. Ammonizione per Hetemaj.

Il nuovo entrato al 36’ si mette in mostra con un buon tiro di sinistro uscito di poco fuori. Al 40’ arriva finalmente il terzo GOL GIALLOROSSO: su assist di prima intenzione del solito Totti ci pensa Pjanic a spedire la sfera in fondo al sacco, spiazzato Bizzarri!!!

FORMAZIONE UFFICIALE:

ROMA: Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainngolan, Salah, Perotti, El Shaarawy

a.disp.: De Sanctis, Zukanovic, Emerson, Torosidis, Castan, Maicon, Gyomber, I. Falque, Strootman, Sadiq, Dzeko, Totti

All.: Luciano Spalletti

CHIEVOVERONA: Bizzarri; Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Rigoni, Radovanovic, Hetemaj; Pellissier, Castro, Floro Flores

A disp.: Bressan, Seculin, Spolli, Pinzi, Ninkovic, Sardo, Costa, Mpoku, Inglese, Meggiorini

All.: Rolando Maran

Arbitro: Celi di Bari

di Maria D’Auria e Claudia Demenica

VIDEO Mixed zone: Antonio Rudiger (ROMA) e Nicola Rigoni (CHIEVO)

 

 

 

Il Napoli in visita alla basilica di Superga

I dettagli della visita
Il Napoli in visita alla Basilica di Superga. Subito dopo l’allenamento mattutino della squadra, una delegazione azzurra composta dal Vice Presidente Edoardo De Laurentiis, il Direttore Sportivo Cristiano Giuntoli e il tecnico Maurizio Sarri ha omaggiato la memoria del Grande Torino a 67 anni dalla tragedia di cui si è celebrato l’anniversario il 4 maggio. Sarri ha deposto dinanzi al Memoriale una corona di 31 rose rosse che simboleggiano il numero delle 31 vittime dell’incidente aereo del 1949. L’allenatore ha depositato anche un gagliardetto del Napoli autografato da tutta la squadra. Ad accogliere la delegazione azzurra c’erano il Direttore Generale del Torino Antonio Comi e Gigi Gabetto, figlio di Guglielmo Gabetto attaccante del Torino e della Nazionale italiana, scomparso nella tragedia. Sarri depone i fiori ed il gagliardetto azzurro

Under17 – Savona-Juve Stabia, il tabellino del match

Il tabellino del match

L’Under17LegaPro della Juve Stabia ha cominciato la sua avventura nel torneo play off. Nei sedicesimi di finale ha affrontato, nella gara di andata, i pari età del Savona. Gara bella da vedere con tanto agonismo: 6 gli ammoniti, 4 per i padroni di casa e 2 per le Vespe. Il risultato finale è di 1-1: in vantaggio il Savona con un gol del numero 10 Morselli al minuto 17 del secondo tempo, ma la risposta stabiese arriva al minuto 43 della ripresa grazie ad un tiro deviato di Bisceglia che regala il pari e un ottimo risultato in previsione del ritorno. Alle Vespette basterà anche lo 0-0 per passare il turno, ma conoscendo mister Rosario Chiaiese, sarà ancora una volta una battaglia…da vincere.

Queste le formazioni:

SAVONA – Sadiku, Pascolini, Favorito, Ciminelli, Revello, Ferrara, Mancini, Bruzzone, Vallerga, Morselli, Galati. A disp. Bresciani, Riolfo, Ghibaudo, Damonte, Rampini, Martino, Ottonello, Armellino, Pollero. All. Procopio

JUVE STABIA – Pezzella, Bisceglia, Lombardi, Imperato, Casella, Diomaiuta, Ceparano, Manna, Chirullo, D’Angolo, Langella. A disp. Borrelli, Sannino, Ranieri, Maiorino, Sorrentino, Mercatelli, Cucca, Ranieri, Bozzaotre. All. Chiaiese

Domenica 15 maggio ore 11,30 ‪#‎TuttiAlMenti‬ per la gara di ritorno che potrete seguire in diretta esclusiva anche su ViViRadioWeb la radio ufficiale di Vivicentro.it dalla voce di Ciro Novellino. Qui i dettagli:

 

under17 under17in under17i

EDITORIALE – Grand Hotel Juve Stabia

La mesta sconfitta interna contro il Foggia, quasi annunciata viste le tante assenze che hanno addirittura impedito a Zavettieri di diramare alla vigilia la lista dei convocati, segna la fine di un campionato deludente per la Juve Stabia.
Le ambizioni della Società, all’inizio della stagione, erano come sempre alte e la salvezza conquistata a due giornate dal termine, pur restando un obiettivo di primaria importanza, non può essere considerata un risultato pienamente soddisfacente.
Come accade ad ogni squadra dopo il termine della stagione, la Juve Stabia appare come un cantiere, anzi come un grand hotel, dove le porte girevoli, tra entrate ed uscite, sono in continuo movimento.
Il Grand Hotel Juve Stabia vedrà a breve il check out di tanti “ospiti” che hanno terminato il proprio soggiorno nella struttura gialloblù.
Il primo a lasciare sarà, come da lui stesso annunciato, Nunzio Zavettieri; il tecnico ha infatti espresso il desiderio, già comunicato alla Società, di voler stare maggiormente vicino alla famiglia e che la sua priorità sarà appunto quella familiare prima ancora che professionale.
Le suite del grand hotel vedranno l’uscita di tanti altri ospiti che negli anni sono stati autentici protagonisti alle falde del Faito.
Già con i bagagli in mano, ci sono nella hall, tanti calciatori, su tutti Contessa e Nicastro.
Il terzino è stato il mattatore della scorsa stagione, quando impazzava sulla fascia sinistra con le sue scorribande e con i suoi cross. Forse Contessa aspettava il passaggio in Serie B già la scorsa estate, salto di categoria non concretizzatosi, e questa illusione ha forse compromesso il suo secondo campionato alla Juve Stabia. Poche sono state le partite in cui Contessa ha fatto la differenza, ed il suo campionato è finito contando più bassi che alti. In quella che è sarebbe stata la sua ultima apparizione al Menti, Contessa non era nemmeno in tribuna.
Discorso forse inverso per Nicastro, meraviglioso fantasista di questa stagione. Il giovane siciliano è arrivato due anni fa in punta di piedi e la sua esperienza alla Juve Stabia è stata un costante crescendo. Nella stagione conclusasi amaramente a Bassano, Nicastro è stato il calciatore che, all’inizio quasi inaspettatamente, tirava fuori dai guai le Vespe con gol e giocate deliziose. Quest’anno Francesco ha acquisito una maturità ed una continuità impressionanti, fino a diventare il miglior realizzatore della stagione stabiese con 11 reti; non certo poche per chi ha giocato buona parte delle sue partite come esterno di fascia. Per Nicastro, secondo le voci di mercato, si prospetterebbe un approdo al Pescara, dove raccoglierebbe l’eredità di Lapadula.
Diversa situazione quella dei vari Russo, Polak, Favasuli, Diop, Maiorano, Liotti, Gomez, Del Sante ecc. I calciatori hanno situazioni contrattuali diverse; c’è chi è in scadenza e dovrà confrontarsi con la società, chi è ancora legato contrattualmente alla Juve Stabia ma dovrà valutare se le ambizioni e le intenzioni personali saranno compatibili con quelle dei gialloblù, e chi è solo in prestito.
Le porte girevoli del Gran Hotel Juve Stabia appaiono una meta importante anche per la guida tecnica, ancora da scegliere. Al momento, stando alle indiscrezioni ed alle voci di mercato, Gaetano Fontana e Pippo Pancaro sono stati i primi ad essere contattati per sedersi sulla panchina stabiese. Entrambi sono ex, Fontana di vecchia data ed in versione calciatore; Pancaro invece un ex freschissimo che conosce bene la panchina della Juve Stabia. Al momento si tratta di voci e di meri contatti, nelle prossime settimane sicuramente se ne saprà di più.
L’unica certezza, in un hotel che presto potrà finalmente offrire ai propri ospiti anche un manto erboso all’altezza del suo prestigio, è il Direttore dell’albergo, ops, il Patron, Franco Manniello.
La passione, propria di un tifoso prima ancora che di un Presidente, di Manniello è l’ancora a cui si aggrappano tutti gli appassionati di calcio di Castellammare per vedere una Juve Stabia sana, forte, competitiva e che si avvii verso palcoscenici che più le competono.
A prescindere da tutte le valutazioni di carattere tecnico, la certezza è che tutte le scelte che verranno fatte avranno come fine primario il bene della Juve Stabia; con Franco Manniello al comando non potrà che essere sempre così.

Raffaele Izzo

Champions, soltanto in un caso stasera si potrebbe festeggiare

I dettagli

Calcoli Champions, soltanto in un caso, ovvero se la Roma non dovesse battere il Chievo, il Napoli avrebbe la matematica certezza del secondo posto. Sarri sarà il primo a dire al Napoli che la sfida con i granata “deve” essere vinta per non chiudere con la beffa del terzo posto un campionato che poteva avere un epilogo diverso. Un epilogo nigliore, considerando che tre mesi fa il Napoli si ritirò formalmente dalla corsa scudetto perdendo a Torino. Un secondo posto che vuol dire Champions diretta e non meno di 40 milioni di euro da investire sul mercato. Non servono altre spiegazioni per capire che il Napoli “deve” vincere, oggi come sabato prossimo col Frosinone”

.

Corbo: “Niente teatrini e qualche modulo in più”

I dettagli

Due vittorie, niente teatrini e patti chiari. Secondo il giornalista de La Repubblica Antonio Corbo:

1) “La cifra del nuovo ingaggio non conta nulla. Offensivo per il presidente pensare che voglia risparmiare un pugno di euro con chi ha rivalutato di quasi cento milioni la rosa, da Higuain a Hysaj”.

2) “Contano i programmi. E questi vanno precisati subito. Quanti e quali ruoli Sarri deve coprire per migliorare il Napoli?”

3) “La Juve è irraggiungibile per capacità organizzativa e qualità di ricambi. Bisogna comunque elevare il livello tecnico del Napoli”

4) “De Laurentiis, Giuntoli e Sarri devono raggiungere l’intesa sulle possibili alternative a Higuain. Non si può mica attendere la fine del mercato per trovare un attaccante da 15-20 gol”

5) “La società non può non chiedere a Sarri anche qualche correttivo al suo metodo: uno o due moduli più dell’unico 4-3-3 e maggiore ricambio”

Devitalizzazione… Politica

0
La devitalizzazione odontoiatrica consiste nell’asportare la polpa di un dente, quella politica e’ molto piu’ dolorosa e complessa, visto che si potrebbero andare a devitalizzare i benefit di molti Deputati.
Tito Boeri, ricopre una carica importante (non odontoiatrica),bensi’ quella di Presidente dell’INPS, nonostante non abbia la qualifica di medico, nella Camera iperbarica di Montecitorio, ha manifestato il suo disappunto per i troppi benefit concessi agli ex Deputati di Camera, Senato, Regioni e Parlamento Europeo, una volta che vanno in quiescenza.
Boeri nel suo intervento alla Camera, ha dichiarato cifre alla mano, che lo Stato paga per queste spettanze somme abnormi che potrebbero essere risparmiate fino al 40%, solo se la pensione degli ex Onorevoli Deputati, fosse legata ai contributi versati.
Continuando nella sua dissertazione Boeri ha fatto presente che non si capisce il motivo per cui, un qualsiasi lavoratore debba essere soggetto a questa norma, mentre per i politici si segue una corsia preferenziale.
Solo nel 2016, per fare un esempio, saranno pagati agli ex ”Onorevoli” 196 Milioni di euro, dei quali, 150 milioni in più rispetto ai contributi versati finora dai cari ‘non estinti’. Infatti se questo vitalizio fosse legato ai contributi si risparmierebbero fino al 40% delle somme elargite. Un continuo sperpero di denaro pubblico per mantenere alla grande gente che ha lavorato poco o  niente.
La risposta della Camera a quest’interrogazione di Boeri e’ stata tanto lapidaria quanto inopportuna, un portavoce ha candidamente dichiarato che: Con la riforma della Fornero e con l’avvallo dell’ex Primo Ministro Monti, la questione e’ stata gia’ abbondantemente trattata nel 2012, non vi e’ in previsione una nuova norma a correzione di quella passata.
Piu’ passano gli anni piu’ ci si rende conto che, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama, stagnano sempre tante ”facce da pressa”, cambiano solo gli stampi.
Le Leggi e le riforme sono fatte ad uso e consumo dei piu’ forti, anche per quanto riguarda l’introduzione della flessibilita’ in uscita, non verra’ adottata per le pensioni piu’ alte. Lo ha sottolineato intervenedo alla trasmissione Radio anch’io, Yoram Gutgeld, Commissario alla Spending Review, e Consigliere Personale del Presidente Matteo Renzi.
E non finisce qui, lo stesso Yoram, ha tenuto a precisare che per finanziare l’APE (Ente ‘Anticipo Pensioni’) si fara’ ricorso ad un prestito bancario (comunione di poteri forti).
Immagine incorporata 1
L’APE a sua volta e’ andato a sostituire l’ONPI: Ente ormai estinto che pero’ ancora produce frutti statali. Infatti la trattenuta di 1 solo centesimo su tutte le pensioni porta nelle casse statali ben 3 milioni di euro annui.
Cio’ significa  che , entrando in vigore l’APE, non verra’ presa in alcuna considerazione la proposta di Boeri.
Il termine basito sta ad indicare la meraviglia di un individuo di fronte a scelte sconsiderate, le stesse che avranno milioni di Italiani nel leggere queste righe.
Speriamo che un giorno finiscano tutte queste manovrine furbette sempre a discapito del cittadino, le persone prenderanno possesso dei loro beni contaminati e defraudati per decenni da Politici senza scrupoli, gli stessi che hanno affossato la nostra Italia.

vivicentro.it-opinione / Devitalizzazione… Politica (Lo Piano – Saint Red)

Il Napoli punta dritto su Ben Yedder!

Un nuovo colpo di mercato?

Secondo Il Corriere dello Sport, il Napoli ha puntato Wissan Ben Yedder, venticinquenne attaccante francese del Tolosa. Il ragazzo, in questa stagione, ha realizzato più di venti gol anche se il suo club è coinvolto nella lotta per non retrocedere. Buone doti tecniche, un brevilineo dedito al dribbling e al gol. Il Tolosa lo valuta 10 milioni. Wissan è un ragazzo ambizioso, ha voglia di confrontarsi con grandi palcoscenici.

“Esonerato senza una logica”, Ventura col dente avvelenato

I dettagli

Il secondo posto del Napoli non è in cassaforte, ma anche se i granata nulla hanno da chiedere alla classifica ma “per orgoglio, ed obiettivi personali la squadra di Ventura vuole chiudere al meglio. Giampiero Ventura, poi, non ha mai digerito l’esonero dal club partenopeo nella stagione 2004-2005, «esonerato da De Laurentis senza una logica dopo appena 5 mesi di lavoro senza neppure avere l’opportunità di parlare a quattr’occhi con il presidente», ha più volte ricordato il tecnico granata”. Lo riferisce la Gazzetta dello Sport.

La trasferta di De Laurentiis potrebbe saltare: sarebbe un male!

I dettagli

Stasera la posta in gioco è altissima, perchè il Napoli non può non vincere. Per la Repubblica è comprensibile l’attesa dei tifosi che saranno allo stadio Olimpico Grande Torino mentre è “paradossalmente in dubbio la presenza di De Laurentiis, che non ama la trasferta in Piemonte e non ha ancora confermato la sua presenza nello stadio appena intitolato al Grande Torino. Sarebbe una defezione inattesa e assai sorprendente, anche se dettata dall’esigenza di sdrammatizzare. Sul Napoli c’è già tanta pressione”.

Il Napoli non merita la beffa che infangherebbe la stagione

I dettagli

La linea scelta dal Napoli è quella del low profile, che secondo La Repubblica “all’apparenza stona un po’ con la colossale importanza della posta in palio: secondo posto e qualificazione diretta per la Champions. Presente e futuro ruotano intorno al posticipo di stasera” che può dare un doppio senso all’intera stagione “a lungo straordinaria e non meriterebbe di essere infangata da una beffa finale”.

Nei neuroni la frontiera della scienza

0

NEURONI – A quasi sette anni dal suo inizio la ricerca sulla mappatura del cervello umano registra dei progressi che sfidano la nostra immaginazione. «Human Connectome Project» ha debuttato nel 2009, raggruppa oltre cento scienziati di più Paesi e si sviluppa dai laboratori di tre atenei – le Università di Oxford, Minnesota e Saint Louis – dove si tenta di esplorare il cervello richiamandosi al precedente della cartografia del nostro Pianeta.

David Van Essen, che guida tale avveniristica sfida, è convinto che per avere successo non basta localizzare dove si trovano i circa cento miliardi di neuroni di ogni cervello umano ma bisogna scoprire soprattutto come sono collegati e comunicano fra loro. Ovvero, ciò che conta di più è la connettività fra i neuroni.
Da qui l’uso di più tecniche di risonanza magnetica per identificare i percorsi che si articolano dalla materia bianca del cervello, come se si trattasse di circuiti elettronici di un computer, oppure per osservare le attività che avvengono nella materia grigia quando gli impulsi vengono inviati o raggiungono cellule cerebrali.
L’intento è costruire un «Connectome» arrivando a realizzare una mappa della corteccia cerebrale e per avere idea di cosa stiamo parlando basti immaginare che, secondo i ricercatori, ogni lato del cervello include fra 150 e 200 aree distinte.

È una scommessa scientifica che deve molto agli studi di Sebastian Seung, neuroscienziato dell’Università di Princeton.

E anche autore del libro «Connectome: How the Brain’s Wiring Makes Us Who We Are» (Connectome, come i circuiti del cervello ci fanno essere ciò che siamo) secondo il quale la mappatura delle diverse regioni ci consentirà di comprendere le patologie che spesso affliggono gli esseri umani. In altre parole, si tratta di una sfida scientifica che può contribuire ad aprire nuovi orizzonti nella cura delle malattie e nel prolungamento della vita. Il progetto è prossimo a raggiungere il primo obiettivo: l’esame con scanner magnetici dei cervelli di 1200 giovani adulti. «I dati raccolti ci consentiranno di lavorare per arrivare a scoprire le leggi e i principi teorici che li governano» afferma Olaf Spoms, lo scienziato dell’Università dell’Indiana, che nel 2005 ipotizzò il «Connectome» che ora sta venendo alla luce. In attesa di conoscere i risultati complessivi del lavoro svolto ciò che già colpisce sono alcune delle scoperte che la task force di ricercatori ha già accumulato. Ad esempio, lo studio dei circuiti cerebrali di gemelli identici consente di affermare che sono diversi e dunque non sono solo frutto della genetica ma subiscono delle modifiche a seguito delle esperienze fatte. Todd Constable, docente di Radiologia e Neurochirurgia all’Università di Yale, ritiene che ogni «Connectome» è unico, come le impronte digitali, ma con una specificità in più: la differenza non sta nel disegno esterno quanto nei codici che connettono le diverse aree. Ogni essere umano ha codici propri. Se l’Istituto nazionale della Sanità degli Stati Uniti ha deciso di finanziare tali studi, stanziando 30 milioni di dollari, è perché ritiene che la mappatura dei circuiti umani può portare a trovare le risposte ad alcuni dei più complessi disordini mentali, dalla depressione alla schizofrenia. È interessante notare come questo campo di studi porti a smentire consolidati pregiudizi. Come è nel caso del team «Rosalind Franklin» dell’Università di Tel Aviv che dopo aver esaminato con lo scanner i cervelli di 1400 persone ha concluso che è impossibile sostenere la tesi della differenza fra uomini e donne: l’ippocampo ha tali e tante variazioni da non poter essere identificate con distinzioni di genere. La scoperta dei segreti del cervello è una sfida che riguarda anche l’Italia, non solo per la presenza di connazionali nelle task force scientifiche che ne sono protagoniste in Europa e negli Stati Uniti, ma per il fatto che il nostro Paese ospita dei centri di ricerca che operano nella stessa direzione. A cominciare dal «Magics» del San Raffaele di Milano dove è la tecnologia «Brainsway», nata in Israele e sviluppatasi negli Stati Uniti, ad essere applicata quando i farmaci non danno risultati. Sono questi frammenti di scienza che in più Continenti disegnano orizzonti capaci di trasformare il corpo umano nel protagonista del XXI secolo.

vivicentro.it-opinione / lastampa / Nei neuroni la frontiera della scienza MAURIZIO MOLINARI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Gazzetta: “Napoli, caduta di stile che inquieta…”

I dettagli

L’argomento rinnovo di contratto per Maurizio Sarri è abbastanza scottante. La Gazzetta dello Sport riferisce “al punto tale che l’addetto alla comunicazione ha prima impedito ad un cronista di formulare la propria domanda all’allenatore. Poi, subito dopo, ha letteralmente impedito a Sarri di rispondere al quesito che il giornalista gli ha comunque rivolto, nonostante gli fosse stato spento il microfono”.

Questo episodio, accaduto durante la conferenza stampa di ieri, non passa inosservato sul quotidiano di oggi che lo definisce “una caduta di stile che inquieta, come l’arroganza di chi si rende protagonista di episodi del genere. «Il mio futuro è domani», è riuscito a rispondere il tecnico, prima che venisse invitato a tacere. Con altrettanta arroganza”.

FOTO – Quando i sogni diventano realtà: Mauro debutta, che lavoro per Turi e Liguori!

Il debutto del centrocampista

L’esordio per Simone Mauro in prima squadra è finalmente arrivato. C’è stata attesa, diverse le convocazioni e le possibilità di entare in campo. Emozioni contrastanti, gare che non lo permettevano, forse si, poi l’ultima occasione. Il Foggia già è stato in questa stagione, ma in coppa Italia, poi vinta dagli uomini di De Zerbi, l’occasione per vedere tanti ragazzi di mister Liguori ben figurare, ora è toccato a lui. In campo Simone Mauro, per la gioia dei genitori presenti sugli spalti, con tanto di occhi lucidi quando ciò è accaduto. I sacrifici, lo spirito incosciente di un ragazzo pronto a tutto. Posato, ma sicuro di se, duro in campo, ma timido davanti ai microfoni. E’ il tuo momento Simone, goditelo tutto. Una giornata, l’ultima della stagione per la Juve Stabia, che ha visto protagonisti, almeno nelle convocazioni, diversi ragazzi della Berretti di mister Nicola Liguori, a dimostrazione del fatto che il suo lavoro, così come quello del direttore Alberico Turi è stato eccezionale e non serve raggiungere per forza i play off quanto far si che questi ragazzi possano essere il serbatoio dei grandi: c’era Simone Mauro, ma anche Giampaolo Montella, Davide Servillo, Mario Elefante e lui, il capitano di mille battaglie Christian Ioio. Senza dimenticare, però, un altro prodotto delle Vespette che per un anno è stato terzo portiere della rosa e che ieri ha trovato una maglia da titolare: Carlo Mascolo. Tutti ad applaudire un compagno che debutta al Menti, in casa, davanti ai propri tifosi. Bravo Simone, che personalità: dopo un inizio timido, la botta da fuori che poteva finire in gol e portare il risultato sul 3-2 riaprendo il match dopo il gol di Diop: colpita troppo bene e parata dal portiere. Per giocare tra i professionisti non conta il nome, l’esperienza, la carriera; gioca chi sta meglio, chi vale di più. Le gerarchie vengono annullate e anche un giovane può trovare spazio. Ieri il giovane centrocapista ha debuttato in Lega Pro con la maglia della Juve Stabia. A caccia di un sogno, non è finzione, ma la storia di un punto di riferimento per i compagni con la speranza che la sua carriera, cominciata tra i ‘grandi’, possa toccare punti alti. Ora gioisci, si fiero di te Simone!

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA