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Jorginho, l’ agente: “Futuro? Nulla è scontato, piace molto in Inghilterra”

Joao Santos, procuratore di Jorginho, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio. Ecco quanto evidenziato:
“Futuro? Nulla è scontato ma in questo momento il ragazzo è concentrato esclusivamente sugli stage della Nazionale per andare agli Europei; speriamo che alla fine rientri nei convocati e abbia le sue chance per mettersi in mostra in Francia. Al Napoli ha fatto veramente un’ ottima stagione, ci sono diversi club inglesi che lo seguono e che cercano un centrocampista con le sue caratteristiche. Bisogna attendere l’ apertura del mercato e se vi sarà la possibilità per il Napoli di fare una plusvalenza, allora verranno fatte le giuste valutazioni .

Il ragazzo, al momento, è sereno e sta bene; attendiamo la conclusione degli Europei e vedremo”.

Lavoro, meno assunzioni stabili: in calo del 33,4%

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Inps, assunzioni a tempo indeterminato in calo del 33,4% rispetto ai primi 3 mesi del 2015 a causa del taglio degli incentivi

Roma – Diminuiscono nel primo trimestre 2016 le assunzioni a tempo indeterminato: lo rileva l’Inps, ricollegando il dato alla diminuzione degli incentivi. Tra gennaio e marzo vi sono state 1.188.000 assunzioni (attivate da datori di lavoro privati), con una riduzione di 176.000 unita’ rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-12,9%). Il rallentamento – fa notare l’Inps – ha coinvolto essenzialmente i contratti a tempo indeterminato: -162.000, pari a -33,4% sul primo trimestre 2015.

“Il calo – spiega l’istituto diretto da Tito Boeri – e’ da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015 in corrispondenza dell’introduzione degli incentivi legati all’esonero contributivo triennale. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-31,4%)”. Il saldo tra assunzioni e cessazioni e’ stato pari a +241.000, inferiore a quello del corrispondente trimestre del 2015 (+326.000). Anche in questo caso, la differenza – rileva l’Inps – e’ totalmente attribuibile alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato.

Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a marzo 2016 risulta positivo (+543.000) ma inferiore rispetto al valore massimo registrato a dicembre (+628.000). Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a marzo 2016 e’ pari a +756.000. Per i contratti a tempo determinato, nel primo trimestre del 2016 si registrano 814.000 assunzioni, una dimensione del tutto analoga a quella degli anni precedenti (-1,7% sul 2015 e -1,1% sul 2014). Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state quasi 50.000, stabili rispetto al 2015.Quanto alle cessazioni, complessivamente risultano diminuite dell’8,8%; per quelle a tempo indeterminato la riduzione e’ pari al 5,3%.

vivicentro.it/economia / (AGI) / Lavoro, meno assunzioni stabili

Ischia, Armeno: ” Spero che i tifosi ci stiano vicini,siamo più forti del Monopoli “

Armeno

Secondo allenamento settimanale per l’Ischia Isolaverde. I gialloblu nel pomeriggio di ieri hanno svolto la seduta di allenamento allo stadio Mazzella. Al termine della seduta in sala stampa è arrivato il capitano Gennaro Armeno. Dopo Gianni Di Meglio ed Enrico Buonocore questa volta è il turno del capitano,quando manca davvero poco alla partita di andata contro il Monopoli in programma sabato alle ore 16:00.

Capitano, l’Ischia Isolaverde si trova in un momento molto delicato della stagione,vi state allenando duramente ogni giorno. Sabato c’è la gara di andata contro il Monopoli, la squadra come vive questo momento ?

“In questi giorni abbiamo lavorato sulla testa,come ci hanno chiesto mister Di Meglio e Buonocore. La squadra ha sofferto sugli ultimi risultati negativi,sopratutto sulla sconfitta di Cosenza. Era opportuno quindi riprendere la squadra dal punto di vista mentale. Stiamo lavorando sodo ogni giorno,credo che arriveremo ai play-out nella migliore condizione”. 

Cosa è cambiato da quando in panchina sono subentrati Di Meglio E Buonocore,rispetto alla gestione Porta?

“La squadra fisicamente non era messa male fisicamente,la cosa che preoccupava era sopratutto l’aspetto mentale. Loro sono stati bravi subito ad intervenire sotto questo aspetto,per provare a dimenticare il passato. Queste due partite sono un mini-torneo,che dovremmo sfruttare nel migliore dei modi senza rischiare niente”. 

Lo scorso anno,la partita dell’andata dei play-out contro l’Aversa fu decisiva,la tua sensazione e che anche quest’anno sia cosi. Quindi vincere sabato significherebbe tanto?

“Dovremo essere pazienti,la salvezza è su 180 minuti. Anche se non riusciamo a fare gol non dobbiamo innervosirci,perchè la partita si potrebbe decidere anche a Monopoli. Dobbiamo quindi stare calmi e non rischiare niente”.

Da quando sono arrivati in panchina Di Meglio-Buonocore hanno subito provato il modulo del 3-5-2 cercando di trovare l’assetto tattico giusto. Da quanto abbiamo potuto vedere,dovresti giocare da mezz’ala ?

“Si gioco mezz’ala sinistra,come sempre. Credo che sia il modulo dove la squadra può dare molto. Condivido la scelta degli allenatori”.

Cosa è successo in questo rush finale di stagione,dove la squadra ha subito otto sconfitte consecutive,nonostante si sono affrontate squadre che non avevano più nulla da dire a questo campionato.

“Sono state le tante polemiche,non eravamo tranquilli. Quando accade tutto questo,il calciatore ne risente anche in campo. Anche questa è stata una difficoltà”.

Adesso l’unica soluzione e mettere tutto alle spalle di quello che la squadra ha vissuto per l’intero arco della stagione e pensare solo a queste due partite…

“Dobbiamo dimenticare il passato,che in un certo qual modo ci potrebbe aiutare. Bisogna pensare che non siamo quelli. Ognuno di noi si deve guardare e deve dire che quelle brutte figure di questo genere non possiamo permettercele. Quindi dobbiamo dimostrare quello che abbiamo,questa è una squadra che per me si poteva salvare tranquillamente senza i play-out”.

Cosa ne pensi del Monopoli? Forse è stato l’avversario migliore da prendere in questi play-out,sei fiducioso?

“Si,perchè noi abbiamo un’arma migliore che è l’attacco. Sopratutto con Kanoute potremmo sorprendere i loro difensori che sono lenti. Dobbiamo stare più attenti in difesa nostra,perchè loro hanno due attaccanti veloci”.

Anche per questo motivo, Di Meglio e Buonocore hanno deciso di optare  il modulo del 3-5-2?

“Si perchè giochiamo con tre difensori contro due attaccanti. Con una difesa che è quindi più coperta,cosa che potrebbe essere decisiva”.

L’Ischia attualmente quante possibilità ha di salvarsi?

Se giochiamo,sfruttando i valori che abbiamo al 70-80 % la salvezza è nostra. Il Monopoli ha dimostrato di essere una bella squadra ma noi siamo più forti. Conosco i miei compagni di squadra,quindi posso dire che siamo superiori a loro”.

Lo scorso anno di questi periodi,ad Ischia si viveva una situazione simile,con la paura di retrocedere perchè nel play-out si affrontava una squadra come l’Aversa,forse una mina vagante e con lo stesso vantaggio che oggi gode il Monopoli in classifica. Possiamo dire che le due situazioni sono uguali ?

“E’ tutto cambiato,è molto diverso rispetto all’anno scorso. E’ un altro campionato. Non guardo proprio l’anno scorso,penso solo a quest’anno,perchè dobbiamo compiere un vero miracolo..e c’è la possiamo fare”.

Sabato al Mazzella ti aspetti il pubblico delle grandi occasioni e cosa ti senti di dire ai tifosi?

Credo che anche loro debbano aiutarci,anche se non possono dimenticare quello che è accaduto quest’anno perchè è impossibile. Pero bisogna mettere da parte il passato negativo ed aiutarci a fare bene in queste due partite.Confido nel loro aiuto,come accaduto ad Aversa,sarebbe magnifico”.

Simone Vicidomini 

Campane a lutto e lenzuola bianche ai balconi, la piccola isola di Procida dice no al ridimensionamento dell’ospedale

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La protesta a Procida: lenzuola bianche ai balconi (foto di Guglielmo Taliercio)
Tagli al “Gaetanina Scotto” di Procida, la protesta di cittadini, chiesa e politica locale: “Non rinunciamo ai nostri diritti”

Lenzuola bianche penzolano, in segno di protesta, davanti ai balconi delle case colorate di Procida. Poi, a un tratto, le campane a lutto squarciano, all’unisono, il silenzio surreale di una lunga mattinata di attesa e di inquietudine.

E’ la risposta compatta della popolazione di Procida all’imminente ridimensionamento dell’unico presidio ospedaliero dell’isola, il “Gaetanina Scotto”, che – secondo quanto sarebbe stato prospettato in questi giorni all’amministrazione comunale dal commissario per la Sanità in Campania, Joseph Polimeni, sulla scia del decreto ministeriale 70/2015 – prevede la soppressione del pronto soccorso attivo h24 e la sua sostituzione con un punto di primo intervento con appena tre posti letto di cosiddetta “osservazione breve”.

L’isola non ci sta e, anche grazie alla costituzione di un comitato cittadino di protesta, ha inaugurato una mobilitazione popolare che, secondo indiscrezioni, potrebbe portare anche al clamoroso blocco del porto di Marina Grande. “Siamo al fianco dei nostri concittadini, pronti ad appoggiare ogni iniziativa”, promette il sindaco Dino Ambrosino, impegnato in un consiglio comunale permanente nel quale è stata anche prospettata, come ipotesi, la dimissione in blocco di tutti i consiglieri per dire no “a  un taglio grave e inammissibile che metterebbe a repentaglio le vite degli isolani e dei turisti, costringendo a dirottare in terraferma ogni emergenza di tipo sanitario. Procida – ha spiegato il primo cittadino  conta 10.500 abitanti, che da maggio a settembre raddoppiano. Sbarcano sull’isola 250.000 ospiti all’anno che hanno diritto all’assistenza sanitaria. Lo Stato e la Regione hanno il dovere di garantire il nostro territorio così come fanno per Ischia e per Capri. Non accetteremo nulla di meno di quel poco che abbiamo”.

Al fianco della politica e dei cittadini, anche la chiesa. Alle 11, le campane delle chiese di Procida hanno accompagnato la prima iniziativa di protesta degli isolani. Don Lello Ponticelli, decano della chiesa di Procida, ha espresso viva preoccupazione “rispetto alle notizie circa la decisione che la Regione starebbe per prendere a proposito dell’Ospedale di Procida. Nella speranza che le esigenze dell’isola vengano tenute nella massima considerazione, – si legge in una nota diffusa in queste ore – i sacerdoti invitano i fedeli e la comunità a dare con forza e compostezza tutto l’apporto necessario alle iniziative volte a salvaguardare il diritto alla salute e, in particolare, la presenza e il pieno funzionamento del presidio ospedaliero. Un primo segno, questa mattina, è stato quello di accompagnare con il suono delle campane a lutto le prime iniziative promosse dal Comitato Cittadino”.

E sul caso del ridimensionamento dell’ospedale di Procida si è espresso anche Stefano Caldoro, leader dell’opposizione di centrodestra nel Consiglio regionale della Campania: “Il Nuovo Piano Ospedaliero– ha denunciato –  prevede la soppressione sull’isola di Procida del PSA h24 dedicato all’emergenza-urgenza, sostituito da un Punto di Primo Intervento, in contrasto a quanto regolamentato dal Piano per le aree disagiate.

L’intero Consiglio Comunale di Procida, da quanto apprendo, è pronto a decisioni eclatanti e forti. Una scelta su Procida immotivata ed incomprensibile per le condizioni generali della sanità campana oggi ed anche in considerazione del contenimento della spesa; con la chiusura del PSA non ci sono sicuramente riduzione degli sprechi, anzi aumenteranno considerevolmente i trasferimenti, con più oneri e maggiori rischi per la salute dei pazienti non stabilizzati in loco. Presenteremo un ordine del giorno in Consiglio regionale al fine di sollecitare il presidente della Giunta ad avviare ogni iniziativa utile presso il Ministero della Sanità per recuperare questa scelta sbagliata e ridare serenità ai nostri concittadini procidani. Per altri territori, soprattutto in provincia di Salerno, sono state previste deroghe. Con lo stesso meccanismo si salvi Procida”.

vivicentro.it/sud/cronaca / larepubblica / Campane a lutto e lenzuola bianche ai balconi, la piccola isola di Procida dice no al ridimensionamento dell’ospedale PASQUALE RAICALDO

Un sì alla Riforma da semplice cittadino

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Un sì alla Riforma

Come semplice Cittadino andrò nei banchetti a porre la mia firma per un Sì alla riforma Costituzionale, per portare il nostro Paese allo stesso livello delle “migliori liberal-democrazie europee”.

Celso Vassalini SI alla riformaCome semplice Cittadino, “sono un sostenitore di questa riforma costituzionale“. Un’affermazione convinta nella  quale è implicita l’idea che la Carta costituzionale possa essere modificata laddove le esigenze concrete lo richiedano.

Argomento, quest’ultimo, contestato dai detrattori della riforma, per i quali, quella italiana sarebbe la “Costituzione più bella del mondo” e, come tale, da lasciare immutata. Contesto, in radice questa impostazione: “In Germania la  Costituzione l’hanno cambiata quasi una volta l’anno, non è possibile che in Italia si debba considerare qualcosa di  immutabile“.

Come semplice Cittadino, non voglio mancare alla storia di inviare chiari segnali di apprezzamento. Il primo deriva dall’esigenza, per così dire storica, di riformare la seconda parte della Costituzione: secondo il quale è da considerare positivo il semplice fatto che in Italia “ci sia una riforma costituzionale approvata e da discutere nel merito“.

Come semplice Cittadino, desidero un cambiamento della fotografia attuale visibile da “illo tempore” “da tempo” è di un sistema scarsamente funzionante in cui “il governo non è così forte e il Parlamento, invece, troppo debole“. Da qui l’esigenza di intervenire, in particolar modo con la fine del bicameralismo perfetto, nel quale Camera e Senato  svolgono esattamente le stesse funzioni. Con la riforma Boschi, è previsto che solo Montecitorio voti la fiducia al  governo. Una novità che rafforzerà l’esecutivo ma che non indebolirà necessariamente il Parlamento.

Come semplice Cittadino, vedo per il mio Paese altra novità fondamentale introdotta dalla riforma è la modifica dei rapporti tra Stato e regioni. Le autonomie saranno rappresentate nel nuovo Senato in cui troveranno posto i  consiglieri regionali e i sindaci delle principali città italiane. “Sono sempre stato favorevole ad avere nella legislazione nazionale il punto di vista delle regioni“. Sulla nuova ripartizione di competenze con molte materie che torneranno ad essere di potestà legislativa esclusiva dello Stato è sotto gli occhi di tutti i limiti del sistema attuale. Il problema principale come si osserva da più parti è l’elevatissimo contenzioso cui questa distribuzione di competenze ha dato luogo.

Come semplice Cittadino, senza appello, infine, il mio giudizio sulla riforma del Titolo V della Costituzione approvata nel 2001: “E’ stata fatta con l’accetta“, do convintissimo il mio placet a quella parte della legge Boschi che  redistruibuisce le competenze legislative a favore dello Stato: “E’ giusto che l’interesse nazionale attraversi tutto il  territorio italiano“.

Come semplice Cittadino, considerati il quadro di contesto, e le premesse politiche di partenza, questo è senza  dubbio un successo. Il merito è certamente del Parlamento e dei parlamentari che l’hanno voluta, a partire dai senatori.

Evidentemente, si tratta di un successo anche per il Governo, il quale è nato è bene ricordarlo proprio per affrontare con la dovuta risolutezza la sfida delle riforme mettendoci la faccia. Una scelta di trasparente responsabilità, fatta senza cercare alibi e senza voler “galleggiare” sopra le riforme per rimanere in carica, come si è invece visto molte volte nella storia di questo Paese. Perché affronta i principali problemi che da decenni vengono sottolineati da ogni partito o schieramento politico rispetto all’inadeguatezza delle nostre istituzioni di fronte al tempo che cambia.

Come semplice Cittadinoi, il Sì alla riforma sarà un miglioramento della qualità della legislazione, tanto nel suo  procedimento, quanto nelle sue fonti: dalla decretazione d’urgenza ai referendum propositivi e di indirizzo che entrano per la prima volta nel nostro ordinamento. E, ancora, entrerà in Costituzione lo statuto delle opposizioni, a connotare ulteriormente la fine dell’alternativa ideologica in favore dell’alternanza programmatica, regolamentata e  trasparentemente garantita, lungo l’asse maggioranza/opposizione. Ciò inoltre consentirà di dare un volto preciso a quello che si deve considerare a buon diritto come un “governo in attesa”. Per non parlare poi, della semplificazione istituzionale, dal Cnel che sparisce alle province “TUTTE” che vengono de-costituzionalizzate. O del nuovo rapporto più responsabile, e meno fallimentare anche sul fronte dell’autonomia di spesa tra lo Stato e le Regioni. Infine, come ultima annotazione, come semplice Cittadino, segnalo che per la prima volta entra nella nostra Costituzione il termine trasparenza. Un fatto che non sarà improduttivo di effetti.

Una straordinaria opportunità di noi Cittadine e Cittadini. Ma se tutti noi sappiamo trovare le parole giuste, allora io credo che il miracolo . . . sia possibile. E il concetto sul quale insisterei è che bisogna votare ‘Sì alla Riforma Costituzionale’ perché abbiamo una dignità.

Come semplice Cittadino. Celso Vassalini.

vivicentro.it/nord/opinioni – Un sì alla Riforma da semplice cittadino (Celso Vassalini)

Silvana Somma: “Cuomo? Prima manovrava alle spalle, oggi esce allo scoperto. Non è una novità”

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Le parole del candidato sindaco del Pd, Silvana Somma, contro il senatore Enzo Cuomo

“Faccia le sue scelte pure contro il Pd locale, tanto lo avevamo messo in conto, ma non tenti di ribaltare la frittata alla ricerca di motivazioni politiche che non esistono. Le sue sono solo scelte personali, il Pd anche stavolta si trova dalla parte giusta”.

Lo ha detto Silvana Somma, candidato sindaco per la città di Gragnano, scagliandosi prontamente contro il senatore del Partito Democratico Enzo Cuomo, il quale ha manifestato la volontà di partecipare all’apertura della campagna elettorale di Paolo Cimmino, avversario proprio del Pd a Gragnano.

“La volta scorsa – ha proseguito Silvana Somma – manovrò contro di me da dietro le quinte, oggi é costretto ad uscire allo scoperto, giustificando la volontà di partecipare alle campagne elettorali altrui con la presenza di un tasso di democrazia anche nello schieramento che ha deciso di sostenere. Ecco perché il fatto non rappresenta una novità. Francamente penso che la sua posizione sia un problema che non riguardi il circolo di Gragnano, ma i livelli provinciali e regionali del Pd. Ormai  viene identificato come un senatore contro. A livello nazionale contro Renzi e Guerini, a livello regionale contro De Luca presidente, ancora oggi contro la segretaria regionale e quella provinciale di Napoli, a Portici contro il sindaco di centrosinistra”.

Ma c’è dell’altro: il candidato Sindaco Silvana Somma rispedisce al mittente anche le accuse rivolte al suo partito, colpevole, secondo il senatore, di divisioni interne.

“A parte che sarebbe difficile – ha proseguito Silvana Somma – trovare qualcuno disponibile a fidarsi della lucidità del senatore, mutevole nelle amicizie così come nelle valutazioni politiche; ci limitiamo ad osservare che il circolo di Gragnano é stato irreprensibile nel processo che ha portato alle decisione di candidare Silvana Somma come Sindaco di Gragnano: lo hanno stabilito due assemblee degli iscritti ed il direttivo locale che ha sempre votato all’unanimità. Ricordiamo infine al senatore Cuomo che lui stasera siederà insieme all’ex candidato sindaco e all’ex capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, la ‘parte più autorevole’ di quel partito a Gragnano. Basta questo per configurare la sua volontà per scopi personali, ma il Pd anche stavolta si trova dalla parte giusta, con Silvana Somma”.

Ex Empoli, Barba: “Tonelli ha le caratteristiche di Fabio Cannavaro”

Le sue parole

Federico Barba, difensore dello Stoccarda, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Tonelli è un grande acquisto anche perchè Sarri lo conosce benissimo. Somiglia fisicamente a Fabio Cannavaro, ma starà a lui dimostrare che merita questo paragone. Non avevo dubbi che il Napoli potesse fare bene quest’anno con un gioco veramente eccezionale. Tonelli è un ragazzo eccezionale sotto tutti gli aspetti e può imporsi da protagonista a Napoli”.

SSC Napoli, la radio ufficiale: “Contatti con il Torino per Bruno Peres”

Le sue parole

Valter De Maggio ha parlato ai micrfofoni di Radio Kiss Kiss di mercato: “Giuntoli ha messo nel mirino Bruno Peres del Torino e c’è stato già un primo colloquio tra i club. Anche Psg e Roma sono sul giocatore. Sul piatto il Napoli può mettere anche Omar El Kaddouri e soprattutto Mirko Valdifiori oltre a Manolo Gabbiadini”.

Il Napoli batte la Juve in 5 speciali classifiche

I dettagli

La Juventus ha vinto il campionato con nove punti di vantaggio sul Napoli, ma in alcune statistiche la squadra di Sarri è risultata superiore a quella di Allegri come riferisce la Gazzetta dello Sport:

– baricentro più alto del campionato (53,3 metri),
– maggior possesso palla (62,85% di media),
– miglior percentuale di passaggi riusciti (85,82%),
– maggior numero di tiri in assoluto (510 conclusioni totali, 243 nello specchio, 267 fuori),
– minor numero di tiri concessi (344 tiri subiti, 88 nello specchio)

Il Podio Gialloblù della Juve Stabia 2015-2016

La stagione delle Vespe, seppur conclusasi con una salvezza a dir poco fondamentale per Società, Città e tifosi, è stata mediocre ed al di sotto delle aspettative. La mediocrità ha “inquinato” anche le prestazioni di quasi tutta la rosa stabiese; non c’è quindi, tra i calciatori gialloblù, chi ha fatto bene in toto e chi, invece, ha fatto sempre e comunque male. Con queste premesse azzardiamo il nostro Podio Gialloblù della stagione 2015-2016 della Juve Stabia.

PODIO

Medaglia d’oro: a Francesco Nicastro, trascinatore della Juve Stabia con gol, assist e giocate deliziose. Il fantasista siciliano, dopo la sua prima stagione in gialloblè in cui aveva fatto solo intravedere il suo talento cristallino, è esploso definitivamente nel campionato appena terminato, risultando il giocatore chiave per la Juve Stabia, solo di passaggio in Lega Pro. La maledizione infortuni ad inizio stagione ha colpito anche Nicastro, che, nonostante i primi due mesi del campionato passati in infermeria, si è poi ripreso alla grande prendendo per mano, anzi per piede, la Juve Stabia. Il bottino di Nicastro conta 11 reti più svariati assist senza i quali difficilmente le Vespe sarebbero volate verso la salvezza. Più ancora che nei gol e degli assist, la crescita di Nicastro si è vista nella maturità, nella leadership e nella abnegazione sempre messa in campo al servizio della squadra. Colui che ha indossato spesso il numero 10 è stato il classico leader silenzioso, che parla solo con i piedi e che gioca in qualsiasi ruolo per la squadra. Sono almeno 5 i ruoli che il siciliano ha imparato a coprire: l’esterno di fascia, preferibilmente quella destra, la seconda punta, il trequartista puro ed anche il “falso nueve”, il centravanti leggero che non dà punti di riferimento agli avversari. Se, come ormai sembra certo, per Nicastro si spalancheranno le porte della Serie B, non possiamo far altro che ringraziarlo, augurandogli il meglio per la sua carriera.

Medaglia d’argento: ad Abou Diop, che con le sue reti ha fatto impennare i risultati della Juve Stabia. La Vespe hanno costruito la salvezza sulle reti della punta senegalese, arrivata a gennaio tra lo scetticismo di troppi, ed invece rivelatasi il terminale offensivo ideale per la squadra gialloblù. L’arrivo di Diop, messo in parte in secondo piano dall’acquisto di Del Sante, ha invece rappresentato la svolta della stagione della Juve Stabia, brava a puntare sulla voglia di rivincita dell’attaccante. Sì, perchè Abou ha messo tutta la rabbia che aveva in corpo e che due anni fa lo aveva portato a calciare quella maledetta bottiglia a Reggio Calabria dopo una sostituzione decisa da Braglia, con suo conseguente totale ostracismo, solo ed esclusivamente in campo, anzi, nell’area di rigore avversaria. Forse Diop non sarà mai un attaccante che partecipa alla manovra della squadra, che “vive” attivamente la partita per tutti i 90 minuti, che aiuta la squadra nel fraseggio, ma fa quello che un attaccante deve fare: gol. Diop aggredisce ogni pallone che passa in area di rigore proprio come una pantera attacca la preda ed il suo senso del gol è rinato con la maglia della Juve Stabia, portandolo a “graffiare” 8 volte nella seconda parte del campionato vissuta in gialloblù. Strappare nuovamente il prestito dell’attaccante al Torino, sarebbe un importante colpo da cui ripartire per la prossima stagione.

Medaglia di bronzo: a Tommaso Cancellotti, giocatore di fascia sempre più affidabile e propositivo. Anche la stagione del calciatore di Gubbio non è partita certo bene, a causa della forte contusione rimediata ad Agrigento e che lo ha costretto ad uno stop di due mesi. Riprendersi il posto da titolare, dopo l’arrivo di un nuovo allenatore che ha puntato su giocatori diversi, non era facile ma Cancellotti appena ha rimesso piede in campo contro la Lupa Castelli Romani, non ha più lasciato la maglia da titolare. Cancellotti è stato molto bravo a sdoppiarsi nel ruolo non solo di terzino ma anche di esterno alto di fascia, consentendo a Zavettieri di trovare soluzioni tattiche nuove ed efficaci. Da terzino di sicuro affidamento, il calciatore umbro è diventato un esterno bravo nell’uno contro uno, preciso nei cross e, nella maggior parte dei casi, fisicamente superiore per stazza e velocità ai diretti avversari. Cancellotti è stato uno dei pochi tra le Vespe a non far mai mancare la determinazione e l’impegno anche nei momenti più difficili, così come, nelle ultime partite della stagione con la salvezza già acquisita; nonostante i tanti compagni già in vacanza, non solo mentalmente, Cancellotti non ha fatto mancare il suo impegno fino all’ultimo minuto del campionato. La sua permanenza alla Juve Stabia, con un rinnovo ormai fatto, non può che essere un’ottima notizia in vista della prossima stagione.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Guido Gomez, purtroppo la delusione più grande della stagione. Analizziamo il parco attaccanti con cui la Juve Stabia si è presentata ai nastri di partenza nelle ultime due stagioni: Ripa, Di Carmine, Gomez e Nicastro – Ripa, Gomez e Nicastro. La differenza è evidente; a parte la leggerezza della società nel non sostituire un giocatore come Di Carmine, salta all’occhio la voglia che c’era, ad inizio stagione, di puntare forte proprio su Gomez, acquisito a titolo definitivo dal Sassuolo. L’italo argentino non è però mai riuscito a soddisfare le aspettative attese ed in campo è apparso sempre spaesato, demotivato e poco incisivo. Mai abbiamo visto Gomez combattere andando in contrasto con gli avversari, né attaccare con decisione la profondità; l’andatura ciondolante in attesa che i compagni lo innescassero è stato il leitmotiv della stagione della punta. Gli unici due lampi della stagione di Gomez, a Catanzaro e Benevento, non sono per nulla sufficienti a rendere la sua stagione soddisfacente; spetterà ora alla società valutare se puntare ancora sull’attaccante ex Sassuolo o se prendere strade diverse.

Medaglia d’argento: a Francesco Bombagi, deludente in campo e fuori. Il giocatore sardo, dopo l’abbraccio dei tifosi nonostante il suo errore dal dischetto decisivo a Bassano, aveva promesso di dare battaglia in campo per prendersi la rivincita in questa stagione. Peccato però che, fin dal ritiro estivo di Gubbio, le voci sul suo matrimonio col Catania sono state insistenti. Il matrimonio si è poi concretizzato a gennaio, dopo sei mesi, trascorsi più nell’infermeria che sul rettangolo di gioco del Menti, e conditi da poche presenze e da prestazioni a dir poco sottotono. Unica nota positiva della sua stagione proprio il gol vittoria al Catania nel match casalingo di novembre; lo stesso gol per cui, in occasione della sua presentazione al Catania, Bombagi quasi si è scusato, dimostrando di aver subito dimenticato l’anno e mezzo trascorso alla Juve Stabia.

Medaglia di bronzo: a Pietro Arcidiacono, arrivato per seguire il suo maestro Ciullo ma velocemente andato via nel momento di maggiore difficoltà. L’esterno è stato, anzi doveva essere, il colpo a sensazione dell’estate stabiese, il giocatore di fantasia ed estro capace di dare la scossa alla squadra con le sue giocate. Dopo un buon inizio, Biccio ha accusato la “saudade” di Ciullo, nel frattempo esonerato, ed ha cominciato ad essere sempre meno incisivo in campo. Al contrario, però, Arcidiacono è stato super attivo fuori dal campo, flirtando con svariate squadre fino poi ad accasarsi al Foggia nell’ultimo giorno di mercato. La delusione, più che per il calciatore, sostituito alla grande da Lisi a gennaio, è per la persona, che non ha esitato un attimo ad abbandonare la nave, di cui era uno degli ammiragli, nel momento di maggiore tempesta.

Raffaele Izzo

David Lopez ha chiesto spazio, ora può partire

I dettagli

Gli occhi degli spagnoli in casa Napoli, ma tra i due corteggiati, Albiol e Callejon, potrebbe essere un terzo a partire: David López. Come riporta Il Corriere dello Sport, il centrocampista ha manifestato la volontà di giocare con più continuità. Per lui sirene inglesi e spagnole, tra cui l’Espanyol: proprio il club di provenienza. La voce che circola nelle ultime ore è che possa lasciare l’azzurro dopo due sole stagioni.

Gabbiadini non vuole un’altra stagione in panchina

I dettagli

Il Mattino evidenzia il dispiacere di Manolo Gabbiadini che dopo aver perso il treno per gli Europei: “L’attaccante bergamasco è stato chiuso dal fenomeno Higuain e non ha intenzione di vivere un’altra stagione del genere, pochissime partite e tante panchine. Il Napoli a gennaio disse no a un’offerta importante del Wolfsburg (28milioni): il club tedesco potrebbe ritentare l’assalto ma per il club azzurro il valore dell’attaccante resta alto, almeno 30 milioni. In Italia piace a Lazio e Fiorentina,il suo manager Pagliari segue le varie situazioni che si svilupperanno all’estero”.

No alla clausola, Sarri vuole sentirsi libero

I dettagli

Il Corriere del Mezzogiorno a proposito delle clausole rescissorie: Una clausola da eliminare, un’altra da abbassare. La prima relativa all’opzione che il Napoli ha per altri quattro anni sul contratto di Sarri; la seconda si riferisce invece all’importo per la rescissione sul contratto di Higuain. Punti strategici dei faldoni contrattuali dei protagonisti della stagione straordinaria degli azzurri. Entrambi oggetto del contendere con le “controparti”. Le clausole sono una costante delle scritture redatte dal pool di legali di Aurelio de Laurentiis al momento dell’effettiva acquisizione del cartellino dei giocatori o anche del tecnico scelto alla guida della squadra. I contratti in casa Napoli non sono solo quelli prestampati e compilati che basterebbero per il deposito in Lega. Sono per ciascuno dei tesserati pagine e pagine dattiloscritte, dove al di là della sezione generale, ci sono piccole o grandi condizioni unilaterali sulle quali c’è da discutere o comunque trattare. E in qualche caso anche da rivedere. Il futuro di Sarri e del Pipita è legato in qualche modo alle clausole, quella rescissoria del Pipita in caso di rinnovo biennale di contratto andrebbe abbassata: magari da 94 milioni a ottanta; quella di Sarri, per l’allenatore andrebbe addirittura eliminata. Il tecnico non vuol sentirsi legato al club per altri quattro anni senza aver mai la libertà di scegliere di andare altrove. Difficile che De Laurentiis possa cedere su questo punto. Le clausole sono l’essenza dei suoi contratti. E chi firma, poi deve rispettare.

UFFICIALE – La Val di Sole annuncia: Summer Training Location dal 9 al 30 luglio

valdisole.net

Ritorna il grande calcio in Val di Sole: per il sesto anno consecutivo, la splendida località di Dimaro, ai piedi delle maestose Dolomiti di Brenta, ospiterà il ritiro precampionato dell’SSC Napoli (dal 9 al 30 luglio)! Durante il ritiro della Prima Squadra saranno sempre ben in vista i marchi Trentino e Val di Sole, che potranno fregiarsi del significativo titolo “Napoli Official Summer Training Location” (Sede Ufficiale del ritiro estivo del Napoli Calcio): un aspetto sicuramente importante affinché possano venire valorizzati anche i temi turistici connessi alla permanenza del Napoli in Trentino in occasione del ritiro. La blasonata squadra partenopea alloggerà presso un noto hotel del caratteristico borgo e si allenerà presso il vicino centro sportivo comunale tutti i giorni a partire dalle ore 9.30 al mattino e dalle ore 16.30-17.00 al pomeriggio, salvo cambiamenti di programma (potrebbero esserci mezze giornate o giornate di riposo). I campioni azzurri da diversi anni ai vertici della Seria A svolgeranno gli allenamenti a porte aperte con ingresso gratuito. Al termine di ogni sessione di lavoro sul campo, i tifosi potranno incontrare alcuni giocatori per gli autografi. Allenamenti, amichevoli, incontri con i tifosi, serate musicali a tema, appuntamenti di cabaret e di intrattenimento: un concentrato di eventi davvero unici per tutti i tifosi azzurri.  Un’occasione assolutamente da non perdere per i tantissimi tifosi napoletani ed appassionanti del bel calcio: poter vedere dal vivo le esibizioni di capitan Hamsik e compagni nello splendido scenario naturale della Val di Sole!

Sarri non vorrebbe rivoluzionare la difesa, ma perderà almeno quattro giocatori

I dettagli

Maurizio Sarri non vorrebbe rivoluzionare la difesa del suo Napoli ma, come riferisce La Repubblica, perderà Christian Maggio, Ivan Strinic e i portieri di riserva Gabriel e Rafael: “s’impongono per blindare il reparto già altri tre acquisti: un vice Reina e due esterni”. Perchè, poi, il presidente Aurelio De Laurentiis ha già mosso i primi passi per la difesa? Perchè nel prossimo inverno gli azzurri dovranno fare a meno per un mesetto sia di Kalidou Koulibaly che di Faouzi Ghoulam che impegnati per la Coppa d’Africa con il Senegal e con l’Algeria.

Danilo pista abbandonata, De Laurentiis non vuole fare operazioni con fondi

Le sue parole

A Radio CRC è intervenuto il giornalista ed esperto di mercato della RAI Ciro Venerato: “Danilo del Valencia? Il cartellino è del Braga: il Napoli lo ha seguito, il direttore sportivo Giuntoli ha speso parole importanti per il ragazzo ma l’affare è stato messo da parte perchè una parte del cartellino di Danilo è di Jorge Mendes. De Laurentiis, per sua scelta, non vuole fare operazioni per giocatori che hanno il cartellino in mano ai fondi. Dopo la vicenda Emery e André Gomes i rapporti non sono buonissimi, due settimane fa quando De Laurentiis ha saputo che il ragazzo era in parte di Jorge Mendes ha lasciato perdere”.

Giuntoli concede una settimana di tempo a Klaassen per dire sì

I dettagli

Il secondo acquisto del Napoli dopo Lorenzo Tonelli potrebbe essere il centrocampista olandese dell’Ajax Davy Klaassen. Tuttosport riferisce che il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli ha dato una settimana di tempo al calciatore per sciogliere le riserve sul trasferimento in maglia azzurra. Perchè la società di Aurelio De Laurentiis “ha trovato l’accordo” sia con il direttore sportivo dei lancieri Marc Overmars per un trasferimento attorno ai 15 milioni di euro trattabili, ma ha ancora raggiunto una intesa con l’agente del calciatore Soren Lerby per un ingaggio da circa 1,1 milioni di euro a stagione.

Sassuolo, Carnevali: “Vrsaljko richiesto da altri, non dal Napoli”

Le sue parole

A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto il direttore generale e amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali:

“Ricordo perfettamente la prima giornata di campionato che per me è stato uno spettacolo grazie al pubblico nostro e a quello del Napoli. Siamo stati abbastanza fortunati perché all’inizio la squadra azzurra non era nella migliore condizione, poi ci sono stati nell’arco della stagione momenti felici e altri meno, però siamo felici per come si è concluso questo campionato.

Il secondo posto è un risultato importante per il Napoli, ma già ad inizio stagione pensavo che la squadra potesse fare bene perché Sarri è un ottimo allenatore e la rosa è di tutto rispetto. 

Finale di coppa Italia? Stiamo aspettando questa partita in maniera tranquilla, abbiamo provato ad ottenere un risultato importante sul campo ed è questo ciò che conta. Aspettiamo la giornata di sabato e se la Juve batterà il Milan saremo felici perché disputeremo l’Europe League, ma se così non fosse saremo ugualmente soddisfatti per quello che abbiamo fatto.

A Squinzi piace scherzare, ma è ambizioso. Ci aveva chiesto quest’anno di conquistare 10 punti in più rispetto alla scorsa annata e abbiamo fatto anche meglio e sono certo che nella prossima stagione vorrà fare ancora di più. Sappiamo le forze reali del campionato e ambire a certi risultati sarà molto difficile, ma è importante crederci perché nel cacio mai dire mai. 

Di Francesco? Gli abbiamo allungato il contratto, il progetto è valido per i prossimi tre anni e certamente nella prossima stagione allenerà il Sassuolo e stiamo anche già lavorando per il futuro.

Vrsaljko? Dare un percentuale di permanenza è difficile e non solo per ciò che concerne Vrsaljko. E’ richiesto da grandi club italiani e stranieri, faremo le giuste valutazioni e se ci saranno opportunità per la nostra società e per il calciatore, ci penseremo. Ad oggi, dare una sicurezza sui giocatori è davvero impossibile. La passata stagione c’è stata la richiesta da parte del Napoli per Vrsaljko, ma ad oggi non abbiamo parlato col club azzurro e non c’è nessun appuntamento fissato. Magari ci vedremo sabato alla finale di coppa Italia, dove incontreremo diverse società. Zapata ci interessava e nel momento in cui ci è stato chiesto Vrsaljko diventava importante per noi averlo. Poi però il colombiano era stato già promesso all’Udinese ed ecco che non avevamo più interesse nel cedere Vrsaljko. Dall’anno scorso alcune cose sono cambiate, Zapata è ancora un giocatore di qualità, ma ci sono anche altri calciatori che ci interessano in altri campionato. La nostra volontà è portare avanti il progetto dell’italianità per cui vedremo. 

Duncan? Ha disputato un campionato eccezionale, il nostro allenatore ha fatto crescere tanti giocatori e va dato merito anche alla società perché per ottenere buoni risultati deve esserci la coesione di tante cose”. 

 

Tonelli: “Napoli? Felicissimo di questa avventura, la gioia è tanta”

Il Roma

Un tempismo perfetto, micidiale. Come nelle sue entrate difensive, Lorenzo Tonelli sceglie alla perfezione anche il tempo per la sua nuova squadra. È il primo acquisto non straniero del calciomercato estivo, che di fatto deve ancora cominciare. Eppure il Napoli ha già preso il suo rinforzo. Lorenzo Tonelli si può già considerare un difensore del Napoli. Manca l’annuncio e le firme, comunque imminenti, ma non c’è alcun dubbio. Ieri il difensore ormai ex Empoli ha svolto a Roma le consuete visite mediche in quel di Villa Stuart. Appuntamento alle 11, dove Tonelli è arrivato puntuale. Ad attenderlo c’era lo staff medico del Napoli, capitanato dal dottor De Nicola, che ha seguito tutto l’iter. Tonelli ha svolto esami e fatto test fisici. Niente di anomalo da segnalare: tutto è andato per il meglio ma i risultati ufficiali arriveranno soltanto oggi. Il difensore ha completato le visite nel pomeriggio, e si è recato subito presso gli uffici della Filmauro in via XV settembre, nel centro di Roma. Non c’è la certezza che ad attenderlo ci fosse Aurelio De Laurentiis, ma è chiaro che l’appuntamento centra qualcosa con le firme. Intanto che si aspetta l’annuncio (sperando che Tonelli possa essere presentato, a differenza degli altri ultimi acquisti) il difensore neo azzurro è subito tornato nella sua Toscana (lui è di Firenze) ma la destinazione non era la sua casa, bensì il centro tecnico di Coverciano, dove Tonelli parteciperà da oggi allo stadio pre-raduno della Nazionale.

IL DIFENSORE è finito nella lista provvisoria di Conte assieme a Jorginho e Insigne, e cercherà di convincere l’allenatore azzurro a portarlo in Francia. Sarri segue con interesse la situazione, e da un lato “spera” che Tonelli possa rimanere a casa e riposarsi in attesa di cominciare la sua avventura col Napoli, a inizio luglio. E a proposito di Sarri, nelle sue primissime parole da giocatore del Napoli, Tonelli ha citato anche il suo ex allenatore, col quale ha lavorato tre anni a Empoli: «Sono molto contento di questa nuova esperienza. No, non ho ancora firmato – ha spiegato ieri ai giornalisti presenti fuori Villa Stuart – ma sono felicissimo di questa avventura. Non ho ancora sentito Sarri, lo farò presto. Ma la gioia è tanta, compresa la convocazione per lo stage in Nazionale». Poche parole per Tonelli, che è uno che in campo sa farsi sentire. Il Napoli lo ha pagato 10 milioni di euro più due di bonus a seconda dei piazzamenti della prossima stagione. Un investimento significativo per un giocatore che oggi in Italia è ritenuto tra i difensori più appetibili. Non a caso su Tonelli c’era anche la Roma, e la cifra per la quale sarebbe partito alla fine sarebbe stata quella.

DOPO AVERLO CERCATO nel mese di gennaio, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha lavorato con grande determinazione per assicurarselo subito, accontentando l’Empoli che premeva per avere subito a disposizione la cifra richiesta per motivi di contabilità. Anche per questo il presidente azzurro ha voluto fare questa sorpresa a Sarri, dando l’annuncio a tempo di record subito dopo la fine della partita del San Paolo tra il Napoli e il Frosinone. E per Tonelli comincia una nuova avventura, a tinte doppiamente azzurre.

Venerato: “Napoli-Pescara, summit nel tardo pomeriggio”

Le sue parole

A Radio CRC è intervenuto il giornalista ed esperto di mercato della RAI Ciro Venerato, rilasciando alcune dichiarazioni: “A prescindere dalle smentite di Sebastiani sul possibile incontro, oggi potrebbe essere il giorno di Lapadula: con De Laurentiis c’è un appuntamento in giornata attorno alle 18 o poco dopo le ore 19. Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli sta raggiungendo Roma e sarà presente al summit assieme all’entourage di Lapadula o almeno ad una parte di esso. Il Leicester è pronto per una offerta importante al calciatore, De Laurentiis è un grande sponsor di Lapadula che è molto stimato anche da Sarri: il presidente simpatizza per il calciatore e lo ha seguito in tanti match. Sebastiani lo valuta 8 milioni più due di bonus, il Napoli partirà da 5 milioni fissi più due di bonus e qualche giocatore azzurro. Già nei mesi scorsi De Laurentiis segnalò Lapadula e ne parlò con Giuntoli”